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Venerabilis. La chat dei preti gay

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hanss
view post Posted on 27/4/2011, 17:35 by: hanss




Gentile amministratore,
detto questo io sono cosciente che sono esistiti anche preti casti. Ricordo alcuni casi (che pero' si erano formati già nel seminario minore in altre epoche) i quali rigarono diritti per tutta la vita. Certe cose, sai, o prima o poi il popolo le vede e, se non le vede, le sente col naso. Alcuni preti ci credevano davvero e praticavano la castità, sapevano stare al posto loro, erano onesti.
Questo bisogna dirlo per non essere sommari e cadere in errori di generalizzazioni.

La attuale crescita esponenziale delle "mele marce" è avvenuta nel momento in cui l'episcopato ha cessato di curarsi realmente della Chiesa assumendo un poco il modo di fare dei politici odierni.
A quel punto i casi di abusi o di scappatelle sessuali che avvenivano in passato, sono divenuti sempre più consistenti.
Il pontificato di papa Wojtyla - che verrà "beatificato" fra qualche giorno - è stato una caduta verticale verso il basso in tal senso. Il clero "vecchio" lo ha constatato con i suoi occhi perché ricordava altre maniere di fare, severe se si vuole ma con una certa coerenza di fondo. Cosi negli anni 80 si è preferito fare decadere di molto la qualità umana pur di fare entrare qualcuno in seminario, a qualsiasi costo.
Sotto Wojtyla il Cattolicesimo ha aperto le porte e i portoni a "boves oves et universa pecora". Lo stesso Wojtyla dava carta bianca per le nomine episcopali nel corso di una sua colazione o pranzo, senza darsi troppo pensiero di vagliare personalmente chi veniva eletto (Tutto il contrario di un Pio XII ad esempio).
Ai cosiddetti "movimenti ecclesiali", una sorta di "cortocircuito ecclesiologico" che creano spesso problemi nelle singole diocesi per la loro arrogante indipendenza, Wojtyla dava carta bianca, incurante delle ansie e critiche dei vescovi diocesani che non venivano manco ascoltati. Questo modo "spensierato" di gestire la chiesa era coperto da viaggi e continue feste, trionfalismi mediatici!!
Ovvio che Wojtyla sia visto come simpatico popolarmente, era un tipo da "panem et circenses" che preferiva nascondere la polvere sotto il tappeto e fare sempre festa !!
Solo che dopo di lui si vedono i cocci e trenta e passa anni di pontificato passato cosi hanno fatto cadere la chiesa cattolica col sedere a terra, basta girare in Germania, Austria, Spagna, Francia...
Beatificarlo significa anche non voler far pensare le persone sulle sue reali responsabilità e sulla sua passività in merito ai problemi che vediamo oggi. Significa, come sempre, canonizzare l'istituzione del papato affinché il "dogma trionfi [e schiacci] la storia" (card. Mennings).
Questa è la realtà e la condizione dei preti non è che uno dei tanti fanalini di questo SBANDO generale dovuto alla incuria vescovile.
Si continua con la politica delle apparenze ma questa alla lunga determinerà un prezzo pesante. Possibile che questa gente non abbia un minimo, dico un minimo, di prudenza e preveggenza?

Edited by hanss - 27/4/2011, 18:50
 
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