Laici Libertari Anticlericali Forum

Perchè siete atei?, Se lo siete, ovviamente...

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view post Posted on 19/1/2007, 23:13
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veramente sarei fuxia

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sono ateo perché preferisco usare la ragione..
e usando la ragione non si può che essere atei..
 
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Scarpia
view post Posted on 20/1/2007, 13:22




Gli dei nascono dalle paure degli uomini.
Essere atei vuol dire ragionare secondo la logica che tutto quello che inizia e' destinato a finire. Potra' sembrare amaro ma e' la verita'.
Nel corso della storia abbiamo visto come l'aumento della conoscenza ha ridotto il numero degli dei, e alla fine tutto e' stato ricondotto ad un unico nume al quale imputare tutto e dal quale attendersi tutto.
 
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Vaede
view post Posted on 20/1/2007, 19:11




QUOTE (Maldestro @ 19/1/2007, 23:13)
sono ateo perché preferisco usare la ragione..
e usando la ragione non si può che essere atei..

Permettimi di notare che le tue frasettine buttate cosi, apoditticamente, sanno più di "razionalismo" spinto ad ennesimo dogma, che d'apertura mentale, Maldestro.
Sono altrettanto confutabili, e lo sono state da tempi immemori, sia l'esistenza e la non esistenza di una o molteplici entità divine, non fosse perché le asserzioni di ogni religione o setta, quasi sempre fideistiche e dogmatiche, si autocancellano contraddicendosi.
Resta la constatazione, razionale questa, di un principio ed un fine necessario alla realtà che ci circonda.
Chiamala come vuoi, dio, fato, funzione o quel che vuoi, quest'entità, inimmaginabile è al di sopra della nostra capacità di pensiero "razionale". Spirito che ci fa ragionare virtualmente, ma scaturito dalla materia di cui è composta la nostra persona che pigia sulla tastiera e che, la scienza lo prova , è in continua evoluzione. Dunque oggi se siamo capaci di ragionare di più e 'meglio' di ieri, inconfutabilmente lo siamo meno di quelli che erediteranno della nostra progressione 'intellettuale' nonchè fisiologica, domani, fra qualche secolo o millennio, che forse si scopriranno addirittura essere quel DIO odierno di certuni.

Riassumendo, Maldestro, non sfigureresti nella lista dei nuovi papi che ho intravisto in altro 3d, come Maldestro I, il razionale.


PS
Quando mi vesto di Vaede, non uso faccine. Ma è raro che passeggi fora fora nudo.
 
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view post Posted on 20/1/2007, 20:28
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veramente sarei fuxia

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CITAZIONE (Vaede @ 20/1/2007, 19:11)
CITAZIONE (Maldestro @ 19/1/2007, 23:13)
sono ateo perché preferisco usare la ragione..
e usando la ragione non si può che essere atei..

Permettimi di notare che le tue frasettine buttate cosi, apoditticamente, sanno più di "razionalismo" spinto ad ennesimo dogma, che d'apertura mentale, Maldestro.
Sono altrettanto confutabili, e lo sono state da tempi immemori, sia l'esistenza e la non esistenza di una o molteplici entità divine, non fosse perché le asserzioni di ogni religione o setta, quasi sempre fideistiche e dogmatiche, si autocancellano contraddicendosi.
Resta la constatazione, razionale questa, di un principio ed un fine necessario alla realtà che ci circonda.
Chiamala come vuoi, dio, fato, funzione o quel che vuoi, quest'entità, inimmaginabile è al di sopra della nostra capacità di pensiero "razionale". Spirito che ci fa ragionare virtualmente, ma scaturito dalla materia di cui è composta la nostra persona che pigia sulla tastiera e che, la scienza lo prova , è in continua evoluzione. Dunque oggi se siamo capaci di ragionare di più e 'meglio' di ieri, inconfutabilmente lo siamo meno di quelli che erediteranno della nostra progressione 'intellettuale' nonchè fisiologica, domani, fra qualche secolo o millennio, che forse si scopriranno addirittura essere quel DIO odierno di certuni.

Riassumendo, Maldestro, non sfigureresti nella lista dei nuovi papi che ho intravisto in altro 3d, come Maldestro I, il razionale.


PS
Quando mi vesto di Vaede, non uso faccine. Ma è raro che passeggi fora fora nudo.

il tuo discorso è solo apparentemente logico, in realtà non sta a me né a nessun ateo dimostrare la non esistenza di dio, al contrario è compito di chi crede, se vuole e può farlo, dimostrarne l'esistenza..
il fatto che le mie affermazioni siano confutabili da tempi immemori è contestabile alla luce della direzione in cui si sta sviluppando proprio negli ultimi tempi il discorso..
per quel che riguarda la mia intransigenza questa è in fase di elaborazione.. si sta sviluppando un'ondata di ateismo militante mondiale, la discussione è appena agli inizi ma mi trova favorevole la tesi che la fede in quanto tale non sia in fondo degna di rispetto..
per farti un'idea del discorso ti consiglio di leggere QUA, ponendo particolare attenzione ai primi interventi di tal alessandro masini che mi pare lo inquadrino piuttosto bene..

la mia affermazione di ateismo in ogni caso è riferita alle divinità esistenti, per quel che riguarda l'esistenza o meno di un eventuale creatore dell'universo potrei considerarmi agnostico.. però trovo molto più probabile anche in questo caso che l'universo nasca in modo naturale, o meglio, non nasca per mano di nessuna entità superiore o soprannaturale che dir si voglia..
 
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Knolews
view post Posted on 21/1/2007, 19:28




Salve a tutti .
l'argomento è per me di grande interesse.
Sento che qualcuno si dichiara agnostico ma forse un pò impropriamente ..essere agnostici vuol dire credere in un Dio che però ha altro da fare che occuparsi dei piccoli e brevissimi destini umani.
Personalmente credo sia in un unico Dio che in Gesù Cristo, molto meno ( anzi... quasi nulla.. ) nelle varie e svariate Chiese che hanno la pretesa di rappresentarlo.
Ritengo comunque che nella Società si debba agire da LAICI ...e che pertanto lo Stato non debba arrogarsi la pretesa di agire in nome e per conto della moralità altrui.
Grazie.
 
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noculto
view post Posted on 21/1/2007, 19:46




Sono ateo in quanto un culto per quanto sofisticato che sia,si fonda sempre su la difficoltà di accettare il termine della vita,paura che l'essere umano non riesce ancora a sconfiggere a causa dello stato evolutivo ancora immaturo per questo concetto.
Ritengo però che sia in atto un balzo in avanti dovuto hai processi tecnologici e all'aiuto che danno per la crescita culturale e sociale,quindi evolutiva.(considerando anche le forme negative di cambiamento)
I culti rappresentano per me una forma arcaica di socialità,giunta in alcune parti del mondo alle sue fasi conclusive.
La strada che mi ha condotto quì,è una strada fatta di dubbi,prese di coscenza, perseveranza,amore per me stesso e per gli altri,curiosità e rifiuto delle verità gia prestabilite,il risultato a 38 anni è una vita piena,serena,coscente,strggente ma dolcemente affascinante,dura ma estremamente gratificante, che ripercorrerei con gli stessi passi,dolci ed amari,in quanto il risultato inaspettato,data la mia "umile forma mentale",è stato la possibilità di vedere questo lampo di luce che è la vita per quello che è.
Cosa che mi ripaga,mi da FORZA,mi fa inquadrare nella giusta dimensione il "fatto" che è la morte.
Quindi il "FATTO" che è la vita.
Ma non è finita.
 
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M7317
view post Posted on 9/2/2007, 07:58




No, un momento...c'è qualcosa che non quadra...cosa significa che siete cristiani e non cattolici?
Tipo che siete protestanti?
Tipo che non accettate l'istituzione ecclesiastica ma credete nella bibbia?

Ma io mi chiedo...come si faccia ad aderire a una qualsiasi forma di culto di massa.
Perchè mai questo o quello dovrebbe avere ragione?
La religione e il divino se li è inventati l'uomo...i vari profeti o le favole relative sono state inventate da persone in carne ed ossa, esattamente come noi, quindi: perchè noi non potremmo fare lo stesso ragionamento?

Proviamo: ci sono tot cose che all'uomo non è dato sapere, prima di tutto la sua vera natura spirituale e il significato della morte...ma anche la struttura dell'universo sia a livello subatomico che a livello macroscopico.
Ok...questo fa pensare che esista una qualche entità che regoli l'esistenza, superiore a noi.
Lasciamo stare il fatto che questa ultima affermazione sia opinabile, perchè nessuno può dire "sì, è così" o "no, non è così" fornendo delle prove che la confutino o la dimostrino (è quasi da quando è nato l'uomo che ci si arrovella per provare o negare l'esistenza di dio), e ammettiamo che questa divinità esista.
Bene: siamo pronti per inventarci tutte le favole possibili su questa divinità, i precetti che ci piacerebbe seguire e tutto quello che ci pare per rendercela gradevole o sgradevole.

Voilà, è nata una nuova religione.

Ecco, adesso che è nata...e vista con quanta facilità sia nata, perchè uno dovrebbe impelagarsi in altre religioni ad orientamento collettivo che hanno la stessa dignità e hanno seguito lo stesso processo del nostro neonato culto?
Per debolezza?
Perchè gliel'hanno detto?
Perchè ci sono già e hanno una storia?
Perchè gli manca la fantasia per fare questo semplice ragionamento?

Sono tutte ragioni che trascendono il concetto di divino stesso.

Allora:chi è da queste parti che si dichiara cristiano? Così, giusto per sapere...
 
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Arammigu
view post Posted on 9/2/2007, 08:53




sono d'accordo,al massimo il cristianesimo può essere una filosofia di vita,e la preferisco cmq ad altri modi di vivere che sono più dannosi per gli altri!
 
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M7317
view post Posted on 10/2/2007, 18:15




Sì, immagino...mettersi a sparare sulle suore che danno da mangiare ai clochard non è il massimo dell'impegno civile.
Tuttavia forse è guesto buonismo e remissivismo tipicamente cattolico che forse ci sta facendo perere di vista quale sia il bene di un nazione...siamo divisi in schieramenti, e nessuno vuole ammetterlo.
 
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Morghen
view post Posted on 18/2/2007, 17:17




Sono ateo perchè non esiste e non può esistere nessuna prova a favore dell'esistenza di Dio. Ho promesso a me stesso di fare uso della Ragione, e quindi di distinguere ciò che è Vero da ciò che si desidera essere vero.
Il concetto di Dio è del tutto consolatorio, ma solo gli immaturi riescono a ingannare sè stessi.
 
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pippo777
view post Posted on 23/7/2007, 12:08




Dunque oggi se siamo capaci di ragionare di più e 'meglio' di ieri, inconfutabilmente lo siamo meno di quelli che erediteranno della nostra progressione 'intellettuale' nonchè fisiologica, domani, fra qualche secolo o millennio, che forse si scopriranno addirittura essere quel DIO odierno di certuni.
=======i==========
proprio perchè ragioniamo meglio di ieri e siamo più colti non possiamo credere agli dei inventati dagli uomini che da ignoranti credevano fossero gli autori dei fulmini e dei tuoni e via via di tutto il corollario fantastico dei miti , delle leggende e delle scritture autorassicuranti e autogiustificanti... proprio create per mettere a tacere (specie con la violenza) la ragiione e i dubbi.
se oggi qualcuno dovesse proporci un nuovo dio inventato dalla sua fsantasia solo gli stupidi potrebbero prenderlo sul serio.......
mentre se si presentasse qualcuno con capacità straordinarie e paranormali a dirci di essere il vero dio lo prenderemmo a calci in culo sospettando il trucco......
e al quale non potremmo fare a meno di chiedere conto dei milioni di anni che ci ha lasciato trascorrere trucidandoci e vicenda per motivi religiosi
 
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M7317
view post Posted on 28/7/2007, 19:16




La domanda è: siamo veramente capaci di ragionare di più e meglio di ieri?
A livello di massa, intendo.
Sarò pessimista, ma a me sembra che l'ignoranza sia veramente diffusa, e che all'ideologia, per quanto gretta, ipocrita o superstiziosa che sia, si stia soppiantando la demenza mediatica.
E' vero: non si crede più in niente, ma con tutti i risvolti positivi e negativi del caso.
Oggi si crede in Dolce & Puttana, ai divi patinati su riviste al patè di lobo temporale, ai protagonisti anonimi del grande fratello compresi della loro demenza, all'immagine senza contenuto, alla maschera firmata che nasconde solo una desolazione termonucleare, ai sorrisi al cloroformio, alle conquiste via cellulare, agli status symbols molto symbols e poco status, a far credere di essere qualcosa che non si è e che non è nemeno chiaro cosa esattamente sia, alle scritte "io sono ricco" sul culo (come se essere ricchi ti desse il diritto all'ammirazione istantanea), alla tragedia borghese, al perbenismo da talk show, al qualunquismo scolastico, al buonismo per casalinghe benpensanti, alla solidarietà marchiata "plagio".
Bah...io la vedo grigia, come le nubi al plutonio di un'immensa deflagrazione che ha avuto come vittima il buon senso comune.
 
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dirk58
view post Posted on 29/7/2007, 00:34




CITAZIONE (M7317 @ 28/7/2007, 20:16)
La domanda è: siamo veramente capaci di ragionare di più e meglio di ieri?
A livello di massa, intendo.
Sarò pessimista, ma a me sembra che l'ignoranza sia veramente diffusa, e che all'ideologia, per quanto gretta, ipocrita o superstiziosa che sia, si stia soppiantando la demenza mediatica.
E' vero: non si crede più in niente, ma con tutti i risvolti positivi e negativi del caso.
Oggi si crede in Dolce & Puttana, ai divi patinati su riviste al patè di lobo temporale, ai protagonisti anonimi del grande fratello compresi della loro demenza, all'immagine senza contenuto, alla maschera firmata che nasconde solo una desolazione termonucleare, ai sorrisi al cloroformio, alle conquiste via cellulare, agli status symbols molto symbols e poco status, a far credere di essere qualcosa che non si è e che non è nemeno chiaro cosa esattamente sia, alle scritte "io sono ricco" sul culo (come se essere ricchi ti desse il diritto all'ammirazione istantanea), alla tragedia borghese, al perbenismo da talk show, al qualunquismo scolastico, al buonismo per casalinghe benpensanti, alla solidarietà marchiata "plagio".
Bah...io la vedo grigia, come le nubi al plutonio di un'immensa deflagrazione che ha avuto come vittima il buon senso comune.

Ciao M7317.....come te la passi?
Non penso bene visto il pessimismo che ti pervade....
Che diamine...sei in vacanza pensa a divertirti ...... e a sollazzarti per 2mesi buoni......
bastiamo noi vecchietti a fare andare avanti l'ambaradà.....
DIVERTITI a presto
Mastro Dirk.
 
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M7317
view post Posted on 29/7/2007, 06:01




A dire il vero me la passo bene...non sono ancora in vacanza ma va tutto bene.
Il pessimismo è "cosmico".
Il fatto che me la passi bene non toglie che il mondo in toto se la spassi male.
 
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pippo777
view post Posted on 29/7/2007, 13:53




CITAZIONE (M7317 @ 28/7/2007, 20:16)
La domanda è: siamo veramente capaci di ragionare di più e meglio di ieri?
A livello di massa, intendo.
Sarò pessimista, ma a me sembra che l'ignoranza sia veramente diffusa, e che all'ideologia, per quanto gretta, ipocrita o superstiziosa che sia, si stia soppiantando la demenza mediatica.
E' vero: non si crede più in niente, ma con tutti i risvolti positivi e negativi del caso.
Oggi si crede in Dolce & Puttana, ai divi patinati su riviste al patè di lobo temporale, ai protagonisti anonimi del grande fratello compresi della loro demenza, all'immagine senza contenuto, alla maschera firmata che nasconde solo una desolazione termonucleare, ai sorrisi al cloroformio, alle conquiste via cellulare, agli status symbols molto symbols e poco status, a far credere di essere qualcosa che non si è e che non è nemeno chiaro cosa esattamente sia, alle scritte "io sono ricco" sul culo (come se essere ricchi ti desse il diritto all'ammirazione istantanea), alla tragedia borghese, al perbenismo da talk show, al qualunquismo scolastico, al buonismo per casalinghe benpensanti, alla solidarietà marchiata "plagio".
Bah...io la vedo grigia, come le nubi al plutonio di un'immensa deflagrazione che ha avuto come vittima il buon senso comune.

a livello di massa credo che siamo a quello stesso dell'uomo delle caverne...... compreso il fatto che, sia allora che oggi, oltre che ignoranti subiamo anche l'influsso di allucinogeni: alcool e droghe.
ovviamente oggi un po meno che nella preistoria perchè tutti sanno che nuociono alla salute, mentre nella preistoria erano di uso comune.
quelle che sono cambiate sono le elites... ignoranti allora, oggi un po meno, aanche se più organiche ai centri di potere costituiti.
ovvero religioni e potentati economici hanno i loro persuasori occulti che pontificano da tutti i mass media del mondo, raccomandando le loro ricette, che in massima parte coincidono perchè comuni sono i loro interessi.
ovvero alle religioni conviene difendere il liberismo per non perdere le loro ricchezze e ai potentati economici conviene difendere le religioni perchè procurano voti ed educano le masse a sopportare le angherie del potere.
ciononostante esistono anche occasioni di contrasto e di critica allo status quo che possono essere praticate solo da nuclei ristretti più preparati e sensibili di ogni società e stanno diventando sempre più numerose e incisive.
se pensiamo che sino poco più di 100 anni fa sarebbe stato assurdo immaginare un forum come questo, e che gli atei sarebbero stati scomunicati e mandati al rogo, ci accorgiamo che l'evoluzione della ragione umana sta facendo la sua inesorabile marcia verso il competo affrancamento dai deliri della preistoria.
 
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224 replies since 19/12/2006, 15:24   5711 views
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