La Ruota |
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| Il ragionamento ha avuto un ruolo importante, ma credo che il mio ateismo derivi principalmente dal fatto che nei primi anni di vita i miei genitori non mi abbiano iniziato alla religione, siamo entrati in Chiesa quando avevo sette anni e mi hanno battezzato a dieci; non potevo avere un senso di Dio così radicato nella mente e l'ho dimenticato naturalmente, prima che "qualcosa di brutto" mi facesse "perdere la Fede".
Sono venuto a conoscenza delle cose brutte della Chiesa , cioè le torture, le crociate, il Limbo (che era lì ad aspettare proprio me) prima che l'acqua santa mondasse i miei peccati (ma i bambini non erano puri?), poi mi hanno fatto il lavaggio del cervello, mi hanno convinto che pregando alla sera avrei salvato i bambini poveri dell'Africa, che raccontando i cazzi miei al prete e recitando due preghiere sarei stato a posto per la settimana (e dicevo: meno male che non ho ucciso nessuno, sennò...). Prima di ricevere i Sacramenti, tra cui il Battesimo, mi sentivo tra gli altri bambini un semi-cristiano, una specie di galeotto in fase di redenzione. Dopo la Cresima ci hanno fatto proseguire il catechismo, ma l'ultima lezione l'ho bigiata e sono andato a vedere la vetrina del negozio di biciclette. Da lì solo Natale e Pasqua per un paio di volte, poi basta.
Specifico che non ho avuto nessun evento traumatico, tuttora se incontro il parroco ci faccio una chiacchierata, ogni volta che veniva a casa dei miei a bendire presenziavo al rito senza fare il segno della Croce, così accoglievo l'ospite senza fare l'adolesciente-vestitodinero-dimmuborgir-drogato-hapersoivalori-stachiusoincamera. Da quando non abito con i genitori però, quando mi ha suonato il campanello la suora per la benedizione natalizia, l'ho educatamente liquidata.
Edited by La Ruota - 5/2/2008, 11:43
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