Laici Libertari Anticlericali Forum

Perchè siete atei?, Se lo siete, ovviamente...

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davide0000
view post Posted on 2/1/2008, 11:07




CITAZIONE (Grissom_85 @ 2/1/2008, 10:58)
CITAZIONE
Cosa pensi di noi ebrei che abbiamo subito la Shoah ?

Tu non l'hai subita di certo, però che me lo chiedi a fare ? Non fa che confermare la mia tesi, dio non esiste perchè l'uomo maltratta continuamente il suo prossimo.
)

invece io la ho subita e sono vivo per miracolo, due zie morte ad auschswitz, una zia si è salvata nel getto di warsawa fingendosi morta trai i morti !
shalom! davide.
devi essere pericoloso, mia personale impressione !
 
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view post Posted on 2/1/2008, 15:55
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Perchè mi racconti delle tue zie ? Se sei vivo per miracolo raccontami la tua di storia no ?

Non sono una persona pericolosa, credimi :lol: stiamo solo parlando.

Se ti va apri un tread, racconta la tua storia, sono convinto che troverai appoggio. :)
 
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liberiatei
view post Posted on 3/1/2008, 11:57




Io sono Ateo per ragionamento e anticlericale per necessità di sopravvivenza.
L'esistenza di un'entità superiore (che di certo non ha nulla a che vedere con il concetto di dio dei credenti) è solo una delle possibilità e peraltro decisamente remota.
 
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davide0000
view post Posted on 3/1/2008, 16:15




CITAZIONE (Grissom_85 @ 2/1/2008, 15:55)
Perchè mi racconti delle tue zie ? Se sei vivo per miracolo raccontami la tua di storia no ?

Non sono una persona pericolosa, credimi :lol: stiamo solo parlando.

Se ti va apri un tread, racconta la tua storia, sono convinto che troverai appoggio. :)

per grissom:

sono cose tristi, meglio ricordarle da solo !

cmq grazie.

CITAZIONE (liberiatei @ 3/1/2008, 11:57)
Io sono Ateo per ragionamento e anticlericale per necessità di sopravvivenza.
L'esistenza di un'entità superiore (che di certo non ha nulla a che vedere con il concetto di dio dei credenti) è solo una delle possibilità e peraltro decisamente remota.

per liberiatei:
attenzione ! ci sono credenti e credenti !
alcuni credono proprio in quel che tu dici, e ..... si ingannano ugualmente !
 
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liberiatei
view post Posted on 3/1/2008, 19:28




Davide0000 c'è un po' di differenza tra credere e basarsi sui fatti.
Non confondiamo la ragione con la fede.
 
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pippo777
view post Posted on 3/1/2008, 20:48




siamo atei anche perchè il mondo è davvero brutto e cattivo... se gli uomini che dicono di credere in dio fossero come dicono di essere sarebbe molto migliore.
 
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davide0000
view post Posted on 3/1/2008, 21:31




CITAZIONE (liberiatei @ 3/1/2008, 19:28)
Davide0000 c'è un po' di differenza tra credere e basarsi sui fatti.
Non confondiamo la ragione con la fede.

mi stai sostenendo che tu giustifichi la fede con la ragione !!!!!!
o capisco male?
 
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liberiatei
view post Posted on 4/1/2008, 11:52




No, tutto il contrario, sostengo che un conto è credere (senza avere la benchè minima prova) un conto è basarsi sui fatti. I fatti non dmostrano nè che esista nè che dio non esista (o meglio dimostrano che un dio come quello inteso dai credenti non può esistere) ma un' entità superiore diversa dal dio dei credenti va tenuta in conto come una probabilità anche se molto remota, proprio per non cadere nell'errore di credere in qualcosa (in questo caso la sua non esistenza) senza averne le prove.

La fede non ha alcuna base razionale ed è in totale contrasto con la ragione.

Spero di non essere stato troppo contorto.
 
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davide0000
view post Posted on 4/1/2008, 19:11




Grazie ora ho capito.
Non sei stato contorto, ma molto fine come ragionamento.


allora tu distingui il d-o dei credenti da un'entità superiore
poi supponi di credere fino a prove contrarie che l'entità non esista.

ho capito bene ?
 
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liberiatei
view post Posted on 4/1/2008, 23:45




Si a grandi linee è così, ma non credo che non esista, i fatti ci dicono che tale entità non può essere esclusa come possibilità, anche se remota.
 
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davide0000
view post Posted on 5/1/2008, 09:21




interessante, molto interessante, almeno per me !
CITAZIONE (liberiatei @ 4/1/2008, 23:45)
Si a grandi linee è così, ma non credo che non esista, i fatti ci dicono che tale entità non può essere esclusa come possibilità, anche se remota.

dovresti con chiarezza dirmi
a) quali sono le possibilità (seppure di remota probabilità) e
b) quali sono i fatti che lo suppongono e
c) cosa è questa entità superiore
d) e a che si riferisce


Edited by davide0000 - 5/1/2008, 10:26
 
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Zave
view post Posted on 7/1/2008, 16:47




davide non credo che si possa parlare di una possibilità numerica per una cosa del genere.
l'esistenza di dio è una cosa non indagabile di conseguenza come non è possibile affermarne l'esistenza non è nemmeno possibile dimostrarne l'assenza.
semplicemente lui (e anche io) giudica l'esistenza di dio improbabile.
io non ci credo perchè non c'è nulla che mi porti a pensare che esista, nulla di ciò che accade presuppone un'entità superiore alle spalle insomma.

rispondendoti per punti:

a) non è una cosa quantificabile con una percentuale
b) direi che si debba parlare piuttosto dell'assenza di fatti che portino a supporre l'esistenza di un essere superiore
c, d) cosa sia o a che si riferisca, ponendo che esista non è nelle nostre possibilità stabilirlo

e scusa se ti ho risposto io pur non essendo la persona interpellata, ma leggendo i suoi post ho notato che la vediamo in modo molto affine quindi è possibile che questa sia anche la sua risposta. naturalmente mi guardo bene di rispondere io per lui. io ho parlato per me ;) a lui confermare quanto ho detto o dire la sua a riguardo.
 
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davide0000
view post Posted on 7/1/2008, 21:41




Chiaro che tutti in parole povere NON CREDIAMO!

Però è interessante a capire il perchè "non crediamo " in maniere diverse, giusto?

io non credo per "impossibilità logica", perchè :

D-o (o qualsiasi entità simile) per essere persona perfetta e creatore "dei cieli e della terra" deve porsi fuori dal tempo, quindi dall'esistenza, per cui non può sussistere una entità fuori dal tempo, dall'esistenza, poichè di per sè non "esiste", sarebbe una contraddizione e contro ogni principio di identità.

Come vedi non credo per mancanza di prove contrarie o di verifica sperimentale dei fatti, D-o (o qualsiasi entità simile) è un concetto no-sense.


Brevemente,
il mio punto di vista si può dire “formale”, in quanto considero il concetto di D-o (o entità perfetta e trascendente, quindi personale) indipendentemente dal contenuto della pienezza del suo essere ovvero nella sua struttura e di oggetto naturale di reale esistenza.
Per me “D-o esiste o non esiste” sono due proposizioni senza senso-significante non da confondere con proposizioni false , come tali rimangono strutture logico-linguistiche.
Da queste due frasi si fondano due blocchi di giudizi a catena (teorie) formanti proprie scuole di pensiero. Una “teoria” sono un insieme di proposizioni. Ora io considero solo quelle proposizioni
che abbiano un valore influente nell’agire dell’uomo (proposizioni prescrittive).
Ricordo che una proposizione è un insieme di parole con significato, base logica della proposizione e il “giudizio”, composta da un soggetto e da un predicato unita da un connettivo copula
“S è / non-è P”
Attenzione che non sempre ogni proposizione è un giudizio, come in
“hai fame ?, attenzione !, boh,” ecc..
Ugualmente bisogna distinguere la proposizione dal suo “enunciato”, in quanto l’enunciato è la forma grammaticale con cui il significato, il giudizio viene espresso linguisticamente, esempio
“Il cane ha azzannato Pericle” in “Pericle è azzannato dal cane”
Abbiamo significato identico, ma enunciati diversi, oppure in lingue diverse abbiamo enunciati diversi, ma con medesimo significato
“Piove” (ita) e “Es regnet” (ted)
Oppure stesso enunciato, ma in un contesto diverso, diverse proposizioni significanti
“che … idiota !!!”
Siamo al bar, il barista mi spruzza del cacao sul cappuccino, lo guardo …
(in realtà lo guardavo come complice della mia idiozia, non che lui fosse idiota, ho lasciato il mio portafoglio alla cassa del supermercato)
Cmq quando intendiamo proposizione avente significato le parole nel suo complesso, intendiamo escludere insiemi di parole senza referente, come
“Platone vola con ali di fagiano” o
“la politica è un triangolo”
Resta sempre da distinguere “senza senso” da “falso”
“il triangolo ha quattro lati”

Ora le nostre proposizioni <<d-o esiste o D-o non esiste oppure ci asteniamo x varie ragioni>>
Non ci sembrano normative, ma descrittive, invece sono piene di una carica prescrittiva che determina il comportamento dell’agire umano. Sono proposizioni prescrittive
Infatti l’asserzione non ci informa o descrive solamente uno stato della questione, ma ha una funzione di modificare il comportamento, ci prescrive un approccio piuttosto che un altro.
Nei confronti del destinatario, la pragmatica dell’asserzione è , non di credere solamente, ma di fare eseguire di conseguenza, come prova dell’accettazione.
Primaria conseguenza delle asserzione prescrittive è il criterio di verifica come le accettiamo o le respingiamo. Ovvero la loro giustificazione o con-validazione.
Faccio presente che le nostre “asserzioni” sono più uniche che rare in quanto non sono dimostrabili,
ma piuttosto soggette ad essere persuadibili. Logicamente sono no-sense. Retoricamente sono significative.


Edited by davide0000 - 8/1/2008, 15:40
 
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Federichino
view post Posted on 18/1/2008, 13:42




Sono un ateo d'istinto. Ve ne dico una per tutte: già nell'infanzia mi sembrava assurdo che il prete dicesse che bisognava amare dio sopra ogni cosa... avrei dovuto amare quest'illustre sconosciuto più dei miei genitori? Mi sentivo pazzo, non avevo letto nessun autore non dico ateo, ma nemmeno agnostico e mi arrovellavo su ciò la sera, al momento di dire le preghiere, che mi apparivano prive di senso... nò, non ho mai avvertito il "divino" in me, non ho mai "perduto la fede"; non l'ho mai avuta e non mi è mai mancata, neanche a livello consolatorio. In un lungo periodo della mia vita in cui ho avuto l'angoscia della morte non ho pensato mai, nemmeno per un attimo, che credere potesse essere una risposta o una consolazione...
 
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davide0000
view post Posted on 18/1/2008, 14:23




QUOTE (Federichino @ 18/1/2008, 13:42)
Sono un ateo d'istinto. Ve ne dico una per tutte: già nell'infanzia mi sembrava assurdo che il prete dicesse che bisognava amare dio sopra ogni cosa... avrei dovuto amare quest'illustre sconosciuto più dei miei genitori? Mi sentivo pazzo, non avevo letto nessun autore non dico ateo, ma nemmeno agnostico e mi arrovellavo su ciò la sera, al momento di dire le preghiere, che mi apparivano prive di senso... nò, non ho mai avvertito il "divino" in me, non ho mai "perduto la fede"; non l'ho mai avuta e non mi è mai mancata, neanche a livello consolatorio. In un lungo periodo della mia vita in cui ho avuto l'angoscia della morte non ho pensato mai, nemmeno per un attimo, che credere potesse essere una risposta o una consolazione...

penso sia una consolazione per alcuni, bene.
 
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224 replies since 19/12/2006, 15:24   5712 views
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