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Maddaloni. Buco da 33 mln di € nelle scuole dei Legionari di Cristo, 5 condanne e 5 assoluzioni per violenze al Villaggio dei Ragazzi. Prescrizione salva 3 imputati

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view post Posted on 21/11/2014, 18:58
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ESCLUSIVA MADDALONI. Villaggio dei Ragazzi, spunta un buco da 12 milioni di euro di mancati versamenti Inps

Stamattina, la manifestazione dei dipendenti che attendono il pagamento degli stipendi. Alcuni scioperanti ricevuti dal viceprefetto



villaggio dei ragazzi



MADDALONI - “Solo Dio ci fermerà”. Con queste parole, parafrasi del titolo di un film degli anni ’50 sulla vita di don Salvatore d’Angelo, circa una cinquantina di dipendenti della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, tra cui i cinque rappresentanti sindacali, numerosi studenti delle scuole e i loro familiari hanno sfilato a Caserta questa mattina dal Monumento ai Caduti fino alla Prefettura, per chiedere qualche garanzia per il proprio futuro lavorativo e scolastico.

Così, nel centro del capoluogo, è andato in scena il primo sciopero in quasi settant’anni di storia del Villaggio dei Ragazzi.

Il corteo era guidato dal sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia e vi hanno partecipato anche diversi consiglieri comunali e due deputati regionali, Lucia Esposito del PD e Gennaro Oliviero del PSE – evidentemente già in campagna elettorale per le prossime regionali – I manifestanti sono arrivati davanti al Palazzo del Governo, ma non sono stati ricevuti dal Prefetto che, stranamente, nonostante le comunicazioni inviate dai sindacati alla Questura nei giorni scorsi, ha fatto sapere di non essere informato dello sciopero. Una piccola rappresentanza è stata dunque accolta negli uffici da un viceprefetto che si è limitato ad ascoltare le richieste dei manifestanti, impegnandosi a riferire al Prefetto.

Alla riunione in prefettura ha partecipato anche Michele Cerreto, ma non si capisce a che titolo; sicuramente non come vicesindaco di Maddaloni, visto che era presente il sindaco, e non come dipendente del Villaggio, visto che c’erano i rappresentanti sindacali, alcuni dei quali, stranamente sono stati lasciati giù per fargli posto. Evidentemente, Cerreto, responsabile dell’ufficio veline della Fondazione, uomo di don Miguel Cavallè, era lì proprio in rappresentanza dei Legionari di Cristo che, per nulla intenzionati a mollare il Villaggio, nei giorni scorsi hanno costretto alle dimissioni il direttore generale Giusto Nardi.

Vi avevamo, infatti, raccontato che lo stesso Nardi aveva sconsigliato i padri Legionari di non celebrare la messa del primo venerdì al Villaggio e li aveva invitati ad allontanarsi per il rischio di reazioni inconsulte da parte di alcuni dipendenti esasperati dal mancato pagamento dello stipendio da giugno. I padri, andati via, non sono rimasti inoperosi. Il presidente dimissionario P. Sabadell, ha presentato una denuncia per minacce alla Questura di Roma e Nardi è stato convocato al Commissariato di PS di Maddaloni come persona informata sui fatti.

Non contento, Sabadell ha contattato anche il vescovo di Caserta, il quale, dopo mesi di assoluto silenzio sulla grave situazione finanziaria del Villaggio, dopo aver detto, a quelli che gli facevano notare che quasi tutti i dipendenti della Fondazione sono fedeli della sua diocesi, di non poter fare nulla perché il Villaggio dei Ragazzi è autonomo, ebbene, dopo tutto ciò,è stato contattato il preside Nardi per chiedere spiegazioni sull’allontanamento dei legionari e sulla mancata celebrazione della messa del primo venerdì.

Il colpo di grazia, però, è arrivato dal direttore regionale dell’INPS di Napoli, il quale pochi giorni fa ha comunicato ufficialmente che il debito del Villaggio nei confronti dell’ente previdenziale, per il mancato pagamento dei contributi ai dipendenti, é di ben 12 milioni di euro e non di soli (si fa per dire) 3 milioni, come dichiarato ufficialmente dai vertici della Fondazione fino a quel momento.

Nardi, evidentemente esasperato da questa situazione insostenibile, ha deciso di dimettersi dall’incarico di direttore generale, e lo ha fatto con una lettera in cui dice che “la decisione era presa da tempo ma c’è stata una accelerazione nei tempi a causa degli ultimi eventi”, ma non fa alcun riferimento ai presunti “motivi di salute” che lo avrebbero indotto a fare questo passo, a cui invece, stranamente, fa riferimento il comunicato ufficiale della Fondazione. Entrambi i documenti sono pubblicati in calce a questo articolo. Non ci risulta, però, che Nardi si sia dimesso anche dall’ITS e dalle altre fondazioni satellite del Villaggio che a lui fanno capo e che, a differenza della Fondazione, godono di ottima salute, visto che hanno ricevuti finanziamenti regionali per alcuni milioni di euro negli ultimi anni.

Per nulla turbati dalla situazione, i Legionari hanno indetto un cda a Roma oggi alle 15, proprio per nominare il sostituto di Nardi, ma anche il consulente di parte nella procedura di crisi da sovraindebitamento, il cui nome, per il voto contrario di don Cavallè, del rappresentante della Diocesi e di quello del Comune, come vi abbiamo raccontato, non era passato nella precedente riunione; all’ordine del giorno c’è addirittura l’approvazione del bilancio di previsione per il 2015.

A Roma non sono andati né don Stefano Tagliafierro (per la Curia), né Antonio d’Angelo (per il Comune). Vedremo se i Legionari, che intendono fare questa riunione del in “famiglia”, riusciranno a richiamare all’ordine don Cavallè e farlo votare secondo le direttive della discussa congregazione messicana.

Intanto, il Villaggio è come una nave che sta colando a picco, in cui il comando sta per essere preso dall’ultimo arrivato che non potrà fare praticamente nulla per evitare l’affondamento. L’unica cosa che si può fare ora è stabilire l’entità delle perdite, dei danni e, soprattutto, le responsabilità.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA LETTERA DI GIUSTO NARDI

CLICCA QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DEL VILLAGGIO
 
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view post Posted on 26/11/2014, 07:36
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MADDALONI. Vergogna, sarete giudicati da Dio: vogliono spolpare la creatura di Don Salvatore D’Angelo fino all’ultimo brandello. I Legionari del Diavolo ricattano la città e ritirano le dimissioni

Da 6 mesi, i dipendenti non prendono lo stipendio, ma in un cda farsa, svoltosi a Roma alla presenza solo dei 3 religiosi della chiacchieratissima congregazione messicana, hanno messo in mobilità tutti. Stamattina, drammatica riunione in prefettura




Maddaloni - Ennesimo colpo di scena al Villaggio dei Ragazzi. I legionari prima si erano dimessi, poi però avevano continuato a gestire gli affari correnti in attesa della ratifica delle dimissioni da parte della Regione e adesso cambiano idea e, a conclusione dell’ultimo cda, hanno revocato le loro dimissioni. Oggi, infatti, si è conosciuto l’esito della riunione svoltasi venerdì scorso a Roma.

Come vi avevamo preannunciato, erano presenti solo i tre consiglieri in quota legionaria che, prima di entrare nel merito dell’ordine del giorno, ci hanno tenuto a mettere a verbale che la riunione si è tenuta nella sede della direzione territoriale del discusso ordine messicano e non a Maddaloni per “il protrarsi delle minacce rivolte alle persone dei consiglieri indicati dalla Congregazione… Tale situazione è stata esposta alle forze dell’ordine”.



Rosa De Lucia, don Cavallè e Giusto Nardi
Rosa De Lucia, don Cavallè e Giusto Nardi
Viene da ridere a leggere una tale affermazione! Il presunto rischio di reazioni inconsulte nei confronti dei padri da parte dei dipendenti senza stipendio da sei mesi, paventato giustamente dall’ ex direttore generale e di cui vi abbiamo parlato nel nostro ultimo articolo, nella mente illegibile dei membri del cda diventa addirittura una minaccia permanente che impedirebbe al consiglio di riunirsi a Maddaloni.

Stravagante è anche la prima delibera emanata, la n. 26, con cui viene affidato al noto commercialista casertano Massimo Iaselli, “alter ego” per tanti anni della nostra vecchia conoscenza Pietro Matrisciano, e al commercialista romano Fabio Casasoli l’incarico di assistere la Fondazione, o per meglio dire i legionari a spese della Fondazione, nella procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento visto che, secondo i consiglieri, il tecnico nominato dal Tribunale, Piombino, non avrebbe le “specifiche professionalità” per assistere la Fondazione in questa procedura; forse, per i tre padri non è abbastanza di parte! Comunque, notiamo con piacere che l’aria romana ha giovato all’unità della compagine legionaria in seno al cda, infatti, questa volta non
ci sono stati problemi a convalidare la nomina di Iaselli, sul cui nome, la volta scorsa c’era stato il veto di don Cavallè a causa degli attriti con Matrisciano e per la prima volta in 14 anni la maggioranza legionaria nel cda si era disgregata, come vi abbiamo puntualmente raccontato.

Sembra che in questi giorni i superiori abbiano richiamato all’obbedienza don Miguel, impedendogli addirittura di andare all’estero per presenziare alla riunione e votare secondo gli “ordini di scuderia”.

Ancor più divertente è la delibera n. 27 in cui, dopo i ringraziamenti di circostanza al direttore dimissionario Giusto Nardi, si da mandato a don Sabadell di chiedere al sindaco di Maddaloni Rosa de Lucia se sia disponibile ad assumere tutti i poteri del direttore generale; nell’attesa verrà nominato tra i dirigenti del Villaggio un “facente funzioni”. In pratica, si chiede a Rosetta di gestire
la Fondazione, ma alle dipendenze del cda legionario. Una vera e propria offesa per il primo cittadino dell’ente calatino che già faceva da padrona nel Villaggio venerdì guidando lo sciopero dei dipendenti davanti alla prefettura e il giorno dopo presiedendo il pranzo da lei stessa programmato e in parte pagato nell’istituto alberghiero della Fondazione, per l’ospite d’onore del Festival della Legalità, la professoressa Maria Falcone, e per gli organizzatori dell’evento, in primis il colonnello Antonio del Monaco. Proprio questo pranzo ha destato malumore in molti dipendenti del Villaggio, secondo cui, ospitare una manifestazione sulla legalità in un ente che non paga gli stipendi da mesi e non versa regolarmente i contributi ai suoi dipendenti da anni è stato quanto meno inopportuno.

Per niente da ridere, anzi tutta da piangere, l’ultima delibera, la n. 28, con cui si stabilisce di chiudere tutte le scuole e di sospendere tutte le attività della Fondazione in quanto non autosufficienti dal punto di vista finanziario, con la sola eccezione, non motivata, dell’internato. Di conseguenza il direttore “facente funzioni” dovrà attivare la procedura di mobilità per tutto il personale, esclusi i quindici dipendenti del convitto che, per mera “coincidenza”, sono coordinati da quell’Antonio Cerimoniale socio fondatore e consigliere di una “pupilla degli occhi” di don Cavallè, la onlus Vida. Lui e gli altri educatori dell’internato salveranno, per ora, il posto di lavoro, nonostante non ci sia la certezza dei finanziamenti della Provincia per tale settore della Fondazione.

Sempre il direttore “facente funzioni”, dovrà comunicare al provveditorato e alle famiglie degli studenti l’interruzione improvvisa e definitiva dell’anno scolastico. L’annuncio di un provvedimento così scellerato e senza alcun preavviso è arrivato come un
“fulmine a ciel sereno” per i dipendenti, ma anche per gli allievi delle scuole e i loro genitori; a tranquillizzare questi ultimi ci hanno pensato i presidi delle scuole e i rappresentanti sindacali con un comunicato stampa in cui hanno precisato “che le attività didattiche e residenziali si svolgeranno regolarmente, nel rispetto del progetto educativo e nell’affermare ancora una volta il senso di responsabilità e attaccamento ai Ragazzi che sono la massima espressione dell’ Ente”.

Come evolverà la situazione si vedrà nei prossimi giorni. Intanto, oggi alle 11 si svolgerà il vertice convocato dal prefetto a margine dello sciopero di venerdì e a cui parteciperanno rappresentanti di tutte le parti coinvolte, Regione, Provincia, Comune, Diocesi e, ovviamente, i Legionari, i quali hanno già fissato la data del prossimo cda, il 12 dicembre alle 10.30, ovviamente a Roma. Adesso si che rischierebbero grosso a farsi vedere a Maddaloni!

G.G.

http://noi.caserta.it/villaggio_dei_ragazz...cio_cuesta.html

Villaggio dei Ragazzi, lascia il cappellano Bonifacio Cuesta
Attualità|Maddaloni25 / 11 / 2014|Redazione

Maddaloni - Nuovo pesante addio al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, il cui futuro resta in bilico per le pesanti condizioni in cui versa la Fondazione, ad un passo dal fallimento. A lasciare studenti e dipendenti è l’ormai ex cappellano Bonifacio Cuesta, che lascia il suo saluto con una lettera.

http://www.ilmattino.it/CASERTA/villaggio-...e/1029168.shtml

Maddaloni, i Legionari abbandonano la gestione: ora il Villaggio rischia la chiusura immediata

PER APPROFONDIRE: villaggio, chiusura, legionari, prefettura
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MADDALONI - Rischia di precipitare la situazione al Villaggio dei Ragazzi, una delle più note istitutuzioni formative casertane. Dopo il crack finanziario i Legionari di Cristo abbandonano la gestione. Infatti i Legionari si scaricano di tutte le responsabilita' del Villaggio. Formalmente a causa di finanziamenti pubblici, di fatto per default finanziario invitano il sindaco ad assumere le ffunzioni di direttore pro tempore. E questo per mettere in mobilita' il personale, avviare alla chiusura le scuola e cesare tutte le attivita'. Per domani mattina è convocato un tavolo urgente in prefettura a Caserta per scongiurare la chiusura delle scuole che afferiscono al Villaggio.
lunedì 24 novembre 2014 - 11:22

http://noi.caserta.it/villaggio_dei_ragazz...ura_scuole.html

Villaggio dei Ragazzi, i Legionari chiudono le scuole: i sindacati impugnano l'atto
Attualità|Maddaloni25 / 11 / 2014|Redazione


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Maddaloni - Polemiche durissime a Maddaloni per la questione del Villaggio dei Ragazzi. Nel CdA dello scorso 21 novembre i Legionari di Cristo hanno infatti deliberato la chiusura di tutte le scuole dell’opera fondata da don Salvatore D’Angelo. Le organizzazioni sindacali e i dirigenti scolastici della Fondazione si sono quindi appellati al sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia per impugnare l’atto e consentire che l’attività dei licei vada avanti
 
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view post Posted on 24/12/2014, 17:09
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http://noi.caserta.it/maddaloni_villaggio_...a_un_rebus.html

Maddaloni.Villaggio dei Ragazzi commissariato, il futuro resta un rebus

Maddaloni - Un Natale ancora sotto il segno dell'incertezza per i lavoratori del Villaggio dei Ragazzi, da mesi senza stipendio, e con una Fondazione da cui sono "scappati" i Legionari di Cristo dopo aver portato al fallimento l'istituto fondato da don Salvatore D'Angelo. La Regione ha infatti decretato il commissariamento del Villaggio dei Ragazzi, senza però designare un commissario. Una non-nomina che secondo il decreto regionale, all'articolo 10, dovrebbe avere potere assoluto e discrezionale, mentre già emerge che il futuro commissario non avrà "carta bianca". Il governatore Caldoro ha così stoppato le ambizioni del sindaco De Lucia, che voleva per sé la nomina, senza però decidere chi dovrà ricostruire le fondamenta della Fondazione.
 
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view post Posted on 17/1/2015, 23:55
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ESCLUSIVA MADDALONI. La sindaca De Lucia dispone il trasferimento dei 4 capolavori di Francesco De Mura dal Villaggio al Museo Civico. Se non sapessimo di provocarle repulsione, stavolta, le daremmo un bacio conturbante

Stavolta non si può dire bene su una decisione, assunta dal commissario della fondazione. Si tratta di una delle tante battaglie, condotte negli anni e nei mesi scorsi da Casertace, dunque chapeau e applausi a scena aperta

Don Cavallè, don Salvatore D'Angelo e Rosa De Lucia
Don Cavallè, don Salvatore D’Angelo e Rosa De Lucia
MADDALONI – Giuro che sono felice per una volta di parlare bene del sindaco De Lucia. Ne combina una al giorno, dà dimostrazione di assoluta debolezza politica, nel momento in cui costringe l’uomo delle pezze in Maserati ad accorrere, com’è successo ieri sera (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO) al comune per placare i bollenti spiriti dei cespugli della maggioranza dentro a un rimpasto che promette di sfoggiare la scena osè, al limite del conturbante, di un papà che fa l’assessore e di una figlia, per giunta convivente, che lo dovrebbe controllare da consigliere comunale, essendo, tra le altre cose, la sua referente di studio, parimenti all’altro consigliere comunale.

Va da sè che nutrendo simpatia umana per la sindaca De Lucia, che molta tenerezza ci ha fatto ieri pomeriggio, quando, assalita dalle schegge sfurie della sua maggioranza è scoppiata in lacrime, chiamando “papà Carmine” a soccorrerla, quando questa fa una cosa buona siamo i primi a esserne felici.

Due delle tele di Francesco De Mura
Due delle tele di Francesco De Mura
Quando la cosa buona, poi, collima con una delle tante battaglie di Casertace, allora ci viene addirittura di baciarla, se non sapessimo bene che questo per la Rosy rappresenterebbe un gesto tutt’altro che gradito e gratificante.

Manco a dirlo, la De Lucia, la cosa buona, non l’ha fatta da sindaco, ma da commissario della fondazione del Villaggio dei Ragazzi. Ha disposto infatti che le famose 4 tele del pittore Francesco De Mura,tra gli artisti più importanti del 700 allievo di Francesco Solimeno, vengano trasportate dal Villaggio al Museo Civico di Maddaloni, dove troveranno, a nostro avviso, una degna collocazione.

Per chi si è perso dei 300, 400 articoli che abbiamo dedicato alla vergognosa gestione dei Legionari di Cristo, ricordiamo che si tratta di tele che, a suo tempo, don Salvatore D’Angelo fece restaurare. Erano custodite nella chiesa S.Maria della Pace, di cui al tempo Don Salvatore era parroco pro tempore. Dopo di che erano state trasferite all’interno del Villaggio dei Ragazzi. Nell’ultimissimo periodo, se n’erano perse le tracce.

Evidentemente, la sindaca De Lucia le ha reperite e ha avviate le procedure per il loro trasferimento nel museo civico.

Almeno da commissario, buona la prima.

Gianluigi Guarino
 
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view post Posted on 25/1/2015, 21:20
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MADDALONI. Villaggio dei Ragazzi. Le prime scelte del commissario Rosa De Lucia: chiude il liceo musicale, riapre la materna

Proprio domani, domenica, il Villaggio aprirà la porte per l'open day

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MADDALONI - Siamo in grado di anticipare le probabili mosse che la neo commissaria della fondazione Villaggio dei Ragazzi, nonchè sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia, starebbe preparando.

Si parla ad esempio di riaprire la scuola materna e chiudere il liceo musicale e coreutico. La strategia della De Lucia punterebbe anche a ridare slancio al liceo linguistico ed all’istituto tecnico.

Ad essere “sacrificato”, dunque, sarebbe il liceo musicale e coreutico per un motivo molto semplice: non esiste la possibilità di mantenere economicamente l’istituto, visto l’elevato numero di astensioni dal pagamento delle rette. Da qui la decisione del commissario De Lucia di stabilire un incontro con le famiglie per valutare la possibilità di far rientrare quella che appare una decisione molto vicina all’essere presa.

Intanto domani, domenica, continuerà l’open day della fondazione: le famiglie sono invitate a far visita al Villaggio dei Ragazzi dove troveranno, tra le altre cose, uno stand dove saranno spiegati i motivi che hanno spinto il commissario De Lucia a ripartire dalla scuola materna.

Maria Valentino
 
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view post Posted on 21/2/2015, 17:13
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ESCLUSIVA MADDALONI. Incredibile ma vero: Massimo Grimaldi “prende il capo in mano” del Villaggio dei Ragazzi e la prima cosa che fa chiede e ottiene l’assunzione della moglie

Da settembre insegna in una delle scuole

Massimo Grimaldi e Alessandra Cappabianca
Massimo Grimaldi e Alessandra Cappabianca
MADDALONI – Massimo, Massimo, mi sei simpatico se dovessi farlo a Caserta ti voterò pure, naturalmente con consenso disgiunto, perchè la sogliola è ormai putrefatta, però stavolta hai toppato.

E soprattutto mi fai dispiacere perchè mi costringi a tirare in ballo una mia ex giornalista, che ho conosciuto prima di te e che stimo anche molto. Scusa, hai fatto la politica con il Villaggio dei Ragazzi. Hai fatto nominare la sindaca De Lucia al ruolo di commissario. Dal Villaggio dei Ragazzi usciranno dei voti per te alle elezioni regionali.

Mi chiedo allora, con un quesito di tipo antropologico che mi fa impazzire: ma che cazzo di bisogno avevi di mettere Alessandra, che sta per Alessandra Cappabianca, cioè tua moglie ad insegnare da settembre nel Villaggio?

Io non so se lo fa gratis e che quindi non costi nulla al Villaggio. Ma ammesso e non concesso che fosse così, sarebbe lo stesso gravemente inopportuno. Sono forme di rozza, pecoreccia applicazione di fatti clientelari, familisti e familistici che non danno alcuna credibilità al politico che si presenta al cospetto dei cittadini per chiedere una preferenza.

Che cavolo di credibilità, infatti, può avere uno che avendo in mano parte dei destini di una istituzione, qual è il Villaggio dei Ragazzi, la prima cosa che fa, ci piazza dentro la moglie.

Poi vi arrabbiate se vi faccio una monnezza e se mi mando a cagare. Im-pre-sen-ta-bi-li!

Gianluigi Guarino

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ESCLUSIVA MADDALONI. Villaggio dei Ragazzi, i Legionari fanno le riunioni carbonare, il consigliere regionale “sistema” la moglie a fare la prof. Le manovre anti-De Lucia dei presidi, mentre Nardi…

L'incontro si è svolto ieri sera, al cospetto di padre Francisco, nella chiesa dell'Annunziata



Massimo Grimaldi, don Cavallè e Nardi
Massimo Grimaldi, don Cavallè e Nardi




MADDALONI – Come succedeva un tempo per i cristiani perseguitati, che si riunivano per celebrare le loro funzioni nelle catacombe, e come succedeva sul fronte laico-rivoluzionario per i movimenti carbonari, le funzioni di chi resiste a un vecchio o nuovo ordine costituito vengono decise, organizzate, in riunioni segrete.

Questo è capitato anche ieri sera, a Maddaloni, dove un pezzo da novanta dei Legionari di Cristo, spodestati dal comando della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, che hanno intossicato di debiti, ha organizzato una riunione segretissima in una stanza della chiesa dell’Annunziata.

Il legionario in questione si chiama padre Francisco ed è il capo di Regnum Cristi, braccio secolare ed anche economico dei Legionari di Cristo nella sua versione campana.

Mentre i Legionari preparano le mosse della loro “Reazione”, nel Villaggio si consumano vicende certo non più edificanti rispetto a quelle del passato.

Quello che avevamo da dire e da scrivere sull’assunzione della moglie del consigliere regionale Massimo Grimaldi lo abbiamo detto e scritto ieri.

Oggi, la citazione di Grimaldi ci serve per segnalare l’attività massiccia che sta sviluppando l’ex direttore Nardi il quale, proprio attraverso Grimaldi, a cui si è rivolto, promettendogli, naturalmente, il massimo appoggio alle prossime elezioni regionali, vorrebbe ritornare ad occupare la sua poltrona.

Ma per arrivare a ciò occorrerebbe indebolire la posizione del sindaco Rosa De Lucia, che Grimaldi ha fatto nominare commissario.

A questo obiettivo sarebbero funzionali i dialoghi, le conversazioni che i due presidi Petrone e D’Onofrio starebbero intrattenendo, nelle ultime settimane, con il plotoncino dei docenti, che poi sono quelli che hanno la fornza e la possibilità di stabilizzare o destabilizzare l’intero sistema di coesione interna.



G.G.

 
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view post Posted on 11/3/2015, 05:32
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ESCLUSIVA MADDALONI. Ricordate quando i legionari di Cristo dicevano che non avevano un euro per salvare il VILLAGGIO DEI RAGAZZI? Guardate un poco il loro bilancio!

In calce all'articolo pubblichiamo uno stralcio dell'ultimo documento contabile e contestualmente diamo piena ragione e pieno appoggio alla posizione critica espressa dalla commissaria-sindaco Rosa De Lucia che sta valutando la possibilità di adire a vie legali

MADDALONI – Siamo venuti in possesso di uno stralcio dell’ultimo bilancio presentato dalla congregazione dei legionari di cristo.

Abbiamo cercato questo documento sin dai giorni in cui, in più occasioni, siamo stati testimoni e narratori dei molteplici interventi dei religiosi che si sono avvicendati alla guida della fondazione Villaggio dei Ragazzi. tutti interventi che ripetevano lo stesso, stucchevole refrain: non abbiamo risorse da mettere a disposizione della fondazione e della sua pesante crisi finanziaria.

Guardando il bilancio, però, si nota che la congregazione dei legionari, di risorse ne aveva a disposizione, e non poche. Capitale immobilizzato. Concreto, reale, accessibile. E ancora moltissime entrate.

Insomma, si conferma quello che noi abbiamo sempre ipotizzato: i Legionari hanno solo preso e mai dato. Un’affermazione evidente che si sposa con un’altra affermazione meno evidente, ma comunque importante: ad oggi la congregazione dei legionari di Cristo non ha risposto a nessuna delle nostre decine di domande poste al tempo delle 11 puntate dell’inchiesta di Casertace, sui flussi di danaro che hanno camminato, in maniera carsica, tra la fondazione Villaggio dei Ragazzi, Regnum Christi, cioè braccio secolare della fondazione stesso, e le altre fondazioni Vida ecc. ecc. costituite da Dona Miguel Cavallè proprio negli anni in cui è stato il capo incontrastato della fondazione dello stesso Villaggio. Va detto che tutti questi soldi di cui parliamo erano frutto del trasferimento di pubbliche risorse da parte di istituzioni, quali la regione Campania e l’amministrazione provinciale di Caserta.

E d’altronde se la sindaca Rosa de Lucia, afferma come ha affermato nelle scorse settimane, che sta valutando seriamente se esistano le condizioni per adire a vie legali, nella qualità di commissario della fondazione, nei confronti della gestione dei legionari, qualche ragione ci sarà.

G.G.

QUI SOTTO LO STRALCIO DEL BILANCIO DELLA CONGREGAZIONE DEI LEGIONARI DI CRISTO
 
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view post Posted on 11/3/2015, 19:39
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MADDALONI. I Legionari di Cristo che piangevano miseria hanno immobili per milioni e milioni di euro. Lo dimostra un bilancio presentato in tribunale

Siamo costretti, nostro malgrado, in considerazione di alcune cose che abbiamo letto, a replica del nostro articolo di ieri, a precisare alcuni concetti

villaggio dei ragazzi - don cavallè

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MADDALONI - Qualche buontempone, che ha mangiato anche grazie alle prebende assistenzialiste elargite ad un pubblico selezionato dai Legionari di Cristo, ha etichettato come “calunnia”, l’ennesima calunnia, il nostro articolo con cui ieri abbiamo pubblicato l’ultimo bilancio della congregazione.

Queste reazioni non fanno altro che alimentare ancor di più la nostra motivazione ad andare avanti nell’inchiesta sulle modalità che hanno segnato la gestione sciagurata e fallimentare del Villagio dei ragazzi da parte della congregazione fondata dal prete patentemente pedofilo, oggi sepolto in Messico.

Lo stralcio del bilancio che abbiamo pubblicato ieri, è tratto da fascicoli ufficiali che danno corpo a procedimenti giudiziari incardinati nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Per cui, se noi calunniamo, siamo portati anche a chiedere perchè nessuno dei Legionari di Cristo e dei loro accoliti, ci hanno mai denunciato.

Ritornando al contenuto del bilancio, il cui testo ripubblichiamo nelle foto in calce, vi invitiamo a porre l’attenzione sul valore altamente significativo delle immobilizzazioni materiali che sono capitale vivo, reale, cioè tecnicamente ricchezza. Guardate bene anche l’entità delle entrate di esercizio che, nonostante le perdite che pure sono evidenziate, sono molto elevate.

E ancora, il milione e più di euro, corrisposto ai dipendenti della congregazione.

Insomma, don Cavallè ed i Legionari, piangevano miseria, quando erano tutt’altro che miseri, almeno dal punto di vista materiale, dato che sulla loro spiritualità ci siamo già espressi, associandoli a Satana, più che al Nazareno crocifisso.

E in questa sede, diventa doveroso ribadire alla luce di chi parla di calunnie, che ad oggi nessuna risposta è arrivata alle domande precise, circostanziate, documentate, sui flussi di denaro che si sono mossi all’interno della fondazione Villaggio dei ragazzi e che noi non diciamo siano finiti necessariamente nelle fondazioni costituite da don Cavallè, ma che certo hanno preso delle strade non del tutto chiare.

Ora vediamo chi risponde stasera.

G.G.
 
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view post Posted on 15/3/2015, 15:11
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ESCLUSIVA MADDALONI. Smettetela di dire stronzate sul milione di euro al Villaggio dei Ragazzi. Per il momento i soldi non ci sono. Intanto don Cavallè smentisce una sua epurazione dai Legionari di Cristo

Ci siamo andati a leggere per la terza volta il decreto. Anzi, abbiamo fatto di più: ne abbiamo letto altri due che oltre all'impegno di spesa, prevedono anche la liquidazione. Esattamente quello che non è previsto per la fondazione, la quale ha in mano, per ora, solo un impegno di spesa


ESCLUSIVA MADDALONI. Smettetela di dire stronzate sul milione di euro al Villaggio dei Ragazzi. Per il momento i soldi non ci sono. Intanto don Cavallè smentisce una sua epurazione dai Legionari di Cristo

Ci siamo andati a leggere per la terza volta il decreto. Anzi, abbiamo fatto di più: ne abbiamo letto altri due che oltre all'impegno di spesa, prevedono anche la liquidazione. Esattamente quello che non è previsto per la fondazione, la quale ha in mano, per ora, solo un impegno di spesa



Villaggio dei Ragazzi
Don Miguel Cavallè e Stefano Caldoro
MADDALONI. E’ opportuno, anzi, è doveroso ritornare ancora una volta sulla vicenda del decreto, firmato dal presidente della Regione Campania, Caldoro, che stanzia il milione di euro canonico, dovuto dalla regione stessa al Villaggio dei Ragazzi.

Dobbiamo tornarci perchè qualcuno mette ancora in giro voci infondate sul fatto che il decreto citato da Casertace non sarebbe quello giusto e che in realtà, a differenza di quanto andiamo a sostenere noi, i soldi sarebbero già a disposizione del Villaggio.

Per cui, abbiamo risposto nell’unico modo in cui sappiamo rispondere: andandoci a ristudiare il decreto sillaba per sillaba. Questo ci consente di confermare che si tratta di un impegno di spesa, cosa che, tecnicamente, significa che la Regione Campania ha individuato nel suo bilancio la cifra da stanziare, direttamente in un capitolo o, magari, stornandola da un capitolo all’altro. Sulla liquidazione della stessa, non ci sono dubbi: è scritto esplicitamente che occorrono altri atti dirigenziali, che ancora non sono stati realizzati.

Questo è vero ancor di più, considerando il fatto che, leggendo altri 2 decreti, firmati sempre da Caldoro negli stessi giorni, abbiamo trovato, al contrario, una precisa indicazione che mette insieme sia l’impegno di spesa che la liquidazione dello stanziamento.

Ma questo non è il caso del decreto relativo al Villaggio. Sempre rimanendo alle cose della fondazione, vagando un po’ sulla rete, abbiamo letto un post del ben noto don Miguel Cavallè, il quale afferma: “Faccio parte dei Legionari di Cristo”.

Ma perchè don Cavallè ha dovuto ribadire la sua appartenenza alla congregazione fondata in Messico? Perchè in questi giorni sono circolate molte voci su una sua uscita dai ranghi dei Legionari. Lui smentisce, ma la vicenda, in considerazione del personaggio coinvolto merita di essere ulteriormente approfondita.

G.G.


PUBBLICATO IL: 14 marzo 2015 ALLE ORE 19:57
 
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http://www.casertace.net/altri-comuni2/mad...n-20150911.html


0RE 10:12 MADDALONI. LO SCOOP CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO FARE. L’amministrazione provinciale ha risolto la convenzione con la Fondazione. Scompare il milione e trecento mila euro di finanziamento annuale. Il Villaggio dei Ragazzi ora riposi in pace con l’anima di don Salvatore d’Angelo

In calce al nostro articolo, la copia della lettera spedita dalla Provincia alla fondazione. Ma già da luglio era arrivato il preavviso e nulla era stato fatto.

rosa de lucia
Nelle foto, da sinistra, Rosa de Lucia, Angelo di Costanzo, don Salvatore d’Angelo




MADDALONI - Ora cosa racconterà la Sindaca – Commissaria, in perenne conflitto di interessi? Che anche questo ultimo, clamoroso accidente, che cala una pietra tombale sul presente e sul futuro del Villaggio dei Ragazzi, la gloriosa struttura fondata e valorizzata da don Salvatore d’Angelo, è da addebitare alle gestioni passate, quelle che casertace, non certo la Sindaca – Commissario, ha disarticolato ed azzerato, con le sue imponenti inchieste giornalistiche, arrivate, però, purtroppo, in ritardo visto che il governo dei Legionari di Cristo aveva in pratica distrutto tutto prima che casertace se ne accorgesse?

La Sindaca Commissaria, in questi nove mesi, non ha mai ufficialmente chiesto all’amministrazione provinciale di liquidare le somme spettanti per l’anno scolastico 2014/2015, un milione e trecentomila euro.

Ma fosse solo questo il problema: Oggi scopriamo che circa due mesi fa, durante il rovente luglio più caldo della storia del pianeta Terra, Rosa de Lucia non si è degnata di dare risposta ad una formale comunicazione nella quale il dirigente De Sarno dava il preavviso dell’intenzione della Provincia di risolvere il Rapporto al più presto.

Come se si trattasse di una fastidiosa, quanto innocua ed irrilevante pratichetta burocratica, la Sindaca de Lucia, e la sua pupilla Cecilia d’Anna, invece di lavorare duro per cercare di salvare il salvabile, o quantomeno, di precostituire giuridicamente una posizione della fondazione Villaggio dei Ragazzi in modo da aprire una partita dialettica con l’amministrazione provinciale, si divertivano a conciolare con il sottoscritto su libido, frustini, forme latenti o patenti di pazzia, certificato penale, saviani e palmesani assortiti e bardati di gomorrismo.

Risultato: in questi giorni, la Provincia, forse anche per effetto del pacifico silenzio della fondazione, ha proceduto, in completo relax, a spedire una ulteriore comunicazione in cui rende noto alla Sindaca – Commissaria la risoluzione unilaterale del contratto.

Capiamo che alla facoltà di Ingegneria non ci siano esami di Diritto. Però, benedetta figliola, Lei vuole fare il Sindaco, il Commissario di una fondazione, nel più completo analfabetismo giuridico. Già in terzo ragioneria si sa che l’azione di una parte contrattuale che si finalizza con la risoluzione unilaterale del contratto del negozio giuridico, non è, non può essere una partita chiusa. Questo vale nel diritto privato, ma vale parimenti per i contratti, formati con i principi generali del codice civile, integrati dalle regole e dalle norme del diritto amministrativo.

Senza questo milione e trecento mila euro della Provincia, altro che 11 o 12 mesi senza stipendio. Il Villaggio è morto, defunto, sepolto, putrefatto. Ora chi chi vuole “vivere” nel villaggio dovrà pagare. E ciò significa anche che, in prima battuta, tutto ciò che ruota attorno all’internato, circa 20 tra istitutori, addetti alla mensa, è a rischio concretissimo di licenziamento o a rischio di lavorare gratis per tutta la vita.

E alla luce di tutto quello che è successo, fa ridere o piangere, a seconda dell’angolo visuale e a seconda del coinvolgimento emotivo che uno può avere della vicenda, che nel progetto fantascientifico APQ, targato de Lucia, e che contiene errori e copia/incolla, sia stata inserita come voce di finanziamento dalla Provincia di Caserta, un importo di 500mila euro. E a riguardo, le solite domandine a cui non riceveremo more solito alcuna risposta: Come è saltata fuori questa cifra, visto che non si segnalano, negli ultimi mesi, incontri tra la Sindaca – Commissario de Lucia ed il Presidente della Provincia Angelo di Costanzo? Il Consigliere Provinciale Vinciguerra è stato o meno coinvolto nella questione?

Per una volta, si può avere, attraverso un comunicato stampa serio, rispettoso dell’istituzione ricoperta e non spedito attraverso il solito strumento informatico, una risposta efficace a questi normali interrogativi? Per una volta, rispetti i ruoli che ricopre, perchè se scade lei, come persona, nel pettegolezzo, allora chi se ne frega, ci facciamo due risate. Ma se fa precipitare nel più becero relativismo di istituzione che lei rappresenta, coinvolge tutta la città, per la quale il problema diventerebbe quello di stabilire chi passi le notizie a Guarino e non quello di affrontare il contenuto di queste notizie.

Al momento, non è una questione, e ora parliamo sul serio, se la De Lucia è bella o brutta, se alla De Lucia piacciano gli uomini o le donne, non ce ne frega un tubo ed è assolutamente irrilevante. Al momento il problema è che il Sindaco che si personifica nel corpo e nella mente dell’ingegnere Rosa de Lucia è stato inesistente nei primi due anni e tre mesi del suo mandato, trascinando nell’impalpabilità anche il Commissario pro tempore della fondazione Villaggio dei Ragazzi, la parimenti nota ingegnere Rosa de Lucia.

C’è ancora tempo per rimediare? Ci sarebbe tempo, forse. Ma occorrerebbe intelligenza politica istituzionale e umiltà, qualità, quest’ultima, che attiene all’intelligenza tout court.

Lei, infatti, ingegnere de Lucia, è riuscita a far peggio anche dei Legionari di Cristo, uccidendo con la sua insipienza politica ed amministrativa le residue speranze di chi riteneva il Villaggio dei Ragazzi potesse, anche dopo la morte di don Salvatore d’Angelo, rappresentarsi ancora come una istituzione guida dell’educazione culturale e civile dei giovani maddalonesi e dei giovani casertani.

Altro da aggiungere non abbiamo più. Perchè mai come in questi casi, i fatti e questo scoop che non avremmo mai voluto fare, parlano da sè.

Gianluigi Guarino

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA CON CUI L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE PROCEDE ALLA RISOLUZIONE DELLA CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE VILLAGGIO DEI RAGAZZI

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PUBBLICATO IL: 11 settembre 2015 ALLE ORE 20:36
 
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www.casertace.net/cronaca/ore-14-47...i-20170209.html


ORE 14.47 ESCLUSIVA MADDALONI. Violenza sessuale al VILLAGGIO DEI RAGAZZI. Chieste 6 condanne e 5 assoluzioni. I NOMI E TUTTI I DETTAGLI

Stamattina la requisitoria del pubblico ministero Sergio Occhionero


MADDALONI – E’ arrivato alle battute finali il processo contro alcuni educatori ed operatori del Villaggio dei Ragazzi, accusati di reati gravi tra i quali anche la violenza sessuale aggravata.

Davanti ai giudici della Prima sezione collegio A, presieduta da Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il pubblico ministero Sergio Occhionero ha pronunciato la sua requisitoria, contenente, naturalmente, le richieste di condanne e di assoluzione per i 11 imputati.

Chiesta la condanna a 3 anni e 6 mesi per Domenico Bellucci, 2 anni e 6 mesi per Gianluca Panico, 3 anni per Maria Iesu, acaccusata di violenza sessuale aggravata, richiesta mitigata dal fatto che per il pm si è trattato di una forma lieve.

E ancora 3 anni e 4 mesi per Vincenzo Crisci, 2 anni e 4 mesi per Francesco Edattico, un’ammenda di 100 euro per Antonio Rosario Cerimoniale.

Chiesta l’assoluzione, invece, per Pizzutti, Pietropaolo, Francesco Raucci, Di Virgilio e Moretta.

http://www.casertaweb.com/articoli/17024-a...ata-la-prof.asp

Abusi sugli allievi, arrestata la prof
E' la figlia dell'ex Provveditore di Caserta
01/03/2011 9.00.00 CRONACA
01.03.11 Maddaloni - Ai domiciliari l’insegnante salernitana Maria Iesu, figlia dell’ex Provveditore di Caserta. Con lei sono stati arrestati anche altri quattro educatori dell’istituto. La 37enne insegnante Maria Iesu è tra le persone coinvolte nel terremoto giudiziario della Procura di Santa Maria Capua Vetere in merito a presunti abusi sessuali e maltrattamenti ai danni di minori.

Nel mirino sono finiti l’insegnante e quattro educatori (Domenico Bellucci, 56 anni; Vincenzo Crisci, 30 anni; Gianluca Panico 33 anni; Francesco Edattico, 53 anni) della struttura "Il Villaggio dei ragazzi" di Maddaloni, istituto di assistenza e beneficenza trasformato, secondo gli investigatori, in un vero lager. Le accuse sono pesantissime. Offese quali "handicappato" e "cretino", ma anche lesioni personali (calci, pugni con uno degli alunni che ha denunciato di essere stato spinto per le scale).

Atteggiamenti reiterati, testimoniati da filmati e soprattutto dalle deposizioni dei giovani ospiti, acquisite tra enormi difficoltá, grazie alla consulenza di una psicologa. La docente salernitana è l’unica ad essere accusata anche di violenza sessuale su minori. Nel corso di una lezione presso la scuola media statale del "Villaggio dei Ragazzi" nel novembre del 2008, la donna - che si trovai ai domiciliari -, con l’uso della forza fisica, avrebbe fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di undici anni, e si sarebbe seduta dapprima sopra l’uno e subito dopo sopra l’altro, all’altezza dei genitali, e, iniziando a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori avrebbe simulato un rapporto sessuale. Un’accusa che la trasforma da vittima in carnefice.

La 37enne salernitana, infatti, nel 2008 balzò agli onori della cronaca perchè, durante un feroce litigio con il padre, l’ex Provveditore di Caserta Francesco, fu colta da striscio da un proiettile esploso da quest’ultimo con un’arma legalmente detenuta. Un episodio che scosse non poco non solo i residenti di via De Martino, dove la famiglia Iesu tutt’oggi abita, ma l’intera comunitá casertana. Oggi, ad incastrare l’insegnante, la testimonianza dei ragazzini dei quali avrebbe abusato. Per l’a lunno, undici anni appena, era così imbarazzante raccontare ciò che gli era successo che aveva dovuto scriverlo su un foglio.

«Ricordo che c’era un’insegnante la quale era molto severa, non mi dava gli schiaffi, ma faceva altre cose che sono imbarazzato a dirvi ma che posso scrivere su un foglio. La professoressa ci raccontava della sua vita privata come quando ricordo che fece vedere a me e al mio amico come si sarebbe comportata se fosse stata aggredita da un uomo. Tale comportamento non si riferiva solo al fatto di essere aggredita da un uomo, ma anche alla proposta fattale da un uomo di andare a letto». E ancora:«Ogni volta faceva sempre le cose zozze vicino a noi bambini e ci parlava sempre della sua vita privata; diceva che quando stava in treno un signore andò vicino a lei e gli disse se voleva andare a letto con lei».

La confessione fa in modo che anche il suo compagno di classe trovi il coraggio di denunciare: «Ricordo che un giorno in classe la prof mi prese e mi buttò contro una parete e quindi mi diede una ginocchiata in mezzo alle gambe. Io allora per difendermi la spinsi indietro e lei fece finta di cadere, di essersi fatta male e di svenire».

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Ex educatori «Villaggio ragazzi»
condannati: maltrattavano i minori


di Biagio Salvati
Madaloni. Variano dai 2 anni e due mesi fino ai 3 anni e sei mesi, le condanne inflitte dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Orazio Rossi, a latere Francesca Auriemma e Mariella Graziano), a cinque ex educatori e insegnanti in servizio alcuni anni fa nella sede del convitto della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, accusati di maltrattamento su minori. Sei le assoluzioni, di cui tre per prescrizione. Le condanne hanno riguardato Domenico Bellucci, Gianluca Panico, Maria Iesu, Vincenzo Crisci e Francesco Edattico colpiti anche da una provvisionale immediatamente esecutiva, una condanna al risarcimento dei danni in separata sede giudiziaria e a un’interdizione dai pubblici uffici e scuole.

Assolti Antonio Cerimoniale (che non rispondeva di maltrattamenti), Ferdinando Pietropaolo e Domenico Pizzuti insieme a Giovanni Di Virgilio, Antonio Moretta e Vincenzo Raucci. In una nota diffusa a margine della sentenza dal generale Giuseppe Alineri, Commissario Straordinario dell’Ente calatino, si precisa che i fatti sono accaduti nel 2009 quando a gestire l’ente era la Congregazione dei Padri Legionari di Cristo: inoltre, e la docente Iesu, non è stata mai una dipendente della Fondazione. La stessa, infatti, prestava servizio presso la scuola media “statale” dell’Istituto Comprensivo Maddaloni 1, che all’epoca dei fatti era ubicata nelle aule di proprietà della Fondazione.

Dal 2014 in poi, la Fondazione è stata commissariata dalla Regione Campania. Dal 16 ottobre del 2015, l’Ente campano ha individuato Alineri quale nuovo Commissario Straordinario.


Giovedì 18 Maggio 2017, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2017 19:37

www.casertaweb.com/articoli/27705-a...ei-ragazzi,.asp

Abusi al Villaggio dei Ragazzi,
il processo si chiude con 5 condanne
18/05/2017 11.35.48 ATTUALITA
Maddaloni (Caserta) - E’ giunto a conclusione il processo riguardante gli abusi subiti dagli studenti del “Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni. Dieci in totale le sentenze, di cui cinque condanne e cinque assoluzioni. Il collegio C prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Orazio Rossi, ha condannato Domenico Bellucci a 3 anni e mezzo, Vincenzo Crisci a 2 anni e 8 mesi, Maria Iesu a 2 anni e 6 mesi, Gianluca Panico a 2 anni e 4 mesi e Francesco Edattico a 2 anni e 2 mesi.
Assoluzione piena per Antonio Rosario Cerimoniale e Ferdinando Pietropaolo, mentre sono stati assolti per prescrizione Giovanni Di Virgilio, Antonio Moretta e Vincenzo Raucci.

Le indagini, come si può leggere in un nostro precedente articolo, sono iniziate nel 2009 e si sono servite anche delle testimonianze che gli studenti hanno fornito grazie all’intervento degli psicologi (all’epoca dei fatti avevano tra gli 11 e i 16 anni). In tal modo sono state dimostrate quelle che la Procura ha definito “gravi condotte di maltrattamento fisico e psicologico”.
I ragazzi venivano umiliati, apostrofati con appellativi ingiuriosi e, se osavano ribellarsi, spesso subivano violenze.(Daniela Russo)

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Edited by pincopallino2 - 25/10/2019, 09:47
 
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www.giornalenews.it/archives/8645

PADRE MIGUEL CAVALLÈ FA IL MISSIONARIO DALL’INDIA. I MADDALONESI ATTACCANO L’EX PRESIDENTE DEL VILLAGGIO, AUTORE DEL DISSESTO. LUI SI ARRABBIA E CANCELLA I COMMENTI. MA MADDALONI NEWS…
Dibocchetti
Ago 3, 2017 Calcutta, Maddaloni news, Miguel Cavallè, Villaggio dei Ragazzi

Se non è una novità clamorosa poco di manca. Il popolo della rete attacca padre Miguel Cavallè. Il potentissimo Legionario di Cristo che di fatto con la sua scellerata gestione in 14 anni di presidenza ha portato il Villaggio dei Ragazzi nella difficile situazione finanziaria (quasi 25 milioni di debiti) in cui da oltre tre anni si trova l’Ente Maddalonese, fiore all’occhiello dell’istruzione e della formazione, fondato 70 anni fa da don Salvatore D’Angelo. Una situazione che il Commissario Straordinario, Gen. Giuseppe Alineri, sta combattendo con un lavoro instancabile e meticoloso, basato su un alto rispetto delle leggi e della moralità. Siamo ad inizio agosto e come inamovibile tradizione insegna, i Legionari di Cristo partono per le loro missioni di beneficenza in India, Brasile e Filippine, racchiusi nella famigerata associazione umanitaria VIDA, dove pare che nel passato siano stati ‘distratti’ molti fondi destinati allo sviluppo e alla crescita del Villaggio dei Ragazzi. Il condizionale è d’obbligo. Non vi è la certezza, ma il ‘buco’ lasciato nelle casse della Fondazione lascia pochi dubbi. Dubbi che saranno sciolti da un apposito Processo. Dicevamo delle missioni umanitarie. Padre Miguel Cavallè e i suoi ‘fidati’ collaboratori sono partiti per portare pace, amore e sostentamenti in giro per il Mondo. L’ex Presidente del Villaggio si trova in queste ore a Calcutta e non manca di aggiornare i suoi seguirci attraverso gli amatissimi social. Ma oggi è scattata la sorpresa. Il Legionario di Cristo ha visto la sua bacheca riempiersi di insulti e maledizioni inviati da qualche dipendente del Villaggio, ma soprattutto da comuni cittadini maddalonesi che lo accusano, senza troppi giri di parole, di aver dissanguato l’Opera più importante della città, per la quale don Salvatore ha sacrificato la vita intera. Il buon padre Miguel ha provveduto immediatamente a cancellare i commenti negativi, ma nulla ha potuto contro la solerzia di Maddaloni News che ha prontamente salvato gli screenshot incriminati. Maddaloni e i maddalonesi, forse per la prima volta pubblicamente, si ribellano a don Cavallè e ai Legionari, artefici del dissesto finanziario al Villaggio dei Ragazzi. Che sia il
primo passo verso una clamorosa ‘class action’ di gruppo? Di certo, da oggi, il filantropo padre Miguel Cavallè dovrà prestare molta attenzione alla sua attività social e dovrà mascherare bene la sua attività di missionario benefattore…

www.v-news.it/maddaloni-riapre-il-...io-dei-ragazzi/
Maddaloni. Riapre il “Convitto” della Fondazione Villaggio dei Ragazzi

18 ore ago Comunicato Stampa

Le dichiarazioni del Commissario Straordinario Felicio De Luca
MADDALONI. Alla luce degli ottimi risultati conseguiti in tema di bilancio, che hanno fatto registrare un avanzo di amministrazione, e dopo la regolare riapertura delle Scuole, Lunedì, 28 ottobre p.v., e dunque con largo anticipo rispetto al 2018, la Fondazione Villaggio dei Ragazzi attiverà il “Servizio Residenziale” per gli allievi comunitari ed extracomunitari, tra i 14 e i 18 anni, residenti nel territorio campano e non.

Il “Villaggio”, dunque, si appresta ad accogliere un sostanzioso numero di nuovi ragazzi e ciò anche grazie al contributo di 3 milioni di euro erogato, annualmente, dalla Regione Campania. Alta formazione, ambienti ludico ricreativi, strutture accoglienti e familiari è quanto la Fondazione metterà a disposizione, 24 h al giorno e tutti i giorni dell’anno scolastico (sabato escluso), dei giovani interessati. Attraverso l’implementazione di una serie di progetti mirati, inoltre, educatori di comprovata esperienza integreranno la formazione degli studenti, informando costantemente i genitori circa l’andamento scolastico dei figli. I ragazzi che sceglieranno la formula “convittuale”, altresì, usufruiranno di importanti agevolazioni economiche, nonché di un servizio mensa completo che assicurerà cibo sano e nutriente.

“Anche attraverso un servizio formativo e ludico-ricreativo di eccellenza, da sempre essenza dell’Opera fondata da don Salvatore d’Angelo 72 anni fa, miriamo all’obiettivo di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, dell’esclusione sociale e della povertà educativa in un territorio ad alto rischio. Offrire a tutti, anche ai ragazzi disagiati, le stesse opportunità di formazione e di futuro inserimento lavorativo è per noi un preciso dovere”, ha dichiarato Felicio De Luca, Commissario Straordinario dell’Ente maddalonese.

La Fondazione “Villaggio dei Ragazzi – Don Salvatore D’Angelo” è una Fondazione avente personalità giuridica di diritto privato nel rispetto della disciplina recata dal regolamento emanato con D.P.G.R.C n.619 del 22/09/2003 e del regolamento n.2 del 22/2/2013. E’ stata fondata da Don Salvatore D’Angelo.

Don Salvatore D’Angelo nasce a Maddaloni il 25 gennaio 1920. A 14 anni, dopo aver frequentato i seminari di Caserta, Benevento e Napoli, è chiamato a Roma, al seminario francese, dal cardinale Luigi Maglione, futuro Segretario di Stato del Vaticano, ove rimane otto anni, durante i quali consegue pressola Pontificia Università Gregoriana il baccalaureato in filosofia e la licenza in sacra teologia. Successivamente, dopo la sua ordinazione sacerdotale avvenuta il 31 Marzo 1945, gli viene riconosciuto dalla Pontificia Università Lateranense il titolo di baccelliere in “utroque iure”. Nell’immediato dopoguerra, Don Salvatore decide subito di rinunziare a qualsiasi carica nell’ ambito ecclesiastico e si dedica interamente all’attività di assistenza all’ infanzia abbandonata. A novembre del 1947, nella caserma “Nino Bixio” di Maddaloni, abbandonata dopo la guerra, dà vita alla “Casa del Fanciullo”, che diviene poi “Villaggio dei Ragazzi” e, nel 1975, “Fondazione Villaggio dei Ragazzi”. Il 30 Maggio del 2000, Don Salvatore ritorna alla Casa del Padre. Una vita meravigliosa, quella del sacerdote-fondatore, vissuta nella Fede e nella Carità cristiana verso i giovani emarginati, deboli e sofferenti. Don Salvatore è stato un educatore eccezionale, capace di creare, in più di 50 anni di attività, un sistema educativo volto a promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani in condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare.

Edited by pincopallino2 - 13/5/2021, 08:37
 
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Gli educatori condannati per violenze reintegrati dal giudice: "Tornino a scuola"

Accolto il ricorso contro la sospensione emessa dal Villaggio dei Ragazzi

Giuseppe Perrotta18 gennaio 2018 10:31

Gli educatori condannati per violenze reintegrati dal giudice: "Tornino a scuola"

l giudice del tribunale del Lavoro di Santa Maria Capua Vetere Valentina Paglionico ha annullato le sospensioni comminate ai cinque educatori del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni che, nel maggio scorso, sono stati condannati in primo grado per le violenze ai danni degli studenti.

La condanna aveva colpito Domenico Bellucci (3 anni e 6 mesi), Vincenzo Crisci (2 anni ed 8 mesi); Maria Iesu (2 anni e 6 mesi); Gianluca Panico (2 anni e 4 mesi); Francesco Edattico (2 anni e 2 mesi), ma è stata impugnata col ricorso in Appello. Intanto, però, il Villaggio dei Ragazzi aveva provveduto, dopo oltre cento giorni dall’emissione della sentenza, a sospendere i condannati (residenti tra Maddaloni, Marcianise e Caserta) dal lavoro senza stipendio, provocando la reazione dei legali che hanno presentato ricorso al tribunale del Lavoro.

Il giudice ha accolto il loro ricorso, basandosi su due fattori principali (oltre alla stessa impugnazione della sentenza di prima grado): la previsione di un tetto massimo di sospensione per 4 giorni nel contratto di lavoro degli imputati e le difficoltà economiche che avrebbero gravato sulle famiglie degli stessi. Il provvedimento del giudice, oltre ad annullare la sospensione ordinando il reintegro, ha anche condannato il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni al pagamento delle spese.

Le indagini sono state basate sulle dichiarazioni delle piccole vittime, ascoltate dai pm della procura con l'ausilio di una psicologa che hanno ricostruito le modalita' con le quali i giovani erano stati trattati da alcuni educatori dell'istituto. Convergenti anche nella rappresentazione di metodi che integravano atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi.

Secondo la Procura, le condotte erano abitualmente commesse, tra l'altro, con l'uso della violenza fisica e psichica e mediante la mortificazione delle vittime. In alcune occasioni, a seguito delle percosse subite, le vittime avevano riportato anche lesioni personali. Le vittime erano tutti minori di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, ospitati dalla fondazione amministrata dalla Congregazione dei "Legionari di Cristo".

Le indagini, secondo l’accusa, hanno mostrato l'abituale ricorso da parte dei quattro educatori a metodi umilianti e violenti nei confronti dei ragazzi ospitati a convitto nella struttura. In particolare, attraverso l'escussione di numerosi testimoni e delle vittime accertate, e' stato possibile appurare come i giovani fossero continuamente oggetto di appellativi ingiuriosi e offensivi e, nel caso manifestassero ribellione ed insofferenza a tali vessazioni, venivano percossi anche in modo selvaggio al punto che in alcune circostanze erano costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

http://www.casertanews.it/attualita/crisi-...cassazione.html

Crisi al Villaggio dei Ragazzi: ricorso in Cassazione

Crisi al Villaggio dei Ragazzi: ricorso in Cassazione
Impugnato il provvedimento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che aveva rigettato il piano di rientro

Redazione
28 marzo 2019 19:25


Crisi al Villaggio dei Ragazzi: ricorso in Cassazione

l Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni ricorre in Cassazione contro il provvedimento del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che l'aveva esclusa dalla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento.

A renderlo noto è la stessa Fondazione che annuncia la fissazione dell'udienza, al prossimo 4 giugno, dinanzi alla Suprema Corte del ricorso Commissario Straordinario dell’Ente, Felicio De Luca, contro il provvedimento del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere di rigetto del “Piano di rientro”.

Con il provvedimento di rigetto, si ricorda, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in parziale difformità con una sua precedente sentenza emessa in data 26 agosto 2014, stabilì che la Fondazione, svolgendo attività imprenditoriale privata, non potesse ritenersi esclusa dall’area di fallibilità e, di conseguenza, avvalersi della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, bensì dovesse accedere alle procedure fallimentari ordinarie.
 
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VILLAGGIO DEI RAGAZZI. I DIPENDENTI SCRIVONO AL VESCOVO PER EVITARE IL FALLIMENTO
MADDALONI – Circa quaranta tra docenti e impiegati della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, storica istituzione scolastica del Casertano che ospita da decenni scuole superiori e un convitto che educa e forma ragazzi svantaggiati, hanno scritto un’accorata lettera-appello all’attuale reggente della Diocesi di CASERTA Monsignor Tommaso Caputo (Vescovo di Pompei), per tentare di scongiurare il fallimento dell’istituzione. Il Villaggio dei Ragazzi e’ stato commissariato nel 2014 dalla Regione a causa di una consistente esposizione debitoria, in particolare con Inps e Agenzia delle Entrate, ed e’ da tempo sottoposto a procedura fallimentare con richiesta di concordato preventivo davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nella missiva, i dipendenti “implorano” Caputo di intervenire presso l’Istituto sostentamento del Clero di Caserta (diretto da don Antonio Aragosa), che vanta un credito di circa settecentomila euro verso la Fondazione. Nell’ultima udienza tenutasi in remoto al tribunale, l’avvocato dell’istituto diocesano si è opposto all’istanza di rinvio dell’udienza avanzata dal Commissario della Fondazione Felicio De Luca, mentre altri creditori che vantano somme di gran lunga superiori, come l’Inps, non si sono opposti. Il giudice delegato si è poi ritirato in Camera di Consiglio per valutare se concedere o meno il rinvio di tre mesi, periodo durante il quale dovrebbero arrivare modifiche alla legge fallimentare che potrebbero “salvare” la Fondazione; la decisione del giudice sul rinvio non è stata ancora resa nota. Il timore dei lavoratori è che il “no” all’istanza di rinvio, sia il segno che l’Istituto diocesano non voglia accettare la proposta di concordato, e ciò possa convincere altri creditori, come in un domino, a dire “no”, facendo andare verso il fallimento l’istituzione fondata nel 1946 dal sacerdote Don Salvatore D’Angelo e tanto amato da Giulio Andreotti, che la visitava spesso; 110 tra impiegati e docenti resterebbero senza lavoro, e si perderebbe un fondamentale presidio di conoscenza e legalità per il Casertano. In caso di fallimento, anche l’Istituto Diocesano, sottolineano i lavoratori, avrebbe un danno, non recuperando nulla del credito vantato. “La imploriamo in ginocchio – scrivono i dipendenti al Vescovo Caputo – per un aiuto di fronte all’irrazionalità dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero, che a fronte di utili certi nella procedura concordataria per la Fondazione, preferisce rinunciare a tutto e non si capisce bene per quale principio, affossando e condannando a morte centinaia di famiglie. Tutto dipende dal sostegno che l’Istituto ci darà, e di fronte a ciò stupisce la sua negatività, considerato che la Diocesi ha sempre avuto parte attiva nelle decisioni della Fondazione, e che non sono invece responsabilità di chi vi lavora e dei ragazzi salvati dalla strada e che li’ sono stati allevati. Per tutto cio’ chiediamo un suo intervento risolutore che porti l’Istituto tra i nostri sostenitori” concludono i lavoratori.

Pubblicato il 26-11-2020

https://www.cancelloedarnonenews.it/nuovo-...ssario-de-luca/
Nuovo contributo regionale al Villaggio dei Ragazzi. La “SMENTITA” del Commissario De Luca.
PUBLISHED DICEMBRE 3, 2020 COMMENTS 0
Nuovo contributo regionale al Villaggio dei Ragazzi. La “SMENTITA” del Commissario De Luca.

Intervengo in merito alla notizia pubblicata il 2 dicembre 2020 da alcuni quotidiani online circa lo stanziamento di un ulteriore nuovo contributo di 3 milioni di euro da parte della giunta regionale campana a favore della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. In qualità di Commissario Straordinario dell’Ente Maddalonese, sono tenuto a precisare che l’esecutivo regionale, nella giornata di ieri, si è semplicemente limitato a deliberare una spesa di 3 milioni di euro per l’esercizio finanziario della Fondazione. Un’operazione, dunque, meramente tecnica, non un nuovo contributo rispetto allo stanziamento già previsto dalla Legge regionale del 30 dicembre 2019, n. 27, che stabiliva fino al 2021 un contributo di 3 milioni di euro all’anno, per tre anni, per un importo complessivo di 9 milioni. Si tratta di notizie che inducono false aspettative e che non aiutano di certo il Villaggio, ma anzi che danneggiano l’Opera in una delicata procedura di concordato preventivo tutt’ora pendent

www.casertafocus.net/home/index.ph...id=8&Itemid=130
VILLAGGIO DEI RAGAZZI - Il tribunale decide sull’omologa del concordato
Notizie 29 Marzo 2021

Il Villaggio dei Ragazzi20:12:27 Il 25 marzo u.s. si è tenuta l’adunanza dei creditori per la formulazione di una libera valutazione di opportunità e convenienza della proposta concordataria depositata dall’amministrazione commissariale del Villaggio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

L’Udienza si è svolta in remoto innanzi al giudice delegato adito. La votazione ha riguardato solo una parte del ceto creditorio. La parte restante si esprimerà tra 20 giorni. Terminata la fase di voto, il Tribunale investito della intera procedura fallimentare omologherà o rigetterà la proposta concordataria con decreto motivato.


Giova, inoltre, ricordare che la novellata norma dell’articolo 180 della l.f. consente al Tribunale di procedere all’omologa del concordato laddove ricorrono i presupposti di convenienza per i creditori. Il documento di asseverazione del “concordato”, richiesto al Villaggio dal Tribunale con decreto del 5 marzo 2021, attesta inequivocabilmente che il “Piano” proposto ai creditori è sicuramente più favorevole dell’ipotesi liquidatoria.

L’”asseverazione” è stata presentata dal dott. Massimo Palumbo, esperto nel campo del diritto fallimentare, che si è avvalso, per l’occasione, della consulenza del prof. Riccardo Macchioni, ordinario di Economia Aziendale nell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

L’omologa del concordato rappresenterebbe per l’intera Opera la positiva conclusione di un iter complesso che dura da svariati anni, che vede il “Villaggio” ed i suoi consulenti fortemente impegnati per il raggiungimento di questo obiettivo. Si attende con ansia e trepidazione il ritorno “in bonis” dell’Ente, che permetterebbe di dare continuità ad una realtà socio-assistenziale, educativa e formativa di rilievo regionale e non solo.

Alcuni Enti e persone si sono espressi contro la proposta concordataria, pur consapevoli che una eventuale procedura liquidatoria non produrrebbe alcun effetto benevolo sul loro credito.

www.anteprima24.it/caserta/asilo-nido-villaggio-ragazzi/

Scuola, al Villaggio dei Ragazzi riapre dopo dieci anni l’asilo nido
Di Antonio Pisani -16 Aprile 2021

Dopo oltre dieci anni di chiusura, ha riaperto oggi l’asilo nido al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (Caserta), storica istituzione fondata nel 1946 dal sacerdote don Salvatore D’Angelo, che da qualche anno naviga in “acque agitate” a causa di problemi finanziari, con un procedimento aperto presso il tribunale fallimentare di Santa Maria Capua Vetere. La riapertura è stata decisa dal Commissario di nomina regionale Felicio De Luca, che amministra la Fondazione Villaggio dei Ragazzi, e che ha inteso dare un segnale forte per la “vita” del Villaggio e di discontinuità “in questa timida fase di ripartenza – dice De Luca – che si innesta su un contesto di perdurante attenzione per l’emergenza sanitaria ancora in atto”. L’asilo, che ospiterà tredici bambini di età compresa fra i 3 e i 36 mesi, è dotato di spazi adeguati e di aree specificatamente studiate per il divertimento dei piccoli ospiti, confortevoli e accessoriate, con zone deputate al riposo, alla mensa e alle attività ludico-ricreative quotidiane. “I veri protagonisti – afferma De Luca – sono i bambini che meritano di crescere in contesti stimolanti, accoglienti e capaci di supportare la famiglia nei suoi compiti di educazione e cura”.

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Fondazione Villaggio dei Ragazzi - Don Salvatore d'Angelo
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#𝐺𝐿𝐼 𝐼𝑁𝐷𝐼𝑅𝐼𝑍𝑍𝐼 𝐷𝐼 𝑆𝑇𝑈𝐷𝐼𝑂👇
🟢 𝐿𝑖𝑐𝑒𝑜 𝐿𝑖𝑛𝑔𝑢𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 (𝐼𝑛𝑔𝑙𝑒𝑠𝑒, 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑒, 𝑇𝑒𝑑𝑒𝑠𝑐𝑜, 𝑆𝑝𝑎𝑔𝑛𝑜𝑙𝑜, 𝐴𝑟𝑎𝑏𝑜, 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑜)
🟢 𝐼𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝐴𝑙𝑏𝑒𝑟𝑔ℎ𝑖𝑒𝑟𝑜 (𝐶𝑢𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑒 𝑆𝑎𝑙𝑎, Accoglienza Turistica)
🟢 𝐼𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡o 𝑇𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑜 (𝐸𝑙𝑒𝑡𝑡𝑟𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑒𝑑 𝐼𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎)
🟢 𝐼𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑇𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑇𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑒 𝐿𝑜𝑔𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 (𝐶𝑜𝑛𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑒𝑧𝑧𝑜 𝐴𝑒𝑟𝑒𝑜)

#𝐴𝐺𝐸𝑉𝑂𝐿𝐴𝑍𝐼𝑂𝑁𝐼 𝐸𝐶𝑂𝑁𝑂𝑀𝐼𝐶𝐻𝐸 𝑃𝐸𝑅 𝐼 𝐶𝑂𝑁𝑉𝐼𝑇𝑇𝑂𝑅𝐼
 
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