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Maddaloni. Buco da 33 mln di € nelle scuole dei Legionari di Cristo, 5 condanne e 5 assoluzioni per violenze al Villaggio dei Ragazzi. Prescrizione salva 3 imputati

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view post Posted on 10/12/2013, 23:44
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http://www.casertace.net/cronaca-bianca/ma...o-20131210.html

MADDALONI, per Zinzi la gestione del Villaggio dei ragazzi, garantita dal suo “cocco” Cerreto, è perfetta: sganciati 1 milione e 400 mila euro

Nella foto Cavallè, Cerreto e Zinzi

Addirittura in questo caso si tratterebbe di un protocollo d’intesa

MADDALONI – Domenico Zinzi, presidente della provincia, ha prodotto una delibera attraverso cui l’ente da lui presieduto erogherà 1 milione e 400 mila euro alla fondazione Villaggio dei ragazzi. A quanto pare questo avverrà in una cornice addrittura rafforzata rispetto a quella del semplice finanziamento. Non una normale convenzione, dunque, ma un vero e proprio protocollo d’intesa tra Villaggio e amministrazione provinciale.

Evidentemente, e fa molto male, Zinzi si fida del suo uomo su Maddaloni, quel vicesindaco, Cerreto, che da anni lavora nel Villaggio dei ragazzi e che ora sposa in pieno i sistemi di gestione di don Cavallè che, come abbiamo visto nelle dieci puntate della nostra recente inchiesta, sono a dir poco discutibili, e andavano sindacati dall’amministrazione provinciale e dai suoi dirigenti prima di affidare di nuovo una cifra tanto ingente presa dalle casse del pubblico danar. Operazione tutt’altro che complicato in considerazione del fatto che la provincia ha un suo rappresentante nel Consiglio di amministrazione della fondazione, il quale da anni va a scaldare la sedia.

Ma su questo e sul rapporto tra Zinzi, Cerreto e don Cavallè torneremo sicuramente a scrivere. Per il momento questo contributo permetterà alla Fondazione di pagare gli stipendi del mese di novembre ( da contratto l’ultimo giorno per il pagamento sarebbe il 10 del mese successivo, cioè oggi!) C’è incertezza, invece, per gli stipendi di dicembre e per le tredicesime. La cosa non meraviglia visto che a febbraio non vennero restituiti ai dipendenti i conguagli fiscali positivi (oltre 20.000 euro complessivi) che per motivi non del tutto definiti la fondazione ha trattenuto fino ai primi di luglio. Inoltre i lavoratori del Villaggio attendono ancora l’aumento in busta paga previsto dal Contratto Collettivo Nazionale AGIDAE fin da agosto.
10 dicembre 2013, 16:20;
 
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view post Posted on 8/1/2014, 23:49
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http://www.casertace.net/cronaca/maddaloni...e-20140108.html


MADDALONI, VILLAGGIO DEI RAGAZZI – Troppi debiti con i vigilantes di Terra di Lavoro. ECCO PERCHE’ non si è fatto il presepe

Nelle foto, da sinistra, un presepe al Villaggio dei Ragazzi e i vigilantes di Terra di Lavoro
8 gennaio 2014, 17:13;
 
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view post Posted on 14/1/2014, 22:59
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http://www.casertace.net/cronaca/maddaloni...i-20140114.html


MADDALONI, Villaggio dei Ragazzi, altro intrigo: licenziati dipendenti dei legionari di Cristo. Ma come venivano pagati?

La motivazione addotta: crisi economica e impossibilità della fondazione che, ricordiamo, è finanziata con soldi pubblici, di mantenere non meglio precisati impegni assunti con i legionari di Cristo. Ma di quali impegni si tratta?Intanto, anche il commercialista Matrisciano abbandona

MADDALONI – Non è che vogliamo necessariamente pescare nel torbido raccontando le vicende del Villaggio dei Ragazzi. Ma qui, ogni giorno, ne esce una nuova. Le ultimissime riguardano qualche licenziamento che non il Villaggio dei Ragazzi, ma Regnum Christi, cioè il braccio secolare dei legionari di Cristo, ha fatto negli ultimi giorni di dicembre, attraverso i suoi vertici romani. Licenziamenti riguardanti persone che hanno operato per i legionari, ma non lontane dalla realtà organizzativa della fondazione.

I licenziamenti sarebbero stati determinati, stando a quello che hanno detto i caporioni della congregazione fondata dal presunto pedofilo Marcial Maciel, dalla crisi economica che avrebbe portato la fondazione Villaggio dei ragazzi a non poter onorare alcuni non meglio precisati impegni con i legionari di Cristo.

Ma di quali impegni stiamo parlando? Esiste una convenzione, attraverso la quale somme di danaro sono transitate dalla fondazione, creata da don Salvatore d’Angelo e finanziata dal pubblico danaro dalle casse di Regnum Christi e quindi dai legionari?

Altra vicenda scabrosetta, su cui Casertace non mancherà di indagare ulteriormente. E a questo punto comprendiamo anche perchè il commercialista casertano Matrisciano, più volte ospite nella nostra lunga inchiesta di 10 puntate sul Villaggio dei Rgazzi, se la sia data a gambe non appena il suo mandato di consigliere d’amministrazione e di direttore è scaduto. E si capisce anche perchè l’avvocato casertano Garofalo, interpellato per sostituirlo, ha risposto col celeberrimo gesto di Totò che col dito pollice in mezzo alle altre dita si tocchetta la fronte, prorompendo in un fragoroso “A chi..”

Gianluigi Guarino
 
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view post Posted on 17/1/2014, 14:56
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Cacciato padre Cavallè

http://www.villaggiodeiragazzi.it/index.ph...miguel-cavalle/


17GEN2014

Il saluto del Presidente al termine del mandato. Il Comunicato ufficiale di padre Miguel Cavallè



Non appena giunto al termine del mio terzo mandato come Presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (Caserta), dopo ben tredici anni e mezzo di gestione di detta Istituzione dalla scomparsa dell’amato fondatore don Salvatore d’Angelo, avendo riflettuto a lungo su quale fosse la scelta più giusta davanti a Dio ed alla mia coscienza, ho deciso che fosse giunto il momento del cambio di guardia.
Circa due anni fa, in occasione di un convegno pubblico organizzato nel “Villaggio”, avevo esternato la mia intenzione di lasciare la guida della Fondazione alla fine del periodo allora in corso. Oggi, scaduto il mandato, ho confermato la mia decisione di allora. Le motivazioni di tale scelta risiedono nella mia profonda convinzione che il rinnovamento delle persone che hanno il compito di dirigere le Istituzioni sia, in genere, un elemento positivo e di crescita.
I Superiori dei Legionari di Cristo mi avevano chiesto recentemente di accettare, ancora una volta, l’incarico di Presidente per altri quattro anni (secondo i nostri Statuti la designazione a svolgere questo ruolo ha la durata di un quadriennio) ma li ho pregati di non rinnovare il mandato e di proporre un’altra persona al mio posto. La loro riconfermata fiducia nei miei confronti mi ha onorato e di questo sono loro profondamente grato. Ringrazio altrettanto la comprensione e il rispetto che hanno manifestato nell’aver accolto la mia volontà.
Mi è stato indicato dai Superiori della Legione di Cristo, inoltre, di far parte ancora del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ed io ho accolto volentieri questa decisione mettendomi a disposizione con spirito di servizio per collaborare ulteriormente in ciò che possa rendermi utile.
Oggi, nella riunione del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, in cui si è proceduto alla presa d’atto e alla convalida delle designazioni dei nuovi membri del Consiglio nonché all’elezione del Presidente, ho letto il presente comunicato spiegando la mia determinazione .
Non avrei mai immaginato che la mia permanenza al “Villaggio”, dopo la scomparsa di don Salvatore, sarebbe durata tanto a lungo. La Fondazione è un’opera grande, importante e complessa che richiede continui adattamenti ai rapidi cambiamenti dell’epoca postmoderna; per questo ritengo che l’arrivo di energie nuove possa dare un ulteriore e auspicato slancio al dinamismo del “Villaggio”.
La grave crisi che sta attraversando il Welfare nazionale, insieme al flagello delle varie problematiche sociali che colpiscono la nostra terra rendono particolarmente faticoso e difficile l’impegno in questo Ente Morale. Sorge, pertanto, dal mio spirito un inno di ringraziamento a Dio perché, grazie al generoso lavoro di tutta la squadra, alla collaborazione delle Istituzioni e all’appoggio di tanti amici, il numero delle scuole della Fondazione, così come il numero degli alunni e del personale si sono, in questi anni, raddoppiati; notevolmente aumentato è anche il numero complessivo degli assistiti, dei convittori e dei beneficiari di borse di studio a copertura totale o parziale. Le innumerevoli attività e le iniziative a carattere educativo, culturale, formativo, sportivo e religioso che in questi anni il “Villaggio” ha condotto, individualmente o in partenariato con altre realtà nazionali o internazionali, hanno consolidato il prestigio e l’eccellenza qualitativa della Fondazione.
Porgo i miei più sinceri auguri al neoeletto Presidente, P. Víctor de Luna, L.C., e al nuovo Direttore Generale, ing. Giusto Nardi. Chiedo umilmente alla Beata Vergine Maria di proteggere sempre quest’Opera affinché possa vivere per molti anni ancora e riuscire a proseguire la sua missione in beneficio di tantissimi ragazzi, in special modo dei più bisognosi, del territorio campano e non.
Approfitto dell’occasione per rivolgere un cordiale e commosso saluto al team direttivo, al personale, agli allievi, agli ex-allievi e agli amici che in questi anni hanno condiviso con me l’intensa vita della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Nutro nei loro confronti sentimenti di profonda gratitudine e stima.
Dio li benedica sempre!
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view post Posted on 19/1/2014, 07:40
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AGG. 17,09 ESCLUSIVA MADDALONI, don Miguel Cavallè non è più il capo del Villaggio dei Ragazzi

Nella foto, padre Miguel Cavallè nelle sue riflessioni all’interno degli appartamenti di clausura del Villaggio dei ragazzi

CLICCA QUI PER LEGGERE IL SUO COMUNICATO. Il nuovo presidente della fondazione è P. Victor de Luna de Santiago

MADDALONI - Oggi, venerdì, si è tenuto il CDA del Villaggio in cui si sono insediati i nuovi membri, il dr. Antonio D’Angelo (segretario generale del Convitto Nazionale Giordano Bruno) per il Comune di Maddaloni; don Stefano Tagliafierro (Parroco di San Benedetto – Maddaloni e consigliere uscente) per la Diocesi di Caserta; P. Victor de Luna, P. Luca Maria Gallizia e P. Miguel per i Legionari di Cristo.

P. Luca Maria Gallizia, italiano, è il rettore dell’Università Europea di Roma; ha sostituito P. Paolo Scarafoni prima alla guida dell’Università quando questi si dovette dimettere poco prima che scoppiasse lo scandalo dei concorsi a cattedra truccati che lo vede inquisito a Bari. Ora lo ha sostituito anche nel CDA della Fondazione. Nel frattempo P. Scarafoni è diventato don Scarafoni poichè ha lasciato i Legionari di Cristo incardinandosi in una diocesi, probabilmente Roma.

P. Victor de Luna de Santiago, L.C. è il nuovo presidente della Fondazione. In passato è stato Rettore del Seminario Internazionale Maria Mater Ecclesiae di San Paolo del Brasile, superiore dei Legionari dell’Argentina dove è diventato amico intimo dell’allora cardinal Bergoglio ora Papa Francesco; P. de Luna è consigliere di “Fundaciòn Tierra Santa” e presidente di Human Resources ITA, INC. una compagnia di proprietà della Congregazione, con sede in Connecticut, ma con interessi e dipendenti laici anche in Italia – il suo vice è P. Oscar Nader, L.C. direttore territoriale per l’Italia dei Legionari – Infine, è coordinatore per l’Italia della Commissione ”Ambienti sicuri” per la tutela dei minori e degli adolescenti, istituita dal Card. De Paolis, delegato apostolico per la Legione di Cristo. Questa commissione internazionale ha come finalità: 1) l’attenzione alle vittime di abusi; 2) la creazione di ambienti sicuri all’interno della Legione e del Regnum Christi; 3) la selezione dei candidati all’ingresso nella Congregazione; 4) l’accompagnamento dei sacerdoti; 5) la collaborazione con le autorità civili.

I nomi dei tre consiglieri legionari si sapevano già da metà ottobre; ma finora il nuovo CDA non si era ancora insediato per sostituire il vecchio decaduto ai primi di agosto. Perchè è trascorso tutto questo tempo? Perchè l’avvicendamento è avvenuto solo oggi, in un momento di transizione della congregazione? Infatti, proprio in questi giorni a Roma sono riuniti 61 padri Legionari di Cristo per il capitolo generale straordinario da cui dovranno uscire fuori i nuovi vertici della congregazione.

Un’ultima parola sull’Ing. Giusto Nardi, nuovo direttore generale della Fondazione. Il Preside Nardi è alla guida degli istituti aeronautico e industriale della Fondazione da 20 anni; negli ultimi mesi, quando Matrisciano “è sparito dal Villaggio” lui ha iniziato a sostituirlo nelle attività di rappresentanza fino alla nomina di oggi. Che fine farà il Rag. Gianluca Longo (cugino della moglie di Matrisciano) nominato direttore generale solo tre mesi fa? Tornerà a fare l’economo, posto comunque da dirigente in cui era stato sostituito dal giovanissimo dr. Francesco Grauso? Ma, più in generale che fine farà la Fondazione, quasi al collasso per tutti i debiti accumulati in 13 anni di pessima gestione di P. Cavallè e della sua “squadra”?
 
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view post Posted on 19/1/2014, 19:50
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http://www.casertace.net/cronaca-bianca/ma...a-20140119.html

MADDALONI, don Cavallè si dimette, ma si porta in Sicilia auto e telefonino del Villaggio. Victor de Luna tutor anti-pedofilia

Nella foto Cavallè e de Luna

La privatizzazione della fondazione se permette la possibilità di alienare beni patrimonaili, potrebbe anche segnare il definitivo declino del Villaggio

MADDALONI – Don Cavallè perde il pelo, cioè la presidenza della fondazione del Villaggio dei ragazzi, ma non il vizio. Se si è dimesso con decorrenza immediata giovedì scorso, come mai si è portato in Sicilia, per dove è partito per uno dei suoi viaggi frequentissimi, l’auto di proprietà della fondazione e anche il telefonino, la cui bolletta è a carico delle casse, alimentate dal denaro pubblico, del Villaggio?

Di questa storia delle dimissioni di don Cavallè, determinate anche dal fatto che le dieci puntate della nostra inchiesta hanno messo in evidenza le deficienze e le carenze della sua gestione, ci sono molti retroscena che nessuno mai vi racconterà, men che meno quei giornali (il solito) che hanno leccato il culo fino a giovedì, dimostrando il proprio immarcescibile talento per l’adulazione di ogni potente e oggi prendono distanza da don Miguel, il quale quando stava a… Cavallè era vivisezionato solamente da Casertace.

Noi continuiamo a fare la nostra cronaca. E la cronaca seria non può non partire dall’identità del messicano Victor de Luna. Chi è Victor de Luna? E’ il legionario di Cristo che, oltre ad essere un amico personale del Papa Bergoglio, il cardinale De Paolis ha messo a capo di quella struttura interna, che opera per prevenire ed eventualmente denunciare ogni tentativo di pratiche immorali, soprattutto pedofilia, una tara che pesa su tutta la congregazione, dopo gli scandali riguardanti il fondatore Marcial Maciel.

E’ solo una coincidenza il fatto che padre Victor De Luna sia stato nominato nel consiglio di amministrazione della fondazione e che si avvii a diventare baricentro della presenza dei legionari di Cristo nel Villaggio al posto di un don Miguel Cavallè, rispetto al quale non si è proceduto ad una epurazione, perché questo avrebbe rappresentato una condanna manifesta del suo operato, ma che è diventato oggetto di una sosta di exit strategy che gradualmente lo dovrebbe far uscire anche dal Cda.

Il futuro della fondazione? In una delle nostre dieci puntate dell’inchiesta scrivemmo del tentativo, poi abortito, di trasformare l’istituzione dallo status attuale di IPAB (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza) in ASP non essendo stata realizzata questa operazione, la legge della Regione Campania prevede che questi enti si privatizzino che in soldoni significa che da via S.Lucia quattrini non ne arriveranno più, ma significa anche che potrà procedere alla alienazione delle sue proprietà senza chiedere il permesso alla Regione.

Anche questo terreno, però, risulta essere molto vischioso e scivoloso, visto che essendo la fondazione Villaggio dei ragazzi un ente assistenziale e avendo acquisito dal demanio lo stabile principale in cui si esercitano la maggior parte delle sue attività, qualora perdesse la sua esclusività di natura assistenziale, perderebbe anche l’uso dell’immobile.

Aspettiamo, dunque, la prossima riunione del Cda per capire quale sarà il destino di questa istituzione, legata alla memoria, alla tradizione e agli affetti collettivi più cari dei maddalonesi e non solo.

Gianluigi Guarino


19 gennaio 2014, 17:28;
 
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view post Posted on 20/1/2014, 16:49
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http://www.casertace.net/politica/esclusiv...o-20140120.html

ESCLUSIVA MADDALONI – VILLAGGIO DEI RAGAZZI: Mettiamo un poco d’ordine. Vi spieghiamo nel dettaglio che cosa diventerà. E non si potrà vendere a piacimento



Nelle foto da sinistra: Cavallè e de Luna

Essendo fallito, ingloriosamente, il tentativo di trasformazione dell’attuale IPAB in Azienda Pubblica per i Servizi Alla Persona, ora l’unica strada è quella di cambiare, ai sensi delle norme regionali, la natura della fondazione, per sottoporla alla ragione del codice civile, pur rimanendo intatto, nelle transazioni, relative a eventuali dismissioni del patrimonio, il controllo vincolante della Regione Campania. Dal momento del diniego, ci sono 90 guiorni per effettuare la trasformazione, pena il commissariamento del CDA



MADDALONI – E’ opportuno mandare a sconto la promessa che abbiamo fatto ieri, domenica, ai nostri lettori, ai tanti che in questi mesi, solo e solamente attraverso Casertace, hanno capito cosa è e come funziona il Villaggio dei ragazzi di Maddaloni, una delle istituzioni più note di questa provincia, la cui valenza valica ampiamente il nostro territorio.

Il prossimo 27 gennaio, si terrà un consiglio di amministrazione per decidere qualcosa che, chiariamo subito tutto è, fuorchè opzionale.

Chi ha seguito con attenzione le 10 puntate della nostra monumentale inchiesta su storia, gestione e conti della fondazione Villaggio dei Ragazzi, sa cosa significa quest’ultima osservazione. Nella nona puntata, infatti, ci soffermammo non poco sul tentativo, che la fondazione, al tempo ancora presieduta da don Miguel Cavallè stava compiendo per trasformarsi dallo status di IPAB, cioè di Istituzione Pubblica per l’Assistenza Beneficenza, ai sensi della legge Crispi di 124 anni fa, datata 1890, in ASP, cioè in un’associazione pubblica per i servizi alla persona. Un tentativo abortito, in quanto la Regione Campania non ha ritenuto che ci fossero le condizioni.

Davanti a questo diniego, le leggi regionali, a cui la vita dell’istituzione maddalonese sono sottoposte, possono andare solo in una direzione la trasformazione in associazione o fondazione di natura diversa dalle IPAB, cioè in associazioni o fondazioni cosiddette private che non significa che i privati arrivano e rilevano il controllo dell’istituzione, ma che, dal momento della trasformazione l’associazione o fondazione privata, riconosciuta dalla Regione, senza scopo di lucro verrà sottoposta al regime privatistico del codice civile che, comunque, non assumerà un’autonomia totale nella fase relativa ad un eventuale alienazione dei propri beni patrimoniali, dato che ogni transazione, ogni negozio giuridico relativo a questi, deve essere sottoposto al placet della Regione.

Questa la sintesi della situazione, che siamo in grado, per chi ha più tempo a disposizione, di illustrare anche nel dettaglio normativo.







ECCO QUI CONFIGURATE LA SITUAZIONE E LE PROCEDURE:

Partiamo dal regolamento che disciplina la trasformazione delle IPAB in ASP. In caso di trasformazione in Associazione o Fondazione, non si tratterebbe, in effetti, di una privatizzazione “sic et simpliciter”, permanendo in carico alla Regione, come scritto prima, un potere di controllo anche sulla dismissione del patrimonio. Vediamo perché:
L’art. 5 stabilisce quali IPAB possono trasformarsi in ASP.
L’art. 6 stabilisce al punto 6:

6. Se l’istanza di trasformazione viene rigettata, l’organo di amministrazione, entro il termine di novanta giorni dalla ricezione del provvedimento di diniego, assume le determinazioni di competenza previste dal presente regolamento ai fini dell’attuazione del riordino, pena l’esercizio del potere sostitutivo ai sensi dell’articolo 12. (NB si può arrivare addirittura al commissariamento del CDA inadempiente)

Il 7 stabilisce che le IPAB escluse dalla trasformazione in ASP (il Villaggio dovrebbe rientrare in questa fattispecie dopo il rigetto dell’istanza di trasformazione in ASP) devono trasformarsi in associazioni o fondazioni. Ecco i punti più salienti di questo articolo:

“1. …le istituzioni indicate nell’articolo 5, comma 2, lettere a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
si trasformano, a seconda del proprio carattere e della propria organizzazione, in associazioni o fondazioni senza scopo di lucro, disciplinate dal codice civile e dalle disposizioni di attuazione del medesimo.
3. Le associazioni o fondazioni sono dotate di autonomia statutaria e gestionale e sono assoggettate al controllo e alla vigilanza della Direzione generale della Giunta regionale ai sensi del codice civile e delle disposizioni del regolamento concernente la materia delle persone giuridiche private emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 22 settembre 2003, n. 619…
4. Lo statuto delle singole associazioni o fondazioni indica i beni immobili e i beni di valore storico e artistico destinati dalle tavole di fondazione alla realizzazione dei fini istituzionali e prevede maggioranze qualificate per l’adozione delle deliberazioni concernenti la dismissione di tali beni contestualmente al reinvestimento dei proventi nell’acquisto di beni funzionali al raggiungimento degli
scopi, con esclusione di qualsiasi diminuzione del valore patrimoniale da essi rappresentato, rapportato ad attualità. Lo statuto può disciplinare, inoltre, le modalità di impiego delle risorse anche a finalità di conservazione, valorizzazione e implementazione del patrimonio.
7. Gli atti di dismissione, di vendita o di costituzione di diritti reali sui beni delle associazioni o fondazioni
originariamente destinati alla realizzazione delle finalità istituzionali sono inviati alla Direzione generale della Giunta regionale che, se ritiene tali atti in contrasto con l’atto costitutivo o con lo statuto, li invia al pubblico ministero per l’esercizio dell’azione di cui all’articolo 23 del codice civile.”
A questo punto si può ritenere che il CDA del prossimo 27 gennaio non potrà fare altro che trasformare l’istituzione pubblica di assistenza e beneficenza in una fondazione non più pubblica, come adesso, ma sottoposta, in parte, al regime privatistico del codice civile.
Gianluigi Guarino

20 gennaio 2014, 12:59;
 
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view post Posted on 24/1/2014, 09:42
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Villaggio dei Ragazzi IPAB. Buco da decine di milioni di € e tentativo di privatizzazione

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MADDALONI VILLAGGIO DEI RAGAZZI – Debiti, trasformazione e, tra quindici giorni, anche il processo per pedofilia

Da sinistra: don Salvatore D’angelo e padre Miguel Cavallè





Momento delicatissimo della storia dell’istituzione fondata da don Salvatore D’Angelo




MADDALONI – A complicare ulteriormente il momento che vive il Villaggio dei Ragazzi la cui fondazione è scossa da una fase delicatissima, che da un lato prova a risollevare la gestione, accantonando don Miguel Cavallè, dall’altro lato percorre la strada obbligata della trasformazione in un ente di diritto privato, dicevamo, a complicare questo momento, ci si mette anche l’approssimarsi della data in cui gli ex dipendenti del Villaggio compariranno davanti al giudice, per effetto della clamorosa inchiesta sulla pedofilia, di cui pur abbiamo parlato nelle nostre dieci puntate dedicate al Villaggio.

Fra una quindicina compariranno in udienza, per presunti maltrattamenti ed abusi ai danni di due alunni undicenni, quattro educatori ed una docente: Domenico Bellucci di Maddaloni, Vincenzo Crisci di Santa Maria a Vico, Francesco Edattico di Marcianise, Gianluca Panico di Caserta e Maria Iesu.



Red. cro.
24 gennaio 2014, 9:13;



http://www.casertace.net/cronaca/maddaloni...a-20140124.html

http://noi.caserta.it/villaggio-dei-ragazz...-gli-abusi.html













2014-01-23 Maddaloni di Redazione [Stampa Articolo]
VILLAGGIO DEI RAGAZZI Il futuro sarà deciso il 27 gennaio. I Legionari di Cristo evitano l'esclusione. Ed a febbraio inizia il processo per gli abusi
Immagine VILLAGGIO DEI RAGAZZI Il futuro sarà deciso il 27 gennaio. I Legionari di Cristo evitano l'esclusione. Ed a febbraio inizia il processo per gli abusi


Un cambio di gestione, di fatto, obbligato. Un'indagine ancora lontana dall'essere chiusa con una verità giudiziaria. E tante troppe chiacchiere sulla situazione socio-economica. Il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, il più grande istituto di assistenza e beneficenza esistente in Regione Campania e tra i più importanti d'Italia creato da don Salvatore D'Angelo, sta vivendo sicuramente uno dei suoi momenti storici più delicati. Il cambio di guida, col passaggio di consegne tra padre Miguel Cavallè e l'ingegnere Giusto Nardi, non sembra aver dissipato le tensioni esistenti. Anche perché in gioco c'è il futuro stesso del Villaggio e, soprattutto, i soldi (tanti soldi) intesi come finanziamenti e proprietà. Il nodo, quello più importante, è relativo alla forma giuridica dell'istituto. Pubblico e privato? La Regione Campania ha, per il momento, escluso la possibilità di trasformarlo in ente pubblico a causa della gestione 'confessionale e scolastica' del Villaggio. Un'ipotesi che, inoltre, avrebbe previsto anche di tenere fuori dai giochi del consiglio di amministrazione i Legionari di Cristo che, ad oggi, mantengono comunque la maggioranza nel consiglio di amministrazione (tre membri). L'altra ipotesi sul tavolo è quella di trasformare la fondazione in un istituto di diritto privato il che, però, permetterebbe di avere 'a disposizione' tutti i beni del Villaggio che, tanto per intenderci, potrebbero essere anche venduti. E mentre a Maddaloni è nato un comitato per la salvaguardia del Villaggio, c'è una data che dovrebbe segnare il punto di non ritorno ed è quella del 27 gennaio prossimo, quando il nuovo consiglio di amministratore, di cui è direttore generale
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Giusto Nardi e presidente Padre Victor de Luna si ritroverà davanti al notaio per mettere tutto nero su bianco. Il tutto mentre a febbraio avrà inizio il processo che vede coinvolto quattro educatori ed una docente del Villaggio dei Ragazzi (Domenico Bellucci di Maddaloni; Vincenzo Crisci di Santa Maria a Vico; Francesco Edattico di Marcianise; Gianluca Panico di Caserta; Maria Iesu) per presunti maltrattamenti ed abusi nei confronti di due alunni di 11 anni. Una vicenda che ha collaborato a far cadere l'appeal di un istituto creato da don Salvatore d'Angelo come punto di riferimento per tutti i bambini in difficoltà.
 
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view post Posted on 7/2/2014, 00:13
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http://www.casertace.net/cronaca/maddaloni...o-20140206.html

MADDALONI, in aula per il processo sugli abusi al Villaggio dei ragazzi: le dichiarazioni shock dell’ex direttore del nido



Rosina Cacciapuoti ha raccontato ai giudici di aver scritto nelle mail indirizzate allo psicologo, le quali hanno determinato il via alle indagini, fatti che aveva solo sentito raccontare

MADDALONI - Nell’udienza, questa mattina, giovedì, relativa al processo sui presunti abusi commessi dai docenti del Villaggio dei ragazzi di Maddaloni ai danni dei loro studenti, è stata sentita Rosina Cacciapuoti, ex direttore dell’asilo nido.

La Cacciapuoti, colei che ha fatto partire le indagini inviando delle mail allo psicologo D’Angelo, ha raccontato in aula di aver scritto, in realtà, in quei documenti eventi che aveva solo sentito raccontare aggiungendo pure di essere stata indotta ad inviare gli scritti in questione da dispute interne alla Fondazione.

E’ giusto precisare che le accuse di maltrattamenti ed abusi a carico ( a vario titolo) dei casertani Gianluca Panico e Maria Iesu , Vincenzo Crisci di Santa Maria a Vico e Francesco Edattico, marcianisano, non sono sorrette solo dalla testimonianza dell’ex direttrice del nido, ma anche dalle testimonianze degli studenti stessi che avrebbero subito le molestie
6 febbraio 2014, 13:37;

http://noi.caserta.it/abusi-al-villaggio-d...i-denuncia.html

2014-02-06 Maddaloni di Giuseppe Perrotta [Profilo Autore] [Stampa Articolo]
Abusi al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, l'ex direttrice dell'asilo nido in aula: 'Indotta ad inviare le email di denuncia'
Immagine Abusi al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, l'ex direttrice dell'asilo nido in aula: 'Indotta ad inviare le email di denuncia'
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Un vero e proprio colpo di scena questa mattina nel corso del processo sugli abusi perpetrati dagli insegnanti del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni ai danni dei propri studenti e che vede imputati Vincenzo Crisci di Santa Maria a Vico, Francesco Edattico di Marcianise, Gianluca Panico di Caserta e Maria Iesu di Caserta, accusati a vario titolo, di maltrattamenti ed abusi nei confrontai di due alunni di 11 anni. In udienza questa mattina è stata ascoltata Rosina Cacciapuoti, ex direttore dell'asilo nido al Villaggio dei Ragazzi, che è stata colei che ha fatto scattare le indagini della polizia con le email inviate allo psicologo D'Angelo. Ebbene, questa mattina, la Cacciapuoti ha affermato di aver riportato nelle email fatti e circostanze di cui le aveva solo sentito raccontare, senza mai esserne stata testimone oculare. Ma ancor di più ha raccontato di essere stata indotta ad inviare quelle email per diatribe interne alla Fondazione, tirando in ballo anche il dottore Cuming e lo psicologo D'Angelo (che sarà ascoltato nella prossima udienza fissata per il 6 marzo). Inoltre, la stessa Rosina Cacciapuoti ha aggiunto di provare un grande risentimento nei confronti della gestione dei Legionari di Cristo (che ha guidato il Villaggio dei Ragazzi con don Miguel Cavallè fino a poche settimane fa) in quanto dopo il loro arrivo alla guida della struttura, lei stessa subì un demansionamento, passando da direttrice dell'asilo nido a coordinatrice dell'area assistenza. Ed è stato fatto rilevare nel corso dell'udienza che le email della Cacciapuoti partirono proprio un mese dopo il suo demansionamento (avvenuto a giugno 2009). Le parole dell'ex direttrice, dunque, aprono uno spiraglio importante per gli avvocati difensori (in questo processo sono impegnati (Finizio Di Tommaso, Nello Sgambato, Vittorio Giaquinto e Mariano Omarto) anche se va sottolineato che le accuse di abusi che portarono all'emissione di un'ordinanza a carico degli imputati sono sorrette anche delle dichiarazioni degli studenti stessi che ammisero di aver subito abusi.
 
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ESCLUSIVA MADDALONI. “Villaggio dei Ragazzi”, in 90 perderanno il posto alla fine di quest’anno scolastico

Lo ha comunicato il direttore Nardi ai sindacati

cavallè





MADDALONI – Doccia fredda, ma non per chi aveva letto, nei mesi scorsi, la nostra lunga inchiesta in 10 puntate sulla gestione della fondazione “Villaggio dei Ragazzi”. Doccia fredda per quei titolari di contratti a tempo determinato che avevano preso sottogamba quelle cifre inquietanti da noi pubblicate, con dovizia di particolari, ma, soprattutto, con pienezza documentale.

Il conto della malagestione e della difficoltà ad attingere alle risorse pubbliche, che hanno costituito l’architrave della vita del “Villaggio dei Ragazzi”, fondato da don Salvatore D’Angelo, hanno costretto, un paio di giorni fa, il neodirettore della fondazione, Nardi, a comunicare, nel corso di una riunione con i sindacati, che alla fine di questo anno scolastico non saranno rinnovati i contratti in scadenza.

Ciò vuol dire che almeno una 90ina di persone rimarranno senza lavoro. Come vedete, Casertace, come succede quasi sempre, aveva ragione.
 
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view post Posted on 14/4/2014, 06:51
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ESCLUSIVA MADDALONI IL DISASTRO DEL VILLAGGIO DEI RAGAZZI. Stipendi in ritardo e ridotti, per ora, del 50%. La fondazione rischia il fallimento

Il direttore Nardi, al quale va riconosciuto di essersi assunto la patata bollente del governo dei disastri altrui, lo ha comunicato ai sindacati nei giorni scorsi.

MADDALONI - Speriamo solo che, davanti a questo altro triste momento di una storia, che è stata gloriosa e che oggi sembra aver imboccato definitivamente la via del declino, l’ingegnere Giusto Nardi, nel rispetto del suo nome di battesimo, non fornisca più copertura di ogni tipo a chi, pur essendo ancora oggi, purtroppo, presente negli organismi interni della fondazione, ha contribuito pesantemente alla sua crisi profondissima, certificata dallo stesso Nardi, il quale, nei giorni scorsi, ha comunicato ai sindacati che rappresentano i dipendenti, il personale docente e non docente del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni che, a causa delle forti difficoltà economiche attraversate dalla istituzione fondata da don Salvatore d’Angelo, gli stipendi, abitualmente pagati nei primi giorni del mese, sarebbero slittati verso metà mese.

Ma il guaio grosso non è tanto questo: Nardi, da qualche mese direttore generale della fondazione, è stato costretto a comunicare che non verrà corrisposto solo il 50% degli emonumenti.

Se ci mettiamo a commentare, dopo aver pubblicato una monumentale inchiesta di dieci puntate, che dimostrano, inconfutabilmente, le responsabilità che i Legionari di Cristo e don Miguel Cavallè che li ha rappresentati nella gestione del villaggio, hanno assunto, accelerando non poco la crisi economica, causata anche dalla riduzione degli ingenti trasferimenti pubblici su cui si è retta per decenni la gestione, ci andremmo solo a ripetere.

Questa è la notizia. Continueremo a seguire gli eventi e ad informarvi sulla stretta attualità.

Gianluigi Guarino
 
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OttonediB.
view post Posted on 15/4/2014, 18:57




La domenica comunque tutti a messa eh. Ah il gregge di dio, il corpo mistico, la comunione dei santi ecc. ecc.
 
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view post Posted on 19/4/2014, 16:03
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ESCLUSIVA MADDALONI. Il Villaggio dei ragazzi muore con l’agonia: le banche chiudono i rubinetti e ad alcuni dipendenti sono stati negati anche dei piccoli fidi

Un problema dietro l'altro. Ricordiamo che lo stipendio di marzo è stato pagato per metà e in ritardo.



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villaggio dei ragazzi

MADDALONI. Pasqua amara, amarissima per i dipendenti del villaggio dei ragazzi, di cui , adesso, nell’epoca delle vacche magre, nessuno o pochi scrivono ancora su i giornali, perchè evidentemente non c’è più trippa per i voraci gatti della presunta informazione extra Casertace di questa Provincia. Eppure, noi abbiamo scritto che i dipendenti hanno ricevuto per di più , con oltre una settimana di ritardo, solo la metà della mensilità di marzo. Mezzo stipendio, ma soprattutto, alcuni avvenimenti spia , che la dicono lunga su quanto è difficile la situazione finanziaria, nonostante gli umani e comprensibili tentativi del direttore Nardi di manifestarla in tutta la sua serietà, cui versa la Fondazione.

Qualche banca ha già chiuso i rubinetti, perchè ritiene la Fondazione stessa a rischio insolvenza. E d’altronde, se non fosse così, non ci sarebbero stati problemi per pagare gli stipendi di marzo.

La condizione dei dipendenti è aggravata ancor di più dalle difficoltà improvvise che stanno affrontando, a loro volta, sul piano personale, per l’accesso al credito. Almeno due finanziarie, la Fiditalia e la Compass avrebbero bloccato le erogazioni, anche relative ai piccoli prestiti.

Insomma, un vero disastro.

G.G.
 
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view post Posted on 23/5/2014, 16:21
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L’INCHIESTA. VILLAGGIO DEI RAGAZZI, sta morendo schiacciato da 14 MILIONI DI EURO di debiti e don Cavallè sverna in Brasile proprio nelle settimane dei campionati del mondo

Una undicesima puntata non prevista, ma sicuramente temuta, del nostro lungo viaggio nelle articolazioni segrete dell'istituzione fondata da don Salvatore D'Angelo che potrebbe essere presto costretta a vendere il suo patrimonio immobiliare per uscire da una situazione pre-fallimentare. Storia di un disastro annunciato

FOTO (1) (1)



MADDALONI - Peggiora la situazione al Villaggio dei Ragazzi, dove i dipendenti sono da aprile senza stipendio e hanno percepito le competenze di marzo in due rate, l’ultima delle quali pagata meno di due settimane fa. Intanto, con una lettera agli studenti ed alle loro famiglie, è stata comunicata ufficialmente la chiusura del liceo scientifico entro la fine dell’anno scolastico e scarsi sono i numeri degli iscritti al primo anno delle altre scuole per il 2014/15, come evidenziato qualche settimana fa dal direttore generale Giusto Nardi in una lettera da noi pubblicata tempestivamente. Per far fronte a questa situazione, lo stesso Nardi, in un comunicato pubblicato sul sito della Fondazione, ha annunciato che verranno offerte borse di studio agli studenti che sceglieranno le scuole del Villaggio per continuare il proprio iter scolastico, ma stranamente non ha specificato chi metterà a disposizione i soldi necessari, visto che le banche non fanno più credito all’Ente maddalonese e a giugno scadranno circa 90 contratti di lavoro a termine che certamente non verranno rinnovati a settembre (voci di corridoio parlano addirittura di 140 esuberi).

IL TWEET DI DON CAVALLE’: QUANDO C’ERA BASSOLINO

Una situazione così grave era ben nota a noi di Casertace da quasi un anno, cioè dall’epoca in cui abbiamo pubblicato una lunga e dettagliata inchiesta in 10 puntate, preceduta e seguita da numerose premesse e appendici, sulla Fondazione e sui suoi vertici, in particolare sull’ex (da gennaio) presidente e attuale consigliere del cda P. Miguel Cavallè, individuando le cause del forte indebitamento del Villaggio (si parla di circa 14 milioni di Euro) in ben altre e più gravi ragioni rispetto alla riduzione dei fondi pubblici regionali e provinciali sbandierata dal padre legionario e dai suoi stretti collaboratori.

Alle nostre denunce, tutte documentate, i diretti interessati hanno risposto al massimo con qualche lettera di diffida, a cui non ha fatto seguito alcuna querela; questo è un fatto che la dice lunga sulla serietà dei nostri articoli!

Don Cavallè, per nulla preoccupato della situazione del Villaggio e dei suoi oltre (ancora per poco) 250 dipendenti, continua a girare il mondo (da poco è tornato dall’Africa ed è ripartito quasi subito per il Messico) con le sue due onlus VIDA e VIS e sta organizzando una missione umanitaria nelle favelas di San Paolo proprio nelle settimane in cui si terranno i Mondiali di Calcio – Brasile 2014. Lui, che è un grande tifoso del Barcellona, vorrà forse unire l’utile al dilettevole? Chissà! Certo è che questa notizia ha fatto “storcere il naso” a diversi dipendenti della Fondazione, mentre altri, che evidentemente la pensano in modo diverso e ripongono ancora fiducia nel loro ex presidente, lo scorso 16 maggio hanno partecipato addirittura alla serata di beneficenza, ovviamente pro VIS e non pro Villaggio, organizzata in un noto ristorante di Maddaloni dal padre catalano e a cui sono stati invitati alcuni personaggi dello spettacolo quali Luca Sepe, Raffaele Auriemma, Pasquale di Nuzzo e Vanessa Mej.

Di recente, però, Cavallè una cosa per il Villaggio l’ha fatta! Non contento della lettera inviata al sottosegretario Gianni Letta nel 2011 contro il presidente Caldoro, colpevole di aver ritardato di circa un anno i pagamenti dei fondi regionali alla Fondazione, cosa che, a suo dire, non sarebbe mai avvenuta con il precedente governatore del PD, alcuni giorni fa ha inviato questo “tweet” al suo amico Antonio Bassolino:

“Caro presidente @a_bassolino, ci manca al @villaggiodr. Con lei al governo eravamo al sicuro; ora invece…”

I LEGIONARI SCAPPANO CON LA CODA TRA LE GAMBE

Non è un mistero che Caldoro, dopo la lettera a Letta, non abbia più voluto nemmeno incontrare P. Miguel e che abbia fatto sapere ai suoi più stretti collaboratori che non avrebbe dato più un euro al Villaggio fin quando i Legionari di Cristo non fossero andati via da Maddaloni. Perciò, possiamo immaginare che il governatore non abbia reagito positivamente al “cinguettio nell’etere” del sacerdote catalano che, purtroppo per lui, non può contare più, a livello regionale, sull’intercessione benevola di politici del calibro di Angelo Polverino o di Paolo Romano in ben altre faccende (giudiziarie) affaccendati.

L’attrito tra P. Miguel e Caldoro è cosa ben nota all’interno della Fondazione e da alcune settimane si parla di una possibile “uscita di scena” della congregazione di origine messicana dal cda di piazza Matteotti, ma tempo e modalità non sono ben chiari. Certo, per fare una cosa del genere sarebbe necessaria una modifica dello statuto che può deliberare solo il consiglio, a maggioranza proprio legionaria; inoltre, Diocesi di Caserta e Comune di Maddaloni, gli altri due soggetti con un loro rappresentante all’interno dell’organo di gestione, non sembrano minimamente interessati a prendere sulle proprie spalle questa “patata bollente” che assomiglia ad un carrozzone sgangherato. Staremo a vedere cosa succederà nella prossima riunione del consiglio prevista per il 2 giugno.

Intanto, sempre il consiglio, per quantificare l’ammontare effettivo dei debiti, ha nominato tre revisori contabili, il dr. Paride Pagano di Frignano, il dr. Raffaele d’Arco di Procida e il dr. Nunzio Antonucci di Casagiove, i quali percepiranno un’indennità di carica fissata dallo stesso cda, ma di cui s’ignora l’ammontare, e dovranno redigere una relazione relativa al bilancio consuntivo annuale. I tre già si sono messi a lavoro ed hanno fatto un sopralluogo anche a Torre Pedrera di Rimini, dove la Fondazione possiede una bellissima colonia estiva con pineta e spiaggia privata acquistata da don Salvatore negli anni ‘80; uno dei tanti beni facenti parte del patrimonio immobiliare del Villaggio che, quando nei prossimi mesi la Regione Campania sancirà la privatizzazione dell’Ente, rischierà di essere svenduto, chissà a chi, nel vano tentativo di ripianare i troppi debiti.

E ORA MATRISCIANO CHE DICEVA DI LAVORARE GRATIS PRESENTA IL CONTO… E CHE CONTO

Ormai sono lontani i tempi in cui tutta la parte economica della Fondazione era gestita dall’ex amministratore Pietro Matrisciano, commercialista casertano, e dal suo collaboratore di studio Massimo Iaselli. Matrisciano, volto noto di Casertace, per prendere le distanze da Cavallè, ha di recente inviato una messa in mora alla Fondazione con cui chiede il pagamento immediato delle fatture non ancora corrispostegli per un ammontare di circa 130mila Euro.

Si tratta dello stesso Matrisciano che fino a qualche mese fa si vantava di non prendere un euro dal Villaggio da ben tre anni e seguiva don Miguel in giro per il mondo nelle varie missioni “umanitarie” (di giorno tra i poveri e la sera negli hotel di lusso, possibilmente dotati anche di centro massaggi) con le sue onlus e organizzazioni varie di volontariato, nei cui organi di gestione Matrisciano sedeva come consigliere, socio fondatore o addirittura presidente, come nel caso di Sognare ad Occhi Aperti, l’onlus di cui era socio, anche dal carcere in cui si trova tuttora, il noto avvocato penalista Michele Santonastato, sotto processo per associazione mafiosa.

LA LETTERA CON CUI NUNZIO CAPPUCCIO INCHIODA DON CAVALLE’ E IL COMMERCIALISTA CASERTANO

Lo stesso Matrisciano che, nel gennaio 2009, a pochi mesi dal suo insediamento al Villaggio come amministratore per gli affari esterni fu così definito in una lettera: “esperto tributarista e societarista, neo presidente provinciale dell’ordine dei dottori commercialisti, che finora non aveva diretto una struttura più grande del suo studio o della sua famiglia, con un’ambizione politica smodata e nascosta per cui questa occasione gli torna golosissima, uomo di Curia, che però, come primo atto, sta provvedendo a regolare le proprie laute parcelle mensili…”
Cappuccio (1)

Nella foto Cappuccio

A scrivere era il dr. Nunzio Cappuccio, ex dirigente dell’IRI e per quasi 8 anni, dal 2001 al 2008, direttore amministrativo della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni nonché braccio destro dell’onnipresente P. Miguel; autore, per il sessantesimo anniversario della fondazione dell’ente, di un libro celebrativo, “Un sogno… e un progetto educativo… Il sogno di un prete di Terra di Lavoro, il sacrificio della sua intera esistenza dedicata a quel sogno e ciò che quel sogno è oggi, dopo sessant’anni, con l’aiuto della Provvidenza!” (nel 2011, molte copie del volume, almeno 2000 furono mandate al macero dal padre catalano).

Cappuccio è morto lo scorso marzo a Milazzo (Me), all’età di 77 anni, e i sui funerali sono stati officiati da P. Juan Josè Arrieta, vicario generale dei Legionari di Cristo (numero 2 della Congregazione, scelto direttamente da Papa Francesco) e P. Alfonso Lopez Godinez, da poche settimane parroco a Roma nella basilica legionaria di Guadalupe, che fu direttore generale della Fondazione negli anni in cui Cappuccio stava al Villaggio e che fa parte di quel gruppetto di legionari che credono ancora che i gravi delitti commessi dal fondatore Marcial Maciel (con lui e don Miguel nella foto) siano solo calunnie al punto di venerarlo ancora come santo!

Ovviamente ai funerali non c’era don Cavallè e la Fondazione non ha mandato nessuno in rappresentanza al sacro rito e tantomeno ha stampato un manifesto a lutto come è solita fare in circostanze simili.

LA STORIA DI NUNZIO CAPPUCCIO E I DISSAPORI CON P.MIGUEL

Il dr. Cappuccio, nato a Tripoli (Libia) il 30.03.1936, era approdato al Villaggio nel 2001 grazie alle sue competenze manageriali unite alla personale amicizia con Gianni Letta e Marco Ravaglioli, genero del Sen. Andreotti, ed alla appartenenza al Regnum Christi, braccio secolare dei Legionari di Cristo.

I rapporti, prima idilliaci con P. Miguel, si andarono deteriorando poco a poco perché Cappuccio si era reso conto della grande sete di potere e denaro dell’allora presidente del Villaggio e stava cercando di farlo rimuovere dai vertici romani della Congregazione. Era riuscito anche a farsi inserire nel cda della Fondazione, in quota legionaria, per fare da contrappeso a don Cavallé; ma improvvisamente, nell’autunno del 2008, fu lui ad essere sollevato da tutte le cariche della Fondazione e costretto ad andarsene su due piedi, ufficialmente a seguito di dimissioni spontanee.

Ambienti vicini a P. Miguel fecero girare la voce che Cappuccio durante il suo operato aveva sottratto centinaia di migliaia di euro dalle casse del Villaggio e che la Fondazione non lo avrebbe denunciato solo per evitare uno scandalo. Inoltre, nel 2011, l’ex direttore fu coinvolto nell’inchiesta dei giudici di Santa Maria Capua Vetere su presunti maltrattamenti ai minori all’interno della Fondazione tra il 2008 e il 2010. Rinviato a giudizio – ancora in corso – con altre 11 persone, per presunte minacce alla mamma di un ragazzo perché non denunciasse un educatore, la sua posizione processuale era stata successivamente stralciata.

Nel 2008, in realtà, don Miguel, in collaborazione con qualcuno della direzione territoriale per l’Italia dei Legionari di Cristo, aveva organizzato un piccolo “colpo di stato”. Una mattina di ottobre uscì dal Villaggio in auto, per non incontrare Cappuccio, dopodiché si mise subito in contatto telefonico con un suo confratello a Roma chiedendogli d’inviare al numero di fax della presidenza del Villaggio la lettera di dimissioni in bianco firmata dal direttore amministrativo nel momento in cui era stato nominato consigliere del cda della Fondazione. Da Roma eseguirono subito l’ordine e il fax giunse dopo pochi minuti nelle mani di un fidato collaboratore maddalonese di P. Miguel che provvide a notificarlo immediatamente al dr. Cappuccio, il quale, tentò invano di mettersi in contatto telefonico con il presidente per avere delle spiegazioni; mentre questi, nascostosi per tutta la giornata, si fece rivedere in Fondazione solo dopo essere stato informato della partenza dell’ormai ex direttore amministrativo e della moglie dal Villaggio.

A Cappuccio, non restò altro da fare che chiedere un chiarimento al superiore di Cavallè, all’allora vicario generale dei Legionari e direttore territoriale per l’Italia P. Luis Garza, il quale in un incontro privato a Roma gli promise giustizia, ma, poiché alle parole non seguirono i fatti, l’ex direttore a inizio 2009 si sfogò appunto in una lettera che inviò a P. Garza, ma anche, per conoscenza, ai vertici della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Maddaloni, al prefetto di Caserta e ad altri, tra cui, il nipote di don Salvatore d’Angelo ed ex sindaco di Maddaloni, l’avv. Franco D’Angelo che ne ha fornito copia a noi di CasertaCE.

Nella missiva, che può essere letta integralmente al seguente link (CLICCA QUI), Cappuccio attaccava con accuse specifiche sia P. Garza e sia P. Cavallè, ma anche i due amministratori che lo avevano sostituito, il messicano Javier Cumming per gli affari interni e, come già detto, il casertano Pietro Matrisciano per gli affari esterni, inoltre, tra le note indicava la probabile causa del suo allontanamento dal Villaggio, l’imminente arrivo di ingenti fondi pubblici; 5 milioni di euro che, effettivamente, la Regione Campania liquidò nei mesi successivi, quando, appunto, governatore era l’amico Bassolino.

Un’ulteriore ombra sull’operato di don Miguel che si aggiunge alle altre evidenziate nella nostra lunga inchiesta che, se non lo avete ancora fatto, v’invitiamo a leggere.

Gianluigi Guarino
 
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view post Posted on 10/6/2014, 07:05
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Villaggio dei ragazzi, padre Juan Sabadell eletto presidente del consiglio di amministrazione
09-06-2014 Maddaloni di Redazione Stampa Articolo


Immagine Villaggio dei ragazzi, padre Juan Sabadell eletto presidente del consiglio di amministrazioneMADDALONI - Il consiglio di amministrazione della Fondazione Villaggio dei Ragazzi-don Salvatore d’Angelo si è riunito oggi nella sede di Piazza Matteotti 8 per discutere di punti riportati all’odg nella lettera di convocazione. Padre Miguel Cavallè, unitamente al Consigliere Antonio d’Angelo, ha proposto di rinviare la trattazione dei punti 2 (crisi da sovra indebitamento), 3 (ristrutturazione logistica) e 4 (attivazione eventuali ammortizzatori sociali) affinchè tutti i componenti del Consiglio possano maggiormente approfondire l’esame della documentazione relativa ai punti suddetti. Tutti gli altri consiglieri si sono dichiarati unanimemente d’accordo. Per quanto riguarda il punto 1 all’odg (presa d’atto DD n. 4 del 26.05.2014) è stato del tutto soppresso perché trattasi di semplice comunicazione da parte del direttore e che viene fatta al CdA nelle varie ed eventuali. I punti 5 (art. 57 codice degli appalti), 6 (trasferimento scuola SML), 7 (ricostituzione CdA e nomina nuovo presidente e vice presidente), ed 8 (conferma direttore) sono trattati e si è addivenuto ad una deliberazione alla unanimità con l’eccezione del punto 6 (trasferimento della SSML in Villa Vitrone a Caserta) per la quale deliberazione il Consigliere di designazione comunale, Antonio D’Angelo, si è astenuto. Il Consiglio di Amministrazione si arricchisce di due nuovi Padri Legionari: padre Juan Sabadell L.C. che è stato eletto presidente, e padre Javier Mostaza L.C., che è stato eletto vice presidente; quindi la Congregazione dei Legionari di Cristo con ciò conferma la chiara volontà di continuare con il massimo impegno l’operato nella Fondazione Villaggio dei Ragazzi-don Salvatore d’Angelo. Il consiglio ha poi ringraziato padre Victor de Luna e padre Luca Gallizia, membri uscenti del Consiglio, per la collaborazione data. Il consiglio, facendo proprie le preoccupazioni espresse dai capigruppo consiliari del Comune di Maddaloni il 6 giugno, ha ringraziato il Comune ed in particolare il Consigliere Antonio D’Angelo ed ha espresso all’unanimità l’auspicio che gli Enti che da sempre hanno sostenuto economicamente il Villaggio continuino a farlo esprimendosi sul suo futuro.
 
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