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La dolce vita in Vaticano: saune, champagne, attici, auto di lusso, festini gay, Vita da preti a 5 stelle. Alla faccia vostra

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view post Posted on 23/4/2014, 15:53
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Vita da preti a 5 stelle. Alla faccia vostra

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http://www.iniziativalaica.it/?p=19754&utm...i-e-presuntuosi

"Untuosi, sontuosi e presuntuosi”

Articolo di Valeria Pacelli (Fatto Q. 22.4.14) Leggi anche, di seguito “Vita da prete: lusso a 5 stelle”

“”I 700 metri quadri di Bertone e i mega appartamenti di altri 5 porporati. Mentre a Francesco bastano due stanze e il suo nuovo Segretario di Stato Parolin vive in un monolocale. Papa Francesco non ha saputo solo due giorni fa che l’ex Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, aveva deciso di vivere in un mega attico con tanto di terrazzo. Il Papa sa che Bertone non si è accontentato dell’appartamento ordinario dal 20 dicembre scorso, quando il Fatto (a firma Marco Lillo) ha pubblicato la notizia. Ora Repubblica racconta la reazione di Bergoglio, arrabbiato per la scelta dell’ex sottosegretario di Stato di unire due appartamenti in uno: quello a lui assegnato, dove prima viveva l’ex capo della gendarmeria vaticana, Camillo Cibin, morto nel 2009; e quello di monsignor Bruno Bertaglia, vicepresidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, deceduto nel 2013. Totale del super attico: circa 600 metri quadri (riporta Repubblica ) con 100 metri quadri di terrazzo. L’appartamento dove Bertone trascorrerà la sua pensione si trova nel Palazzo San Carlo, a pochi passi dalla Domus Sanctae Marthae, dove invece risiede Papa Francesco, che ha scelto un bilocale, di 70 metri quadri. Qui vive anche il Segretario di stato, Pietro Parolin, che si è accontentato di un semplice monolocale. E nello stesso edificio vivono (sempre in due monocamere) anche i due segretari di Bergoglio, monsignor Alfred Xuereb e monsignor Fabian Pedacchio Leaniz. Ma non tutti, tra cardinali e alti prelati, hanno fatto la stessa scelta del Papa e dei suoi fidatissimi. Molti vivono in appartamenti molto più grandi di quello di Bergoglio. Tra gli immobili in ristrutturazione, ad esempio, c’è quello del capo della Gendarmeria, Domenico Giani, intercettato dalla Procura di Roma mentre scriveva su carta intestata agli organi italiani di Polizia per aiutare monsignor Nunzio Scarano (ora sotto processo per aver fatto rientrare illegalmente in Italia 20 milioni di euro) a recuperare 400 mila euro dati all’agente dei servizi segreti Giovanni Zito. Giani in un primo momento era andato ad abitare in una casa sull’Aurelia, in territorio italiano. Sistemazione temporanea. Infatti stavano ultimando i lavori di ristrutturazione del suo appartamento con affaccio su via di Porta Angelica. Sopra il terzo piano è comparso all’improvvi – so un piano nuovo con tre finestre e due ampie vetrate, a cui si aggiungono due bagni con una vasca idromassaggio e una terrazza. Ma passeggiando all’interno delle mura vaticane, ci sono tanti sontuosi palazzi, con all’interno appartamenti che vanno dai 200 ai 250 metri quadri. Molti di questi, sono abitati da cardinali, che non li usano del tutto, lasciando molte stanze completamente chiuse. A Palazzo Sant’Uffizio, accanto a piazza San Pietro, ad esempio, alloggia insieme a due suore, il cardinale Velasio De Paolis, presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede. Il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del governatorato dello Stato della Città del Vaticano, vive all’ultimo piano del palazzo del Governatorato. Anche in questo caso viene utilizzata solo una parte della casa. Il cardinal Angelo Sodano, invece, vive in un piano della palazzina che ospita il Collegio Etiopico, dietro San Pietro, dopo aver dovuto abbandonare il più sontuoso appartamento nella Prima Loggia del Palazzo Apostolico. E questi sono solo alcuni esempi. Appena fuori le mura vaticane – sempre in grandi appartamenti di proprietà della Santa Sede – vivono altri alti prelati. Nello stesso palazzo, nella piazza della città leonina, ci vivono ad esempio il cardinale Walter Kasper, teologo tedesco e il vescovo bavarese Gerhard Ludwig Müller, che ha avuto il privilegio di abitare nello stesso appartamento che prima era di Ratzinger, e dove si trova ancora parte della sua biblioteca. Questi citati sono solo alcuni degli immobili di proprietà del Vaticano.
NON ESISTE una stima pubblica del valore immobiliare di tutti questi palazzi. Negli anni scorsi, secondo alcune notizie di stampa, il patrimonio immobiliare disseminato nel mondo di proprietà del Vaticano ammontava a circa 2 mila miliardi di euro. Circa la metà si trova in Italia e si tratta del 20% del patrimonio nazionale. Con un patrimonio di questa entità, da anni si discute della possibilità di far pagare l’Imu anche alla Chiesa. Mario Monti, per evitare la multa europea, nel 2012 stabilì che gli enti ecclesiastici dovevano pagare per la parte commerciale dei loro immobili. Il regolamento normativo però non è stato emanato prima dei termini delle dichiarazioni. La partita quindi si gioca quest’anno.”"

Leggi anche “Vita da prete: lusso a 5 stelle”

“”Oh Gesù! Esclama un prete mentre congiunge le mani e prova a riprendere pensieri e ricordi sulla sua esperienza tra Propaganda Fide e Vaticano. “Non avete idea di cosa accade, di come si comportano. Quanta sfacciataggine!”. Insistiamo nel chiedere, e piano piano le mani si “sciolgono” dall’intreccio esattamente come il richiamo a immagini di una vita lussuriosa, festaiola, leggera, disinibita all’ombra di San Pietro e di Francesco. “Ma ciò che più mi colpisce è l’atteggiamento sfrontato dei protagonisti, a loro non interessa nulla, giustificano tutto, sembrano figli dell’Ottocento, quando a Roma le regole erano modulabili a seconda del potente di turno e delle necessità del momento”. Così emerge la storia di un alto prelato ufficialmente fidanzato con un coreografo, promotori di serate pensate intorno a una sauna installata dentro un appartamento nel centro di Roma, meglio non andare troppo lontani dal Cupolone, terzo piano di una palazzina vicino piazza Navona e di proprietà di una congregazione cattolica. La coppia trova anche il tempo per investire e seguire alcune attività commerciali, il futuro è sempre un’incognita.
“UN CARDINALE si è fatto anche montare il frigo bar dentro l’auto blu, lo champagne è sempre pronto”. Champagne è sinonimo di festa, ma di alto livello. In questo caso il più introdotto resta don Giulio Della Vite, personaggio scoperto da Camilla Morabito, regina dei salotti romani. Signore bergamasco, accento lieve, sorriso pronto, simpatia d’occasione, ama farsi fotografare tra una velina, un personaggio della televisione, il politico, destra o sinistra conta poco, quindi da Fausto Bertinotti a Gianni Alemanno. Celebre la sua frase dopo la mezzanotte: “Già andate via? La festa inizia ora”. Non per tutti. Altro stile per don Santino Spartà, scoperto nei primi del Duemila da Piero Chiambretti in una trasmissione televisiva insieme alla signora De Blanck, Renato Balestra e amici. Lui la periferia, la povertà, la considerava un mistero della fede. “Ma questi sono casi macchietta – continua il nostro prete – Il peggio è quello che non si vede. I più influenti sono i nominati alla Segreteria vaticana, sono come dei ministri, gestiscono appalti, nomine. E possono partire all’estero con la scusa delle missioni. Ma quali missioni!?”. Fuori dal confine si smette la toga, si prenota in alberghi di lusso, e si dà sfogo palese alle proprie attitudini; qualcuno è andato anche a trovare Franz-Peter Tebartz-van Elst, il vescovo della diocesi di Limburgo in Germania che ha speso 31 milioni di euro per ristrutturare la sua nuova dimora. Un professionista irraggiungibile. A Roma non sono ancora arrivati a tanto.“”

 
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Zialulli
view post Posted on 23/4/2014, 16:27




L'imu lo paghiamo noi!!!
 
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OttonediB.
view post Posted on 24/4/2014, 18:18




Amen.
 
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2 replies since 23/4/2014, 15:53   782 views
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