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Ior, gli scandali della banca del Vaticano

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GalileoGalilei
view post Posted on 26/1/2014, 06:55 by: GalileoGalilei
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http://www.lettera43.it/cronaca/monsignor-...43675120652.htm

INTERVISTA
Monsignor Scarano, Emilio Zanotti: «Mi telefonava per stare sereno»
Scarano lo chiamava ogni giorno. Per farsi predire il futuro. Parla il pranoterapeuta di Scarano.
di Enzo Ciaccio

Fino all’estate 2013 gli ha telefonato quasi tutte le sere, all’ora di cena, come si fa con un vecchio amico. «Diceva che parlando con me si sentiva più sereno. Ma a volte, conoscendo le mie doti di sensitivo, ha voluto che predicessi in anticipo quel che gli sarebbe accaduto», racconta a Lettera43.it Emilio Zanotti, 63 anni, pranoterapeuta dal fisico asciutto e la barba da montanaro.
LE INTERCETTAZIONI DI SCARANO. Il suo nome compare svariate volte nelle intercettazioni che accusano monsignor Nunzio Scarano, l’ex funzionario salernitano dell’Aps (l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) arrestato per la seconda volta dai magistrati della procura che indagano sui conti Ior del Vaticano e su un vorticoso giro di donazioni sospette.
Scarano è agli arresti domiciliari. Il suo legale, Silverio Sica, ha chiesto che venga sottoposto a perizia psichiatrica. Con l’alto prelato, che per gli inquirenti è una figura «davvero inquietante», si ritrova sotto accusa per riciclaggio e falso anche don Luigi Noli, suo amico e collaboratore.
PRESENTATI DA DON NOLI. «Fu proprio don Luigi a presentarci», ricorda Zanotti. «Accadde a Brescia, un anno e mezzo fa. Prima dell’estate scorsa don Nunzio mi aveva invitato a Salerno: grazie all’energia che so sprigionare dalle mani l’ho guarito dai problemi alle vene e dal dolore a una spalla. Sulla profezia, però, ho toppato: gli avevo predetto la promozione ad arcivescovo entro gennaio 2014, invece me lo hanno arrestato».


Monsignor Nunzio Scarano.
DOMANDA. Le sembra normale che un alto prelato creda agli indovini?
RISPOSTA. Alt, non sono un mago ma un ex operaio in pensione che da 20 anni fa il pranoterapeuta e gira col suo cagnolino fra i paesini di montagna per aiutare chi sta male.
D. Quanto guadagna?
R. Per le terapie non accetto soldi. Al massimo, qualche salamino, mezzo pollo o due uova. Mi mantengo con la pensione da ex operaio.
D. Quante volte ha profetizzato il futuro a monsignor Nunzio Scarano?
R. Ma no, è successo solo di rado: quando percepivo le sensazioni, gliele dicevo.
D. Quando le percepiva?
R. Di sera, quando monsignore mi telefonava.
D. Quante volte?
R. Fino all’estate 2013, quasi tutte i giorni all’ora di cena.
D. Perché monsignor Scarano le telefonava?
R. Parlando con me si sentiva più sereno.
D. Come era nata la vostra amicizia?
R. Vivo a Nave, un paesino di montagna vicino a Brescia: fu un amico mio e di don Luigi Noli, collaboratore di monsignor Scarano, ad avvertirmi che a Salerno c’era un prelato che, sapendo delle mie particolari doti, voleva conoscermi.
D. E quindi?
R. Andai a trovarlo, un anno e mezzo fa. Rimasi tre giorni a Salerno, ospite in casa di don Luigi, e feci le sedute di terapia con le mani.
D. Su quali pazienti?
R. Su don Luigi, su don Nunzio e su un’altra persona.
D. Con quali risultati?
R. Don Nunzio è guarito dai suoi problemi di vene e dal dolore che soffriva a una spalla.
D. Come la trattarono, in quei tre giorni?
R. Mangiavo e bevevo bene, si prendevano cura di me. Don Nunzio lo vedevo a cena. E durante le terapie.
D. E poi?
R. Me ne tornai a Brescia. E cominciarono le telefonate di monsignore.
D. Che cosa le raccontava al telefono?
R. Era spesso preoccupato, agitato. Si lamentava delle accuse e dei continui richiami cui era sottoposto.
D. Lei come si comportava?
R. Tentavo di calmarlo, pur non capendo molto dei fatti narrati. «Se non hai fatto nulla di male», gli dicevo, «non hai che da stare tranquillo».
D. Il monsignore le ha mai parlato dei suoi conti correnti?
R. Mi sembra di sì, ma per ribadire che tutto era in regola.
D. Le accennò anche della promozione ad arcivescovo?
R. Sì, era una gratificazione cui teneva molto. Una sera, mentre me ne parlava, provai all’improvviso una bellissima sensazione.
D. Che sensazione?
R. Un profondo senso di benessere. E di pace. Perciò, gli profetizzai: «Complimenti, so che avrai la promozione entro l’inizio del 2014».
D. Invece, più o meno in quella data, don Nunzio è stato arrestato. Per la seconda volta.
R. Già, mi sono sbagliato. Nessuno è infallibile.
D. Davvero lei è convinto di riuscire a prevedere il futuro?
R. Ma no, è che a volte ho le sensazioni. E predire mi viene spontaneo.
D. A volte, ma quando?
R. Se premo le mani sul fegato di una persona, per esempio, sento se sia opportuno o no che si sottoponga a un’ecografia.
D. Comunica sempre le sue sensazioni a chi soffre?
R. A volte resto zitto, per non spaventare.
D. Da quando ha scoperto queste presunte doti?
R. Da piccolo. Mi ricordo che mettevo le mani sulla pancia di mio nonno e lui subito si sentiva meglio.
D. Che cosa pensa di monsignor Scarano?
R. Su di lui hanno scritto molte cose brutte, ma a me è sembrato un uomo di cuore.
D. A quando risale l’ultima telefonata di monsignore?
R. A prima dell’estate 2013. Poi, basta.
D. E lei?
R. L’ho chiamato una sola volta, per sapere se stava bene. Mi rispose a monosillabi.
D. Adesso, come andrà a finire?
R. Ah, e chi lo sa.
Sabato, 25 Gennaio 2014
 
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