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Ior, gli scandali della banca del Vaticano

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GalileoGalilei
view post Posted on 24/1/2014, 17:11 by: GalileoGalilei
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...968226778.shtml

Caso Scarano, l'arcivescovo Moretti:
«Pena per ciò che ha fatto, ma prego per lui»
La guida della Diocesi di Salerno: «Aspettiamo i giudici,
poi se necessario interverremo anche noi come Curia»

SALERNO — «Vivo con grande pena e sofferenza la vicenda di don Nunzio Scarano ma sono anche fermamente convinto che proprio questa vicenda non può diventare oggetto nè di dispute nè di polemiche». Pacato, com'è nel suo stile, ma al tempo stesso fermo e deciso, l'arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, accetta di intervenire apertis verbis non solo sul caso giudiziario che sta sollevando sdegno e riprovazione in tutt'Italia ma anche sul dibattito che ha innescato. A cominciare dalle parole di fuoco dell'intellettuale cattolico Giuseppe Acocella che proprio sul Corriere del Mezzogiorno ha detto che «don Nunzio Scarano non merita misericordia» e che «nessuno dopo monsignor Grimaldi ha avuto il coraggio di dire in modo diretto e franco che bisognava tenere alta la guardia».
Il nuovo arresto di don Nunzio Scarano è senz'altro una notizia inquietante...
«Credo che non spetti a me giudicare, per quel che riguarda ciò che è reato se ne sta occupando giustamente la magistratura e la Chiesa ha dato il suo contributo perchè tutto venga chiarito. Tenendo presente che anche la Santa Sede sta facendo le sue indagini».
Potrebbe scattare quanto prima un provvedimento disciplinare?
«Una volta che si sono definite le questioni inerenti la giustizia, se si chiede di intervenire a livello disciplinare, si interverrà».
Da cosa dipende?
«Quando io posso parlare di cose non lette ma accertate, quando ci sono elementi certi si fa la valutazione di merito».
Allora don Nunzio rischia la riduzione allo stato laicale, di non essere più sacerdote?
«Guardi che le sanzioni vanno dall'ammonizione alla sospensione a divinis e alla riduzione allo stato laicale, è scritto nelle leggi. La Chiesa di fronte alla ricerca della verità si fa carico e se c'è da intervenire a livello disciplinare interviene. Siccome ora c'è un'indagine in corso, se anzichè oggi aspettiamo dopodomani il mondo non cambia».
Cosa prova oggi per don Nunzio Scarano?
«Pena, sicuramente è una persona sofferente ed è la conseguenza di quanto gli è scoppiato in mano. E pena per le sofferenze che ha creato a tanti nella chiesa».
Lei lo conosceva bene?
«L'ho incontrato alcune volte, veniva a salutarmi, a farmi gli auguri a Natale e a Pasqua, non sapevo nè la sua specificità di impegno in Vaticano nè la sua collocazione ecclesiale».
Don Nunzio ha detto che faceva molta beneficenza. Anche alla curia salernitana?
«Da quando ci sono io non è arrivato niente per queste vie».
L'ha incontrato in carcere, quest'estate. Cosa le ha detto?
«Non quello che ha scritto qualche giornale. Veda, visitare i carcerati è una delle opere di misericordia, io ci vado almeno 2-3 volte all'anno».
Il professore Acocella ha parlato di un inganno di don Nunzio verso se stesso e Dio e ha detto che non merita misericordia.
«Ma il peccato è sempre inganno, tradimento, tradimento dell'amore. E riguarda tutti, anche il Papa ha detto di essere peccatore. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, bisogna stare attenti ai giudizi facili».
Nelle intercettazioni emerge addirittura un rapporto molto confidenziale e privato di don Nunzio con un altro sacerdote...
«Se fosse così, non sono i primi. Certamente non fa piacere. Ma credo anche che la grazia e la risposta al Signore o la viviamo pienamente oppure se non la viviamo pienamente può succedere di tutto. Però, la prego, non mi appassiona andarmi a cercare l'ultima notizia... io prego per don Nunzio e per chi rimane scandalizzato di queste cose».
Possibile che di fronte a un quadro accusatorio simile qualcuno pensasse che don Nunzio potesse diventare vescovo?
«Guardi che era solo un suo desiderio, per diventare vescovo non si fa domanda, nella chiesa si è scelti e se c'è qualcuno che briga resta al palo».
Come si supera questo momento difficile?
«Con il bene, la santità. Non bisogna prendere solo il male se no l'attenzione alla chiesa diventa patologica, è povera. A luglio sono arrivati a Salerno tremila giovani per pregare, peccato che nessuno ne abbia parlato».
24 gennaio 2014
 
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