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Ior, gli scandali della banca del Vaticano

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GalileoGalilei
view post Posted on 23/1/2014, 07:18 by: GalileoGalilei
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...957141296.shtml

Mons. Scarano, affari col prete amante
e i milioni in Liberia e Isole Vergini
Dichiarava 20mila euro ma aveva case e conti correnti
Un giro di incontri omosessuali con persone importanti

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NASCONDI
SALERNO - Dichiarava ventimila euro al mese don Nunzio Scarano, il monsignore arrestato per riciclaggio e coinvolto nello scandalo che ha tirato in ballo anche lo Ior e il Vaticano (clicca qui per leggere l'articolo). Ma i suoi conti correnti erano pieni. Di milioni di euro. I soldi transitavano attraverso lo Ior ma avevano collegamenti attraverso società off shore, per questo non controllabili dall'Italia, e banche dei paradisi fiscali. I rapporti principali erano con società di intermediazione finanziaria in Liberia e alle Isole Vergini britanniche. Con i loro emissari Scarano si incontrava tranquillamente, e puntualmente, a Milano o all'estero. E da queste banche i soli bonifici verificati ammontano a circa due milioni e mezzo di euro.
FEELING - Con monsignor Scarano finisce ai domiciliari don Luigi Noli, parroco a Fiumicino, che avrebbe permesso al sacerdote di disporre del suo conto in banca. Qualcosa in più di un amico, “una cosa sola” per la Procura che anche attraverso intercettazioni ambientali ha scoperto che i due erano amanti. Tant’è che ieri mattina don Noli era a casa di Scarano quando sono arrivati i finanzieri. Un rapporto omosessuale, tra loro, allargato anche ad altre persone. Come testimonia un dialogo intercettato dagli inquirenti che presenta molti omissis, sia per qualche frase spinta che per i nomi degli altri uomini coinvolti: dice Scarano “A bello allora vuol dire che quello che ti ho dato quella sera non ti basta, ti devo dare il resto?’” E Luigi risponde: “…. Mamma mia, quella sera indimenticabile, un animale è diventato!” E ad un certo punto Nunzio definisce …omissis.. possessivo nei suoi confronti e Noli risponde: “Ti vuole tutto per sé. Immaginati se sapesse che con me…».

IL JET SET- Sacro e profano. Di sacro monsignor Scarano ha l’abito talare e una vocazione arrivata a 35 anni dopo un passato da funzionario all’ex banca d’America e d’Italia. Di profano don Nunzio ha la passione per i soldi e gli immobili, per il jet set e le opere d’arte. Per i vestiti griffati, per le lampade abbronzanti e per quei rapporti che chi lo conosce ritiene strani. Il gip scrive che solo una “personalità inquietante” come la sua poteva ideare quel “piano contorto e quasi diabolico che coinvolge troppe persone e troppi soldi”. Il primo ad attribuirgli una “doppia personalità” è uno degli indagati morto di recente. Le sue amicizie altolocate, con principesse, contesse e donne dello spettacolo (come Michelle Hunziker), Scarano le ha utilizzate per giustificare le opere d’arte possedute. Ma è Maria Cristina D’Amico a smentire che alcune di quelle opere siano state donate al sacerdote. Avvia numerose operazioni immobiliari che gli permettono un elevatissimo tenore di vita proporzionato alle sue entrature economiche. Costituisce società, compra appartamenti, prende box e mira di andare a vivere al Crescent. Utilizza i suoi nipoti nelle compravendite immobiliari e dice chiaramente di farlo perché non vuole comparire. Ama viaggiare don Nunzio. Va a New York a casa di un’amica del nipote del cardinale Renato Raffaele Martino. E con uno dei tanti depositi da ventimila euro di Cesare d’Amico sogna di andare a fare un “viaggetto” da solo.

22 gennaio 2014
 
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