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Ior, gli scandali della banca del Vaticano

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GalileoGalilei
view post Posted on 5/10/2013, 15:51 by: GalileoGalilei
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http://www.lettera43.it/cronaca/l-apsa-agi...43675109969.htm

L'INCHIESTA
«L'Apsa agiva come una banca»
Mons. Scarano: regali a funzionari e prelati.
Monsignor Nunzio Scarano.

Monsignor Nunzio Scarano.

Ha parlato monsignor Nunzio Scarano. Ha raccontato al procuratore aggiunto Nello Rossi e al sostituto Stefano Fava retroscena sugli affari che si svolgevano nella Santa Sede.
In un interrogatorio del 24 luglio scorso, Scarano - arrestato il 28 giugno scorso - ha parlato di viaggi, regali, massaggi e crociere offerti a prelati e funzionari vaticani per favorire i rapporti con l'Apsa, l'amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. E di appalti truccati in favore della Edil Ars di Angelo Proietti, lo stesso accusato di aver pagato l'affitto dell'appartamento di via Campo Marzio di Giulio Tremonti. «Siamo stati banca in maniera sporca», ha detto.
L'ESISTENZA DI CONTI LAICI. Scarano ha in sostanza confermato l'esistenza di «conti laici» e il trasferimento di denaro e documenti gestiti dall'Apsa e dallo Ior grazie all'immunità di cui godono i residenti in Vaticano. «Plichi diplomatici», ha spiegato Scarano, che partivano dalla segreteria di Stato. I magistrati hanno incaricato gli specialisti Nucleo valutario della Guardia di Finanza di effettuare nuove verifiche e accertamenti.
«AGIVAMO COME UNA BANCA». «L'Apsa», ha aggiunto il prelato, «non dovrebbe essere una banca, ma tante volte ha fatto operazioni bancarie appoggiandosi su altre banche. Avevo notato che si faceva questo tipo di lavoro bancario e ovviamente questo mio disappunto non fu approvato all'epoca dai miei superiori, in particolare dal dottor Giorgio Stoppa, il quale guardava molto male la mia presenza nell'amministrazione perché non avrebbe mai voluto la presenza del prete perché il prete era una persona scomoda».
«Compravamo azioni», ha aggiunto Scarano, «obbligazioni, titoli. L'Apsa aveva anche dei clienti esterni, laici. Erano investimenti sicuri, tranquilli, non c'erano tassazioni particolari».
LA DENUNCIA A BERTONE. Scarano ha anche ricordato come avesse denunciato l'esistenza di una banca aparallela a monsignor Tarcisio Bertone che però ha smentito di averlo mai incontrato. «Gli ho confidato la mia situazione», ha denunciato il prelato, «perché non volevo ci fosse uno scandalo all'interno dell'Apsa». Scarano si rivolse anche al cardinal Angelo Sodano chiedendo un'udienza senza però ottenere risposta. Dopo qualche giorno, è la ricostruzione di Scarano, fu chiamato dal suo superiore Giorgio Stoppa che gli chiese perché voleva essere ricevuto. «Non sapevo», ha detto Scarano, «che Sodano fosse un nostro cliente particolare».
I RAPPORTI CON LA POLITICA. Infine il prelato nell'interrogatorio ha parlato anche dei rapporti con la politica. In particolare tra il broker Giovanni Carenzio - che sarà a processo con Scarano e Giovanni Maria Zito il 3 dicembre - con Clemente Mastella e Antonio Di Pietro. Per il prelato, all'ex leader dell'Udeur furono pagate le spese per il matrimonio di un figlio. Mentre per quel che riguarda Di Pietro, Scarano ha ricordato di avere ricevuto una telefonata di Carenzio che gli disse che il leader Idv lo voleva salutare.

Giovedì, 03 Ottobre 2013
 
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