Laici Libertari Anticlericali Forum

Preti pedofili e malversazioni nella diocesi di Savona, Ratzinger e Vescovi sotto accusa. Spretati don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini.

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view post Posted on 27/5/2010, 19:31
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http://gaynews24.com/?p=13603

Chiesa e Pedofilia. A Savona denunciati da Francesco Zanardi per abusi sessuali ai Pm altri due preti.
27 mag
2010

Un faccia a faccia durato un’ora e mezza tra Francesco Zanardi, l’ex amministratore del sistema informatico della Diocesi di Savona, e i pm Giovanni Battista Ferro e la collega Alessandra Coccoli per un aggiornamento sull’inchiesta ‘chiesa e pedofilia’ che vede indagato un ex sacerdote, N.G.. Al colloquio che si e’ svolto oggi pomeriggio in Procura, inizialmente, era presente anche don Carlo Rebagliati, ex economo dimissionario della stessa Diocesi.
Zanardi ha consegnato ai magistrati un elenco di sacerdoti da sentire come persone informati sui fatti, due nuovi nomi di preti da lui stesso indicati come pedofili, registrazioni ambientali con diversi prelati sulla vicenda pedofilia, documentazione, raccomandate con ricevute di ritorno e quindi un memoriale di cinque pagine dove viene ripercorsa la storia degli abusi sessuali scoperti e denunciati da Zanardi. Lo stesso Zanardi poi ha ribadito la sua istanza al cardinale Angelo Bagnasco, in qualita’ di presidente della Cei affinche’ il tribunale ecclesiastico proceda nei confronti di N.G. con una condanna e un risarcimento dei danni ‘perche’ in questo caso-ha sottolineato lo stesso Zanardi-esiste una confessione da parte del prete e non e’ necessario un ulteriore passaggio perche’ anche il tribunale ecclesiastico possa intervenire e quindi collaborare con la magistratura’.

www.primocanale.it/news.php?id=70532

Pedofilia, Zanardi fa altri nomi
27/05/2010 17:14
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Francesco Zanardi, il giovane che con le sue rivelazioni ha fatto avviare un'inchiesta riguardo il rapporto tra Diocesi savonese e pedofilia, oggi è tornato in Procura. Davanti al magistrato, Zanardi, avrebbe fatto il nome di altri sacerdoti coinvolti in abusi lasciando in Procura un memoriale con relativa documentazione delle accuse. Lo stesso Zanardi avrebbe poi chiesto ai magistrati di far intervenire nell'inchiesta tre figure influenti all'interno della Diocesi savonese per portare la loro testimonianza. Il giovane era accompagnato da don Rebagliati, parroco di Noli.
 
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http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/savon...sacerdoti.shtml

Pedofilia, accertamenti su altri due sacerdoti
28 maggio 2010
| Alberto Parodi

Ieri interrogati dal pm don Rebagliati e Zanardi

Don Rebagliati e Zanardi (di spalle) ieri in Procura

Uno giovane, l’altro anziano. Entrambi savonesi con la tonaca addosso e in servizio oggi nella Diocesi di Savona-Noli, dopo aver avuto a che fare con la gestione del seminario. Sono altri due i preti, presunti pedofili, i cui nomi sono finiti sulle scrivanie dei sostituti procuratori Giovanni Battista Ferro e Alessandra Coccoli che stanno già indagando su don Nello Giraudo, sino a pochi mesi fa parroco a Feglino e ancor prima a Spotorno e cappellano al carcere Sant’Agostino di Savona. Nomi accompagnati da memoriali e soprattutto registrazioni audio di dialoghi con sacerdoti in cui vi sarebbero ammissioni di presunte responsabilità. Tutto da verificare. Nastri, cd e scritti sono stati acquisiti dai magistrati.

Per circa un’ora, ieri pomeriggio, Francesco Zanardi e don Carlo Rebagliati, i due grandi accusatori, sono stati sentiti in Procura nell’ufficio del pm Ferro, insieme alla collega Coccoli. Sono entrati poco prima delle 16. Da quanto trapelato l’interesse degli inquirenti è concentrato sul caso-Giraudo. L’impegno di chi porta avanti le indagini è su riscontri e verifiche sugli elementi raccolti durante le precedenti testimonianze di presunte vittime di abusi e di persone informate sui fatti. Casi non prescritti. Zanardi, sino ad un paio di anni fa responsabile informatico della diocesi e impiegato negli uffici del Vescovado, sarebbe stato supportato dalle conferme fornite da don Carlo Rebagliati, ora parroco di Noli, ma ex economo della diocesi anche lui sino a due anni fa. Nelle ulteriori denunce consegnate ai magistrati sono stati ricostruiti i rapporti e legami che i due hanno avuto con diversi sacerdoti savonesi. Sino ad arrivare ai vescovi. In particolare gli ultimi due, monsignor Domenico Calcagno, vescovo a Savona dal 2002 al 2007 (ora in Vaticano, come segretario Apsa, che si occupa dell’amministrazione del patrimonio ecclesiastico), e l’attuale monsignor Vittorio Lupi. Zanardi e Rebagliati, sentiti prima insieme, poi in momenti diversi dai magistrati, all’uscita hanno voluto ricordare «come per il diritto canonico il reato di pedofilia non cade in prescrizione». L’ex economo sul suo coinvolgimento nell’audizione di ieri ha voluto precisare «di essere venuto a fornire supporto psicologico a Zanardi». Solo un accenno alle sue accuse: «Ogni pratica immobiliare per regolamento interno alla diocesi deve essere approvata dal vescovo». Dagli uffici della Procura la conferma «di aver sentito prima uno e poi l’altro».
 
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www.gaynews.it/view.php?ID=84802

ZANARDI DENUNCIA ALTRI TRE PRETI
Ha raccontato degli abusi subiti quando era ragazzino
venerdì 28 maggio 2010 , di la Stampa

zoom A A A Scrivi a Gaynews Invia ad un amico Stampa

E’ rimasto un’ora e mezza in Procura. Ha raccontato degli abusi subiti quando era ragazzino, da parte di don N.G., ma non solo quello. Ha segnalato ai magistrati i nomi di altri tre preti sospettati di pedofilia e di sacerdoti «informati sui fatti». Francesco Zanardi, il gay savonese ed ex amministratore del sistema informatico della Diocesi di Savona, ieri pomeriggio, non ha nascosto nulla ai sostituti procuratori della Repubblica, Giovanni Battista Ferro e Alessandra Coccoli. E non si è limitato a parlare. Ha anche consegnato i nastri di conversazioni da lui registate con alcuni sacerdoti, un’ampia documentazione, un memoriale di cinque pagine che ripercorre tutta la sua vicenda, raccomandate con ricevuta di ritorno.

Zanardi non era solo. Quando, poco dopo le 15, è entrato nell’ufficio al sesto piano di palazzo di giustizia dove è stato sentito dai magistrati, con lui c’era anche don Carlo Rebagliati, ex economo dimissionario della Diocesi. Alla fine, non ha nascosto la soddisfazione per l’esito dell’incontro. «Penso proprio - ha spiegato - di aver portato nuovi elementi al vaglio degli investigatori. Ma di più non fatemi dire. Non voglio pregiudicare eventuali indagini». Indagini che a questo punto dovrebbero allargarsi, prendere nuove direzioni. A don N.G., il sacerdote sotto inchiesta per gli abusi che avrebbe commesso a danno non solo di Zanardi, ma anche di altri giovani parrocchiani più di 25 anni fa, se ne potrebbero aggiungere altri tre. Uno era in seminario ai tempi in cui sono avvenuti i suicidi di due seminaristi, portati proprio di recente all’attenzione pubblica dal parroco di Lavagnola don Giovanni Lupino con una lettera aperta pubblicata su «Il Letimbro», il mensile della Diocesi, e dei quali il sacerdote ha anche parlato l’altra sera intervistato a Radio Savona Sound. Gli altri due esercitano tuttora il sacerdozio nel Savonese. Zanardi avrebbe fornito al magistrato anche i nomi delle presunte vittime che presto potrebbero essere convocate in Procura. Come molto presto dovrebbe essere sentito anche don Giovanni Lupino.

Zanardi, all’uscita da palazzo di giustizia, ieri ha ribadito la sua istanza al cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di presidente della Cei, affinché il tribunale ecclesiastico proceda nei confronti di don N.G. con una condanna e un risarcimento dei danni «perchè in questo caso - ha sottolineato - esiste una confessione da parte del prete».

www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=77279

Savona: l'operazione "Cupolone" di Zanardi contro i pedofili

"Negli ultimi mesi nel savonese, dopo la mia denuncia che risale a diversi anni fa, emergono continui casi di violenza su minori attribuibili per la maggior parte appartenenti al clero, non perche i sacerdoti pedofili siano numericamente di più, ma perche fino ad oggi la chiesa ha agito metodicamente, spostandoli in altre parrocchie, senza prendere provvedimenti efficaci e quindi ha permesso che il reato potesse essere reiterato. Da qui credo che sia comprensibile il motivo per il quale, nel caso dei sacerdoti le vittime sono molte di più. Bisogna anche calcolare che generalmente, nel caso il pedofilo sia un laico, spesso viene denunciato e segnalato, cosa che nel caso del sacerdote non avviene. A prova infatti, non esistono in Italia segnalazioni da parte delle curie nei confronti di sacerdoti pedofili alla magistratura, tutti i casi sono stati denunciati dalle vittime o dai famigliari.

Esiste anche un'altro triste motivo per il quale, in un certo senso spesso involontariamente tutti noi favoreggiamo questi crimini, si chiama omertà. Spesso pensiamo nell'incredulità, che questo non accadrà mai ai nostri figli o ai nostri cari, l'argomento è scomodo, difficile da affrontare, imbarazzante, sopratutto per coloro che hanno subito abusi. Diceva Harvey Milk "Spesso quando qualcosa ci fa paura, tendiamo a nasconderla più che possiamo. Così ci farà ancora più paura. Se invece la teniamo sempre in vista, allora si che la affronteremo e non ci dimenticheremo che questa cosa esiste.
Saremo più forti e non avremo più paura perche impareremo a combatterla.

In queste ultime settimane, sopratutto mamme, spesso mi fermano per strada, alcune vengono a casa, mi ringraziano per quello che sto facendo e spesso rattristate mi dicono che hanno paura ad esporsi, altre, molto poche mi chiedono cosa possono fare.
Direi che per prima cosa è necessario abbattere il muro di omertà, come è accaduto nel caso G. dove le vittime, non solo quelle prescritte ma anche giovanissime e recenti o con il mio aiuto o sole, hanno denunciato gli abusi.
Questo è servito per prima cosa a segnalare un potenziale pedofilo, N. G. che ha una cinquantina di anni, almeno ancora una ventina a disposizione per abusare.
In secondo luogo ha aiutato i magistrati, che solo con la mia denuncia, in quanto prescritta, non avrebbero potuto procedere.

Io Roberto Nicolick Don Rebagliati e Giovanni Lupino stiamo cercando di collaborare il più possibile affinché sia fatta chiarezza, troppi sono i casi noti mai denunciati, i tempi sono maturi. Invitiamo tutti a collaborare, il problema è comune, non risparmia nessuno. Chi volesse contattarci per posta l'indirizzo è [email protected] le informazioni, come in tutti gli altri casi, saranno strettamente confidenziali. E' un dovere civico al quale non possiamo sottrarci".

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Venerdì 28 Maggio 2010 ore 14:29
 
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Savona: Nicolick al pm Coccoli "indaghi sulla morte di Alex"

Un incontro con la dottoressa Alessandra Coccoli, che dalla Procura sta seguendo le recenti inchieste giudiziarie legate alla pedofilia. Lo ha avuto Roberto Nicolick in questi giorni per parlare della vicenda del fratello Alessandro morto negli anni 80 in seguito a vicende legale alla droga. "Il mio incontro-ha spiegato Nicolick-verteva su un sequestro da parte della Procura della documentazione scolastica e psicologica redatta dagli insegnanti del Seminario di Savona. Purtroppo, visti gli anni trascorsi dai fatti, una quarantina, e ammesso e non concesso, che in quegli anni e all’interno del Seminario fossero avvenuti dei reati di molestie o altro, non esiste più la procedibilità nei confronti di eventuali responsabili, per avvenuta prescrizione che interviene , in base alla Legge dello Stato, dopo soli dieci anni".
La vicenda ora è complessa vero? "La Procura non può richiedere al Seminario Vescovile di Savona i documenti e i registri che riguardano la persona di mio fratello in allora seminarista, poi fuggito dal seminario passando da una finestra. Quindi, risultando impercorribile l’opzione del sequestro dei registri, mi rimane come unica pista da seguire , per avere dati oggettivi, la ricerca di tutti quegli ex seminaristi, che all’epoca negli anni che vanno dal 1965 al 1970, erano allievi della struttura didattica del Seminario Vescovile di Savona", dice Nicolick.
Ma nulla è perduto. "Secondo il Diritto Canonico che regola i rapporti all’interno della Chiesa, gli eventuali reati commessi non cadono mai in prescrizione. Si tratta quindi di cercarei un gruppo di persone, non tutte in vita purtroppo, provenienti, geograficamente, quasi tutti dalla Parrocchia del Sacro Cuore, appunto come mio fratello, che scelsero in quegli anni di entrare in Seminario e che poi tranne qualche eccezione, ne uscirono con modalità diverse. Una delle mie ricerche sarà canalizzata proprio su chi aveva il compito di seguire e gestire a livello educativo questo gruppo omogeneo di giovanissimi seminaristi. Sicuramente questo educatore, o questo prefetto di camera,o questo giovanissimo sacerdote avrà notato qualche strano fatto che lo possa aver allarmato nelle dinamiche psicologiche di questi ragazzi che trascorrevano i loro anni migliori fra il Seminario di Savona e il Seminario estivo di Piana Crixia. Questo è quanto mi prefiggo. Mi rendo conto che sto seguendo una ricerca dagli esiti quasi impossibili, visto il muro di gomma e di conformismo che in determinate occasioni viene alzato, ma provare a fare luce nel buio è dovere di ogni buon cristiano, a tale proposito voglio citare Giovanni “Chi fa il male odia la luce e ne sta lontano perché la luce non faccia conoscere le sue opere a tutti", conclude Nicolick.

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Mercoledì 19 Maggio 2010 ore 10:28
 
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view post Posted on 31/5/2010, 18:28
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Savona: Operazione Cupolone, incendiata auto di una vittima

L'auto di una delle presunte vittime di pedofilia è stata incendiata a Savona. Lo ha scoperto oggi Francesco Zanardi, l'ex consulente informatico della Curia vescovile che per primo aveva denunciato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote poi indagato dalla Procura. "Dopo l'aggressione da me subita sotto casa, la lettera anonima ricevuta dall'ex consigliere Roberto Nicolick - dice Zanardi - oggi ho scoperto un altro grave episodio: l'auto di una delle vittime nei giorni scorsi e' stata incendiata. In dieci giorni, quindi, si sono verificate tre apparenti intimidazioni".
Da accertare se vi sia un collegamento tra l'inchiesta in corso da parte della Procura e l'incendio dell'auto cosi' come l'aggressione subita dallo stesso Zanardi e la lettera di minacce ricevuta da Nicolick.

Zanardi tuttavia ha precisato che continuerà la sua attività di raccolta di documenti e di testimonianze in città e in provincia. "Nei prossimi giorni sporgero' querela direttamente al magistrato nei confronti di un lettore del Secolo XIX on line colpevole di calunnie nei miei confronti e in quelli dell'ex economo della Curia don Carlo Rebagliati".
E Zanardi oggi ha scritto al Cardinale Angelo Bagnasco in qualità di presidente della Cei e al vescovo di Savona Vittorio Lupi: "Chiedo di essere ascoltato in quanto portavoce delle vittime di don G. e se è vero che la Chiesa vuole veramente intervenire, lo dimostri, ascoltando le registrazioni in mio possesso che coinvolgono non solo i pedofili, ma i più alti vertici della Chiesa savonese, dove non si è visto nessun provvedimento a carico di nessuno per omissioni di ben tre Vescovi, malgrado le gravi denunce e una condanna: questo dimostrerebbe quasi una sorta di favoreggiamento oltre che a don G. e a don B. anche un seminarista attuale e altri due sacerdoti. Poiché anch’io, a causa delle mie denunce sono stato mobizzato per diversi anni da parte di due vescovi di Savona".
Lunedì 31 Maggio 2010 ore 18:04
 
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Savona: chiesa e pedofilia, Nicolick incontra il vescovo

Il vescovo di Savona e Noli Vittorio Lupi incontrera' domani alle 16 l'ex consigliere provinciale Roberto Nicolick, per parlare della controversa vicenda legata alla morte del fratello dopo la fuga, in circostanze ancora da chiarire, dal seminario. 'In una telefonata intercorsa tra me e monsignor Lupi abbiamo stabilito una nuova data per un nostro incontro presso la sede del Vescovado. Al presule chiedero' di avere, da lui o dal Seminario Vescovile, dati oggettivi e didattici, sulla permanenza di mio fratello Alessandro, nel corso del triennio 1965 – 1968. Tutto questo per avere un'idea piu' chiara sugli accadimenti che hanno o potrebbero aver interessato mio fratello. Questo in vista di futura mie azioni di ricerca sull’argomento che mi sta particolarmente a cuore. Ringrazio pertanto il vescovo della sua sollecita e cortese disponibilita' ad incontrarmi dopo che un primo colloquio era saltato nei giorni scorsi', ha concluso Nicolick.

r.c.

Mercoledì 02 Giugno 2010 ore 17:35
 
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Savona: Lupi svela segreti su Alessandro Nicolick

Due nuove testimonianze di altrettante persone che conoscevano bene il fratello e avrebbero rivelato che, durante la sua permanenza in seminario negli anni Sessanta, secondo quanto egli stesso avrebbe confidato loro, sarebbe stato fatto oggetto di attenzioni morbose da parte di religiosi. Le ha citate l’ex consigliere provinciale Roberto Nicolick al termine dell’incontro di 40 minuti avuto nel pomeriggio con il vescovo Mons. Vittorio Lupi, con il vicario della Diocesi Mons. Andrea Giusto e con il rettore del seminario don Piero Giacosa. Nicolick ha chiesto ai vertici della chiesa savonese di conoscere i documenti che attestano la presenza in seminario del fratello Alessandro, deceduto anni fa e scappato dal seminario. Il vescovo ha presentato una documentazione relativa ai pagamenti delle rette in seminario ma non quella che cercava Nicolick. Accompagnato da Francesco Zanardi, il gay savonese che per primo aveva denunciato episodi di molestie nei suoi confronti da parte di un sacerdote quando era adolescente, Nicolick ha chiesto anche di poter parlare con gli ex seminaristi del Sacro Cuore. Il presule si è offerto di contattarli per verificare se intendano o meno parlare con Nicolick in merito agli eventi riguardanti il fratello.


red. sav.

Giovedì 03 Giugno 2010 ore 19:13
 
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Ashmael
view post Posted on 4/6/2010, 13:51




Comunque c'è anche questo: se io, che ho 54 anni, improvvisamente saltassi fuori a dire, adesso, che quando ne avevo 13 il parroco dell'oratorio mi ha molestato,non vedo perche mi si dovrebbe credere sulla parola. Certe rivelazionri a distanza di anni non sono certo una buona ragione per capovolgere la presunzione d'innocenza.
 
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Savona: furto misterioso in casa di Francesco Zanardi

Furto in casa di Francesco Zanardi. L'ex informatico della Diocesi di Savona ha subito il furto di circa un centinaio di CD e DVD dalla propria abitazione.

“Io e Manuel – spiega Zanardi – ci siamo resi conto del furto soltanto nelle scorse ore. Negli ultimi due giorni siamo stati fuori casa per registrare alcune puntate di un programma televisivo. Il furto è sicuramente avvenuto durante la nostra assenza”.

Ritiene che il furto sia in qualche modo collegato alla battaglia che sta conducendo?
“E’ probabile. In vita mia non sono mai stato aggredito né ho subito furti in casa. Ora, nel giro di poche settimane, vengo malmenato sotto casa e subisco un furto direttamente nel mio salotto. Se le due cose non fossero collegate si tratterebbe di una coincidenza incredibile.”

E’ possibile che qualcuno cercasse qualcosa in particolare? Magari il dossier sui preti pedofili di cui ha più volte parlato?
“Anche questo è probabile. In casa ho alcuni oggetti di valore. Il fatto che il ladro non li abbia neanche guardati e che abbia preferito portarsi via CD e DVD mi fa pensare che cercasse qualcosa in particolare. Tra l’altro, in casa ho due computer portatili che restano accesi 24 ore su 24. E’ impossibile stabilire se qualcuno abbia frugato tra i files dei PC, ma è una possibilità che non escluderei”.

l.b.

Lunedì 07 Giugno 2010 ore 11:23
 
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view post Posted on 10/6/2010, 14:34
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Savona: Zanardi chiede udienza al Papa e minaccia sciopero

Francesco Zanardi, l'ex informatico della Diocesi di Savona che ha denunciato di essere stato vittima di alcuni episodi di abusi sessuali da un sacerdote della Curia, ha chiesto udienza al Pontefice. Zanardi è categorico: "Se Papa Ratzinger non accetta di incontrarmi per permettermi di presentargli le prove degli abusi che ho subito quando ero adolescente, il 30 di giugno inizierò uno sciopero della fame a oltranza". La nuova iniziativa di sensibilizzazione pubblica del savonese Zanardi che più volte ha chiesto le dimissioni anche del vescovo Vittorio Lupi ha già avuto l'appoggio di diversi media esteri e della sinistra parlamentare. L'ex informatico della Diocesi savonese chiederà anche l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta contro il Vaticano.

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Giovedì 10 Giugno 2010 ore 11:05
 
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view post Posted on 12/6/2010, 09:09
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Proposta di dialogo alternativa indirizzata al Pontefice

"In questi anni e soprattutto negli ultimi mesi ho segnalato più volte gravi episodi di pedofilia che accadono nella Diocesi di Savona, episodi che da più di trent’anni continuano malgrado le segnalazioni e che puntualmente muoiono nelle gole profonde degli archivi Pontifici.
Cadono nel vuoto, anche i numerosi appelli ai Vescovi da parte del Pontefice e delle massime autorità ecclesiastiche, le linee guida non vengono applicate, non si indaga, non accade nulla di risolutivo, tutto come sempre, i sacerdoti vengono spostati di parrocchia in parrocchia, di Diocesi in Diocesi, ma la giostra della pedofilia è li, non si ferma.
A nulla sono servite le segnalazioni, le richieste di intervento e gli appelli alla chiarezza di diversi sacerdoti del savonese, i quali non tollerano tutto ciò che sta accadendo.
Ho più volte scritto al Pontefice e alle massime autorità Vaticane ma non ho ottenuto risposte, probabilmente il Pontefice è allo scuro della situazione del savonese, o forse crede che tutto sia sotto controllo e in via di soluzione.
Oggi invierò un’altra richiesta di udienza al Santo Padre che più volte si è offerto di ascoltare le vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti, nella speranza che voglia ricevermi, in caso non vi sia alcuna risposta da parte della santa sede, il primo luglio comincerò una “proposta di dialogo alternativa” che consisterà nell’inizio di uno sciopero della fame che si protrarrà, sotto controllo medico sino a che non verrò ricevuto ed ascoltato con la giusta e dovuta considerazione.
Questa non è un attacco alla Chiesa, anzi è un atto d’amore che vuole mantenere gli occhi aperti per mantenere la fede.
Questo chiedono le vittime e i sacerdoti del savonese".

Francesco Zanardi


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Venerdì 11 Giugno 2010 ore 14:12
 
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view post Posted on 26/6/2010, 14:08
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Savona: intervista del Letimbro a monsignor Giusto

In un’intervista esclusiva a Il Letimbro – nel numero di giugno in edicola e nelle chiese da venerdì scorso – il vicario generale monsignor Andrea Giusto commenta fatti remoti e recenti della diocesi, rispondendo alla lettera di don Giovanni Lupino comparsa sul numero di maggio. Il vicario si sofferma in particolare sulle vicende del seminario, di cui fu rettore, e sulle storie di due seminaristi: uno N.C. suicidatosi al termine di un percorso segnato da forti sofferenze psichiche, e l’altro F.L., che pose fine ai suoi giorni dopo molti anni dall’uscita della struttura di via Ponzone.

r.c.

Lunedì 07 Giugno 2010 ore 12:04
 
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http://www.ivg.it/2010/07/01/zanardi-torna...preti-pedofili/

Zanardi torna all’attacco: “Serve commissione di inchiesta sui crimini dei preti pedofili”


Savona. “Come già annunciato negli scorsi giorni lo sciopero della fame che aveva come obbiettivo un dialogo con la Santa Sede è stato rimandato. In questo momento la mia famiglia ‘Manuel’ ha bisogno di tutte le mie energie perché questa famiglia, che abbiamo voluto con tutte le nostre forze, continuiamo a volerla e merita tutte le nostre energie e attenzioni”.

Esordisce così Francesco Zanardi, il grande “accusatore” della Diocesi savonese che, dopo un breve periodo in cui, per ragioni personali, aveva trascurato la sua battaglia, ora sembra essere tornato all’attacco: “vorrei fare un punto della situazione che è emersa. Tre mesi fa partì il progetto chiamato ‘Operazione cupolone’, un progetto che consisteva nell’aprire un’indagine privata, su scala nazionale utile a raccogliere prove sui crimini di pedofilia. L’indagine era mirata
non ad individuare le vittime, ma su quale fine facessero i sacerdoti condannati in primo grado dalla giustizia italiana. Moltissime associazioni italiane hanno collaborato e fornito dati utili per illustrarvi il panorama che abbiamo ricavato2.

“Il quadro è agghiacciante già nel savonese, su scala nazionale si scopre che la Santa Sede sta coprendo un vero e proprio vespaio di sacerdoti pedofili, sacerdoti
che continuano a commettere crimini. Di questi e mi riferisco solo a casi nei quali esiste una condanna, ci siamo limitati a raccogliere informazioni dall’anno 2001, ovvero partendo dalla lettera “De delicti gravioribus” mandata ai Vescovi di tutto il mondo dall’allora Cardinale Ratzinger, oggi Papa. Scopriamo che solo una minima percentuale di sacerdoti condannati hanno fatto il carcere, la maggior parte sono stati fatti scomparire e tuttora sono sacerdoti, continuano a lavorare con i bambini e anche se spostati di regione, appartengono sempre alla Diocesi dove hanno ricevuto il sacramento” spiega Zanardi.

“Ho parlato anche con diversi Monsignori, i quali hanno risposto che ‘Il soggetto è ancora sacerdote ma assolutamente non celebra la messa’. Credo che questi Monsignori abbiano dimenticato che i sacerdoti non sono stati condannati perché dicevano la messa, ma perché stupravano bambini. Mi sono rivolto al Santo Padre, ai cardinali Bertone, Bagnasco, Sodano e ai vescovi. Loro ufficialmente vendono l’impegno per risolvere questa vergogna. Ma in realtà quando io ho scritto a tutti loro e ho proposto prove schiaccianti, persino la registrazione del prete pedofilo che mi ha molestato (non utilizzabili dalla giustizia civile in quanto prescritte), ma ho
proposto anche prove non prescritte dal Codice Canonico, non ho ottenuto alcuna risposta” aggiunge il savonese.

“Di fatto appare molto chiaro che vertici della chiesa cattolica non hanno la minima intenzione di collaborare, se volessero farlo non ci sarebbe bisogno di parole, basterebbe dare alla magistratura i dossier che dal 2001 per ordine dell’allora Cardinale Ratzinger sono stati sottoposti al segreto Pontificio. La giostra della pedofilia Vaticana, eccola qua. Dall’estero la Santa Sede ha coperto in Italia sacerdoti condannati come per esempio James Tully accusato da William Nash e da altri seminaristi, nonostante la condanna il Vaticano decise l’immediato trasferimento dagli Stati uniti all’Italia, è tuttora a piede libero” prosegue Zanardi.

“Don Giorgio Barbacini, appartenente all diocesi di Savona, condannato in primo grado nel 2004, nascosto in Svizzera e ora nuovamente nel savonese. Il sacerdote non mai fatto un giorno di carcere. Nei suoi confronti la diocesi di Savona non ha avviato nessuna procedura per la riduzione allo stato laicale. Le dichiarazioni ufficiali del vescovo di Savona dicono che anche nei confronti di don Nello Giraudo e stata avviata una procedura di riduzione allo stato laicale. Nessuno ha mai visto però un documento. Probabilmente dopo il caos verrà assegnato a qualche parrocchia in qualche diocesi lontano da Savona” osserva ancora il grande accusatore della Diocesi.

“La lista è lunghissima e questi Signori, a partire proprio dal Papa, insultano tutti i credenti ed i sacerdoti che umilmente seguono Dio e lo dimostrano nella loro missione che è la giustizia, non l’omertà. I nostri politici, anziché essere sempre genuflessi al volere del Papa, dovrebbero impegnarsi a fare chiarezza aprendo una Commissione parlamentare d’inchiesta contro i crimini commessi dalle autorità ecclesiasitiche. Questa è la nostra proposta. E’ ora di passare al’azione” conclude Zanardi.
 
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http://www.ivg.it/2010/09/04/pedofilia-la-...duomo-a-savona/

04 settembre 2010 delle ore 18:33

Pedofilia, la “contestazione” di Zanardi e Nicolick in duomo a Savona

image

Savona. Come annunciato Francesco Zanardi e Roberto Nicolick, indossando due magliette con dietro il simbolo del primo incontro nazionale delle vittime dei sacerdoti pedofili, sono entrati oggi pomeriggio alle 16 nel duomo di Savona per una nuova iniziativa nella lunga battaglia contro la diocesi savonese e per chiedere chiarezza sui presunti casi di preti pedofili.

“La contestazione, la prima di una serie è stata come da programma moderata e come sempre non violenta, al contrario delle precedenti volte quando si chiedeva udienza al Vescovo. Questa volta non c’è bisogno parole, è sufficiente che Mons. Lupi mantenga le promesse fatte pubblicamente dando l’esempio di cristianità e civiltà che ultimamente tanto è mancato in questa Diocesi” afferma Zanardi in una nota.

Oggi è stato diffuso per conoscenza in tutte le parrocchie e le diocesi italiane il documento “Anamnesi di una vittima” scaricabile anche da internet all’indirizzo www.crimesendthevatican.eu dove nei prossimi quando il documento sarà sufficientemente diffuso partirà anche un sondaggio.
 
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view post Posted on 16/9/2010, 16:43
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Articolo n° 104219 del 16 settembre 2010 delle ore 14:25
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Savona: intimidazioni e lettere anonime a Francesco Zanardi e Roberto Nicolick
busta anonima Zanardi
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Savona. Intimidazioni, lettere anonime e sms minacciosi. Nel mirino Francesco Zanardi e Roberto Nicolick che proseguono la loro lotta contro la diocesi savonesi per chiedere chiarezza sui presunti casi di pedofilia.

“L’ultimo episodio che ci ha colpito è stata una lettera scritta nel solito stile, usando colla e ritagli di giornale, indirizzata all’indirizzo di Roberto Nicolick e trattenuta cautelativamente dalle poste di Savona. All’interno della scarna lettera un ritaglio di giornale che raffigura il Pontefice” scrivono Zanardi e Nicolick.

“E’ chiaro che le ultime indagini e ricerche relative ad episodi di pedofilia avvenuti a Savona e Provincia hanno dato parecchio fastidio, infatti molto materiale conoscitivo è stato raccolto e viene organizzato allo scopo di comporre un dossier sulla pedofilia che potrebbe essere di ulteriore impulso alle attuali indagini da parte della Magistratura, che comunque sta lavorando a diversi filoni di questa inchiesta estremamente scabrosa e, da quello che sta accadendo anche pericolosa per chi fa troppe domande in giro” prosegue Zanardi.

“Ora quest’ultima lettera, l’ennesima, fornisce la fotografia di quanto noi due, accomunati da culture e orientamenti diversi, ma entrambi tesi a scoprire delle verità scomode . Qualcosa si sta muovendo dalla pancia e non dal cuore di alcune persone, che forse dovrebbero riflettere meglio prima di agire”conclude Zanardi.


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