www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=76220Savona: blitz di Zanardi incontro ravvicinato col vescovo
"Tutte le volte che le viene da me viene sempre con le tecamere e non va bene". Incontro ravvicinato stamattina tra Francesco Zanardi, il gay che ha denunciato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote e il vescovo Vittorio Lupi all'esterno della chiesa di San Dalmazio a Lavagnola, dove erano in corso le cresime. "Monsignore lei non mi da udienza. La Curia sa benissimo di avere un prete pedofilo e lo lascia andare in giro liberamente", è l'accusa rivolta da Zanardi al presule di Savona che a quel punto cercando di evitare polemiche e telecamere e' entrato in chiesa. 'Io ho denunciato degli episodi alla Procura-ha proseguito Zanardi-la Curia è a conoscenza di tutto, ma non interviene e non si capisce il perchè".
Intanto questa sera alle 20 nella chiesa di San Dalmazio a Lavagnola, alcuni sacerdoti, in collaborazione con Francesco Zanardi, genitori e parenti delle vittime, chiederanno alla Curia savonese che sia fatta chiarezza sui recenti scandali che la vedono coinvolta. Dopo la funzione penitenziale, un corteo pacifico percorrerà, partendo dalla chiesa le vie di Savona fino ad arrivare davanti al Duomo.
Questo il tragitto: partenza artenza dalla chiesa di S. Dalmazio passando per via S. Dalmazio proseguendo per via Crispi, via Torino, via Piave, piazza Aurelio Saffi, via Boselli, piazza Mameli, via Ratti, corso Italia, piazza Sisto fino a via Aonzo per terminare davanti al Duomo di Savona.
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Domenica 16 Maggio 2010 ore 13:35
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/savon...pedofilia.shtmlVittima di pedofilia incontra
il vescovo di Savona-Noli
16 maggio 2010
«Tutte le volte che lei viene da me, viene sempre con le telecamere, e non va bene»: così il vescovo della Diocesi di Savona-Noli, monsignor Vittorio Lupi, ha risposto questa mattina a Francesco Zanardi, l’omoessessuale savonese che tempo fa ha denunciato di essere stato vittima da ragazzo di abusi sessuali da parte di un sacerdote e che ha avvicinato Lupi all’esterno della chiesa di San Dalmazio a Lavagnola, dove erano in corso le cresime.
«Monsignore lei non mi dà udienza. La Curia sa benissimo di avere un prete pedofilo e lo lascia andare in giro liberamente», è stata l’accusa rivolta da Zanardi al presule di Savona che a quel punto, cercando di evitare polemiche e telecamere, è entrato in chiesa.
«Io ho denunciato degli episodi alla Procura - ha proseguito Zanardi - la Curia è a conoscenza di tutto, ma non interviene, e non si capisce il perché». Alcune settimane fa, Zanardi ha fatto parlare di sé per il suo “matrimonio” con il compagno.
Intanto, alle 20 di questa sera, nella stessa chiesa di San Dalmazio, alcuni sacerdoti, in collaborazione con Francesco Zanardi, e con genitori e parenti delle vittime, chiederanno alla Curia savonese che sia fatta chiarezza sui recenti scandali che la vedono coinvolta: un corteo percorrerà le vie di Savona sino ad arrivare davanti al Duomo.
www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=76177Savona: preti e pedofilia, ventiduenne dal pm FerroPer l'inchiesta su preti e pedofilia è stato ascoltato in Procura, dal sostituto G.B. Ferro, un ventiduenne che, sei anni fa, avrebbe subito abusi in un campo scout da parte di don N.G., l’ex sacerdote sotto inchiesta. Si tratta, a differenza di altri episodi denunciati, di un caso perseguibile perché non ancora prescritto. Intanto Zanardi ha confermato la sua iniziativa: domani con altri amici organizzerà una fiaccolata in città (partirà da Lavagnola) per protestare contro l’atteggiamento della Curia.
r.c.
Sabato 15 Maggio 2010 ore 07:17
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/savon...a_vescovo.shtml Abusi, apertura del vescovo
«Dio perdoni i nostri peccati»
15 maggio 2010
| Alberto Parodi
Organizzata una veglia di preghiera di perdono “sulle vicende della chiesa savonese”
Vittorio Lupi, vescovo della Diocesi di Savona-Noli
Una veglia per chiedere perdono «a Dio per il male compiuto» sarà organizzata dal vescovo Lupi in persona. Per fare penitenza «e aprirsi alla speranza».
Dopo la messa -fiaccolata, come gesto spontaneo organizzato da sacerdoti e vittime di abusi legati alla pedofilia, che si sono autoconvocati per domani sera alle ore 20 a Lavagnola, ieri pomeriggio anche la Diocesi, attraverso i suoi massimi vertici -il monsignor vescovo della curia Savona-Noli Vittorio Lupi- ha preso posizione. Ufficialmente.
L’uffico stampa della curia diocesana di Savona-Noli ha annunciato che una veglia presieduta dal vescovo si terrà sabato prossimo, il 22 maggio, alle ore 21 in Cattedrale, in Duomo.
Una presa di posizione ufficiale in cui il vescovo Lupi rompe il silenzio «pubblico» di questi giorni e fa una sorta di autocritica a nome della diocesi, preparando un dialogo con le vittime di abusi e soprattutto con i sacerdoti che si sono schierati a loro difesa. Nei giorni scorsi una missiva vergata da Lupi è stata consegnata ad uno dei grandi accusatori della diocesi sui mancati controlli, don Carlo Rebagliati, ora parroco a Noli, ed ex economo per 15 anni della Curia.
«Le recenti vicende della nostra chiesa locale- scrive monsignor Lupi nella lettera d’invito ai sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, alle aggregazioni laicali, alle confraternite e a tutti i fedeli delle comunità parrocchiali- fanno sentire particolarmente adatte a noi le parole del Papa a Fatima: “Le maggiori sofferenze della Chiesa non vengono dai nemici, ma dal suo interno”. Sono le sofferenze legate alle nostre debolezze, ai nostri peccati, alle nostre divisioni. Anche il peccato può diventare occasione di bene se lo si riconosce come tale, lo si rifiuta e si sa ripartire con nuovo slancio di sincera conversione. E’ quello che vogliamo fare insieme: reagire allo scoraggiamento e scuoterci dal torpore».
Il messaggio del vescovo si conclude «chiedendo perdono a Dio per il male da noi compiuto». La veglia sarà organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile insieme ad altre realtà ecclesiali. E nella nota della diocesi redatta da don Carlo Magnano, parroco di Villapiana, e responsabile dell’ufficio stampa diocesano uno scatto di orgoglio misto ad ironia: «Gli organizzatori non temono la “concorrenza” (scritto tra virgolette) della finale della Champions League con l’Inter in campo». Intanto da don Giovanni Lupino è arrivato un plauso all’iniziativa del vescovo che aveva sollecitato nei giorni scorsi da Lavagnola: «Una preghiera in più non fa certo male, sono contento della decisione presa dal vescovo Lupi, noi comunque non rinunceremo alla nostra veglia».