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Preti pedofili e malversazioni nella diocesi di Savona, Ratzinger e Vescovi sotto accusa. Spretati don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini.

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GalileoGalilei
view post Posted on 15/12/2013, 11:11 by: GalileoGalilei
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http://retelabuso.org/abusi-sessuali-in-se...i-savona-mente/

Abusi sessuali in seminario, il Vescovo di Savona mente
dicembre 15, 2013 - Pedofilia, Preti Pedofili - Tagged: abusi sessuali, curia, DON, giudice, parroco, pietro pinetto, savona, strada, vescovo - 0 commenti
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ABUSI SESSUALI IN SEMINARIO, LO SFOGO DEL PRINCIPALE ACCUSATORE DI DON PINETTO. ”LA CURIA HA RIBALTATO LA VERITA’”

Sandro P. “I toni trionfalistici del vescovo mi hanno ferito un’altra volta”


Scan4SAVONA. «Non volevo soldi. Non ho mai chiesto alcuna forma di risarcimento. Chiedevo, però, che la verità venisse a galla. Per questo, oggi, a fronte delle dichiarazioni trionfaliste del vescovo e di don Pinetto, provo sconcerto, delusione e un profondo senso di rabbia che mi lacera e apre una ferita che speravo di avere rimarginato». Sono dure le parole pronunciate da Sandro P., l’ex seminarista denunciato per diffamazione da don Pietro Pinetto per avere reso pubblica la personale e drammatica esperienza vissuta nellontano 1974, nel Seminario di Savona: toccamenti nelle parti intime che Sandro P., insieme ad altri due compagni di seminario, avrebbero confermato anche davanti al giudice.


E il giorno dopo l’annuncio della prescrizione di don Pinetto per il reato di abusi sessuali, ma la richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti per il reato di calunnia, l’ex seminarista non ha tollerato il comunicato stampa, inviato dalla curia, dove si celebrava l’innocenza del sacerdote, oggi parroco della parrocchia di San Michele a Celle Ligure.

«Come sia stato possibile travisare così le parole della sentenza – aggiunge Sandro P. – ribaltandone il significato non mi è chiaro. E, soprattutto, mi fa molto male. Non ho nulla da aggiungere se non una cosa: valuterò con i miei legali le posizioni da assumere a fronte di questo ennesimo, doloroso, intervento pubblico della curia e del sacerdote in questione».

Rabbia, per l’ex seminarista, ma anche tanta amarezza, per una vicenda che aveva accettato di riaprire, dopo tanti anni, con il solo obiettivo di far venire alla luce la verità. E, forse,nel cuore, la speranza che il sacerdote chiedesse scusa e ammettesse le sue responsabilità Le scuse, però, non ci sono state: don Pinetto, infatti, ha solo parlato di fraintendimenti dei suoi comportamenti. Da qui, la rabbia manifestata, il giorno dopo, dall’uomo che, continua a ribadire, aveva desiderato con ardore, da ragazzo, di seguire il percorso formativo in Seminario, ma si è ritrovato per strada, con un’esistenza rovinata per sempre. «Tutte cose – dice – che mia madre ha ribadito davanti al procuratore Ferro che ha raggiunto la mia famiglia, in un paesino della Sardegna, la scorsa estate, per ascoltare la loro versione e verificare la veridicità dei fatti denunciati. Non è stato facile, per mia madre, riaprire un capitolo così doloroso. Eppure, anche lei è stata disposta a ricostruire il ricordo di qnei giorni pur di vedere trionfare la verità. Ha ricordato quei momenti, in cui nemmeno mio padre mi aveva creduto. E c’erano voluti giorni, mesi prima che la mia famiglie si schierasse accanto a me. Non posso tollerare, quindi, che oggi il vescovo celebri in toni trionfalistici l’innocenza del suo sacerdote, quando le stesse parole del quadro giudiziario dicono ben altro. Non lo tollero per me né per mia madre che ha sofferto e deve soffrire ancora oggi sentendo certe cose».

Come intenderà agire, nei prossimi giorni, l’ex seminarista, non è ancora noto. «Valuterò con i miei legali», il commento.

Silvia Campese SECOLO XIX Savona

http://www.savonanews.it/2013/12/15/leggi-...ra-smentis.html

omenica 15 dicembre 2013, 10:06

Dopo il cominicato del vescovo sulla vicenda don Pietro Pinetto, Zanardi replica "La Procura smentisce la Diocesi"

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Un comunicato ricevuto in settimana e pubblicato in quanto fonte certa (Diocesi di Savona) trova l'immediata reazioone della Rete Nazionale l'Abuso




La vicenda diventa di difficile comprensione: un comunicato in settimana del Vescovo Lupi recita nell'incipit "Dopo indagini Magistratura, nessun riscontro accuse a don Pietro Pinetto", ma a distanza di pochi giorni arriva una newsletter della Rete Nazionale l'Abuso che afferma in merito a questa vicenda "La Procura smentisce la Diocesi"

La news si può leggere qui

retelabuso.org/la-procura-smentisce-la-diocesi-di-savona-don-pietro-pinetto-e-un-prete-pedofilo-il-vescovo-lupi-processi-il-sacerdot-2

La Procura smentisce la diocesi di Savona: “Don Pietro Pinetto è un prete pedofilo” Il vescovo Lupi processi il sacerdote
dicembre 14, 2013 - Preti Pedofili - Tagged: abuso, curia, DON, francesco zanardi, molestie, pietro pinetto, prete, repubblica, rete l'abuso, savona, vescovo - 0 commenti
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TACERE SOPIRE SAVONALa Procura smentisce la diocesi di Savona: “Don Pietro Pinetto è un prete pedofilo” Il vescovo Lupi processi il sacerdote E’ ormai una consuetudine nella diocesi di Savona. Ogni volta che esce un comunicato stampa, non passano 24 ore che viene smentito. Ieri il vescovo diceva “A seguito delle indagini condotte dalla Magistratura non hanno trovato riscontro i fatti denunciati.” Peccato che fosse una BUFALA, prontamente pubblicata dalle testate online. La Procura della Repubblica di Savona ha concluso dopo dieci mesi le indagini che vedevano accusato di molestie il sacerdote Pietro Pinetto, per fatti avvenuti nel Seminario Vescovile di Savona. I fatti erano già stati segnalati dalla Rete L’ABUSO, sia alla Procura della Repubblica che al vescovo di Savona nel 2010, ma non erano stati presi in considerazione dalla giustizia, in quanto vi era una sola vittima, peraltro prescritta. Dal momento che non vi era apparentemente il rischio di ripercussioni in sede penale, il vescovo di Savona pensò bene di far finta di nulla e non intervenne. Ma come si dice, il diavolo fa le pentole, ma non fa il coperchio, e nel marzo del 2013 spuntò un’altra vittima, anche lei per abusi commessi nel seminario e anche lei accusò il sacerdote, rivolgendosi alla Rete L’ABUSO. Come da procedura fu inviata la documentazione alla Procura e fu invitata la vittima a presentarsi spontaneamente alle autorità e denunciare. La vittima denunciò, ma purtroppo anche gli abusi nei suoi confronti sono prescritti; il fascicolo era apparentemente destinato all’archiviazione. Ma c’è un colpo di scena, il sacerdote querelò la vittima che lo ha denunciato, Francesco Zanardi portavoce della Rete L’ABUSO e la giornalista Silvia Campese per diffamazione. Grazie a questa denuncia, la Procura fu stata costretta ad indagare. Sono emerse altre testimonianze, comprese le denunce fatte all’allora vescovo di Savona Franco Sibilla, che non intervenne. Al momento è stata ritirata la querela nei confronti della vittima Sandro P. ma la Procura della Repubblica di Savona ha rinviato a giudizio il sacerdote. Stavolta l’accusa sarebbe quella di calunnia nei confronti della vittima. Resta invece pendente la posizione del portavoce della Rete L’abuso Francesco Zanardi e della giornalista del Secolo XIX Silvia Campese, entrambi querelati dal sacerdote per diffamazione. Ora resta da capire la posizione della diocesi nei confronti del sacerdote, il quale è stato salvato dalla prescrizione, questo per quello che riguarda la legge civile, per quello che riguarda invece la legge canonica il sacerdote può essere giudicato. In un comunicato stampa diramato dalla Diocesi di Savona lo scorso marzo il vescovo aveva dichiarato che se i fatti si fossero rivelati fondati sarebbe intervenuto con fermezza. La notizia aveva fatto il giro d’Italia, la promessa solenne fu fatta durante la festa Patronale di Savona proprio dal vescovo, acclamato persino dalle autorità presenti. Bisogna prendere atto che le dichiarazioni della curia sono parecchio divergenti da quello che invece dice la Procura della Repubblica. E’ stato chiesto il rinvio a giudizio per calunnia nei confronti di una vittima che lo accusava. A leggere il comunicato divulgato ieri dalla stessa diocesi, sembrerebbe che le intenzioni del vescovo siano cambiate adesso, malgrado la Procura la pensi diversamente. E sembrerebbe che la diocesi sia disposta a chiudere anche tutti e due gli occhi nei confronti del sacerdote, dando per scontata una innocenza che la Procura smentisce. Per questo chiediamo al vescovo Lupi di essere coerente; inizi un processo canonico a carico di don Pietro Pinetto.

Il Portavoce Francesco Zanardi

Avv. Sergio Cavaliere
 
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