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Preti pedofili e malversazioni nella diocesi di Savona, Ratzinger e Vescovi sotto accusa. Spretati don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini.

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GalileoGalilei
view post Posted on 8/11/2011, 22:03 by: GalileoGalilei
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Pedofilia in parrocchia,
arriva il “colpo di spugna”

08 novembre 2011
| Giovanni Ciolina

Il Gip del tribunale costretto ad archiviare il fascicolo perchè i reati sono ormai prescritti. Il diacono Briano non pagherà per gli abusi dei quali era accusato

Savona. Archiviato per sopraggiunta prescrizione dei reati. Una pietra tombale, un “colpo di spugna” sulle accuse di pedofilia nei confronti di Franco Briano, 63 anni, diacono e assistente di don Lupino nella parrocchia di San Dalmazio a Lavagnola.

Il giudice delle indagini preliminari Fiorenza Giorgi ieri non ha potuto far altro che ratificare le conclusioni a cui era giunto il sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Coccoli a seguito dell’inchiesta avviata in seguito alle denunce di Francesco Zanardi, una delle vittime della pedofilia che alla fine degli anni ’90 ha infestato la curia savonese.

«Si tratta di fatti accertati e ammessi da Briano che risalgono al ’76. È tutto prescritto, anche l’ultimo episodio che ha coinvolto un maggiorenne nel 1996» ha spiegato il gip. Briano in un drammatico interrogatorio di un anno fa in procura ha ammesso gli addebiti, ha raccontato di aver toccato i ragazzini che frequentavano la parrocchie, i campi scout, i campi estivi, infilandosi nelle brande al momento di andare a dormire. E per convincere le sue giovani potenziali vittime a partecipare all’attività esterna non esitava a fare regali.

Per poi entrare in azione con i suoi squallidi giochini al momento dell’adunata per andare a letto. E quei terribili momenti sono stati raccontai da Briano, ma anche dalle vittime dell’epoca che ora sono quarantenni di successo. Briano che non sembra essere sfuggito allam terribile “legge” che «gli abusanti di oggi sono gli abusati di ieri»,

La prescrizione ha cancellato quei reati, non assolto Franco Briano che invece dovrà rispondere di possesso di materiale pedopornografico, reati di competenza della procura di Genova. Sul pc di Briano, infatti, sono state ritrovate immagini di bambini nudi che l’assistente della parrocchia di san Dalmazio ha scaricato da internet. E per quel reato sarà processato.

Ma il buco nero della curia savonese nel campo della pedofilia ha coinvolto anche altri parroci: don Nello Giraudo, don Achille, don Rebagliati, quest’ultimo sotto inchiesta per favoreggiamento della prostituzione.

E i destini giudiziari di molti di loro pauiono destinati tutti alla stessa conclusione: prescrizione. Al momento il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro non ha ancora adottato provvedimento ufficiali, ma nonostante la gravità dei fatti contestati anche le accuse nei confronti di don Nello Giraudo, ora fuori dalla Curia, sono prescritte. Al pari di quelle per don Achille. Violenze datate nel tempo che se penalmente non avranno ripercussioni, dal punto di vista sociale mettono in luce uno spaccato preoccupante all’interno della chiesa savonese negli anni ’80 e ’90.

Don Rebagliati, infine. Sarà interrogato forse la settimana prossima dal pm.


http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2011/11...arrocchia.shtml


martedì 08 novembre 2011, 16:08
Savona, pedofilia: archiviato il caso Briano. L'Abuso: "Indignazione e vergogna per le leggi salva pedofili"

Francesco Zanardi e Alberto Sala al nono giorno di digiuno contro il “virus Vaticano”

Scrivo questo comunicato esprimendo indignazione e vergogna cercando di contenere la rabbia e la profonda indignazione, inutile e cattiva consigliera. Appare oggi sui quotidiani locali la notizia dell’archiviazione del caso Briano, il pedofilo savonese che per 30 anni ha abusato - grazie al sostegno e all’omertà del clero - decine di vittime nelle parrocchie di Spotorno, Quiliano, Villetta, nei gruppi scout e in alcune colonie gestite da suore. Un altro clamoroso fallimento della giustizia e della magistratura e un pedofilo potenzialmente pericoloso in libertà. Purtroppo questi “vizietti” non si perdono con l’età e non guariscono con il tempo. Chiunque permette la libertà a questi soggetti è partecipe del crimine che commettono.

Già in data 27-07-2011 il sottoscritto e le Associazioni che ne sostengono la battaglia hanno chiesto udienza al Procuratore Francantonio Granero, ma ad oggi non è arrivato alcuna riscontro da parte della Procura della Repubblica di Savona, che risponde con l’archiviazione del caso. E del pedofilo Giraudo cosa risponderà? Un’altra archiviazione? Già un anno e mezzo fa, il Cardinale Angelo Bagnasco annunciava sulle pagine del Secolo XIX che il caso savonese era una bolla di sapone. Paradossale che proprio il Cardinale così ben disposto a finire sui giornali per la presunta e tutta da dimostrare battaglia contro la pedofilia nella sua Chiesa si permetta di esprimersi così sulle tragedie delle persone. Noi non possiamo non denunciare questa costante falsità nelle dichiarazioni e il costante prendersi gioco delle vittime e delle loro famiglie da parte della Chiesa. Non avendo avuto modo di parlare con il Procuratore Capo Francantonio Granero, non possiamo fare altro che prendere atto di ciò che accade. Non vogliamo alludere a nulla, ma non ignoriamo le varie anomalie della legge e i gravissimi e incomprensibili ritardi della magistratura. Parliamo di anomalie e ritardi perché non tutti sanno che nei patti lateranensi “Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 18 febbraio 1984” firmati da Bettino Craxi allora Presidente del Consiglio, è contenuta nel “Protocollo addizionale” all'articolo 4 paragrafo b) la seguente norma: “La Repubblica italiana assicura che l'autorità giudiziaria darà comunicazione all'autorità ecclesiastica competente per territorio dei procedimenti penali promossi a carico di ecclesiastici”. Credo che questo paragrafo sia sufficientemente chiaro. Chiediamo conto perché don Nello Giraudo, da considerarsi tuttora prete in quanto il vescovo Lupi ad oggi non ha prodotto alcun documento che dimostri l’avvenuta riduzione allo stato laicale e attualmente fa cuoco nel convento dei frati Benedettini di Finalpia, non sia ancora stato ascoltato dai magistrati vantandosi di questo in tutta Savona.

In questo specifico caso oltre a me, la magistratura ha sentito in mia presenza una vittima che oggi ha 27 anni e malgrado ciò non è intervenuta. Nei confronti di questa vittima i legali dell’associazione ritengono che ci siano delle aggravanti che porterebbero la prescrizione oltre i 10 anni, in quanto Giraudo era Responsabile della Comunità nella quale il ragazzo era stato inserito.

Chiediamo inoltre chiarezza su una grave querela nei confronti di alti prelati della Diocesi di Savona-Noli tutt’ora ai vertici della stessa, depositata presso la Procura di Savona e trasferita successivamente a Genova della quale non si ha più notizia. L’intero fascicolo risulta introvabile, nessuno dei testimoni è mai stato sentito dagli inquirenti, eppure ad una ricostruzione del fascicolo il caso, malgrado la gravità, sembrerebbe archiviato. Nessuna notifica di archiviazione è mai stata ricevuta dal querelante.

In questi giorni invieremo al Presidente della Repubblica, al CSM e al Ministro di Grazia e Giustizia una lettera dove esprimeremo tutta la nostra indignazione e la nostra preoccupazione per i gravi ritardi della Magistratura.

News collegate:

http://www.savonanews.it/2011/11/08/leggi-...gi-salva-p.html
 
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