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Preti pedofili e malversazioni nella diocesi di Savona, Ratzinger e Vescovi sotto accusa. Spretati don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini.

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GalileoGalilei
view post Posted on 11/10/2011, 17:35 by: GalileoGalilei
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Interni
La marcia al Vaticano per chiedere giustizia
Claudia Santini
YOUniversal

11 ottobre 2011

Due vittime di violenze sessuali da parte di preti percorrono 550 chilometri

Francesco Zanardi e Alberto Sala, rispettivamente presidente dell’associazione “Piccolo Alan” e presidente dell’associazione “L’Abuso”, hanno completato la propria marcia di protesta fino al Vaticano per chiedere indagini.

VITTIME LASCIATE SOLE - Sala e Zanardi indossano una maglietta con scritto “pellegrinaggio per la verità. Basta omertà nella Chiesa, basta indifferenza”e hanno compiuto una lunga marcia lunga 550 chilometri, da Savona a Roma, per incontrare il Papa e avanzare le richieste già fatte alla Cei a favore delle vittime di abuso sessuale da parte di preti e religiosi. Dopo 19 giorni di viaggio, arrivati in Piazza San Pietro, non hanno ottenuto udienza come speravano, eppure la loro intenzione era solo quella di chiedere procedure che tutelino le vittime di violenze: istituzione di una commissione mista formata da giuristi, operatori sanitari e dell’informazione, uomini di scienza e vittime; apertura degli archivi della Congregazione della dottrina della fede e degli enti religiosi; obbligo di denuncia della notizie di reato; rimozione e riduzione allo stato clericale dei sacerdoti coinvolti. E soprattutto aiuto concreto alle vittime: ausilio psicologico, sostenendo economicamente il percorso di analisi che tanti devono affrontare; ausilio pratico, per esempio sul piano del lavoro. Come racconta Zanardi, “le vittime si ritrovano spesso in mezzo a una strada”; per evitare che ciò accada ancora e ancora, Zanardi e Sala cercavano una forma di protesta simbolica e pacifica: sono riusciti a consegnare a un funzionario della segreteria di Stato una lettera con le richieste.

TROPPE COPERTURE - Come i due raccontano, dopo una decina di minuti dall’arrivo in Vaticano, “ci hanno fatto oltrepassare la transenna e ci hanno accompagnato al portone di bronzo dove abbiamo incontrato un funzionario della segreteria di Stato a cui abbiamo consegnatola nostra lettera e che ha preso il mio contatto telefonico. Il nostro era un gesto simbolico. È andato tutto bene: abbiamo raggiunto il nostro obiettivo“. Il Vaticano ha dato tempo fino a Maggio ai due italiani e ai vescovi per mettere giù delle norme progettuali di intervento, ma Zanardi si lamenta del distacco del Papa: non ha mai incontrato le vittime degli abusi sessuali durante i viaggi compiuti negli Stati Uniti, a Malta, in Inghilterra, in Australia e recentemente in Germania. L’uomo spiega che “da parte della Chiesa ci sono state troppe coperture. Ora ci sono delle linee guida contro gli abusi, ma abbiamo l’impressione che, soprattutto in Italia, esistano solo sulla carta“. Sala ha aggiunto che “L’Italia è un Paese un po’ anomalo. All’estero le vicende legate agli abusi hanno provocato una protesta civile nell’opinione pubblica, da noi no“. Il passato di Zanardi è significativo: ha subito abusi all’età di 10 anni. Nel 2007 ha avuto il coraggio di presentarsi ai carabinieri per fare denuncia, ma dissero che era passato troppo tempo e il reato era prescritto. Nel 2010 fu la magistratura a chiamare l’uomo perché era stata ripresa la segnalazione: ne è nata un’inchiesta ancora in corso a Savona.



http://www.giornalettismo.com/archives/156...dere-giustizia/

Vaticano – Protestano le vittime della pedofilia
11 ottobre 2011 No Comment
Vaticano – Protestano le vittime della pedofilia

L’accusa, quella di avere coperto i casi di abusi sessuali e non aver fatto nulla per garantire la sicurezza dei bambini

Francesco Zanardi, 41 anni, – che afferma di essere stato abusato sessualmente da bambino in un orfanotrofio – ha percorso circa 600 chilometri per raggiungere Roma e chiedere di essere ricevuto dal Papa.

Ad accompagnare Zanardi, Alberto Sala, fondatore di un’associazione che si pone come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione sul problema degli abusi sessuali da parte del clero in Italia.

I due indossavano magliette con la scritta “Pellegrinaggio per la Verità – Basta con l’omertà e l’indifferenza nella Chiesa”.

Sulle T-shirt la parola “omertà”, usata per descrivere il rigido codice del silenzio della mafia siciliana.

La polizia ha fermato i due uomini, ma poi ha consentito loro di entrare in Vaticano per consegnare ad un funzionario del Vaticano una lettera indirizzata al Papa.

I due attivisti Alberto Sala e Francesco Zanardi, guidano rispettivamente l’associazione ”Piccolo Alan” e l’associazione ”L’Abuso”.
Lo scandalo degli abusi sessuali ha scosso la Chiesa negli Stati Uniti e in diversi paesi europei come Germania e Paesi Bassi, e anche in Australia.

“L’Italia è un paese anomalo. In altri paesi gli abusi sessuali hanno suscitato proteste tra la gente comune. Questo qui non succede” ha dichiarato Zanardi ai giornalisti.

Secondo i due attivisti, le vittime di abusi in Italia, sarebbero più riluttanti a denunciare i fatti, visto l’enorme potere della Chiesa e l’influenza che ha la stessa nel paese.

Benedetto XVI durante i suoi viaggi all’estero, ha incontrato le vittime di abusi in diversi paesi, promettendo loro l’intervento della Chiesa sia nel proteggere i bambini, che nel far sì che vengano puniti gli autori dei crimini sessuali, ma gruppi di vittime, sempre più spesso, accusano il Vaticano di continuare a coprire molti casi di abusi sessuali e di non fare abbastanza per garantire la sicurezza dei bambini.




http://www.lavalledeitempli.net/2011/10/11...ella-pedofilia/
 
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