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Preti pedofili e malversazioni nella diocesi di Savona, Ratzinger e Vescovi sotto accusa. Spretati don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini.

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GalileoGalilei
view post Posted on 18/6/2011, 13:54 by: GalileoGalilei
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Pedofilia e clero
Zanardi incontra Bagnasco: «Ragazzi
ancora a rischio tra alcuni sacerdoti»
17 giugno 2011
| Gennaro Di Biase
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Zanardi
Genova - Angelo Bagnasco e Francesco Zanardi si sono incontrati oggi, per parlare delle vicende che negli ultimi mesi hanno messo in relazione sempre di più problematiche sessuali, quando non proprio la pedofilia, con il clero. E non era mai successo che un arcivescovo, presidente della Cei, ricevesse nella Curia di Genova un attivista omosessuale, e su un tema tanto delicato come quello che negli ultimi tempi ha scardinato l’ “istituzione Chiesa”, soprattutto a Genova, Savona e Albenga con il recente caso di Don Seppia e con altre inchieste giudiziarie.

Come osserva Francesco Zanardi, savonese della zona di Noli, «Bagnasco era tranquillo, e non intimorito da me... anzi». Il cardinale, dunque, a detta dell’attivista era calmo e interessato. I due hanno parlato per circa 45 minuti, soprattutto di prevenzione in materia di abusi sessuali nelle parrocchie liguri e non.

«L’allarme pedofilia esiste in tutta Italia. Dal 2001 al 2011 sono 79 i preti condannati al terzo grado in Italia, mentre la Chiesa parla di 15 casi in tutto il mondo. Le uniche Regioni esenti da denunce sono Marche e Basilicata. Lì non è detto che non ci siano casi di pedofilia, ma nessuno è arrivato in giudizio», spiega Zanardi.

I più pericolosi sono infatti i casi indimostrabili, che avvengono nell’ombra, lontano dalle voci di stampa, opinione pubblica e televisioni. Zanardi non ha remore nel fare i nomi di chi, secondo lui, è coinvolto: «Quello di Don Seppia è un caso eclatante, nel senso che denuncia la mancanza di vigilanza delle Chiesa. La prevenzione è il tema a cui tengo di più, perchè sappiamo di molti sacerdoti che sono pedofili». Zanardi qui ha fatto il nome di un prete molto noto e di una delle sue presunte vittime.

Bagnasco ha chiesto informazioni sul caso di don Carlo Rebagliati di Savona, prete omosessuale indagato per induzione alla prostituzione, non più parroco. «Chiediamo come mai ci sia una diversità di trattamento tra Rebagliati e altri clericali indagati, che continuano a stare nelle parrocchie. Don Nello Giraudo, ridotto allo stato laicale dopo le accuse di pedofilia , continua a fare il cuoco nel convento dei frati Benedettini a Finale Ligure. Lì, abbiamo notato per caso, è stato aperto un nuovo gruppo scout, e la cosa non ci lascia tranquilli. Chiediamo che per questo genere di crimini, anche se prescritti, certi sacerdoti non siano più in mezzo ai bambini».

Un altro caso savonese è stato segnalato al cardinale da Zanardi: «Don Achille, l’attuale parroco di Legino, ha sempre fatto molte pressioni psicologiche sui suoi ragazzi. Molti sono diventati seminaristi. Ma quasi tutti sono poi andati via dal clero. Nell’ambiente si ricordano “gli occhi di Achille”. E i parrocchiani murarono anni fa una vasca da bagno davanti alla porta della Chiesa»


http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/06..._bagnasco.shtml

Articolo n° 169448 del 17 giugno 2011 delle ore 19:18
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Noli saluta e ringrazia don Carlo Rebagliati: “Merita rispetto”
don Rebagliati
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Noli. Il Comune di Noli, per bocca dell’assessore ai servizi sociali Giuseppe Peluffo, ringrazia l’operato di don Carlo Rebagliati, il parroco dimissionario delle parrocchia di san Pietro e di sant’Ignazio in Tosse, assieme a Francesco Zanardi il “grande accusatore” dei religiosi savonesi implicati nei casi di pedofilia, ma gli inquirenti lo accusano di aver avuto a sua volta rapporti sessuali con un maggiorenne in cambio di favori.

“L’amministrazione comunale di Noli ringrazia don Carlo Rebagliati per il servizio pastorale effettuato nella nostra comunità. Anche se per breve tempo, la sua presenza è stata di grande importanza per il nostro paese. Si sono affrontate e risolte insieme situazioni di disagio sociale e si sono gettate le basi per una maggiore collaborazione tra Comune e Parrocchia” si legge in una nota.

“Non vogliamo entrare nel merito delle molteplici questioni aperte che riguardano Don Carlo, ma riteniamo di poter affermare che egli meriti il nostro rispetto e la nostra comprensione, per quanto ha saputo fare in oltre 30 anni del suo ministero”.

“Auguriamo a Don Carlo di affrontare con serenità e forza le situazioni di difficoltà che la vita gli ha riservato, con l’auspicio che possa superare nel migliore dei modi ogni problema” conclude la nota.



http://www.ivg.it/2011/06/pedofilia-noli-s...erita-rispetto/
 
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