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Gli affari del clan di don Verzé. Truffa da 28 mln di €. Indagato il medico di Berlusconi, Spalleggiato a destra e a sinistra, da Berlusconi a Vendola a Formigoni

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GalileoGalilei
view post Posted on 30/6/2011, 10:10 by: GalileoGalilei
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giu
2011
Gli aerei di don Verzé

Che cosa direste se il direttore generale di un grande ospedale viaggiasse con jet privato, e quindi pagato dai soldi di tutti i cittadini? Vi stupireste? Vi indignereste? Beh, di fatto questo è già accaduto perché don Luigi Maria Verzé, fondatore dell’ospedale San Raffaele, presidente della Fondazione Monte Tabor e rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha usato abitualmente, insieme ai suoi manager, un aereo privato. Per la modica cifra di una decina di milioni di euro.

In un paese normale, sarebbe normale questa voce di spesa. Ma il San Raffaele – più di un polo ospedaliero – è sommerso dai debiti, circa un miliardo di euro, e dagli incartamenti depositati sta venendo alla luce quello che è stato fatto per arrivare ad accumulare un passivo gigantesco. E’ vero che il San Raffaele è un impero, però un miliardo di “buffi” è poco al di sotto del deficit sanitario della Regione Lazio. Qualcuno dovrà pur spiegare come sia stato possibile per Sua Sanità – così è stato definito don Verzé, uomo di certo più potente di un ministro della Repubblica di centrodestra o di centrosinistra, come Fazio oggi e Bindi a suo tempo – arrivare sull’orlo del fallimento, della bancarotta. Certo, l’amicizia solidissima con Berlusconi è servita ed è stata molto proficua per tutti e due (dal punto di vista politico ed economico), ma il prete-imprenditore ha goduto di sostegni e simpatie anche a sinistra: di uomini politici, intellettuali, docenti universitari, amministratori pubblici.

Anche questo sarebbe normale, in un paese normale. Il problema è un altro: l’uso dei soldi pubblici. Perché la Regione Lombardia di Roberto Formigoni (ma negli incontri con don Verzé mette quelle camicie fantasmagoriche?), tra degenze convenzionate, prestazioni ambulatoriali e rimborsi per farmaci, ha versato al San Raffaele almeno 430 milioni di euro. Un parte di questi soldi è stata spesa per viaggiare in jet privato? Se fosse un ministro non ci sarebbe problema, però don Verzé è un privato cittadino. Anche se molto potente.

Tuttavia voglio ricordare che la sanità del San Raffaele è di altissima qualità, e sarebbe un disastro se il tracollo economico vanificasse il lavoro fatto fino ad oggi. Pertanto bisogna sperare che il piano industriale e la manovra prevista per sanare il “buco”, abbiano successo. Purché il ripianamento del debito non ricada, neppure in minima parte, sulle spalle dei cittadini. Ai quali peraltro viene ancora chiesto il 5 per mille. Per cosa? Per andare in superjet? Tra l’altro sarebbe già stato ordinato un jet modernissimo, al costo di 21 milioni di dollari.

Vedremo come andrà a finire. Certo, il fatto che la Fondazione Monte Tabor abbia sede in via Olgettina 60, a Milano non è di buon augurio: lì vicino, al numero civico 65, c’è il palazzo delle veline del Bunga Bunga, che non sembrano avere molta fortuna in questo periodo. Ovviamente è solo una combinazione e non c’è da meravigliarsi: sappiamo già che “sacro” e “profano” sono spesso vicini vicini.


http://pepe.blogautore.repubblica.it/2011/...i-di-don-verze/
 
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