Laici Libertari Anticlericali Forum

Non cade foglia che Dio non voglia..., Quando l'ira di Dio si abbatte sui fedeli. E la chiamano Provvidenza.

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view post Posted on 4/8/2014, 15:56
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www.casertace.net/cronaca/domenica-...o-20140803.html

LA DOMENICA DI CASERTACE. Donna muore mentre si trova in pellegrinaggio a Medjugorje. E’ una congiunta di un noto avvocato

I funerali saranno celebrati appena la salma sarà riportata a casa

Villa Literno – Un evento drammatico ha colpito l’intero paese. Ieri in città è giunta la notizia che la signora Giuseppina Fabozzi, meglio nota come Peppinella, cugina di Angelo Bocchino, noto avvocato di Villa Literno, è deceduta durante un pellegrinaggio a Medjugorie.

Dramma inaspettato che ha colpito l’intera comunità di Villa Literno, nonchè amici e parenti: tutti si sono stretti alla famiglia per le condoglianze. I funerali saranno celebrati appena sarà giunto il corpo della donna in città.

Edited by GalileoGalilei - 8/8/2014, 10:44
 
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http://www.ilgazzettino.it/PAY/VENEZIA_PAY...ie/835740.shtml

Giovedì 7 Agosto 2014
Fulmine, chiude la chiesa

Dalle perizie emergono danni strutturali: il parroco sospende le funzioni

Chiesa chiusa e niente funzioni religiose: un fulmine ha colpito la cella campanaria. Sarà costato sacrificio a don Cristiano Carraro, il parroco di Calvecchia (e di Fiorentina) dovere prendere questa decisione, ma i rischi erano troppo alti. Domenica, durante il fortissimo temporale della tarda...
 
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view post Posted on 15/9/2014, 11:10
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http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/...morto-1.9935414



Vasto, cade dalla scala della parrocchia: è clinicamente morto

Pensionato stava tinteggiando le stanze nel complesso parrocchiale di San Paolo. I familiari autorizzano l’espianto degli organi

incidente sul lavoro
parrocchia di san paolo
mascitelli






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VASTO. Voleva dare una mano al fratello imbianchino e alla parrocchia di San Paolo. Il destino, però, aveva in serbo per lui un tragico epilogo. Domenico Mascitelli, 64 anni, pensionato di Vasto, è caduto da un scala ed ha battuto la testa. L’uomo è in coma irreversibile in un letto dell’ospedale Mazzini di Teramo. I medici lo hanno dichiarato clinicamente morto. I familiari, per esaudire quello che è sempre stato un suo desiderio, hanno dato l’autorizzazione all’espianto degli organi. Oggi la magistratura vastese dovrebbe pronunciarsi in proposito. Sull’incidente indaga la polizia ma dal commissariato non escono notizie in proposito: la polizia ha sequestrato il locale dell’incidente.

Stando a quanto raccontato da alcuni conoscenti del quartiere San Paolo, il pensionato era solito dare una mano al parroco, don Gianni. Per questo quando si è manifestata la necessità di imbiancare i locali parrocchiali, Domenico si è subito offerto. La tragedia è avvenuta sabato. L’uomo è salito su una scala e ha iniziato a tinteggiare la parete dei locali sottostanti la chiesa destinati a diventare l’emporio dei beni di prima necessità e del cibo per la Caritas.

Mascitelli stava lavorando a due metri di altezza quando all’improvviso ha perso l’equilibrio. Il pensionato ha cercato di riprendersi ma non ce l’ha fatta. È caduto all’indietro ed ha battuto con violenza la testa sul pavimento. Pare che al momento dell’incidente l’uomo fosse solo. Domenico Mascitelli è stato soccorso dopo qualche minuto da alcuni amici che lo hanno trovato disteso per terra privo di sensi.

Le sue condizioni sono parse subito molto gravi. Gli operatori del 118 arrivati al San Paolo con una ambulanza hanno richiesto l’arrivo dell’elisoccorso. Il ferito, dopo i primi accertamenti al San Pio, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Mazzini di Teramo e sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di un vasto ematoma cerebrale. L’intervento, durato diverse ore, è stato inutile. L’attività cerebrale del paziente non è ripresa.

Ieri mattina i medici lo hanno dichiarato clinicamente morto. Gli operatori sanitari hanno avvisato i familiari e la magistratura di Vasto. Sull’incidente è stato aperto un fascicolo. Mentre le forze dell’ordine indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e le cause, i familiari hanno dato l’assenso all’espianto degli organi. Salvo nuovi imprevisti l’espianto dovrebbe avvenire questa mattina. Sul paziente saranno prelevati, cuore, reni e cornee. Subito dopo la salma sarà riportata a Vasto per le esequie.

Paola Calvano

15 settembre 2014
 
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Nigeria. Cade chiesa e uccide 115 fedeli

http://www.ilpost.it/2014/10/12/megachiese...st+%C2%BB+Mondo)

Il business delle megachiese in Nigeria
Un lungo articolo di Reuters descrive l'enorme giro di affari e i ricchi parroci di queste strutture da 200mila posti in piedi

12 ottobre 20140

Il mese scorso una grande struttura di accoglienza gestita dalla parrocchia della città di Lagos, in Nigeria, è crollata causando la morte di 115 tra fedeli e pellegrini che si trovavano all’interno. Le cause del crollo non sono ancora state chiarite ma il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, che era andato subito sul luogo dell’incidente, aveva detto che sarebbe stata aperta un’indagine: alcuni soccorritori avevano detto che il crollo poteva essere stato causato dalla recente costruzione di tre nuovi piani aggiuntivi – sui due già esistenti – senza che venissero rinforzate le fondamenta. L’episodio è stato anche causa di un incidente diplomatico tra Nigeria e Sudafrica, visto che 84 pellegrini erano sudafricani.
L’incidente di Lagos ha fatto parlare diversi giornali internazionali del grande business delle “megachiese” in Nigeria, un genere di struttura per molti versi poco familiare ai fedeli in Italia e in Europa, non abituati a frequentare luoghi di culto da più di 200 mila posti in piedi. Reuters ha spiegato in un articolo quanto sia rilevante per l’economia nigeriana il giro di affari intorno alla costruzione e gestione di questi grandi edifici, a cui prendono parte decine di migliaia di lavoratori, e quanto siano diventate ricche e influenti per la comunità le autorità religiose che se ne occupano. «Almeno sei leader religiosi possiedono jet privati, quindi di soldi ne hanno», ha detto un economista e capo di una società di consulenza a Lagos, Bismarck Rewane, specificando che nessuno sa con esattezza quanti soldi abbiano queste persone, dato che non dichiarano i loro redditi a nessuno.
Nel marzo scorso la Nigeria – un paese con circa 170 milioni di abitanti – ha aggiornato il suo Prodotto Interno Lordo (PIL), che ora è di 510 miliardi di dollari, il più alto tra gli stati africani (ha superato il Sudafrica). Nei calcoli non sono riportate delle voci specifiche riconducibili alle megachiese, la cui principale entrata è rappresentata dalla “decima”, cioè la parte di reddito volontariamente destinata dai contribuenti (l’equivalente del nostro cinque per mille). In quanto organizzazioni caritatevoli, le chiese non sono tenute a compilare dichiarazioni dei redditi: questa esenzione – considerando la grande povertà in cui vivono fasce molto estese della popolazione – è stata recentemente oggetto di grandi controversie. «Utilizziamo i redditi della chiesa per costruire scuole, per soddisfare i bisogni dei poveri», ha detto David Oyedepo, vescovo della Cappella dei Vincitori, una delle parrocchie più frequentate.
Con un patrimonio netto stimato intorno ai 150 milioni di dollari, Oyedepo era risultato il più ricco in una lista dei cinque parroci più ricchi in Nigeria, pubblicata dalla rivista americana Forbes nel 2011. In quella lista, con un patrimonio stimato tra i 10 e i 15 milioni di dollari, c’era anche padre T.B. Joshua, la cui parrocchia gestiva la grande struttura crollata a Lagos nel settembre scorso. Uno degli altri parroci della lista, padre Chris Oyakhilome, fu al centro di un’indagine della Commissione per i reati economici e finanziari (EFCC) e fu accusato di aver riciclato in conti bancari esteri 35 milioni di dollari di contributi versati dai fedeli della sua parrocchia: lui negò tutto e il caso fu chiuso per mancanza di prove. Oyakhilome è inoltre il proprietario di una società editrice di giornali e riviste, che gestisce anche un canale televisivo.
Oyedepo, il parroco più ricco secondo la classifica di Forbes, è il capo di una parrocchia che dà lavoro a più di 18 mila persone, anche in migliaia di piccole filiali fuori dal paese, e ha la sede principale in una specie di campus da circa 43 chilometri quadrati, con un’università, due grandi foresterie, ristoranti, e una chiesa da 50 mila posti a sedere (in piedi ce ne entrano quasi 250 mila). Ogni domenica Oyedepo pronuncia dei sermoni seguitissimi, trasmessi anche su enormi megaschermi all’esterno della chiesa. «Come potete vedere, tutto quello che quest’uomo tocca si trasforma in oro», ha detto Akinwumi Adesina, ministro dell’agricoltura nigeriano in un discorso tenuto durante una grande festa per il 60esimo compleanno di Oyedepo, a cui hanno partecipato tra gli altri l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo e l’ex capo dell’esercito Yakubu Gowon.
Un funzionario dell’Ufficio di Statistica nazionale, che ha voluto rimanere anonimo, ha detto che nel calcolo del PIL della Nigeria i patrimoni delle chiese sono considerati come “non-profit”, e ricadono sotto la voce “altri servizi”: secondo gli ultimi dati, quella voce contribuisce al PIL per il 2,5 per cento, esattamente quanto il settore finanziario. Un ex banchiere che lavorava alla Nigeria United Bank for Africa ha detto a Reuters che cinque anni fa i gestori di una chiesa, dopo avere in precedenza chiesto un prestito obbligazionario, cominciarono a versare 5 milioni di dollari a settimana in vista di un grande investimento nel settore immobiliare (alla fine la banca rifiutò per motivi etici, ha detto l’ex banchiere, che non ha voluto rendere pubblico il suo nome).
Altre fonti utilizzate da Reuters hanno confermato che le parrocchie nigeriane fanno spesso investimenti del genere, sia nel paese che all’estero. Nel 2009, tramite un conto fiduciario, un parroco investì 18 milioni di dollari in azioni della banca commerciale nigeriana Finbank, che aveva da poco evitato il fallimento e che poi si unì al gruppo nigeriano First City Monument Bank (FCMB), con sede a Lagos.
La Synagogue Church of All Nations (SCOAN) a Lagos.
(PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty Images
 
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view post Posted on 21/7/2015, 18:15
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www.autoblog.it/post/732180/muore-p...volta-dal-prete

Muore per andare in chiesa, 94enne travolta dal prete

Di Daniele Mancin @DanieleMancin88 martedì 21 luglio 2015
Dalle prime indiscrezioni sembra che il prete non abbia proprio visto la signora, ma sono in corso delle indagini per chiarire la dinamica dell'incidente.


Come tutte le sante domeniche, l'anziana signora si era preparata per andare ad assistere alla messa, una di quelle poche occasioni che la facevano uscire di casa. Un tragitto molto breve, che aveva sempre fatto a Torino: per arrivare al santuario Nostra Signora di Lourdes, in corso Francia, la vecchina doveva solo attraversare la strada.

Ma il destino, ingrato, ha voluto che proprio un ministro del culto le togliesse la vita. L'impatto della donna contro la Fiat Panda di un sacerdote missionario 76enne le è stato fatale e, pur chiamati i soccorsi, è stato abbastanza chiaro fin da subito che c'era poco da fare: la signora Raffaella Rigano è morta sul colpo.

L'incidente, come riportato da La Stampa, è avvenuto ieri verso le 9,30 ed è ancora da chiarire se il semaforo in quel momento fosse rosso o verde per l'auto. Dai primi rilievi però sembrerebbe che il prete non si sia minimamente accorto della presenza della signora vista l'assenza di segni di frenata sull'asfalto.

Edited by GalileoGalilei - 21/7/2015, 19:31
 
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view post Posted on 27/8/2015, 16:25
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http://www.giornaledibrescia.it/valcamonic...ruita-1.3034473

CEVO

Trovati i fondi: la Croce di Job sarà ricostruita
VALCAMONICAOggi, 15:19

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Era diventato il simbolo della comunità di Cevo. Ma quel Cristo ricurvo che dall’Androla dominava la Valcamonica era motivo di orgoglio non solo per chi viveva in paese. Poi la tragedia, con la gigantesca Croce creata da Enrico Job per la visita di Giovanni Paolo II a Brescia nel 1998 che si spezza e crolla addosso al 21enne Marco Gusmini uccidendolo: era il 24 aprile 2014.

Fin da subito, accanto al dolore, si fece largo il desiderio che quell’opera potesse tornare al suo posto, che potesse essere ricostruita. Collassata la Croce, il Gesù ricurvo si era letteralmente schiantato.

Ora la buona notizia: su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Valsaviore, grazie ai fondi del bando «6.000 campanili», la grande Croce sarà ricollocata. Il costo totale dell’intervento sarà di circa 350mila euro. Il cantiere dovrebbe partire ai primi di ottobre.

«L’opera - spiega Giampietro Bressanelli, presidente dell’Unione della Valsaviore - sarà intitolata alla memoria del giovane loverese. Sarà una riproduzione della precedente, ma la Croce sarà in acciaio corten; nel progetto, predisposto da uno studio di architettura di Edolo, è compresa anche la realizzazione della Via Crucis che salirà al Dosso dell’Androla da Berzo Demo passando per Cedegolo». Il corpo del Cristo verrà invece sistemato.

riproduzione riservata © www.giornaledibrescia.it
 
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view post Posted on 10/9/2015, 15:06
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Non cade foglia che Dio non voglia. Curia risponde per le disgrazie del Padreterno

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www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...175b449be8.html

Oristano 09 settembre 2015 - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...175b449be8.html

ORISTANO DONNA MORÌ PER IL CROLLO DI UNA CROCE, DIOCESI CONDANNATA: PAGHERÀ 1,5 MILIONI DI RISARCIMENTO Il tribunale dà ragione ai parenti di Paola Urru, 42enne morta nel 2005 durante una messa. Per gli inquirenti a causare l'incidente furono dei festoni agganciati alla croce Tweet19 La croce crollata (Ansa) Oristano 09 settembre 2015 Un milione e mezzo di euro: la Diocesi di Oristano dovrà pagare un maxi risarcimento alla famiglia di Paola Urru, la donna di 42 anni rimasta uccisa dieci anni fa dal crollo della croce di ferro della Chiesa parrocchiale di Mogorella, davanti all'ingresso, mentre era in corso la messa solenne in onore del patrono San Lorenzo. Lo ha stabilito una sentenza pronunciata dal giudice del Tribunale civile di Oristano Enrica Marson, che ha condannato la Diocesi a pagare la somma al marito, ai due figli e ai genitori della vittima. La tragedia La Diocesi, assistita dagli avvocati Marco Martinez e Federica Frau, ha presentato ricorso in appello. Il fatto risale al 10 agosto del 2005. Paola Urru, originaria di Allai ma residente a Voghera, dove il marito lavorava come agente di polizia penitenziaria, era tornata a Mogorella, paese d'origine del marito, per la festa di San Lorenzo. Durante la celebrazione della messa si era trattenuta nel piazzale della chiesa assieme ai due figli di otto e due anni. Il crollo della croce e della pietra a cui era ancorata non le lasciò scampo. Le cause del crollo L'inchiesta dei carabinieri della Compagnia di Mogoro accertò poi come causa del crollo il fatto che la croce fosse stata utilizzata come punto di aggancio dei festoni di bandierine preparati dal Comitato dei festeggiamenti subendo quindi forti sollecitazioni a causa del vento. Diocesi responsabile della disgrazia L'inchiesta portò al rinvio a giudizio dei componenti del comitato e del parroco del paese don Fabio Marras. Al processo il parroco patteggiò una pena di quattro mesi e 20 giorni con la condizionale. Tutti gli altri imputati invece vennero assolti. A quel punto scattò la causa civile per il risarcimento dei danni. I familiari della vittima, assistiti da uno studio legale di Milano, chiamarono in causa la Diocesi e il Tribunale ha dato loro ragione con una sentenza che ha di fatto individuato la Diocesi come responsabile oggettiva della disgrazia. - See more at: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...175b449be8.html

Edited by GalileoGalilei - 18/6/2016, 15:21
 
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Non cade foglia che Dio non voglia. Restauro per terremoto, ma non per i senzatetto



http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...e1b585f36.shtml

INCIDENTE MORTALE A PIEDIMONTE MATESE NEL CASERTANO
Restaurano facciata chiesa, crolla
impalcatura: schiacciati due operai

Il volo da un’altezza di circa dieci metri: una delle due vittime è finita sotto i tubi di ferro, l'altra si è schiantata su un'auto parcheggiata poco lontano dall’edificio
di Redazione online

CASERTA - Ancora morti sul lavoro nel Casertano. Due operai hanno perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio a Piedimonte Matese, in via Sorgente. Secondo una prima ricostruzione sarebbero precipitati, poco dopo le 16, dall’impalcatura sulla quale stavano lavorando. Sul posto c’era anche un terzo operaio che ha riportato solo ferite lievi. I tre lavoravano per una ditta di San Potito, l’«Alma Service», incaricata della ristrutturazione della facciata e della messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria Maggiore, basilica pontificia, dedicata al patrono di Piedimonte Matese, San Marcellino. L’edificio era stato danneggiato dal sisma che nel 2013 colpì l’Alto-Casertano. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese e funzionari dell'Ispettorato del lavoro, che stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto.
shadow carouselCrolla impalcatura, due operai morti nel casertano
ù
Volo da dieci metri
I due operai si trovavano su una grossa impalcatura: quando erano arrivati ad un’altezza di 8-10 metri la struttura ha ceduto, travolgendoli. Uno dei due è finito sotto i tubi di ferro, l’altro si è schiantato su un’auto parcheggiata poco lontano. Le vittime sono Antonio Atzeri, 56 anni di Casoria (Napoli) e Tammaro Albino, 48, di Gioia Sannitica (Caserta). Durante l’installazione dei ponteggi soffiava un vento molto forte, che potrebbe avere disturbato il lavoro degli operai. Sul posto stanno eseguendo i rilievi i carabinieri di Piedimonte Matese guidati dal capitano Giovanni Falso, che hanno trovato alcuni strumenti protettivi, come caschi e imbracature. I militari stanno accertando se gli operai li indossassero e se i due fossero regolarmente assunti dall’impresa. I corpi non sono stati ancora rimossi, in attesa dell’arrivo del pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Via Sorgente, dove si trova la chiesa, è stata chiusa al traffico. Sul posto sono intervenuti i volontari della protezione civile comunale.

Il precedente
Solo pochi giorni fa un altro morto sul lavoro. Un operaio di 41 anni, è infatti deceduto a causa del crollo di un solaio. L’uomo stava lavorando al rifacimento di uno dei locali del plesso della facoltà di Ingegneria ad Aversa, nel Casertano. Dalle macerie, in via Roma al civico 9, i vigili del fuoco hanno estratto il corpo senza vita.
 
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view post Posted on 1/11/2015, 15:24
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http://www.casertace.net/cronaca/i-due-ope...o-20151101.html

I DUE OPERAI TRAVOLTI E UCCISI DA UNA IMPALCATURA. Lo stop dell’ufficio tecnico a 4 cantieri: il Vescovo Di Cerbo aveva ricevuto la comunicazione. I dubbi sulle procedure d’appalto

Sospetti sul sistema degli appalti "guidati"

Albino Tammaro

PIEDIMONTE MATESE - Riguarderebbe 4 cantieri su 7 aperti e finanziati con 2 milioni di euro stanziati dall’Unione Europea per i danni post terremoto, lo stop imposto dall’ufficio tecnico del comune di Piedimonte. Uno stop che era stato preannunciato anche al Vescovo di Piedimonte, Valentino Di Cerbo, per acquisire informazioni aggiuntive sulle imprese che stavano lavorando sulle strutture dell’Ave gratia Plena, di Santa Maria maggiore, della Madonna del Carmine, alla Cappella del Seminario, a San Michele, a San Tommaso d’Aquino e a quella di San Rocco.

Motivazione dello stop, a quanto si apprende, le competenze tecniche delle imprese chiamate ai lavori dalla Diocesi. Imprese che non sarebbero in regola con i requisiti. Tutti sospetti che toccherà ora alla magistratura approfondire, mentre si diffondono voci anche sul modo in cui sono state gestite le gare d’appalto, in particolare riguardo alla pubblicità delle gare.

red. cro.

PUBBLICATO IL: 1 novembre 2015 ALLE ORE 12:05
 
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view post Posted on 2/11/2015, 07:46
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http://www.casertace.net/cronaca/i-due-ope...e-20151101.html


I DUE OPERAI TRAVOLTI E UCCISI DA UN’IMPALCATURA. Il crollo della struttura avrebbe più di una causa, i due operai non indossavano alcuna protezione

Sono stati già sentiti numerosi testimoni

Tammaro-Atzeri

PIEDIMONTE MATESE – Sarebbero numerose le violazioni della normativa sulle sicurezza emerse dalle indagini sul ponteggio crollato ieri a Piedimonte Matese davanti alla chiesa di San Marcellino, che e’ costato la vita a due operai. Lo hanno accertato i carabinieri, coordinati dal pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Carlo Fucci, dopo aver sentito il terzo lavoratore presente al momento del crollo, un geometra dell’impresa locale che aveva concesso in noleggio il ponteggio, e altri operai che erano all’interno della chiesa.

La Basilica di S. Maria Maggiore, dedicata a San Marcellino, e’ oggetto di un intervento di ristrutturazione conseguente al terremoto del dicembre 2013. L’area interessata dal crollo e’ stata posta sotto sequestro. Le attivita’ istruttorie sono al momento sottoposte a segreto. Tra le ipotesi degli inquirenti, quella che il crollo sia stato provocato da piu’ cause, tra le quali il forte vento.

I carabinieri hanno anche accertato che i due operai non indossavano ne’ caschi protettivi ne’ imbracature, sebbene tali strumenti, probabilmente, non li avrebbero comunque salvati vista l’altezza da cui sono caduti, oltre 15 metri.

PUBBLICATO IL: 1 novembre 2015 ALLE ORE 15:00
 
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Patecatl
view post Posted on 2/11/2015, 08:50




Questo fatto, più la citazione utilizzata, mi ricordano quest'altro fatto di cronaca successo un pò di tempo fa:

http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca...7958dddda.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/24...-21enne/962858/
 
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view post Posted on 10/1/2016, 09:24
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http://m.lanuovasardegna.gelocal.it/sassar...48450?ref=fbfns


Fulmine in chiesa a Bulzi, ustioni e malesseri per i fedeli colpiti
di Mauro Tedde
09 gennaio 2016
San Sebastiano chiusa al culto per sicurezza. Inservibile l’impianto elettrico, intonaci staccati dalle pareti
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BULZI. Passato lo spavento per quei terribili minuti vissuti in chiesa da tantissime persone mercoledì pomeriggio, quando un fulmine ha colpito il campanile e poi la chiesa parrocchiale di San Sebastiano dove si stava tenendo un rito funebre, a Bulzi si contano i danni procurati dal furioso temporale.

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Bulzi, fulmine colpisce i fedeli in chiesa
Oltre alla chiesa infatti i fulmini hanno scaricato la loro potenza anche in tutto il centro abitato del paese danneggiando elettrodomestici, linee telefoniche ed impianti elettrici. Diverse persone che assistevano alla messa hanno subito lievi ustioni e hanno accusato malesseri.

I danni più gravi li ha subiti comunque la chiesa visto che l’intero impianto di illuminazione è ormai inservibile e in alcuni punti sono saltate grosse porzioni di intonaco per cui la chiesa è stata chiusa per motivi di sicurezza e finchè non saranno rimosse tutte le situazioni di pericolo non potrà essere agibile.

All’interno dell’edificio sacro era in funzione anche l’impianto di allarme che garantisce la protezione del prezioso gruppo ligneo della Deposizione risalente agli inizi del XIII secolo che viene gelosamente custodito nella chiesa parrocchiale proprio per motivi di sicurezza rispetto alla chiesa campestre di San Pietro delle Immagini da cui proviene.

Il giovane parroco del paese don Pietro Denicu che è anche parroco di Sedini dovrà perciò adattarsi nella chiesetta di Santa Croce per officiare le funzioni religiose.

Intanto ieri mattina si è recato in chiesa anche il commissario straordinario che regge il Comune di Bulzi dopo le dimissioni dell’ex sindaco Stefano Vacca e insieme ai responsabili dell’ufficio tecnico ha eseguito un sopralluogo per valutare l’entità dei danni e per pianificare un intervento urgente per rendere fruibile la chiesa.

Danni che si presume siano piuttosto gravi visto che l’impianto elettrico della chiesa, vecchio di 70 anni, è stato attraversato completamente dalla scarica elettrica ed è praticamente inservibile, così come il sistema delle campane e dovrà essere interamente rimesso a nuovo, peraltro secondo le norme vigenti.

E sarà necessario intervenire anche nelle pareti danneggiate per evitare che continuino a staccarsi pezzi di intonaco. Un’eventualità da scongiurare soprattutto perché se si verificassero cadute di calcinacci durante una funzione, potrebbero esserci conseguenze per i parrocchiani.

«Avevo appena iniziato l’omelia – racconta don Pietro Denicu – ed all’improvviso è scoppiato il finimondo. Sono rimasto immobile nell’ambone dell’altare anche per rasserenare gli animi. Lo spavento è stato tanto e molti dei miei parrocchiani hanno pensato al peggio. Ringraziando il Cielo la struttura non ha subito gravi danni e il 20 di gennaio celebreremo comunque il nostro patrono San Sebastiano, a lume di candela».
 
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view post Posted on 27/2/2016, 11:50
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La volontà di Dio si abbatte sul monsignore. Rimane 12 ore a terra senza soccorsi

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www.cicognanews.it/wp/notizie/cade-...privo-di-sensi/

Cade dentro casa il vescovo Gino Reali: si frattura le braccia. Per 12 ore rimasto a terra privo di sensi

Rovinosa caduta dentro casa del vescovo monsignor Gino Reali che si è fratturato l’omero di entrambe le braccia. Il fatto ancora più triste è che il monsignore sarebbe rimasto per 12 lunghissime ore sul pavimento, privo di sensi, senza essere soccorso. Poi un parente ha dato l’allarme ed il vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina è stato trasportato al Policlinico Gemelli ed è stato già sottoposto ad un intervento chirurgico. La notizia è di qualche giorno fa, anche se è trapelata solo in queste ore. Probabilmente il vescovo Reali, di 68 anni, ha avuto un malore prima di cadere alzandosi di notte dal letto. Tuttavia al vescovo arrivano auguri di pronta guarigione da parte dei sacerdoti di Ladispoli e Cerveteri e da parte della nostra redazione.
 
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view post Posted on 4/3/2016, 20:06
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Troppo cemento nel tetto, decine di dispersi tra gli operai, parroco in salvo

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www.swissinfo.ch/ita/messico--croll...-morti/42002470

Messico: crolla tetto cattedrale in costruzione, 4 morti

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Tutte le notizie in breve
04 MARZO 2016 - 18:35
Almeno quattro persone sono morte e altre 19 sono rimaste ferite a causa del crollo di una impalcatura che sosteneva il tetto in costruzione della cattedrale di San Giovanni Battista a Tuxtepec, nello Stato di Oaxaca (sud del Messico).
Il coordinatore locale della Protezione Civile, Felipe Reyna, ha riferito alla stampa che almeno 19 persone sono state tratte in salvo. Fra queste c'è anche il parroco della diocesi, mentre almeno uno dei feriti ricoverati è molto grave.
Non è stata ancora stabilita la causa dell'incidente, ma fonti citate dalla stampa locale hanno indicato che potrebbe essere stato provocato dalla quantità eccessiva di cemento che era stata disposta sull'impalcatura.

www.tio.ch/News/Estero/Cronaca/1073...rale-tre-morti/

MESSICO

04/03/2016 - 12:04
Crolla il tetto della cattedrale: tre morti

Sei persone sono disperse e venti sono rimaste ferite a Tuxtepec

Articolo di ARO

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TUXTEPEC - Nel crollo della cattedrale di Tuxtepec, nel Messico centrale, sono morti tre operai. Sei persone sono disperse e venti sono rimaste ferite.

Video



L'incidente è avvenuto giovedì «quando almeno 30 muratori erano al lavoro per montare dei sostegni per il tetto della chiesa», ha spiegato il portavoce della polizia all’AFP.

Gli uomini sono stati travolti da decine di tonnellate di legno, barre di acciaio e cemento che dovevano servire per assestare le cupole della Cattedrale.

I soccorsi, supportati dall’esercito, hanno "estratto i corpi di tre persone" e sono alle prese con la ricerca di "sei operai mancanti", ha aggiunto il sindaco della città, di 144.000 abitanti, Antonio Sacre.
 
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view post Posted on 28/7/2016, 21:04
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Gmg 2016, il Papa inciampa e cade sullʼaltare a Czestochowa

Il Pontefice è rimasto a terra per qualche secondo, poi si è rialzato e ha continuato la celebrazione senza problemi

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/gmg-2...2-201602a.shtml

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Piccolo inconveniente per Papa Francesco, durante il suo viaggio in Polonia in occasione della Gmg. Prima di celebrare la messa nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa, incensando l'altare, il Pontefice è inciampato e caduto per pochi secondi. Il primo a soccorrerlo è stato il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini, che ha cercato di attutire la caduta prendendo il braccio di Bergoglio. Poi sono accorsi anche altri sacerdoti, la sicurezza, e anche un cameraman. Ma il Papa si è rialzato senza problemi e ha continuato a celebrare la funzione.
 
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