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Preti in crisi, Quando si spretano per un uomo, una donna, per tornare uomini liberi.

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GalileoGalilei
view post Posted on 8/6/2013, 10:24 by: GalileoGalilei
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http://www.metropolisweb.it/Notizie/Salern...fare_sesso.aspx

Il parroco che si sposa: «Non ho atteso 60 anni per fare sesso»
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La decisione di ‘spogliarsi’ dell’abito talare e aprire un percorso di vita con una compagna, è arrivata a metà aprile. E non prima. “Chi dice il contrario è solo un maligno”. Don Giovanni Botta, il prete originario di Salerno, va subito al nocciolo della questione replicando alle illazioni di quanti ad Avellino l’hanno etichettato come prete ‘sciupafemmene’ oppure di averla combinata grossa con la trentaduenne di Mercato San Severino. “Con quella donna non ho avuto un rapporto sessuale- precisa don Botta-: ci conoscevamo da tempo, aveva avuto la sfortuna di perdere il marito morto a causa di un male incurabile ed è venuta a confidarsi da me. E’ nata l’amicizia e con il passare del tempo questo sentimento si è tramutato in affetto reciproco.
Il resto sono chiacchiere e certamente non potevo aspettare sessant’anni per fare sesso. Chi insinua qualche altra cosa è in malafede per non dire altro”. Ma siamo uomini, può starci un colpo di fulmine. “Non è vero, neanche questo c’è stato. Io parlerei d’intesa mentale. Direi che ci hanno accomunato i valori. Questa sì che è stata la scintilla che ha fatto scoppiare il nostro rapporto. Ma solo dopo una seria riflessione che può avere un domenicano come me”. Tuttavia, la gente ad Avellino, soprattutti i fedeli della chiesa del Rosario di corso Vittorio Emanuele, non le perdona il fatto che proprio lei, punto di riferimento per molti, abbia fatto una scelta del genere. “Con i fedeli e gli amici ho avuto un rapporto buonissimo, tutti possono testimoniare la mia dedizione per la missione di sacerdote. Non ho nulla da rimproverarmi sul ministero svolto. Ho fatto questa scelta perchè, ripeto, è stata ben ponderata. Ho servito la Chiesa per 35 anni con fedeltà e competenza. Lo so che tanti si dispiacciono, che hanno avuto in me un punto di riferimento, ma io sono mezzo non un punto d’arrivo. Chi fa altri ragionamenti sta fuori la realtà cristiana. La realtà di una vita di famiglia è avvenutadue mesi fa, dopo ho fatto un itinerario interiore fino ad uscire allo scoperto e spiegare la mia decisione”.
Dove andrà ora don Giovanni? “Al nord Italia, il mio lavoro sarà all’interno di un centro di recupero per giovani. Farò da collante tra il detenuto e la sua famiglia. Purtroppo dobbiamo lasciare questi posti ma non posso dire altro per non coinvolgere altre persone”. E il vescovo della Diocesi di Avellino Francesco Marino come l’ha presa? “All’inizio ha accettato il fatto che la donna venisse da me a confidarsi, poi però non è stato molto sensibile nel comunicare certe cose personalmente ma l’ha fatto verso lettere. Ma questo fa parte del nostro limite umano. Proprio l’atteggiamento del vescovo ha accelerato la mia partenza”

07/06/2013

http://www.metropolisweb.it/Notizie/Salern...fare_sesso.aspx

DOPO LA NOTIZIA DATA DAL CORRIERE DELL’IRPINIA SULL’ADDIO DELL’EX PARROCO DEL ROSARIO
Padre Botta: “Nessuna scappatella, né sesso: lascio la chiesa per un progetto d’amore con una donna”



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07/06/2013
Grande l’eco in città. I rumors già c’erano, circolavano, ma in forma sotterranea, come si usa fare quando si parla di preti. Ma Giovanni Botta ha prima consegnato la verità all’organizzazione ecclesiastica, poi alla parrocchia e a questo giornale, quando gli è stato chiesto. Giovanni Botta, 60 anni, apprezzato studioso dei Vangeli e riferimento della comunità neocatecumenale di Avellino, ieri davanti ai microfoni delle emittenti private ha continuato a dare spiegazioni, dopo aver salutato, qualche giorno fa, i suoi collaboratori della parrocchia e aver parlato con il vescovo di Avellino. Un rapporto, quest’ultimo, più teso, per essere stato via corrispondenza, cosa di cui l’ex sacerdote è dispiaciuto. Chiarezza, onestà e trasparenza: così intende continuare a fare Giovanni Botta, uomo senza più tonaca, che ha già trovato lavoro nel paese dove si trasferirà. Lo stesso ex parroco ha spiegato come si è evoluta l’amicizia con la donna, una vedova, con la quale ha deciso di condividere questa parte della sua vita: prima l’amicizia, quindi la forte intesa affettiva, e dopo intellettuale, non la scappatella, non il rapporto ispirato al sesso. «Se volevo fare sesso - ha detto- non avevo bisogno di aspettare i 60 anni. Un’intesa prima di tutto mentale, niente colpi di fulmine. Con questa persona mi sono incontrato nella possibilità di condivisione di un progetto d’amore insieme. Ora andrò al Nord, dove ho trovato lavoro, ed è sempre nell’ambito del mio impegno sociale. Curerò i rapporti tra detenuti e famiglie. Il vescovo Marino? Mi è dispiaciuto che abbia voluto comunicare attraverso lettere. Anche questo fa parte dei nostri limiti umani e questo ha accelerato la mia partenza».
 
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