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Pedofilia e abusi nei Legionari di Cristo. Le scuse della Congregazione "solo 27 preti pedofili", 60 anni di omertà sui crimini abominevoli di p. Maciel e del discepoli fatti passare come pochi casi isolati

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SlyK
view post Posted on 17/2/2009, 01:04




CITAZIONE (GalileoGalilei @ 4/2/2009, 18:59)
Maciel, morto nel 2008, era stato condannato dal Vaticano ad una vita ritirata di preghiera e penitenza dopo alcune accuse di abusi sessuali, sui quali pero' la Santa Sede non ha mai portato a compimento un processo canonico.

Un classico. Com'è che giustificavano la Crimen Sollicitationis? Dicevano che così i sacerdoti potevano espiare le proprie colpe, dopo un giusto processo, all'interno delle strutture ecclesiastiche, senza dover ricorrere alla giustizia laica.
E questi sono i risultati. Patetici.

Già che mi fa schifo la questione pedofilia; si aggiunga pure che questi maiali non vengono neanche puniti...
 
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view post Posted on 11/3/2009, 12:33
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http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubr...ne=396&sezione=

11/3/2009
Pell: inchiesta sui Legionari

Il cardinale di Sidney, di cui si parla come di un prossimo responsbile di un importante dicastero vaticano, propone una "visita apostolica" per la Legione di Cristo.
MARCO TOSATTI

Il cardinale di Sidney, George Pell di cui si parla come di un possible candidato a un ruolo di grande importanza nella Curia romana, ha dichiarato pubblicamente che è necessario un intervento esterno per affrontare la crisi che ha colpito la Legione di Cristo. Il porporato, famoso per la sua franchezza, è il primo esponente di rilievo della Chiesa a esprimere un’opinione che però è stata condivisa da molti, nel mondo anglosassone, e fra gli altri dallo storico della Chiesa George Weigel. Pell parlava a Oxford; e ha detto che un’autorità esterna alla Legione dovrebbe investigare sulla persona del fondatore, e riesaminare il carisma dell’organizzazione. I suoi commenti seguivano la rivelazione del fatto che padre Marcial Maciel, che è morto l’anno scorso, aveva una relazione segreta con una donna da cui aveva avuto una figlia. Il cardinale ha detto che non era “interamente ragionevole” aspettarsi che il vertice della Legione possa gestire la situazione nata da queste rivelazioni senza un aiuto esterno. “Credo che dovrebbe esserci un intervento, forse una Visita apostolica o qualche cosa del genere. Non conosco quali sono gli elementi del problema, la presunta corruzione, se questo è il termine giusto, da parte del fondatore, fino a che punto c’è stata una copertura, fino a che punto l’intero quadro dell’ordine dovrebbe essere rivisto, ma credo che dovrebbe essere affidato a un ente eccelsiastico fuori della Legione”. Pell ha detto che c’è “una quantità enorme di persone buone fra i Legionari, fra i loro membri, i seminaristi e i laici”. Il movimento laico “Regnum Christi” conta circa settantamila aderenti in tutto il mondo. Il vetrice della Legione è venuto a conoscenza, secondo quanto è stato detto, alcuni mesi fa della doppia vita del fondatore, e ha cercato di informare i suoi membri prima che la notizia diventasse di dominio pubblico. La reazione è stata molto forte. I ritratti di padre Maciel sono stati rimossi dai seminari, e membri della Legione hanno espresso il loro dolore e shock in messaggi on line. E l’attuale leader della Legione, padre Alvaro Corcuera, è stato criticato da alcuni membri della Legione per non aver fornito dettagli più ampi sulla “corruzione” di padre Maciel.
 
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view post Posted on 31/3/2009, 20:59
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http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articol...sito=1&idtipo=2

Notizia del 31/03/2009 - 17:11

CITTÀ DEL VATICANO
Legionari di Cristo sotto inchiesta, l'accusa: "Abusi e relazioni clandestine"

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Articolo

ROMA - Una commissione voluta dal papa ispezionerà opere e attività dei Legionari di Cristo, il cui fondatore Marcial Maciel, morto l'anno scorso, oltre ad essere accusato di abusi sessuali sui seminaristi ha avuto una figlia da una relazione clandestina.
Keystone / Ap Andrew Medichini
Keystone / Ap Andrew Medichini


Benedetto XVI, informa l'agenzia dei Legionari, Zenit, ha infatti nominato una equipe di prelati (vescovi o ecclesiastici) che realizzeranno una visita apostolica alle istituzioni dei Legionari. I visitatori apostolici dovranno poi fare rapporto alla Santa Sede circa l'attività dell'ordine fondato da padre Maciel.

La disposizione di papa Ratzinger è stata comunicata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, in una lettera inviata al Superiore dei Legionari di Cristo, padre Alvaro Corcuera. Bertone riferisce che il papa "rinnova ai Legionari di Cristo, ai membri del Movimento Regnum Christi (i Legionari laici, ndr) e a tutti coloro che vi sono spiritualmente vicini, la sua solidarietà e la sua preghiera in questi momenti delicati.

Il Santo Padre - aggiunge - cosciente degli alti ideali che vi animano, e della fortezza e spirito di preghiera con cui state affrontando le attuali circostanze, vi incoraggia a continuare la ricerca del bene per la Chiesa e per la società, mediante le iniziative e le istituzioni che sono a voi proprie. A questo proposito, potrete contare sempre sull'aiuto della Santa Sede affinché, attraverso la verità e la trasparenza, in un clima di dialogo fraterno e costruttivo, superiate le difficoltà esistenti", dichiara Bertone.

ATS




http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=340409

martedì 31 marzo 2009, 19:40
Legionari di Cristo, il Papa ordina ispezione

Città del Vaticano - L'ombra del fondatore Marcial Maciel - accusato di abusi su seminaristi e del quale, già morto, è spuntata anche una figlia frutto di una relazione clandestina - si allunga sui Legionari di Cristo, uno degli ordini cattolici più ricchi di vocazioni. Il papa ha infatti istituito una commissione di prelati, che realizzeranno una visita apostolica alle istituzioni dei Legionari e del ramo laico Regnum Christi, e dovranno fare rapporto alla Santa Sede.

La disposizione di papa Ratzinger è stata comunicata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, in una lettera inviata al superiore dei Legionari di Cristo, padre Alvaro Corcuera. Il provvedimento era nell'aria, tanto che alcune settimane fa l'arcivescovo di Sydney George Pell, commentando la notizia della figlia segreta di padre Maciel, aveva chiesto una indagine vaticana, ipotizzando proprio l'opera di visitatori apostolici.

La lettera di Bertone riferisce che il papa "rinnova ai Legionari di Cristo, ai membri del Movimento Regnum Christi e a tutti coloro che vi sono spiritualmente vicini, la sua solidarietà e la sua preghiera in questi momenti delicati. Il Santo Padre - aggiunge - cosciente degli alti ideali che vi animano, e della fortezza e spirito di preghiera con cui state affrontando le attuali circostanze, vi incoraggia a continuare la ricerca del bene per la Chiesa e per la società, mediante le iniziative e le istituzioni che sono a voi proprie".

Il cardinale invita inoltre a contare sull'aiuto della Santa Sede affinché, "attraverso la verità e la trasparenza, in un clima di dialogo fraterno e costruttivo, superiate le difficoltà esistenti". I Legionari dunque non hanno ancora finito di fare i conti con il fondatore, un sacerdote messicano morto nel 2008 a 87 anni, accusato da alcuni seminaristi di abusi sessuali e punito dal Vaticano nel 2006 con il divieto di celebrare la messa in pubblico. Nonostante le restrizioni al suo ministero, le accuse infamanti (da lui sempre respinte), Maciel era rimasto fino alla fine il leader carismatico e indiscusso del suo ordine. I Legionari furono fondati nel 1941, e si presentarono subito come un movimento tradizionalista, retto da un ordine ferreo al suo interno. Fu però Paolo VI, papa conciliare, a sancirne un riconoscimento ufficiale nel 1965. Il movimento ha oggi sedi in 40 paesi del mondo e conta circa 650 sacerdoti e 2.500 seminaristi. A Roma gestisce il prestigioso Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e il Collegio Maria Mater Ecclesiae. Le nuvole sul fondatore dei Legionari, dopo decenni di sospetti e voci riportate dai media, si addensarono a partire dal 1998, quando alla Congregazione vaticana per la dottrina della fede cominciarono ad arrivare accuse formali nei suoi riguardi: si parlava di abusi sessuali da lui perpetrati su seminaristi sin dagli anni ottanta. E' stato papa Ratzinger a far ripartire il procedimento contro il sacerdote messicano, anche sull'onda dello scandalo dei preti pedofili che aveva messo in ginocchio la Chiesa negli Stati Uniti. Nel 2006, il prete non è stato ridotto alla stato laicale solo per ragioni di età. La Congregazione per la Dottrina della Fede gli ha però imposto "una vita riservata di preghiera e di penitenza, con la rinuncia ad ogni ministero pubblico".
 
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view post Posted on 2/4/2009, 08:00
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...42472girata.asp

2/4/2009 (7:29) - RETROSCENA
Vita segreta dei legionari di Cristo
Padre Marcial Maciel Degollado, il fondatore dell'ordine

Sesso, denaro e tesori spariti.
Il Vaticano ha aperto un'ispezione:
sospetti sul fondatore Maciel
G. GALEAZZI, G.A. ORIGHI
Padre Marcial Maciel Degollado, il defunto fondatore dei Legionari di Cristo? Un tombeur des femmes che spremeva le sue amanti, latino-americane, spagnole e anche italiane. E forse con altri figli oltre alla madrilena di 30 anni che, come sostiene «El Mundo», starebbe ricattando per l’eredità l’Ordine insieme alla madre, una donna sposata e ricchissima. Non solo: persino la figlia di una sua ex fiamma, la messicana Flora Garza, ha confessato al settimanale «Proceso»: «Maciel, dopo aver ricevuto 50 milioni di dollari e un rapporto durato 20 anni, abbandonò mia madre». Agli ospiti danno ancora da baciare la sua immaginetta, ma ora nella preghiera che i conservatori Legionari di Cristo recitano ogni sera la devozione al fondatore è attenuata. La Santa Sede ha disposto un’ispezione sull’ordine religioso in più forte crescita nel mondo per accertare gli scandali su «relazioni con donne» divampati dopo la conferma che padre Maciel Degollado, morto lo scorso anno a 87 anni e accusato di pedofilia, aveva un’amante fissa e una figlia. Come richiesto anche dal cardinale George Pell, gli ispettori (vescovi ed ecclesiastici indicati dal Papa) dovranno far chiarezza sui Legionari e sul ramo laico «Regnum Christi» per presentare poi un rapporto al segretario di Stato, Tarcisio Bertone.

A rivelare le sacrileghe love story del Rasputin azteco, nel libro «El Ilusionista», è il suo nipote (ed ex legionario) Alejandro Spinosa. La lista delle amanti è lunga e composta da signore che nuotavano tutte nell’oro. Talita Retes, la prima «dama benefactora» negli Anni 40. Poi Pachita Gandarillas, Edmé de Galas, Guillermina Dikins, la paperona Josefita Pérez, figlia di una stirpe di petrolieri che gli donò persino una villa a Cannes, Consuelo Fernández, sposa di un diplomatico di Madrid. Infine la ancor misteriosa amante spagnola. «El Mundo» sostiene che la figlia ha frequentato l’università Francisco de Vitoria (Madrid), dell’Ordine. «Io sono stato testimone di alcune delle sue conquiste, di cui si vantava», assicura Spinosa. I Legionari sono un movimento tradizionalista, retto da un ordine ferreo al suo interno, con sedi in 40 paesi del mondo, 650 sacerdoti e 2.500 seminaristi. A Roma gestiscono l’ateneo pontificio «Regina Apostolorum» e il collegio «Maria Mater Ecclesiae». Un ordine religioso che dal Messico è sbarcato in Spagna e in Irlanda prima di arrivare in Italia e che, alla generalizzata crisi delle vocazioni, oppone una clamorosa crescita nel numero di sacerdoti e chierici che si preparano nei suoi 25 seminari e noviziati sparsi nei cinque continenti.

Nei loro ranghi figurano personaggi quali l’imprenditrice spagnola Alicia Koplowitz, una delle donne più facoltose del mondo. Nelle università occidentali come nelle comunità parrocchiali delle zone rurali e indigene dell’America Latina, i Legionari predicano un’etica dell’economia ispirata più al liberismo cattolico statunitense che al terzomondismo dei teologi progressisti. Entrare nella Congregazione richiede 14 anni di studio e apostolato, tanto che la rivista americana «Time» ha equiparato i Legionari ai Gesuiti per la disciplina e la complessità del percorso formativo. Dall’antologia di scritti del loro discusso fondatore emerge la convinzione che i laici siano investiti di una missione assimilabile a quella sacerdotale. Il loro grande «sponsor» Karol Wojtyla li ha esortati a testimoniare nella società la loro solidarietà, ben sapendo che, a partire da un territorio missionario grande quanto la Svizzera assegnato da Paolo VI nella penisola messicano dello Yucatán, i Legionari sono riusciti a fondare centinaia di istituti superiori e università in tutto il mondo. Ogni dieci anni raddoppiano le vocazioni e migliaia tra i 70 mila membri del «Regnum Christi» lavorano a tempo pieno come assistenti spirituali al servizio delle parrocchie. Come già accaduto per Opus Dei e Comunione e Liberazione, la crescita tumultuosa dei Legionari è stata accompagnata da diffidenze e ostilità, come quella del capo del Sant’Uffizio, Ottaviani, bilanciata però dal favore di vescovi sudamericani e potenti cardinali. Pio XII li ricevette, col loro fondatore Marcial Marciel, con le parole: «Siate come un esercito schierato».
 
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http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE53107Z20090402

di Miguel Angel Gutierrez

Legionari Cristo, per messicani vittime abusi ci sono altri casi
giovedì 2 aprile 2009 11:45


CITTA' DEL MESSICO (Reuters) - L'inchiesta ordinata dal Papa Benedetto XVI sui Legionari di Cristo potrebbe portare alla scoperta di nuovi casi di abusi sessuali del genere di quelli commessi dal fondatore dell'influente ordine religioso. Lo ha affermato un gruppo di vittime di abusi.

Il Pontefice ha disposto nei giorni scorsi una indagine sull'ordine dei Legionari dopo una serie di scandali legati al suo fondatore, il messicano Marcial Maciel, morto nel 2008 a 87 anni.

"Disponiamo di testimonianze secondo le quali ci sono stati altri legionari che hanno seguito l'esempio di Maciel", ha detto ieri José Barba, rappresentante legale di otto ex legionari che hanno avviato una causa contro Maciel nel 1998. "Le ramificazioni del problema si spandono attraverso i Legionari di Cristo".

Barba, che dice di aver subito abusi da Maciel quando, adolescente, era entrato nell'ordine per diventare prete, ipotizza che l'indagine durerà diversi mesi.

"Ciò su cui devono indagare è le dimensioni del male, la cancrena che si è diffusa attraverso i Legionari di Cristo e che non è finita solo perché padre Maciel è morto".

A marzo, lo stesso ordine ha annunciato di avere le prove che Maciel, per decenni, ha vissuto una doppia vita.

Mentre era alla guida di un ordine di sacerdoti che facevano voto di celibato, Maciel aveva un'amante da cui ha avuto almeno un figlio.

Nel 2006, Papa Ratzinger aveva imposto a Maciel di ritirarsi in una vita di "preghiera e penitenza", dopo le accuse secondo cui il fondatore dell'ordine avrebbe molestato seminaristi giovani e adulti per decenni.

L'ordine ha negato le accuse di molestia per anni, ma il Vaticano ha agito contro Maciel dopo che sono venute alla luce nuove prove.

Fondato nel 1941, l'ordine, di ispirazione conservatrice, conta oggi circa 800 sacerdoti e 2.500 seminaristi in oltre 20 paesi.
 
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view post Posted on 6/4/2009, 10:18
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http://www.adistaonline.it/?op=articolo&id=44644


I LEGIONARI MARCANO “VISITA”:
IN ARRIVO UNA NUOVA ISPEZIONE VATICANA

34942. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Il quotidiano argentino Clarín l’aveva annunciato, qualche settimana fa, ma ora è ufficiale: la congregazione religiosa messicana ultraconservatrice dei Legionari di Cristo verrà sottoposta ad una visita apostolica da parte del Vaticano. E se non erano bastate a motivarla le accuse di abusi sessuali e pedofilia lanciate negli ultimi decenni contro il fondatore e superiore p. Marcial Maciel Degollado che, grazie al favore di cui godeva presso Giovanni Paolo II, non subì mai un processo - Ratzinger infatti nel 2006 “archiviò” il dossier del religioso, ingiungendogli di ritirarsi a vita privata, ma non emise un verdetto (v. Adista nn. 39 e 41/06) - ci è riuscita ora la notizia, emersa lo scorso febbraio (v. Adista n. 19/09), secondo cui p. Maciel ha intrattenuto una lunga relazione con una donna spagnola dalla quale aveva avuto una figlia, ora 22enne, del cui mantenimento, come di quello della madre, si è occupato nel corso degli anni. Oltre a ciò, si parla anche di irregolarità finanziarie di cui lo stesso Maciel sarebbe stato artefice. Questi elementi hanno scioccato a tal punto i Legionari, da far cadere la congregazione, nella quale il culto per il fondatore aveva un ruolo predominante, in una sorta di stress post-traumatico, causando smarrimento, disorientamento e un senso di incertezza per il futuro: nei seminari sono già sparite le immagini del religioso.



A 50 anni dalla prima visita apostolica

A dir la verità, non si tratterà della prima visita apostolica nella vita della congregazione messicana: dal 1957 al 1959, infatti ‑ gli anni a cui si riferiscono, tra l'altro, gli abusi sessuali di cui Maciel fu accusato, nel 1997, da nove religiosi o ex religiosi (v. Adista nn. 1, 39/02) ‑ ebbe luogo un'investigazione canonica, che affrontò soprattutto il modo in cui il fondatore esercitava la sua leadership. A quell'epoca non emerse alcun riferimento ad abusi sessuali, poiché ‑ spiegarono gli accusatori ‑ le questioni sessuali erano un tabù, ma Maciel fu comunque sospeso dal suo ruolo di capo della congregazione perché i membri fossero liberi di testimoniare, se necessario, contro di lui. Il giuramento di fedeltà a Maciel, però, li obbligava, di fatto, a non rivelare nulla che lo mettesse in cattiva luce: in quel caso sarebbero stati espulsi dal seminario. E così, per salvarlo, mentirono tutti, hanno poi raccontato, quarant'anni dopo, gli accusatori, e il 6 febbraio 1959 Maciel venne riconfermato nel suo ruolo.

Ora, con una lettera datata 10 marzo (curiosamente proprio il giorno del compleanno di Maciel), il Vaticano annuncia di voler intraprendere una visita apostolica. E lo fa nella persona del card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, mentre la questione sarebbe dovuta essere di competenza della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica. Probabilmente il prefetto di quest’ultima, il card. Franc Rodé, da sempre schierato in difesa dei Legionari e del loro fondatore, onnipresente alle loro celebrazioni, non era la persona più indicata in tale situazione.

Nella lettera di Bertone – pubblicata sul sito dei Legionari – si parla di “momenti delicati”, “difficoltà esistenti” ma non si fa cenno alla persona di Maciel, né si usa mai il termine “carisma” in riferimento alla congregazione. Bertone insiste, invece, sugli “alti ideali”, sulla “fortezza e spirito di preghiera” che animano i Legionari e che sono noti anche al papa, il quale li “incoraggia a continuare la ricerca del bene per la Chiesa e per la società”. Per questo, “attraverso verità e trasparenza, in un clima di dialogo fraterno e costruttivo”, verrà effettuata la visita apostolica, che avrà inizio dopo Pasqua.

Accanto alla lettera del Segretario di Stato, vi è quella di risposta del “director generalis” dei Legionari, p. Alvaro Corcuera, succeduto a Maciel alla guida della congregazione nel gennaio 2005. Una risposta che esprime sollievo e gratitudine per il provvedimento vaticano e che, senza mezze parole, imputa al defunto fondatore, un tempo idolatrato, colpe e delitti fino a poco tempo fa negati con recisione: parla infatti di “gravi fatti” nella vita del padre fondatore, che “erano già stati oggetto delle investigazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede, concluse nel maggio 2006” e di “quelli che sono venuti alla luce in tempi più recenti”. “Siamo profondamente dispiaciuti e chiediamo sinceramente perdono a Dio e a coloro che possano essere stati feriti per questo motivo”, continua Corcuera, assicurando Bertone della disponibilità “ad accogliere i visitatori apostolici”, nella prospettiva di continuare a “cercare la santità” e a “portare a pienezza il carisma” affidato da Dio. Qui, sì, si parla di carisma della congregazione: che va salvato, sembra, ad ogni costo. (ludovica eugenio)


 
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view post Posted on 12/5/2009, 19:35
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http://www.adistaonline.it/?op=articolo&id=45377

LEGIONARI DI CRISTO: IL “VIRUS” DI MACIEL COMINCIA A PROVOCARE ABBANDONI

Maggio 12, 2009 at 01:47 (Scandali ecclesiastici) (11 maggio 2009, abbandoni, legionari di cristo, padre maciel, virus padre maciel)

35007. NEW YORK-ADISTA. “Dopo circa 23 anni nei Legionari di Cristo, ho capito che è venuto per me il momento di continuare a seguire Cristo nel sacerdozio diocesano”. La scelta di p. Thomas Berg, negli Stati Uniti uno dei membri più noti dei Legionari di Cristo – è il fondatore ed il direttore esecutivo del Westchester Institute for Ethics and the Human Person, centro di ricerca in bioetica dei Legionari nato nel 1998 con sede a New York – può costituire un caso isolato o il primo di rilievo di una lunga serie, o ancora l’inizio di una lenta emorragia, dopo che la congregazione ultraconservatrice fondata dal religioso messicano p. Marcial Maciel Degollado è stata scossa dalle fondamenta in seguito alle scomode verità recentemente emerse e riguardanti lo stesso fondatore dei Legionari. Accusato per anni di abusi sessuali e pedofilia, infatti, dopo la morte avvenuta lo scorso anno, si è infatti scoperto che p. Maciel aveva condotto una doppia vita ed aveva addirittura una figlia (v. Adista n. 19/09).

In una congregazione fortemente strutturata intorno al culto della personalità del fondatore, queste rivelazioni non potevano che avere un effetto dirompente e traumatico di sbandamento sui membri, tanto che il Vaticano ha recentemente annunciato una Visita apostolica all’organizzazione (v. Adista n. 40/09). In quel contesto, proprio Berg, il 10 febbraio, aveva scritto una lettera aperta in cui aveva accusato i superiori dei Legionari di aver “fallito, e fallito miseramente, nel rispondere adeguatamente a questa crisi” e in cui chiedeva proprio l’invio di un visitatore apostolico.

La notizia dell’abbandono della congregazione da parte di p. Berg è stata diffusa il 7 maggio per mano dello stesso, che ha diramato un breve comunicato stampa (“per evitare speculazioni non necessarie e infondate sui motivi della mia decisione”, afferma) in cui dà ragione della sua decisione, maturata, dice, “nell’arco di quasi tre anni” anche se “le recenti rivelazioni sul fondatore della Legione, p. Marcial Maciel, sono state profondamente scioccanti”.

Pur sottolineando “la grande quantità di bene che Dio ha compiuto attraverso i preti Legionari e le opere di apostolato della congregazione nel corso dei sessant’anni della sua esistenza”, e affermando con forza la propria gratitudine, Berg non può evitare di affrontare la questione della attuale crisi della congregazione: “A mio parere, le gravi questioni all’interno di essa – scrive – richiederanno la sua totale riforma, se non una completa rifondazione. Spero che la imminente visita apostolica alla Legione costituirà un primo passo verso un nuovo inizio per i Legionari ed i membri di Regnum Christi [il braccio laico della Legione]”.

L’abbandono della Legione non comporterà per Berg la rinuncia alla guida del Westchester Insititute, anche se sarà ora nominata una nuova dirigenza e l’Istituto non sarà più “sotto la sponsorizzazione della Legione”. Il religioso afferma, infine, di voler proseguire la propria vita sacerdotale in questo modo e “grazie ad un ministero molto attivo nella arcidiocesi di New York”, sotto il nuovo arcivescovo Timothy Dolan. (ludovica eugenio)
 
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view post Posted on 30/6/2009, 18:06
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http://magister.blogautore.espresso.repubb...ori-apostolici/

I Legionari sotto torchio. Nomi e incarichi dei visitatori apostolici

Lo scorso marzo l’annuncio, il 15 luglio il via. I visitatori apostolici dei Legionari di Cristo interrogheranno le centinaia di sacerdoti e religiosi della congregazione fondata dal sacerdote messicano Marcial Maciel Degollado, sotto choc a causa dell’acclarata cattiva condotta del loro stesso fondatore, già messo da parte nel 2006 per abusi sessuali, e ora, un anno dopo la morte, scoperto colpevole d’aver avuto in Spagna un’amante e una figlia.

Come visitatori, le autorità vaticane hanno nominato cinque vescovi di cinque paesi diversi, ciascuno con l’incarico di ispezionare i Legionari di una particolare area del mondo:

– Ricardo Watti Urquidi, vescovo di Tepic nel Messico, incaricato per il Messico e il Centroamerica, dove i Legionari hanno 44 case con 250 sacerdoti e 115-120 religiosi e aspiranti sacerdoti;

– Charles J. Chaput, arcivescovo di Denver, incaricato per Stati Uniti e Canada, dove i Legionari hanno 24 case con 130 sacerdoti e 260 religiosi e aspiranti sacerdoti;

– Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria, incaricato per Italia, Israele (Gerusalemme), Filippine e Corea del Sud, dove i Legionari hanno 16 case con 200 sacerdoti e 420 religiosi e aspiranti sacerdoti (in Italia rispettivamente 13, 168 e 418);

– Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Concepción in Cile, incaricato per Cile, Argentina, Colombia, Brasile e Venezuela, dove i Legionari hanno 20 case con 122 sacerdoti e 120 religiosi e aspiranti sacerdoti;

– Ricardo Blázquez Pérez, vescovo di Bilbao, incaricato per Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Irlanda, Olanda, Polonia, Austria e Ungheria, dove i Legionari hanno 20 case con 105 sacerdoti e 160 religiosi e aspiranti sacerdoti.

L’investitura dei cinque visitatori è avvenuta la mattina di sabato 27 giugno in Vaticano, in una riunione con i cardinali Tarcisio Bertone, William J. Levada, Franc Rodé e Stanislaw Rylko. Ai cinque è stata data lettura delle conclusioni dell’indagine della congregazione per la dottrina della fede che portò alla condanna di Maciel nel 2006. Per gli spostamenti avranno a disposizione un budget di 10 mila euro ciascuno. In autunno depositeranno in Vaticano un rapporto.

Il visitatore italiano, monsignor Versaldi, 66 anni, è legatissimo al cardinale Bertone. È vescovo di Alessandria dal 2007. In precedenza è stato vicario generale della diocesi di Vercelli, nominato a questo incarico nel 1994 dal conterraneo Bertone, che all’epoca era il suo vescovo. È ferrato in diritto canonico e ha insegnato questa materia alla Pontificia Università Gregoriana. Ha il titolo di avvocato rotale ed è membro del supremo tribunale della segnatura apostolica. Lo scorso 26 aprile, in occasione delle festività della Madonna della Salve, patrona della diocesi di Alessandria, il cardinale Bertone si è recato in visita da lui, celebrando messa in cattedrale.

Ricade sotto la competenza di monsignor Versaldi l’ispezione, a Roma, della casa generalizia dei Legionari e quindi dei loro massimi dirigenti, quelli che sono stati più in simbiosi col fondatore.

Intanto, il 30 giugno sono stati ordinati a Roma 38 nuovi diaconi dei Legionari, la metà messicani, gli altri di altri otto paesi.
 
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view post Posted on 13/7/2009, 09:17
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http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1339296

I Legionari alla battaglia finale. Intervista esclusiva con padre Thomas Berg

Il Vaticano mette sotto indagine i Legionari di Cristo, allo sbando per le malefatte del loro fondatore. E per la prima volta un loro membro autorevole rompe il silenzio sui cruciali problemi esplosi nella congregazione

di Sandro Magister




ROMA, 13 luglio 2009 – Tra due giorni avrà inizio l'annunciata visita apostolica alla congregazione dei Legionari di Cristo.

I visitatori nominati dalla Santa Sede sono i seguenti cinque vescovi:

- Ricardo Watti Urquidi, vescovo di Tepic in Messico, incaricato della visita nel Messico e in Centroamerica, dove i Legionari hanno 44 case con 250 sacerdoti e 115-120 religiosi e aspiranti sacerdoti;

- Charles J. Chaput, arcivescovo di Denver, incaricato per Stati Uniti e Canada, dove i Legionari hanno 24 case con 130 sacerdoti e 260 religiosi e aspiranti sacerdoti;

- Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria, incaricato per Italia, Israele, Filippine e Corea del Sud, dove i Legionari hanno 16 case con 200 sacerdoti e 420 religiosi e aspiranti sacerdoti;

- Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Concepción in Cile, incaricato per Cile, Argentina, Colombia, Brasile e Venezuela, dove i Legionari hanno 20 case con 122 sacerdoti e 120 religiosi e aspiranti sacerdoti;

- Ricardo Blázquez Pérez, vescovo di Bilbao, incaricato per Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Irlanda, Olanda, Polonia, Austria e Ungheria, dove i Legionari hanno 20 case con 105 sacerdoti e 160 religiosi e aspiranti sacerdoti.

L’investitura dei cinque visitatori è avvenuta la mattina di sabato 27 giugno in Vaticano, in una riunione con i cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato, William J. Levada, prefetto della congregazione per la dottrina della fede, e Franc Rodé, prefetto della congregazione per gli istituti di vita consacrata.

In questa riunione, ai cinque è stata data lettura delle conclusioni dell’indagine vaticana che portò nel 2006 alla condanna del sacerdote Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo e del movimento laicale Regnum Christi ad esso collegato, per abusi sessuali su numerosi suoi giovani discepoli, in un arco di alcuni decenni.

Dopo la sua morte nel 2008 all'età di 88 anni, si è scoperto che Maciel ebbe anche una figlia, che ora ha circa vent'anni e vive in Spagna, nata da una relazione tra il sacerdote e una sua amante messicana.

Per una congregazione religiosa che aveva in Maciel il suo modello indiscusso, lo sbandamento è stato fortissimo. Di qui la decisione vaticana di procedere con una visita apostolica. Al termine dell'indagine, i visitatori consegneranno un rapporto alla Santa Sede, che deciderà di conseguenza.

La richiesta di una visita apostolica era stata avanzata, nei primi mesi di quest'anno, da alcuni degli stessi Legionari, tra i più stimati.

Uno di questi è l'americano Thomas Berg (nella foto), membro dei Legionari di Cristo dal 1986, sacerdote dal 2000, professore e confessore nel seminario della Legione a Thornwood, New York, molto impegnato nelle attività di formazione. In aprile ha lasciato la congregazione e ha chiesto d'essere incardinato nell'arcidiocesi di New York. L'arcivescovo Timothy Dolan gli ha affidato la vicaria della parrocchia di St. Columba in Hopewell Junction. Berg è anche direttore del Westchester Institute for Ethics and the Human Person.

In questa intervista, con parole pacate, padre Berg spiega qual è la reale posta in gioco, quali sono i punti di forza e di debolezza della congregazione posta sotto inchiesta, che cosa dovrà essere demolito e che cosa ricostruito. Denuncia il culto della personalità che circonda tuttora la figura di Maciel. Critica i motivi per cui l'obbedienza ai superiori degenera spesso in cieca sottomissione. Mette a fuoco la questione di fondo: come è possibile che siano venute tante cose buone da un'istituzione rivelatasi così piena di pecche.

È la prima volta che un membro autorevole, per molti anni, dei Legionari di Cristo, parla in pubblico e a cuore aperto dei cruciali problemi esplosi in questa congregazione.



"Una questione senza precedenti nella storia della Chiesa"

Intervista con Thomas Berg


D. – Quando di recente ha lasciato la Legione lei ha espresso in una dichiarazione la sua stima per la congregazione nella quale è stato formato come sacerdote. Quali sono le sue speranze ora che è stata annunciata una visita apostolica alla Legione di Cristo?

R. – Come la maggior parte degli appartenenti alla Chiesa, anch'io cerco di essere ottimista e pieno di speranza per la Legione e per il movimento Regnum Christi. Vogliamo solo il meglio per questi nostri fratelli e sorelle in Cristo. Comprendiamo che ciò potrebbe obbligare a prendere qualche amara medicina, ma sono convinto che una maggioranza di questi uomini e donne ammirevoli sapranno mostrarsi all'altezza della situazione, poiché essi davvero hanno un amore profondo per Cristo nei loro cuori. Mi preme ribadire di nuovo che non porto alcun astio, ira o risentimento nei confronti della Legione. Vado avanti con la mia vita. Tuttavia, l'avermi posto queste domande mi ha offerto l'opportunità di dire una serie di cose che in coscienza sono convinto vadano dette, in un momento come questo.

D. – Come prevede che andrà la visita?

R. – Ritengo fuori luogo per me anche solo cominciare a far congetture su questo.

D. – Quali consigli darebbe ai cinque visitatori?

R. – Mi limito a un solo suggerimento generale: aiutare i Legionari a dedicarsi a una onesta e oggettiva autocritica. Ciò che da ultimo ho trovato più sconcertante è il tipo di ragionamento collettivo che ha preso piede tra i Legionari: "Non pensiamo affatto che vi sia qualcosa di sbagliato nella cultura interna della Legione, ma se la Santa Sede ci dice di cambiare qualcosa, noi lo faremo". La docilità alla Santa Sede, per quanto lodevole e giusta, maschera una enorme falla: l'incapacità della Legione nel suo insieme di impegnarsi in una salutare autocritica. Non è più tempo di andare avanti come si è sempre fatto, eppure è questa l'impressione che si ricava dai Legionari in questi ultimi cinque mesi di crisi.

Questa incapacità di vedere e di riconoscere onestamente le falle e gli errori che così tante persone fuori della Legione vedono benissimo è fin troppo evidente. Ai Legionari si dovrebbe far capire che non è compito della Santa Sede riformare la Legione. La Legione sarà riformata a fondo solo quando riformerà se stessa da dentro. Ma questo potrà solo cominciare con un esame di sé che muova da dentro la Legione e ammetta gli errori della Legione.

D. – E i suoi consigli ai membri di Regnum Christi?

R. – Non ho nessun titolo per parlare a loro collettivamente. In febbraio una mia email che desideravo avesse una larga diffusione ma restasse privata fu resa pubblica dappertutto su internet. Ma se un qualsiasi membro di Regnum Christi me lo chiedesse di persona, il mio consiglio sarebbe dello stesso tipo: tu concentrati su Cristo, opera con cura per discernere la tua personale via, impegnati nella tua parrocchia, cerca di crescere nella tua vita interiore, sforzati di compiere una critica sana e informata della Legione e di Regnum Christi.

D. – Che cosa pensa che avverrà della Legione, a lungo termine?

R. – Di nuovo, non sarebbe saggio per me cominciare a far congetture su questo. È cosa che spetta allo Spirito Santo, che fortunatamente ha molte opzioni a sua disposizione!

D. – Che cosa pensa si debba fare a proposito del posto centrale dato agli scritti, alla persona e alla figura del fondatore, Marcial Maciel?

R. – Spero che la Legione acceleri al più presto la sua sconfessione di padre Maciel e la sua dissociazione da lui. Su questo punto, non vedo vie alternative. Tutti – e sottolineo tutti – i ritratti di Maciel che ancora sono appesi nella case dei Legionari devono essere rimossi. Devono smettere di citare i suoi scritti in pubblico (ho saputo che in una messa celebrata di recente in una comunità di Legionari chi tenne l'omelia ebbe ancora l'ardire di citare un brano di una lettera di Maciel). A proposito, un semplice passo in questa direzione comporterebbe anche la cessazione immediata della consuetudine di riferirsi a padre Maciel come a "nuestro padre" o "mon père": formula adulatoria il cui uso egli consentì e incoraggiò. Incredibilmente, molti se non la maggior parte dei Legionari ancora insistono a usare la formula.

D. – Quali pensa che siano i punti di forza su cui i Legionari e Regnum Christi possono poggiare, in questa fase di incertezza?

R. – Se la Legione è fedele alla propria parola, la Chiesa dovrebbe contare sulla docilità dei Legionari e dei membri di Regnum Christi a fare qualsiasi cosa sarà alla fine decisa su di essi e sul loro futuro. La Legione di Cristo e Regnum Christi sono composti da centinaia di buoni e santi uomini e donne di Dio. Io ho la stima più profonda per tanti di loro. Essi, nel loro insieme, costituiscono una ragione di ottimismo. Ma da ultimo la nostra fiducia deve poggiare sulla forza e l'azione dello Spirito Santo che, tramite la Santa Sede, aiuterà tutte le persone coinvolte a giungere a un giusto discernimento della soluzione più adatta per la Legione di Cristo e il movimento Regnum Christi.

D. – Quali sono le cose che lei pensa debbano cambiare nella cultura interna della Legione, specialmente legate al "voto di carità" recentemente abolito, il voto cioè di non criticare i superiori?

R. – Al centro dei seri problemi che riguardano la cultura interna della congregazione c'è un modo errato di comprendere e di vivere il principio teologico – in sé valido – secondo cui la volontà di Dio si manifesta al religioso attraverso il suo superiore. Il seminarista della Legione è erroneamente guidato a nutrire una esagerata concentrazione sulla "dipendenza" interiore dal superiore per virtualmente qualsiasi suo atto intenzionale (sia esplicitamente, sia in virtù di certe norme o autorizzazioni ricevute, sia in virtù di permessi abituali o presunti). Questo non è in armonia con la tradizione della vita religiosa nella Chiesa, né è teologicamente o psicologicamente appropriato. Comporta piuttosto una pericolosa soppressione della libertà personale (lontanissima dalla ragionata, ponderata e liberamente esercitata oblazione dell'intelletto e della volontà che lo Spirito Santo genuinamente ispira nelle istituzioni di obbedienza religiosa) e determina restrizioni non sane e non sante nella coscienza personale.

Inoltre, le norme della Legione che riguardano il "riferire", l'"informare", il "comunicare con", il "dipendere da" i superiori costituiscono un sistema di controllo e di conformità che ora deve essere considerato altamente sospetto, posto ciò che sappiamo di padre Maciel. In più esse ingenerano una nozione semplicistica e impoverita umanamente e teologicamente della volontà di Dio (il suo discernimento e manifestazione) che produce immaturità personale.

Più seriamente, la maniera di vivere entro la quale i Legionari praticano l'obbedienza è intrecciata con quel genere di indiscutibile sottomissione che in primo luogo ha consentito al culto della personalità di affermarsi attorno alla figura di Maciel, e poi ha coperto i suoi misfatti. I seminaristi della Legione sono essenzialmente allenati a sospendere la ragione nella loro obbedienza, a cercare un'intima totale conformità a tutte le norme e a resistere a ogni impulso interiore a esaminare o criticare le norme o le indicazioni dei superiori.

Certo, la motivazione prima che sta dietro a questa vita di obbedienza è l'ideale della totale "immolazione" di sé per amore di Cristo, in quanto incarnato nel vivere integralmente tutte le norme e le indicazioni dei superiori. Questa "immolazione" dell'intelletto e della volontà è nel cuore dell'"olocausto" che il Legionario è invitato a vivere per amore di Cristo e della Chiesa. Per quanto la motivazione sia valida – e generazioni di Legionari l'hanno seguita in buona fede – a lungo andare essa non solo si dimostra profondamente problematica, ma spiega anche il negativo cambiamento di personalità che molti, se non la gran parte dei Legionari subiscono nel tempo: la superficialità delle loro espressioni emotive, la mancanza di empatia e l'incapacità a relazionarsi normalmente con gli altri nei più vari contesti, la sensazione generale di condurre una vita "a parte", eccetera. Solo eccezionalmente i sacerdoti della Legione superano questo stato, ma solo grazie ai molti talenti e ai doni umani che essi portano con sé nella Legione.

D. – Quali elementi lei trova più sconcertanti e bisognosi di una speciale attenzione da parte dei visitatori?

R. – Ne cito un paio. Perché, per esempio, circa venticinque preti della Legione continuano a essere chiamati a un "rinnovamento spirituale" della durata di due mesi nel centro di spiritualità della Legione a Cotija, Michoacan, in Messico, ospitati proprio nella casa (ora centro di ritiri e museo) nella quale crebbe padre Maciel? Perché lì? Perché a Cotija? Perché ancora oggi?

Inoltre, perché la Legione continua a lavorare per raccogliere vocazioni? Oggi? In queste circostanze? Sarebbe un vero gesto di onestà per la Legione di Cristo anche solo decidere di bloccare ogni attività vocazionale almeno per la durata della visita canonica, e ancor meglio fino a quando avrà riportato ordine nella propria casa.

Una delle mie preoccupazioni più profonde è che i seminaristi della Legione non sono attualmente in condizione di discernere adeguatamente ciò che Cristo chiede a loro di fare. E questo perché essi sono sistematicamente privati di quel genere di informazioni che hanno non solo il diritto ma anche il fondamentale bisogno di conoscere: una informazione completa degli elementi base della doppia vita di padre Maciel; la consapevolezza che la vita religiosa, con le sue norme e la disciplina interna, che essi si apprestano a vivere è profondamente problematica e ha bisogno di uno scrutinio e di una revisione da cima a fondo; una esposizione esauriente delle critiche ragionevoli che sono state portate contro la Legione e Regnum Christi; e un'onesta ammissione degli errori della Legione da parte dei suoi alti superiori. Dovremmo tutti trovare sconvolgente che la maggior parte dei seminaristi della Legione – e lo stesso si può dire dei membri consacrati di Regnum Christi – ancor oggi vivano la loro vita quotidiana nella più grande ignoranza della maggior parte di queste cose, protetti come sono virtualmente da tutte le informazioni negative riguardanti la Legione e Regnum Christi. Di conseguenza, essi mancano della necessaria libertà interiore per discernere l'autentica voce di Dio nelle loro vite presenti. Questo è un elemento al quale i visitatori hanno bisogno di dedicare molta attenzione.

Una questione ancor più profonda, naturalmente, è quella del carisma. Io, personalmente, sento il bisogno che alla fine la Chiesa in qualche forma riaffermi la validità di un carisma istituzionale nella Legione di Cristo e in Regnum Christi. Specialmente i membri di Regnum Christi hanno bisogno di sapere dalle più alte autorità della Chiesa se c'è stato davvero un genuino carisma ispirato dalla Spirito Santo all'opera nella Legione e in Regnum Christi, oppure se ciò che la Chiesa ha visto nei sessantotto anni del fenomeno della Legione è stato piuttosto Dio che semplicemente ha tirato fuori del gran bene da un'iniziativa primariamente umana e piena di pecche.

Tale questione – se qui sia presente o no un genuino carisma istituzionale – è veramente seria e, da come si presenta nel caso della Legione, è senza precedenti nella storia della Chiesa. Io spero che i visitatori ricavino utili informazioni che aiutino la Santa Sede a trovare la giusta risposta a tale questione.

Da ultimo, temo che potranno venir fuori altre vittime di padre Maciel. Il bene della loro vita deve diventare più chiaramente una priorità doverosa e visibile, per i superiori della Legione. Ho la speranza che i superiori che hanno raccolto molte più informazioni a questo riguardo siano pronti ad aprirsi senza riserve ai visitatori.

D. – Pensa che l'attuale dirigenza della Legione sia stata troppo strettamente associata al fondatore, per continuare a dirigere la congregazione?

R. – Giusta domanda. La Santa Sede può valutare la cosa, ma in definitiva credo che la corretta risposta a questa domanda possa sorgere da un capitolo generale della congregazione che, a mio giudizio, dovrebbe essere condotto sotto la stretta supervisione della Santa Sede e sospendendo le correnti disposizioni per un capitolo generale che si trovano nelle attuali costituzioni della Legione, in modo da consentire la più larga partecipazione di una pluralità di membri, specialmente di quelli che non sono o non sono stati in posizioni di comando.

D. – Può sopravvivere una congregazione come la Legione senza il "modello" fornito dal fondatore?

R. – Dio può fare tutto. Lo Spirito Santo può certamente far sorgere un gruppo di Legionari – cofondatori che si sono dissociati interiormente da padre Maciel – i quali, sotto l'ispirazione dello Spirito, possano offrire modelli di vita per i futuri membri e guidare una nuova generazione di Legionari, attingendo al ricco tesoro di spiritualità religiosa che è il patrimonio della Chiesa. E ciò potrà anche essere trasmesso al movimento Regnum Christi.

 
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19/8/2009 - SAREBBERO ALMENO CINQUE, CHIEDONO RICONOSCIMENTO PATERNITÀ

Scandalo paternità




Nuovi guai per i Legionari di Cristo: spuntano altri figli del fondatore Maciel


GIACOMO GALEAZZI

Da quando nello scorso luglio il Vaticano ha ufficializzato l’avvio dell’inchiesta promossa dalla Segreteria di Stato sulla congregazione dei Legionari di Cristo, si moltiplicano gli scandali e i guai per il fondatore di una delle organizzazioni più potenti della Chiesa, padre Marcial Maciel. A far precipitare la situazione in questi giorni è la comparsa, in diverse parti del mondo, di diversi figli di padre Maciel, almeno cinque, anche se naturalmente la loro identità dovrà essere ulteriormente verificata. Se fino ad ora si sapeva - e già la cosa aveva destato un enorme scalpore - di una sola figlia, ora lo scandalo sembra dilagare da ogni parte. Sta di fatto che le vicende del fondatore dei Legionari, hanno catturato l’attenzione della stampa spagnola e latinoamericana, le due aree del mondo in cui la congregazione è più forte. Il quotidiano spagnolo «El Mundo», di area moderata e tutt’altro che anticlericale, ha svelato per primo l’identità della figlia di padre Maciel. Di questa discendenza del fondatore vi è già certezza, la notizia fu divulgata all’inizio di quest’anno e non è stata mai smentita dai Legionari. Anzi è stata una delle cause scatenanti dell’indagine vaticana. Nel frattempo si moltiplicavano in diverse parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, le richieste dei vescovi che chiedevano al Vaticano di intervenire con un’indagine sulla situazione all’interno della Congregazione. I Legionari di Cristo, che sono oggi una delle realtà della Chiesa di maggior successo a livello mondiale, vivono dunque una stagione davvero drammatica. Anche perchè fra le accuse mosse dai loro detrattori c’era quello del «culto della personalità» verso il fondatore, quel padre Maciel accusato in Messico, sua patria d’origine dove diede inizio all’avventura dei Legionari, di pedofilia. Almeno 8 casi gli sono stati attribuiti. Negli ultimi anni della sua vita padre Marcial Maciel aveva lasciato la guida dell’organizzazione, da ultimo, nel 2006, lo stesso Papa gli aveva intimato di restare in silenzio e di condurre una vita appartata e di preghiera. Un modo, questo, per escluderlo dalla Chiesa e risparmiargli un processo canonico. Del resto da lì a poco, nel 2008, Maciel morì. Ma con la morte sembra essersi aperto un vaso di Pandora
dal quale sta uscendo di tutto. Così alle accuse di pedofilia ora si
aggiungono nuovi capitoli, in particolare quello dei figli che
reclamano per altro l’eredità dell’immenso patrimonio dei Legionari
di Cristo. Un bel problema anche per i cinque ispettori nominati dal
Vaticano al fine di controllare le case dei Legionari e del movimento
laico Regnum Cristi, sparse nei cinque continenti. Secondo quanto
pubblicato dalla stampa spagnola, la figlia di Maciel si chiama Norma
Hilda Rivas, ha compiuto 23 anni e ora vive in un quartiere alto
borghese della capitale spagnola. Sua madre è Norma Hilda Banos, ha 49 anni e sostiene accuse molto gravi: cioè di essere stata violentata da padre Maciel il quale
avrebbe abusato anche di sua figlia. Un quadro a dir poco fosco. Senza
contare che, una volta venuta alla luce Norma, ora si contano altri
tre figli in Messico, fratelli fra di loro, un’altra già morta in
Svizzera, e un altro ancora in Gran Bretagna. E la parola è passata
naturalmente agli avvocati che ora rivendicano una parte del
patrimonio dei Legionari per i loro assistiti. Il fatto è che Norma, la madre della figlia spagnola di Maciel, aveva a suo tempo raggiunto un vantaggioso accordo economico per
conservare il suo silenzio con il Legionari, e ora anche i tre figli
messicani di Maciel vogliono il riconoscimento della paternità e
naturalmente denaro. Alla Rvias Maciel aveva lasciato beni immobili a
Madrid del valore di circa 2 milioni di euro, mentre il patrimonio
complessivo dei Legionari raggiungerebbe i 20 miliardi di euro
attraverso donazioni, investimenti, e eredità raccolte da padre
Maciel. Lo sconcerto è accresciuto dal fatto che queste
notizie apparse nelle ultime settimane fra Messico e Spagna,
accompagnate da infiniti dettagli, non sono state minimamente smentite
nè di Legionari nè, tantomeno, dal Vaticano; da parte di
quest’ultimo del resto c’è un indagine in corso e la materia
certamente farà parte del dossier che sarà consegnato alla Santa
Sede. La macchina della visitazione apostolica è partita lo scorso 15
luglio. A metterla in pratica saranno mons. Ricardo Watty Urquidi,
Vescovo di Tepic (Messico), per il Messico e il Centroamerica. E
proprio nel Messico il movimento ha la sua origine e la sua forza
maggiore, qui fu fondato nel 1941. Poi a mons. Charles Joseph Chaput,
arcivescovo di Denver (Stati Uniti), saranno affidati gli Stati Uniti
e il Canada. Quindi l’Italia - e la Curia generalizia della Congregazione -
saranno affidati a mons. Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria,
che avrà il compito di passare ai raggi x i Legionari anche in
Israele, Corea e Filippine. A Mons. Ricardo Ezzati Andrello,
Arcivescovo di Concepciòn (Cile), toccherà invece il in Sudamerica.
Infine Mons. Ricardo Blàzquez Pèrez, Vescovo di Bilbao (Spagna), e
già presidente dei vescovi spagnoli, si occuperà dell’ Europa. E qui sta una delle preoccupazioni che della Congregazione guidata oggi da Alvaro Corcuera, successore di Maciel. Blazquez infatti dovrebbe fare un primo rapporto in Vaticano già in settembre,
Norma Hilda Banos, la madre della figlia spagnola di Maciel, ha
annunciato di voler parlare con lui per metterlo a parte di tuta la
vicenda. «I medici vicini a padre Maciel hanno detto che aveva due personalità distinte: non solamente un problema di doppia vita. In un momento era il fondatore,
in un altro un misero uomo». Le parole che gettano una luce nuova sul
drammatico caso di Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di
Cristo prima accusato di pedofilia e ora, dopo la morte, di aver avuto
diversi figli con altrettante donne anche minorenni, sono quanto mai
autorevoli. Le ha pronunciate infatti il cardinale Francisco Javier
Errazuriz, arcivescovo di Santiago e già presidente del Celam,
l’organismo che riunisce le conferenze episcopali latino americane.
Secondo Errazuriz dunque, che cita fonti mediche vicine al padre
Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo soffriva di disturbi di
doppia personalità, una sorta di «Psycho» in abito talare.
Un’affermazione che certamente peserà nelel indagini in corso sui
Legionari. D’altro canto i Legionari di Cristo sono particolarmente
presenti proprio in America Latina e uno dei cinque ispettori nominati
dal Vaticano per indagare sulla realtà interna della congregazione è
per l’appunto cileno. Si tratta di mons. Ricardo Ezzati Andrello,
Arcivescovo di Concepciòn, il quale ha detto di voler finire il
proprio lavoro entro Natale. Il card. Errazuriz, le cui parole sono
state riportate dal quotidiano cileno «La Tercera», è stato
intervistato nel corso di un’inchiesta televisiva sul padre Maciel.


 
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view post Posted on 24/11/2009, 19:42
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http://www.asca.it/news-LEGIONARI__DIRETTO...76811-ORA-.html

24-11-09
LEGIONARI: DIRETTORE CORCUERA, CHIEDIAMO PERDONO, SAREMO PIU' UMILI


(ASCA) - Roma, 24 nov - La Congregazione dei Legionari di Cristo uscira' dalla visita apostolica disposta dalla Santa Sede ''piu' umile'', chiedendo allo stesso tempo ''perdono'' alle vittime del suo fondatore, p. Marcial Maciel Degollado.

Lo ha affermato, rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della Pontificia Universita' Europea, il direttore generale della Congregazione, p. Alvaro Corcuera. La visita vaticana e' stata disposta dopo la scoperta della ''doppia vita' del suo fondatore Maciel, che avrebbe avuto almeno un figlio nel corso della vita. Maciel e' stato anche accusato da numerosi ex-legionari di abusi sessuali su minori, un'accusa che aveva portato papa Benedetto XVI a obbligarlo ad una vita di penitenza e preghiera, con l'abbandono di tutti gli incarichi ufficiali, nel 2006. Il fondatore dei Legionari e' poi morto nel 2008.

P. Corcuera ha avuto oggi un incontro privato di quindici minuti con il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, di cui pero' non ha voluto rivelare i contenuti. La durata della visita non e' stabilita, anche se secondo il sacerdote il processo potrebbe concludersi ''entro la fine dell'anno''.

Quanto al futuro della Congregazione, il direttore generale ha espresso la volonta' di ''metterci al servizio di quello che chiede la Santa Sede''. ''Siamo molto in pace - ha aggiunto - perche' siamo sicuri che la grazia di Dio ci accompagna''. Per p. Corcuera, di fronte alle rivelazioni sulla vita del fondatore dei Legionari, ''dobbiamo riconoscere queste cose, dobbiamo accettarle, e dobbiamo andare avanti con molto dolore, chiedendo perdono a tutte le persone che hanno sofferto''.

Il direttore generale dei Legionari si e' soffermato anche sul proprio rapporto con p. Maciel, che ha avuto modo di conoscere bene nel corso degli anni precedenti alla sua morte.

''Ho ricevuto cose buone'', ha detto, ''ma adesso sono triste'' per le rivelazioni sulla sua vita: ''Questo logicamente e' un dolore - ha aggiunto -, accettiamo con dolore, chiediamo perdono''. Dalla visita, ha concluso, uscira' ''una Congregazione piu' umile, una Congregazione che possa servire gli altri con una grandissima purezza di intenzione, con grandissima bonta' e misericordia. Servire gli altri: e' questo quello che abbiamo sempre imparato''.
 
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http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2010/03...abusi-sessuali/

marzo 4th, 2010 at 10:17
Legionari di Cristo: figli del fondatore denunciano abusi sessuali
» by Lucignolo in: Senza categoria
Un giovane messicano, che sostiene di essere figlio del defunto fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel, ha denunciato oggi che il sacerdote ha abusato di lui e del suo fratellastro quando erano bambini.
Il giovane ha denunciato gli abusi nel corso di un lunga intervista con una radio messicana, in cui sua madre, Blanca Estela Lara, ha raccontato di aver conosciuto Maciel, quando lei aveva 19 anni e lui 56. Il fondatore dei Legionari di Cristo, poi morto nel 2008 all’età di 87 anni, si era fatto passare per un dipendente della Shell e perfino per agente della Cia. Sul fondatore dei Legionari di Cristo, per il quale si è già parlato di figli ed abusi sessuali, è in corso da tempo un’inchiesta avviata dal Vaticano.
La donna ha sostenuto che, durante la loro lunga vita in comune, era nato il figlio, che aveva fatto registrare all’anagrafe con il doppio cognome, come usa in America Latina, di Gonzalez Lara.La Lara ha precisato di aver vissuto per almeno trent’anni con Marcial Maciel ma ha sostenuto di aver appreso ci veramente fosse solo dopo un ventennio, nel 1997, quando la rivista Contenido pubblicò un articolo sul suo conto.
Blanca Estela Lara ha anche raccontato che il sacerdote aveva accettato di adottare un figlio che lei aveva avuto da un altro uomo. Appunto Omar che, insieme al fratellastro Josè Raul, havrebbe subito gli abusi sessuali da parte del sacerdote e che ha partecipato all’intervista insieme alla madre. Josè Raul, parlando alla Mvs Radio, ha sostenuto che suo padre ha cominciato ad abusare di lui durante un viaggio in Colombia quando aveva sette anni. Omar ha invece raccontato che ciò gli accadde durante un viaggio a Madrid.
Entrambi hanno precisato che quando non avevano ancora 10 anni Maciel, che loro conoscevano come Josè Rivas, costringeva entrambi a masturbarlo e a scattare foto per registrare l’atto.
I Legionari di Cristo sono una delle congregazioni più conservatrici della Chiesa: oggi conta alcune centinaia di sacerdoti, oltre 3.000 seminaristi ed è presente in una trentina di Paesi. Le prime versioni sulla seconda vita del fondatore cominciarono a circolare nel 2006: Maciel venne allontanato e gli venne imposta «una vita di orazioni e penitenza».
Nel maggio del 2009, papa Benedetto XVI ha incaricato cinque vescovi di indagare sul caso e lo scorso 22 febbraio la Congregazione ha chiesto perdono ammettendo che Maciel aveva avuto una figlia (sebbene alcune fonti parlassero di almeno sei figli con due donne).
La stampa messicana, a suo tempo, sostenne che Macile abusava dei seminaristi e che era dipendente dalla morfina. Con l’intervista di Blanca Estela Lara e dei due figli, è la prima volta che qualcuno conferma pubblicamente tali versioni. In proposito, mentre la donna si è chiesta se Benedetto XVI «continuerà a permettere che la Congregazione» volti le spalle a lei ed ai suoi figli, praticamente senza soldi.
Nel dirlo, la donna ha rivelato che sta cercando di recuperare fondi che Maciel ha presumibilmente lasciato loro su un conto in Svizzera. Dal canto suo Josè Raul, nel riferirsi alla recente ammissione dei Legionari di Cristo, ha sostenuto che anche il Vaticano «alla fine dovrà ammettere quando accadeva all’interno della congregazione». Secondo i media messicani, il rapporto chiesto dal pontefice starebbe per essere consegnato alla Segreteria di Stato
 
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http://www.asca.it/news-LEGIONARI__ACCETTI...04956-ORA-.html

LEGIONARI: ACCETTIAMO DI NON POTER PIU' CONSIDERARE MACIEL UN MODELLO


(ASCA) - Roma, 26 mar - ''Accettiamo con dolore che davanti alla gravita' delle sue mancanze, non possiamo guardare la sua persona come modello di vita cristiana o sacerdotale''.

Lo scrivono i vertici della congregazione dei Legionari di Cristo, su cui papa Benedetto XVI ha ordinato una Visita apostolica da poco conclusasi, dopo le rivelazioni emerse sulla 'doppia vita' del fondatore Marcial Maciel.

In un comunicato diffuso oggi al termine della riunione annuale dei leader della Legione, guidata dal p. Alvaro Corcuera, l'ordine esprime il proprio ''dolore e rammarico a tutte e ad ognuna delle persone che sono state danneggiate dalle azioni del nostro fondatore'': ''Partecipiamo - aggiungono i Legionari - alla sofferenza che questo scandalo ha causato alla Chiesa e ci affligge e ci addolora profondamente''.

In particolare, i Legionari chiedono perdono ''a tutte quelle persone che hanno accusato'' p. Maciel in passato ''e ai quali non si diede credito o non si seppe ascoltare perche' in quel momento non potevamo immaginarci questi comportamenti'', come le vittime dei suoi abusi sessuali.

Quanto ai sospetti di complicita' con gli abusi commessi dal fondatore, i Legionari precisano che ''se risultasse che ci sia stata qualche collaborazione colpevole, agiremo secondo i principi di giustizia e carita' cristiane responsabilizzando queste persone dei loro atti''.

''Dio - osservano i vertici della congregazione - nei suoi misteriosi disegni ha scelto P. Maciel come strumento per fondare la Legione di Cristo e il Movimento Regnum Christi e ringraziamo Dio per il bene che ha compiuto''. ''Ispirandoci nell'esempio di Cristo - concludono - che condanna il peccato ma cerca di salvare il peccatore e convinti del significato e della bellezza del perdono, raccomandiamo il nostro fondatore all'amore misericordioso di Dio''.

asp/sam/rob
 
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Pedofilia/ 'NCR': Fondatore Legionari Cristo corrompeva Vaticano
di Apcom
"Sodano tra i protettori; Ratzinger rifiutò bustarella"
Roma, 7 apr. (Apcom) - Il fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel Degollado (1920-2008) "inviava flussi di denaro ai funzionari della Curia romana" con lo scopo di "comprare il sostegno per il suo gruppo e la difesa per sé, semmai lo sbalorditivo segreto della sua vita fosse stato scoperto", secondo il 'National Catholic Reporter' (Ncr). In una nota diffusa a fine marzo, a pochi giorni dalla conclusione della prima fase di una visita apostolica del Vaticano, la congregazione ha riconosciuto che il proprio fondatore abusò sessualmente di alcuni seminaristi minorenni, concepì figli illegali e mise in atto "altri gravi comportamenti". I Legionari di Cristo e l'associazione laicale Regnum Christi hanno poi affermato di attendere "con obbedienza filiale" le prossime indicazioni del Papa. La rivista statunitense 'Ncr' sostiene che padre Maciel "aveva il sicuro sostegno di tre figure-chiave" della Santa Sede: il cardinale Eduardo Martinez Somalo, allora prefetto della congregazione per i religiosi, monsignor Stanislaw Dziwisz, allora segretario personale di Giovanni Paolo II, e l'allora Segretario di Stato Angelo Sodano, intervenuto di recente - alla messa di Pas-Equa in piazza San Pietro e in un'intervista all''Osservatore romano' - in difesa del Papa contro gli attacchi mediatici sul caso della pedofilia. La testata americana intervista alcuni testimoni che riferiscono che il fondatore dei Legionari di Cristo faceva giungere a diversi esponenti del Vaticano "donazioni". "Un cardinale che rifiutò un regalo finanziario della Legione fu Joseph Ratzinger", scrive 'Ncr'. "Nel 1997 tenne una lezione di teologia ai Legionari. Quando un Legionario gli porse una busta dicendo che era per usi caritatevoli, Ratzinger rifiutò". Secondo la testata Usa, "dopo che alcuni ex legionari che erano stati vittime" di violenze sessuali "sporsero denuncia canonica contro Maciel alla Congregazione per la Dottrina della fede, Sodano in qualità di Segretario di Stato fece pressioni su Ratzinger, in quanto prefetto della congregazione, perché fermasse il procedimento". Eletto Papa, Ratzinger mandò però avanti l'istruttoria. Il nuovo prefetto del dicastero vaticano, il cardinale William Levada, "tenendo conto sia dell'età avanzata del Rev.do Maciel che della sua salute cagionevole", decise, come si legge in una nota diffusa dalla sala stampa vaticana il 19 maggio 2006, "di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico".
 
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view post Posted on 14/4/2010, 09:22
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Preti pedofili, caso Maciel: negli Usa bufera su legami con Sodano
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NEW YORK (13 aprile) - Il filo rosso dei legami tra padre Marcial Maciel e il cardinale ex segretario di Stato Vaticano Angelo Sodano finisce sotto i riflettori negli Usa: la rivista cattolica indipendente National Catholic Reporter (Ncr) torna a scavare sul controverso fondatore dei Legionari di Cristo, morto nel 2008 dopo essersi reso colpevole di decine di abusi sessuali su minori e di una doppia vita fatta di donne e figli illegittimi.

«Il fulcro del piano di Maciel per assicurare la sua 'legacy' a Roma era l'università della Legione, Regina Apostolorum. Il cardinal Sodano, segretario di Stato Vaticano dal 1990 al 2006, fu una figura chiave nella crescita dell'università a Roma», ha scritto la rivista cattolica nella seconda puntata di una inchiesta dedicata ai legami tra Maciel e il Vaticano. «I sospetti del National Catholic Reporter dovrebbero essere supportati da prove», ha commentato con l'Ansa il vescovo di Alessandria monsignor Giuseppe Versaldi, uno dei cinque 'visitatorì incaricati da papa Benedetto XVI di indagare sull'ordine di Maciel che a giorni potrebbe essere commissariato.

Intanto negli Stati Uniti l'inchiesta del Ncr ha provocato il consueto scossone: «C'è un cardinale la cui testa dovrebbe rotolare: Sodano. Le dimissioni sarebbero il miglior modo per ripudiare la sordida maniera con cui padre Maciel fu protetto per tanti anni a Roma», si legge su America, la rivista dei gesuiti Usa. L'inchiesta del National Catholic Reporter è firmata da Jason Berry, l'equivalente per lo scandalo della pedofilia negli Usa di quello che Carl Bernstein e Bob Woodward furono per la politica al tempo del Watergate.

Nel 1985 un'inchiesta di Berry in Louisiana mise per la prima volta in luce un caso di pedofilia da parte del clero. Stavolta, in due riprese, il giornalista ha portato alla ribalta la rete di contatti dell'impero di Maciel facendo i nomi, oltre che di Sodano, del cardinale Eduardo Martinez Somalo, già prefetto della Congregazione per gli Istituti della Vita Consacrata e di monsignor Stanislaw Dziwisz, il segretario polacco di Papa Giovanni Paolo II, divenuto ora cardinale di Cracovia. «Alla fine degli anni Novanta, quando otto ex Legionari denunciarono Maciel davanti alla Congregazione per la Dottrina della Fede, Sodano fece pressioni sull'allora cardinale Ratzinger per non processarlo», scrive il Ncr che riconduce l'amicizia tra l'allora segretario di Stato e il prete messicano al Cile degli anni di Pinochet.

«Più tardi a Roma come ospite d'onore ai banchetti della Legione, il cardinale divenne il più grande sostenitore di Maciel', afferma Berry che cita Glen Favreau, un avvocato americano ed ex Legionario a Roma tra 1990 e 1997, secondo cui Sodano sarebbe intervenuto presso le autorità italiane per ottenere varianti al piano edilizio per costruire l'Università. «Maciel assunse poi il nipote di Sodano, Andrea, come consulente» e a questo punto la vicenda si intreccia con un'altra ben nota alle cronache degli Stati Uniti: Andrea Sodano divenne in seguito il socio in affari di Raffaello Follieri.

L'uomo d'affari pugliese ex fidanzato dell'attrice Anna Hathaway fu condannato nel 2008 a New York per aver truffato, millantando credito in Vaticano, alcuni investitori americani tra cui il re dei supermercati - e amico di Bill Clinton - Ron Burkle. L'inchiesta del Ncr arriva mentre in Vaticano sta per andare in porto il lavoro dei 'visitatorì apostolici sull'ordine dei Legionari: l'ipotesi del commissariamento - ha detto monsignor Versaldi - è una delle opzioni «ma non l'unica possibile». Secondo John Allen, vaticanista del Ncr, una decisione sarebbe alle porte, probabilmente dopo il rientro del Papa da Malta: come possibile commissario Allen indica il cardinale portoghese Jose Saraiva Martins, 78 anni, che nel 2008 ha lasciato la Congregazione per la Causa dei Santi e che proviene anche lui da un ordine religioso.


http://notizie.virgilio.it/notizie/politic...e,23806029.html

Pedofilia/ Verso commissariamento Legionari, vertice a fine mese
I 5 visitatori hanno presentato rapporti. 'America' contro Sodano
postato 13 ore fa da APCOM
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Roma, 13 apr. (Apcom) - I Legionari di Cristo sono incamminati verso un commissariamento da parte del Vaticano, dopo l'accertamento delle malefatte del fondatore, il sacerdote messicano Marcial Maciel Degollado (1920-2008).

A luglio dell'anno scorso la Santa Sede ha lanciato una visitazione apostolica ai Legionari. La prima fase, ispettiva, si è conclusa a metà marzo, e ora, a fine aprile, i cinque visitatori - mons. Giuseppe Versaldi, mons. Ricardo Blazquez, mons. Charles J. Chaput, mons. Ricardo Ezzatti e mons. Ricardo Watty - incontreranno il Segretario di Stato Bertone. Nessuna soluzione è esclusa a priori, e sarà comunque il Papa, alla fine, a decidere il destino di questa congregazione religiosa. I cinque visitatori, inoltre, hanno consegnato cinque rapporti distinti e leggermente divergenti sulle conclusioni. Ma il commissariamento è la soluzione più probabile. "La maggior parte dei legionari sono incolpevoli e la visitazione è stata compiuta per aiutare la congregazione a uscire dalla crisi", spiega una fonte bene informata.

In una nota diffusa a fine marzo, a pochi giorni dalla conclusione della prima fase, la congregazione ha riconosciuto che il proprio fondatore abusò sessualmente di alcuni seminaristi minorenni, concepì figli illegali e mise in atto "altri gravi comportamenti". I Legionari di Cristo e l'associazione laicale Regnum Christi hanno poi affermato di attendere "con obbedienza filiale" le prossime indicazioni del Papa. Nel frattempo la rivista americana 'National Catholic Reporter' ha denunciato, nelle ultime settimane, le 'coperture' vaticane di padre Maciel, facendo i nomi del cardinale Eduardo Martinez Somalo, ex prefetto della congregazione per i religiosi, monsignor Stanislaw Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II, e dell'ex Segretario di Stato vaticano Angelo Sodano. L'allora cardinal Ratzinger, al contrario, non fu tenero con il fondatore dei Legionari di Cristo e, divenuto Papa, costrinse Macial alla vita ritirata e di pentimento. Per Sodano, intanto, il blog della rivista dei gesuiti americani 'America' ha chiesto le "dimissioni".
 
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