Laici Libertari Anticlericali Forum

Eluana Englaro: La storia infinita...

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Felipe-bis
view post Posted on 13/11/2008, 21:23




http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/EL...ttaglio/3408500
CdV, 21:16

ELUANA: CEI, SERVE LEGGE CHE SALVAGUARDI LA VITA
"Delicato rispetto e profonda compassione" sono espresse dai vescovi italiani per Eluana Englaro e "la sua dolorosa vicenda". Ma, spiega una nota della Cei, "non possiamo fare a meno di richiamare alla loro responsabilita' morale quanti si stanno adoperando per porre termine alla sua esistenza. La convinzione che l'alimentazione e l'idratazione non costituiscano una forma di accanimento terapeutico e' stata piu' volte, anche di recente, resa manifesta dalla Chiesa e non puo' che essere riaffermata anche in questo tragico momento. In tale contesto - afferma la Cei - si fa piu' urgente riflettere sulla convenienza di una legge sulla fine della vita, dai contenuti inequivocabili nella salvaguardia della vita stessa, da elaborare con il piu' ampio consenso possibile da parte di tutti gli uomini di buona volonta'".

(13 novembre 2008)
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Loro esclusi, spero, visto che non sono uomini...
 
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Felipe-bis
view post Posted on 14/11/2008, 07:12




http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=72943

La storia, per sommi capi:

Eluana Englaro si trova in stato vegetativo permanente dal 18 gennaio del 1992 quando rimase vittima di un grave incidente stradale. Eluana, all'epoca 20enne, verso le quattro di quella mattina si schiantò contro un muro nei pressi di Lecco. Lo schianto le procurò un fatale trauma cranico e le frattura alla seconda vertebra cervicale, una condanna quasi certa alla paralisi totale. Per salvare la vita della ragazza, i medici dell'ospedale di Lecco, dove venne ricoverata, decisero di intubarla e le somministrarono i primi farmaci.

Trascorse le prime 48 ore, Eluana non accenna a svegliarsi dal coma vegetativo. Ad aprile viene dimessa dalla rianimazione e trasferita in un altro reparto dell'ospedale di Lecco, dove è sottoposta a una serie di stimoli, nella speranza che possa «risvegliarsi». Il parere di diversi specialisti, consultati dal padre della ragazza, Beppino, invitano ad aspettare quei dodici mesi che anche a livello internazionale vengono richiesti prima che si possa procedere con la sospensione delle alimentazione e idratazione artificiali. Ma dopo 12 mesi la diagnosi definitiva e sicura per Eluana è di stato vegetativo permanente, ossia irreversibile. La regione di corteccia cerebrale compromessa dal trauma va incontro a una degenerazione definitiva compromettendone tutte le funzioni.

Tra il 1996 e il 1997 parte la macchina legale per ottenere la sospensione della alimentazione alla ragazza. Il padre Beppino chiede un parere al primario del reparto di neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano, Carlo Alberto Defanti, che stila una prognosi definitiva: «In considerazione del lunghissimo intervallo trascorso dall'evento traumatico, si può formulare una prognosi negativa quanto a un recupero della vita cognitiva». Questo significa che la corteccia cerebrale di Eluana è sconnessa dal resto del cervello e per questo definitivamente compromessa. Il parere del neurologo compare, insieme ad altri documenti, nel procedimento di interdizione di Eluana da parte del padre, che nel 1997 ne diventa tutore.

Nel 1999 il tribunale di Lecco respinge la prima richiesta di sospendere l'alimentazione, e la Corte d'appello di Milano fa lo stesso con il ricorso del padre di Eluana. Nel 2003 e poi nel 2006 la richiesta viene ripresentata e entrambe le Assise la respingono di nuovo. Secondo i giudici il trattamento medico cui è sottoposta Eluana non rappresenta un accanimento terapeutico. Nell'aprile del 2005 anche la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Beppino Englaro, ritenendo che il padre di Eluana non avesse i requisiti necessari per chiedere il distacco del sondino che alimenta la figlia.

La Corte di Cassazione, nell'ottobre del 2007, ha però stabilito che andasse ripetuto il processo. Secondo la Suprema corte infatti il sondino non può essere considerato accanimento terapeutico, ma l'interruzione può avvenire in presenza di due condizioni, ossia che lo stato vegetativo del paziente sia ritenuto clinicamente irreversibile «senza alcuna sia pur minima possibilità, secondo standard scientifici internazionalmente riconosciuti, di recupero della coscienza e delle capacità di percezione» e che la paziente «se cosciente, non avrebbe prestato il suo consenso alla continuazione del trattamento». Su questi due requisiti si è concentrata la sentenza dalla I Sezione civile della Corte d'Appello di Milano, che il 9 luglio scorso ha attribuito a Beppino Englaro la facoltà di chiedere l'interruzione dell'alimentazione artificiale per Eluana.

La sentenza ha suscitato polemiche e ricorsi, tra cui quello della Procura generale di Milano. Lo scorso 8 ottobre la stessa Corte d'Appello di Milano ha congelato la richiesta di sospendere l'esecutività della sentenza di luglio. Sempre l'8 ottobre la Corte Costituzionale, con un'unica ordinanza, ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione presentati separatamente dalla Camera e dal Senato contro la sentenza della Cassazione e il decreto della Corte d'appello di Milano sul caso di Eluana. Il Parlamento, con voto tanto della Camera come del Senato, aveva sollevato alla Consulta la questione di competenza, sostenendo che la magistratura fosse incompetente a colmare silenzi legislativi in tema di disponibilità della vita umana.

L’11 novembre è arrivata la requisitoria del procuratore generale Domenico Iannelli che ha definito «inammissibile» il ricorso dei magistrati milanesi contro il decreto che autorizzava la sospensione dei trattamenti sanitari nei confronti di Eluana in quanto chiede alla Cassazione di pronunciarsi sulla valutazione delle prove che hanno indotto i giudici di Milano a decidere di «staccare la spina» ad Eluana.

Ora la decisione della Corte di Cassazione conferma la richiesta di Iannelli: il ricorso della Procura di Milano è inammissibile. Beppino Englaro può decidere di sospendere le cure per sua figlia.
 
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topometallo
view post Posted on 14/11/2008, 10:18




Prosegue il folklore, qui si ritorna a richieste da pieno '800, ovviamente per il rispetto della persona, potevate dubitarne?

(da http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/c...i-sentenza.html)
CITAZIONE
L'associazione Scienza e Vita arriva addirittura a chiedere un'esecuzione pubblica con testimoni, perché "si tratta di una vera e propria condanna a morte in età repubblicana"

Incazzatevi pure, io ho già fatto.
 
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Ashmael
view post Posted on 14/11/2008, 10:32




La personalità di chi è in stato vegetativo permanente, purtroppo, è già morta. Non è eutanasia. per chi ci crede, è liberazione dell'anima da un corpo insensibile, incapace ormai di pensieri e sentimenti (e per favore, non si facciano passare involontari rantoli e occasionali movimenti riflessi per manifestazioni di vita. A tutti gli effetti pratici la personalità non c'è più)
Evidentemente la chiesa, che non è d'accordo:
A) Non crede nell'anima, o
B) Vuole che l'anima resti indefinitamente intrappolata in un corpo vuoto.
mi chiedo cosa sia peggio.

In ogni caso, occorre una legge sul testamento biologico, che stabilisca che solo l'interessato può decidere della oropria sorte. Ma chi mai vorrebbe che il proprio corpo insensibile, non più animato dall'attività cerebrale, venga indefinitamente tenuto vivo perpetuando lo strazio dei familiari? Io, se per disgrazia dovessi trovarmi nelle condizioni in cui è ora Eluana, di certo non lo vorrei.


 
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AlexJC
view post Posted on 14/11/2008, 12:58




da www.civiltalaica.splinder.com

La sentenza della Cassazione sembra aver posto fine alla lunga vicenda giudiziaria di Eluana e Beppino Englaro.
Ci sono voluti quasi vent'anni di lungaggini burocratiche e giuridiche ma finalmente nel nostro paese sembra essere riconosciuto il diritto di rifiutare le cure mediche. Qualunque tipo di cure.

Cosa stabiliscono le sentenze che hanno assolto Mario Riccio (il medico che ha fatto la volontà di Piergiorgio Welby) e di Eluana Englaro?

Semplicemente, la prima, quella di Mario Riccio, stabilisce che il rifiuto di una cura è un diritto costituzionalmente garantito (Art. 32 della costituzione italiana) e il medico che “stacca la spina” a un malato che l'ha esplicitamente richiesto non commette alcun reato.

La seconda stabilisce che la richiesta di veder rispettato questo diritto può essere esercitata anche dal tutore legale del malato che non è in grado di esprimersi ma che, IN PRECEDENZA, aveva testimoniato le sue volontà.

Questo smentisce tutti i saccenti sapientoni di diritto penale che nei mesi scorsi avevano minacciato di risvolti legali pesantissimi i familiari di Eluana che si fossero azzardati a mettere in atto la già esecutiva sentenza della Corte d'Appello di Milano. Non solo, smentisce anche coloro che ancora oggi continuano a sparlare (strillando) di eutanasia mostrando la loro profonda ignoranza dell'argomento, continuando, di proposito a far confusione sui termini; coniandone di nuovi (come ad esempio l'abuso del termine “eutanasia passiva”, termine che di per se non vuol dire niente, visto che si deve parlare più correttamente di “sospensione delle cure”), storpiandone altri (opportuno qui ricordare gli infausti “assassinio”, “omicidio”, “pena di morte”, fino ad arrivare al classico “nazista”) e preoccupandosi sempre di far finire la discussione nel vicolo cieco “pro o contro l'eutanasia?”, tirando in ballo la sacralità della vita (che come ricorda Umberto Veronesi su “la repubblica” semmai è valida solo per i credenti) e minacciando l'inferno a chi osa contraddire i loro dogmi morali.

Niente di nuovo, tutto già visto.

Come già viste sono le reazioni isteriche dei catto-talebani di turno che oggi arrivano addirittura a chiedere al governo un Decreto Legge che “salvi la vita ad Eluana” in attesa di una legge che regoli il Testamento Biologico.

Ovviamente dimenticano di ricordare nelle loro arringhe così accorate di essere stati quelli che per trent'anni hanno bloccato ogni possibile discussione parlamentare di questa legge.

“Non ti curar di loro ma guarda e passa” verrebbe da dire al povero Beppino Englaro che in questi vent'anni ha portato un fardello enorme sulle sue spalle e con la sua perseveranza ha costretto il sistema giudiziario italiano a riconoscere il diritto di sua figlia di non essere torturata con cure indesiderate.

Anche se è incosciente.

Anche se questo significa morire.

Beppino Englaro ha rifiutato tutte le scorciatoie possibili e si è fatto carico di rendere il nostro paese un po' più rispettoso dei diritti civili, umani e soprattutto costituzionali.

Spero solo che questo suo sforzo non sia annullato da un Parlamento prono al vaticano che potrebbe promulgare una legge palesemente incostituzionale sul Testamento Biologico o “Disposizioni di fine vita” che dir si voglia.

Di questo dobbiamo preoccuparci adesso, cominciamo a far pressione sulle istituzioni competenti perché non facciano baggianate. Dimostriamo di saper far sentire la nostra voce, che gli altri, i clericalisti, per esercitare la loro influenza non si sono preoccupati neanche di rispettare il silenzio precedente alla sentenza della Corte di Cassazione. Dimostrando assoluta mancanza di rispetto per le istituzioni, per i familiari di Eluana, per Eluana stessa.

E poi pretendono di parlare di coscienza.

 
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Flavius-Claudius-Iulianus
view post Posted on 14/11/2008, 17:24




Mi è parso di sentire che numerose "Associazioni per la difesa della vita" vogliano ricorrere alla corte di Strasburgo.
 
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view post Posted on 15/11/2008, 08:58
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http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=8719

ELUANA/ Trentaquattro associazione pronti a far ricorso alla Corte europea contro la sentenza della Cassazione
Redazione venerdì 14 novembre 2008


Entro martedì prossimo un gruppo di tre organizzazioni, in rappresentanza di 34 associazioni, presenterà un ricorso alla Corte europea di Strasburgo sui diritti dell'uomo contro la sentenza sul caso di Eluana Englaro.

Lo si apprende dai legali che stanno curando la stesura dell'atto, Rosaria Elefante e Alfredo Granata, per conto di Vive onlus, Federazione nazionale associazioni trauma cranico e Rete.

«Impugneremo sia il decreto emesso dalla Corte d'appello di Milano a luglio, sia la sentenza della Cassazione di ieri», fanno sapere i legali.

Violazione della carta dei diritti dell'uomo, della convenzione di Oviedo del 1997 sui diritti dell'uomo e la biomedicina e della convenzione Onu del 2006 sui disabili, sono le tre direttrici sui cui si muoverà il ricorso. Ma secondo i legali, oltre alle carte internazionali, sarebbero state «violate anche le procedure italiane - sostiene Elefante -. Il decreto della Corte d'appello, infatti, ha ichiarato come “passata in giudicato” la parte relativa allo stato di Eluana Englaro e alla sua irreversibilità. Ma non può sussistere un “giudicato” sulla situazione di salute di un soggetto. Questo - afferma l'avvocato - è solo un espediente tecnico-processuale».

«Questo ricorso - sottolinea Elefante - è espressione di un interesse collettivo e viene promosso perché, a seguito della sentenza di ieri, non si aprano le porte a forme di eugenetica. Si tratta di un'azione a tutela anche di tutte le famiglie che hanno un congiunto in stato di vegetativo». Per presentarlo, le associazioni hanno dovuto attendere che su chiudesse l'iter giudiziario in Italia.

«È un'ultima chance, dopo che si sono esperite tutte le altre vie», afferma l'avvocato.



http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_est...io_eluana.shtml

Il sondino che l'alimenta sarà staccato in Friuli
I preparativi per l'ultimo viaggio di Eluana

Natalia Poggi
[email protected]

«Ce l'abbiamo fatta!» è stato il primo pensiero di Beppino Englaro, il padre di Eluana, alla sentenza della Cassazione che respingendo il ricorso del procura di Milano ha dato il via libera al distacco del sondino nasogastrico che alimenta la figlia, in stato vegetativo dal 1992.

Nei momenti più difficili il signor Englaro ha pensato pure «ai lager, agli internati, alle loro sofferenze. Se quella povera gente ha stretto i denti e ha resistito, ha sopportato atrocità inenarrabili, forse potevo farcela anch'io». Adesso, ha concluso «lasciateci uscire di scena». In tempi rapidi Eluana Englaro la clinica «Beato Luigi Talamoni» di Lecco per raggiungere l'hospice (con molta probabilità a Udine, città d'origine del padre Beppino) nel quale il prof. Carlo Alberto Defanti, neurologo che ha in cura la donna da anni, darà il via alla «procedura» che le procurerà la morte. Non ci sarà «nessun blitz domenicale» per il trasferimento, ha tenuto a precisare il prf Defanti. Il padre Beppino non ha ancora chiesto le dimissioni della figlia.
Si leva accorato l'ennesimo appello delle suore che accudiscono la donna in coma nella clinica di Lecco: «Se c'è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva». Le suore chiedano che venga lasciata presso la loro struttura. «Non chiediamo nulla in cambio - si legge in una nota delle religiose - se non il silenzio e la libertà di amare e donarci a chi è debole, piccolo e povero. Noi suore continuiamo a servire la vita di Eluana Englaro e di tutti i nostri pazienti. La nostra speranza è che non si procuri la morte per fame e sete ad Eluana e a chi è nelle sue condizioni».
La drammatica vicenda di Eluana Englaro ripropone l'urgenza di una legge su queste vicende e sul testamento biologico. «Il Parlamento è chiamato a riempire questo vuoto normativo. Seguo con grande attenzione il movimento parlamentare attorno a quella legge che potrebbe colmare il vuoto in atto»: ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano. E il presidente della Cei card. Angelo Bagnasco ha ribadito la necessità della legge: «Temiamo sia un primo passo verso l'eutanasia. Sarebbe grave per la società intera in quanto una società che non riesce a essere vicina alle persone più deboli e fragili certamente non si può dire che sia molto umana». In Italia si stima siano tra le 2.000 e le 2.500 le persone che, come Eluana Englaro, sono in stato di coma vegetativo.
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Kulkulcan
view post Posted on 15/11/2008, 09:24




http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=88294

Il Cardinale Bagnasco sul caso Englaro: "serve una legge che fissi i limiti"

Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ritiene che sia "necessaria" una legge che regolamenti casi come quello di Eluana Englaro. "Una legge - ha spiegato Bagnasco in un'intervista al Tg1 - fatta pero' in modo che rispetti dei limiti, dei valori assoluti e fondamentali, come ad esempio la volonta' certa della persona, la responsabilita' in scienza e coscienza del medico, e poi la distinzione chiara tra quelle che sono le cure e le terapie e le funzioni vitali come sono la nutrizione e l'idratazione”.
"Ribadisco - ha aggiunto Bagnasco - la nostra partecipazione affettuosa alla sofferenza della famiglia ma anche il valore assoluto della vita umana che non puo' essere a disposizione nostra o di altri". Infine Bagnasco ha auspicato che le suore che assistono Eluana siano di "esempio a tutta la societa' per la loro fedelta' alla vita e alla persona".
Appelli bipartisan: serve una legge
Il giorno dopo la sentenza della Cassazione su Eluana Englaro, si rincorrono gli appelli, a partire dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, affinche' il Parlamento legiferi al piu' presto, e perche' la sorte di "tante Eluana" sia strappata dalle mani dei giudici.
"Come ministro di questo Stato dico che il Parlamento e' chiamato a riempire questo nuovo vuotonormativo - ha dichiarato Angelino Alfano – “Il Parlamento ha gia' sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e quindi segue con grande attenzione il movimento parlamentare intorno a questa legge".
Gli fanno eco altri: "Il Parlamento ha il dovere di fare una legge sul testamento biologico. Non e' giusto lasciare alla magistratura, nel vuoto legislativo (…) non e' cosi' che vive la civilta' di un Paese" ha dichiarato il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, intervenendo alla "Radio Vaticana".
Di "urgenza di una legge" parla anche il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri, e i cattolici Luca Volonte' (Udc) e Maurizio Lupi (Pdl): "Esiste un vuoto legislativo che ora piu' che mai va colmato. Resta pero' il giudizio negativo nei confronti di quanti continuano a ritenere la vita una materia per magistrati ed avvocati".
C'e' "bisogno di una legge" anche per Enrico Letta (Pd), perche' "questa vicenda non si puo' lasciare ai giudici". E se Mario Riccio, il medico che ha sospeso la ventilazione a Piergiorgio Welby, e' sicuro che Eluana "assolutamente non soffrira'" e che "il vuoto legislativo non c'e'", dal Pd si leva la voce di sette senatori, che rivendicano una linea alternativa a quella della maggioranza del partito: "Oltre al testo del senatore Ignazio Marino esistono altri ddl, tra cui il nostro" fanno presente Emanuela Baio, Daniele Bosone, Mauro Del Vecchio, Claudio Gustavino, Luigi Lusi, Paolo Rossi, Paolo Giaretta.




Luridi schifosi!!

Non gliene frega un niente del popolino o di Eluana, cloro al clero!!

Edited by Kulkulcan - 15/11/2008, 09:40
 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/11/2008, 10:26




Il "bello" è che stanno strumentalizzando una 'persona', visto che la considerano tale in tutti i sensi, per i loro fini ideologici. Perché non fanno la loro battaglia a prescindere da Eluana? Che schifo, il padre della povera ragazza ha una dignità e una moralità che è anni luce sopra la loro!
 
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Flavius-Claudius-Iulianus
view post Posted on 15/11/2008, 10:48




Vi è un ennesimo problema: per eseguire la sentenza Eluana deve essere portata in una struttura medica adatta allo scopo, e ciò deve essere fatto in accordo con l'amministrazione regionale.
La regione Friuli, luogo d'origine della famiglia di Eluana, ha già detto che non si attiverà in tal senso.

Tra i mille nomi del Diavolo, se veramente esistesse, dovrebbe annoverarsi anche quello di "Burocrazia"
 
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Kulkulcan
view post Posted on 15/11/2008, 11:08




CITAZIONE (Felipe-bis @ 15/11/2008, 10:26)
Il "bello" è che stanno strumentalizzando una 'persona', visto che la considerano tale in tutti i sensi, per i loro fini ideologici. Perché non fanno la loro battaglia a prescindere da Eluana? Che schifo, il padre della povera ragazza ha una dignità e una moralità che è anni luce sopra la loro!

SONO DEI PORCI!!!
 
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view post Posted on 15/11/2008, 14:01
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CITAZIONE (Flavius-Claudius-Iulianus @ 15/11/2008, 10:48)
Vi è un ennesimo problema: per eseguire la sentenza Eluana deve essere portata in una struttura medica adatta allo scopo, e ciò deve essere fatto in accordo con l'amministrazione regionale.
La regione Friuli, luogo d'origine della famiglia di Eluana, ha già detto che non si attiverà in tal senso.

Tra i mille nomi del Diavolo, se veramente esistesse, dovrebbe annoverarsi anche quello di "Burocrazia"

Se ho capito benela Regione Friuli non si opporrà alla decisione della Cassazione, ma semplicemente non si attiverà per trovare una struttura i genitori di eluana


http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=...RIE%20STRUTTURE

ELUANA: LA REGIONE FVG NON METTE A DISPOSIZIONE PROPRIE STRUTTURE

(ASCA) - Trieste, 14 nov - La Regione Friuli Venezia Giulia non si attivera' direttamente per trovare un ospedale o una clinica in cui Eluana Englaro possa trovare ricovero per l'interruzione dell'alimentazione. Lo si apprende da ambienti regionali. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, conosce personalmente la famiglia Englaro e anche recentemente ha manifestato, a titolo sempre personale, la sua vicinanza e solidarieta', ma nelle ultime ore non ha voluto fare alcun commento e, da quanto si apprende, non compira' alcun passo per mettere a disposizione una struttura pubblica. Anche l'arcivescovo di Udine, mons.Pietro Brollo, e' peraltro intervenuto per capire come intende muoversi la Regione.

Vladimir Kosic e Roberto Molinaro, quando non erano ancora assessori regionali l'uno alla sanita' e l'altro alla famiglia, avevano firmato il manifesto di ''Scienza e vita'' contro l'eutanasia, quindi hanno una posizione chiara anche sulla vicenda Englaro. Oggi l'Udc, partito che fa parte della maggioranza regionale, dovrebbe peraltro esprimersi sulla stessa vicenda, sollecitando la presidenza della Regione a manifestare una posizione ufficiale. Che secondo alcuni dirigenti di questo partito dovrebbe cosi' riassumersi: si al ricovero se verra' richiesto, ma no a pratiche che possano configurarsi come l'eutanasia.




http://www.asca.it/moddettregione.php?id=3...0SCELTE%20FATTE

ELUANA: TONDO, NON ENTRO NEL MERITO DELLE SCELTE FATTE


(ASCA) - Trieste, 14 nov - ''Non entro nel merito delle scelte che sono state fatte ma, com'e' giusto, rispetto la sentenza della Corte di Cassazione cosi' come rispetto il dolore della famiglia che conosco''.

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, interviene con questo commento sulla vicenda di Eluana Englaro, la ragazza in coma vegetativo permanente dal 18 gennaio 1992 a causa dei danni provocati da un incidente d'auto.

 
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view post Posted on 15/11/2008, 17:56
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Purtroppo a causa delle continue PALLE che vengono raccontate a destra e a manca, strumentalizzando qualsiasi cosa, non ci sono + persone con gli attributi di cui sopra!
 
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Flavius-Claudius-Iulianus
view post Posted on 16/11/2008, 21:52




Oggi Ruini, nella rubrica "a sua immagine" ha affermato che "Eluana ha oggi esigenze molto modeste... giusto un po' di cibo e un po' di acqua. Ucciderla sarebbe un terribile errore".
 
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view post Posted on 17/11/2008, 10:33
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C'è anche un prete che dice che Eluana ha il diritto di morire

http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/...-morire/1547056
 
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