Laici Libertari Anticlericali Forum

Eluana Englaro: La storia infinita...

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La grande magia
view post Posted on 10/7/2008, 11:11




Il problema è che viene richiesto il parere dei giudici proprio perchè c'è un vuoto legislativo.
Il padre di Eluana è da 10 anni che lotta in tribunale e questa volta finalmente ha ottenuto giustizia, in passato i giudici hanno fatto esplicita richiesta alla classe politica di legiferare in proposito e sono sempre stati ignorati, lasciando di fatto la decisione a loro.
Le leggi per i diritti civili, ma non solo, sono sempre state precedute da sentenze che anticipavano i legislatori, ecco perchè considero una fortuna l'autodeterminazione dei magistrati, se dovessimo aspettare la politica probabilmente saremmo ancora a 50 anni fa.

Quanto all'esempio che hai riportato, non ho letto la sentenza, ma c'è modo e modo di toccare una persona. Non dico che la magistratura sia perfetta, sbagliano come tutti, ma è l'unico organo a cui rivolgersi e che non può fare spallucce.

 
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Ashmael
view post Posted on 10/7/2008, 21:18




Mons fisichella: "Anche il coma è una forma di vita" (sic), :wacko: Il padre di Eluana replica all'insensibilità vaticana
Eluana, il padre replica al Vaticano

Continua a tenere banco la decisione della corte d’appello di Milano di autorizzare l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione a Eluana Englaro, in stato vegetativo permanente da sedici anni. Dopo le critiche di Radio Vaticana e Scienza & Vita, già ieri mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia per la vita, ha ulteriormente alzato il tiro definendo la sentenza «di fatto, una azione di eutanasia».
Non si è scomposto Beppino Englaro, padre di Eluana: “Quello che dice il Vaticano vale per il Vaticano. Quello che diceva mia figlia vale per mia figlia”, ha dichiarato a Radio24, “e per noi vale quello che ci diceva nostra figlia”.
Nulla è stato ancora deciso in merito al fermo dei macchinari. Attualmente Eluana è ricoverata nella casa di cura Beato Luigi Talamone di Lecco: si tratta di una struttura gestita da suore, presumibilmente poco favorevole a ospitare il distacco delle spine.

(dal sito UAAR)


L'osservazione di monsignor fisichella,anche il coma è una forma di vita (se è perquesto, anche i preti e i parassiti intestinali) basta a denunciare l'insensibilità della chiesa cattolica nei conmfronti dei valori umani. La dignità della vita umana non vale nulla di fronte a un dogma, e il diritto di una persona a uscire da una condizione di infelicità e di dolore vierne misconosciuto in nome di una pretesa sacralità di una "vita" ridotta a uno stato di coma irreversibile. Tutta la mia solidarietà al padre di Eluana, e tutto il mio disprezzo per una chiesa che relativiza i diritti umani in nome di pretesi "valori non negoziabili
 
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Resistenza_laica
view post Posted on 11/7/2008, 00:44




CITAZIONE (La grande magia @ 10/7/2008, 12:11)
Il problema è che viene richiesto il parere dei giudici proprio perchè c'è un vuoto legislativo.
Il padre di Eluana è da 10 anni che lotta in tribunale e questa volta finalmente ha ottenuto giustizia, in passato i giudici hanno fatto esplicita richiesta alla classe politica di legiferare in proposito e sono sempre stati ignorati, lasciando di fatto la decisione a loro.
Le leggi per i diritti civili, ma non solo, sono sempre state precedute da sentenze che anticipavano i legislatori, ecco perchè considero una fortuna l'autodeterminazione dei magistrati, se dovessimo aspettare la politica probabilmente saremmo ancora a 50 anni fa.

Quanto all'esempio che hai riportato, non ho letto la sentenza, ma c'è modo e modo di toccare una persona. Non dico che la magistratura sia perfetta, sbagliano come tutti, ma è l'unico organo a cui rivolgersi e che non può fare spallucce.

Non mi fraintendere, non ce l'ho con i giudici e in questa situazione è stata una fortuna che ci fossero. Il mio discorso, forse mi sono espressa male, si basava su una situazione "ipotetica". Ovvero: se i vuoti legislativi fossero colmati da leggi chiare l'autodeterminazione dei giudici non sarebbe così ampia e, dato che ogni giudice è una persona con proprie idee e non sempre in grado di decidere "super-partis" come da ruolo, questa situazione ci darebbe una maggiore garanzia anziché l'attuale e distorta arbitrarietà del "decide chi arriva prima" senza riguardi alla vera imparzialità della sentenza.
Purtroppo mi trovo sempre a rispondere a quest'ora di notte... spero che almeno queste poche righe siano comprensibili

Buonanotte
 
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view post Posted on 16/7/2008, 21:29
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http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=5415&Itemid=53

Caso Englaro: il Senato esamina il conflitto d'attribuzioni contro la Cassazione
mercoledì 16 luglio 2008
Il presidente del Senato Renato Schifani ha presentato alla Giunta del Regolamento del Senato la proposta di deferire alla Commissione Affari Costituzionali la questione del conflitto di attribuzione tra Senato e Corte di Cassazione ,in merito al caso di Eluana Englaro. Era stato Francesco Cossiga, nella giornata di ieri, a sollevare il problema del conflitto tra organi dello stato, ritendo che la Corte si sia di fatto sostituita la Parlamento. La senatrice radicale eletta nelle liste del PD Donatella Poretti: "E' il Senato che tenta di sostituirsi alla magistratura". La discussione verrà calendarizzata nella prossima conferenza dei capigruppo che si terrà lunedì 21 giugno.

Secondo il documento fatto circolare ieri da Francesco Cossiga, la sentenza della Corte di Cassazione di Milano sancisce l'entrata nel nostro ordinamento del principio di "eutanasia passiva", sulla base di un provvedimento della magistratura e non di una legge promulgata dal Parlamento. Secondo altri osservatori invece la decisionedella Corte non è in contrasto con alcuna norma legislativa o competenza del Senato, ed appare come una mera tattica dilatoria.

La senatrice radicale Donatella Poretti, nel suo intervento al Senato, ha infatti dichiarato:"E' del tutto singolare che da una parte il legislatore invochi la separazione dei poteri, ma dall'altra compia una palese invasione di campo cercando di sostituirsi alla magistratura. E' del tutto evidente a chiunque, infatti, che la mozione ha come scopo principale quello di spingere la Procura generale di Milano ad impugnare la sentenza della Corte d'Appello che ha riconosciuto ad Eluana Englaro il diritto al rifiuto delle cure".

Qualora la commissione Affari Costituzionali accolga l'interpretazione del presidente emerito spettera alla Corte Costituzionale dirimere la questione. In particolare bisognerà capire se è accettabile la definizione di "conflitto di attribuzioni"(contrasto fra organi dello stato) in una materia che è ancora aliena dal nostro ordinamento. La Corte di Appello di Milano infatti, nel sostenere la liceità dell'interruzione dell'alimentazione forzata sul corpo di Eluana Englaro, non ha emesso una sentenza in contrasto con una norma dell'ordinamento, in quanto la legislazione italiana non prevede un regolamento in merito. A meno di non voler far rientrare il caso Englaro nell'articolo 579 del Codice Penale (omicidio del consenziente), cosa che ormai appare superata. Una normativa chiara in materia testamento biologico sembra ormai sempre più necessaria. E.C.


 
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La Ruota
view post Posted on 21/7/2008, 19:36




Domenica ero a Milano, in Piazza Duomo. Davanti all'ingresso una "toccante" dimostrazione di solidarietà: decine e decine di bottiglie d'acqua a terra per lanciare il messaggio "non togliete l'acqua a Eluana".
 
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view post Posted on 22/7/2008, 10:44
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Certamente è toccante togliere l'acqua alle piante! anche se la natura usa i propri accorgimenti per mantenere in vita alcune piante, altre che non hanno "capacità" muoiono! Lorsignori parlano di INGERENZE, da quale pulpito!
 
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La Ruota
view post Posted on 22/7/2008, 17:46




Ci sarebbe da fare una raccolta di profilattici davanti al Duomo, come protesta per i milioni di africani che muoiono di AIDS.
 
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Hawthorne Abendsen
view post Posted on 30/7/2008, 22:07




“Insomma, uno ha il diritto di non farsi mettere le mani addosso”.

Giuliano Ferrara scrisse così sul "Foglio" del 4/3/2004, rispondendo a un lettore a proposito della vicenda di una donna che, consapevole di mettere a rischio la sua vita, rifiutò di farsi amputare una gamba che stava andando in cancrena (e qualche tempo dopo morì).

Quattro anni dopo, invece, eccolo pronto a battagliare per il trattamento sanitario obbligatorio, per la difesa della vita, ecc. -_-
Per maggiori dettagli sulla vicenda vi rimando a QUESTO blog.
 
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view post Posted on 31/7/2008, 23:13
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http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?tit...o&idSezione=382

Eluana, sul dolore di un padre scoppia un doppio conflitto
La Procura di Milano impugna l'ultima sentenza, la Camera annuncia un ricorso.

Non c'è tregua per il padre di Eluana Englaro. L'aula della Camera ha deciso di sollevare il conflitto di attribuzione di poteri davanti alla Corte Costituzionale per la sentenza della Corte d'Appello di Milano sul "caso Eluana", mentre la Procura generale di Milano ha presentato ricorso contro l'ordinanza della Corte d'Appello che ha dato il via libera alla sospensione dei trattamenti terapeutici della ragazza in coma da 16 anni. Il Procuratore generale chiede anche la sospensione dell'esecuzione del provvedimento. Una decisione che impedisce quindi alla famiglia Englaro di procedere alla interruzione dell'alimentazione e della idratazione di Eluana.

Un conflitto superiore al dolore
È un conflitto che sta prendendo proporzioni ingiuste rispetto al dolore di una famiglia già così a lungo - e duramente - provata. Alla Camera, intanto, hanno votato a favore del conflitto di attribuzione i deputati del Partito della libertà, della Lega e dell'Udc. Contro quelli dell'Italia dei valori.
I deputati del Pd non hanno preso parte alla votazione, perché - come ha spiegato il capogruppo alla Camera, Antonello Soro - "Siamo contrari alla decisione di proporre il conflitto di attribuzione. Consideriamo che sia un modo rozzo e strumentale per affrontare un problema molto serio. Il Parlamento deve fare una legge che disciplini la parte finale della vita per evitare che ci siano vuoti di legge che consentano ai singoli magistrati di affrontare problemi al di fuori di una previsione organica della legge".

Ma i radicali del Pd votano contro
Quella dell'eutanasia - ha concluso Soro - è una materia molto complessa e difficile per cui "il Parlamento deve assumersi la responsabilità di fare una legge"; ed è "assolutamente privo di fondatezza contestare il singolo magistrato che opera senza un quadro normativo".
Soro ci tiene a sottolineare che la decisione di astenersi dal voto, che contrasta con la scelta della componente radicale di votare contro, non è indice di una spaccatura all'interno del Partito democratico.
Domani della delicata questione se ne occuperà il Senato.


 
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view post Posted on 2/8/2008, 08:15
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http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=280356

Voterei ma non posso Quella malattia che paralizza il Pd
di Redazione

aiuto Fa discutere, ma soprattutto fa pensare la decisione del Pd di non partecipare alla Camera al voto sul «caso Eluana». Si sono lamentati i cattolici per la non scelta, si sono ribellate le componenti più laiche. Ogni decisione avrebbe sollevato dubbi e contrasti. La non decisione ha provocato rabbia e irritazione. Il caso è drammaticamente noto. La Corte d’appello di Milano e la Corte di cassazione ritengono di dover autorizzare la sospensione del mantenimento in vita di Eluana. La Procura generale di Milano no. Il Parlamento doveva decidere se affidare o no alla Corte costituzionale la decisione sul conflitto di attribuzione. Se cioè fosse giusto che un tribunale intervenisse a legiferare in assenza di una legge. Il centrodestra e l’Udc hanno votato a favore del conflitto di attribuzione. Di Pietro no.
Il Pd non ha partecipato al voto. Una caso di coscienza collettivo. Un’astensione per non vedere le divisioni che ci sono nel gruppo. Un fuggire di fronte a un dilemma difficile. Se il ricorso al non voto e all’astensione fosse stato limitato solo alla vicenda di Eluana, sarebbe stato grave, una forma di viltà pubblica inaccettabile, tuttavia circoscritta al caso particolare. Invece l’astensione, il non saper che fare, la rinuncia a dire sta diventando una drammatica caratteristica dell’opposizione che si chiama riformista. Quell’altra, la dipietrista, non ha dubbi, vede il demonio dappertutto. Più che da un segretario di partito sono guidati da un esorcista.
Il Pd no, vorrebbe ma non può. Qualche settimana fa un quotidiano fece dire a Pierluigi Bersani che il Pd si apprestava a una «durissima astensione» sui provvedimenti economici. E astensione fu sul decreto sui rifiuti, e per poco sarebbe stata astensione sul decreto sicurezza se non fossero comparse le impronte digitali per identificare i bimbi rom. Su ogni provvedimento che viene in discussione, la regola sembra quella della condivisione condizionata e mascherata che poi termina nel voto contrario o nell’astensione, per pure ragioni tattiche o di propaganda.
Astenersi è talvolta un comportamento nobile. La letteratura penitenziale è ricca di non scelte, di sacrifici fatti in nome della virtù. Chiamarsi fuori è spesso, però, indice di paura, di ragionevole convinzione di supremazia dell’avversario. Nella boxe se un pugile o entrambi non combattono l’incontro finisce con il «no contest», che è il massimo di disonore per chi lotta per mestiere.
In politica l’astensione è un atteggiamento eccezionale che viene perseguito quando si condivide gran parte di un provvedimento ma c’è qualcosa di particolare, o una cornice, che non consentono l’accettazione piena. I bizantinismi della politica suggerirono addirittura un governo delle astensioni, quello Dc-Pci di Andreotti, che avrebbe dovuto inaugurare il «compromesso storico» e invece fu segnato dalla cattura e dall’uccisione di Aldo Moro. Insomma, astensione come l’eccezione, non la regola. Quando l’astensione diventa una regola, o una vocazione prevalente, c’è una malattia.
Nel caso del Pd la malattia riguarda l’epidermide e le viscere. È una malattia dell’epidermide perché riguarda il rapporto con l’esterno, con l’aria che respiri, con i corpi che incontri. Se li tocchi la pelle si irrita e quindi ne stai lontano. Il Pd ha paura di toccare la politica o cose maneggiate dall’avversario politico e quindi si astiene, si tiene lontano.

È una malattia delle viscere perché il Pd è un corpo trapiantato, ogni volta che ingerisce una cosa diversa dai farmaci abituali c’è la crisi di rigetto.
L’astensione dall’essere una pratica estrema, rischia di diventare un vizio, un’innaturale disposizione a vivere senza essere, a sopravvivere vegetando. Quanto può durare? Se dura troppo a lungo saranno i cittadini di sinistra a proclamare il «no contest». Accade così che un partito nato perché due partiti non volevano decidere che cosa essere (l’uno una forza socialista, l’altra una forza cattolico-liberale), assomiglia sempre più alle sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, povere e spaurite Carolina e Teresa che finirono, infine, ridotte in miseria quando sulla loro strada si parò un nipote dissipatore.
 
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view post Posted on 4/8/2008, 11:53
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http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=228967

Englaro. Pannella: perche' Wojtyla si' ed Eluana no?
4 Agosto 2008


"Ecco le diverse risposte che mi urge dare all'attualita' che viene imposta ai credenti, teisti o ateisti, dal Potere cesarista vaticano: Giovanni Paolo II e' stato ascoltato quando ha permesso che la sua supplica: 'lasciatemi tornare al Padre!' fosse comunque resa pubblica. Papa Wojtyla sarebbe ora vivissimo (e nominalmente regnante) se si fossero usati contro di lui anche un decimo solo delle 'cure' che vengono imposte da potenti, che impongono a tutti torture indicibili e inedite con l'uso diabolico delle scoperte scientifiche e del Potere mondano, ai genitori e alla civilta' costituzionale italiana e internazionale avendo preso in ostaggio il corpo di Eluana". Lo sottolinea Marco Pannella, in un intervento su 'Notizie radicali' pubblicato oggi.
"E' feticisticamente blasfemo, teologicamente senza precedenti, se non forse nella gestione 'materiale' della Controriforma, la sacralizzazione violenta di un materialismo antispirituralista che nega ogni presenza dell'anima' per sacralizzare lo zigote o l'embrione e il corpo non piu' vivente, come gia' il cadavere sul quale ogni ricerca era causa di uccisione di medici e scienziati; per sacralizzare questo o quel baleno d'attimo della loro esistenza".
"Che fine ha fatto l'invito pubblico di Papa Giovanni Paolo II, due anni prima della sua morte, da Bologna, ai teologi della Chiesa alla domanda che nel Parlamento italiano quasi ossessivamente da anni veniva rivolta: 'perche' restano vietati i Sacramenti, cioe' la qualita' della vita eterna, e la vita eterna stessa, da duemila anni, non solo a embrioni, zigoti, pre-embrioni ma anche a feti naturalmente abortiti".

Le parole riportate da Pannella circa la supplica di Papa Wojtyla 'lasciatemi tornare alla casa del Padre', sono in linea con il catechismo della Chiesa cattolica in relazione alla rinuncia dell'accanimento terapeutico. Lo afferma il senatore del Pd Ignazio Marino 'Il catechismo - sottolinea Marino, che ha presentato un ddl sul testamento biologico - indica in sostanza che quando non vi e' ragionevole speranza di guarigione l'utilizzo di mezzi straordionari o sproporzionati ai risultati attesi, puo' essere legittimamente interrotto'. 'Questo non significa procurare la morte ma di non accanirsi piu', accettare che non c'e' piu' nulla da fare e accettare la fine naturale della vita. Si tratta di un principio presente nella religione cattolica che ha una visione della vita non legata alla materialita' del corpo. Insistere sull'utilizzazione di mezzi straordinari e sproporzionati puo' sconfinare nell'idolatria della scienza, rinunciando all'umanesimo'.

Per legiferare sul 'fine vita' bisogna porre al centro l'alleanza terapeutica medico-paziente, non vincolare i medici all'applicazione burocratica delle dichiarazioni anticipate del paziente e non trattare cibo e acqua come terapie. E' quanto afferma, in estrema sintesi, il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, in un'intervista pubblicata da 'Avvenire', che su eutanasia ed accanimento terapeutico dice: "Sul 'no' a entrambi penso che, tranne rari casi, tutti siamo d'accordo. Il problema e' partire da alcune cose gravi contenute nella sentenza sul caso Eluana. Come cercare di ricostruire ex post la volonta' di una persona su base indiziaria, senza certificazione". "Nessuno dei disegni di legge, neppure quello dei Radicali, partiva da questo. Poi c'e' stata un'interpretazione dell'articolo 32 della Costituzione sulla liberta' di cura che ha rovesciato i termini: senza consenso informato non viene ritenuto possibile alcun intervento sul corpo, nemmeno alimentazione e idratazione. Non e' cosi'. Infine prima di tutto viene lo speciale rapporto di alleanza medico-paziente. La vita e' il bene primario che il medico deve salvaguardare. Non contro il paziente, ma neppure abbandonandolo". "Il compito del medico non puo' mai esaurirsi in un atto burocratico -aggiunge Roccella a proposito delle dichiarazioni anticipate dei pazienti- Quindi non possono essere vincolanti. Lo afferma il Comitato nazionale di bioetica, ma vanno in questo senso anche ddl proposti da laici, come quello dell'attuale presidente della Commissione Sanita', Antonio Tomassini".
 
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Ashmael
view post Posted on 4/8/2008, 12:45




Dal punto di vista legale ocorrerebbe il testamento biologico per essere assolutamente certi della volontà della persona. altrimenti qualcuno potrebbe uccidere legalmente un tizio sieropositivo perchè a 17 anni gli è scappato di dire: se divento sieropositivo mi ammazzo...., e tutto sulla base di una reminiscenza. Pensateci un po'.
 
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view post Posted on 3/9/2008, 18:02
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http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=78658

Nessun ospedale per Eluana Il padre: troveremo altre strade
La Lombardia abbandona la Englaro


Dieci giorni dopo, la risposta è arrivata. La Regione Lombardia si è finalmente degnata di rispondere alla famiglia Englaro che si è decisa a diffidare il Pirellone, colpevole di non aver ancora indicato quale struttura ospedaliera della regione fosse disposta a mettere in pratica quanto stabilito dalla Corte d’appello di Milano. Ovvero, a staccare l’alimentazione artificiale ad Eluana, in coma da 16 anni.

Per la famiglia, infatti, «la decisione è esecutiva». Insomma, serve solo qualcuno che la metta in pratica. Ma nessuno vuole farlo: per questo, ha spiegato l’avvocato della famiglia, Vittorio Angiolini, «Englaro ha chiesto alla struttura convenzionata dove Eluana è ricoverata e all'ospedale pubblico di Lecco ed entrambi hanno risposto: “da noi no”. Si sono rifiutate». Ma i familiari di Eluana non si sono arresi, anche perché, come ricorda Angiolini, «se un cittadino ha un diritto l'istituzione deve metterlo in condizione di poterlo esercitare». La Regione però ha temporeggiato parecchio, anzi non ha risposto proprio. «Perciò li abbiamo diffidati, dieci giorni fa – racconta ancora l’avvocato – Tutto deve essere chiaro, i nostri sono passi ufficiali. Se la Lombardia ci dirà no, chiederemo questa possibilità ad altre Regioni. Qualche contatto c'è, vedremo poi come regolarci sul piano legale».

Ora, come previsto, la Lombardia ha detto no. Il direttore generale della Sanità regionale Carlo Lucchina ha fatto sapere alla famiglia Englaro che «la richiesta da lei avanzata non può essere esaudita in quanto le strutture sanitarie sono deputate alla presa in carico diagnostico-assistenziale dei pazienti. In tali strutture, hospice compresi, deve inoltre essere garantita l'assistenza di base che si sostanzia nella nutrizione, idratazione e accudimento delle persone». Per questo, spiega Lucchina, «il personale sanitario che procedesse, in una delle strutture del servizio sanitario, alla sospensione dell'idratazione e alimentazione artificiale verrebbe meno ai propri obblighi professionali e di servizio anche in considerazione del fatto che il provvedimento giurisdizionale, di cui si chiede l'esecuzione, non contiene un obbligo formale di adempiere a carico di soggetti o enti individuati».

La famiglia non è stupita. Non è «niente di diverso da quanto ci aspettavamo», conferma Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana. Ma Beppino Englaro, il padre, non demorde: «Ormai è solo una questione legale: c'è un decreto e deve essere eseguito, quindi seguiremo tutte le vie legali perché ciò avvenga». Una potrebbe essere quella di rivolgersi alla Toscana. Alcuni contatti sono già stati avviati.
 
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topometallo
view post Posted on 30/9/2008, 08:27




In onda martedì 30 settembre 2008 alle 12.45 Rai Tre

A pochi giorni dall’attesa decisione della Consulta, Giuseppe Englaro, padre di Eluana, è ospite di Corrado Augias a Le Storie Diario Italiano.


Purtroppo l'ho scoperto solo ora e me lo perderò. Spero qualcuno di voi lo veda.
E spero riprendano l'usanza di lasciare le puntate registrate sul sito del programma.
Devo riprendere il vizio di usare il videoregistratore <_<
 
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Felipe-bis
view post Posted on 8/10/2008, 12:33




http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie....D9-38FEA8A2537A}

Eluana: corte d'appello non procede su sospensione alimentazione
08 ott 12:48 Politica

MILANO - I giudici della prima Corte d'appello civile di Milano hanno dichiarato il "non luogo a provvedere" sulla richiesta della Procura generale, che aveva chiesto di sospendere il provvedimento che autorizzava l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali che tengono in vita Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo del 1992. La decisione di non procedere e' stata presa in quanto e' stato superato il requisito dell'urgenza, essendo stata fissata in Cassazione l'udienza sul ricorso della Procura Generale. (Agr)
 
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227 replies since 18/12/2006, 14:47   3501 views
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