http://avvenire.ita.newsmemory.com/Caso Provolo, arriva una commissione
DI LORENZO FAZZINI
« C ollaborazione» e «rispetto reciproco» per fare piena luce sulle vicende passate. Così la curia di Verona e l’Associazione Sordi «Antonio Provolo» hanno comunicato la composizione della querela avanzata dal presidente di quest’ultimo ente, Giorgio Dalla Bernardina, nei confronti del vescovo della diocesi scaligera monsignor Giuseppe Zenti. La vicenda risaliva al gennaio 2009 quando Dalla Bernardina aveva sollevato pesante accuse sul settimanale «l’Espresso » nei confronti dell’Istituto Provolo, ente assistenziale per ragazzi sordomuti, accusando praticamente l’intero gruppo di religiosi (circa una ventina) di abusi sessuali su minori ospitati nella medesima struttura, ben conosciuta a Verona per la carità verso gli ultimi. Accuse, si noti bene, mai suffragate da denunce penali e non riscontrate da altre associazioni di ex alunni.
L’altro giorno la conclusione della vicenda con un accordo tra gentiluomini. Dalla Bernardina ha ritirato la denuncia per diffamazione nei confronti del prelato, reo - a suo dire - di aver leso la sua reputazione e quella dell’associazione da lui rappresentata allorché il presule difese l’onorabilità della Chiesa veronese all’indomani delle rivelazioni dell’«Espresso». Zenti, a sua volta, ha ribadito di non aver mai voluto offendere nessuno e ha manifestato 'le sue scuse' nel caso in cui la controparte si sia sentita colpita nella propria onorabilità.
In pratica le parti hanno convenuto che, «superati i fraintendimenti iniziali», ora «ci si avvia in questo modo ad una più fattiva collaborazione al fine di fare verità e piena luce sui fatti denunciati da alcuni ex allievi dell’Istituto Provolo». Da notare che questo era proprio quanto a sua volta il vescovo Zenti aveva espresso in diverse occasioni ribadendo che, per quanto riguardava la diocesi da lui diretta, sulla questione abusi di minori da parte di membri del clero, «non esiste prescrizione».
Dalla 'convenzione' tra monsignor Zenti e Dalla Bernardina si evince la comune volontà di perseguire questa strada di «fare verità e piena luce»: «Entrambe le parti - si legge nella nota - ritengono di voler impostare per il futuro un rapporto di fruttuosa collaborazione e nel rispetto reciproco ». Come hanno spiegato i legali, in questa formula si include la decisione di dar vita ad una «commissione indipendente, terza ed imparziale». Per la commissione si fa il nome, come membro autorevole, del giudice Mario Sannite, che a suo tempo indagò sulla banda Ludwig, responsabile di efferate violenze negli anni Ottanta.
Diocesi e associazione dei sordomuti d’accordo: sul caso indagherà un organismo indipendente
