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Verona. 67 sordi accusano: "Violentati da preti pedofili all'Istituto Provolo", Le "virtù erocihe" del venerabile vescovo Carraro, accusato di pedofilia

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GalileoGalilei
view post Posted on 10/6/2010, 10:02 by: GalileoGalilei
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Zenti e il caso Provolo
C'è un accordo in vista
GIUSTIZIA & CURIA. L'udienza è stata rinviata in attesa dell'esito delle trattative tra le parti

* 10/06/2010

Verona. «Abbiamo avviato un dialogo che, speriamo, sia proficuo».

A fotografare la situazione ieri poco dopo mezzogiorno nel cortile del tribunale, è stato l'avvocato Mario Vittore De Marzi, difensore del vescovo, monsignor Giuseppe Zenti. L'udienza davanti al gip Isabella Cesari era appena terminata. Si doveva discutere la richiesta di archiviazione del procedimento a carico dell'alto prelato presentata dal pm Giovanni Benelli. L'accusa parla di diffamazione. La massima carica religiosa in città avrebbe offeso la reputazione del presidente dell'associazione dei sordi del Provolo, Giorgio Dalla Bernardina durante una conferenza stampa in Curia, svoltasi il 23 gennaio 2009.
All'epoca dei fatti, era appena scoppiato il caso dell'istituto Provolo dopo l'articolo pubblicato su L'Espresso. Su quel numero del gennaio 2009 , veniva riportata una lettera firmata da una sessantina di sordomuti che denunciavano le violenze sessuali subite dai preti di quell'istituto quando erano minori. Quegli abusi sarebbero durati una trentina d'anni dagli anni '50 fino al 1984. Il vescovo replicò in quella conferenza stampa con una frase poi forse ripresa nella denuncia per diffamazione: «Dalla Bernardina» disse all'epoca monsignor Zenti, «pretendeva di mantenere l'utilizzo dei beni immobili di propietà della congregazione e chiuse la sua richiesta minacciando di intervenire con accuse di pedofilia». Un'affermazione grave per il presidente dell'associazione che lo indusse a presentare la denuncia per diffamazione contro il vescovo. Il suo legale, l'avvocato Giuseppe Rossodivita, sostenne che era necessario un processo per accertare se i ricatti di cui aveva parlato il vescovo in quell'occasione si fossero realmente verificati.
Quella denuncia per diffamazione, però, subì una battuta d'arresto nel luglio 2009 quando il pm Giovanni Benelli chiese al gip l'archiviazione del fascicolo. La Procura riteneva, infatti, che il vescovo in quella conferenza stampa aveva espresso delle mere opinioni e aveva esercitato il leggittimo diritto di critica. Su queste considerazioni, si era sintonizzato anche il legale di monsignor Zenti l'avvocato Mario Vittore De Marzi che aveva presentato la stessa richiesta al gip. Ieri si doveva giungere, quindi, alla conclusione della vicenda. Ma tra le parti in questi giorni è in corso una trattativa. I legali ieri hanno mantenuto il massimo riserbo sullo stato del "negoziato", rinviando a luglio ogni comunicazione. Non hanno detto neanche se nella trattativa si stia parlando di risarcimento danni e di soldi. L'appuntamento è rinviato, quindi, a luglio quando i legali si ripresenteranno davanti al giudice dell'udienza preliminare Isabella Cesari.
In quell'occasione, il procedimento penale potrebbe essere archiviato con la rimessione della querela del Della Bernardina alla luce dell'eventuale accordo trovato con il vescovo. Se la trattativa, però, salta, il giudice valuterà l'istanza di archiviazione e potrà decidere se accoglierla o se imporre alla Procura di formulare un'accusa coatta di diffamazione contro monsignor Zenti.

Giampaolo Chavan

Edited by GalileoGalilei - 17/7/2010, 08:14
 
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