Laici Libertari Anticlericali Forum

La legge sul 'fine vita'

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Alessandro Baoli
view post Posted on 30/6/2011, 19:21




Testamento biologico: la discussione si ferma, l’UAAR no

È stata rimandata ancora una volta la discussione parlamentare sul ddl Calabrò, il progetto che intende negare valore ai testamenti biologici e che è sostenuto dalla maggioranza e da parte dell’opposizione.
L’UAAR valuta positivamente la circostanza, ma continua a impegnarsi per sensibilizzare la popolazione sui rischi di una sua eventuale approvazione. E per questo motivo ha deciso di realizzare un video, della durata di poco più di un minuto, in cui spiega a cosa si potrebbe andare incontro se diventasse legge. “Prima che sia troppo tardi” si conclude con un invito a sensibilizzare i gruppi parlamentari a dire “no” alla legge Calabrò.
Per vedere il video:
- http://vimeo.com/uaar/primachesiatroppotardi
- http://youtu.be/hmpFjrFfsJQ
Per maggiori informazioni sulla campagna UAAR “Liberi di scegliere”:
- www.uaar.it/liberi-di-scegliere
Comunicato stampa UAAR

http://www.uaar.it/news/2011/06/29/testame...ne-ferma-luaar/
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 5/7/2011, 19:53




Camera, ricomincia la discussione sul testamento biologico

Riprende oggi alla Camera dei deputati l’esame in assemblea del ddl Calabrò, il progetto di legge sostenuto dalla maggioranza che intende negare valore al testamento biologico. Per l’occasione, Paola Binetti (UDC) ha parlato su AgenParl di “necessità” che i valori cattolici “siano fortemente rappresentati nell’opinione pubblica e nell’apparato legislativo”. E’ possibile seguire la discussione parlamentare sul sito della Camera. L’UAAR invita soci e simpatizzanti a diffondere il video intitolato Prima che sia troppo tardi, presente su Vimeo (anche in HD) e su YouTube (anche in HD), e ricorda che sulla pagina della campagna è presente una serie di link per inviare un messaggio e-mail ai vari gruppi parlamentari di Camera e Senato, allo scopo di manifestare la propria contrarietà all’approvazione di un disegno di legge liberticida.
L’associazione

http://www.uaar.it/news/2011/07/05/camera-...ento-biologico/
 
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view post Posted on 5/7/2011, 20:51
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Pugio Dirkio - generale della Legione Viktorica

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Questa frase è emblematica:

Per l’occasione, Paola Binetti (UDC) ha parlato su AgenParl di “necessità” che i valori cattolici “siano fortemente rappresentati nell’opinione pubblica e nell’apparato legislativo”.
Nulla da eccepire,per quello che riguarda chi si sente un "cattolico"
ma chi non si sente "cattolico"?
deve accettare cosa? :insulti:
Non mi pare che ci sia una imposizione di nessuno che io debba per forza fare..... :censura:
però riescono sempre dove vogliono arrivare,perchè l'antico retaggio culturale anche se i stà sgretolando,è duro a sparire.
la chiesa,anche se è più debole è ancora forte ,la "battaglia2 è ancora lunga.
mastro Dirk 58.
 
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view post Posted on 6/7/2011, 19:33
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06-07-11
BIOTESTAMENTO: AULA CAMERA TERMINA LAVORI, MARTEDI' VOTO FINALE SU DDL


(ASCA) - Roma, 6 lug - Come annunciato dalla presidente di turno, Rosy Bindi, alle 20 l'aula della Camera ha terminato l'esame del ddl sul testamento biologico dopo aver votato l'articolo 2 del testo sul consenso informato.

L'appuntamento con il biotestamento proseguira' domani dalle 9.30 alle 13.30 con l'esame degli emendamenti all'articolo 3 e poi martedi' prossimo, a partire dalle 10.30, prima del decreto legge sulle espulsioni di stranieri, per concludere e votare entro la giornata.


http://www.asca.it/news-BIOTESTAMENTO__AUL...32521-ORA-.html
 
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lucrezio85
view post Posted on 7/7/2011, 02:00




Non voglio nemmeno commentare una porcheria di legge come questa. Tanto credo che siamo tutti d'accordo nell'inorridire di fronte a questa barbarie che mette le mani sul nostro corpo ostacolando il nostro diritto di disporre di noi stessi.
La cosa più desolante è che davanti a questo fondamentalismo cattolico da controriforma non ci sia una vera opposizione.
Mi è piaciuto molto il commento di Bersani: "stanno decidendo come devo morire". peccato che a decidere c'erano anche deputati del suo pseudo-partito. Se ci tiene tanto al rispetto della sua vita perchè domattina non li caccia fuori del pd a calci nel sedere come fece il partito socialista con Mussolini???!!!
POrca vacca??? Dove sta la democrazia se io non ho diritto a votare nemmeno un partito che sia per statuto laico e rifiuti i valori cattolici? Io vorrei avere il piacere di vedere un candidato premier che dichiara apertamente di non ispirarsi a valori religiosi e di non essere cristiano. Finchè le cose stanno così abbiamo proprio una bella democrazia: puoi avere qualsiasi idea purchè sia la nostra.
Perfino Vendola, che è additato da alcuni come un estremista (!!!) si vanta dei suoi valori cattolici... Senza considerare gente come la Binetti che adesso è anche in consiglio regionale qui in Umbria.
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 7/7/2011, 17:06




CITAZIONE (lucrezio85 @ 7/7/2011, 03:00) 
Non voglio nemmeno commentare una porcheria di legge come questa. Tanto credo che siamo tutti d'accordo nell'inorridire di fronte a questa barbarie che mette le mani sul nostro corpo ostacolando il nostro diritto di disporre di noi stessi.
La cosa più desolante è che davanti a questo fondamentalismo cattolico da controriforma non ci sia una vera opposizione.
Mi è piaciuto molto il commento di Bersani: "stanno decidendo come devo morire". peccato che a decidere c'erano anche deputati del suo pseudo-partito. Se ci tiene tanto al rispetto della sua vita perchè domattina non li caccia fuori del pd a calci nel sedere come fece il partito socialista con Mussolini???!!!
POrca vacca??? Dove sta la democrazia se io non ho diritto a votare nemmeno un partito che sia per statuto laico e rifiuti i valori cattolici? Io vorrei avere il piacere di vedere un candidato premier che dichiara apertamente di non ispirarsi a valori religiosi e di non essere cristiano. Finchè le cose stanno così abbiamo proprio una bella democrazia: puoi avere qualsiasi idea purchè sia la nostra.
Perfino Vendola, che è additato da alcuni come un estremista (!!!) si vanta dei suoi valori cattolici... Senza considerare gente come la Binetti che adesso è anche in consiglio regionale qui in Umbria.

Condivido.



Camera vota su biotestamento, passa divieto di eutanasia

La Camera ieri ha approvato gli articoli 1 e 2 del nuovo disegno di legge sul testamento biologico. Il primo articolo, che sancisce il divieto esplicito di “ogni forma di eutanasia e ogni forma di assisenza o di aiuto al suicidio”, è passato a scrutinio segreto con 277 sì e 224 no. Vi si “riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile e indisponibile”, anche “nella fase terminale dell’esistenza” e “nell’ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere”. La violazone del divieto di eutanasia e assistenza al suicidio sarà punita sulla base del Codice Penale, in particolare con gli articoli 575 (omicidio, con “reclusione non inferiore ad anni ventuno”), 579 (omicidio del consenziente, “reclusione da sei a quindici anni”) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio, sempre diversi anni di carcere).
Il secondo articolo, sul consenso informato, è stato approvato con 286 voti, 200 contrari e 3 astenuti. In questo caso il testo statuisce che “salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario è attivato previo consenso informato esplicito ed attuale del paziente prestato in modo libero e consapevole”. Si oppongono con decisione alla norma Pd e Idv, mentre forte è il sostegno di Udc e centro-destra. Molto attivi i radicali, che hanno presentato diversi emendamenti, però bocciati.
Da votare gli altri 7 articoli, tra oggi e martedì. Se il testo passa, dovrà tornare al Senato, perché intanto il testo originario era stato modificato.
Plaude il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, che parla di “inciampi” che “ci potranno sempre ancora essere” nel corso delle votazioni, ma evidenzia che “anche col voto segreto la maggioranza e l’Udc sono compatti, mentre il Pd ha più dissidenti di noi”.
AGGIORNAMENTO. Il segretario PD Pier Luigi Bersani ha così commentato: “Pian piano Cicchitto sta decidendo come devo morire io”.
Valentino Salvatore

http://www.uaar.it/news/2011/07/07/camera-...o-di-eutanasia/



 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 7/7/2011, 17:40




Testamento biologico: chi vuole rubarci la vita
di Stefano Rodotà, da Repubblica, 7 luglio 2011

I moribondi di Palazzo Montecitorio stanno per approvare una legge ideologica, violenta, bugiarda, sgrammaticata, incostituzionale: è la legge sul testamento biologico, quintessenza di un dispotismo etico che vuole imporre a tutti il parzialissimo, controverso punto di vista di una sola parte a chi ha convinzioni, fedi, stili di vita diversi.
I moribondi di Palazzo Montecitorio stanno per approvare una legge ideologica, violenta, bugiarda, sgrammaticata, incostituzionale. È la legge sul testamento biologico, altrimenti detta «dichiarazioni anticipate di trattamento». E faccio esplicito riferimento a un classico della critica parlamentare – I moribondi del Palazzo Carignano, scritto nel 1862 da Ferdinando Petruccelli della Gattina.

La maggioranza parlamentare sempre più delegittimata per gli scandali che l´attraversano, per l’impunita vocazione a secondare ogni pretesa del suo Capo, per la distanza abissale dal rispetto dovuto ai cittadini pretende di impadronirsi della vita stessa delle persone. Non si cura dei documenti analitici mandati a tutti i senatori e deputati da più di cento giuristi che mostrano i gravi limiti tecnici della legge. Disprezza l’opinione pubblica perché, come da anni ci dicono le periodiche rilevazioni dell´Eurispes, il 77% degli italiani è favorevole al diritto di decidere liberamente sulla fine della vita. Mentre ripetono la sempre più mendace formula "non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani", il presidente del Consiglio e la sua docilissima schiera mettono le mani sul corpo di ciascuno di noi.

La legge è ideologica e violenta, quintessenza di un dispotismo etico che vuole imporre a tutti il parzialissimo, controverso punto di vista di una sola parte a chi ha convinzioni, fedi, stili di vita diversi. Afferma la «indisponibilità» della vita: ma questa è una affermazione in palese contrasto con l´ormai consolidato diritto al rifiuto e alla sospensione delle cure, che in moltissimi casi è già stato esercitato con la consapevolezza che si trattava di una decisione che avrebbe portato alla morte. Nega il diritto di rifiutare trattamenti come l’alimentazione e l’idratazione forzata, escludendone il carattere terapeutico in contrasto con l’opinione delle società scientifiche e con l´evidenza della pratica medica. Riflette un fondamentalismo cattolico incomprensibile: il muro alzato dalle gerarchie vaticane contrasta clamorosamente, ad esempio, con l’apertura mostrata dalla Conferenza episcopale tedesca. Varcate le Alpi, quel che lì è materia di legittimo dibattito pubblico improvvisamente diventa questione di fede?

È bugiarda, perché il suo titolo – che si richiama al consenso informato, all’alleanza terapeutica tra medico e paziente, alla rilevanza delle dichiarazioni fatte dalla persona per decidere consapevolmente sul come morire – è clamorosamente contraddetto dal contenuto delle singole norme. Il consenso della persona è sostanzialmente vanificato, perché le sue dichiarazioni non hanno valore vincolante e non possono riguardare questioni essenziali come quelle dell’alimentazione e dell’idratazione forzata. L’alleanza terapeutica si risolve nello spostamento del potere della decisione tutto nella direzione del medico. Le «dichiarazioni anticipate di trattamento» sono vere macchine inutili, frutto di un delirio burocratico che impone faticose procedure alla fine delle quali vi è il nulla, visto che sono prive di ogni forza vincolante.

Siamo di fronte ad una vera "legge truffa", ad un testo clamorosamente incostituzionale. Legittimi punti di vista non possono essere trasformati in norme che si impongono alla volontà delle persone violando i loro diritti fondamentali. La discrezionalità del legislatore, in questi casi, è esclusa esplicitamente dall’articolo 32 della Costituzione: «la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». E la Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto della persona di «disporre del proprio corpo»; ha severamente escluso che il legislatore possa arrogarsi il ruolo del medico e dello scienziato: e soprattutto ha affermato in modo nettissimo che l’autodeterminazione è un "diritto fondamentale" della persona. Proprio quell’autodeterminazione che il voto della Camera vuole cancellare.

Questo scempio si sta consumando nel più assoluto silenzio. Perché l´opposizione, oltre ad impegnarsi in una purtroppo vana battaglia di emendamenti, non ha praticato nemmeno per un minuto un ostruzionismo che avrebbe almeno avuto la funzione di informare l´opinione pubblica del gravissimo scippo che si sta consumando a danno di tutti? Il Pd continua a rimanere pr igioniero delle sue divisioni interne, che sono divenute un ostacolo alla cultura e alla ragione? Perché persiste il timore di dispiacere alle gerarchie vaticane, non al ricco e aperto mondo dei cattolici? Perché, soprattutto, a nulla è servita la lezione delle elezioni amministrative e dei referendum che mostrano una società viva, reattiva, alla quale bisogna fare appello tutte le volte che sono in questione i diritti fondamentali delle persone?

Ricordo una volta di più Montaigne: «la vita è un movimento ineguale, irregolare, multiforme». La legge deve abbandonare la pretesa di impadronirsi d’un oggetto così mobile, sfaccettato, legato all’irriducibile unicità di ciascuno. Quando ciò è avvenuto, libertà, dignità e umanità sono state sacrificate e gli ordinamenti giuridici hanno conosciuto una inquietante perversione. Non a caso «la rivoluzione del consenso informato» nasce come reazione alla pretesa della politica e della medicina di impadronirsi del corpo delle persone, che ha avuto nell’esperienza nazista la sua manifestazione più brutale. L’autoritarismo non si addice alla vita, né nelle sue forme aggressive, né in quelle «protettive». Riconoscere l’autonomia d’ogni persona, allora, non significa indulgere a derive individualistiche, ma disegnare un sistema di regole che mettano ciascuno nella condizione di poter decidere liberamente.

(7 luglio 2011)

http://temi.repubblica.it/micromega-online...ubarci-la-vita/
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 11/7/2011, 09:52




DDL Calabrò: il controllo della persona

C’è chi ha a cuore la persona e la sua libertà e chi ha a cuore il controllo della persona dal suo concepimento alla sua morte naturale o artificiale che sia. Sono questi i due veri schieramenti che si fronteggiano esprimendosi contro o a favore del progetto di Legge sul testamento biologico che, davvero, pare sarà licenziato dall’aula di Montecitorio martedì 12 luglio.
Il relatore Domenico Di Virgilio assicura che alla Camera si può contare su ampie convergenze trasversali perché, ci tiene a sottolinearlo, il testo non ha un’impostazione confessionale. Sarà, ma ricordiamo bene che l’apertura della CEI al testamento biologico, da sempre prima esecrato, venne solo all’indomani delle sentenze sui casi Welby ed Englaro ed i paletti allora indicati furono due: le dichiarazioni di fine vita non dovevano essere vincolanti ma semplici desiderata e alimentazione ed idratazione artificiali forzate non dovevano rientrare tra i trattamenti rinunciabili. Tutto questo troviamo nel testo di legge che sta per essere approvato.
Non si dirà mai abbastanza quanto questa legge sia liberticida ed incostituzionale, violenta e crudele. Una legge che contrappone medico ed assistito rendendo di fatto impossibile quell’alleanza terapeutica che vorrebbe esaltare.
Contro questa legge si sono espressi i medici con l’appello “io non costringo curo” che ha raccolto più di 10.000 sottoscrittori, contro si sono schierati più di cento insigni giuristi che hanno inviato a senatori e deputati documenti analitici sui gravi limiti tecnici della legge, contro si sono espresse le società scientifiche in campo medico che hanno ripetutamente dichiarato che alimentazione ed idratazione artificiali sono a tutti gli effetti trattamenti medici e che indispensabile è il consenso della persona per poter essere avviati, contro si è espressa l’opinione pubblica che da anni risulta essere al 77% favorevole al diritto di decidere liberamente sulla fine della vita.
Ma i “moribondi di palazzo Montecitorio” (v. articolo del prof. Stefano Rodotà su Repubblica del 7 luglio) pare davvero che martedì 12 luglio licenzieranno questo testo che, se mai diventerà legge (è indispensabile un nuovo passaggio in Senato), si impadronirà del nostro corpo e ci porrà, ancora una volta, fuori dall’Europa.
Davanti a tanto scempio a sorreggerci rimane la granitica certezza che tutto questo dispendio di energie e di denaro pubblico, finalizzato solo a conculcare la nostra libertà, anche se dovesse raggiungere l’obiettivo desiderato, sarà stato vano perché la società civile, che ha saputo mobilitarsi in difesa dell’acqua, dell’ambiente e del diritto, saprà reagire: il referendum abrogativo è già alle porte”.
Maria Laura Cattinari (Presidente LiberaUscita – Associazione nazionale, laica e apartitica per il diritto di morire con dignità)

www.uaar.it/news/2011/07/11/ddl-cal...-della-persona/

Biotestamento, Camera approva emendamento che limita dichiarazioni anticipate di trattamento

Dopo i voti di mercoledì sui primi due articoli della nuova legge sul ‘fine vita’ (vedi sopra ndr), continuano alla Camera le consultazioni. Ieri si è discusso in particolare dell’articolo 3, riguardante le cure. E’ stato approvato, 257 sì contro 239 no, l’emendamento 3.2020: sarà possibile quindi inserire nel proprio testamento biologico solo i trattamenti cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza, senza poter indicare quindi quelli che non si intende ricevere. L’emendamento, a firma Paola Binetti (Udc) e Lucio Barani (Pdl), è stato riformulato dal relatore Domenico Di Virgilio (Pdl). Ha ricevuto forti critiche dall’opposizione perché limita di fatto l’utilità le dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat).
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani, riporta Il Corriere, ha detto rivolto alla maggioranza: “mi appello alla nostra comune umanità e alla pietà verso la persona umana”. “Fermiamoci”, ha invitato il leader Pd, perché “continuando ad approvare gli emendamenti annunciati si arriverà al punto che il legislatore dirà a una persona che potrà essere libera dalla tecnica, dalle macchine e dai tubi soltanto quando sarà morta e potranno essere avviate le procedure di trapianto”.
Il deputato Pdl Fabrizio Cicchitto ha risposto che è stata “la battaglia di Beppino Englaro” che “ha innescato un meccanismo giudiziario con sentenze di giudici anche contraddittorie”. Sarebbe quindi “un percorso non scelto” quello di portare la questione in Parlamento, “ma obbligato da una sentenza”. Dal canto suo il deputato Pdl Lucio Barani, si è difeso così: “il mio emendamento arriva da un socialista laico e il laico è colui che ha il dubbio”. Mentre “i cattolici hanno la certezza della fede”, “i radicali e gli integralisti hanno la certezza di avere ragione”, ha aggiunto, “noi laici abbiamo il dubbio che nasce da Galileo, dagli scienziati”. Il suo emendamento permetterebbe al singolo di esprimere “orientamenti” (non più “volontà”) e “informazioni per il medico, anche per evitare di essere sottoposto a procedure sperimentali sul tipo di quelle che venivano fatte nei lager nazisti”, ha sostenuto.
La discussione riprenderà martedì, su un altro emendamento (il 3.3001) che nega l’interruzione di idratazione e nutrizione per i malati terminali. La maggioranza punta sul sostegno aperto dell’Udc e sui cedimenti di parte dell’opposizione, a cominciare dal Pd.
Valentino Salvatore

www.uaar.it/news/2011/07/08/biotest...di-trattamento/
 
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lucrezio85
view post Posted on 11/7/2011, 11:01




l'unica speranza è un referendum abrogativo.
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 11/7/2011, 13:29




CITAZIONE (lucrezio85 @ 11/7/2011, 12:01) 
l'unica speranza è un referendum abrogativo.

Prima però andrebbe abolito il quorum. Spero più nella corte costituzionale.
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 12/7/2011, 17:55




IL VOTO
Biotestamento verso l'approvazione
Englaro: "E' una legge incostituzionale"


Alla Camera la votazione sul ddl che regolamenta il testamento biologico. Una stretta sulle Dat, le dichiarazioni anticipate di trattamento. L'opposizione respinge compatta. Le volontà del malato diventano "orientamenti". Livia Turco: "Proposta autoritaria". Staderini: "Ci rubano anche la morte"


ROMA - Dopo molti mesi di dibattito, la Maggioranza si avvicina al traguardo dell'approvazione del disegno di legge sul testamento biologico. E lo fa tra le "necessità di legiferare" evidenziate dal centrodestra, e tra le polemiche espresse da tutta l'opposizione. Salvo improbabili incidenti, la Camera darà in giornata il via libera, con alcune modifiche, al provvedimento licenziato dal Senato nel marzo del 2009. Sarà necessario a quel punto un ultimo passaggio a palazzo Madama, prevedibilmente in autunno. L'iter del ddl non dovrebbe comunque incontrare difficoltà. Ma dal Pd ai radicali, l'opinione sul ddl è univoca e negativa. Il commento di Beppino Englaro, papà di Eluana, è emblematico: "Si tratta di una legge incostituzionale", dice Englaro, "che va nella direzione opposta rispetto ai principi costituzionali. L'autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l'eutanasia. Nessuno, nè lo Stato nè un medico può disporre della salute di un cittadino".

Maggioranza convinta. "Sono fiducioso riguardo l'approvazione", dichiara il relatore Domenico Di Virgilio (Pdl). Che aggiunge: "I numeri delle precedenti votazioni sono andati al di là delle aspettative. Hanno sostenuto il provvedimento l'Udc e anche 20-25 deputati del pd". Il Sottosegretario alla salute Eugenia Roccella critica un'opposizione definita "ideologica: "Si è voluta dare l'idea di un disegno di legge imposto al Parlamento e di un testo immodificabile, senza attenzione ai contenuti reali della legge. E invece è stato un provvedimento di iniziativa parlamentare, molto aperto al dibattito, modificato più volte e approvato da una maggioranza trasversale".
Ma anche nella Maggioranza, qualche voce dissidente si fa sentire. Come quella di Daniele Capezzone, che dice: "Se fossi in Parlamento, non la voterei".

Turco (Pd): "Un ddl autoritario". "La legge della destra sul fine vita è arcigna, autoritaria e proibizionista. Nel dibattito oggi alla camera la Maggioranza ha gettato la maschera ed è chiaro a tutti che siamo davanti a un imbroglio per i cittadini e i medici". Così Livia Turco, componente Pd in commissione affari sociali. Turco sottolinea che il ddl "Colpisce l'alleanza terapeutica medico-paziente e vieta, di fatto, il testamento biologico; nelle Dt si potrà infatti scrivere solo nome, cognome e che non si vuole essere sottoposti ad accanimento terapeutico, cosa che nessun medico farebbe".
Tra i vari emendamenti, con quello all'articolo 7, le volontà del paziente espresse nella Dichiarazioni anticipate di trattamento vengono derubricate a "orientamenti". E Ignazio Marino del Pd, guarda già oltre il secondo passaggio al Senato: "Se il ddl sul biotestamento che sarà approvato oggi alla camera sarà licenziato in via definitiva, partirà una raccolta firme per arrivare a un referendum che abroghi una legge inaccettabile", dice.

Idv: "Una legge contro le Dat". Antonio Palagiano, responsabile sanità dell'Italia dei Valori e relatore di minoranza del provvedimento, non usa mezzi termini: "Il governo ha gettato definitivamente la maschera e con l'emendamento al comma 6 dell'articolo 3 restringe il campo di applicazione delle Dichiarazioni anticipate di trattamento. E' evidente, quindi, che questa legge va contro le Dat". Spiega Palagiano: "Con gli emendamenti approvati sarà infatti difficile se non impossibile stabilire quando avranno rilievo le Dat, poichè sarà necessaria una risonanza magnetico-nucleare per accertare lo stato vegetativo del paziente. Nei piccoli ospedali, ad esempio, sarà difficilissimo effettuarla e sarà impossibile, quindi, applicare la legge. Legge che perde definitivamente di senso e dimostra, ancora una volta, la sua inutilità", conclude Palagiano.

Staderini: "Ci rubano la morte". Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani è convinto che "se il Senato confermerà il provvedimento della Camera, non sarà più possibile decidere della propria vita. Per tutti noi hanno deciso Udc, Lega e Pdl, meschine comparse di un film scritto in Vaticano". Dichiara il segretario: "Con la legge 40 hanno rubato la vita e la libertà di ricerca scientifica, con la legge Calabrò ci rubano anche la morte. Questi moderni aguzzini vogliono, attraverso il sondino di Stato imposto per legge, disinnescare le conquiste di libertà che Piergiorgio Welby e la famiglia Englaro hanno assicurato agli italiani con la loro lotta". Staderini conclude:
"Chi ha votato questa legge infame lo ha fatto nella consapevolezza che sarà smantellata dalla Corte Costituzionale, solo che ci vorranno anni, durante i quali si ripeteranno drammi umani che colpiranno soprattutto i più poveri. L'hanno votata nonostante la maggioranza degli italiani e degli stessi cattolici fosse a favore del vero testamento biologico, solo perchè non ne pagheranno il costo, come accadrebbe in una democrazia".

A chi si applica. L'unica modifica sostanziale che l'aula di Montecitorio deve approvare è un emendamento proposto solo la settimana scorsa per circoscrivere la "platea" dei pazienti toccati dalla legge. Se nel passaggio da palazzo Madama a Montecitorio questa era stata allargata, ora il biotestamento si applicherebbe ai soli malati in stato vegetativo per i quali è stata "accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale". Una previsione che richiama, sin nel lessico, la vicenda di Eluana Englaro, e l'originale intento del premier Silvio Berlusconi di prevenire con la legislazione altri interventi della magistratura in questo campo.

(12 luglio 2011)
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/...75/?ref=HRER2-1

Chi vuole rubarci la vita

di Giampietro Sestini (*)
Su Repubblica di ieri il professor Stefano Rodotà, nostro socio onorario, ha pubblicato l’articolo “Chi vuole rubarci la vita“ (vedi sopra, ndr). Per restare sul tema, ricordiamo che in altra occasione il professor Rodotà aveva scritto: «Non siamo soltanto di fronte ad una legge “truffa”, ma all’abbandono del lungo cammino che, partito dalle esperienze tragiche delle tirannie del Novecento che si erano violentemente impadronite dei corpi delle persone, era approdato all’affermazione netta della essenzialità del consenso dell’interessato. La persona, considerata prima come oggetto del potere politico e sottomessa alla volontà del medico, trovava così la sua libertà, la sua pienezza di soggetto morale».

Come lui, anche noi ci siamo chiesti come sia possibile che un Capo di Governo malato di “sondaggite” non tenga conto del fatto che la maggioranza degli italiani sono favorevoli al diritto di decidere liberamente sulla fine della loro vita.

A nostro avviso la risposta nasce dal vigente sistema elettorale. Il “bipolarismo”, infatti, mentre da una parte consente agli elettori di scegliere direttamente il Primo ministro e la coalizione di Governo senza le estenuanti, successive mediazioni fra partiti, dall’altra si presta, come è successo in Italia per il sostanziale equilibrio fra i due poli, a vittorie elettorali con soli 24.000 voti di scarto.

Tale situazione ha conferito di fatto alla Chiesa cattolica, la quale può contare su oltre 27.000 parrocchie, il potere di esercitare una notevole pressione su ambedue le coalizioni. Con risultati ben superiori a quelli che riusciva ad ottenere ai tempi della prima Repubblica attraverso il solo Partito della Democrazia Cristiana, la quale per governare doveva mediare con i partiti laici (vedasi divorzio ed aborto).
Consapevole di ciò, l’attuale Presidente del Consiglio non ha esitato a dichiarare pubblicamente che «su temi etici e scuole cattoliche terrà conto delle indicazioni della gerarchia ecclesiastica». In altri termini, il capo del Governo di una Repubblica laica ha fatto proprio il principio dettato dal capo di una Chiesa: “Il diritto di Dio viene prima del diritto degli uomini”, anche se ciò contrasta con la Costituzione italiana e con le norme i internazionali che il Governo per primo dovrebbe rispettare.

Forse è giunto il momento che anche i laici – credenti, non credenti o agnostici che siano - si organizzino e facciano sentire la loro voce se vogliono affermare la democrazia in un Paese diviso in due con un sistema bipolare.

(*) segretario dell’associazione Libera Uscita

www.cronachelaiche.it/2011/07/chi-vuole-rubarci-la-vita/
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 14/7/2011, 06:48




Testamento biologico, la Camera dà l’ok: alimentazione sospesa solo ai malati terminali, più potere ai medici

ROMA – La nuova legge sul testamento biologico potrebbe ottenere il via libera in autunno. Il 12 luglio la Camera ha approvato il disegno di legge presentato dalla maggioranza. Ora manca il passaggio decisivo, quello al Senato, ma l’ok alla nuova norma sembra pressoché certo. Soddisfatta la maggioranza (che ha potuto avvalersi anche dei voti dell’Udc), mentre l’opposizione si è schierata in maniera compatta contro il testo. La radicale Coscioni ha parlato esplicitamente di “legge-schifezza”. Anche Beppino Englaro, padre di Eluana, ha parlato di “ddl anticostituzionale”.
Rispetto al precedente testo, che era stato approvato in Senato nel 2009, i deputati hanno votato alcune modifiche: innanzitutto è stato confermato l’articolo 3, ovvero il divieto di sospendere alimentazione e idratazione artificiale ai malati terminali, salvo casi eccezionali. Rispetto alla precedente versione, però, è stato esplicitato che questa misura riguarda i malati terminali.
Con le modifiche inserite, inoltre, non ci sarà un collegio medico per dirimere le controversie tra medico e fiduciario. E’ stato poi specificato ulteriormente che il paziente potrà esprimere “orientamenti” e non indicazioni o volontà.
Grazie a un emendamento targato Udc è stato poi aggiunto un nuovo comma che stabilisce che il medico, qualora non intenda seguire gli orientamenti espressi dal paziente, è tenuto a sentire il fiduciario o i familiari (cioè quelli riconosciuti dal Codice civile nell’asse di ereditarietà) e ad esprimere la sua decisione motivandola in modo approfondito, sottoscrivendola sulla cartella clinica o comunque su un documento scritto allegato alla Dat. In parole povere, aumenterà il potere del medico.
La Camera ha poi soppresso l’articolo 8 che dava indicazioni sull’intervento della magistratura in caso di contrasto su decisioni relative al consenso a trattamenti sanitari perché, ha spiegato Benedetto Fucci (deputato Pdl che ha proposto l’emendamento), la magistratura ha già tutti gli strumenti per intervenire. 12 luglio 2011 | 21:02

http://www.blitzquotidiano.it/politica-ita...rminali-914628/

Dal no all’eutanasia alle Dat: ecco cosa prevede il testo sul biotestamento

ROMA – Dopo un iter di oltre due anni, la Camera ha approvato il disegno di legge sul testamento biologico, che ha avuto il primo via libera del Senato il 26 marzo 2009. Tra le modifiche principali rispetto al provvedimento uscito da Palazzo Madama, dove adesso il testo dovrà tornare in terza lettura, quella che prevede la sospensione solo in casi eccezionali e solo per i malati terminali di nutrizione e idratazione artificiale, limiti più stretti sul momento in cui si attiva la dichiarazione anticipata di trattamento, nella quale, tra l’altro, si potranno indicare ”orientamenti” e non più volontà rispetto ai soli trattamenti che si desidera attivare e non anche che si vogliono rifiutare. E’ stato confermato, poi, il no all’eutanasia e il carattere non vincolante delle Dat. Scompare invece il collegio di medici chiamato a intervenire, in forma sempre non vincolante, in caso di controversia tra fiduciario e medico curante. Ecco in sintesi il contenuto del testo che prende il nome di ‘Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento’, 8 articoli, e non più 9, perché è stato soppresso l’intero articolo 8, che prevedeva il via libera del giudice tutelare in caso di divergenza tra familiari (in assenza del fiduciario) e medico curante:
Divieto di eutanasia. La vita umana viene riconosciuta come un diritto “inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell’esistenza” . Il primo articolo stabilisce il divieto di ogni forma di eutanasia e riconosce prioritaria l’alleanza terapeutica tra medico e paziente. Il secondo articolo è dedicato interamente al consenso informato che deve essere preceduto da corrette informazioni del medico trasferite in modo comprensibile e chiaro. Il consenso al trattamento può essere sempre revocato e la revoca deve essere indicata in cartella clinica. Il consenso inteso come accettazione delle cure non è richiesto quando la vita della persona incapace di intendere e volere è in pericolo in seguito a una grave complicanza. La legge garantisce che il medico “debba astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati, non efficaci o non tecnicamente adeguati rispetto alle condizioni cliniche e agli obiettivi di cura”.
Volontà attenuate in caso di stato vegetativo. Il terzo articolo indica i contenuti e i limiti della dichiarazione anticipata di trattamento (Dat). “Il dichiarante esprime il proprio orientamento sui trattamenti sanitari in previsione di una eventuale, futura perdita della propria incapacità di intendere e di volere”. È previsto inoltre che le disposizioni anticipate vengano attuate soltanto in determinate condizioni e cioè quando “il soggetto si trova nell’incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze per accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale e pertanto non può assumere decisioni che lo riguardano”. In pratica il campo di applicazione si restringe alle persone in stato vegetativo.
Niente rinuncia a idratazione e alimentazione. Uno dei punti maggiormente dibattuti riguarda l’idratazione e l’alimentazione assistite (impropriamente chiamate artificiali) che non possono rientrare nel testamento biologico come trattamenti di cui si chiede la sospensione. La legge si richiama al rispetto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006 (la stessa invocata dal governo per il caso Eluana Englaro) e stabilisce che ambedue “nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente in fase terminale devono essere mantenute fino al termine della vita ad eccezione del caso in cui non risultino più efficaci nel garantire valori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche del corpo” . In parole semplici l’unica situazione che autorizza la sospensione di idratazione e alimentazione sia attraverso il sondino sia con la flebo è la loro inutilità.
Indicazioni valide per cinque anni. Le dichiarazioni anticipate non sono obbligatorie. Devono essere redatte in forma scritta (dattiloscritta o manoscritta) dai maggiorenni in piena capacità di intendere e di volere e firmate. Eventuali dichiarazioni di intenti o orientamenti espressi in altro modo non hanno valore e non possono essere considerati nell’ambito del biotestamento. Le Dat hanno valore per 5 anni e possono essere cambiate più volte, in ogni momento, dal diretto interessato. Il documento va inserito nella cartella clinica. Può essere nominato un fiduciario “unico soggetto legalmente autorizzato a interagire col medico” . I conviventi non possono essere fiduciari. Ad ogni modo le volontà del malato non sono vincolanti per il medico che le “prende in considerazione” se non sono “orientate a cagionare la morte o in contrasto con il codice deontologico” . 13 luglio 2011 | 11:19

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Alessandro Baoli
view post Posted on 14/7/2011, 08:02




Biotestamento: reazioni

Paola Binetti (UDC): “Mi auguro una buona applicazione che ne rispetti lo spirito ispiratore”.
Rosy Bindi (PD): “Se prima le Dat non erano regolate, adesso sono impedite”.
Maria Antonietta Farina Coscioni (Radicali): “E’ una legge-schifezza”.
Beppe Fioroni (PD): “Le mie scelte, fatte con profondo senso di responsabilità e di libertà, nulla hanno di politico o di tattica politica”.
Giancarlo Galan (PDL): “E’ una legge ingiusta e sbagliata: toglie solo libertà e nulla aggiunge. Se fanno il referendum sicuramente voterò perché venga cancellata”.
Ignazio Marino (PD): “Quando il testo sul testamento biologico passera’ al Senato dobbiamo prepararci a raccogliere le firme per un referendum perché bisogna dare il segno a questa politica che non puà calpestare i diritti delle persone. Con questa legge si obbligano le persone, anche coloro che hanno indicato di non volere un tubo nell’intestino, a riceverlo per legge”.
Riccardo Nencini (PSI): “Un desolante addio al diritto di scegliere. Ancora una volta la volontà del legislatore si sostituisce in maniera invadente a quella dell’individuo, al quale sarà negata anche la dignità di decidere su se stesso, sulla propria vita – che dovrebbe essere riconosciuta come “diritto inviolabile” – e soprattutto, sulla propria morte”.
Antonio Palagiano (IDV): “Con gli emendamenti la legge perde definitivamente di senso e dimostra, ancora una volta, la sua inutilità”.
Massimo Polledri (Lega Nord): “Viene messo in pratica quel divieto di eutanasia già previsto dal codice penale che purtroppo i magistrati spesso non applicano. E’ una legge necessaria fatta secondo una scelta di continuità con l’art. 32 della Costituzione, sintesi di un dialogo fra medici cattolici, socialisti e comunisti, che stabilisce la tutela della salute come un diritto fondamentale e come interesse della comunità”.
Eugenia Roccella (PDL): “Un buon testo, saggio ed equilibrato, che rende finalmente obbligatorio il consenso informato permettendo al paziente di scegliere le terapie, su cui si è coagulata una maggioranza ampia e trasversale sia con il voto palese sia con i tanti voti segreti, mentre un consistente gruppo del Pd non ha seguito le indicazioni di partito”.
Maurizio Sacconi (PDL): “La legge approvata dalla Camera rappresenta la riaffermazione del primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi dell’ordine giudiziario”.
Mario Staderini (Radicali): “Con la legge 40 hanno rubato la vita e la libertà di ricerca scientifica, con la legge Calabrò ci rubano anche la morte. Questi moderni aguzzini vogliono, attraverso il sondino di Stato imposto per legge, disinnescare le conquiste di libertà che Piergiorgio Welby e la famiglia Englaro hanno assicurato agli italiani con la loro lotta”.
Livia Turco (PD): “La legge della destra sul fine vita è arcigna, autoritaria e proibizionista. E’ chiaro a tutti che siamo davanti a un imbroglio per i cittadini e i medici”.
Nichi Vendola (SEL): “L’obbligo di soffrire per legge non è umano, non è dignitoso. E’ una legge violenta che sottrae agli italiani la libertà di decidere sulla propria vita, che chiede ai medici non di curare, ma di costringere alle cure”.
A cura della redazione

www.uaar.it/news/2011/07/14/biotestamento-reazioni/
 
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Ashmael
view post Posted on 14/7/2011, 09:38




non firmerei un documento che autorizza qualcuno ad ammazzarmi "pietosamente":potrebbe essere utilizzato per eliminarmi legalmente per motivi che con la pietà non hanno nulla a che vedere.
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 18/7/2011, 10:17




CITAZIONE (Ashmael @ 14/7/2011, 10:38) 
non firmerei un documento che autorizza qualcuno ad ammazzarmi "pietosamente":potrebbe essere utilizzato per eliminarmi legalmente per motivi che con la pietà non hanno nulla a che vedere.

Nessuno ti obbliga, anche se facessero una legge da paese civile invece che da quarto mondo.
 
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114 replies since 14/1/2009, 11:53   2787 views
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