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La legge sul 'fine vita'

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view post Posted on 29/3/2009, 17:10
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_INITALIA

Ddl biotestamento, l'affondo di Fini:
«Più da Stato etico che laico»

E il Pdl si divide. Brunetta: serve soft law, e poi l'Authority Alemanno: difendere la vita deve essere un pilastro del Pdl
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Il congresso del Pdl (foto Sandro Pace - Ap)
ROMA (28 marzo) - «Il ddl sul biotestamento approvato al Senato è più da Stato etico che da Stato laico». E' l'affondo del presidente della Camera Fini al congresso del Pdl, su un tema scottante che ha visto lo scontro tra maggiornaza e opposizione in Aula e che si è concluso con l'approvazione dell'emendamento dell'Udc che non rende più vincolanti le dichiarazioni anticipate di trattamento. E il Pdl si divide.

Il ddl biotestamento visto da Fini. «Siamo proprio sicuri, amici del Pdl, che il ddl sul testamento biologico approvato al Senato sia davvero ispirato alla laicità? Perché una legge che impone un precetto è più da Stato etico che da Stato laico». Fini riconosce che la sua può essere una posizione «minoritaria», ma invita il Pdl a discuterne e afferma che per le istituzioni «è un obbligo essere laiche».

«Laicità delle istituzioni - spiega Fini - non vuol dire negare il magistero morale della Chiesam a significa separazione delle due sfere, dello Stato e della Chiesa». E cita Mario Mauro, europarlamentare di Forza Italia: la laicità è il frutto della maturità del cristianesimo ed è garanzia anti-ideologica.

Brunetta. «Serve una soft law, di principi, e poi il resto deve essere demandato alle Authority». Così il ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta. «Su questo - aggiunge - farò sentire la mia voce». L'intervento di Fini «è stato quello di un grande modernizzatore e laico» conclude il ministro.

Bocchino: ben vengano miglioramenti testo. «La Camera non deve approvare in modo acritico il testo del Senato e se ci saranno dei miglioramenti al testo ben vengano, non si tratta di un decreto del governo» spiega Italo Bocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera.

Denis Verdini, coordinatore in pectore del Pdl, spiega che sul biotestamento «non c'è dottrina, né verità. Ci possono essere stati degli errori. Penso che al Senato ci siano stati degli eccessivi irrigidimenti e penso che alla Camera la stessa maggioranza potrà correggere questi aspetti».

Quagliarello: nessuno Stato etico. «Il vero Stato etico è quello in cui, con la scusa dell'assenza di una legge specifica, un tribunale si arroga il diritto di determinare la morte di una persona basandosi sul suo presunto stile di vita!» ha detto Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL.

Frattini: è una buona legge. «Difende la centralità della persona umana, il valore più alto e più profondo, non negoziabile».

Per il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, non si tratta di «una legge da stato etico». Nel metodo la posizione di Fini è «assolutamente corretta perché fa parte dell'arricchimento vicendevole».

La Russa. «All'interno di Alleanza Nazionale - afferma La Russa - sono stato sempre definito laico, anche se sul caso Englaro ero d'accordo perché si colma un vuoto legislativo».

Per il leader della Dc per le Autonomie, Gianfranco Rotondi «Fini ha fatto un discorso da presidente della Camera. Mi sembra abbia fatto una raccomandazione al Parlamento rispetto a una legge che evidentemente lui ritiene suscettibile di miglioramenti». Ma poi sottolinea che si tratta di una legge che il Pdl ha «voluto, sulla quale ha riflettuto e condivisa», quindi «mi pare difficile cambiarla».

Alemanno non condivide parole di Fini. Gianni Alemanno non è d'accordo con Gianfranco Fini sul testamento biologico. Come il presidente della Camera ha bocciato il ddl approvato dal Senato come una legge «da Stato etico», così il sindaco di Roma, dallo stesso palco del congresso del Pdl, lo difende in pieno. L'identità del nuovo partito, dice Alemanno, è uno dei pilastri da fissare e «parte della difesa del valore della vita, dal concepimento fino alla morte naturale, senza lasciare nessuno spiraglio all'eutanasia. Per questo - aggiunge - mi ritrovo nel testo usciuto dal Senato».

Casini: legge sempre migliorabile. «La legge è sempre migliorabile ma certi principi non sono disponibili» ha detto il leader dell'Udc che ha aggiunto: «Il diritto alla vita è un principio per noi indisponibile».

Di Pietro: Fini, il piede in due scarpe. «Il presidente della Camera Fini non può prendere due piccioni con una fava» dice il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. «Dice che non gli va bene - ha aggiunto - il testamento biologico perché i precetti non possono essere compito di uno Stato laico, che non gli va bene la norma che prevede la denuncia dei migranti clandestini da parte dei medici. Ma poi, nello stesso tempo, da leader di un partito che si dice essere oltre al 40%, accetta che quel partito, quella maggioranza, vota come sta votando proprio quei provvedimenti sul testamento biologico e sulla denuncia dei migranti clandestini». «Allora - ha concluso - è il solito furbetto che vuole prendere due piccioni con una fava: da una parte il consenso del partito di cui vuole rimanere leader e dall'altro il voto dei cittadini cui vuol far credere che si dissocia. Non può stare con un piede in due scarpe». D'Accordo Massimo Donadi: Fini doveva pensarci prima.

Storace: provvedimento contraddittorio. «Perché quello che decide il malato non è vincolante per il medico. Mi chiedo allora a che cosa serva una legge di questo tipo».
 
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Felipe-bis
view post Posted on 14/7/2009, 13:16




http://www.resistenzalaica.it/index.php?op...d=1645&Itemid=1

Nuovo assalto al testamento biologico

Stefano Faraoni - [email protected]
domenica 12 luglio 2009
Fase numero due. Come era evidente, e come era stato giustamente previsto anche dalle colonne di questo blog* , l’attestato di stima di Papa Ratzinger a Berlusconi, e la possibile udienza da concedere al libertino penitente, erano condizionati e condizionabili dal pagamento di una cambiale che non poteva non riguardare i temi etici così cari al Vaticano.
Così, mentre al G8 si stava consumando in maniera teatrale l’apoteosi mediatica di un accordo sul clima che non esiste -perché India e Cina, le due enormi potenze emergenti, non ci stanno- nel frattempo il Ministro poco socialista e per niente laico Sacconi, provava in maniera più o meno serpentina a rifar passare nelle sale parlamentari l’ipotesi più retriva e civilmente inaccettabile sulla legge per il testamento biologico: quella del considerare il contenuto liquido somministrato col sondino come alimentazione e non come cura, contrariamente a tutto quel che di ragionevole e di scientifico esiste. Un unicum in Europa.

Maria Antonietta Coscioni, deputata radicale, denuncia con forza questo blitz. Nel frattempo i candidati alla segreteria del Pd fanno a gara per rivendicare un tasso di laicità superiore agli altri, tra invocazioni plaudenti di folle precongressuali e strali di ultraconservatori di teodem come la Binetti.

Rutelli sta in finestra, logorandosi ormai da tempo nell’attesa che succeda qualcosa nel Pd di veramente forte che gli consenta di andarsene verso lidi di più stretta osservanza vaticana. Vedi neocentrismo postdemocristiano.

Ma adesso tutti attendono che si inverino le previsioni dell’ulteriore, forse finale, scoop sul leader Berlusconi; qualche bella foto in prima pagina riguardante baci saffici e finti e licenziosi matrimoni. Ovviamente Ratzinger perdonerà queste marachelle, così private e così disperatamente lontane dalla concezione pubblica dello Stato.

Che è tutt’altra cosa, se non fosse che qualche pretendente a Miss Italia diventa ministro della Repubblica italiana, qualche velina ambisce fare il parlamentare europeo, qualche escort diventa consigliere provinciale, qualcun’altra consigliere comunale…e chi più ne ha più ne metta.

Almeno il buon Clinton aveva avuto il buon gusto di accordare alla Lewinsky al massimo il ruolo di stagista preferita. Ma forse è questione di prestazioni. Chi tanto dà, tanto riceve.

Altra cosa è un’improvvisata fellatio nell’orribile studio ovale della Casa Bianca, altra cosa è una notte intera e programmata nello splendido, antichissimo scenario di Palazzo Grazioli. Vuoi mettere?


Lo scientista
* http://loscientista.blog.kataweb.it/

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(questa la metto anche nel 3d sul Partito Defunto.)

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...45484girata.asp

Chiamparino tentato dal non voto di protesta

Il sindaco di Torino pensa a una «mozione degli astenuti»
BEPPE MINELLO
TORINO
Ci vorrebbe una mozione dell’astensione, qualcuno che dica: non partecipiamo al congresso Pd. Non sarebbe boicottaggio ma un’azione politica vera per dire che noi non stiamo con nessuno degli attuali contendenti e schieramenti. D’altra parte, il congresso così come si sta sviluppando sta solo riproponendo le spaccature interne. Il Pd dovrebbe implodere per rinascere».

Sono suonate più o meno così le sconfortanti e sconfortate considerazioni del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, di fronte a Peppino Englaro, a Mina Welby e a una delegazione di radicali, che l’hanno incontrato «privatamente» nel suo ufficio a margine della consegna della delibera di iniziativa popolare firmata da oltre 2700 torinesi per chiedere che il Comune istituisca il registro dei testamenti biologici.

«Una buona iniziativa - ha commentato Chiamparino - che accompagna la legge che il Parlamento dovrà approvare e, in ogni caso, un segnale politico che va nella direzione che io condivido. Il tema che solleva non è solo quello della laicità dello Stato, ma anche quello del rapporto tra autorità e libertà, ossia chi decide in ultima istanza nelle questioni che riguardano l’individuo e io penso che questo spetti all’individuo stesso mentre la religione ha il compito di accompagnare le coscienze».

Insomma, una battaglia principe anche per un partito che si definisce e vuole essere laico come, appunto, lo vorrebbe e lo teorizza il «Chiampa» secondo il quale il Pd dei suoi sogni dovrebbe anche essere «permeabile» a forze di destra e sinistra e pronto ad «accogliere le istanze provenienti dal territorio e dalla società». Dicevamo incontro e considerazioni «private», ché al termine Chiamparino s’è ben guardato dal comunicarle ai giornalisti limitandosi a sostenere che «se la battaglia congressuale continua così come sta andando mi chiedo se qualcuno, a un certo punto, non debba alzarsi per dire “Fermi tutti”».

Frase apparentemente incomprensibile e spiegata dai suoi collaboratori come una riproposizione, con altre parole, della sua originaria proposta di rinviare di un anno il congresso «per evitare di farci trovare a litigare mentre il mondo cambia». Proposta bocciata tra i lazzi e i fischi generali e seguita dall’ipotesi, svanita nell’arco di qualche giorno, della sua discesa in campo per partecipare in prima persona alla corsa verso la segreteria del Pd. E di delusione in delusione, la sortita di Ignazio Marino - guardato con «simpatia» da Chiamparino sia per le sue battaglie laiche, sia perché lo toglieva dalla scomoda posizione di dover scegliere fra Franceschini e Bersani - sul caso Bianchini, il responsabile di Circolo Pd accusato di stupro.

«Questo congresso è afflitto da una crescente mediatizzazione che ci espone al rischio di una superficialità devastante - ha detto Chiamparino - e le dichiarazioni di Marino su Bianchini, che considero sbagliate, sono il frutto di un clima congressuale in cui prevale l’attaccarsi reciprocamente anziché lavorare per costruire una proposta per l’esterno». «Crescente mediatizzazione» che è all’origine anche della volontà del comico genovese Beppe Grillo di candidarsi alla segreteria Pd.

Infine, ligio a non rivelare ciò che aveva appena detto alla delegazione radicale (ma è lo stesso Chiamparino a teorizzare la presenza di un giornalista quando parla con almeno due persone), a chi gli domandava con quale candidato intendesse schierarsi al congresso, Chiamparino ha rinviato la risposta a settembre. «Dialogo e discuto con tutti - ha concluso - e con due-tre dei miei amici più fidati sto preparando un documento. Ma ne riparliamo dopo le vacanze».
 
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view post Posted on 23/7/2009, 01:26
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http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/c...so-ravasin.html

CRONACA Nel video, affidato all'Associazione Luca Coscioni, si oppone
a ogni forma di alimentazione e idratazione artificiale
Ravasin: "Niente cure forzate"
Il testamento di un malato di Sla
Il rifiuto dovrà valere anche se non sarà più in grado di comunicare la sua volontà


Paolo Ravasin
ROMA - Paolo Ravasin, malato di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), affida il suo testamento biologico all'associazione Luca Coscioni e in un video dice "no" all'accanimento terapeutico, certificando la sua intenzione di opporsi a qualsiasi tipo di trattamento forzato. "Se non fossi più in grado mangiare e bere attraverso la mia bocca, oppongo il mio rifiuto a ogni forma di alimentazione e idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale".

GUARDA IL VIDEO

Una decisione, specifica Ravasin, che dovrà valere anche se non sarà più in grado di comunicare le sue intenzioni: "Tale rifiuto è da ritenersi efficace anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà". Un rifiuto che, di per sé, è un'"insuperabile manifestazione di volontà". Ed è l'ennesima forte testimonianza che buca lo schermo e chiede il diritto di morire, dopo quella di Piergiorgio Welby.

Il testamento biologico. "Io Paolo Ravasin, nato a Ceggia, in provincia di Venezia, il quattro aprile 1960, attualmente ospite presso la Casa Soggiorno Villa delle Magnolie a Monastier, in provincia di Treviso, sono stato adeguatamente informato, nel corso di approfonditi colloqui con il dottor Agostino Paccagnella (06.02.08) e il dottor Guido Zerbinati (06.02.08 e 13.02.98) alla presenza del dottor Camillo Barbisan, presidente del Comitato di Bioetica dell'Ulss 9, dell'evoluzione della mia malattia e della conseguente indicazione ai relativi trattamenti. In particolare, per quanto riguarda la possibilità di nutrirmi e di idratarmi".
"La mia ferma, convinta e documentata volontà in proposito - prosegue Ravasin - è la seguente: nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere attraverso la mia bocca, oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale. Tale rifiuto è da ritenersi efficace anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà. Inoltre, a partire dal momento in cui non fossi più in grado di nutrirmi e idratarmi attraverso la mia bocca, rifiuto la somministrazione di qualsiasi terapia medica destinata a trattare la malattia da cui sono affetto e, oltre altre patologie sopravvenienti intese come complicazioni. Accetto unicamente i farmaci necessari a trattare i sintomi dolorosi derivanti, in particolar modo dalla disidratazione nella modalità di somministrazione che il mio medico - dottor Guido Zerbinati o i suoi sostituti - riterrà appropriata".
"Affermo - conclude Ravasin - di essere stato informato e quindi sono pienamente consapevole delle conseguenze a cui mi espongo mediamente tale rifiuto, che tuttavia considero quale mia insuperabile manifestazione di volontà. Infine, oppongo il mio rifiuto ad ogni trasferimento in strutture ospedaliere'. Non essendo in grado di sottoscrivere materialmente tale documento a causa della mia infermità, attribuisco al medesimo il valore di espressione della mia autentica volontà attraverso una videoregistrazione nel corso della quale ho letto la lettura di questo testo al quale ho dato oralmente il mio assenso e che viene sottoscritto dai testimoni presenti".

(21 luglio 2008)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 23/9/2009, 18:24




http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/p...i-deputati.html

In vista dell'imminente dibattito parlamentare sul contrastato tema del fine-vita
I Radicali consegnano al presidente della Camera oltre 3.300 testamenti biologici
L'impegno di Fini sul biotestamento
"Doveroso rispetto coscienza deputati"

Manconi: "C'è l'impegno alla massima serietà e pacatezza in un clima scevro da pregiudizi"


Il presidente della Camera Gianfranco Fini
ROMA - Un auspicio affinché il dibattito sul testamento biologico "si svolga nel doveroso rispetto del diritto di ogni deputato di esprimersi secondo coscienza". A esprimerlo è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso di un incontro con i radicali Marco Cappato, Luigi Manconi e Mina Welby, avvenuto nello studio del presidente della Camera a Montecitorio stamane. Il colloquio è stato chiesto dai Radicali per consegnare a Fini un dischetto contenente oltre 3.300 testamenti biologici raccolti online in questi mesi.

Gianfranco Fini si è impegnato a far sì che l'imminente dibattito parlamentare sulla legge sul fine-vita si svolga nel doveroso rispetto del diritto di ogni deputato di esprimersi secondo coscienza. Fini ha anche espresso l'auspicio che il dibattito si svolga "in un clima pacato e scevro da ogni pregiudizio".

Al termine dell'incontro gli esponenti radicali hanno spiegato il senso dell'iniziativa. Illustrate al presidente della Camera anche le prime valutazioni e indicazioni che emergono dallo studio dei dati raccolti. "Il presidente Fini - ha sottolineato Luigi Manconi - ha affermato con determinazione l'impegno a garantire che l'imminente dibattito si svolga con la massima serenità e pacatezza, in un clima scevro da pregiudizi e in un clima in cui la libertà e la piena coscienza del singolo parlamentare siano pienamente rispettate".

Cappato ha ricordato che questi 3300 testamenti biologici raccolti sono "già validi e vincolanti. Perché se la giurisprudenza ha riconosciuto la manifestazione della volontà, espressa in modo orale e ricostruita attraverso testimonianze, di Eluana Englaro, a maggior ragione una disposizione scritta ha valore e deve essere rispettata. Semmai - ha avvertito l'europarlamentare radicale - c'è chi vuole fare la corsa contro ciò che è possibile fare, cioè contro il testamento biologico".

Poi Cappato ha lanciato l'affondo contro la Rai: "Avremmo voluto spiegare queste cose in Tv, ma dal febbraio 2008 gli spazi per l'accesso sono sospesi" per una vicenda di "poltrone e sottopoltrone". "E' una violazione di legge, e su questa violazione presenteremo al presidente Fini un dossier documentato già nelle prossime ore". La vedova di Piergiorgio Welby ha consegnato a Fini il libro del marito Lasciatemi morire e ha ricordato come nel X municipio di Roma è aperto un registro per il testamento biologico e ogni settimana 20 persone si presentano su prenotazione per depositare le proprie volontà.

Con una lettera indirizzata a Silvio Berlusconi, venti deputati del Pdl chiedono al governo di invertire la rotta e approfondire la discussione prima di legiferare sul fine vita. Con l'iniziativa, promossa da Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario della fondazione Fare Futuro, insieme a Benedetto Della Vedova, i parlamentari chiedono che la legge sul biotestamento sia una "soft law", che non pretenda di regolare in modo tassativo il "fine vita" e che lasci invece spazio alla volontà dei singoli.

(23 settembre 2009)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 29/9/2009, 19:48




Intanto in Sardegna...

http://www.uaar.it/news/2009/09/29/registr...ogico-cagliari/

Registro del testamento biologico a Cagliari

La giunta provinciale di Cagliari (centrosinistra) ha presentato alla stampa la propria iniziativa istitutiva di un registro del testamento biologico. Secondo il presidente Graziano Milia, si intende in tal modo “garantire la possibilità ad effettuare una scelta in piena coscienza”, evitando nuovi “casi drammatici come quelli di Eluana Englaro, Piergiorgio Welby o Giovanni Nuvoli”. Le modalità di accesso al servizio sono illustrate sul sito della Regione Sardegna.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=1...&v=2&c=1489&t=1
 
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Felipe-bis
view post Posted on 23/10/2009, 17:35




http://www.resistenzalaica.it/index.php?op...d=1712&Itemid=1

La chiesa cattolica tedesca e quella protestante insieme hanno redatto...
(assemblato da enna da Micro-Mega con la traduzione dal tedesco di Anna Patrucco Becchi)
martedì 20 ottobre 2009

...il testo di un testamento biologico che è molto diverso da quello che si sta preparando in Italia...
Anche in Germania si discute su una legge che regoli un testamento biologico. Ma la discussione, a parte il fatto che si svolge in modo molto pacato e priva di strumentalizzazioni politiche o emozionali (come nel caso di Eluana Englaro), parte da un presupposto che in Italia, dalla chiesa cattolica e con essa da molti politici, viene seccamente rifiutato:la legittimità, a certe condizioni, di una "eutanasia passiva", in altre parole: la possibilità di una persona di rifiutare l'accanimento terapeutico nei propri confronti. Anche al di fuori delle opinioni laiche a proposito si vede che il punto di vista di Papa Ratzinger non è l'unica autorevole presa di posizione nell'ambito cattolico.
Si tratta di un documento con un'esplicita ispirazione cristiana, ma proprio per questo è importante: dimostra il fatto che il cristianesimo, anche nella sua forma del cattolicesimo, non si riduce affatto alla versione preferita dal Papa Ratzinger. I vescovi tedeschi, a questo riguardo, la pensano in modo molto diverso. E danno una risposta diversa,ecco estratti dal testo del documento:
Molte persone si preoccupano dell’ultima fase della loro vita. Si chiedono: come sarà la mia fine? Potrò morire a casa o mi si porterà in ospedale? Avrò vicino persone ad assistermi e confortarmi? Avrò dolori insopportabili? Oppure sonnecchierò soltanto in stato d’incoscienza? Per quanto difficili siano tali domande, è bene non cercare di eluderle. Infatti della vita responsabile fa parte anche la riflessione sulla morte e l’accettazione della propria mortalità. (...)
Molte persone si chiedono se sfruttare ogni possibilità della medicina contribuisca alla fine veramente a migliorare la qualità della vita oppure prolunghi soltanto un faticoso processo di morte. Cos’è meglio: morire nel proprio ambiente familiare, anche se l’assenza di possibilità tecniche mediche può abbreviare l’ultima fase della vita, oppure vivere il più a lungo possibile in sala di rianimazione contornati da macchinari?
Non è possibile rispondere in generale a domande del genere. Per poter vivere dignitosamente fino alla fine può essere necessario sia un trattamento medico intensivo, sia la rinuncia ad applicarlo. In conclusione la decisione dev’essere presa in base alla situazione concreta del morente e tenendo presenti i suoi bisogni. (...)
Grazie a un testamento biologico Lei può partecipare già ora alla decisione relativa all’utilizzo di procedimenti medici, determinando così lo svolgersi dell’ultima fase della Sua vita. Lei può fare ora qualcosa per poter essere assistito in questa fase della vita in modo dignitoso e fisicamente sopportabile, tramite cure mediche e assistenza qualificata, secondo le Sue idee e il Suo desiderio. Nel caso che Lei si venga a trovare in una situazione in cui non sia più in grado di decidere personalmente su interventi medici, il testamento biologico da Lei redatto deve aiutare il medico nelle sue decisioni. (...)
Fino alla fine si deve poter sentire una vita come degna di essere vissuta e dotata di senso. In ciò rientra anche il ricevere informazioni, il poter decidere, il poter restare in contatto con persone care, l’aver tempo di riflettere e chiarire delle domande e di congedarsi e accettare la propria morte. (...)
Nel testamento biologico possono essere formulati i Suoi desideri relativi al trattamento di fine vita, come ad esempio la rinuncia a un esteso trattamento medico-tecnico o il desiderio di misure che leniscano il dolore (medicina palliativa). Si vuole così garantire che nel caso Lei stesso non sia più in grado di esprimersi, la sua personale opinione rispetto alla fine della vita sia nota a tutti i medici curanti e venga rispettata. (...)
"Eutanasia attiva“ ed "eutanasia passiva“ vanno ben distinte una dall’altra. Per eutanasia "attiva“ s’intende l’uccisione mirata di una persona (per es. con una pastiglia, un’iniezione o una fleboclisi). L’uccisione di persone gravemente malate e moribonde in determinate condizioni ormai è stata legalizzata in alcuni paesi. L’“eutanasia“ attiva non è tuttavia compatibile con la concezione cristiana dell’uomo. In Germania è giustamente vietata e perseguita penalmente e questo anche qualora avvenga dietro esplicito consenso del paziente. L’eutanasia "passiva“ invece punta a un dignitoso lasciar morire, nello specifico non proseguendo o non iniziando nemmeno un trattamento volto al prolungamento della vita (per es. l’alimentazione artificiale, la respirazione artificiale o la dialisi, la somministrazione di farmaci come ad esempio antibiotici) nel caso di malati inguaribili e terminali. L’“eutanasia passiva“ presuppone il consenso del morente ed è giuridicamente ed eticamente ammissibile.
Nulla deve restare intentato per permettere alle persone di condurre fino alla morte una vita in pace, dignità e autodeterminazione …...
 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/11/2009, 18:41




http://www.unita.it/news/italia/91303/biot...e_il_ddl_calabr

Biotestamento, dal Pd 100 emendamenti per cambiare il ddl Calabrò

Sono oltre cento gli emendamenti - il termine per presentarli scadeva oggi alle 14 - che il pd ha presentato al ddl sul testamento biologico in commissione affari sociali alla camera. «Il Pd chiede alla maggioranza di cancellare lo scandalo dell'imposizione per legge dell'accanimento terapeutico», spiega la deputata ed ex ministro alla salute, Livia Turco.

Obiettivo: trovare una «convergenza sul nostro emendamento che corregge l'articolo 3 della Calabrò».

«Con gli emendamenti elaborati attraverso una discussione schietta e approfondita nella commissione affari sociali e nel direttivo del gruppo- prosegue Turco- il Pd vuole dare battaglia per cambiare il testo Calabrò ed ottenere una legge umana sul fine vita che tenga conto anche del dibattito che c'è stato nel paese dopo l'approvazione della legge al senato».

Il Pd chiede una «legge mite che non sia di ostacolo all'autonomia e responsabilità del medico, che rispetti le scelte del paziente e valorizzi la relazione di fiducia tra paziente, medico, fiduciario e familiari». L'emendamento dei democratici che «esprime la posizione prevalente del pd sulla nutrizione artificiale- spiega Turco- prevede che essa sia contenuta nelle dichiarazioni anticipate di trattamento (il ddl in discussione ora non lo prevede, ndr) e che l'efficacia e l'attualità delle dichiarazioni venga verificata al letto del paziente».

Iin quel momento, «in accordo con il fiduciario e i familiari le dat possono essere disattese dal medico curante in tutto o in parte, qualora sussistano motivate e documentate possibilità, non prevedibili all'atto della dichiarazione, di poter conseguire ulteriori benefici per la persona assistita». Il pd chiede anche «stanziamenti adeguati, l'inserimento dell'assistenza ai malati in stato vegetativo nei livelli essenziali di assistenza e lo studio osservazionale sugli aspetti preventivi, diagnostici, terapeutici, prognostici e socioassistenziali di questi soggetti».
16 novembre 2009
 
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Felipe-bis
view post Posted on 18/11/2009, 14:33




http://www.uaar.it/news/2009/11/17/testame...nervosisce-pdl/

Testamento biologico, il mini-emendamento di Della Vedova innervosisce il PDL

E’ bastata la presentazione di un emendamento al testo in discussione sul testamento biologico da parte del deputato Benedetto Della Vedova per suscitare aspre reazioni all’interno del PDL. In realtà la proposta del deputato ex radicale, che pure vuole integralmente sostituire il testo della legge, si limita a riprendere il codice deontologico ribadendo, in un solo articolo, il ‘no’ all’eutanasia e all’accanimento terapeutico. Ma tanto è bastato per suscitare le critiche di Cicchitto e Bondi e una difesa d’ufficio del ddl Calabrò licenziato dal Senato (in realtà il relatore Di Virgilio presenterà comunque sei modifiche già preventivamente concordate con la maggioranza). Della Vedova ha poi parlato di “clima da caserma” all’interno del partito: attirandosi così ulteriori critiche e il sospetto, da parte di qualcuno, di ‘lavorare’ per Gianfranco Fini.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 17/12/2009, 10:51




http://quotidianonet.ilsole24ore.com/salut...ri_contro.shtml

Fine vita, infermieri anti-legge:
"Se non cambia faremo obiezione"

Dura presa di posizione: "Il testo attuale è in netto contrasto con le indicazioni del nuovo Codice deontologico per quanto riguarda il rispetto delle volontà dell’assistito"

Roma, 16 dicembre 2009 - Dura presa di posizione degli infermieri italiani contro la legge sul fine vita, in discussione alla Camera dopo l’approvazione del Senato: secondo la Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi - riporta una nota - il testo attuale è in netto contrasto con le indicazioni del nuovo Codice deontologico degli infermieri, approvato di recente, specie per quanto riguarda il rispetto delle volontà dell’assistito, lasciando di fatto al medico qualsiasi decisione. Gli infermieri chiedono dunque che, se la legge dovesse rimanere nella formulazione attuale, sia almeno inserita la possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza per scelte ritenute contrarie alla propria deontologia.



Sotto accusa, da parte degli infermieri che hanno presentato oggi un pronunciamento ad hoc - prosegue il comunicato - anche la scelta della Camera di non ascoltare con un’audizione alcun rappresentante della professione che più di tutte le altre è ogni giorno vicina ai pazienti nelle fasi terminali della vita. "La legge, così come è formulata - evidenzia Annalisa Silvestro, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi - appare in contrasto con la nostra deontologia professionale, poichè non riconosce la centralità della persona e delle sue volontà e non tiene conto del coinvolgimento dell’intera equipe assistenziale", spiega.


"Il nostro pronunciamento non nasce certo oggi - precisa - ma è il punto di arrivo di una riflessione avviata già nel 2008, quando abbiamo avviato il percorso di revisione del nostro Codice deontologico. La riflessione etica non poteva non toccare tematiche di particolare sensibilità e rilevanza quali la terminalità di vita, il rispetto delle volontà nell’assistito e il suo accompagnamento al ‘fine vità. Da qui la decisione di rendere pubbliche le nostre valutazioni".



Nel pronunciamento gli infermieri si richiamano alle norme espresse nel loro Codice deontologico per valutare l’articolato della proposta di legge 2350: «Durante l’evoluzione terminale della malattia e nel fine vita - si legge nel testo - i rapporti tra l’assistito, i suoi cari, il medico, l’infermiere e l’equipe assistenziale non possono essere rigidamente definiti da una legge potenzialmente fonte di dilemmi etici, difficoltà relazionali e criticità professionali, ma devono essere vissuti e sviluppati secondo le norme dei Codici di deontologia professionale".


Silvestro osserva che "nel testo approdato alla Camera non si rileva il valore della centralità della persona e del rispetto delle sue volontà che non possono che essere il perno del processo di cura e di assistenza: il testo attuale infatti, se prevede che l’assistito possa manifestare ed esprimere le proprie volontà, definisce anche che tali volontà non abbiano cogenza per il medico che, oltre tutto, viene indicato come l’unico detentore di ogni decisione che riguarda l’assistito indipendentemente dal parere di altri professionisti inseriti con lui nell’equipe assistenziale", prosegue.


"Il nostro Codice deontologico - commenta Silvestro - esprime un indirizzo chiaro e a cui ci sentiamo fortemente vincolati: se il testo della legge dovesse rimanere inalterato e se vi fosse e persistesse una richiesta di attività in contrasto con i principi etici della professione e con i nostri valori, si potrebbero determinare situazioni in cui gli infermieri sarebbero indotti ad appellarsi alla clausola di coscienza. Crediamo sia importante trovare altri percorsi. Noi vogliamo continuare ad assistere i nostri pazienti nella fase del ‘fine vità, nel rispetto della loro dignità e volontà e attraverso atteggiamenti e gesti che vogliono e sanno accogliere, ascoltare, assistere, comunicare e lenire".

 
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Felipe-bis
view post Posted on 5/2/2010, 16:44




http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/...oli-di-un-tempo

Testamento biologico: gli italiani più favorevoli di un tempo

Si infiamma la discussione in ambito al testamento biologico e chiama in causa anche gli italiani che si esprimono manifestando in massa il loro pensiero al riguardo e così scopriamo che i nostri connazionali sono favorevoli a che in Italia si introduca il testamento biologico; attualmente secondo l’Eurispes, su 100 italiani intervistati, quasi 82 sono d’accordo. Ma non finisce qui, se si chiede loro cosa ne pensano del fatto che il medico possa opporsi alle loro decisioni, scopriamo che 74 italiani e mezzo non condivide tale posizione.

Il Rapporto Italia 2010, stilato dall’Eurispes, ci da anche un altro dato, ovvero, che rispetto a tre anni fa quando fu stilato analogo rapporto, la percentuale dei favorevoli al testamento biologico sono aumentati di 6,7 punti, mentre sono diminuiti i contrari, oggi sono il 10,9%, nel 2007 erano il 15%. Interessante anche osservare che, “si discute su un aspetto particolare contenuto nel testo del disegno di legge sul testamento biologico, ossia la possibilita’ che il medico possa opporsi alle volonta’ lasciate dal paziente nella dichiarazione anticipata di trattamento. Il 74,5% dei cittadini non condivide questa possibilita’, convinto, forse, del fatto che e’ necessario rispettare i desideri che il paziente, nel pieno delle sue facolta’ mentali, ha espresso.

Minoritario e’ invece il numero di quanti sostengono che il medico possa ignorare cio’ che e’ scritto nel testamento biologico e procedere secondo la sua coscienza professionale (13,9%). Molto alta la percentuale di quanti non hanno saputo o voluto dare un’indicazione in merito (11,6%)” Al di là dunque della schiacciante “vittoria” dei si, resta una interessante fetta di indecisi e di coloro che non sanno prendere una posizione, si tratta di quasi 11 italiani su 100, non certo pochi, ma in regressione, segno che gli italiani di fronte a questi grandi temi della vita cominciano ad assumere proprie posizioni che denunciano una maturità che va sempre più facendosi strada in Italia.

© 2010 Associazione Luca Coscioni. Tutti i diritti riservati
 
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Felipe-bis
view post Posted on 6/2/2010, 19:55




http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/EL...ttaglio/3752902

Udine, 19:38

ELUANA: ROCCELLA, DDL TESTAMENTO BIOLOGICO ENTRO ESTATE

"Pensiamo di approvare il ddl sul testamento biologico entro l'estate, perche' in Italia, come abbiamo promesso, non devono piu' esserci casi Eluana". Lo ha detto Eugenia Roccella, sottosegretario al ministero della Salute. "Il punto qualificante del ddl - ha aggiunto Roccella, e' che l'idratazione e l'alimentazione non sono terapie e quindi non si possono sospendere".


(06 febbraio 2010)

 
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Felipe-bis
view post Posted on 8/2/2010, 16:43




http://quotidianonet.ilsole24ore.com/polit...biologico.shtml

Testamento biologico Sacconi: "La legge si farà entro l'estate Col voto segreto..."
Il ministro del Welfare: "Ogni volta che su questo argomento si vota segretamente c’è un consenso ampio sulla tesi della garanzia dell’alimentazione e idratazione, che non sono terapie ma bisogni fondamentali"

Treviso, 8 febbraio 2010 - "Credo proprio di sì. Ci sono i presupposti e le condizioni: io so che ogni volta che su questo argomento si vota segretamente c’è un consenso ancora più ampio. C’è qualcosa di più della maggioranza parlamentare", sottolinea il ministro del Lavoro e del Welfare, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno organizzato dalla Provincia di Treviso, in merito alla legge sul testamento biologico che potrebbe essere pronta entro l’estate.


"Spero - dice Sacconi - ci siano voti segreti perchè ogni volta che c’è stato un voto segreto l’adesione alla tesi della garanzia dell’alimentazione e idratazione, che non sono terapie ma bisogni fondamentali della persona, si è rivelata più elevata della maggioranza parlamentare".



DELLA VEDOVA: SERVE UNA SOFT LAW

Eppure proprio dallo schieramento di maggioranza Benedetto Della Vedova (Pdl) interviene per invitare le forze politiche ‘al disarmo' nella discussione sul testamento biologico, per arrivare a una legge condivisa. "A un anno dalla morte di Eluana Englaro, penso che occorra rendere merito ai suoi genitori di avere condotto, in sua vece, una battaglia aperta, con gli strumenti e in nome del diritto, senza sotterfugi e ipocrisie - afferma Della Vedova - A loro, a cui Eluana manca certo di più che a chiunque altro, va un pensiero affettuoso e riconoscente - aggiunge - l ricordo del suo caso drammatico dovrebbe consigliare di disarmare la contesa, di non coltivare quest’idea grottesca della rivincita di un ‘partito della vita' contro un fantomatico ‘partito della morte', e di riconoscere che il fine vita di chiunque appartiene alla sfera più intima degli affetti personali e familiari - precisa Della Vedova - Su questi temi, la legge migliore sarebbe quella più condivisa, che consentisse a ciascuno di riconoscersi e di non venire giudicato per come sceglie di affrontare o di rifiutare le cure".


Le stesse divisioni "che attraversano sempre più pesantemente il mondo cattolico, contro una legge che fa dello Stato un ‘monopolista etico', consigliano - prosegue Della Vedova - di abbandonare il testo Calabrò e di andare verso una soft law, che riconsegni tutta la materia al rapporto tra medico e paziente, in base a quanto già previsto - conclude - dal codice di deontologia medica".

 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/2/2010, 11:25




www.rainews24.it/it/news_print.php?newsid=137880

il papa: "Il diritto alla vita è inalienabile, no a leggi arbitrarie"
ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2010 13:34

Roma.

Un forte monito a non ripetere nelle questioni della bioetica gli orrori compiuti da regimi come quello nazista che promosse l'eutanasia per gli handicappati, è stato rivolto oggi da Benedetto XVI in un discorso alla Pontificia Accademia della Vita. "La vita umana sia riconosciuta sempre come soggetto inalienabile di diritto e mai come oggetto sottoposto all'arbitrio del più forte".

"La storia - ha proseguito il Papa - ha mostrato quanto possa essere pericoloso e deleterio uno Stato che proceda a legiferare su questioni che toccano la persona e la società, pretendendo di essere esso stesso fonte e principio dell'etica".

Secondo il Pontefice, "senza principi universali che consentono di verificare un denominatore comune per l'intera umanità, il rischio di una deriva relativistica a livello legislativo non è affatto da sottovalutare".

"La legge morale naturale - ha aggiunto papa Ratzinger -, forte del proprio carattere universale, permette di scongiurare tale pericolo e soprattutto offre al legislatore la garanzia per un autentico rispetto sia della persona, sia dell'intero ordine creaturale".

La preoccupazione del Papa è che si affermi in ogni situazione il rispetto del valore e della dignità della vita "dal primo istante fino alla sua fine naturale". Invece è stata la denuncia di Ratzinger, "nel contesto odierno, pur emergendo con sempre maggior insistenza il giusto richiamo ai diritti che garantiscono la dignità della persona, si nota che non sempre tali diritti sono riconosciuti alla vita umana nel suo naturale sviluppo".

"Nel contesto attuale - ha detto ancora ai membri del dicastero presieduto dall'arcivescovo Rino Fisichella - il vostro impegno appare sempre più delicato e difficile, ma la crescente sensibilità nei confronti della vita umana incoraggia a proseguire con sempre maggiore slancio e con coraggio in questo importante servizio alla vita e all'educazione ai valori evangelici delle future generazioni".

 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/2/2010, 19:25




http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/...asin-current-tv

Diritto all’autodeterminazione, l’appello di Ravasin a Current Tv

MILANO - «Dico no all’alimentazione artificiale. No all’accanimento terapeutico. Ci penso tutti i giorni, sarei felice d’incontrare un medico che mi togliesse il tubo, che mi facesse l’iniezione per addormentarmi e togliermi il tubo. Ma io non conosco nessun dottore che lo possa fare. Amici e fratelli non trovano il coraggio». Paolo Ravasin, 48 anni, malato di Sla, davanti alle telecamere Vanguard di Current, aggiunge un ulteriore appello al suo testamento biologico che ha affidato al web, col sostegno del sito lucacoscioni.it e radioradicale.it.

IN ONDA SU CURRENT TV - canale 130 di sky (link al sito*) - IL 16 FEBBRAIO ALLE ORE 21.10

SU VANGUARD TV - Il 16 febbraio alle ore 21.10, il terzo appuntamento del ciclo internazionale Vanguard Human Rights affronta il tema dell’eutanasia con un reportage firmato dalla giornalista Roberta Zunini. Ideato e prodotto da Davide Scalenghe, che conduce da studio, Vanguard HR si concentra su controversi casi di violazione dei Dritti Umani: al centro di questa puntata c’è la «questione sensibile» del Diritto all'Autodeterminazione della Persona. Un diritto ribadito in Italia su base Costituzionale dalla Magistratura con le sentenze relative ai casi di Eluana Englaro e di Pier Giorgio Welby. Un tema complesso, che continua a dividere l’opinione pubblica e infiamma il dibattito tra le più alte cariche: è di pochi giorni fa il monito del Papa che frena lo Stato a legiferare su questioni bioetiche, ribadendo la vita come diritto inalienabile. E nel giorno in cui Povia a Sanremo presenta l’annunciata canzone dedicata a Eluana Englaro, Current con il reportage: «Eutanasia, tutta la verità» filma il dibattito nel vivo, lasciando che siano medici, giuristi, legislatori a tracciarne i confini. Roberta Zunini raccoglie le testimonianze di Paolo Ravasin, Beppino Englaro, del costituzionalista Stefano Rodotà, dell’onorevole Paola Binetti, al momento dell'intervista ancora parlamentare del Pd da un paio di giorni dell'Udc e l’onorevole Benedetto della Vedova, del Pdl.
DAL BELGIO ALL'ITALIA - Dal Belgio all’Italia, Roberta Zunini mette a confronto due realtà europee opposte: quella belga in cui il rispetto della libertà di scelta del malato incurabile ha portato nel 2002 alla legalizzazione dell'eutanasia e quella italiana in cui nemmeno il cosiddetto testamento biologico o Disposizione di Trattamento Anticipato, è stato ancora definito in termini di legge. Da Bruxelles l’esperienze del professor Raymond Dombrecht, la cui moglie, malata terminale di cancro, un anno e mezzo fa ha chiesto e ottenuto l'eutanasia; del medico psichiatra Henry Picard, che venne in Italia per praticare l'eutanasia a Pier Giorgio Welby; dell'avvocato Jacqueline Herremans, della Commissione per il corretto svolgimento del processo eutanasico e del giornalista televisivo Bruno Clement, conduttore del programma di informazioe più importante della tv belga. Dall’Italia invece, Beppino Englaro ribadisce alla Zunini come il caso di Eluana ha dimostrato che anche un malato privo di coscienza ha il diritto di far valere le proprie volontà, se queste possono essere ricostruite con chiarezza, stabilendo quindi che lo stato di diritto all'autodeterminazione non decade con la perdita di coscienza del malato. Ai microfoni di Current, Ravasin ha nuovamente chiesto che «il ddl sul Fine-Vita in discussione alla Camera non permetta imposizioni e rispetti le volontà dei malati» e proprio ieri, ha reso noto, che se necessario andrà all'estero per chiedere il suicidio assistito o l'eutanasia.

© 2010 Associazione Luca Coscioni. Tutti i diritti riservati

* http://current.com/vanguard-it/
 
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Felipe-bis
view post Posted on 18/2/2010, 11:21




http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/...arte-del-malato

Biotestamento: dalla parte del malato

L’iter della legge sul testamento biologico entra nel vivo. In commissione Affari sociali viene affrontato l’art. 3 che prevede l’ambito di applicazione delle Dat (dichiarazioni anticipate di trattamento) e i trattamenti medici che possono essere indicati in esse. Sarà il banco di prova per verificare la disponibilità della maggioranza di tenere conto del dibattito che c’è stato a un anno dalla morte di Eluana Englaro. Fino ad ora hanno proceduto con burocratica e arrogante chiusura nei confronti delle proposte del Pd, accusandoci di ostruzionismo. Al contrario, ci siamo battuti con spirito costruttivo per una legge giusta che contemperi la scelta della persona.

Ci siamo battuti con tenacia per cambiare la Calabrò. Chiediamo che il governo raccolga la pressante richiesta dei medici per impedire l’imposizione dell’accanimento terapeutico, come vuole la maggioranza. All’art. 3 la proibizione della sospensione della nutrizione e dell’idratazione riguarda «una eventuale futura perdita della capacità di intendere e volere» e, dunque, tutti gli stati di incoscienza imponendo per legge l’accanimento terapeutico ai malati in stato vegetativo (circa 2000 persone), ai malati terminali (250mi1a, di cui 160mila oncologici), ai malati in terapia intensiva e gli affetti da malattie degenerative come l`Alzheimer. Per questo abbiamo presentato un emendamento di riduzione del danno che cancella questo scandalo e afferma la possibilità di sospendere la nutrizione artificiale e l`idratazione quando queste forme di sostegno vitale mutano la loro funzione e non sono più in grado di alleviare le sofferenze configurandosi come futili e sproporzionate. La valutazione di quando si determinino tali circostanze è demandata al medico secondo scienza e coscienza, coinvolgendo i familiari.

Il filo conduttore dei nostri emendamenti è proprio la relazione di fiducia tra medico, paziente e familiari. Questo vale anche per la nutrizione artificiale che deve essere indicata nelle Dat, in quanto forma di sostegno vitale assicurato da competenze mediche. La valutazione poi della loro efficacia in un momento preciso della malattia deve essere rinviata al letto del paziente attraverso la relazione di fiducia medico, paziente e familiari. Parliamo di nutrizione e non alimentazione perché non sono la stessa cosa, come condiviso da tutta la comunità scientifica. La nutrizione non è alimentazione perché ciò a cui si riferisce è l`utilizzo di nutriente e non alimenti che vengono preparati con procedure farmaceutiche e somministrati per via artificiale, cioè senza ricorrere al normale processo di deglutizione. Tale definizione esclude quei pazienti che, pure in stato vegetativo, conservano anche per molti anni il riflesso della deglutizione rendendo possibile, seppur laboriosa, la nutrizione per via normale.

© 2010 Associazione Luca Coscioni. Tutti i diritti riservati

 
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114 replies since 14/1/2009, 11:53   2787 views
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