Laici Libertari Anticlericali Forum

Ateobus e pubblicità laica

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Kulkulcan
view post Posted on 24/1/2009, 18:58




CITAZIONE (Felipe-bis @ 24/1/2009, 16:13)
CITAZIONE (SlyK @ 20/1/2009, 02:03)
Tra l'altro, la notizia sul sito dell'UAAR, riporta il fatto che alcuni di questi manifesti siano stati appesi in maniera abusiva.

In pratica, noi abbiam pagato per farlo, ma siccome i bimbi piangono, allora niente da fare.

Loro, invece, fanno quel che gli pare.

Kul, davvero tra un po' si arriverà ad una guerriglia urbana.

Io spero solo di non avere esami durante quei giorni :P

http://www.uaar.it/news/2009/01/24/manifes...to-comune-roma/

Manifesti abusivi? L’UAAR ne chiede conto al Comune di Roma

A seguito della comparsa, in gran parte della città, di manifesti a firma del movimento politico dei “Cristiano-Riformisti” caratterizzati dalla scritta “DIO ESISTE… e anche gli atei lo sanno”, l’Uaar ha scritto ieri all’Ufficio per il decoro urbano del Comune di Roma per sollecitare la verifica sulla liceità di tali affissioni e ripristinare, eventualmente, la legalità.
I manifesti, infatti, sembrerebbero affissi abusivamente sia perché collocati su spazi non autorizzati, sia perché si presentano privi del timbro del Comune di Roma.
L’Uaar ha raccolto una documentazione fotografica comprovante le affissioni in sei punti della capitale (piazza dei Giuochi Delfici, piazza Maresciallo Giardino, stadio Olimpico, via Calzecchi Onesti, via Tagliamento 19 e 29) e l’ha allegata alla lettera indirizzata all’Ufficio per il decoro urbano chiedendo riscontro della segnalazione e delle sanzioni eventualmente applicate.
Non si vorrebbe arrivare all’assurdo che, mentre una pubblicità ufficiale contenente il messaggio “Dio non esiste” viene respinta (come successo nei giorni scorsi a Genova), una abusiva contenente il messaggio opposto, “Dio esiste”, campeggi indisturbata sui muri della capitale.

Comunicato stampa del circolo UAAR di Roma (per informazioni: [email protected])

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SlyK
view post Posted on 25/1/2009, 00:20




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E' vero, questo lo so anche io.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 27/1/2009, 21:01




http://www.uaar.it/news/2009/01/27/brasile...r-campagna-bus/

Brasile: gli atei si mobilitano per la campagna bus

Ci è arrivata oggi una comunicazione da Daniel Sottomaior, presidente dall’Atea (Associação Brasileira de Ateus e Agnósticos), che ci segnala l’avvio di una campagna di “ateobus” anche in Brasile, pochi giorni fa. I nostri omologhi brasiliani denunciano il fatto che la loro campagna è stata ignorata dai media locali - a parte un articolo su una rivista - chiedendo alle altre associazioni come l’Uaar di dare loro visibilità.
 
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Kulkulcan
view post Posted on 27/1/2009, 21:15




CITAZIONE (SlyK @ 25/1/2009, 00:20)

ZIO Esiste :D non avevo letto ! XD
 
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topometallo
view post Posted on 29/1/2009, 16:52




Al peggio non c'e' fine.

http://www.uaar.it/news/2009/01/29/genova-...o-circolazione/

Cambiato lo slogan, nei commenti sul sito UAAR c'e' chi addirittura si entusiasma per questa vaselina rancida (si intuisce fra le righe il mio pensiero, lo ammetto :sick: )

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e non e' ancora detto che circolino, comunque...
 
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SlyK
view post Posted on 29/1/2009, 17:41




Dannato politically correct.

Qualche volta, bisogna andare anche al di là delle regole, del bon ton.

Non è con le mosse convenzionali che si va contro ad un sistema conservatore come il nostro.

Ci manca che si arrivi a chiedere scusa per lo slogan precedente...
 
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Felipe-bis
view post Posted on 30/1/2009, 13:41




Meglio di niente. D'altra parte il risultato previsto -sono convinto- l'altro slogan lha raggiunto. In Italia, è tutto grasso che cola...


http://www.uaar.it/news/2009/01/29/genova-...o-circolazione/

Genova, gli ateobus UAAR ‘tornano’ in circolazione

Avrebbero dovuto sfilare per la città dicendo che Dio non esiste, ma sono stati bloccati dalla concessionaria degli spazi pubblicitari che li trovava lesivi delle convinzioni religiose. Oggi gli ateobus hanno ottenuto il semaforo verde per un nuovo slogan e si preparano a dare ai genovesi due notizie allegre: “La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima è che credono nella libertà di espressione”.
«Dopo tutto l’inatteso bailamme per i vecchi ateobus, - spiega Raffaele Càrcano, segretario generale dell’Uaar - volevamo lanciare un altro messaggio: volevamo dire che, tra gli italiani, uno su sette è ateo o agnostico, anche se politici, media e aziende municipalizzate non ne tengono conto. La nostra è una campagna per la loro visibilità, perché più visibilità significa meno discriminazione e più rispetto». La IGP Decaux, la concessionaria degli spazi pubblicita-ri della società di trasporti genovese, ha dato il via libera al nuovo slogan, al posto del prece-dente: “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”.
Intanto la Uaar non ha desistito con il vecchio slogan, anzi. Il gruppo Facebook che sostiene gli ateobus ha già 4000 sostenitori e sono stati raccolti 23 000 euro di donazioni per metterli in circolazione in altre città. «Non desistiamo perché è in gioco la libertà di espressione: – insiste Carcano – dobbiamo ribadire che, per la nostra Costituzione, credenti e non credenti hanno gli stessi diritti, compreso quello di dire “Dio c’è” o “Dio non c’è”».

Comunicato stampa Uaar

L’Uaar ha diffuso questo comunicato perché la notizia, a sua insaputa, era già trapelata sulla stampa. Ne ha infatti dato notizia questa mattina Repubblica, nella cronaca di Genova, e la notizia è stata prontamente ripresa dal Secolo XIX e dall’ANSA.

Nota tecnica: l’UAAR ha deciso di parlare di “un italiano su sette” in base ai dati forniti dall’ultimo rapporto sulla libertà religiosa redatto dal Dipartimento di Stato Americano (1), non certo sospettabile di simpatie nei confronti dell’ateismo e dell’agnosticismo. Vi si può infatti leggere che “the most recent data indicate that approximately 14 percent of the population identifies itself as either atheist or agnostic“.
(1) http://2001-2009.state.gov/g/drl/rls/irf/2008/108453.htm

Pubblichiamo qui sotto l’elaborazione grafica del nuovo slogan.

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Ma figurati se i cattoidioti non mettevano bocca anche su questo:

http://www.uaar.it/news/2009/01/30/ateobus...ogan-opinabile/

Ateobus: per la curia anche il nuovo slogan è “opinabile”

“Non è offensivo, ma è opinabile”. Nemmeno il nuovo slogan coniato dall’UAAR è piaciuto a don Silvio Grilli, direttore del settimanale cattolico Il Cittadino. Don Grilli, intervistato da Repubblica, ha ammesso che nessuno può contestare “che lo possano mettere”. Tuttavia, “che ci siano milioni di atei è un fatto opinabile e non possiamo saperlo né loro né noi”. In realtà dalle evidenze disponibili sembrerebbe che a essere opinabile sia piuttosto l’affermazione del sacerdote. La Chiesa cattolica ha del resto sempre cercato di sovradimensionare il proprio numero di fedeli, arrivando a pubblicare ogni anno un Annuario statistico che, sottoposto a una prova empirica, si è rivelato un contenitore di statistiche false su scala mondiale. Il tentativo di ridimensionare il numero di chi non fa parte del gregge è il logico corollario di questo atteggiamento.
A detta di don Grilli, il fatto che il primo slogan sia stato rifiutato e che il secondo sia stato accettato dimostra che “aveva ragione la Curia”. Ricordiamo come sia stato proprio don Grilli a far presente quanto fosse “svantaggiosa” per la città la pubblicità dell’UAAR: usando un tono allusivo che, secondo Corrado Augias, “ricorda da vicino l’ambiguo linguaggio della mafia”.
L’articolo di Repubblica riporta anche una dichiarazione di Raffaele Carcano, segretario UAAR: “Il nostro messaggio è anche un invito a chi ateo non è, ed in particolare ai cattolici, a dimostrare di credere nella libertà di espressione. Noi non ci offendiamo se qualcuno scrive che Dio esiste. La Curia invece aveva chiesto che i bus non circolassero ed ha speso parole di soddisfazione dopo la bocciatura”.
Sul Manifesto di oggi è stata pubblicata un’intervista a Silvano Vergoli, coordinatore del circolo UAAR di Genova. Dal canto suo, il Secolo XIX ha lanciato un sondaggio sul nuovo slogan coniato dall’UAAR: favorevoli, al momento, il 60% delle risposte.

Si fottessero...
 
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view post Posted on 30/1/2009, 17:07
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Più passa il tempo più mi sembrano soldi sprecati. Si potevano usare per iniziative più serie per rivendicare spazi di laicità.

Questo slogan poi mi sembra ridicolo.

 
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Felipe-bis
view post Posted on 25/2/2009, 12:12




http://www.uaar.it/news/2009/02/23/manifesti-atei-a-pescara/

Manifesti atei a Pescara

E’ stata autorizzata la campagna dei “manifesti atei” voluta dal Circolo UAAR di Pescara. Negli spazi appositi saranno pertanto affissi manifesti riportanti lo slogan già a suo tempo rifiutato dalla concessionaria IGPDecaux: “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”. L’affissione durerà 10 giorni e sarà ripetuta dopo 7 giorni, per la durata di un mese circa.

Complimenti alla città abruzzese per essere stata la prima, in Italia, a consentire un’effettiva par condicio tra credenti e non credenti.

Per informazioni: [email protected], 338 170 2759

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Felipe-bis
view post Posted on 9/3/2009, 13:51




http://www.uaar.it/news/2009/03/09/slogan-...usa-prima-fase/

Slogan per gli ateobus: chiusa la prima fase

Si è chiusa la prima fase dell’individuazione di un nuovo slogan per gli ateobus UAAR. Ben 609 messaggi (1) sono stati postati dai navigatori del sito: una mole ben superiore al previsto, che testimonia quanto elevato sia l’interesse per la campagna. Il Comitato di coordinamento ha cominciato a vagliare le proposte pervenute, e nei prossimi giorni sceglierà quelli che riterrà i migliori, sottoponendoli al voto sul sito.
L’iniziativa ha riscosso l’interesse di Alessandra Longo, che ne ha scritto ieri su Repubblica (2). Gli slogan che hanno attirato l’attenzione della giornalista sono stati i seguenti:
- «Dio esiste, mia moglie pure! Posso benissimo farne a meno»;
- «Un uomo senza religione è come un pesce senza bicicletta»;
- «Ho provato a parlare con Dio, ma mi ha detto che non c’è per nessuno»;
- «La storia di Adamo ed Eva non ti convince? Abbiamo ipotesi alternative»;
- «Se Dio esiste, la donna è una costola»;
- «Se credi rinuncia ai nostri soldi»;
- «La cattiva notizia è che in Italia abbiamo il Concordato con il Vaticano e ci costa molto. Quella buona è che lo possiamo abolire».


(1) http://www.uaar.it/news/2009/03/03/ateobus...oni-tuo-slogan/
(2) http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...teo-slogan.html
 
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Felipe-bis
view post Posted on 10/3/2009, 21:02




http://www.uaar.it/news/2009/03/10/ateobus...oazia-svizzera/

Ateobus in Canada, Croazia e Svizzera

Si continua a parlare di ateobus anche in altri stati. In Canada li si vedrà sfrecciare, oltre a Toronto, anche a Calgary e a Montreal. Difficoltà invece in Svizzera, dove la SGA Traffic ha escluso a priori una pubblicità senza Dio: i promotori si sono ora rivolti alle singole aziende di trasporto per conoscere i motivi e le basi giuridiche del rifiuto.
A sorpresa, una campagna (su tram) è stata promossa anche in Croazia, come riporta il sito Irreverent Impiety. “Senza Dio e senza padroni” - si dà notizia sul sito - è il messaggio che la Coalizione per la secolarizzazione ha deciso di pubblicizzare sui tram di Zagabria, capitale della Repubblica di Croazia. L’associazione ha voluto così aderire alla campagna mondiale degli ateobus. Ciononostante, la società di trasporti pubblici ZET ha deciso di ritirare la pubblicità in oggetto il giorno seguente all’affissione e di restituire la somma versata dalla Coalizione sopraccitata a titolo di acquisto dello spazio pubblicitario (11 mila kune, ovvero 1500 Euro). Il portavoce della società ZET, Tomislav Juric, ha motivato il gesto dell’azienda dicendo che la pubblicità è stata tolta perchè non riporta il nome del soggetto che promuove questa iniziativa, il che nella fattispecie viola le disposizione dettate dal Regolamento aziendale. Juric inoltre sostiene che con il richiedente della pubblicità non è stato stipulato nessun contratto, come previsto dal Regolamento interno. Bojana Genov, portavoce della Coalizione per la secolarizzazione, sostiene che si tratta di una truffa e di un duro colpo alla libertà di espressione, poiché la procedura di stipula di contratti pubblicitari di per sé non è stata mai applicata dalla ZET. Queste le sue affermazioni: “Venerdì scorso mi è stato detto che il tram recante la nostra pubblicità era in circolazione, mentre invece la pubblicità è stata ritirata il giorno prima. Mi hanno mentito. Sabato, invece, la ZET ha comunicato alla redazione del quotidiano Jutarnji List che la pubblicità non è stata nemmeno affissa sul tram. Oggi sostengono di aver prima messo, poi tolto la pubblicità e di averci restituito i soldi versati”. La portavoce ha inoltre citato l’UAAR, che ha avuto un problema simile a causa dello slogan “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”, ricordando altresì il clamore che la stessa ha suscitato nei circoli politici ed ecclesiastici.

(x i links andare all'articolo originale)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 13/3/2009, 17:43




CITAZIONE (Felipe-bis @ 25/2/2009, 12:12)
http://www.uaar.it/news/2009/02/23/manifesti-atei-a-pescara/

Manifesti atei a Pescara

E’ stata autorizzata la campagna dei “manifesti atei” voluta dal Circolo UAAR di Pescara. Negli spazi appositi saranno pertanto affissi manifesti riportanti lo slogan già a suo tempo rifiutato dalla concessionaria IGPDecaux: “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”. L’affissione durerà 10 giorni e sarà ripetuta dopo 7 giorni, per la durata di un mese circa.

Complimenti alla città abruzzese per essere stata la prima, in Italia, a consentire un’effettiva par condicio tra credenti e non credenti.

Per informazioni: [email protected], 338 170 2759

(IMG:http://img520.imageshack.us/img520/4284/65128154.jpg)

http://www.uaar.it/news/2009/03/11/lancian...abus-anti-uaar/

Lanciano (CH): scuolabus anti-UAAR

L’UAAR non può pubblicizzare il suo slogan ateo sugli autobus pubblici perché “offenderebbe” i credenti, come ha sostenuto la concessionaria IGPDEcaux? In compenso, la società Holiday Bus di Lanciano ha deciso di rispondere ai manifesti UAAR affissi a Pescara applicando, su tutti i mezzi in forza alla società, la scritta “‘Gesù è risorto. Con lui goditi la vita”. La notizia è stata data in anteprima dalla web-tv abruzzolive.tv. Liberi di farlo, ovviamente. Discutibile, invece, che siano liberi di addobbare in questo modo anche i tredici scuolabus che la società gestisce in diversi comuni abruzzesi.
 
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SlyK
view post Posted on 13/3/2009, 19:16




CITAZIONE (Felipe-bis @ 13/3/2009, 17:43)
http://www.uaar.it/news/2009/03/11/lancian...abus-anti-uaar/

Lanciano (CH): scuolabus anti-UAAR

L’UAAR non può pubblicizzare il suo slogan ateo sugli autobus pubblici perché “offenderebbe” i credenti, come ha sostenuto la concessionaria IGPDEcaux? In compenso, la società Holiday Bus di Lanciano ha deciso di rispondere ai manifesti UAAR affissi a Pescara applicando, su tutti i mezzi in forza alla società, la scritta “‘Gesù è risorto. Con lui goditi la vita”. La notizia è stata data in anteprima dalla web-tv abruzzolive.tv. Liberi di farlo, ovviamente. Discutibile, invece, che siano liberi di addobbare in questo modo anche i tredici scuolabus che la società gestisce in diversi comuni abruzzesi.

Sul liberi di farlo avrei qualche dubbio. Si crea un (ulteriore) pericoloso precedente per cui l'ideologia religiosa ha un "diritto" che un ideologia non religiosa non può possedere.
Uno sputo (l'ennesimo, a dir la verità) in faccia alla laicità dello Stato.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/5/2009, 16:14




http://www.uaar.it/news/2009/05/16/campagn...terza-proposta/

Campagna ateobus: censurata anche la terza proposta

http://img51.imageshack.us/img51/1444/zeusbus.jpg

Nuova, grave violazione della libertà di espressione di atei e agnostici. L’UAAR, sulla scorta dei risultati della consultazione avviata tra i navigatori del suo sito, aveva proposto a IGPDecaux, concessionaria della pubblicità sui mezzi di trasporto pubblici su quasi tutto il territorio nazionale, un nuovo slogan, “La buona notizia è che anche Zeus non esiste. Quella cattiva, è che solo di Zeus puoi dirlo”, accompagnato dalla firma (in gergo pubblicitario ‘payoff’) “uaar.it - Liberi di non credere in Dio”. I bozzetti sono stati rifiutati da IGPDecaux, che ha chiesto all’UAAR di eliminare la frase contenuta nel payoff. L’associazione ha detto no a questa prevaricazione. L’UAAR, nel preannunciare che si tutelerà e tutelerà i diritti dei non credenti nelle sedi opportune, informa che già in giornata darà notizia della prossima iniziativa pubblicitaria avviata nell’ambito della campagna di visibilità dell’ateismo e dell’agnosticismo, che deve ora necessariamente prescindere dall’utilizzo degli autobus.

quindi...

http://www.uaar.it/news/2009/05/16/ateobus...era-repubblica/

Ateobus censurati: domani una pagina intera su “Repubblica”
Dopo il nuovo “no” alla pubblicità atea sugli autobus, la campagna cambia mezzo e passa alla carta stampata. Domani, domenica 17 maggio, sul quotidiano Repubblica sarà pubblicata un’inserzione a pagamento: un’intera pagina su cui campeggerà la scritta “Per far circolare questo bus abbiamo dovuto metterlo sulla pagina che state leggendo”. La vicenda degli ateobus censurati sarà il punto di partenza per raccontare chi sono (e quanti sono) gli atei e gli agnostici in Italia. Ma ci sarà anche altro: dall’etica laica al rispetto che merita, dall’otto per mille alle confessioni religiose alle scelte di laicità nel nostro paese.

Mio commento:
CITAZIONE
Felipe scrive: (Nota: il tuo commento è in attesa di essere approvato)

16 Maggio 2009 alle 17:07
Finché non vedo non credo, domani dovrò fare violenza a me stesso e comprare quel giornale. Non lo leggo da tempo, da quando ha censurato e mistificato in maniera sovietica il no-vat del 2008: hanno scritto che la manifestazione è stata un sostanziale fallimento, che c’erano solo poche centinaia di persone. Io c’ero: a occhio eravamo più o meno in 5000! quanti bisogna essere per essere presi sul serio, un miliardo?
La repubblica è un giornale di regime come tutti gli altri, ha solo un target commerciale (si, commerciale e intendo i lettori, non gli inserzionisti) diverso da quello del corriere o del messaggero. Ecco perché ho ancora dei dubbi, da qui a domani può succedere di tutto. E pensare che lo pagherò almeno due volte (prezzo di copertina e finanziamento pubblico, e chissà che altro…). Non compro quitidiani, leggo solo la free press e manco tutta, piuttosto preferisco internet.
Tuttavia sono favorevole all’iniziativa, l’uaar fa bene, non c’é altra scelta.

 
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perlanaturale
view post Posted on 17/5/2009, 07:52




Che triste esempio, dell ' ipocrisia religiosa; tutta italiana!
Certo puoi essere ateo, basta che non vai a pubblicizzarlo, altrimenti i cattolici si offendono !
Ben radicata la fede, se basta una
scritta per farla crollare.

Molto OT; ma perchè per le pubblicità quasi pornografiche che si vedono a tutte le ore; non si scatena mai una censusa di questo tipo?

Edited by perlanaturale - 17/5/2009, 13:19
 
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88 replies since 12/1/2009, 18:56   1662 views
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