Ateobus e pubblicità laica

Condivido quanto detto da GalileoGalilei.

Per me questa è una di quelle campagne. Che come impatto mediatico magari ne avrà anche un po' di più del giorno della sbattezzo che, diciamocelo fra di noi, era un po' una robina per "iniziati".

Alle volte per parlare e far arrivare certe cose devi fare i fuochi d'artificio e non le conferenze. Fare un po' più i mascalzoni, e non sempre gli educati "che credere è un fatto privato" (senza offesa, Galile')

Come ho già detto, io trovo anzi migliore lo slogan italiano rispetto a quelli stranieri.


Quindi non sono poi spesi così male, quei soldi.
E se te lo dice un genovese, puoi anche starci

Spero di riuscire a vederli circolare quegli autobus, ch´ da qui a febbraio c'è ancora tempo. (confido comunque sul fatto che pecunia non olet e che l'AMT genovese dai conti sempre in rosso, fra le proteste della curia e i soldi degli atei non si porrà problemi di scelta...)

Concordo con Topometallo.
Una delle cose che mancano di più ai laici è la visibilità. In genere i bei discorsi restano tra noi; i siti laici sono letti quasi solo da chi è già convinto, ecc...
Riuscire a fare qualcosa che faccia parlare e arrivi all'opinione pubblica mi sembra tanto importante che proporrei di trovare il modo di fare delle sottoscrizioni per poter finanziare tante pubblicità (con contenuti più strettamente laici, ad es. su 8x1000, Eulana, ecc.), su autobus o altro, per le principali città d'Italia....

La frase "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno" è come una minaccia, ricordi? è come essere in coda alle poste e urti per errore quello davanti a te, questo inizia a urlare non perchè è fatto così ma per paura...

Hai presente il film una giornata di ordinaria follia? Alimentiamo la paura e arriveremo al giorno che ci si ammazzerà per strada! Lo stesso vale per voi cattolici a provocare i atei..

In un altro forum dove scrivo, è stata fatta la proposta di documentare le reazioni delle personi che vedono, per farne uno studio sociologico.

Secondo me non sarebbe male come idea: ma come sarebbe possibile praticare una cosa del genere?

Appunto. Kul, certe reazioni ci sono perché è la prima volta -tolto forse Odifreddi, la Hack e qualcun altro che frequenta, se glielo consentono, solo il circo televisivo- che noi mettiamo il naso fuori dal nostro ghetto. Si dovrà pur cominciare, no?

TG5:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?...=33191&from=tg5

Fisichella, misero commento, come le vecchiette di paese, non ha detto nulla. E poi: perchè, sul culo di un bus si può fare un discorso articolato, c'é spazio o ci va solo uno slogan, poi chi vuole approfondisce come crede? Ma che miseria intellettuale!

Studio aperto:

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?...om=studioaperto

TG la7:

http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp...198&cat=cronaca


TG2: il video del servizio non c'é più!
http://www.tg2.rai.it/default.asp?id_n=7669&id_r=2&id_c=16

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Insomma: non si è mai parlato tanto di noi come adesso, segno che l'iniziativa è andata a segno!

Leggete qua:

http://www.cattoliciromani.com/forum/showt...alia-22720.html

Tra tante cazzate qualche commento confortante c'é. Meglio che niente...



questo è uno:


(pag. 4)

Se vi fosse più gente tollerante e propositiva come chi scrive sarei meno critico verso il cattolicesimo.

http://www.uaar.it/news/2009/01/14/ateobus-altre-reazioni/

Ateobus: altre reazioni

Primi editoriali sulla campagna degli ateobus UAAR. Paolo Villaggio, sull’edizione genovese di Repubblica, si “rallegra” dell’iniziativa e ricorda a tutti che “sessant’anni fa il cardinale Siri aveva fatto montare a 500 metri dal Duomo di San Lorenzo una enorme scritta luminosa “Dio ti vede”". Il sociologo cattolico Franco Garelli, dalle colonne de La Stampa, parla di “scossa ai credenti” e di un’iniziativa che “s’iscrive nel clima ad alta tensione che da qualche tempo caratterizza i rapporti tra Chiesa e mondo laico, parte del quale reagisce con fastidio a una Chiesa sempre più protagonista nel campo culturale ed etico, e che continua a identificare l’Italia tout court con l’Italia cattolica”. Michele Serra, su Repubblica, rileva che la semplice enunciazione dell’idea dell’inesistenza di Dio suona ancora oggi “blasfema o provocatoria”, e coglie il nocciolo del problema quando afferma: “Scrivete “Dio c’è”, e nessuno vi accuserà di avere intenzioni offensive. Scrivete che non c’è, e si leverà un coro ostile. Questa è la differenza sostanziale tra teismo e ateismo”. Oltreoceano Heman Mehta, autore di Ho venduto l’anima su E-bay, sul suo frequentatissimo blog Friendly Atheist scrive di un’iniziativa “intellettualmente disonesta”, ma ciononostante “potente”. Luca Sofri, su Wittgenstein, informa i suoi lettori di aver contribuito alla campagna.

per i links andare all'articolo originale

Lo dicevo io che sarebbe scoppiato un casino! Non per niente siamo in vaticalia...

http://www.uaar.it/news/2009/01/15/ateobus...ione-coscienza/
per i links andare all'articolo originale

Ateobus: sindacato minaccia obiezione di coscienza

Il sindacato Faisa-Cisal, maggioritario all’interno dell’azienda di trasporto genovese, minaccia l’obiezione di coscienza contro gli ateobus UAAR. Lo rende noto Donatella Alfonso su Repubblica. Secondo il leader di tale sigla, “come sindacato ci sembra fuori luogo una scritta del genere. Perciò se qualcuno si rifiuterà di salire su questo bus, noi lo appoggeremo”. Altri sindacati (CGIL, UGL) hanno tuttavia già preso le distanze dall’iniziativa, che non risulta aver alcun appiglio legale.
Nel frattempo, la sindaco Marta Vincenzi ha replicato a Maurizio Gasparri, presidente del gruppo PDL al Senato, che si era detto “sconcertato e rattristato” dalla campagna UAAR, sottolineando altresì il desiderio di “affittare gli stessi spazi scrivendo quello che si ha diritto di pensare del sindaco di Genova. Ma il giudizio sarebbe inevitabilmente offensivo e quindi non potrebbe essere espresso”. Secondo Vincenzi, “la linea del Comune di Genova è difendere democrazia e laicità”, nonchè “la libertà di espressione”: pur giudicando l’iniziativa UAAR “una provocazione”, ritiene che “non offenda nessuno”. Controreplica di Gasparri: Vincenzi “è una persona scadente”, “mi recherò a Genova per esprimere l’indignazione della gran parte degli italiani per questa pessima iniziativa”.

http://www.uaar.it/news/2009/01/15/ateobus...no-udc-attacca/
per i links andare all'articolo originale

Ateobus a Torino? Udc attacca

Il capogruppo dell’Udc nel Consiglio regionale piemontese, Deodato Scanderebech, critica aspramente la campagna Uaar sugli autobus genovesi e minaccia: “Sono pronto a incatenarmi davanti al Duomo di Torino se tale pubblicità offensiva verrà realizzata anche sul territorio piemontese”. Anche la figlia del consigliere, Federica - a sua volta consigliere comunale a Torino - parteciperà al gesto dimostrativo del padre.
Secondo il consigliere, si tratta di uno slogan “tradotto malamente dall’inglese” ed “estremamente offensivo nei confronti dei Cattolici italiani”, “un chiaro attacco provocatorio contro la Chiesa”. Quindi accusa l’Uaar di disfattismo: “In un momento drammatico di crisi economica e sociale, l’unica forza che ogni persona ha è la Fede in Dio. Pertanto bisogna impedire con fermezza ogni attacco di intolleranza che provoca ulteriore instabilità sociale”.





sto per vomitare...

Avevo visto le locandine del Secolo XIX ieri che citavano gli autisti che si rifiutano di guidare gli "autobus atei", poi mi ero dimenticato di controllare in rete

Io non ho votato la sindaca Supermarta, ma almeno lei, sia pure alla maniera dal PD, ogni tanto dice delle cose meno insensate di altri

Mi secca un po', se l'iniziativa provoca la venuta di Gasparri a Genova...

Siamo bombardati e influenzati ogni giorno dalla cultura cattolica e dei credenti in genere...
Basti pensare all’affermazione “solo Dio ha il diritto di dare o togliere la vita” e alle conseguenze che ne derivano....
Ovviamente bisognerebbe insistere in ogni modo per il diritto ad opinioni diverse.
Finalmente almeno se ne parla!

ma non si vergognano?