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Chiesa e masturbazione : un punto di vista cattolico

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Felipe-bis
view post Posted on 10/6/2009, 17:26 by: Felipe-bis




CITAZIONE (Nillide @ 10/6/2009, 15:54)
Mi scuso per la mancata presentazione. Sono Marco, studio ingegneria.
Sono cattolico ma non sono stato sempre credente. Sono stato catechista ma poi ho smesso per problemi personali, frequento corsi di formazione cristiana per approfondire aspetti che troppo spesso restano trascurati nell'insegnamento cristiano.

Bene, bravo, pensavo fossi uno dei tanti quaquaraquà che piombano qua dentro all'improvviso per scaricare la loro 'indignazione' e poi spariscono nel nulla. Ce ne sono stati tanti, sai, ma tu non lo sei e mi fa piacere.
Nel merito:

CITAZIONE
conosco le atrocità commesse in nome di Dio dalla Chiesa, e non la scuso, né la difendo. E' chiaramente una cosa orribile, non lo nego. (...) Ho detto anche che la Chiesa è fatta di uomini, e questi possono essere le peggio persone, senza nulla togliere alla Chiesa o alla fede cattolica o qualunque fede sia (non è che i cleri delle altre religioni siano migliori).
Certo che i preti sbagliano, ma non per questo mi faccio scandalizzare e smetto di credere in Dio. Non do loro tanto potere. Inoltre, non credo di essere tanto migliore di loro, per cui più che giudicarli provo a cercare di migliorare le cose, facendo quello che posso con il mio impegno civico e sociale, conducendo una vita il più possibile onesta e corretta, e seguendo la mia fede in cui credo non in virtù dei preti, ma perché quello che contiene mi piace.
Perché identificare la fede cattolica nel clero? Io tendo ad identificarla in Gesù, che ne è fondatore e nucleo.

Perché è il clero ad aver la pretesa di rappresentare il dio di cui parla, e pure in esclusiva assoluta.
Tu sei cattolico? Intendo: cattolico romano, o solo cattolico nel senso di 'universale'?
Nel secondo caso vabbé, le chiacchiere stanno a zero, ma nel primo... tu non puoi prescindere dalla dottrina ufficiale della Chiesa e da chi la propugna. Sai, ai nostri occhi di atei/agnostici o eventualmente ex credenti (come il sottoscritto) pare davvero troppo facile cavarsela dicendo che in fondo la Chiesa è "fatta di uomini, non perfetti e non infallibili", o cercare di scavalcare tutta l'istituzione e dichiararsi solamente seguace di Cristo. A meno che, appunto, tu non sia cattolico-romano ma seguace di qualche altro tipo di cristianesimo, magari una qualche forma fai da te. Perché le atrocità di cui sopra tutta quella gente le ha commesse nel nome dello stesso Cristo -suppongo- in cui tu credi, quel Cristo che si è guardato bene, almeno finora, dal prendere le distanze da quella gente. Capisci il nostro scetticismo?
Apprezzo molto il fatto che tu premetta sempre che ciò che pensi (o in cui credi) è solo un tuo punto di vista, ma devi renderti conto che tutta la gerarchia della chiesa non usa questo tono, non dice mai "noi crediamo che la sessualità ecc.", " secondo la nostra fede la sessualità ecc.", spara diritta dritta il suo assolutismo (questo è il male di questo tempo, altro che relativismo!), e dice "LA sessualità E' ecc." e non ammette repliche o punti di vista alternativi se non per bollarli come indegni di esistere.
Io azzardo a dire che la supponenza, parlando di credenti, anche se non fa parte della personalità di un soggetto e del suo carattere, comunque gli appartiene -volente o nolente- perché gli piove in testa dalla religione alla quale aderisce, dal suo assolutismo, dalla impossibilità di considerare lecite accettabili e dignitose visioni del mondo diverse dalla sua, è come un marchio a fuoco che non ci si può togliere se non al prezzo dell'eresia. Vediamo che mi dici.

CITAZIONE
Apprezzo gli interventi che ricordano i guai fatti dalla Chiesa, ma come ho detto, non mi scandalizzano. Ci sono atei che fanno lo stesso, facendolo passare per bene comune. Il problema è nelle persone, che spesso abusano della propria condizione e del potere, sociale, mentale o temporale che essa conferisce loro, per il proprio interesse personale, e danneggiano gli altri. Succede in ogni ambito, politico, economico, religioso, sociale, eccetera. Non dico che questo vada bene, ma non è il mondo ad essere sbagliato, ma chi lo rende tale.

E su questo siamo d'accordo.

A questo invece:
CITAZIONE
A chi dice che anche io devo conoscere ciò che critico, presumo riferito all'ambiente ateo, rispondo che lo conosco molto bene,

ti rispondi da solo cadendo nel solito cliché:
CITAZIONE
Se secondo voi è giusto soddisfare ogni impulso sessuale in ogni forma, significa che voi individuate in questo comportamento un modo di vivere la sessualità

per cui gli atei sarebbero delle bestie che fanno sesso solo per puro piacere fisico e in ogni modo. Per favore...

Per cui tutto il bel discorso sul significato di castità -che io potrei persino apprezzare, sebbene non abbracciare- prende un significato un pò minore... <_<

Per me il sesso è una forma di comunicazione, una delle più belle, profonde e totalizzanti, prescinde dalla necessità della riproduzione (la quale, d'accordo, le da un significato ancora più alto), implica e richiede assoluto rispetto, è un dono ma anche un bisogno così come quello di respirare e alimentarsi. Si può vivere anche senza fare sesso materialmente (con gravi ripercussioni, alla lunga, sulla salute fisica e mentale) ma l'individuo che non fa sesso è -come dire- incompleto.
E... si, anche il sesso occasionale è tutto questo, almeno per me, sempre che venga fatto tra adulti consapevoli.
E' un'altra strada verso la conoscenza rispetto alla parola o alla condivisione di un'attività.
La masturbazione, infine, anzi l'autoerotismo per me è tante cose, valvola di sfogo, autoregolazione dell'organismo, scoperta di se, insomma tutto tranne
CITAZIONE
una scelta di godimento riduttivo, approssimativo, della natura sessuale

Augh, ho detto.

 
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