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Chiesa e masturbazione : un punto di vista cattolico

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Nillide
view post Posted on 4/6/2009, 15:57 by: Nillide




CITAZIONE (lupetta821 @ 16/3/2009, 01:47)
il cattolico è sessuofobico, usa il sesso solo per procreare, di conseguenza qualsiasi altro tipo di uso degli organi sessuali è da considerarsi peccato.
ovviamente questa è una trovata umana, un' invenzione sessuofobica.
trovo altamente diseducativo proibire la masturbazione, in particolar modo negli adolescenti, li aiuta a conoscere il proprio corpo, a scoprire nuove sensazioni.
non credo che la curia si faccia mancare dei cibi raffinati in vaticano,quindi come soddisfano l'appetito non vedo perchè non soddisfare anche altre esigenze, perchè la sessualità è fisiologica, è una delle cose più normali che esistano, è come respirare, bere ecc...
io penso che la sessualità debba essere vissuta in modo libero, ovviamente nel rispetto di se stessi e degli altri.

Non stanno così le cose, voi non conoscete cosa dice la Chiesa (con la C maiuscola, perché l'Italiano vuole così per i nomi propri delle istituzioni...).

Non siamo sessuofobici, ma il contrario, la sessualità viene rivalutata ben al di sopra di come fate voi, che spesso la riducete come scrivi tu a un bisogno, meramente fisiologico, e basta. Per la Chiesa è l'espressione più alta dell'Amore, e quindi il dono più grande di Dio. Ma se ti regalano una Ferrari, tu puoi anche usarla per andare solo a 10km/h, sei liberissima, ma non te la godi. Lo stesso vale per il sesso quando viene usato nei contesti che la Chiesa sconsiglia, e non "condanna" come dite voi, perché l'uomo è libero, non schiavo né di Dio né tantomeno della Chiesa.

Quanto al peccato... Peccato è fare male agli altri, e la masturbazione non fa male a nessuno. Innanzitutto il concetto di peccato che usate non è corretto. Peccato deriva dall'ebraico "mancare il bersaglio", fare qualcosa che sarebbe stato meglio fatto diversamente. Non è sinonimo di colpa e condanna e di inferno, tanto più che il giusto pecca 7 volte al giorno, e che Dio perdona. Non è il peccato ad allontanare da Dio, ma la scelta umana, spesso conseguente il peccato e lo sperimentare che è sbagliato ma il non volerlo accettare, per cui si sceglie di rinunciare a Dio perché si crede che non sia Dio a dare la felicità, ma il peccato. Ma è una scelta, non il peccato che provoca l'allontanamento da Dio, e molti atei sono molto più vicini di molti credenti a Dio!

In ogni modo, la masturbazione, sotto quest'ottica, è peccato, nel senso che induce abitudini e modi di pensare il sesso, gli altri, i rapporti, l'amore, che sono scorretti. Fanno quindi del male socialmente e affettivamente parlando alla persona. Il peccato non è solo male contro gli altri, ma anche contro se stessi.

Quanto al Dio ragioniere che conta le pippe, non è così, la Chiesa stessa è la prima a dirlo, ma la propaganda ateistica usa questo cavallo di battaglia da decenni. A Dio non importa se te le fai, quante, eccetera. Non lo ferisci se uccidi, bestemmi, eccetera. Non glie ne potrebbe fregare di meno anche se ci scannassimo con le atomiche e finissimo la nostra epopea su questo mondo, come specie, se non ci volesse bene. Per questo, quando "pecchiamo" nel senso vero e proprio del termine, a Dio dispiace, perché le persone che Lui ama si fanno del male e non sono felici.
Tu puoi dire che se tuo figlio si droga sei felice per lui? E' libero di farlo e magari glielo permetti anche, ma non puoi esserne felice. E i suoi spacciatori gli direbbero che suo padre è un ragioniere che sta a contare quante pere si fa... Ovviamente è solo un paragone, la masturbazione non è così grave! Ma è solo per chiarire le ipdee su cosa è il peccato e come Dio si pone, secondo me, nei confronti dei peccatori.

Quanto alla masturbazione, fino ad una certa età può anche essere normale, naturale, come dite voi. Ma poi ad un certo punto occorre crescere, superare questa forma infantile di sessualità per vivere la sessualità adulta: come dice in quote, esplorare il nostro corpo, ok, ma poi bisognerà evolversi no?
Contrariamente, se così non avviene, l'affettività resta menomata, piegata su se stessa, fantasma, sterile, egoista e muore. Non si avranno mai rapporti soddisfacenti col partner e non si sarà mai felici perché chi continua a mastubarsi resta legato, lo dice la psicologia e non la fede, ad una dimensione infantile e immatura della sessualità, e non spicca il volo, anche se oltre alla masturbazione fa sesso con più partners. Il sesso, specie perché rischia di non essere accompagnato da amore, diviene esclusivamente mezzo di soddisfazione delle tensioni sessuali, né più ne meno di una masturbazione. Viene pertanto ridotto a masturbarsi con un altro corpo, ma non cambia la sostanza dell'atto.

Quanto al commento "dovevi metterlo nella sezione delle cose comiche", complimenti! No perche si vede che davvero sei interessato al confronto se reagisci così proprio ad un confronto!

Belli invece altri commenti che cercano di parlare civilmente invece di insultare ciò in cui miliardi di persone credono da migliaia di anni.

Infine, per chi scrive che la morale cattolica ha prodotto scompensi sessuali e psicologici nei credenti, rispondo che può anche essere vero, ma non è il prodotto della morale cattolica, che come sopra ho detto non parla in termini di colpa e inferno riguardo a queste cose e in generale. La Chiesa condanna il peccato, non i peccatori, ed elegge solo santi, non dannati, perché non ha il potere di dire chi va all'inferno, perché non lo può sapere e molto più importante non è il suo ruolo farlo. Il sottoprodotto peccato= colpa di cui parli viene dalle deformazioni della cultura comune che non conosce la fede bene, per cui spesso scivola nel bigottismo, e di preti non ben formati, o peggio a loro volta con problemi e frustrazioni. Perché sapete, i preti non sempre insegnano l'insegnamento della Chiesa, e ce ne sono di malati che invece davvero instillano la paura, e falliscono il messaggio principale della fede cattolica che è Amore di Dio, e perdono e misericordia per chi sbaglia, a cui se lo desidera viene sempre rimessa la colpa e DATA UN'ALTRA POSSIBILITA'. Sempre.
I preti sono persone, e in quanto tali fallibili e possono sbagliare. Lo vediamo coi preti pedofili. Ma con questo non si può dire che la Chiesa intera e il suo insegnamento sono da buttare, e che Dio non esiste; solo una mente piccola e ateisticamente bigotta potrebbe pensarlo. Sarebbe come dire che la Repubblica Italiana non ha valore ed è una stupidaggine basandosi sul fatto che alcuni politici sono corrotti.

La morale cattolica non è una cosa leggera, è profonda e va studiata e capita a fondo per poter essere apprezzata o criticata. Una cosa che qui non molti penso facciano, dal momento che tutti i commenti sono banalmente superficiali e frutto di frasi fatte.

Conosci ciò che critichi... Il fatto che sei nato e cresciuto in una società dove la religione è abbastanza diffusa non vuol dire che la conosci. Io ne so qualcosa!

Saluti
 
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