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Morto don Ruggero Conti condannato in Cassazione a 14 anni e 2 mesi: Abusò di 7 bambini, Già garante per la famiglia di Alemanno. Non andò in prigione perché depresso e non risarcì le vittime

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view post Posted on 1/8/2008, 23:02
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il manifesto - 01 Agosto 2008 STORIE pagina 18



storie
Io e il prete PEDOFILO
Appuntamenti a casa, film porno e sesso orale. La prima volta di Gianluca è stata a 14 anni. Ora accusa il suo molestatore, don Ruggero Conti, ex garante delle politiche per la famiglia di Gianni Alemanno e testimonial della sua campagna elettorale a sindaco di Roma, arrestato per violenza sessuale aggravata e continuata su sette ragazzini LA CONFESSIONE DI UNA VITTIMA DEGLI ABUSI
Angela Camuso
ROMA
Perché, dimmi, sei caduto in questa trappola? Chissà quante volte te lo sei chiesto... «Lui era una specie di secondo padre, mi dava consigli. Poi un giorno se ne è uscito così, e io non ho avuto la forza di reagire». Perché, avevi paura? «Anche. E mi sentivo in colpa, pensavo che fosse per la metà colpa mia. Infatti provavo una terribile vergogna».
Con quei suoi occhi scuri, dolcissimi, lucenti, il ragazzo ti guarda dritto a muso duro. I due piccoli fari, ombrati sotto la visiera di un berretto, si illuminano nell'istante in cui il pensiero sogna la rivalsa. «Vedevo don Ruggero come un amico. Con tutti i ragazzi come me faceva l'amico, nonostante la differenza di età», racconta questo 22enne, barbuto e cicciottello, jeans da rapper calati in vita. Se ne sta seduto sullo schienale di una panchina, molleggiando gli avambracci. E' necessario sollecitarlo per tentare di scavare nel profondo, per avere quell'immagine in grado di evocare il suo racconto. «Stare con lui era una confessione fuori dal confessionale - si sforza a spiegarti - don Ruggero era un prete che non sembrava un prete» Infatti non è un vero prete, che ne pensi? «E' un figlio di puttana».
Gianluca, come chiameremo convenzionalmente il ragazzo, è nato a Roma nel 1986. Racconta che quando fu violentato dal suo parroco, don Ruggero Conti, originario di Legnano, classe 1953, la prima volta aveva 14 anni. Il sacerdote è stato arrestato un mese fa per violenza sessuale aggravata e continuata su sette ragazzini e se non fosse finito in carcere sarebbe partito per Sidney, come accompagnatore di alcuni minorenni alla Giornata mondiale della gioventù. Garante delle politiche per la famiglia di Gianni Alemanno, che lo aveva eletto a testimonial per la campagna elettorale, don Ruggero da un decennio amministrava in maniera apparentemente eccellente la sua parrocchia, Natività di Maria Santissima, nell'estrema periferia nord di Roma, grazie a un carisma personale straordinario e a una spigliata propensione al sociale che all'oratorio attirava frotte di preadolescenti, come api verso il miele.
Gianluca prima di quella sua prima volta sul divano, nella canonica, era un ragazzino agitato dalla sua timidezza, animato da una fede gioiosa nel cattolicesimo, che si svagava in parrocchia a praticare sport insieme ai coetanei mentre dal parroco, che gli impartiva lezioni private gratis, studiava con più zelo che a casa. Come quella prima volta ci sono stati almeno altri venti identici scabrosi appuntamenti silenziosi. Tutte le volte la stessa paralisi di fronte a quella torbida figura potente, lui terrorizzato e muto, piccolo schiavo incapace di ribellarsi a un padrone che si appropriava della sua carne. «Ti do una chicca - incalza Gianluca - Una volta lo ha fatto mentre eravamo in Trentino a un campo estivo. Io ero nella stanza insieme a suo nipote e tu pensa, mentre tutti dormivano...» Quella voce sorda, quel dolore strozzato ti fa annichilire, per un istante ti fa desiderare che taccia ma Gianluca è inesorabile nella sua catarsi. «Lui si è avvicinato mentre io stavo sdraiato su un letto a castello, sul letto più in alto e quindi... Prova a immaginare. Io sdraiato e lui in piedi. Ci arrivava benissimo».
Perché, Gianluca, dopo quella prima volta hai continuato a frequentare don Ruggero? Perché sei tornato nella tana del lupo? Che vantaggio avevi? «Adesso che ci penso, nessun vantaggio, a parte quella che credevo la sua amicizia. Mi sembrava fondamentale. E poi mi tormentavo per mia madre. Lei è molto credente, si fidava di don Ruggero. E infatti, quando ho tentato un allontanamento, lui telefonava a casa, le diceva: "Perché tuo figlio non viene in parrocchia?" E io tornavo da lui, affinché lei non sospettasse nulla. Finiva che almeno un paio di volte al mese andavo a casa del prete e se eravamo soli si ripeteva la stessa storia». L'inferno è andato avanti per un anno e mezzo. Divano... televisione... film porno... «La prima volta è stato così, a un certo punto ha incominciato ad accarezzarmi, ma solo le spalle e io ho pensato "Strano!! Ma non c'è niente di male". Poi ha cambiato canale. Ha messo su un film a luci rosse su Sky. Io mi sono eccitato. Credo che abbia messo su quel film per questo scopo».
Gianluca non lo dice e non glielo si chiede. Ma da quanto emerge dal suo verbale e da quello degli altri testimoni che lo hanno denunciato don Ruggero Conti avrebbe praticato a quei ragazzini un rapporto orale, fino a che questi non raggiungevano l'orgasmo. Poi li avrebbe riaccompagnati a casa, come fece con Gianluca dopo quella prima volta. «Non ho mai affrontato con lui il discorso, né durante né dopo. Temevo una sua reazione violenta e che potesse svergognarmi in giro, far sapere a tutti cosa mi ero fatto fare. Non avevo saputo dire no. Avevo fatto una cosa sbagliata e lui conosceva questo mio segreto».
Ma potevi almeno evitare di vederlo quando eravate solo tu e lui, potevi evitare di andare a casa sua... «Ero un bambino e mi poteva rigirare come voleva. Ero rimasto sconvolto dal cambiamento di questa persona. Era una cosa normalissima andare a casa sua il pomeriggio, con gli altri ragazzi, a fare i compiti, a guardare la tivù. Non avrei potuto immaginare. Ma in quel momento, mentre mi succedeva per la prima volta il fatto ho pensato agli altri ragazzi come me, a quelli che mi avevano preceduto o che sarebbero caduti tra le sue mani in futuro. E subito si è aggiunto un altro tormento Ho iniziato a dubitare della mia eterosessualità» Ma tu non sei omosessuale, Gianluca! «Da che lo deduci?»
Gianluca è una vittima scovata da un brigadiere scrupoloso, che dopo aver raccolto, due anni fa, la denuncia di un altro sacerdote, è andato a ritroso a comporre un puzzle indecente. Don Claudio Bricchetto, all'epoca vice parroco, aveva detto al maresciallo, tra le altre cose, di aver sorpreso don Ruggero con le mani in mezzo alle gambe di un ragazzo che stava confessando. «Sono stati i carabinieri a cercarmi - racconta Gianluca - Ormai mi ero allontanato dalla parrocchia e ho raccontato loro la verità. Ho sempre desiderato denunciare don Ruggero, fargliela pagare. Mi ero ripromesso che lo avrei fatto al compimento della maggiore età ma poi ho ascoltato chi me lo sconsigliava. Perché io a un certo punto mi sono confidato, prima con un cugino, poi con mia madre». E lei? «Lei ha cercato di fare qualcosa con il vescovo, ma io non so se il vescovo non ha potuto, oppure non ha voluto, fare niente. Anzi, adesso penso che non abbia voluto». Monsignor Gino Reali, allora vescovo e ancora oggi vescovo della diocesi, si è detto «stupito e costernato» dall'arresto di don Ruggero. Secondo i carabinieri Reali, nel 2006, aveva ricevuto un'altra segnalazione imbarazzante sul conto del parroco oggi incriminato: senza clamore al sacerdote era ordinato di allontanarsi, dalla sua parrocchia, per un mese.
Cosa ha detto tuo padre, quando ha saputo? «Mio padre ha saputo dopo un anno che già avevo raccontato tutto a mia madre. L'avevo pregata di non dirgli niente, perché lo avrei fatto io, quando mi sarei sentito pronto e sono sicuro che lei mi ha rispettato. A dir la verità, quando ero piccolo, temevo che mio padre potesse fare una sciocchezza, temevo che potesse aggredirlo» Invece? «Invece è stato calmo, per fortuna, ma mi ha detto che se lo avesse saputo nel momento in cui mi stava succedendo sarebbe andato da lui e lo avrebbe ammazzato» Ma perché cercavi un padre in don Ruggero? Ti mancava tuo padre? «Mio padre è un buon padre, è un padre che lavora tutto il giorno per portare il pane a casa. Non si è mai occupato della mia educazione spirituale. Lo vedevo solo la sera. Stavo con mia madre, che è una casalinga Cioè... un rapporto madre-figlio è diverso. Invece don Ruggero...»
Don Ruggero lo aveva fatto uscire dalla timidezza. Don Ruggero nutriva il suo entusiasmo. Don Ruggero lo spingeva a giocare in gruppo. «Don Ruggero mi fa schifo - dice Gianluca - Non è odio, ma schifo. Perché se fosse in punto di morte, se fosse una questione di vita o di morte, ecco io lo salverei pure, perché un po' di anima ce l'ho, quella che non ha avuto lui. Purtroppo solo adesso mi rendo conto che si tratta di una persona malata. Di un uomo che rappresenta la Chiesa, che non può andare con una donna e che allora va dai bambini incoscienti, dagli ingenui. Adesso sono cambiato nel carattere, adesso che sono anni che non metto piede in Chiesa perché questa Chiesa ha regole che non mi piacciono. Adesso che non mi importa dei preti, sapere chi sono o cosa pensano. E' stata un'esperienza tosta, ti lascia l'idea che non puoi fidarti più di nessuno e per fortuna io ho avuto persone intorno che mi hanno sostenuto, che mi hanno capito. La famiglia, i miei amici, la mia ragazza. Tutti sanno, ora. E io adesso lo posso raccontare perché so che il torto è tutto dalla sua parte. Vorrei che così pensassero quelli che come me hanno subito ma che ancora tacciono. E' per questo che ho rilasciato quest'intervista. Contro don Ruggero c'è la denuncia di un altro sacerdote e questo è un fatto fondamentale. Questo cambia tutto. Non è più solo la parola di noi ragazzi contro quella di un prete».




 
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view post Posted on 6/8/2008, 13:30
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...1&sez=HOME_ROMA

Confermate le accuse di pedofilia a don Ruggero
Il Riesame: «Impressionante numero di abusi»


ROMA (6 agosto) - «Nel complesso le accuse appaiono gravissime perchè riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali compiuti sui minori». Questo uno dei passaggi contenuti nelle sei pagine di motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Roma che nei giorni scorsi ha confermato la misura cautelare in carcere per don Ruggero Conti, il sacerdote, ex parroco della chiesa di Selva Candida, alla periferia della Capitale, arrestato il 30 giugno scorso con le accuse di violenza sessuale. Il collegio presieduto da Antonino Lo Surdo si spinge ad ipotizzare «una condanna altamente probabile» per Conti, detenuto nel carcere di Regina Coeli.

La strategia difensiva. Il collegio difensivo del sacerdote - formato dagli avvocati Riccardo Olivo, Anna D'Alessandro e Giancarlo D'Onofrio - aveva prodotto in udienza al Riesame numerose testimonianze di genitori di ragazzi in favore del sacerdote tra cui quella di una donna delle pulizie secondo la quale Don Ruggero aveva più volte pagato una vacanza al figlio.
L'accusa. Nell'ordinanza del Riesame, invece, si legge che gli abusi sessuali «anche se non compiuti con violenze fisiche e minacce intanto sono stati possibili in quanto le vittime erano in stato di soggezione nei confronti del Conti che ha approfittato senza alcuna remora morale e materiale del suo ruolo e della condizioni dei ragazzi».
 
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view post Posted on 8/8/2008, 18:10
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http://www.caramellabuona.org/index.php?op...d=162&Itemid=84

Comunicato stampa del 6 agosto 2008
GRAVISSIME LE ACCUSE PER RUGGERO CONTI PRETE ACCUSATO DI PEDOFILIA
A distanza di un mese altre denunce stanno arrivando a La Caramella Buona

«Nel complesso le accuse appaiono gravissime perchè riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali compiuti sui minori». Questo uno dei passaggi contenuti nelle sei pagine di motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Roma che nei giorni scorsi ha confermato l’arresto per Ruggero Conti, ex parroco della chiesa di Selva Candida, alla periferia della Capitale, arrestato il 30 giugno scorso con le accuse di violenza sessuale. Il collegio presieduto da Antonino Lo Surdo si spinge ad ipotizzare «una condanna altamente probabile» per Conti, detenuto nel carcere di Regina Coeli.
“Ad oggi continuiamo a ricevere presso la nostra sede di Reggio Emilia numerose testimonianze di uomini ancora segnati dalle violenze del Conti avvenute, secondo i racconti, oltre 20 anni fa – spiega il presidente de La Caramella Buona Roberto Mirabile – Una in particolare parla di un presunto abuso compiuto ben 26 anni fa su di un sedicenne, testimonianza già trasmessa ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Non possiamo permettere che questo caso sia posto in secondo piano. Le accuse sono gravissime, diversi testimoni affermano di aver avvertito le Autorità Ecclesiastiche nel corso degli anni. Il silenzio non è tollerabile!”.
Intanto numerose famiglie si esprimono ancora a favore di Ruggero Conti sostenendone con forza l’innocenza. Ci chiediamo, da quanto risulta finora dalle informazioni raccolte dagli Investigatori e dalla magistratura, quanto possano influire simili testimonianze valutando l’attenzione con cui l’indagato sceglieva, a quanto pare, le sue vittime che, chiaramente e fortunatamente, non potrebbero comunque corrispondere a tutti i figli dei parrocchiani! Se si continuerà a contattare anziani e famiglie scampate alla violenza fermi davanti al portone della chiesa, non si potrà che dubitare dell’obiettività del riscontro. La rabbia, la sofferenza, i tristi racconti non scendono in piazza, non si possono ascoltare con la stessa facilità. Per troppo tempo troppe persone hanno taciuto, alcune sarebbe bene parlassero, altre meglio se continuassero a tacere. Saranno le carte giudiziarie a fare il quadro della situazione, attualmente – dalle parole della motivazione del Tribunale del Riesame - già abbastanza chiara.
“ Ci complimentiamo con il lavoro svolto finora dagli Inquirenti – conclude Mirabile – siamo vicini alle Autorità Ecclesiastiche a cui è rivolta sempre la nostra volontà di dialogo e confronto, ricordando le importanti parole del Papa pronunciate in Australia. Speriamo nell’accertamento della verità.”
 
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Kulkulcan
view post Posted on 16/9/2008, 14:15




http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie....D2-EA6B8BB1C5D0}

Pedofilia: prete arrestato a Roma, gip concede i domiciliari

ROMA - Concessi gli arresti domiciliari a Don Ruggero Conti, il prete 55enne, ex parroco della parrocchia romana della Nativita' di Maria Santissima, in carcere dal 30 giugno scorso con l'accusa di abusi sessuali nei confronti di alcuni bambini. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Vardaro ha cosi' accolto la richiesta dei difensori del sacerdote a cui era invece contrario il pubblico ministero Francesco Scavo. Secondo la procura c'e' il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Gli abusi di cui e' accusato il prete sarebbero avvenuti tra il 1998 e il marzo scorso. (Agr)


http://www.repubblica.it/news/ired/ultimor...tml?ref=hpsbdx1

PEDOFILIA: GIP CONCEDE DOMICILIARI A DON RUGGERO

Arresti domiciliari per Don Ruggero Conti, il sacerdote di 55 anni, ex parroco della parrocchia della Nativita' di Maria Santissima, in carcere dal 30 giugno scorso per aver abusato sessualmente di alcuni bambini tra il '98 e il marzo scorso. Lo ha deciso il gip Andrea Vardaro accogliendo la richiesta dei difensori Riccardo Olivo e Anna D'Alessandro e disattendendo il parere negativo del pm Francesco Scavo. Secondo la procura, che sta valutando la possibilita' di ricorrere contro la decisione del gip, e', invece, concreto il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. L'indagato, fuori dal carcere, potrebbe interferire nelle indagini, ancora in corso, avvalendosi dei piu' disparati strumenti tecnologici. L'inchiesta, che ha scoperto casi di abusi risalenti a venticinque anni fa, prosegue e non si escludono sviluppi a breve. In programma c'e' anche l'interrogatorio di don Ruggero .
 
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donnaconlapistola
view post Posted on 16/9/2008, 16:16




Il sette luglio era rimasto in carcere in quanto la perizia medica disposta dallo stesso gip aveva detto che era in salute. Adesso il messaggero.it dice che lo mettono ai domiciliari perchè ha una grave forma di ipertensione. E dai che vuoi vedere che la mensa del carcere è troppo salata. ;)
 
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view post Posted on 16/9/2008, 18:29
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Secondo me è l'ennesimo tentativo di screditare i "Signori" servitori di dio che tanto fanno in "opere buonissimissime" per assicurare una giusta "via" ai vari "gnari" delle comunità quasi montane e non......ho qui terminato, chiedo quindi che siana applicate le attenuanti generiche o anche specifiche perchè così è stato deciso amen! :P scusate vorrei sdrammatizzare per la troppa incazzatura!
 
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view post Posted on 17/9/2008, 10:21
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http://www.caramellabuona.org/index.php?op...d=163&Itemid=84

MINACCE A LA CARAMELLA BUONA
A CHI DA’ FASTIDIO LA LOTTA ALLA PEDOFILIA ?
Il 26 agosto presso la sede nazionale dell’Associazione contro la pedofilia La Caramella Buona Onlus di Reggio Emilia, è stata rinvenuta l’ennesima lettera anonima rivolta a Roberto Mirabile presidente della Onlus e contenente chiare intimidazioni di morte alla sua persona.

“Complimenti sei contento di continuare a rompere i c… - si legge nell’ignobile missiva - vedi tanto che noi possiamo stare a te vicini sempre seguirti, poi dovrai finire di rompere con un colpo in testa. Amore libero e bello coi bambini”. Allo scritto si somma, come per la precedente, il bigliettino da visita di Mirabile contrassegnato da una croce disegnata a mano. Il delirante messaggio si aggiunge ad una serie di lettere e segnali che La Caramella Buona puntualmente riceve ormai da anni, soprattutto da quando, unica in Italia, riesce a vincere processi contro pericolosi pedofili in qualità di parte civile e difensiva.

“Ultimamente, in seguito all’arresto di una persona per i presunti abusi avvenuti tra le mura della parrocchia romana di Selva Candida da noi prontamente segnalati - afferma Roberto Mirabile - la nostra Associazione si è trovata particolarmente esposta e ciò ha causato anche piccole noie ad esempio al nostro sito internet, che ha più volte subito attacchi informatici. Chiaramente la costanza con cui riceviamo, negli ultimi anni, determinate intimidazioni tanto nella sede di Reggio Emilia quanto in quella di Roma, ci porta ad alzare il livello di attenzione – conclude Mirabile - ma come sempre ci siamo rivolti alle Forze dell’Ordine certi che riusciranno a compiere il loro lavoro nel migliore dei modi”.

E mentre si moltiplicano i messaggi di solidarietà e impegno anche da parte di alte cariche istituzionali italiane (proprio poche settimane fa, in occasione di una cerimonia ufficiale a Roma, il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini in persona ha dichiarato testualmente che “La Caramella Buona Onlus si distingue da anni per professionalità e discrezione”), ci si domanda se si sia davvero arrivati ad una degenerazione tale da colpire con tanta crudeltà persone che hanno solo scelto di proteggere i bambini e di impegnarsi affinché al pedofilo sia inflitta la giusta pena, scostandosi con serietà e lucidità da falsi abusi e accuse ingiustificate.
In settembre è annunciata la visita alla sede nazionale di Reggio Emilia del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, che ha voluto conoscere personalmente l’operato dell’Associazione, mentre l’Onorevole Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Bicamerale dell’Infanzia, intende inserire La Caramella Buona nella Commissione stessa, impegnata nel formulare nuovi strumenti di contrasto alla pedofilia.

Il Presidente Roberto Mirabile, inoltre, è recentemente entrato a far parte del Laboratorio Privacy Sviluppo presso il Garante per la Protezione dei Dati Personali, in piazza Monte Citorio a Roma: un impegno per arginare la forma di abuso “mediatico” quando ci si trova a trattare notizie con protagonisti i minori.
Inoltre, ultimamente l’Associazione sta ampliando il proprio raggio di azione creando dei nuovi settori di specializzazione, sempre inerenti la tutela dei minori. Per esempio, per ottobre è prevista in Senato una conferenza sul reclutamento della forza lavoro minorile da parte della criminalità organizzata, camorra in particolare: la criminalità in certe zone d’Italia è vista come un surrogato dello Stato e questo fenomeno va combattuto.

La Caramella Buona opera da oltre undici anni; essa è composta da numerosi collaboratori, da migliaia di sostenitori; La Caramella Buona abbraccia tutti coloro che si battono per la tutela dell’infanzia, per una corretta investigazione ed un’efficace prevenzione. Si tratta di un costante, forte lavoro di squadra: le intimidazioni verso uno non fanno che incentivare le reazioni di cento, mille volontari. Se dovessimo indicarne gli indirizzi, forse questi “coraggiosi” scribacchini farebbero fatica ad intimidirli tutti!




Anna Maria Pilozzi
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donnaconlapistola
view post Posted on 17/9/2008, 11:39




Ciao Galileo, Sul blog che qualche volta hai citato qui http://mammadolce.wordpress.com/ ho trovato questo commento:
1. Sono contento… a dire il vero felicissimo, della decisione presa. In un mondo in cui i domiciliari vengono concessi a chiunque (Ottaviano del Turco, incriminato per una maxi-tangente insieme a TUTTA la giunta comunale dell’Abruzzo, è uscito dopo qualche giorno) era semplicemente folle che non venissero concessi a una persona che in un anno ha avuto meningite, polmonite, e affetto (DAVVERO) da ipertensione.
Senza contare l’innocenza di Ruggero, della quale sono fermamente e irremovibilmente convinto.
Finalmente c’è una piccola, seppur ancora debole, speranza di giustizia.
Commento di Davide | Settembre 17, 2008


Ma il medico che lo visitò in carcere allora era proprio una mezza calzette? Don Ruggero aveva già una salute così pessima? Meningite? azz ci si muore... Te lo ricordi quello di prete che era in coma in ospedale ed il giorno dopo è uscito di corsa con le sue gambe?
 
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view post Posted on 17/9/2008, 12:11
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Ma figurati. Se tutti quelli che soffrono di ipertensione dovessero uscire di galera non ci starebbe più nessuno.

Le tue osservazioni sono giuste. Ma non sappiamo se questi sono gli argomenti della difesa o solo dei suoi difesori in internet. Ed in effetti c'è una similitudine col caso di don Pierpaolo Mologni, misteriosamente guarito dal coma per setticemia in un solo giorno, quello utile ad evitare la galera!: https://laici.forumcommunity.net/?t=17952709

Comunque sui blog impazza un gruppetto di difensori prete che se ne escono con gli argomenti più disparati, tipo che è uscito dal carcere perché è innocente. In realtà resta ai domiciliari.

A me un prete che mette le mani nelle cosce ai ragazzini non mi pare tanto normale. Comunque sono una decina gli accusatori di don Ruggero, tra cui un suo collega coraggioso, don Claudio Bricchetto.

Credo che difficilmente la farà franca.

Edited by GalileoGalilei - 17/9/2008, 13:27
 
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view post Posted on 18/9/2008, 18:24
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http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/20...i,16112171.html

Pedofilia/ Pm ricorrerà contro domiciliari a don Ruggero Conti
Il Gip: indagini dopo arresto hanno confermato accuse
postato 4 ore fa da APCOM
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lazio/ pedofilia, gip concede…
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Roma, 18 set. (Apcom) - Il pm Francesco Scavo è intenzionato a presentare ricorso al tribunale del riesame contro la decisione del gip del tribunale di Roma, Andrea Vardaro, con la quale due giorni fa sono stati concessi gli arresti domiciliari a don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell'ambito di una inchiesta su una serie di episodi di violenza sessuale continuata e aggravata, avvenuti nell'arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida.

Alla base dell'iniziativa del sostituto procuratore ci saranno due elementi: la possibile reiterazione del reato e l'inquinamento delle prove. Don Conti - si argomenterà - è stato posto ai domiciliari in unità separata del 'Centro Nazareth', in via Portuense, ma detta struttura è comunque all'interno di diversi luoghi d'aggregazione della zona ed inoltre in pieno tessuto urbano. Qualora i giudici della libertà accogliessero l'istanza dell'ufficio dell'accusa il provvedimento non sarà esecutivo, perché potrà comunque essere impugnato dai difensori del sacerdote, gli avvocati Riccardo Olivo e Anna D'Alessandro.

Il gip Vardaro, nel provvedimento con il quale ha concesso i domiciliari, scrive che comunque permangono sia i "gravi indizi" che le esigenze cautelari, e che "le indagini espletate dopo l'applicazione della misura hanno ulteriormente avvalorato la gravità del quadro". La principale motivazione del parziale accoglimento dell'istanza dei legali di don Conti, "pur non rilevandosi una situazione di incompatibilità con il regime carcerario" rimangono quindi le condizioni di salute, l'ipertensione arteriosa di cui il sacerdote è affetto.

Le indagini su quanto avrebbe compiuto don Ruggero sono intanto andate a ritroso negli anni. Nel capo d'accusa il sacerdote, molto attivo nel sociale e coinvolto in prima persona in diversi progetti, sono attribuiti abusi su circa otto ragazzi, che all'epoca dei fatti erano minorenni. Ma il pm ha raccolto le testimonianze di molti altri giovani, ed alcuni episodi risalgono addirittura a 25 anni fa.

Edited by GalileoGalilei - 18/9/2008, 19:48
 
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donnaconlapistola
view post Posted on 20/9/2008, 16:54




http://www.sabaudiain.it/notizia.php?id=1221890403

20/09/2008 - Roma - Soldà: “La giustizia deve fare il suo corso con l’intento non di tutelare l’indagato bensì i bambini che hanno subito violenza”
La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno. Il parroco don Ruggero Conti è stato scarcerato dalla casa circondariale di Regina Coeli, dove era rinchiuso dal 30 giugno con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata nei confronti di alcuni bambini, a causa della sua precaria salute. Sembrerebbe infatti che il sacerdote in questione soffrirebbe di una forma piuttosto grave di ipertensione arteriosa. Contro questa decisione del Gip si è schierata la Procura, tramite il pm Francesco Scavo, che ha intenzione di ricorrere in quanto convinto che il sacerdote possa reiterare il reato. Netta anche la posizione del segretario romano dell’Italia dei Valori, Roberto Soldà, il quale sostiene: ” La giustizia deve fare il suo corso, individuando il colpevole velocemente. Non bisogna pensare che l’indagato venga scarcerato solamente per la carica che ricopre, in quanto la Giustizia non opera favoritismi. Purtroppo il problema dell’inquinamento delle prove, e la possibilità per l’indagato di reiterare il reato - prosegue Soldà - è un problema che si ripropone puntualmente dopo la scarcerazione, soprattutto nell’ambito di questi crimini, ma sono fiducioso nell’operato del nostro sistema giudiziario”.
L’ultimo pensiero Soldà lo rivolge alle vittime degli abusi: “La pedofilia è un reato efferato ed è per questo motivo che l’obbiettivo principale, oltre l’individuazione del colpevole con la certezza che sconti la pena, è la tutela dei bambini che hanno subitao tale scellerata violenza”.
 
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view post Posted on 4/12/2008, 11:17
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E' la storia di don Roggero Conti "garante per la famiglia" di Alemanno: https://laici.forumcommunity.net/?t=17112464 e di don José Poveda Sanchez: https://laici.forumcommunity.net/?t=21200824



http://roma.repubblica.it/dettaglio/Scanda...56603?ref=rephp

Preti pedofili, interrogato il vescovo
Monsignor Reali dal pm. Trasferimenti, ma niente denunce
di Marino Bisso
«Perché non ha ascoltato le testimonianze dei ragazzi che raccontavano di aver subito violenza da don Ruggero. E perché quel sacerdote venne lasciato in contatto con altri minori?». Per due ore, monsignor Gino Reali ha risposto alle domande del sostituto procuratore Francesco Scavo che coordina l´inchiesta su due sacerdoti accusati di pedofilia e che ora si accinge a chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio di don Ruggero Conti.

Il vescovo della diocesi di Santa Rufina, è stato sentito dal magistrato, come persona informata sui fatti, per capire perché non prese provvedimenti nei confronti dei due religiosi accusati di abusi su una decina di bambini. Episodi gravi che lo scorso il 30 giugno hanno portato in carcere don Ruggero Conti parroco della Natività di Santa Maria Santissima in via Selva Candida . I carabinieri hanno poi raccolto altre testimonianze contro un altro sacerdote: don José, parroco spagnolo fino al 2005 della parrocchia di Nostra Signora di Fatima ad Aranova. Anche lui è sospettato di aver abusato di sei bambini. Entrambi i religiosi per anni hanno vissuto nella stessa diocesi amministrata da monsignor Reali. Il pm ha convocato il vescovo per capire come mai non avesse dato importanza alle parole dei parrocchiani.

In particolare lo scorso giugno una vittima degli abusi ha raccontato ai carabinieri di aver denunciato tutto in una lettera consegnata al vescovo. «Quando mi ha ricevuto, mi ha detto che erano accuse pesanti e mi ha chiesto "sei sicuro di quello che hai scritto?" - aveva dichiarato il giovane - Gli ho risposto sono sicuro sì. E il vescovo mi ha detto "Va bene, poi ti faremo sapere"». Monsignor Reali ha risposto al pm che non poteva verificare quelle voci. Non era in grado di fare indagini approfondite per comprendere se le accuse fossero attendibili. Gli accertamenti non avevano dato risultati significativi anche per la vicenda di don José dopo che alcuni genitori della parrocchia di Aranova inviarono una lettera che denunciava «scorrettezze» sui minori. «Non emerse nulla - ha spiegato monsignor Reali - e quindi non ravvisai fatti da denunciare». Agli atti dell´inchiesta è finita anche la lettera che "assolve" don José. Lo scorso 20 ottobre, il vescovo ha comunicato l´esito delle indagini al sacerdote spagnolo. «Nel 2007 sono stato autorizzato a procedere alla valutazione delle prove con l´aiuto di due esperti.


La conclusione del procedimento è che non si configura delitto e non vi è conseguente necessità di procedere con sanzioni penali nei tuoi confronti - scrive il vescovo a don José - Più volte ho avuto modo di dirti che il tuo comportamento nei confronti dei ragazzi è quello che un buon sacerdote: ti sei imposto non per il buon esempio e gli insegnamenti del Vangelo ma per il ricorso a piccoli doni, eccessive affettuosità, parole volgari ed espressioni inaccettabili». E ancora: «Desidero che tu faccia il possibile per ricostruire una chiara identità umana e sacerdotale attraverso un adeguato percorso spirituale e psicologico. Perciò ti prego di seguire un corso di esercizi spirituali e a una costante frequenza al sacramento della Penitenza, della consulenza di un bravo psicologo che sia in grado di aiutarti». Il vescovo comunica anche la decisione di trasferire don Josè in Spagna. «La triste vicenda di cui sei stato protagonista non sembra aver suscitato un eccessivo clamore e tuttavia un tuo rientro in diocesi non appare opportuno».
Per l´avvocato Federico Lucarelli, difensore di don José, la comunicazione di monsignor Reali chiarirebbe l´innocenza di don José dalle accuse di pedofilia. «Sono accuse infondate derivare da una condotta ispirata al cameratismo - ribadisce l´avvocato Lucarelli - Ma don José non ha mai abusato di alcun bambino». Differente la posizione della procure che è intenzionata invece a proseguire nelle indagini.
(04 dicembre 2008)

Edited by GalileoGalilei - 4/12/2008, 11:36
 
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view post Posted on 17/3/2009, 18:56
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http://www.agi.it/ultime-notizie-page/2009...om1097-art.html

ABUSI SU MINORI: ROMA, CHIESTO GIUDIZIO PER SACERDOTE


(AGI) - Roma, 17 mar. - Atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile. Sono i reati per i quali rischia il processo don Ruggero Conti, il sacerdote di 56 anni, ex parroco della chiesa della Nativita' di Maria Santissima, accusato di aver abusato di sette bambini tra il '98 e il maggio 2008.
Secondo il pm Francesco Scavo, che ha chiesto il rinvio a giudizio, don Conti avrebbe compiuto atti sessuali con i ragazzini affidati a lui "per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonche' di vigilanza e custodia, con l'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualita' da lui rivestita di ministro di culto". L'indagato, che si trova agli arresti domiciliari, potrebbe finire in carcere in seguito al nuovo decreto e alla relativa circolare del procuratore Giovanni Ferrara.

http://www.libero-news.it/adnkronos/view/81053

ROMA: VIOLENZA SU MINORI, CHIESTO PROCESSO PER SACERDOTE


Roma, 17 mar. - (Adnkronos) - Accusato d'aver abusato negli ultimi 10 anni di ragazzi a lui affidati per motivi di educazione il sacerdote R.C., parroco della chiesa Nativita' Santa Maria Santissima, rischia di finire sotto processo per le accuse di prostituzione maschile aggravata e atti sessuali con minorenni se il gip accogliera' le richieste del pubblico ministero Francesco Scavo.

Dal 16 settembre scorso il sacerdote, che fini' in carcere il 30 giugno dello scorso anno, e' agli arresti domiciliari, ma su di lui incombe il pericolo di un nuovo arresto. E questo in base alle recenti norme che riguardano i provvedimenti da adottare nei riguardi di chi sia colpito da provvedimenti per violenza sessuale, come e' successo ieri a Roma per lo 'stupratore' di capodanno. Questi, Davide Franceschini, arrestato per avere usato violenza su una ragazza, a gennaio ottenne gli arresti domiciliari che alimentarono gravissime polemiche.

Tornando alla posizione del sacerdote, secondo quanto e' emerso dall'inchiesta, gli si contestano abusi su un gruppo di ragazzi a lui affidati ma nel corso dell'indagine e' emerso che praticamente ha approfittato dei bambini a lui affidati almeno nell'arco di 25 anni.L'inchiesta del pm Francesco Scavo e la richiesta di rinvio a giudizio si riferiscono aglil abusi fatti su 7 ragazzi tra il 1998 e il 2008. Ad alcuni, in cambio delle sue "effusioni", il sacerdote dava dai 10 ai 30 euro a prestazione nonche' capi di abbigliamento. Molti degli abusi sono avvenuti, secondo le accuse, nell'oratorio o durante campeggi estivi.
 
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view post Posted on 17/3/2009, 19:16
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http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_1...44f02aabc.shtml

ROMA
Abusi su ragazzi in parrocchia,
chiesto il rinvio per don Ruggero
Il sacerdote accusato di dieci anni di sevizie

L'oratorio di don Ruggero Conti (dal web)

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ROMA - Prostituzione minorile e atti sessuali su minori. Per questi reati la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell’ambito di una inchiesta su una serie di episodi di abuso, avvenuti tra il 1998 e il 2008, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida, alla periferia della Capitale. Il pm Francesco Scavo ha ricostruito, nell’atto d’accusa, una serie di vicende che coinvolgono sette ragazzi.

A don Ruggero, ex garante delle politiche per le periferie e per la famiglia del sindaco di Roma Gianni Alemanno è contestato il fatto di aver approfittato di una «persona a lui affidata per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonchè di vigilanza e custodia, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualità da lui rivestita di ministro di culto». Nel settembre scorso, dopo che il riesame aveva rigettato una istanza della difesa, il gip Andrea Vardaro ha concesso a don Ruggero gli arresti domiciliari. In seguito alla nuova legge varata dal governo sugli stupri il pm, che si era opposto alla attenuazione della misura cautelare, potrebbe presto fare richiesta al gip per una nuova ordinanza.

Secondo il capo d'imputazione don Ruggero approfittò dei minori in occasione di alcuni campi scuola, durante le vacanze estive e quelle di Pasqua e di Natale. La dinamica descritta è quasi sempre la stessa. Il giovane che frequentava i locali della parrocchia viene attirato in altre stanze e qui costretto a soggiacere ai desideri del sacerdote. In cambio alcuni potevano avere piccole somme, dai 10 ai 30 euro, o altro, come capi d’abbigliamento. In un caso, era stata proprio la madre della giovane vittima a rivolgersi a Don Ruggero «affinchè si prendesse cura del figlio e lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre», in un momento di «difficoltà economiche anche in conseguenza del decesso» del familiare. . In base alla ricostruzione dell'accusa, il ragazzino, «in ripetute occasioni (quantificabili in circa trenta/quaranta volte) e in cambio di denaro (dai 10 ai 30 euro in media per ogni singola prestazione) o altra utilità (in genere capi di abbigliamento)», avrebbe compiuto atti sessuali. Da qui la contestazione di prostituzione minorile. Gli altri abusi che, per il pm, configurano quest'ultimo reato, riguardano anche un altro ragazzo che spesso il sacerdote invitava nella propria abitazione «a fermarsi per la notte». Per quanto riguarda gli altri minori (le vittime sono tutte maschi e anche di età inferiore ai 14 anni), don Ruggero approfittava dei momenti più disparati per abusare di loro, come durante una medicazione dopo che un ragazzino aveva riportato delle lesioni durante un litigio o nel corso dei campi estivi organizzati a Santa Caterina Valfurva.


17 marzo 2009
 
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view post Posted on 18/3/2009, 08:44
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http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2009/0..._processo.shtml

Con le nuove norme potrebbe tornare in cella come lo stupratore di Capodanno
Parroco verso il processo
Prostituzione minorile Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio del prete arrestato a giugno e poi agli arresti domiciliari per abusi su 7 ragazzi

Francesca Mariani Rischia di essere processato per atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile aggravata don R. C., il sacerdote arrestato il 30 giugno 2008 (poi finì ai domiciliari) accusato di aver abusato negli ultimi dieci anni di sette ragazzi affidati alle sue cure in oratorio e nei campi estivi. In base alle recenti norme in materia di sicurezza, il sacerdote rischia di tornare in carcere, come è successo l'altro ieri a Roma per Davide Franceschini, il romano di 22 anni accusato di avere stuprato una ragazza a Capodanno, durante la festa all'ex fiera di Roma. Il pm Francesco Scavo ha chiesto il rinvio a giudizio del sacerdote. Secondo l'accusa, don R.C., 56 anni, già parroco della parrocchia romana della Natività di Maria Santissima in via di Selva Candida, tra il 1998 e il maggio 2008, avrebbe abusato di sette minorenni. E sette sono gli episodi di abuso imputati al sacerdote, tutti coinvolgono minori di sesso maschile; di questi, in due casi il prete avrebbe anche indotto i ragazzi a «compiere e/o subire gli atti sessuali in cambio di denaro e di altra utilità, in genere capi d'abbigliamento». Secondo la ricostruzione dell'accusa i fatti si sono svolti tra il 1998 e il maggio del 2008. Il sacerdote, stando al capo d'imputazione, per compiere gli abusi avrebbe approfittato dei situazioni di "debolezza" o di difficoltà familiare in cui si trovavano i piccoli. In un caso un minore era stato affidato al prete dalla madre, in difficoltà economiche, perché si prendesse cura del figlio e lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre. E proprio in questo caso il sacerdote avrebbe abusato del minore per circa quaranta volte in cambio di danaro (dai dieci ai 30 euro per ogni singola prestazione) o di abiti. Anche nel secondo caso in cui il pm contesta il reato di prostituzione minorile il prete avrebbe indotto un ragazzo a subire atti sessuali in cambio di denaro (dai 10 ai 50 euro) per circa quattro o cinque volte al mese, invitandolo anche a fermarsi di notte nella sua abitazione. Secondo l'accusa, inoltre, il prete avrebbe abusato di un altro minore, approfittando dei momenti che passavano da soli con la scusa di impartirgli gratuitamente lezioni private attinenti alla preparazione al primo anno scolastico dell'istituto professionale per geometri. In un altro caso, infine, le violenze sarebbero avvenute dopo che il prete aveva invitato il ragazzino nella sua abitazione, in seguito ad un litigio che il minore aveva avuto con un giovane che frequentava la parrocchia e terminato con lesioni evidenti. In due episodi le violenze sarebbero avvenute anche durante i campi estivi organizzati dal prete a Santa Caterina Valfurva (Sondrio) o in Trentino.

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18/03/2009
 
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