http://www.positanonews.it/dettaglio.php?id=16884SALERNO IL COMUNE REVOCA LŽAUTORIZZAZIONE ALLA DIOCESI PER LŽANGELLARA
Il Comune di Salerno revoca lŽautorizzazione per la realizzazione dello stabilimento balneare dellŽAngellara Home-Villaggio San Giuseppe, la struttura di proprietà della diocesi di Salerno sequestrata lo scorso 15 luglio dalla guardia di finanza e a causa della quale sono finiti sotto inchiesta con lŽaccusa di truffa aggravata lŽarcivescovo Gerardo Pierro, don Comincio Lanzara e lŽeconomo diocesano, monsignor Enzo Rizzo, oltre ad altre dieci persone. Secondo lŽamministrazione comunale, le opere realizzate sulla spiaggia sarebbero difformi dal progetto originario, allegato alla richiesta di autorizzazione presentata dallŽassociazione Villaggio San Giuseppe, a cui la diocesi, nel giugno del 2006, ha dato in comodato dŽuso, a durata illimitata, la gestione della struttura ricettiva e del futuro stabilimento balneare. Precisamente, lŽautorizzazione rilasciata dallŽente comunale avrebbe riguardato unicamente lŽinstallazione di alcune cabine. In realtà, i lavori in corso sulla spiaggia che sono stati bloccati al momento del sequestro giudiziario convalidato una settimana dopo dal gip del tribunale di Salerno, Vincenzo Di Florio avrebbero invece compreso lŽinstallazione di una rampa di cemento fissa, di pedane in legno e di attrezzature balneari non menzionate nel progetto. A rivedere lŽintera documentazione riguardante la spiaggia dellŽAngellara Home sono stati i dirigenti dello Sportello Unico che, negli ultimi giorni, hanno avviato un procedimento di autotutela ammini-strativa in vista anche dellŽinchiesta giudiziaria che pende sulla curia salernitana e sulla struttura ricettiva. I tecnici comunali hanno riesaminato tutti i documenti inviati dalla diocesi per ottenere lŽautorizzazione alla realizzazione dello stabilimento. Fino a ritenere opportuno avviare il procedimento di revoca. Intanto, ieri mattina, gli uomini del comandante del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanzia, Francesco Mazzotta, erano proprio allŽufficio Suap per prendere in consegna i nuovi documenti relativi al procedimento di revoca messo in atto dallŽamministrazione comunale. Il dietrofront del comune non dovrebbe, comunque, interferire con lŽinchiesta giudiziaria coordinata dal sostituto procuratore Roberto Penna, che, nel decreto di sequestro dello scorso luglio, costruiva la tesi accusatoria sulla mancanza di un piano particolareggiato che ne avrebbe autorizzato i lavori. Da cui sarebbe scaturito poi il secondo capo di accusa, quello della tentata truffa, nei confronti di Pierro e degli altri prelati. Dopo aver ottenuto il finanziamento di due milioni e mezzo di euro dalla Regione per la ristrutturazione dellŽex colonia marina, dalla diocesi di Salerno è partita unŽulteriore richiesta di contributi per realizzare lo stabilimento balneare «la spiaggia per preti » come si legge dal progetto a firma dellŽarchitetto Pompeo Paolo Mazzucca. Per il progetto, che ha ottenuto anche il nullaosta del Suap, serve un altro milione e 700mila euro. LŽente regionale approva e stanzia il finanziamento, dividendolo in due trance, ma non erogherà mai lŽimporto. Perché, quando la magistratura salernitana sequestra la struttura e la spiaggia, sul conto corrente della diocesi non risulta alcun deposito di denaro. Eppure, il presidente dellŽassociazione che gestisce lŽAngellara Home, Giovanni Sullutrone, aveva già stilato sia una rendicontazione economica che un preventivo di spesa. Lo stabilimento balneare avrebbe fruttato oltre centomila euro, solo per il fitto dei cento ombrelloni. Il «bar e la piccola ristorazione», annessa al lido, avrebbe invece fatto incassare circa 360mila euro, ipotizzando una presenza giornaliera, durante i tre mesi della stagione estiva, di almeno 400 persone, quattro per ogni ombrellone. E, a metà luglio scorso, prima dei sigilli, lo stabilimento balneare aveva già cominciato ad avere i primi clienti.
Angela Cappetta In attesa
Sopra, il vescovo di Salerno monsignor Gerardo Pierro A lato, lŽavvocato difensore della Curia arcivescovile, Paolo Carbone Entrambi sono in attesa della decisione del tribunale sul caso Angellara Home
Corriere del Mezzogiorno
