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Scandali a ripetizione alla Curia di Salerno., Processi e indagini sui maneggi dei preti

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GalileoGalilei
view post Posted on 5/9/2008, 13:52 by: GalileoGalilei
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05/09/2008

Curia, la Procura indaga sul tribunale ecclesiastico

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Indagine del pm Ernesto Stassano sulla gestione del tribunale ecclesiastico diocesano che, tra l’altro, ha competenza nei matrimoni falliti che finiscono alla Sacra Rota. L’inchiesta - il pm ha ottenuto una proroga - ha un solo indagato, il cancelliere laico del tribunale ecclesiastico. È indagato per diffamazione dopo la denuncia-querela di un avvocato esperto in diritto ecclesiastico e che opera nel tribunale diocesano. La querela ha aperto il varco all’inchiesta sul funzionamento della struttura. MANZO A PAGINA 36


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Nuovo filone di indagine: ogni anno in diocesi circa cento matrimoni vengono sciolti poi si va alla Sacra Rota

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Nelle mani del pm le sentenze dei divorzi

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ANTONIO MANZO Da una denuncia querela presentata da un avvocato salernitano, «deliberatamente» escluso, secondo la sua tesi, dal giro dei legali esperti di diritto canonico che possono difendere presso il tribunale ecclesiastico diocesano, arriva un nuovo terremoto nella Curia salernitana. È l’inchiesta sul tribunale ecclesiastico diocesano, il primo grado della giustizia canonica dove, tra l’altro, vengono pronunciate circa cento sentenze l’anno di scioglimento di matrimoni concordatari, quelli celebrati in chiesa. Da qui, poi si passa alla Sacra Rota in Vaticano. È nelle mani del pm Ernesto Sassano l’inchiesta sul tribunale delle sentenze canoniche di divorzio. È partita da una denuncia querela di un avvocato esperto di diritto ecclesiastico, Francesco Casale. Il legale lamenta di aver subìto comportamenti offensivi per «la sua dignità professionale» da parte del cancelliere laico del tribunale stesso, Lorenzo Grimaldi che ora è, naturalmente, indagato per diffamazione. Ma fin qui la questione potrebbe esser confinata in una viceda di buona educazione o deontologia professionale. Il fatto è che il pm Sassano (uno degli inquirenti del pool di magistrati impegnato nelle ricorrenti inchieste sulla Curia) ha chiesto una proroga delle indagini (avvenuta il 30 giugno scorso) anche a seguito di una serie di deposizione rese da persone informate dei fatti. L’accusa dell’avvocato è pesante: giustizia domestica. In poche parole, sentenze pilotate in una materia così delicata come quella degli scioglimenti del vincolo matrimoniale in via canonica. Tutto parte da quando il legale contesta la permanenza al vertice del tribunale diocesano da oltre dieci anni di monsignor Vincenzo Schiavini, deceduto qualche mese fa. «Lui non ha i titoli» scrisse alla segnatura Apostolica che è la Cassazione del Papa. Ma che qualcosa non funzionasse nella delicata struttura diocesana (qui si consumano diversi drammi familiari) lo si era capito anche quando furono rimossi il cancelliere don Daniele Peron ed il vice cancelliere della Curia don Alfonso D’Alessio (una mattina si recarono negli uffici di curia e trovarono le serrature cambiate). Sia Peron che D’Alessio hanno poi vinto i ricorsi alla congregazione del clero per l’ingiusta rimozione. Non si esclude che proprio i due sacerdoti vengano convocati dal pm Sassano per delineare il quadro di indagine sul funzionamento del tribunale ecclesiastico e per fornire il contesto della loro ingiusta estromissione giunta dopo la disobbedienza ad atti che gli stessi preti ritenevano illegittimi. Non è una inchiesta facile, quella sul tribunale diocesano governato da leggi canoniche. Così come non è facile individuare presunte sentenze pilotate. Ma il pesante sasso nello stagno lanciato dall’avvocato canonista obbliga ad un supplemento di istruttoria la girisdizione ordinaria. Gli schieramenti. Intanto, i giorni difficili della Chiesa salernitana sono segnati anche da divisioni all’interno del clero che, sommariamente, si divide sull’operatid el vescovo. C’è chi, come il fronte dei falchi, preferirebbe che l’arcivescosvo intensificasse la polemica con la magistratura e fosse ancor più decisamente in prima linea a difendere tutet le operazioni compiute, come quelle immobiliari. C’è chi gli suggerisce cautela ma c’è anche la schiera dei sacerdoti che, negli anni dell’episcopato Pierro hanno dovuto accendere contenziosi in Vaticano per reagire a presunti torti, spesso riconosciuti tali dalle stesse autorità ecclesiastiche romane (l’ultimo ricorso presentato da don Rescigno, ex cancelliere e aderente al Gregge è stato respinto, resterà parroco ad Oliveto Citra).. Una Chiesa locale divisa che rinuncia all’annuale convegno pastorale diocesano dopo il sequestro dell’albergo di don Comincio Lanzara. Qui, dove un tempo funzionava la colonia per i bambini poveri della diocesi, funziona anche una scuola frequentata da bambini delle elementari che svolgono un tempo pieno. In pratica, beneficiano della refezione che ora è sequestrata dal pm Penna titolare dell’inchiesta sull’albergo dei ricchi costruito sula colonia dei poveri..
 
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