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Scandali a ripetizione alla Curia di Salerno., Processi e indagini sui maneggi dei preti

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GalileoGalilei
view post Posted on 13/8/2008, 23:36 by: GalileoGalilei
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Ho scovato questa vicenda tragica, tuttora in corso, negli archivi di un giornale di provincia



http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...502_A3.txt.html



Il precedente: tre anni fa la tragedia di suor Susanna
la Città di Salerno — 15 febbraio 2008 pagina 07 sezione: NAZIONALE

• Era il 23 dicembre del 2004 quando la tragedia di suor Susanna scosse la comunitá parrocchiale del quartiere Europa e l’intera cittá.La suora laica, arrivata da El Salvador e ospite nella comunitá di Gesù Redentore, arrivò in ospedale in preda a una forte emorragia post partum.Un quadro clinico analogo a quello della filippina ricoverata l’altro ieri, ma più grave, al punto che la donna fu subito portata in Rianimazione e morì un mese dopo.Nessuna traccia del bambino, che secondo gli esami sulla placenta sarebbe nato con un solo mese di anticipo. Il feto non è mai stato trovato.La donna disse che era nato giá senza vita, ma la Procura sospetta il contrario. Suor Susanna raccontò di aver gettato quel bimbo nato morto in un cassonetto dell’immondizia e di essersi fatta aiutare dal seminarista congolese che ne era il padre, a cui disse di aver consegnato i sacchetti con gli abiti e il feto ma senza spiegargli cosa contenessero. Il giovane è tuttora sotto processo. La Procura ritiene che il seminarista sapesse cosa stava facendo e che lui stesso, insieme alla suora, avrebbe deciso di far morire il neonato.


http://ricerca.quotidianiespresso.it/lacit...812_A3.txt.html

Le tappe
la Città di Salerno — 28 dicembre 2004 pagina 11 sezione: NAZIONALE

• Il parto. Stando ad una prima ricostruzione dei medici si è presumibilmente verificato, clandestinamente, tra martedì e mercoledì.
• L’emorragia. La donna è stata colta da violentissimi dolori mercoledì notte. L’allarme è scattato alle sette di giovedì mattina.
• I soccorsi. Dopo il primo intervento degli operatori del "118" la suora laica è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Ginecologia del Ruggi dopo le otto di giovedì.
• Il peggioramento. Nella notte tra giovedì e venerdì le condizioni della donna sono improvvisamente peggiorate. Un edema polmonare ha imposto il trasferimento nel reparto di Rianimazione, dove è tuttora in gravi condizioni.
• Le indagini. Gli inquirenti sono sulle tracce di un seminarista che sarebbe il padre del neonato.

http://ricerca.quotidianiespresso.it/lacit...001_A3.txt.html

La commozione di Pierro
la Città di Salerno — 10 gennaio 2005 pagina 09 sezione: NAZIONALE

• E’ a lutto il mondo della Curia. Dopo il terremoto causato, prima di Natale, dal diffondersi della notizia del parto segreto della suora laica, e dopo gli ulteriori scossoni dati dalla scoperta, come un fulmine a ciel sereno, che il padre di quel feto mai più ritrovato era un giovane seminarista congolese, negli ambienti ecclesiastici è calato il dolore. Per una veritá che difficilmente verrá a galla, ma soprattutto perchè una debolezza troppo umana è costata la vita ad una giovane donna. Lo stesso Arcivescovo Gerardo Pierro, stando ad indiscrezioni, si è detto molto turbato e ha espresso la volontá di scrivere un suo ricordo sul prossimo numero del settimanale cattolico "Agire". Pierro ha sempre confidato alle persone più vicine di non aver mai giudicato quella donna e che anzi, se questa anzichè mentire avesse chiesto aiuto in piena trasparenza e legalitá, di sicuro non le sarebbe stato negato.
Sotto choc anche le consorelle e la madre superiora di Casa Nazareth, che adesso piangono Susanna, una bella donna che da quasi otto anni lavorava in quella comunitá dove si aiutano gli extracomunitari ed i senza tetto. Al centro di accoglienza ci sará presto un turn over. Lo ha stabilito lo stesso Arcivescovo. Non per allontanare le suore, che si sono sempre dette estranee ai fatti, ma perchè secondo Pierro, in una fase così delicata, sia sotto il profilo delle indagini che sotto quello emotivo delle religiose, è opportuno un avvicendamento, a partire dalla madre superiora, ormai anziana. Sará invece trasferito il seminarista congolese che ha ammesso di avere avuto una relazione con Susanna Juarez. Il giovane, insieme ad altri due connazionali, fará probabilmente ritorno in Africa. Il religioso è assistito dall’avvocato penalista Gaetano Pastore, consulente della Curia nella complessa vicenda. Il giovane, che si trovava a Salerno da qualche tempo per seguire il cammino religioso presso il seminario di Pontecagnano e che faceva esperienza pastorale proprio alla chiesa di Gesù Redentore, nei giorni scorsi è stato sentito dagli inquirenti.
Al pubblico ministero avrebbe confermato di essere il padre di quel bambino che sarebbe però nato morto perchè prematuro. Ma che fine abbia poi fatto il cadavere del piccolo resta ancora un mistero. La posizione del seminarista è al vaglio della magistratura che dovrá chiarire se l’uomo abbia in qualche modo aiutato la suora laica a disfarsi del feto (nel qual caso sarebbe accusato di infanticidio e occultamento di cadavere) o se invece fosse del tutto estraneo ai fatti.

http://ricerca.quotidianiespresso.it/lacit...401_A4.txt.html

Anche tre medici indagati per la morte della suora
la Città di Salerno — 14 gennaio 2005 pagina 10 sezione: NAZIONALE

• Sono quattro le persone raggiunte da un avviso di garanzia per la morte di Susanne Juarez, la suora laica deceduta al "Ruggi" il 9 gennaio scorso per una gravissima emorragia post parto. Per tre di loro l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, per un quarto di concorso in infanticidio. Si tratta del giovane seminarista congolese, Nakukuku Deletinu Boniface, che, alcuni giorni dopo il ricovero della religiosa in ospedale si fece avanti, confessando di essere il padre di quel feto che non è stato mai più ritrovato.
Per il seminarista, che studia presso il seminario arcivescovile di Pontecagnano e che faceva esperienza pastorale alla parrocchia di Gesù Redentore, al Quartiere Europa, da cui dipende il centro di accoglienza Casa Nazareth, dove Susanna lavorava, l’ipotesi di reato è di concorso in infanticidio. Il trentasettenne congolese, che è assistito dall’avvocato Gaetano Pastore, è stato il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati dalla magistratura che, sulla delicata vicenda ha aperto un fascicolo d’inchiesta a partire dal 23 dicembre scorso, quando la suora laica uscì allo scoperto e finì in ospedale.
Indagati anche tre camici bianchi. Si tratta di un atto dovuto della Procura, a tutela degli stessi medici che, nella giornata odierna, potranno nominare dei consulenti di parte ai fini dell’esame autoptico che sará eseguito nel pomeriggio dal medico legale Giovanni Zotti e dall’anatomo patologo Vincenzo Iorio. I sanitari coinvolti nell’inchiesta della Procura sono: il consigliere comunale udierrino Augusto De Pascale (foto), presidente della commissione sanitá ed i ginecologi del "Ruggi" Giorgio Colarieti e Gennaro Luongo che erano di turno la mattina del 23 dicembre, quando Susanne, soccorsa dai volontari dell’Humanitas e dai medici del Saut, arrivò all’ospedale di San Leonardo in preda ad una violenta emorragia post parto. De Pascale, che era il medico curante della trentasettenne nativa di El Salvador, non avrebbe diagnosticato la gravidanza della religiosa e dunque non avrebbe disposto nè il ricovero ospedaliero, nè visite specialistiche, quali ad esempio l’ecografia.
Per quanto riguarda invece i due ginecologi del "Ruggi", l’ipotesi di reato è abbiano eseguito con ritardo il raschiamento della placenta. La suora laica aveva infatti partorito clandestinamente e alcuni frammenti di placenta non erano stati espulsi dall’utero, causando dunque una grave infezione. Per i tre medici l’ipotesi di reato è di omicidio colposo. A difenderli, nella veste di legali d’ufficio, ci sono gli avvocati Antonio Boffa, Franco Esposito e Gennaro Iovino. Ma i professionisti salernitani potrebbero anche nominare, nella giornata di oggi, nuovi legali prima dell’esame autoptico.


http://ricerca.quotidianiespresso.it/lacit...012_A3.txt.html

FLASH
la Città di Salerno — 20 dicembre 2006 pagina 12 sezione: NAZIONALE

infanticidio
•SALTA processo a seminarista
;E’ stato rinviato al prossimo 5 luglio 2007 l’avvio del processo nei confronti di Boniface Deletinu Nakulu, il 37enne seminarista del Congo accusato di infanticidio. Ieri mattina, infatti, i giudici dell’Assise hanno deciso di rinviare il dibattimento per problemi legati alla composizione della corte. Il legale di fiducia del seminarista, l’avvocato Gaetano Pastore, preannuncia un’istanza per chiedere l’avvio del processo prima della data del 5 luglio 2007. Boniface, secondo l’accusa, nel giorno della vigilia di Natale del 2004, avrebbe indotto la sua presunta compagna, una suora laica poi deceduta pochi giorni dopo il parto, a sopprimere il loro bambino appena nato; quel feto fu gettato in un cassonetto dell’immondizia e non fu mai ritrovato.

http://ricerca.quotidianiespresso.it/lacit...607_A4.txt.html

Suora-mamma, in aula il seminarista
la Città di Salerno — 06 luglio 2007 pagina 13 sezione: NAZIONALE

Boniface Deletinu Nakulu ha varcato la soglia del Tribunale ieri mattina. Il seminarista congolese di 37 anni, accusato di aver fatto morire e sparire il bambino appena nato dalla suora laica con cui aveva avuto una relazione, è entrato in aula davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Oliva. Qui è iniziato il processo per una vicenda che, nel Natale del 2004, scosse l’intera cittá.E qui sono state raccolte ieri le testimonianze di due agenti di polizia, che per ore scavarono nei cassonetti della zona orientale alla ricerca del corpicino senza vita del neonato. Davanti ai giudici i poliziotti hanno ricostruito quelle ricerche, a conclusione delle quali furono rinvenuti soltanto gli abiti insanguinati della suora e frammenti di placenta.Nessuna traccia del bambino, che non è mai stato trovato e che secondo le dichiarazioni della donna, deceduta un mese dopo in ospedale per le complicazioni del parto, era nato giá senza vita. Fu proprio lei, suor Susanna, a raccontare di aver gettato quel bambino nato morto in un cassonetto dell’immondizia e di essersi fatta aiutare dal seminarista, a cui disse di aver consegnato i sacchetti con gli abiti e il feto ma senza spiegargli cosa contenessero.
• La Procura sospetta invece che il giovane sapesse con esattezza cosa stava facendo e che anzi sarebbe stato lui stesso, insieme alla suora laica arrivata dal Salvador, a decidere di far morire il neonato. A conferma, i magistrati citano alcuni esami eseguiti sulla placenta, da cui emergerebbe che il bambino, sebbene venuto alla luce con un mese di anticipo, sarebbe nato sano e che il decesso doveva essere avvenuto dopo il parto. Una ricostruzione che il seminarista ha sempre negato, chiedendo più volte di essere ascoltato dai giudici per dimostrare la propria innocenza. Assistito dall’avvocato Gaetano Pastore, ha presentato due mesi fa anche un’istanza perché l’avvio del processo fosse anticipata. E ieri mattina, nonostante lo sciopero dei penalisti, è comparso in aula per far partire le audizioni.
• Sul banco degli imputati (accusa sostenuta dal pm Ernesto Sassano) è rimasto solo lui. Archiviate le posizioni dei medici (che in un primo momento furono indagati per l’ipotesi di un’assistenza poco tempestiva) mentre saranno ascoltati solo come testimoni gli ospiti e il personale degli alloggi della parrocchia di Gesù Redentore, al quartiere Europa, dove la la 37enne salvadoregna viveva e dove, il 23 dicembre di tre anni fa, avvenne il parto. Suora laica delle Oblate della Mater Orphanorum, suor Susanna prestava la sua opera di caritá nella "Casa Nazareth" a pochi passi dalla parrocchia. Qui avrebbe conosciuto il seminarista (ora trasferitosi a Roma) e qui sarebbe nata la loro relazione. Un rapporto che il giovane non ha mai negato, ma facendolo risalire a due anni prima. Non sarebbe quindi lui il padre del bimbo, e tantomeno avrebbe aiutato la madre a disfarsene. La donna sarebbe riuscita a nascondere la gravidanza anche alle sue consorelle, che il prossimo 9 ottobre saranno ascoltate dai giudici in qualitá di testimoni.

www.eolopress.it/eolo/index.php?opt...ocali&Itemid=91

Suora infanticida: scagionato seminarista PDF Stampa E-mail
Provincia
Giovedì 25 Giugno 2009 20:29

campania convento
SALERNO- Era il 23 dicembre del 2004 quando la tragedia della suora laica Juarez Carpio Susana Ricarda scosse la citta' di Salerno: arrivo' in ospedale in preda ad una forte emorragia post partum.
Nessuna traccia del feto ma una testimonianza, quella di suor Susana, che prima di morire, 18 giorni dopo il ricovero, disse che il papa' del bimbo era un seminarista congolese che l'aveva aiutata a gettare il feto in un cassonetto dell'immondizia. Una versione smentita oggi dalla sentenza della II sezione della Corte di Assise che ha scagionato il seminarista.
Si e' appurato che il seminarista Nakulu Deletinu Boniface, difeso dall'avvocato Gaetano Pastore, del Foro di Salerno, non era neanche in zona visto che si recava al centro di accoglienza Nazareth, aggregato alla comunita' del Redentore, dove la suora era ospite, solo il sabato e domenica. Inoltre si e' stabilito che gli uomini non potevano accedere al convento femminile, quindi sarebbe stata impossibile la sua complicita' nel reato. Il seminarista e' stato scagionato dalle accuse di infanticidio, omissione di soccorso e abbandono di minori e incapaci, nonche' di occultamento di cadavere.

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Pagina consultata il 09/05/2011

http://pt.netlog.com/bonifacenakuludeletinu
Nome
Boniface nakulu Deletinu
Data de nascimento
20/05/1968
(por 11 dias)
Localização
(Abruzzi)
Itália
Língua materna
Português

Edited by GalileoGalilei - 9/5/2011, 11:41
 
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