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Scandali a ripetizione alla Curia di Salerno., Processi e indagini sui maneggi dei preti

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GalileoGalilei
view post Posted on 20/7/2008, 23:27 by: GalileoGalilei
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http://lacittadisalerno.repubblica.it/dett...insulti/1489939

L'ARCIVESCOVO INDAGATO
L'anatema di Pierro: "Fango e insulti"
Su Agire il fondo del prelato che risponde con vigore a chi lo accusa e se la prende con la stampa
«Insulti».L'anatema di monsignor Gerardo Pierro è affidato all'editoriale pubblicato ieri sul settimanale della Curia "Agire". «Insulti» è il titolo dell'articolo di fondo, accompagnato dal consueto asterisco che è la firma scelta dall'arcivescovo per contrassegnare i testi scritti di proprio pugno. Un editoriale pensato prima che la Procura emanasse i suoi avvisi di garanzia, ma che già risente del clima pesante delle indiscrezioni giudiziarie.
Pierro parte dal dibattito nazionale, ma nella veemenza dei toni utilizzati si coglie la partecipazione emotiva di un coinvolgimento personale. «Tra gli sport preferiti da certi personaggi di casa nostra - esordisce - si va affermando con lusinghieri successi la pratica dell'insulto, dello sberleffo, dell'allusione degli ammiccamenti. Non c'è più nessun freno, nessuna remora, dopo che sono stati rotti gli argini della decenza, del rispetto delle persone, della ricerca della verità».Cita la manifestazione di piazza Navona, gli attacchi al presidente Napolitano e a Papa Benedetto XVI, ma subito allarga il discorso al ruolo generale della magistratura e dei giornali.L'attacco ai media, che negli ultimi mesi hanno più volte raccontato di denunce e inchieste su cui vacilla la curia salernitana, è frontale.Una reazione amareggiata, quasi rabbiosa. «Purtroppo dobbiamo constatare che tanti operatori della carta stampata e dei mezzi della comunicazione sociale non esitano a coprire di fango persone che hanno l'unico torto di non reagire con le stesse armi». E ancora:«Prima della notizia c'è la persona con la sua dignità, che reclama sempre di essere rispettata. Dare in pasto alla pubblica opinione notizie false e tendenziose, con la scusa che è stato riferito (da chi?), senza controllare l'attendibilità della fonte, si finisce per trasformare il diritto di cronaca in delitto a danno degli innocenti».

Ce n'è abbastanza perché il prelato condivida il progetto di legge per limitare l'uso delle intercettazioni. E infatti scrive che «il varo di una legge che disciplini la materia dev'essere auspicato da tutti, senza caricarla di valenze politiche o di altro genere. Il diritto all'informazione - prosegue - non può costituire il totem a cui tutto va sacrificato».Parole severe che tuttavia non saranno le ultime. Negli ambienti della Curia si parla con insistenza di un'altra lettera ai fedeli che l'arcivescovo starebbe preparando e che la prossima settimana dovrebbe essere pubblicata su Agire.Una lettera in cui forse si tornerà a parlare anche del seminario metropolitano, su cui è archiviata l'inchiesta giudiziaria ma non quella del Vaticano. Nelle scorse settimane gli emissari pontifici hanno preso in esame la gestione della struttura e delle attività formative dei nuovi preti, poi la commissione ha esteso l'indagine alle nuove nomine ai vertici del seminario, formalizzate lo scorso 1 luglio. A coordinare l'inchiesta c'è il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Sacra congregazione dei vescovi, che insieme al nunzio apostolico Bertelli sta esaminando anche il caso del villaggio San Giuseppe. (c.d.m.)
(18 luglio 2008)
 
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