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Don Siro Invernizzi, prete pedofilo, resta prete impunemente, Vigevano. Condannato per abusi su 13enne a 2 anni non va in galera e non lo spretano

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view post Posted on 28/6/2007, 23:20
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Vigevano. Condannato per abusi su 13enne rumeno continua impunemente a far il prete


Il vescovo Gervasoni di Vigevano

www.repubblica.it/2006/09/sezioni/...html?ref=search
Erano seduti in un'auto parcheggiata davanti al cimitero Maggiore
Nella piazzola ogni notte si consumano incontri omosessuali a pagamento
Milano, arrestato sacerdote pedofilo
violenza sessuale su tredicenne rom
Milano, arrestato sacerdote pedofilo
violenza sessuale su tredicenne rom

L\'ingresso del cimitero Maggiore a MilanoMILANO - Un sacerdote di sessant'anni è stato sorpreso in compagnia di un ragazzino rom di 13 anni costretto a prostituirsi. Erano appartati su un'auto parcheggiata davanti al cimitero Maggiore di Milano. Il religioso è stato arrestato per violenza sessuale. Domani il primo interrogatorio davanti al giudice.

E' stata una pattuglia della polizia a sorprendere il sacerdote. Quando gli agenti gli hanno puntato la torcia contro, lui non ha cercato scuse: era fin troppo evidente la natura del suo incontro. Non è più un segreto per nessuno a Milano che in quel parcheggio ogni notte si consumano incontri omosessuali a pagamento. Non sapevano ancora i poliziotti che su quelle auto salivano poco più che bambini. Prostituti per una manciata di soldi, poche decine di euro come quelli che il sacerdote sembra avesse dato al ragazzino rom per convincerlo a salire sulla macchina.

Resta da scegliere per i magistrati del Tribunale per i minori il futuro del ragazzino che sedeva sull'auto del sacerdote. "E' nostro dovere - informano gli uffici giudiziari - verificare il rapporto tra il minore e la sua famiglia". Il minorenne appartiene alla comunità rom che alberga a Tribognano, non distante dal parcheggio dove gli agenti lo hanno trovato a prostituirsi.

(7 settembre 2006)

www.corriere.it/vivimilano/speciali.../08/prete.shtml
Fermato l’altra notte a Musocco
Prete in auto con bimbo rom: arrestato
Il prelato, 60 anni e parroco in un paese della Lomellina, trasferito a San Vittore. Deve rispondere di violenza sessuale a minori
Lo hanno trovato seduto in auto, in inequivocabili atteggiamenti intimi con un ragazzino romeno di appena tredici anni. Appartato a pochi metri dai girotondi di macchine che sfilano ogni notte al mercato dei ragazzini del sesso a pagamento, dietro al cimitero Maggiore di Milano. Lo stupore dei poliziotti è arrivato come un pugno allo stomaco, davanti alla carta d’identità illuminata dai lampeggianti della Volante. Sacerdote. Il cliente dei prostituti-bambini era un sacerdote, don S. I., 60 anni, da tredici parroco in un piccolo comune della Lomellina: da ieri notte è rinchiuso in isolamento (come prevede la prassi in caso di arresti di prelati) in una cella di San Vittore. «Atti sessuali con minorenne di età inferiore ai 14 anni compiuti in flagranza» è l’accusa di cui deve rispondere. Per la legge è da considerare una violenza sessuale aggravata anche se la vittima è consenziente: reato che prevede in tutti i casi l’arresto obbligatorio.
Mentre il prete veniva accompagnato al commissariato di Milano Bonola per gli accertamenti, in piena notte un’auto civetta della polizia giungeva alla parrocchia guidata dal prelato, ufficialmente per prelevare indumenti e ed effetti personali del sacerdote. Gli agenti, infatti, hanno subito avviato subito le indagini sull’attività di accoglienza di immigrati, incarico che il prelato svolgeva da anni per la Diocesi di Vigevano. In passato più di una voce maliziosa era circolata in paese, ma nessuno avrebbe mai sospettato che il sacerdote, al di fuori dalla sua chiesa, conducesse una seconda vita scandita da incontri proibiti con ragazzi dell’Est poco più che bambini. Fino all’altra sera. Don I. S. è stato fermato alle 23.30 dalla polizia in auto dietro al cimitero di Musocco, al riparo dalla luce dei lampioni. Proprio qui, un’inchiesta del Corriere, soltanto quattro giorni fa aveva reso pubblico l’orrore che in molti avevano sempre finto di non vedere: i bambini prostituti, spesso zingari romeni domiciliati al campo di via Triboniano, costretti a vendersi ogni notte nel parcheggio del cimitero Maggiore, tra via Calandra e via Gallarate, per una manciata di euro (da un minimo di 30 ad un massimo di 200 per prestazioni).
Di fianco al sacerdote, seduto al posto di guida, c’era proprio uno dei baby prostituti del Musocco: romeno, 13 anni appena. Bambino disperato costretto dalla disperazione a vendersi. Per il prete le manette sono scattate subito, perchè in flagranza di reato: il bambino romeno e il suo cliente, infatti, erano in atteggiamenti che non lasciavano alcun dubbio sulla natura del loro incontro. Il sacerdote è stato subito trasferito al carcere di San Vittore, e durante la notte un fratello del prelato è stato convocato dalla polizia per essere messo a conoscenza dell’arresto del parente. Incredulo, come il vescovo di Vigevano, monsignor Claudio Baggini, informato dell'accaduto ieri mattina, e come l'intera comunità di fedeli della parrocchia del piccolo comune della Lomellina. In paese ora c'è chi attende risposte: sono i genitori dei ragazzini che frequentano l'oratorio guidato fino a pochi giorni fa dal sacerdote. Coetanei dei baby prostituti del Musocco ai quali ogni sera i clienti del sesso a pagamento rubano l'età.

www.ildialogo.org/Ratzinger/pretip...ina09092006.htm
Ancora sul prete pedofilo arrestato a Milano

Fonte: Corriere della Sera

Fermato mercoledì notte a Musocco
Prete in auto con bimbo rom: arrestato
Il prelato, 60 anni e parroco in un paese della Lomellina, trasferito a San Vittore. Deve rispondere di violenza sessuale a minori
Lo hanno trovato seduto in auto, in inequivocabili atteggiamenti intimi con un ragazzino romeno di appena tredici anni. Appartato a pochi metri dai girotondi di macchine che sfilano ogni notte al mercato dei ragazzini del sesso a pagamento, dietro al cimitero Maggiore di Milano. Lo stupore dei poliziotti è arrivato come un pugno allo stomaco, davanti alla carta d’identità illuminata dai lampeggianti della Volante. Sacerdote. Il cliente dei prostituti-bambini era un sacerdote, don S. I., 60 anni, da tredici parroco in un piccolo comune della Lomellina: da mercoledì notte è rinchiuso in isolamento (come prevede la prassi in caso di arresti di prelati) in una cella di San Vittore. "Atti sessuali con minorenne di età inferiore ai 14 anni compiuti in flagranza" è l’accusa di cui deve rispondere. Per la legge è da considerare una violenza sessuale aggravata anche se la vittima è consenziente: reato che prevede in tutti i casi l’arresto obbligatorio.
Mentre il prete veniva accompagnato al commissariato di Milano Bonola per gli accertamenti, in piena notte un’auto civetta della polizia giungeva alla parrocchia guidata dal prelato, ufficialmente per prelevare indumenti ed effetti personali del sacerdote. Gli agenti, infatti, hanno subito avviato subito le indagini sull’attività di accoglienza di immigrati, incarico che il prelato svolgeva da anni per la Diocesi di Vigevano. In passato più di una voce maliziosa era circolata in paese, ma nessuno avrebbe mai sospettato che il sacerdote, al di fuori dalla sua chiesa, conducesse una seconda vita scandita da incontri proibiti con ragazzi dell’Est poco più che bambini. Fino all’altra sera. Don I. S. è stato fermato alle 23.30 dalla polizia in auto dietro al cimitero di Musocco, al riparo dalla luce dei lampioni. Proprio qui, un’inchiesta del Corriere, soltanto quattro giorni fa aveva reso pubblico l’orrore che in molti avevano sempre finto di non vedere: i bambini prostituti, spesso zingari romeni domiciliati al campo di via Triboniano, costretti a vendersi ogni notte nel parcheggio del cimitero Maggiore, tra via Calandra e via Gallarate, per una manciata di euro (da un minimo di 30 ad un massimo di 200 per prestazioni).
Di fianco al sacerdote, seduto al posto di guida, c’era proprio uno dei baby prostituti del Musocco: romeno, 13 anni appena. Bambino disperato costretto dalla disperazione a vendersi. Per il prete le manette sono scattate subito, perché in flagranza di reato: il bambino romeno e il suo cliente, infatti, erano in atteggiamenti che non lasciavano alcun dubbio sulla natura del loro incontro. Il sacerdote è stato subito trasferito al carcere di San Vittore, e durante la notte un fratello del prelato è stato convocato dalla polizia per essere messo a conoscenza dell’arresto del parente. Incredulo, come il vescovo di Vigevano, monsignor Claudio Baggini, informato dell’accaduto giovedì mattina, e come l’intera comunità di fedeli della parrocchia del piccolo comune della Lomellina. In paese ora c’è chi attende risposte: sono i genitori dei ragazzini che frequentano l’oratorio guidato fino a pochi giorni fa dal sacerdote. Coetanei dei baby prostituti del Musocco ai quali ogni sera i clienti del sesso a pagamento rubano l’età.

di Erika Camasso

Fonte: Corriere della Sera
Trovati nella sua abitazione preservativi e una cassetta porno
Pedofilia, concessi i domiciliari al prete arrestato
Il religioso, trovato nella sua auto con un rom di 13 anni, ha ammesso i fatti, specificando di non aver "consumato"
Ha ottenuto gli arresti domiciliari a casa di un familiare, don Siro, il prete di un paese in provincia di Pavia finito in carcere perché sorpreso in atteggiamenti intimi dentro l’auto insieme a un ragazzino rom di 13 anni vicino al Cimitero Maggiore di Milano. L’istanza di arresti domiciliari è stata presentata dall’avvocato Fabio Santopietro, difensore del sacerdote, durante l’udienza di convalida che si è tenuta davanti al gip Clementina Forleo. Il religioso ha sostanzialmente ammesso i fatti contestati limitandosi a precisare - come ha spiegato il suo legale - che "ci sono alcune contraddizioni tra quanto dichiarato dalla polizia e la versione del mio assistito".
PRESERVATIVI E CASSETTA PORNO - Il parroco avrebbe detto di essere stato in macchina con il ragazzino ma di non aver consumato la prestazione per la quale era stato già pattuito il prezzo. Don Siro ha poi dato una giustificazione a una confezione di gel lubrificante trovato nella sua macchina, preservativi e una videocassetta pornografica trovati nella sua abitazione parrocchiale. "Da quando abita lì, cioè dal ’93 - ha sottolineato il legale - non ha mai avuto la tv né un videoregistratore". Il difensore ha anche ricordato che il prete per anni si è occupato di volontariato per aiutare i carcerati e gli immigrati.
TETTAMANZI: "AMAREZZA" - "La giustizia deve fare il suo corso" ha detto il cardinale Dionigi Tettamanzi, esprimendo "grande amarezza" per l’arresto del prete. L’arcivescovo ha quindi sottolineato il problema "culturale ed educativo" che sta dietro ai casi di violenza. Tettamanzi ha ricordato che "la giustizia deve essere giusta, deve avere attenzione alla proporzionalità tra la pena e il disordine morale che si colpisce, ma deve anche saper raggiungere lo scopo vero e proprio della condanna e della pena, che è non solo quello di difendere, ma di aiutare i colpevoli a vivere continuando il cammino che deve essere, come per tutti, verso il bene".


CRONACHE
Parroco arrestato per violenza a minore
Don Siro, parroco della Lomellina è stato sorpreso in atteggiamenti intimi con un 13enne
8/9/2006

MILANO. Ha ottenuto gli arresti domiciliari Don Siro, il parroco della Lomellina arrestato per violenza sessuale dopo essere stato sorpreso di notte, a Milano, in atteggiamenti intimi con un ragazzino 13enne nella sua auto. Davanti al giudice per le indagini preliminari Clementina Forleo, il sacerdote ha sostanzialmente ammesso la dinamica dei fatti che gli sono stati contestati ma ha affermato di non aver consumato il rapporto sessuale per il quale aveva pattuito una somma con il ragazzo di cui, avrebbe detto, non conosceva l’età.

Il prete ha poi dato una sua giustificazione ad una serie di preservativi e ad una cassetta pornografica sequestrata presso la sua abitazione, così come ha spiegato con esigenze personali la presenza di un flacone di lubrificante ritrovato nella sua auto. Il suo difensore, l’avvocato Fabio Santopietro, ha dichiarato che il suo assistito, dal 1993, cioè da quando ha preso possesso della casa parrocchiale dove risiede "non ha mai avuto nè una televisione nè un videoregistratore. Il sacerdote non ha mai visionato la cassetta che è stata sequestrata".
Fonte: La Stampa



Sabato, 09 settembre 2006

www.uaar.it/news/2007/06/28/don-sir.../#comment-94297

Don Siro Invernizzi resterà prete
Continuerà a fare il prete ed a celebrare messa. Ma, quasi certamente, dovrà svolgere le sue funzioni di sacerdote in un’altra diocesi. E’ questa la decisione assunta dalle autorità religiose nei confronti di don Siro Invernizzi, l’ex parroco di Cergnago che il 6 settembre 2006 venne arrestato a Milano (vicino al cimitero maggiore) perchè trovato in atteggiamenti intimi con un 13enne romeno. In dicembre era poi seguito il processo. Don Invernizzi aveva patteggiato due anni con la condizionale ed il risarcimento di 10mila euro alla famiglia del minorenne.
Per questo caso di pedofilia, il pubblico ministero aveva chiesto al giudice una pena non inferiore ai sei anni. Fabio Santopietro, l’avvocato di don Invernizzi, aveva proposto invece il patteggiamento, sostenendo che il rapporto non era stato consumato: si era trattato di un episodio occasionale e non c’erano state minacce e violenze. Accusa e difesa si erano così accordate sui 24 mesi, con pena sospesa ed immediata libertà per il prete (che aveva trascorso gli arresti domiciliari nella casa della sorella a Gropello Cairoli, nella zona di Cielo Alto). Chiusa la vicenda giudiziaria, la questione è poi passata sotto la competenza della chiesa. La diocesi di Vigevano, attraverso il vescovo Claudio Baggini, ha svolto accertamenti sul caso ed ha inviato un fascicolo sulla vicenda a Roma, alla Congregazione per la dottrina della fede: è l’organismo che ha il compito di decidere se per un sacerdote sottoposto ad un procedimento penale sia necessario un processo canonico (che, teoricamente, può portare anche ad una pena severa come la sospensione o, addirittura, la riduzione allo stato laicale). Ma questa ipotesi è stata subito scartata dagli esperti del Vaticano, che hanno affidato a monsignor Baggini il compito di prendere una decisione sul futuro di don Siro. E il vescovo di Vigevano, da quanto si è saputo, non sembra intenzionato ad adottare provvedimenti punitivi nei confronti del prete. Dalla diocesi non filtrano notizie e commenti. Tuttavia l’ipotesi più probabile è che don Invernizzi continuerà anche in futuro a svolgere la sua attività sacerdotale. Per il momento resterà in Lomellina, a disposizione della curia vigevanese.
Ma è probabile che nei prossimi mesi venga trasferito in un’altra diocesi dell’Italia settentrionale, dove verrà inserito in una parrocchia e potrà riprendere a svolgere il suo ministero religioso.

Segnalazione pervenuta a ultimissime e tratto da La Provincia Pavese del 28 giugno 2007

Edited by GalileoGalilei - 18/6/2020, 17:04
 
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http://www.ilgiornale.it/news/milano/quel-...zza-888973.html

«Via quel prete pedofilo» e il paese scende in piazza
Enrico Silvestri - Sab, 23/02/2013 - 07:22
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È una difesa ardita quella tentata da don Siro Invernizzi e ricorda un po' certi ragionamenti dei sofisti: «La Chiesa condanna i pedofili, la Chiesa non mi ha condannato, dunque non sono pedofilo».

Nonostante abbia patteggiato due anni per essere stato sorpreso in auto con un adolescente dietro il Cimitero Maggiore. Una notizia esplosa come una bomba a Cugliate Fabiasco, in provincia di Varese, dove il sacerdote è arrivato lo scorso autunno, spaccando in due la comunità dei fedeli. Molti lo difendono, altri però ne chiedono con forza l'allontanamento, sindaco compreso che per questo si è rivolto al vescovo di Como.
Don Invernizzi, 66 anni, originario di Groppello Cairoli, in provincia di Pavia, è stato per 13 anni parroco di Cergnago, sempre nel pavese. Il 6 settembre 2006 venne arrestato dalla polizia perché sorpreso in auto con un baby prostituto, un romeno di 13 anni. Messo poi ai domiciliari dalla sorella a Groppello, qualche mese dopo riuscì ad accedere al patteggiamento. Il pm chiese per lui sei anni ma la difesa dimostrò che il rapporto sessuale non era stato ancora consumato, facendo così scendere la condanna a due anni con la condizionale più 10mila euro di risarcimento alla famiglia del bambino. La diocesi di Vigevano, attraverso il vescovo Claudio Baggini, svolse propri accertamenti e inviò una relazione alla Congregazione per la dottrina della fede. Nel frattempo il sacerdote fu nominato cappellano presso la casa di riposo Menotti di Cadegliano Viconago.
I guai sorgono quando in autunno viene mandato a sostituire l'anziano parroco di Cugliate, 3.500 abitanti, ai confini con la Svizzera, con la temporanea qualifica di «collaboratore». Non ci vuole molto perché qualche parrocchiano digitando il suo nome in internet scopra il suo passato facendo scoppiare il caso. La rivolta è guidata da Marianna Rocca, Tina Petito e Donatella Aloi, che lunedì durante una riunione in parrocchia hanno chiesto al sacerdote di togliere il disturbo.
«Io sono catechista e mamma ma fino a quando ci sarà don Siro non insegnerò il catechismo né manderò i miei figli in parrocchia» annuncia Rocca. «Dice messa, confessa i bambini e coordina la catechesi. In primavera ci saranno le Prime Confessioni, Comunioni e le Cresime quindi l'oratorio estivo, il Grest e le vacanze in montagna. Chi si fiderà a mandargli i figli?» rincara la dose Petito.
Una linea non condivisa da tutti i fedeli, molti infatti ritengono che «il passato sia passato e che don Siro abbia già pagato le sue colpe». Il sacerdote sceglie una difesa un po' obliqua «Non essendo stato condannato dalla Chiesa, non sono pedofilo» quanto ai fatti si limita a spiegare «che non stanno come è apparso sui giornali». Il sindaco Roberto Chini continua a mandare la figlia all'oratorio e a messa e spiega come non ami i processi in piazza. Tuttavia, recependo l'ostilità con cui parte del paese ha accolto la presenza del sacerdote, ha incontrato il Vescovo di Como, a cui appartiene la parrocchia di Cugliate, chiedendo provvedimenti. Che non si sa se saranno presi e quando. La curia comasca infatti ha scelto la linea del basso profilo, preferendo non commentare la vicenda né annunciare eventuali provvedimenti.


http://www.uaar.it/news/2007/06/28/don-sir...-restera-prete/

Don Siro Invernizzi resterà prete

Continuerà a fare il prete ed a celebrare messa. Ma, quasi certamente, dovrà svolgere le sue funzioni di sacerdote in un’altra diocesi. E’ questa la decisione assunta dalle autorità religiose nei confronti di don Siro Invernizzi, l’ex parroco di Cergnago che il 6 settembre 2006 venne arrestato a Milano (vicino al cimitero maggiore) perchè trovato in atteggiamenti intimi con un 13enne romeno. In dicembre era poi seguito il processo. Don Invernizzi aveva patteggiato due anni con la condizionale ed il risarcimento di 10mila euro alla famiglia del minorenne.
Per questo caso di pedofilia, il pubblico ministero aveva chiesto al giudice una pena non inferiore ai sei anni. Fabio Santopietro, l’avvocato di don Invernizzi, aveva proposto invece il patteggiamento, sostenendo che il rapporto non era stato consumato: si era trattato di un episodio occasionale e non c’erano state minacce e violenze. Accusa e difesa si erano così accordate sui 24 mesi, con pena sospesa ed immediata libertà per il prete (che aveva trascorso gli arresti domiciliari nella casa della sorella a Gropello Cairoli, nella zona di Cielo Alto). Chiusa la vicenda giudiziaria, la questione è poi passata sotto la competenza della chiesa. La diocesi di Vigevano, attraverso il vescovo Claudio Baggini, ha svolto accertamenti sul caso ed ha inviato un fascicolo sulla vicenda a Roma, alla Congregazione per la dottrina della fede: è l’organismo che ha il compito di decidere se per un sacerdote sottoposto ad un procedimento penale sia necessario un processo canonico (che, teoricamente, può portare anche ad una pena severa come la sospensione o, addirittura, la riduzione allo stato laicale). Ma questa ipotesi è stata subito scartata dagli esperti del Vaticano, che hanno affidato a monsignor Baggini il compito di prendere una decisione sul futuro di don Siro. E il vescovo di Vigevano, da quanto si è saputo, non sembra intenzionato ad adottare provvedimenti punitivi nei confronti del prete. Dalla diocesi non filtrano notizie e commenti. Tuttavia l’ipotesi più probabile è che don Invernizzi continuerà anche in futuro a svolgere la sua attività sacerdotale. Per il momento resterà in Lomellina, a disposizione della curia vigevanese.
Ma è probabile che nei prossimi mesi venga trasferito in un’altra diocesi dell’Italia settentrionale, dove verrà inserito in una parrocchia e potrà riprendere a svolgere il suo ministero religioso.

Segnalazione pervenuta a ultimissime e tratto da La Provincia Pavese del 28 giugno 2007

http://www.prealpina.it/notizie/laghi/2013...to_/2388781/55/

Se ne va il sacerdote "non gradito"
Domenica 24 l'ultima messa di don Siro Invernizzi, il cui allontanamento è stato chiesto da madri e catechiste
Il citofono dell'abitazione del parroco (Blitz)

Il citofono dell'abitazione del parroco (Blitz)

Cugliate Fabiasco - Se ne va, don Siro Invernizzi. Domenica 24 dirà l’ultima messa, quindi lascerà il suo ruolo di "collaboratore" nella parrocchia di San Giulio. Il "don" aveva patteggiato, nel 2007, due anni di reclusione con la condizionale dopo che era stato trovato in atteggiamenti intimi con un tredicenne.
Una decisione che covava da tempo. Da quando alcune mamme avevano scoperto il passato del sacerdote. A seguito di ciò alcune mamme e anche due catechiste, che avevano appreso la notizia su internet, ne avevano chiesto l'allontanamento. Un parere condiviso pure dal religioso, che pur, professando la sua innocenza, ha sottolineato come "In un clima del genere è preferibile che io lasci la parrocchia. Mi dispiace perché qui mi sono trovato bene e credo di aver operato con buoni frutti". "Siamo soddisfatte - dice Marianna Rocca, una delle mamme "anti-don" - e ieri molti genitori mi hanno ringraziato per aver raccontato la vicenda. Ora siamo tutti più tranquilli".
Altri servizi sulla Prealpina in edicola sabato 23 febbraio
 
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www.diocesivigevano.it/index.php/co.../1-root/79-2019

LA DIOCESI DI VIGEVANO
Guida per l’anno 2019

INVERNIZZI D. Siro Daniele n. 20/01/1946 a Castellaro
de’ Giorgi - o. 22/06/1969 - Residente in Diocesi di Como - Vicario parr. Cassolnovo (1969-1978) - Vicario parr. Garlasco
(1978-1982) - Arciprete S. Ambrogio, Vigevano (1982-1984) - Rettore Seminario Vescovile (1984-1987) - Membro Collegio dei Consultori (1984-1989) - Canonico effettivo Cattedrale (1984-2006) -
Amministratore parr. Villanova Cassolnovo (1990-2006) - Prevosto Cergnago (1993-2006)
 
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