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Quando un prete o un religioso si suicida, Neanche la promessa del paradiso guarisce il mal di vivere

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view post Posted on 1/12/2010, 11:37
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Vescovo Giovanni Scanavino costretto alle dimissioni: "Proteggeva il diacono gay"

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La Santa Sede ferma l'ordinazione
Diacono morto alla rupe di Orvieto

ROMA

01/12/2010 - IL GIALLO

Un'altra storia amara scuote la Chiesa in queste ultime ore. Un giovane diacono è stato trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto. L' ipotesi è quella del suicidio. Proprio ieri la diocesi orvietana aveva reso noto che la sua ordinazione sacerdotale era stata fermata «per diretto intervento della Santa Sede».

Sulla morte del giovane sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e delle autorità ecclesiastiche, che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Il diacono era tra l'altro segretario vescovile. La vicenda relativa alla mancata ordinazione sacerdotale del diacono era stata oggetto ieri di un comunicato diffuso dalla diocesi.

«Sua Eccellenza Mons.Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi - informa l'ufficio stampa della diocesi - ha comunicato che l'ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e discernimento ecclesiale. Preghiamo perchè don Luca - conclude la nota - si possa presto riprendere da questa grande prova».

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/a...lo/lstp/378185/

www.orvietosi.it/notizia.php?id=21726

Il diacono Luca Seidita, 28 anni originario di Lecce, si è ucciso gettandosi dalla Rupe di porta Romana attorno alle 22 di ieri

luca-seidita
don Luca e il vescovo di Orvieto

Si toglie la vita dopo aver ricevuto la notizia che la Santa Sede aveva bloccato la sua ordinazione sacerdotale

ORVIETO – Si toglie la vita dopo aver ricevuto la notizia che la Santa Sede aveva bloccato la sua ordinazione sacerdotale.

Il diacono Luca Seidita, 28 anni originario di Lecce, si è ucciso gettandosi dalla Rupe di porta Romana attorno alle 22 di ieri.

In serata la diocesi aveva comunicato ufficialmente che l'ordinazione sacerdotale del giovane - prevista per il prossimo 7 dicembre - era stata "sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede" per motivi ancora ufficilamente da chiarire: "le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e di discernimento ecclesiale” affermava la nota.

Ordinato diacono il 6 dicembre 2009, don Luca Seidita ricopriva l’incarico di segretario vescovile, nella diocesi di Orvieto – Todi.

www.orvietonews.it/index.php?page=n...data=1291161240

Giovane seminarista si getta dalla Rupe. Dolore e sgomento in città
di Laura Ricci

Il prossimo 7 dicembre avrebbe dovuto abbracciare i voti ed essere ordinato sacerdote, ma la sua esistenza si è spezzata tragicamente prima di essere consacrata a Dio. Luca Seidita, seminarista, 29 anni, originario di Lecce, persona molto conosciuta in città anche per il ruolo di assistente del Vescovo, S.E. Padre Giovanni Scanavino, ha deciso di porre fine alla propria vita gettandosi dalla Rupe di Orvieto, in zona Porta Romana.

Il corpo del giovane uomo, riverso a terra, è stato trovato ieri sera intorno alle 22,00. Sul posto sono immediatamente accorsi i carabinieri e i soccorsi, ma per il giovane non c'era più nulla da fare. Costernato e profondamente addolorato il Vescovo, da cui, in tarda serata, era arrivata tramite l'Ufficio Stampa della Diocesi una comunicazione in ordine al rinvio.

Sua Ecc. Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo di Orvieto-Todi - si legge nella nota trasmessa verso le 19,30 dalla Diocesi - ha comunicato che "l'Ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e di discernimento ecclesiale. Preghiamo perché Don Luca si possa presto riprendere da questa nuova grande prova".

Nel comunicato si avverte la preoccupazione del Vescovo, ben consapevole del dolore e della delusione che tale decisione aveva provocato nell'animo del giovane seminarista. Don Luca, infatti, aveva dovuto già fronteggiare varie avversità al momento della sua ordinazione a diacono, poco più di un anno fa. All'epoca avrebbe dovuto essere ordinato in Duomo, ma l'intervento della Santa Sede aveva, anche in questo caso, osteggiato i voti minori del giovane, per cui si era dovuto ripiegare, alla fine, per una cerimonia più decentrata a Ficulle, dove Don Luca era rimasto qualche tempo come aiuto del parroco don Maurizio.

Non si sa ancora nulla di ufficiale, da parte della Diocesi, sulla tragedia, ma chiarezza e verità a questo punto si impongono. La disgrazia, infatti, potrebbe non essere semplicemente un fatto personale, ma rientrare in uno scontro sotterraneo tra due diverse impostazioni di intendere la missione sacerdotale che, da qualche tempo, attraversa in modo doloroso e subdolo la Chiesa orvietana e diocesana. Uno scontro tra una corrente tradizionalista e una modernista, che non ha risparmiato neanche lo stesso Vescovo, a sua volta sottoposto a attacchi e ispezioni, sia pure santamente e silenziosamente sopportate. Ora la misura potrebbe essere colma, e la giovane vita di Don Luca - la cui perdita mette ancora una volta a dura prova, ma anche sotto analisi e sotto accusa la città degli estremi gesti dalla rupe - impone una riflessione attenta e sincera.

www.lagazzettadelmezzogiorno.it/not...6&IDCategoria=1

Giovane diacono salentino
suicida a Orvieto
«Chiedo perdono»
ORVIETO (TERNI) – Non sembra esserci nessun dubbio da parte degli investigatori sul fatto che il diacono Luca Seidita, 29 anni, originario di Lecce, trovato morto ieri sera nei pressi della Rupe di Orvieto, si sia suicidato. Proprio ieri la Santa Sede aveva fermato la sua ordinazione sacerdotale, prevista nei prossimi giorni. Il diacono si è lanciato ieri sera, tra le 21,30 e le 22, dalle mura medievali di Orvieto, da un’altezza di 30 metri. A trovare il corpo è stato un passante che portava a spasso il cane. Gli accertamenti sono svolti dai Carabinieri, coordinati dalla procura di Orvieto.

Ieri sera il sostituto Flaminio Monteleone si è recato sul posto insieme ad un medico legale e ai vertici locali dell’Arma. I primi accertamenti avrebbero evidenziato sul cadavere lesioni dovute alla caduta ma non segni di violenza di altro tipo. La salma è comunque a disposizione della magistratura, che in giornata deciderà sull'autopsia.

ORE 11.25 - DIACONO SUICIDA: SONO FRAGILE E CHIEDO PERDONO
Sottolinea di essere «fragile» e chiede che le persone in terra preghino per lui e che il Signore lo perdoni il diacono Luca Seidita che si è suicidato ieri ad Orvieto. Lo scrive nella lettera lasciata per spiegare il suo gesto. Seidita – secondo quanto si è appreso stamani – ringrazia il vescovo di Orvieto chiamandolo «padre Giovanni» e chiede di essere sepolto a Matino, dove vuole essere portato dai genitori.

Questi sono arrivati stamani ad Orvieto ed hanno subito incontrato il vescovo, mons. Giovanni Scanavino. Nella lettera Seidita fa anche riferimenti – sempre secondo quanto si è appreso – a una distinzione tra Chiesa e istituzioni, tra uomini e religione. È comunque cosciente - emerge dalle sue parole – che il Vangelo non giustifica il suicidio.

01 Dicembre 2010

www.leggonline.it/articolo.php?id=93771

LE MOTIVAZIONI Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote il diacono Luca Seidita, trovato morto ieri sera ad Orvieto. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana. A renderlo noto è stato il procuratore di Orvieto Francesco Novarese

Edited by pincopallino2 - 20/10/2017, 08:53
 
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view post Posted on 1/12/2010, 12:36
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www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=128875&sez=HOME_INITALIA

Orvieto, il diacono suicida:
“mi hanno negato il sacerdozio”
La spiegazione del gesto in una lettera: volevo diventare
sacerdote, solo così la mia vita avrebbe avuto uin senso


ORVIETO (1 dicembre) - Un giovane diacono, Luca Seidita, è stato trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto. L' ipotesi è quella del suicidio. Proprio oggi la diocesi orvietana aveva reso noto che la sua ordinazione sacerdotale era stata fermata «per diretto intervento della Santa Sede». Sulla morte del giovane sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Il diacono era tra l'altro segretario vescovile.

La vicenda relativa alla mancata ordinazione sacerdotale del diacono era stata oggetto ieri di un comunicato diffuso dalla diocesi. «Sua Eccellenza Mons.Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi - informa l'ufficio stampa della diocesi - ha comunicato che 'l'ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e discernimento ecclesiale. Preghiamo perchè don Luca - conclude la nota - si possa presto riprendere da questa grande prova».

Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote il diacono Luca Seidita, trovato morto ieri sera ad Orvieto. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana. A renderlo noto è stato il procuratore di Orvieto Francesco Novarese. La lettera è stata scritta al computer, ma secondo gli inquirenti non ci sono dubbi che l'autore sia stato il diacono. Nessuna incertezza - ha confermato il procuratore - anche sul fatto che Seidita si sia suicidato. «Volevo diventare sacerdote e tutta la mia vita è stata dedicata a questo, ma mi è stato negato», così il diacono ha sintetizzato il motivo che lo ha indotto a togliersi la vita.


www.tuttorvieto.it/leggi_new.asp?idcont=4462

Luca Seidita veniva da Ficulle dove aveva aiutato l'ex parroco don Maurizio ed era stato chiamato al palazzo vescovile per svolgere le funzioni di segretario in attesa della tanto agognata ordinazione che il Vaticano aveva tuttavia bloccato per motivi che non sono stati ancora resi ufficialmente noti, ma che avevano dato da tempo adito ad alcune illazioni, sopratttuo considerando che la "carriera" dell'aspirante sacerdote avrebbe già subito degli ostacoli nel passato. A questo punto, è inevitabile una parola di chiarezza per fare luce su una tragedia che ha gettato nella più profonda costernazione il vescovo e tutto il clero orvietano.
 
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perlanaturale
view post Posted on 1/12/2010, 13:39




La Santa Sede ferma l'ordinazione
Diacono suicida alla rupe di Orvieto

ROMA
Ha lasciato un biglietto di addio scritto al computer nella sua stanza in cui faceva riferimento alla delusione provata per il rinvio della sua ordinazione sacerdotale il diacono trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto, Luca Seidita. Ha scritto di aver dedicato tutta la vita a un sacerdozio che, afferma, « mi è stato negato». Nello stesso biglietto trovato dai militari ieri sera dopo il rinvenimento del corpo, è scritto che vuole essere seppellito a Matina, vicino Lecce, di cui era originario, e chiede ai genitori di perdonarlo e pregare per lui. Nello scritto il giovane ha anche ringraziato il vescovo di Orvieto Todi, monsignor Scanavino, chiamandolo « Padre Giovanni».

Il 29enne, che sarebbe dovuto diventare sacerdote il 7 dicembre prossimo, si è con ogni probabilità suicidato gettandosi dalla rupe. È la procura della repubblica di Orvieto a sostenerlo, escludendo ipotesi che farebbero pensare all'istigazione al suicidio. Seidita, originario di Lecce, era a Orvieto da quattro anni: era stato un po' di tempo nella parrocchia di San Venanzo, un anno a Ficulle e ultimamente era il segretario del vescovo, monsignor Scanavino. Lo scorso anno la Santa Sede aveva spostando la sua ordinazione a Diacono dal Duomo di Orvieto alla chiesa parrocchiale di Ficulle.

Il corpo è stato notato ieri sera intorno alle dieci da un passante che portava a spasso il cane. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri, il sostituto procuratore Francesco Novarese e un medico legale. Dai primi accertamenti, sul corpo ci sarebbero segni di lesioni compatibili con la caduta. Nel punto della rupe orvietana in cui si è lanciato è stato ritrovato il suo ombrello chiuso. Secondo quanto appreso intanto ad Orvieto sono arrivati i genitori da Lecce.

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/a...lo/lstp/378185/
 
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view post Posted on 1/12/2010, 14:14
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www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo497203.shtml

Diacono morto,per S.Sede non maturo
Il vescovo:"Per me, invece, era pronto"

Secondo il Vaticano il diacono Luca Seidita, morto suicida gettandosi dalla rupe di Orvieto dopo la notizia che non sarebbe stato ordinato prete, "non era maturo" per diventare sacerdote. A spiegarlo è stato il vescovo di Orvieto, monsignor Giovanni Scanavino, il quale ha parlato di "divergenze di valutazione" con i dicasteri romani: "Per me era pronto a diventare prete", ha sottolineato.

Ultimo aggiornamento ore 13:36
 
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view post Posted on 1/12/2010, 15:22
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www.leggo.it/articolo.php?id=93716&sez=ITALIA

DIACONO SUICIDA, VESCOVO:
"DUBBIE AMICIZIE, MA NON GAY"


Luca Seidita (da Orvieto News)

Luca Seidita, diacono morto suicida a Orvieto, sarebbe stato escluso da alcuni seminari per problemi legati alle sue amicizie. Lo ha detto stamani il vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, escludendo di essere mai stato a conoscenza che il diacono fosse omosessuale. Nè un tale aspetto - ha aggiunto il vescovo - emerge dai documenti in possesso dei seminari che Seidita ha frequentato. «Nel periodo trascorso a San Venanzo - ha spiegato il presule - il diacono aveva recuperato voglia nello studio e di fare». Il vescovo ha quindi nuovamente escluso di avere notato qualcosa di insolito nel comportamento del giovane nel periodo trascorso con lui. Il procuratore della Repubblica di Orvieto, Francesco Novarese, ha riferito che Seidita non ha mai avuto problemi con la giustizia.

IL RINVIO, UN DRAMMA Per Luca Seidita la notizia che la sua ordinazione sacerdotale prevista per il 7 dicembre era stata rinviata per intervento della Santa Sede è stata «un dramma assoluto». Lo ha spiegato oggi il vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, sottolineando di avere cercato di rassicurare il giovane. Al diacono la notizia è stata notificata lunedì pomeriggio con un fax della Nunziatura. Ieri quindi insieme al vescovo - secondo quanto riferito da quest' ultimo - si è quindi recato alla congregazione dei vescovi ricevendo però una nuova risposta negativa. «Cosa ho fatto? Ditemi che cosa ho fatto...», sono state le parole con le quali Seidita ha accolto la prima notizia della sospensione della sua nomina a sacerdote. Mons. Scanavino ha parlato del diacono come di un «ragazzo gioviale, aperto ed estremamente sensibile». «Voleva fare il prete a tutti i costi - ha sottolineato il vescovo - perchè è l'ideale che aveva sempre perseguito». Seidita, che ha altri tre fratelli, due settimane fa aveva perso il padre, morto al termine di una lunga malattia. Stamani a Orvieto si è recata quindi la madre insieme ad alcuni familiari. Il feretro dovrebbe lasciare Orvieto per la Puglia domani dopo una breve cerimonia religiosa.

S.SEDE: "NON ERA MATURO" Secondo la Santa Sede il diacono Luca Seidita «non era maturo» per diventare sacerdote. Lo ha detto stamani il vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, parlando di «divergenze di valutazione» con i dicasteri romani. «Per me era pronto a diventare prete», ha sottolineato mons. Scanavino.
Luca Seidita era giunto all'ultimo livello della preparazione religiosa prima della ordinazione a prete. Diversa la figura dei diaconi permanenti - laici che possono essere anche sposati - che possono leggere la Bibbia durante la messa, svolgere opere di carità, amministrare alcuni sacramenti (battesimo, matrimonio), e distribuire la comunione. I diaconi non sacerdoti possono anche benedire persone e luoghi (le case in tempo di Pasqua) e presiedere il rito delle esequie durante un funerale.

IL SUICIDIO Luca Seidita, 29 anni, originario di Lecce, è stato trovato morto ai piedi della rupe di Orvieto. L'ipotesi è quella del suicidio del giovane diacono. Una vicenda dai contorni misteriosi. La diocesi umbra aveva da poco comunicato che l'ordinazione sacerdotale era stata fermata «per diretto intervento della Santa Sede». Il diacono era tra l'altro segretario vescovile. Sulla morte del giovane sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Questa la nota diffusa dalla diocesi sulla mancata ordinazione. «Sua Eccellenza Mons.Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi - informa l'ufficio stampa della diocesi - ha comunicato che l'ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, 29 anni prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e discernimento ecclesiale. Preghiamo perché don Luca - conclude la nota - si possa presto riprendere da questa grande prova».

LE MOTIVAZIONI Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote il diacono Luca Seidita, trovato morto ieri sera ad Orvieto. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana. La lettera è stata scritta al computer, ma secondo gli inquirenti non ci sono dubbi che l'autore sia stato il diacono. Nessuna incertezza - ha confermato il procuratore - anche sul fatto che Seidita si sia suicidato. «Volevo diventare sacerdote e tutta la mia vita è stata dedicata a questo, ma mi è stato negato», così il diacono ha sintetizzato il motivo che lo ha indotto a togliersi la vita.

«SONO FRAGILE» A renderlo noto è stato il procuratore di Orvieto Francesco Novarese. Sottolinea di essere «fragile» e chiede che le persone in terra preghino per lui e che il Signore lo perdoni il diacono Luca Seidita che si è suicidato ieri ad Orvieto. Lo scrive nella lettera lasciata per spiegare il suo gesto. Seidita - secondo quanto si è appreso stamani - ringrazia il vescovo di Orvieto chiamandolo «padre Giovanni» e chiede di essere sepolto a Matino, dove vuole essere portato dai genitori. Questi sono arrivati stamani ad Orvieto ed hanno subito incontrato il vescovo, mons. Giovanni Scanavino. Nella lettera Seidita fa anche riferimenti - sempre secondo quanto si è appreso - a una distinzione tra Chiesa e istituzioni, tra uomini e religione. È comunque cosciente - emerge dalle sue parole - che il Vangelo non giustifica il suicidio.
 
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Mattialeccese
view post Posted on 1/12/2010, 15:44




www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=128920

ORVIETO (1 dicembre) - Un giovane diacono originario di Matino in provincia di Lecce, Luca Seidita, è stato trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto. L' ipotesi è quella del suicidio. Proprio oggi la diocesi orvietana aveva reso noto che la sua ordinazione sacerdotale era stata fermata «per diretto intervento della Santa Sede». Sulla morte del giovane sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Il diacono era tra l'altro segretario vescovile.

La vicenda relativa alla mancata ordinazione sacerdotale del diacono era stata oggetto ieri di un comunicato diffuso dalla diocesi. «Sua Eccellenza Mons.Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi - informa l'ufficio stampa della diocesi - ha comunicato che 'l'ordinazione sacerdotale del diacono Luca Seidita, prevista per il 7 dicembre prossimo, è stata sospesa e rimandata per diretto intervento della Santa Sede. Le ragioni saranno presto oggetto di chiarificazione e discernimento ecclesiale. Preghiamo perchè don Luca - conclude la nota - si possa presto riprendere da questa grande prova».

Ha spiegato di essersi suicidato per il diniego a diventare sacerdote il diacono Luca Seidita, trovato morto ieri sera ad Orvieto. Lo ha lasciato scritto lui stesso in una lettera lasciata nella sua camera presso la curia orvietana. A renderlo noto è stato il procuratore di Orvieto Francesco Novarese. La lettera è stata scritta al computer, ma secondo gli inquirenti non ci sono dubbi che l'autore sia stato il diacono. Nessuna incertezza - ha confermato il procuratore - anche sul fatto che Seidita si sia suicidato. «Volevo diventare sacerdote e tutta la mia vita è stata dedicata a questo, ma mi è stato negato», così il diacono ha sintetizzato il motivo che lo ha indotto a togliersi la vita.
 
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view post Posted on 1/12/2010, 15:58
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Il sito dei preti gay Venerabilis se la prende col sottoscritto anziché con la loro ipocrisia di preti, membri di una associazione che condanna in pubblico l'omosessualità e il sesso fuori dal matrimonio e dal fine procreativo e che condanna a morte i suoi membri che danno "pubblico scandalo".

Per loro è solo un problema di pubblico scandalo, perché quando i preti gay praticano in silenzio o, gay o etero che siano, violentano bambini e ragazzini, tutto è perdonato. Anche quando praticare significa andar contro la legge degli uomini.

E non è un caso che nessun prete gay esca allo scoperto, senza lasciare la sottana.

http://venerabilis-fraternity.blogspot.com...liberatari.html
 
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Mattialeccese
view post Posted on 1/12/2010, 16:21




Ahahahah...ho letto il link dei Venerabilis, al limite della follia come sempre!
Mi chiedo perchè la Chiesa tolleri l'esistenza di siti simili, se volessero potrebbero farlo chiudere nel giro di pochi minuti e far fuori gli amministratori, eppure è lì a pontificare sul diritto dei preti ad essere gay e ad avere relazioni omosessuali. Assurda la frase "Quando un sacerdote ha rapporti omoSESSUALI è UN MOLESTATORE. Quando un GAYista ha rapporti omoSESSUALI è UN DIRITTO." seguita dalla descrizione del molestatore quale martire della tv. Da denuncia penale! Capiscono la differenza fra rapporto sessuale e molestia sessuale? Questa dalle mie parti si chiama apologia di reato!
Comunque il suicidio è un atto volontario, di certo non frutto delle inchieste ma di debolezze psicologiche di questa persona. L'unica responsabile, come al solito, è la Chiesa che non è in grado da una parte di aiutare effettivamente le persone inchiodandole in ruoli insopportabili, dall'altro non ha il coraggio delle proprie azioni e cerca di mettere una pezza invece di risolvere le questioni in modo serio.
Benedetto XVI ultimamente, fra le tante fesserie, ha detto una cosa buona, ossia che bisogna ringraziare il Cielo se stanno venendo fuori tutte queste storie, se poi questo comporta il sacrificio di persone, che ripeto sono deboli psicologicamente, pazienza..."la Verità vi renderà liberi", disse qualcuno, no?!


Non te la prendere Galileo, quel sito è gestito da dei preti psicolabili! E' gente pericolosa perchè completamente pazza!

Da evidenziare l'ignoranza di chi scrive quei link (che non sono altro che autoesaltazioni)! Dubito che abbiano mai letto una pagina del codice di diritto canonico o un qualsiasi documento della Chiesa. Da notare l'assoluta contradizione in cui cadono di continuo, da un lato si dichiarano omosensibili (non si capisce cosa significhi questa etichetta), dall'altro condannano gli omosessuali, sempre chè non siano preti, allora essere omosessuali è cosa buona e giusta!
Ipocriti!

Edited by Mattialeccese - 1/12/2010, 16:38
 
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view post Posted on 1/12/2010, 16:24
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De resto uno che è gay e si fa prete qualche problema serio lo deve avere, visto che si iscrive a vita (e con poche possibilità di uscita) a una associazione che li condanna radicalmente. Deve avere seri problemi chi si impegna all'impossibile: rinunciare agli affetti al sesso per sempre.

Almeno ufficialmente, perché questi preti predicano male e razzolano peggio.

Vivono nell'ipocrisia e nella frustrazione, rintanati, e, come topi, escono di notte in cerca di refrigerio dalla passione che li brucia, senza avere mai la gioia di vivere i propri sentimenti e le proprie pulsioni alla luce del sole.

Non capisco la loro condizione clericale, mi rispondono. E che c'è da capire in una condizione disumanizzante? Si consumino nelle loro frustrazioni.
 
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Mattialeccese
view post Posted on 1/12/2010, 16:34




Ti ripeto sono persone fortemente squilibrate e pericolose, per questo stai molto attento!
Da un lato difendono a spada tratta la Chiesa e i preti, loro colleghi, qualsiasi cosa facciano, non sono rari i link a difesa di preti accusati di pedofilia, dall'altro esaltano i preti che hanno relazioni sessuali o affettive con uomini in pieno e aperto contrasto con la normativa canonica.
Nella chat, nata per garantire un momento di rilassatezza (come da loro stessi detto), si cerca spudoratamente sesso (sempre in privato mai sulla chat pubblica), i preti che la frequentano esaltano le loro esperienze sessuali insultando pesantemente chi mette in luce le loro contradizioni.
E' evidente che queste persone godono di una qualche protezione clericale, altrimenti non si spiegherebbe il loro perdurare.
 
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view post Posted on 1/12/2010, 16:41
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Certo, sappiamo bene che c'è chi li benedice

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view post Posted on 1/12/2010, 16:44
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Mattia, era originario delle tue parti, lo conoscevi?
 
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Mattialeccese
view post Posted on 1/12/2010, 16:54




Ihihihihi...dubito che sia a conoscenza dell'esistenza di quel sito!
Seriamente parlando è da ipotizare la protezione e il coinvolgimento in quel sito di vescovi e cardinali molto vicini al Vaticano.
 
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Mattialeccese
view post Posted on 1/12/2010, 17:07




Personalmente no ma lo conoscevano dei miei amici. Da quanto mi hanno raccontato era effettivamente un tipo gioviale e poco fa era morto il padre.
In paese comunque non si sapeva niente, fino ad oggi, della sospensione, anzi la sua ordinazione era stata fortemente esaltata dai preti che aveva provveduto a diffondere la notizia anche con dei manifesti per le strade (follia!).
 
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view post Posted on 1/12/2010, 17:10
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Che pena per la povera mamma.

Hanno rovinato questo ragazzo, prima facendolo illudere e poi lasciandolo a 27 anni senza una prospettiva di vita.

La sospensieone è arrivata ieri, a 7 giorni dall'ordinazione. Una mazzata che il povero ragazzo non ha sopportato.
 
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93 replies since 20/3/2008, 15:00   1647 views
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