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Casal di Principe. Sesso su bimbo 12enne, condannato in Cassazione don Marco Cerullo, Spretato dopo 8 anni. L'x assistente spirituale del seminario minore di Aversa dopo la condanna premiato col diploma in teologia

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GalileoGalilei
view post Posted on 28/9/2015, 21:40 by: GalileoGalilei
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www.agneseginocchio.it/Recensioni/G..._21_07_2004.htm

ALIFE: AGNESE GINOCCHIO PER PARROCO DON EMILIO SALVATORE
il link di collegamento a questa pagina è:http://www.gazzettinocasertano.it/vis_pr.php?id_news=113

(Per leggerere l'intera lettera -appello di Solidarietà,contattare l'autrice www.agneseginocchio.it)



Appello di solidarietà per don Emilio Salvatore



(di Paolo Mesolella) - Nel blitz scattato in questi giorni da parte della procura sammaritana contro il traffico di pedopornografia, è stato coinvolto ingiustamente anche don Emilio Salvatore, parroco di Alife. L’altro giorno, infatti, alle quattro di mattina, senza preavviso, sono arrivate ad Alife due pattuglie dei carabinieri da Caserta ed hanno perquisito l’appartamento dove don Emilio vive coi suoi familiari. Lui era fuori per ferie ed è dovuto rientrare all’improvviso. Ma non ha capito niente di quello che è successo, come del resto tutti quelli che lo conoscono da anni. Di qui l’appello dei parrocchiani, pubblicato nei giorni scorsi sulla stampa, di piena solidarietà al proprio parroco. L’ultimo intervento a suo favore è quello della cantautrice Agnese Ginocchio che ha avuto la ventura di conoscerlo. Io che lo conosco molto bene - spiega in una nota inviata alle redazioni – posso attestare che don Emilio è vittima di uno spiacevole equivoco. Ora che il caso è in mano agli avvocati, spero solo che quanto prima si risolva e don Emilio torni a esercitare il suo ministero. Riportiamo alcuni stralci della lettera: “In questi giorni don Emilio, che conosco da lunghi anni, ancor prima che divenisse prete, poiché il caso ha voluto che le nostre abitazioni fossero confinanti, è stato vittima di una terribile ingiustizia, di un brutto equivoco. Io che parlo da laica, da donna impegnata a favore dei diritti di ogni singolo cittadino, sento forte la necessità di esprimere tutta la mia personale solidarietà, in questi momenti incerti, a don Emilio Salvatore, persona sensibile, altruista e generosa. Da sempre ha cercato di vivere onestamente, di fare del bene, di essere disponibile verso tutti, in modo particolare verso chi avvicinandolo gli ha chiesto più volte aiuto, sostegno, carità. Ma in questi giorni don Emilio è stato vittima di un incubo denigratorio e diffamatorio. Non si possono colpire le persone che operano per il bene comune. Chi testimonia un messaggio controcorrente va difeso a costo della stessa vita. E poi qui non si tratta di un colpo inferto ad una singola persona, ma è l’intera comunità ad esserne stata colpita. Non è solo don Emilio, quindi, ad essere colpito ma ognuno di noi, perché siamo parte dello stesso mondo. Chiedo, quindi, alle autorità competenti che venga fatta presto chiarezza affinché cessi l’incubo denigratorio che ha diffamato don Emilio e torni quanto prima ad esercitare il proprio ministero per il bene della sua comunità parrocchiale. Emilio - ha concluso Agnese Ginocchio - è un bravo e giovane professore di Teologia presso il Seminario Maggiore a Napoli. E chi lo conosce bene, sa perfettamente che è vittima di un equivoco ed è stato accusato di una colpa che non ha commesso”.

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www.caiazzorinasce.net/2013/11/pied...e-volevasi.html
L’espresso - Caserta,08 lug 2004 -17:25

Oltre cento persone sono indagate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta su materiale pedop.ornografico acquistato su internet.

Titolare dell’indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche un sacerdote di Alife, nel Casertano.

http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivi...Q0PO_CZ104.html

Tra gli indagati c'è anche Taricone
AVEZZANO.Saranno effettuati controlli e verifiche per accertare l'eventuale furto della carta di credito nella titolarità di Pietro Taricone con cui sarebbe stato effettuato l'acquisto pedopornografico attraverso un sito internet. È quanto trapela dalla procura di Santa Maria Capua Vetere che ha indagato oltre 100 persone, tra cui l'ex divo del Grande Fratello, nell'ambito di una inchiesta sulla pedopornografia.
Una abitazione di Pietro Taricone, del cui coinvolgimento nell'inchiesta si è occupato ieri Il Giornale, è stata perquisita nei giorni scorsi ad Avezzano, ma secondo quanto si è appreso non sarebbe stato trovato materiale pedopornografico. Titolare dell'indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche il nominativo di un sacerdote di Alife, nel Casertano.
L'indagine della procura casertana nasce da uno stralcio di una analoga inchiesta in Toscana. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni, trovando, secondo quanto si è appreso, riscontro in merito all'acquisto di materiale pedopornografico tramite un sito Internet.
Tra le perquisizioni effettuate c'è anche quella fatta in una casa discografica di Rieti, che, secondo gli investigatori sarebbe una sorta di'crocevia' del traffico di materiale pedopornografico.
Nella rete del maxi blitz contro la pedo-pornografia sono finite anche due persone di Avezzano.
Le perquisizioni dei militari dell'Arma di Avezzano sono state dirette dal tenente Umberto Geri. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati numerosi computer, floppy disk, cd, fotografie, videocamere, macchine fotografiche e capi di abbigliamento per bambini. Coinvolti nell'inchiesta sarebbero persone insospettabili. Quello legato alla pedofilia è un business da 5 miliardi di euro l'anno, 30mila siti a carattere pedo-pornografico, 12 milioni di immagini, 2 milioni e mezzo di bambini coinvolti tra i 10 e i 12 anni. Sono alcune cifre contenute nel dossier di prossima pubblicazione a cura dell'agenzia vaticana Fides, che analizza il giro internazionale della pedofilia in Internet e i rischi, soprattutto per i giovani, della navigazione sul web.
 
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