http://www.vivereacomo.com/2008/06/16/ecco...di-don-maurino/Quello che segue è un colloquio telefonico intercettato alle 23.04 dell’11 maggio 2004 tra don Mauro (che verrà in seguito indicato con DM) e un suo giovane amico (indicato con A) residente a Ponte Tresa, paese in cui don Mauro era stato parroco prima di essere trasferito a Laglio.Amico: Pronto?
Don Mauro: Pronto!
Amico: Pronto?
Don Mauro: Ma cosa
cazzo stai facendo?
A: Niente, cosa sto facendo?
DM: Come niente?
Testa di cazzo, mi sbatti il telefono in fa… in faccia prima. Poi non rispondi più, come niente? Come niente? Perché hai messo giù il telefono? Eh?
A: Perché stavo andando…
DM: Come stavo andando?
Coglione del cazzo! Cosa fai, pisci in macchina? Pensi che son
rincoglionito?
A: Piscio in macchina? Se avevo finito di pisciare.
DM: Eh…
A: Come piscio in macchina? Eh?
DM: Eh…eh… Cosa
cazzo metti giù il telefono
testa di cazzo? Con chi sei andato a Luino?
A: Ma se mi stava chiamando lei (la fidanzata ndr).
DM: (risatina)
faccia di merda, ma se continuavo a te…a telefonarti io e non c’è…era libero il telefono.
A: Quando ero…
DM: Ma che pensi, che son deficiente?
A: Quando ero al telefono con te continuava a chiamarmi lei.
DM: Eh. Dopo quando ti chiamavo io, invece non chiamava nessuno. Come mai?
A: Cosa ne so? Quando ero al telefono così…con te…mi stava chiamando…
DM: (risatina) Ma cosa
cazzo… se stava chiamando lei. Eri al telefono con me? Mi hai sbattuto il telefono in faccia. O no? O no?
(pausa nella conversazione)
DM: Mi sto sbagliando?
A: (sospira)
DM: Mi sto sbagliando?
(pausa nella conversazione)
DM: Mi sto sbagliando, eh?
A: No, no…
DM: Eh, e allora?
(pausa nella conversazione)
DM: E allora?
A: E cosa?
DM: Sto cercando di capire cosa c’hai.
Cosa sono tutte ste paturnie che ti sono venute tutte ad un tratto?(Pausa nella conversazione)
DM: Si può sapere?
A: Cosa? Sei tu che eri già…mi avevi…Quando ti incazzi e cioè proprio io devo…devo star là…
DM: Chi si incazza?
A: Ad ascoltarti a te…
DM: No, oh…
A: Mi parlavi da incazzato…
DM: Senti bello…
A: Che ti incazzavi…
DM: No, no, no. Senti bello,
testa di cazzo. Quando tu mi hai risposto alle dieci…
A: EH, ecco, sì, sì…
DM: Sì. Quando mi hai risposto alle dieci, cos’è che mi hai detto? Cos’è che mi hai detto?
(pausa nella conversazione)
DM: Che stavi dormendo.
Io ti ho chiesto: “ma come stavi dormendo, che mi hai rifiutato venti minuti fa?”. E chi è che ha fatto il faccione? Eh?
(pausa nella conversazione)
DM: Eh???
A:
Eh…cosa vuoi? Ti ho detto…ti ho rifiutato, eh. E allora?DM: Eh, eh…eh…
A: Eh, eh..
DM: E io ti ho detto: “Son venti minuti che ti sto chiamando!”.
A: Eh…
DM: E hai visto? Tu cosa mi hai risposto?
A: Eh, ho rifiutato.
DM: Eh…
A: Eh…
DM: Dopo non dire che son gli altri che rispondono da incazzati.
Se tu ci hai le paturnie perché ti addormenti sul letto e ti rendi conto che dopo ti fai le seghe mentali perché non sei andato giù, non te la devi prendere con me,
testa di cazzo. Io ho solo ridetto questa cosa qui.
(pausa nella conversazione)
DM: Non ho detto altro.
(pausa nella conversazione)
DM: Giusto?
A: Sì, sì…
DM: Sì, sì, sì. Allora, se avevi anche la coscienza a posto, adesso avresti chiamato mentre tornavi a casa. O no? O no?
(pausa nella conversazione)
DM: Eh?
A: Cosa?
DM: No, dico, se…se è…è vero che avevi ragione tu, avresti chiamato adesso tornando a casa. Invece come mai non hai chiamato? Eh?
(pausa nella conversazione)
A: Cosa?
DM: Come cosa? Ti ho fatto (risatina) una domanda un quarto d’ora fa, mi chiedi adesso “cosa”?
Cioè, ti ho fatto una domanda un quarto d’ora fa e…
A: Eh…
DM: Eh… e adesso mi chiedi “cosa” dopo un quarto d’ora?
A: Eh, non ho sentito. Cosa?
DM: E dove
cazzo ce l’hai il telefono, nel
buco del culo lo tieni?
A: Sì, va bene…
DM: Scusami (risatina) ti ho fatto una domanda un quarto d’ora fa, dove ce l’avevi il telefono?
A: Qua.
DM: Eh, e allora come hai fatto a non sentire?
A: Eh, cosa hai detto?
DM: No, ti ho chiesto, come hai fatto a non sentire? Non cambiare domanda!
A: E cosa hai chiesto? Come ho fatto a non sentire? Cosa hai chiesto? Non mi ricordo. Cosa hai chiesto?
DM: Eh? Cosa?
A: Cosa hai chiesto?
DM: Ti ho chiesto perché sei così
testa di cazzo di merda stasera, che non mi hai neanche chiamato quando tornavi.
A: Ma se stavo chiamando e dopo hai chiamato tu?
DM: Sì, ma
vaffanculo, va’…
A: Cosa vuoi?
DM: Ma
vaffanculo va’… è un quarto d’ora che avevi letto il messaggio. Son deficiente anche lì? Sono deficiente anche lì? Va bene…
A: Sì, un quarto d’ora? Tre minuti è un quarto d’ora? Minchia, se tu (voci sovrapposte) le cose…
DM: Sì, ma visto… visto che da Luino a lì ci metti 8 minuti di solito, sai…Cioè, se la matematica non è un’opinione…Se la matematica non è un’opinione…vedi un po’ tu… cosa ti devo dire, eh?
(pausa nella conversazione)
DM: O a meno che sono cambiate le cose, tutte in un tratto, e non ci vogliono più 8 minuti ma 6 ore, uno dice: “Eh, beh”!
(pausa nella conversazione)
(rumori in sottofondo)
(rumore di portiera che viene chiusa)
A: Eh, Tui…
DM: Dimmi…
A: Sei entrato?
DM: Eh?
A: Sei entrato?
DM: Ah, beh, guarda se devo aspettare che tu parli…finire di fare i
cazzi tuoi comodi.
A: Sì, si…
DM: (risatina) Bene…
A: Va bene…ok…ci sentiamo domani mattina…
DM: Eh, cosa ti devo dire? Anche perché il tempo è scaduto. I soldi che devo spendere per parlare con te li ho spesi per aspettare che tu finisci di fare
i tuoi ca… i tuoi cazzi.
A: Eh, eh…
DM: Eh,
la tua troia l’hai salutata e basta. Ciao.
A: Hm, hm…
Secondo la pubblica accusa, rappresentata in udienza dal Pm Maria Vittoria Isella, il ragazzo di Ponte Tresa, oggi maggiorenne, ha palesemente una relazione affettiva e sessuale con don Mauro Stefanoni, iniziata a Ponte Tresa quando l’imputato era parroco in quel paese e il ragazzo ancora minorenne, proseguita anche a Laglio con visite settimanali da parte del ragazzo, effettuate di nascosto dalla fidanzata e dai genitori. La natura del rapporto emerge inevoquivocabilmente dalle intercettazioni telefoniche. Si è accertato che su 2800 telefonate effettuate o ricevute da don Mauro nell’arco di 53 giorni di intercettazioni, ben 2300 sono intercorse con il ragazzo di Ponte Tresa, con una media di 44 telefonate al giorno da parte di don Mauro e 6 da parte del ragazzo.
Il 2 novembre 2004 don Mauro ha tentato di chiamare il ragazzo di Ponte Tresa 110 volte consecutivamente. Il primo tentativo risulta alle 23.58 e all’1.23 è riuscito a mettersi in contatto, chiedendo spiegazioni sul perché il telefono non prendesse.