Laici Libertari Anticlericali Forum

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view post Posted: 6/3/2024, 16:41 Abusi su minore. Don Rugolo condannato a soli 4 anni e 6 mesi. Diocesi condannato al risarcimento - La stanza del peccato
www.quotidianodigela.it/processo-r...3RADoSqxHpRSqmk

Processo Rugolo, parla Antonio, vittima degli abusi: “Credo nella Giustizia e non ho perso la Fede”
Di Jerry Italia -6 Marzo 2024

Enna. “Io la Fede non l’ho persa, nonostante tutto, perché ho trovato una comunità che mi ha accolto ed un sacerdote, Don Giuseppe Fausciana che, in questi 10 anni, mi ha ascoltato e supportato in questo percorso che per me e la mia famiglia è stato molto duro”.

È provato Antonio Messina, vittima riconosciuta degli abusi di don Giuseppe Rugolo dal 2009 al 2013, dopo la sentenza del Tribunale di Enna che condanna il sacerdote ennese a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale aggravata a danno di minori.

Ci sono volute ben otto ore di camera di consiglio per arrivare alla sentenza di condanna. Per Rugolo il Pm Stefania Leonte aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione. Tutto l’impianto giudiziario nasce proprio dalla denuncia di Antonio, minorenne all’epoca dei fatti, che nel 2020 aveva raccontato i fatti alla Squadra mobile di Enna e che oggi commenta così la sentenza che mette fine ad un incubo.

“Arrivare a questo momento non è stato per nulla semplice – racconta – dopo non essere stato creduto dalla comunità ecclesiale, mi sono affidato allo Stato che con la sentenza di ieri sancisce che tutto quello che ho raccontato era la verità, e questo per me significa davvero tanto”.

Dopo la denuncia di Antonio, oggi trentenne, nel corso delle indagini, erano emersi altri abusi perpetrati a danno di altri giovani, anche loro oggi maggiorenni. La sentenza di ieri traccia un percorso, secondo la giornalista Pierelisa Rizzo che in questi anni ha raccontato l’intera vicenda, andando incontro anche alle querele di Rugolo.

“Questa sentenza è un momento essenziale – dice la giornalista – perché scardina un sistema che tollerava ed addirittura insabbiava gli abusi”.

Al sacerdote è stata comminata anche l’interdizione perpetua dall’insegnamento e per cinque anni dai pubblici uffici. Il tribunale ha anche riconosciuto la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina. Anche questo è un segnale importante secondo la Rizzo.

“Le intercettazioni parlano chiaro – dice – adesso in sede civile ci sarà un quantum da risarcire ma quello che è importante è il principio che si è affermato e cioè che, in questa Diocesi ci sono diversi casi di abusanti, casi di cui l’attuale Vescovo era a conoscenza”.

Una responsabilità chiara dunque secondo quanto riportato dalla sentenza che secondo Antonio adesso dovrà servire ad avviare un cambiamento in Diocesi.

“Ci sono delle responsabilità chiare dei vertici della Curia che fino ad oggi hanno protetto ed aiutato Rugolo e di questo adesso ne dovranno rendere conto – dice Antonio – Avere un vescovo che, come risulta dagli atti, ha coperto queste situazioni io non credo faccia bene né alla Diocesi né a tutto questo territorio”.

Antonio adesso spera che questa sentenza apra un nuovo percorso: “Mi auguro – dice – che l’effetto di questa sentenza possa restituire fiducia e speranza a tutte quelle vittime che fino ad oggi non hanno avuto il coraggio di denunciare. Bisogna affidarsi alla Giustizia perché, anche se lentamente, prima o poi arriva”.
view post Posted: 6/3/2024, 12:56 Madonna di Trevignano. La diocesi: "Nulla di sovrannaturale" - Mens sana in corpore sano
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www.fanpage.it/roma/madonna-di-tre...soprannaturale/

MADONNA DI TREVIGNANO, NEWS SU GISELLA CARDIA
6 MARZO 2024
10:42
Madonna di Trevignano, verdetto definitivo del vescovo sulle apparizioni: “Nulla di soprannaturale”
Il verdetto della Commissione diocesana su Trevignano Romano e Gisella Cardia è “constat de non supernaturalitate”: le apparizioni sono false. A Trevignano la Madonna non compare.
A cura di Alessia Rabbai


Gisella Cardia e il vescovo della diocesi di Civita Castellana Marco Salvi
"Constat de non supernaturalitate" è il verdetto della Commissione diocesana di Civita Castellana comunicato dal vescovo Marco Salvi sui fatti di Trevignano Romano. Il decreto fa finalmente chiarezza sulla vicenda di Maria Giuseppa Scarpulla meglio nota come Gisella Cardia, mettendo nero su bianco il fatto che le apparizioni di cui parla sono false e che sulla collina con vista panoramica sul Lago di Bracciano nel terreno di via Campo Le Rose la Madonna non compare. Nel "decreto Trevignano", che Fanpage.it ha letto, Salvi precisa che "i fedeli devono accettare il giudizio dato dal loro vescovo a nome di Cristo in cose di fede e morale e dargli il religioso assenso del loro spirito". La relazione finale dei lavori della Commissione è arrivata nelle mani del vescovo Salvi a gennaio 2024 ed oggi è stata divulgata.

Il verdetto del vescovo sulle apparizioni di Trevignano Romano

Un verdetto quello firmato oggi, mercoledì 6 marzo 2024, chiaro e rivolto a tutti i cattolici comunicato dal vescovo Marco Salvi, in qualità di ordinario e pastore della diocesi di Civita Castellana, con il compito di giudicare e regolare tutto ciò che riguarda il culto e l'apostolato, come presunte apparizioni e rivelazioni segnalate all'interno del proprio territorio. È arrivato "dopo un congruo periodo di attento discernimento, ascoltate le testimonienze provenienti dal territorio e avvalendosi di una commissione di esperti, formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e della consulenza esterna di alcuni specialisti". Un verdetto, che decreta la non soprannaturalità dei fatti in questione (Constat de non supernaturalitate), formulato dopo una fervida preghiera "considerata la figura di Maria nella tradizione della Chiesa e nella viva fede del popolo di Dio".

I lavori della Commissione diocesana sul caso di Trevignano
Il vescovo Marco Salvi ha disposto l'indagine su quelli che sono stati definiti gli "eventi di Trevignano" nell'aprile del 2023, una Commissione che già il 30 maggio del 2023 ha consegnato a Salvi una prima relazione di "non soprannaturalità del fenomeno", ma si trattava di una prima valutazione, dovendo fare altri accertamenti. Oggi a distanza di quasi un anno è arrivato il verdetto definitivo, che conferma la "non soprannaturalità" dei fatti di Trevignano.

Madonna di Trevignano, ex portavoce: "Dissi a Gisella di donare tutto alla Chiesa, rispose è roba mia"
"Chiesto a Gisella Cardia di sottoporsi ad una perizia psichiatrica"
"Ho chiesto l'accesso agli atti alla Procura della Repubblica di Roma riguardanti le analisi fatte dai carabinieri sulle lacrime di sangue della statua della Madonna – di Maria Giuseppa Scarpulla acquistata dai coniugi Cardia a Medjugorje ndr – e il procuratore capo mi ha negato la richiesta due volte" ci tiene a precisare il vescovo Salvi. Il vescovo spiega anche di aver chiesto a Scarpulla di sottoporsi ad una perizia psichiatrica con un team di cinque periti guidati da Fabrizio Iecher. Un altro criterio determinante nell'esito del verdetto della diocesi di Civita Castellana, spiega Salvi, è stata l'analisi attenta dei messaggi letti da Scarpulla, a suo dire rivelati dalla Madonna il 3 di ogni mese in occasione degli incontri di preghiera con i fedeli per la recita del rosario, che non sono in linea con le Sacre Scritture.
view post Posted: 6/3/2024, 08:40 Mappa dell'Europa spretata - Sondo o son desto?
Sacerdoti totali e per continente
TOT Eur Ame Asia Africa Oceania
1961 404.082 250.859 114.927 25.535 16.548 3.787
1970 448.508 272.935 124.659 26.258 18.875 5.781
1971 445.608 269.892 124.846 26.448 18.623 5.799
1972 442.455 267.457 123.887 26.768 18.516 5.827
1973 437.510 263.557 122.478 27.253 18.364 5.858
1974 432.615 260.738 121.040 27.221 17.820 5.796
1975 429.552 258.114 121.549 26.852 17.308 5.729
1976 425.849 255.231 120.541 27.168 17.151 5.750
1977 423.783 252.953 120.686 27.447 17.117 5.663
1978 420.971 250.498 120.271 27.700 16.926 5.576
1979 419.167 248.161 119.965 28.253 17.122 5.666
1980 417.379 245.201 120.577 28.588 17.346 5.667
1981 414.316 241.980 120.249 28.895 17.578 5.614
1982 411.549 240.373 119.302 29.099 17.233 5.542
1983 409.335 238.098 118.680 29.537 17.402 5.618
1984 408.266 236.218 119.042 29.681 17.775 5.550
1985 405.853 233.305 118.898 30.078 18.058 5.514
1986 405.700 231.834 119.289 30.791 18.353 5.433
1987 405.072 229.847 119.258 31.627 18.871 5.469
1988 404.857 228.446 119.403 32.291 19.269 5.448
1989 404.419 227.092 119.386 32.718 19.825 5.398
1990 403.983 225.416 118.882 33.855 20.399 5.431
1991 404.107 224.370 118.716 34.936 20.768 5.317
1992 404.636 222.456 119.347 35.850 21.754 5.229
1993 404.560 220.496 119.668 36.689 22.500 5.207
1994 404.461 218.581 119.778 37.680 23.263 5.159
1995 404.750 217.275 119.829 38.636 23.922 5.088
1996 404.336 215.362 120.082 39.404 24.679 5.099
1997 404.208 213.398 120.013 40.441 25.279 5.077
1998 404.626 211.827 120.297 41.456 26.026 5.020
1999 405.009 210.543 120.138 42.789 26.547 4.992
2000 405.178 208.659 120.841 43.566 27.165 4.947
2001 405.067 206.761 121.147 44.446 27.988 4.725
2002 405.058 203.751 121.394 45.790 29.274 4.849
2003 405.450 201.854 121.501 46.800 30.419 4.876
2004 405.891 199.978 121.634 48.222 31.259 4.798
2005 406.411 198.279 120.995 50.053 32.370 4.714
2006 407.262 196.653 121.119 51.281 33.478 4.731
2007 408.024 194.393 121.495 52.802 34.658 4.676
2008 409.166 192.729 122.154 53.922 35.611 4.750
2009 410.593 191.055 122.567 55.441 36.766 4.764
2010 412.236 190.150 122.607 57.136 37.527 4.816
2011 413.418 187.864 123.014 58.678 39.057 4.805
2012 414.313 186.489 122.924 60.042 40.133 4.725
2013 415.348 184.251 123.112 61.482 41.826 4.722
2014 415.792 181.642 122.989 63.610 42.915 4.636
2015 415.656 179.140 123.036 64.714 44.048 4.718
2016 414.969 176.557 122.447 66.018 45.229 4.718
2017 414.582 173.611 122.487 67.442 46.421 4.621
2018 414.065 170.936 122.383 68.265 47.812 4.669
2019 414.336 168.328 121.693 70.254 49.461 4.600
2020 410.219 163.954 120.272 71.032 50.465 4.496
2021 407.872 160.322 119.309 71.751 51.983 4.507
2022 407.730 157.597 119.309 72.899 53.646 4.439 * stime per continente tot 407.890

Edited by GalileoGalilei - 8/4/2024, 11:02
view post Posted: 5/3/2024, 19:38 Abusi su minore. Don Rugolo condannato a soli 4 anni e 6 mesi. Diocesi condannato al risarcimento - La stanza del peccato
www.santannatoday.it/udienza-rugol...iventare-santo/

Processo abusi prete Enna, il vescovo: «Per te ci sono i presupposti per diventare Santo»
12/07/2023 di Marta Silvestre, Tempo di lettura 3 min
«Caro Giuseppe, per te ci sono tutti i presupposti per diventare Santo». A parlare non sapendo che conversazione sarebbe stata registrata è il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana. All’altro capo del telefono c’è Giuseppe Rugolo, il prete 40enne di Enna che è imputato nel processo di primo grado con rito abbreviato per violenza sessuale aggravata a danni di minori. Una registrazione che ieri, nel corso dell’udienza al tribunale di Enna in cui si è concluso l’interrogatorio al sacerdote interrotto la scorsa volta, i giudici hanno chiesto di volere risentire per tre volte. La conversazione risale al periodo in cui Rugolo, dopo le prime segnalazioni del giovane archeologo – all’epoca minorenne che è stata la prima vittima a denunciare – era già stato trasferito a Ferrara. La cittadina dell’Emilia Romagna dove è stato arrestato nell’aprile del 2021.

Rispondendo alle domande della parte civile, della difesa, della pm Stefania Leonte e del presidente Francesco Paolo Pitarresi, Rugolo ha continuato a professarsi innocente. Nel corso delle indagini, sono stati trovati archiviati nel suo computer migliaia di file (tra foto e video) a sfondo sessuale con protagonisti soprattutto giovanissimi. Il prete ha giustificato quei contenuti parlando di una «sorta di test» a cui avrebbe voluto sottoporsi nel tentativo di provare a comprendere meglio se stesso. «Le pagine si aprivano da sole e, anche quando provavo a chiuderle, non ci riuscivo», avrebbe aggiunto il sacerdote che al presidente – che non ha mancato di rimarcarlo nel corso dell’udienza – ha dato l’impressione di essere intenzionato a eludere alcune domande che gli sono state poste durante l’interrogatorio.


Tra gli stralci della registrazione della conversazione con il vescovo che sono stati fatti ascoltare in aula, c’è anche quello in cui il vescovo Gisana avrebbe detto a Rugolo che, sempre all’interno della stessa diocesi di Piazza Armerina, c’era «un altro sacerdote che ha fatto cose molto peggiori delle tue». C’è poi una parte del dialogo tra il prete e il vescovo che rimane poco chiara: Rugolo avrebbe più volte invitato Gisana a raccontargli una sua vicenda personale, lasciando intendere che ci sarebbero stati diversi punti di contatto con la propria. Vicenda sul cui carattere, però, non sarebbe mai stato fatto un esplicito riferimento. Esplicito, invece, sarebbe stato il linguaggio utilizzato dal sacerdote nelle diverse chat con i ragazzi. Giovani tra cui ci sarebbe stato anche il consigliere comunale di Enna Marco Greco che è stato sentito come testimone nel corso di una precedente udienza. Contenuti sessuali ed erotici, messaggi pieni di volgarità e doppi sensi non solo a parole ma anche con immagini, emoji e stickers ad hoc. Il sacerdote, però, ha classificato tutto come «atti di goliardia».

Infine, per spiegare perché avesse nel suo computer una copia della denuncia ecclesiastica, presentata dalla vittima alla diocesi, Rugolo ha dichiarato di avere ricevuto tutte le carte dalla segretaria del vescovo. Secondo quanto emerso, il prete avrebbe avuto accesso a determinate informazioni almeno un mese e mezzo prima che il giovane presentasse la denuncia alla squadra mobile di Enna. Tanto che Rugolo avrebbe già in anticipo nominato un avvocato. All’inizio di questa indagine, i genitori della vittima hanno denunciato anche che: «La diocesi ci offrì dei soldi della Caritas in cambio di una clausola di riservatezza e del silenzio di nostro figlio». Accuse a cui il vescovo Gisana ha risposto sostenendo che, invece, proprio dai genitori del giovane sarebbe arrivata una richiesta di denaro. La prossima udienza, durante la quale dovrebbero essere sentiti alcuni testimoni della difesa, è già stata fissata per martedì 26 settembre.

www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/c...rugolo-a71f1923
Il papa difende il vescovo dell’inchiesta don Rugolo

7 nov 2023

Prete a processo per abusi. Il papa difende il vescovo dell’inchiesta don Rugolo
Il sacerdote imputato fu arrestato a Ferrara. Francesco: "E’ un perseguitato"

Papa Francesco lo definisce un "perseguitato" e si schiera senza esitazioni a difesa del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana. Ma le dichiarazioni del pontefice sembrano destinate a rinfocolare le polemiche circa alcuni presunti casi di violenza sessuale da parte di esponenti del clero nella diocesi guidata da monsignor Gisana. La presa di posizione del papa giunge infatti alla vigilia della requisitoria del processo, davanti al tribunale di Enna, nei confronti di don Giuseppe Rugolo, arrestato nell’aprile del 2021 a Ferrara con l’accusa di violenza sessuale aggravata a danno di minori. Oggi, nel corso dell’udienza presieduta da Francesco Pitarresi, il pm Stefania Leonte avanzerà le proprie richieste. "Trovo grave, oltre che inopportuno, che alla vigilia della requisitoria del pm e della discussione delle parti civili, ci sia l’intervento di papa Francesco, che parla di vicende processuali di cui certamente poco o nulla conosce", dice l’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, legale del giovane, oggi trentenne, che ha denunciato gli abusi che avrebbe subìto quando era ancora minorenne. "Questo vescovo – dice il trentenne riferendosi a Gisana – è lo stesso intercettato mentre parla con Rugolo e dice di avere insabbiato tutto". La presunta vittima si rivolge poi direttamente a papa Francesco per ribadirgli la richiesta di incontrarlo: "vorrei parlarle e raccontare, atti alla mano, cosa sta succedendo nella diocesi di Piazza Armerina".

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view post Posted: 5/3/2024, 16:22 "È indemoniato". Sale, incenso e fili annodati contro un bimbo autistico" - Mens sana in corpore sano
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https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-loc...mpaign=newsfeed

"È indemoniato". Sale e fili annodati: il gesto choc contro un bimbo autistico
5 Marzo 2024 - 10:03
Incenso sul balcone, candele rosse, frasi sconnesse scaccia-demonio e pagine di giornali con versi della Bibbia: la denuncia dell'associazione Asperger Abruzzo

Luca Sablone

"È indemoniato". Sale e fili annodati: il gesto choc contro un bimbo autistico
Ascolta ora: ""È indemoniato". Sale e fili annodati: il gesto choc contro un bimbo autistico"
Fino a che punto può spingersi la disumanità? Conosce limiti lo sprezzo verso un bambino autistico di livello 3? Perché c'è ancora spazio per false credenze che nei fatti non solo umiliano il piccolo ma suonano anche come una bastonata nei confronti della sua famiglia? In Abruzzo sta facendo molto discutere quanto accaduto a Ortona (in provincia di Chieti) dove una donna, probabilmente spinta da un'ossesione mistica, si è resa protagonista di una sorta di rituali in presenza di un bimbo come se fosse posseduto dal demonio. Perché sembra essere proprio questa la sua convinzione.

La denuncia è arrivata dall'associazione Asperger Abruzzo, che ha spiegato nei dettagli come la famiglia stia attraversando un periodo tutt'altro che facile a causa delle azioni messe in atto dalla signora sui 60 anni che abita al piano sopra: urla contro il bambino, sale gettato sulle scale, incenso buttato sul balcone, fili annodati alla maniglia della porta della famiglia (come se si volesse intrappolare il demonio che vivrebbe nella casa), passeggiate con tanto di candele rosse, frasi sconnesse scaccia-demonio e pagine di giornali con versi della Bibbia lasciate sulle scale.

E non sarebbe finita qui, visto che la signora è stata accusata di disturbare il sonno del piccolo urlando e spostando pesanti mobili nei reparti sopra le camere da letto. Inoltre viene fatto sapere che la palazzina ha una via privata di proprietà di tutti i condomini e la donna - sempre secondo le accuse ricevute - avrebbe messo in atto una serie di gesti prepotenti quando l'automobile della famiglia è stata parcheggiata sulla stradina privata comune.

"Ti ammazzo, sei il diavolo". L'incubo setta sulla strage di Palermo
"La signora, che lavora in una scuola dove di autistici ce ne sono tanti, ha subito procedimenti legali in passato per il medesimo comportamento verso un'altra famiglia", si legge. La famiglia ha tentato di percorrere le vie istituzionali del caso, scrivendo mail e Pec al sindaco e agli assistenti sociali con l'auspicio di poter contare su misure in grado di arginare i gesti della donna. La speranza è quella di un intervento celere, anche alla luce della strage di Altavilla Milicia (in provincia di Palermo) che ha visto una moglie e due figli uccisi per scacciare la presenza di quello che si riteneva essere il demonio. Il timore è che anche nel caso di Ortona la situazione possa degenerare in maniera pericolosa: da qui la richiesta di un intervento tempestivo (sociale o sanitario) per far sì che possano essere scongiurate potenziali sciagure future. Anche per far passare un messaggio ben preciso: di fronte a un bambino autistico non si può percorrere la strada di terapie inesistenti o di rimedi privi di ogni base scientifica.
view post Posted: 5/3/2024, 15:57 Abusi su minore. Don Rugolo condannato a soli 4 anni e 6 mesi. Diocesi condannato al risarcimento - La stanza del peccato
www.vivienna.it/2024/03/05/violenz...-anni-e-6-mesi/

Violenza sessuale, condannato don Rugolo, 4 anni e 6 mesi
Enna-Cronaca - 05/03/2024

Il Tribunale di Enna ha condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione don Giuseppe Rugolo finito sotto processo per violenza sessuale aggravata su minore. Per lui è scattata anche l’interdizione dai pubblici uffici e dall’insegnamento.

La camera di Consiglio durata 8 ore
La sentenza è stata emessa dopo 8 ore di camera di consiglio. Il dispositivo è stato letto dal presidente del tribunale Francesco Pitarresi nel corso di una udienza a porte aperte dopo che tutto il processo era stato celebrato a porte chiuse. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di Antonio Messina, un giovane oggi trentenne, che ha raccontato alla squadra mobile di Enna le violenze subite dal 2009 al 2013.


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Edited by pincopallino1 - 11/3/2024, 13:24
view post Posted: 4/3/2024, 21:38 Una chiesa a Capodistria per il gesuita stupratore protetto da papa Francesco: prima scomunicato e poi perdonato - La stanza del peccato
https://silerenonpossum.com/it/il-gesuita-...-si-vergognino/

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04/03/2024
Città del Vaticano

Il gesuita sloveno Roblek contro le vittime di Rupnik: «Che si vergognino»
Rupnik


La Compagnia di Gesù ha dimostrato negli ultimi anni di avere un problema serio, ne abbiamo parlato anche qui. Nessuno, però, ha pensato di mettere mano a questo problema. La vicenda di Marko Ivan Rupnik è stata trattata da gesuiti con grande incompetenza giuridica e dottrinale. La soluzione è stata quella di eliminare Rupnik senza porsi alcun problema in merito a quanto quest'uomo ha insegnato e ai legami che ha intessuto in tutti questi anni.

Questa superficialità ha portato i sostenitori di Rupnik a difenderlo e a farne un vero e proprio martire. Fra questi c'è Jože Roblek, un gesuita sloveno che è stato educatore nel seminario minore della Compagnia di Gesù, maestro dei novizi gesuiti e formatore di preparazione ai voti religiosi perpetui (Maribor) e guida di esercizi spirituali. Già a marzo 2023 era intervenuto con un post sulla sua pagina Facebook a difesa di Rupnik e portava avanti una teoria molto strampalata che purtroppo è il nocciolo del problema sia della questione Rupnik che di tante altre vicende.


Jože Roblek ha etichettato ciò che Rupnik avrebbe fatto con la parola "peccato". Qualcuno, però, dovrebbe spiegare a questo anziano signore che il suo ex confratello non è stato portato a processo per dei "peccati" ma per dei "delitti". E questa vicenda non ha possibilità di risoluzione se non perseguendo la verità. In questo caso, infatti, la notizia è stata offerta da Silere non possum, un sito che da anni sta cercando di spiegare ai laici e ai chierici che la vita privata del sacerdote è PRIVATA. Ciò significa che il chierico non deve rendere conto ai suoi superiori, confratelli o laici di ciò che fa nella sua vita privata, neppure di ciò che qualcuno chiamerebbe "peccati".

La questione, in questo caso, è ben diversa. Non stiamo parlando di peccati ma di abusi sessuali, ovvero delitti. Se ciò per cui viene accusato si rivelasse vero, Rupnik non avrebbe commesso degli "atti impuri" con "persone consenzienti" ma le avrebbe costrette ad avere rapporti sessuali. Questo va detto con chiarezza perchè a forza di etichettare tutto con la parola peccato, anche ciò che non lo è, rischiamo davvero di giustificare qualunque cosa. Ciò avviene anche perché non abbiamo affatto il senso del peccato, difatti non ci rendiamo conto di quanto sia grave agli occhi di Dio la mercificazione dell'altro, lo sfruttamento della relazione, l'assenza di carità e verità nei confronti del fratello, ecc...


Jože Roblek sulla sua pagina Facebook scrive:

«Il caso Rupnik è apparso di nuovo sui media.
Sullo sfondo c'è la lotta per distruggere Rupnik. Tutte le sorelle che fanno questo, quando lo calunniano e parlano dei suoi peccati, parlano della loro responsabilità, dei loro peccati. Che si vergognino. Spero che abbiano confessato i loro peccati e li abbiano mondati nel sacramento della riconciliazione molto tempo fa. Facendo questo in pubblico, si imbrattano e peccano ancora di più. Se ci fosse anche un po' dello spirito, della compassione e della misericordia di Gesù in loro, implorerebbero e pregherebbero di avere prima misericordia di loro, perché non sono migliori di Rupnik, perché sono anche grandi peccatori, che ora si considerano innocenti e si lavano le mani come Pilato, allora dovrebbero pregare per Rupnik, se hanno fede che la preghiera fa miracoli. Perciò, care sorelle, che apprezzo molto, fermate questa mescolanza di fango, che già puzza e inquina l'ambiente e avvelena i rapporti. Avete parlato molto e alla fine state zitte, perché con questo metodo non otterrete nulla davanti a Gesù, mostrerete solo quanto siete lontane da Gesù, che è venuto a salvare i perduti, i feriti, soprattutto i grandi peccatori. Vuoi dimostrare che sei giusto, come i farisei e gli scribi che si considerano giusti e innocenti, e attribuiscono i tuoi peccati niente meno che ad Adamo ad Eva, Eva al serpente, ecc. Pentiamoci: "Ora è il tempo della grazia e il giorno della salvezza", dice S. Paolo. Non ci salveremo con nessuna azione, tanto meno segnalando i peccati degli altri, perché siamo tutti peccatori, profondamente radicati nel male, come dice S. Paolo nel settimo capitolo della lettera ai Romani. «Non sono peccatore perché pecco, ma pecco perché sono peccatore», ripete spesso Papa Francesco. "Perché non faccio il bene che voglio, ma faccio il male che non voglio. Ma se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Allora scopro in me questa legge: quando voglio fare il bene, mi viene offerto il male. Poiché come uomo interiore acconsento volentieri alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che combatte contro la legge di Dio. mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. Sono miserabile! Chi salverà i miei corpi da questa morte? Grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Perciò con la mente servo la legge Dio, ma con la carne la legge del peccato» (Romani 7,19-25). Ciò che stiamo facendo ora nei media pubblici è irresponsabile e noi cristiani ci mettiamo in imbarazzo perché non viviamo il Vangelo e combattiamo solo per ragioni umane, che getteranno ancora di più l'altro nel fango. Vorrei concludere con le parole di Gesù: “Non giudicate e non sarete giudicati. Non giudicare e non sarai giudicato. Perdona e sarai perdonato. Dai, e ti sara dato; la misura buona, repressa, aspersa e versata sarà versata nel tuo grembo. Con la misura con cui misurate, vi sarà misurato» (Lc 6,37-38). Abbi pietà di noi, o Signore. Abbi pietà di noi».

È incredibile. Le parole di Jože Roblek sono di una gravità inaudita e la Compagnia di Gesù ha il dovere di prendere le distanze da queste affermazioni. Ciò che ci domandiamo è: Roblek insegna queste cose? Predica queste cose nei suoi ritiri? Probabilmente uno dei maggiori problemi della Compagnia di Gesù è proprio questa formazione - peraltro la medesima del Papa perchè è quella impronta nefasta di Pedro Arrupe - sulle questioni morali. Se si confonde il peccato con il delitto significa che siamo proprio arrivati alla fine. Infine, c'è da chiedersi come mai Roblek non parli in questi termini ogni volta che Hans Zollner parla di abusi.
view post Posted: 4/3/2024, 21:21 La mostra erotica omosessuale nella chiesa di Carpi - La stanza del peccato
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https://lanuovabq.it/it/una-mostra-blasfem...a-chiamano-arte

CARPI
Una mostra blasfema nella chiesa del vescovo. E la chiamano arte

Nella chiesa del museo diocesano di Carpi una mostra di un artista locale suscita reazioni indignate: blasfemi i quadri con Gesù, la Madonna e la Maddalena. La Bussola ha visto le opere, la guida ammette la provocazione. Ma c'è l'inganno dei curatori diocesani che spacciano per arte sacra dei sacrilegi. Il vescovo Castellucci dovrà risponderne.

ECCLESIA 04_03_2024

«Ma è proprio quella roba lì?». Il visitatore della mostra rimane interdetto quando vede il quadro posto ai piedi dell’altare maggiore della chiesa di Sant’Ignazio di Carpi. Sembra non voler credere ai suoi occhi. Lo guarda e lo riguarda, ci va vicino, lo scruta da una prospettiva diversa. Poi, meditabondo, tra lo scandalizzato e l’indignato, esclama a gran voce: «Ma è un rapporto orale!».

Come nella fiaba del “re nudo” anche a Carpi ci vorrebbero più persone disposte a chiamare le cose col loro nome invece di nascondersi dietro i lambiccamenti di supercazzole artistiche come quella che sta andando in scena da sabato al Museo Diocesano. Qui, proprio nella chiesa ancora consacrata di Sant’Ignazio, è stata allestita e inaugurata una mostra di un artista locale, tale Andrea Saltini (in foto).

Mostra che si chiama Gratia Plena e che ha l’ambizione di definirsi di arte sacra, anche se di sacro - visitare per credere - nei quadri esposti non c’è neanche una parvenza lontana. Né che molto religioso sembri l’artista stesso, che nell’intervista sul catalogo, intitolata Il dubbio come sistema di credenze, viaggia tra l’ateismo, la ricerca di spiritualità, la lotta col divino e la sua attrazione, in un miscuglio di idee, molte e pure confuse.

Il quadro che sta scandalizzando e indignando ritrae un Cristo in croce perfettamente riconoscibile dalla scritta INRI (che dà il nome all’opera in gesso, cera e argilla pigmentata) e dai segni dei chiodi sui piedi. Solo che davanti al Cristo c’è un uomo che ha il volto completamente rivolto verso le parti intime di nostro Signore (Dio ci perdoni l’ardire delle parole, ma quello è) che non è nemmeno rivestito di un misero straccio. La mano destra è nascosta dietro le cosce del Redentore, mentre la sinistra si allunga fino a premere il costato di Gesù.

Trattandosi di arte figurativa, anche se dallo stile urbano, a chiunque la guardi, l’immagine restituisce proprio quella cosa lì, che se applicata alla figura del Salvatore mette in moto nei sentimenti dei visitatori un'istintiva ripugnanza.

Ma come è possibile? Una fellatio in una chiesa e su un quadro che raffigura Gesù Cristo? In pochi minuti (l’inaugurazione è avvenuta alle 18.30 alla presenza dell’artista e dei curatori, tale don Carlo Bellini e Cristina Muccioli) l’immagine fa il giro della diocesi e anche oltre. Gira di chat in chat e arriva anche alla vista della Bussola.

Ieri mattina siamo andati a controllare armati di macchina fotografica, convinti che una spiegazione razionale dovrà pur esserci. Invece…

Invece, una volta entrati, siamo stati condotti nel tour della mostra, che occupa tutto lo spazio sacro della chiesa che è a pianta centrale, da una gentile e giovane guida, con il compito di illustrare le opere, descriverne le caratteristiche e soprattutto svelare che cosa l’immagine dovrebbe rappresentare secondo le intenzioni dell’artista.

Eh sì, il punto è proprio questo: trattandosi di arte contemporanea, il concettualismo ha la meglio su tutto, quindi tutto quello che si vede non è altro che un pretesto per dire tutt’altro, rappresentare ciò che nemmeno si sarebbe immaginato in un vortice cervellotico e astruso dove alla provocazione dell’artista si unisce l’inganno dei curatori nel voler rappresentare una cosa, ma dandole un significato diverso, cosicché il visitatore non sa se essere più ignorante perché non entra nel cervello dell’artista oppure più scemo perché non si è accorto di essere stato ingannato.

IL QUADRO “INRI”
Allora, arrivati al quadro INRI la spiegazione dataci dalla guida è la seguente: «Si tratta di Longino (il centurione ndr.) che schiaccia la costola di Gesù». Ora, a parte che il centurione la costola di Gesù la trafigge e non la schiaccia (come la mettiamo con la Scrittura “non gli sarà spezzato alcun osso”? ), ma queste licenze sono il minore dei problemi. Il punto è dove il presunto Longino mette la faccia. Proprio lì, nell’impensabile e ardito intimo.

Facciamo notare sommessamente alla guida che la vista offre tutt’altra idea di una semplice operazione di schiacciamento di costole. Qualcosa di sconcio, ad esempio, di blasfemo, di profondamente sacrilego. Lei sorride a denti stretti: «Bè, potrebbe… del resto quello di provocare è uno degli intenti dell’artista». Dunque, abbiamo la certezza che quell’immagine, pur volendo dichiaratamente rappresentare il centurione, potrebbe anche rappresentare nella provocazione di Saltini quell’atto lì che ci siamo stancati di immaginare.

Ovviamente è questa una delle tecniche dell’inganno che viene offerto agli ignari visitatori che, entrati in una chiesa, si aspettano di tutto, tranne lo choc: dire e non dire, dissimulare, lasciar intendere ma senza dichiarare, lasciar vedere ma senza indicare.

Ma come la mettiamo con le altre opere? A fianco del quadro INRI c'è un «omaggio dell'artista a Caravaggio»: Gesù è biondo ossigenato con indosso una tutina attillata da gay pride mentre a sorreggerlo ci sono dei personaggi svestiti. Perché? Sembra una Deposizione, ma Saltini ha chiamato il quadro Ascensione incurante evidentemente che per fare arte sacra debba esserci almeno una conoscenza elementare dell'iconografia cristiana.

IL QUADRO “GRATIA PLENA”
Si scopre che la volontà di provocare si ritrova anche in altri quadri. In Gratia Plena (foto), ad esempio, che dà il nome alla mostra, vediamo un trittico che raffigura una donna in tre sequenze che viene spogliata o comunque fatta oggetto di attenzioni morbose di uomini con in testa una specie di scafandro.

La spiegazione della guida, imbeccata dall’artista, è questa: «Il quadro raffigura la Vergine che viene spogliata dai farisei che vogliono indagare il suo concepimento virginale, ma in realtà lei si sta vestendo con un’armatura». Insomma, tra la folle pretesa di immaginarci la scena e la blasfema idea di una ispezione ginecologica, colpisce la sensualità della Madonna proposta, soprattutto nell’immagine centrale dove sono in evidenza le forme sinuose di un corpo che viene guardato con prurito misto a invasività.

Davvero un museo diocesano si merita di vedere rappresentata la Madonna con questo occhio da guardone? Davvero si può tollerare per un vescovo che dà il via libera ad una mostra in uno spazio sacro, che si insinuino dubbi sul concepimento virginale della Madonna prendendo a pretesto l'episodio inventato e assente nella Scrittura dell’ispezione farisaica nel suo corpo?

IL QUADRO “NOLI ME TANGERE”
Ambiguità e sguardo sempre rivolto a qualcosa di carnale sono anche nell’opera che raffigura una donna in intimo, da cui si vede chiaramente qualche nudità di gambe, braccia e parte del seno, che accoglie nel suo ventre un uomo lacero e quasi morente, anch’egli nudo. «Il quadro si chiama noli me tangere, che è la frase che Gesù dice alla Maddalena (non mi trattenere ndr.) però l’artista ha voluto raffigurare la lavanda dei piedi». Per la verità l’immagine non richiama né l’iconografia del Noli me tangere, dove il Cristo è risorto, né la lavanda dei piedi, come è ovvio constatare. Però il messaggio che se ne ricava unendo la vista e la descrizione fatta è quella di un Cristo che si abbandona tra le braccia della Maddalena quasi senza vita. Blasfemia? Follia? Giudichi il lettore.

Quel che è certo è che oltre che al puro gusto della provocazione, obbiettivo centrato da Saltini con queste opere, è chiaro che siamo di fronte anche ad un inganno proposto dall’artista e sposato dai committenti e promotori la mostra, cioè la Diocesi di Carpi.

L'arte figurativa può essere simbolica o allegorica, ma non può mai figurare l'opposto che dichiara. L’inganno nel quale si fa cadere il visitatore e pure il fedele consiste nella gravità di ripiegare il sacro evocando immagini pruriginose a cui si accosta una sessualità carnale e contro natura, al limite – nel caso della crocifissione – della violenza.

La pretesa dell’artista contemporaneo di obbligare lo spettatore ad entrare nel suo codice di linguaggio tutto soggettivo, sganciato da ogni tipo di razionale simbolico minimamente condiviso e codificato, è qualcosa di estremamente spaesante, oltre che disturbante i sensi di persone minimamente dotate di un po’ di raziocinio e sensibilità.

Davvero c’è bisogno che la Chiesa sposi operazioni di voyerismo pittorico capaci soltanto di profanare il sacro e turbare occhi e coscienza? Sarebbe interessante chiederlo all’artista, ma non abbiamo ricevuto risposta alla nostra richiesta. E forse anche al vescovo di Modena Erio Castellucci, che ha dato il via libera alla kermesse, forse senza neanche sapere di che cosa si trattasse.
view post Posted: 4/3/2024, 19:26 Bimba di 10 anni a scuola col niqab. Maestra convince genitori a coprirla solo col velo - Diritti civili
IPA_niqab_velo_islam

https://www.fanpage.it/attualita/bimba-di-...ia-la-polemica/

4 MARZO 2024
10:57
Bimba di 10 anni con il niqab in classe, la maestra chiede di scoprire il viso: scoppia la polemica
A Pordenone una bambina di 10 anni si è presentata in classe con il ‘niqab’, il velo islamico che nasconde corpo e volto. La maestra ha chiesto alla famiglia della bimba di lasciare scoperto il volto e il giorno successivo la piccola si è presentata senza velo sul viso. Intanto, sul caso è intervenuta la politica. “Fatto inaccettabile”, ha detto il segretario regionale della Lega del Fvg Marco Dreosto.
A cura di Eleonora Panseri

È scoppiata la polemica a Pordenone, dove una bambina di 10 anni, alunna di quarta elementare di una scuola della città, si è presentata in classe con il ‘niqab‘, il velo islamico che copre l'intero volto e il corpo di chi lo porta (lasciando scoperti solo gli occhi). La bimba è nata in Italia da una famiglia musulmana di origine africana.

A segnalare l'accaduto è stata la maestra della piccola che ha chiesto ai genitori che la bambina il giorno successivo si presentasse a scuola con il volto scoperto, come si legge su Pordenone Today che ha riportato la storia. Di fronte alla richiesta della docente, accolta positivamente dalla famiglia, l'alunna è arrivata in classe senza la parte superiore del velo.

Intanto, come riporta il Messaggero Veneto, nella scuola saranno svolti accertamenti sul caso e sono stati informati i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città che da anni lavorano per l'integrazione dei bambini e per il rispetto dei diritti dell'infanzia. Mentre la comunità islamica pordenonese ha accolto con scetticismo e preoccupazione la notizia.

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Sembra che infatti nella scuola elementare, molto frequentata da bambini e bambine di famiglie musulmane, vi siano già stati in passato casi simili. Il vicesindaco Alberto Parigi, assessore all'Istruzione, ha spiegato di non aver ricevuto segnalazioni al riguardo.

"In ogni caso farò subito accertamenti e se la notizia venisse confermata, il mio primo pensiero deve andare a una bambina costretta nel niqab", ha affermato, "Ha fatto bene la maestra a intervenire. Voglio sperare che tutti siano d'accordo sul fatto che nelle nostre scuole non si deve entrare velati, compresi coloro che invocano ogni giorno la laicità e l'emancipazione femminile".

Sul caso è intervenuto Marco Dreosto, il segretario regionale della Lega del Friuli-Venezia Giulia. "Il caso di una bambina di 10 anni che si è presentata con il niqab a scuola in una elementare di Pordenone è un fatto inaccettabile. Obbligare una bambina di 10 anni ad andare in classe con l’intero volto coperto, tranne gli occhi, contravviene alle più basilari regole del vivere comune, dei diritti fondamentali dei bambini e dell’identità femminile", ha detto il segretario.

"Una cosa è la libertà religiosa, un’altra invece è il fondamentalismo religioso imposto su bambine innocenti. Dopo questo e altri casi che sono già avvenuti, penso sia arrivato il momento che anche l’Italia prenda iniziative di vietare il niqab nelle scuole e nei luoghi pubblici, per il rispetto dei diritti delle donne e per la sicurezza pubblica. Ricordo come Francia e Belgio abbiano già vietato il niqab nei luoghi pubblici e anche l’Egitto, paese musulmano, abbia fatto la stessa cosa nelle scuole. Presenterò un’iniziativa in Parlamento in questo senso il prima possibile", ha concluso.

https://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/no...a6221b2cd2.html

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Bimba a scuola col niqab, la maestra le fa scoprire il volto
Avviati accertamenti, la Lega attacca, 'inaccettabile'

TRIESTE, 04 marzo 2024, 14:09

Redazione ANSA

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Bimba a scuola col niqab, la maestra le fa scoprire il volto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Bimba a scuola col niqab, la maestra le fa scoprire il volto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una bambina di dieci anni, immigrata di seconda generazione, è arrivata a scuola vestita con il niqab, grande velo di colore scuro che copre il corpo della donna lasciando soltanto una fessura per gli occhi.

E' accaduto a Pordenone. La maestra ha chiesto che la piccola tornasse in classe a volto scoperto, come di fatto è poi avvenuto.

Come riporta il Messaggero Veneto oggi in edicola a scuola saranno svolti accertamenti sul caso e sono stati informati i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città che da anni lavorano per l'integrazione dei bambini e per il rispetto dei diritti dell'infanzia. La comunità islamica pordenonese ha accolto con scetticismo e preoccupazione la notizia.

il senatore e segretario della Lega Fvg Marco Dreosto attacca: "è un fatto inaccettabile. Obbligare una bambina di 10 anni ad andare a scuola con l'intero volto coperto, tranne gli occhi, contravviene alle più basilari regole del vivere comune, dei diritti fondamentali dei bambini e dell'identità femminile. Una cosa è la libertà religiosa, un'altra invece è il fondamentalismo religioso imposto su bambine innocenti".

"Dopo questo e altri casi, penso sia arrivato il momento che anche l'Italia prenda iniziative per vietare il niqab a scuola e nei luoghi pubblici, per il rispetto dei diritti delle donne e per la sicurezza pubblica. Ricordo come Francia e Belgio abbiano vietato il niqab nei luoghi pubblici e anche l'Egitto, paese mussulmano, ne abbia vietato l'uso a scuola. Presenterò un'iniziativa in Parlamento in questo senso il prima possibile", conclude Dreosto.



https://www.ilgazzettino.it/nordest/porden...so-7973838.html

Il caso Niqab a scuola segnalato dai genitori dei compagni di classe della bambina: «Gestito bene dalla maestra»

Lunedì 4 Marzo 2024
Il caso Niqab a scuola segnalato dai genitori dei compagni di classe della bambina: «Gestito bene dalla maestra»
PORDENONE - «Siamo stati noi a rendere nota la vicenda della bimba che si è recata a scuola con il niqab». A parlare sono i genitori degli alunni della quarta elementare di Pordenone, al centro ora della vicenda che vede protagonista una compagna di classe dei loro figli che, la scorsa settimana, si era presentata in classe con il niqab, il velo della tradizione islamica che copre l'intero corpo lasciando scoperti solo gli occhi. «La maestra ha sempre agito con saggezza e anche con grande discrezione» continuano i genitori. «Questa bambina, originaria della Nigeria, è nata e cresciuta in Italia - hanno aggiunto - è bastato l'intervento della maestra perché il niqab venisse sostituito dall'hijab, normale foulard che copre i capelli e il collo delle persone adulte di sesso femminile.

Visto che quella mattina la bambina era già arrivata, e l'insegnante non voleva farle perdere la lezione, per quell'unico giorno è rimasta in classe con il volto coperto e per i compagni è stato una sorta di gioco. Dalla mattina seguente nessuno è mai più tornato sul discorso».
view post Posted: 4/3/2024, 11:06 Spagna. Crollano i matrimoni religiosi: solo il 16,6% negli ultimi 3 anni - Sondo o son desto?
Matrimoni civili e religiosi in Spagna
2013: 106.554 - 49.892
2014: 111.094 - 51.460
2015: 118.879 - 50.031
2016: 126.517 - 48.826
2017: 129.249 - 44.377
2018: 127.283 - 40.330
2019: 131.231 - 35.299
2020: 081.006 - 9.664
2021: 123.631 - 24.957
2022: 144.360 - 34.747





https://www-religionenlibertad-com.transla...&_x_tr_pto=wapp

Madrid, Asturie e Valencia rallentano un po' la vecchia libera; Catalogna, Paesi Baschi e isole, i peggioriIn dieci anni i matrimoni cattolici e in Spagna sono così crollati: e i dati per regione sono così eloquenti
Sposi, abiti, piscina, inviti e palloncini
Palloncini, piscina, tute, ma... Ti ha invitato? Foto di Álvaro CvG su Unsplash
FacebookTwitterTelegrammaLinkedinWhatsAppE-mailPJ Gines1 marzo 2024 13:42ETICHETTA:secolarismoMatrimonio
Nel 2013 è iniziato il Pontificato di Papa Francesco , al quale ha fatto seguito un Sinodo sulla Famiglia.

In Spagna, il decimo anniversario del pontificato è coinciso con un brutale calore di matrimoni religiosi (quasi tutti cattolici). Quell'anno, 1 matrimonio su 3 si svolse in Chiesa. Dieci anni fa, nel 2022, solo uno dei suoi cinque lo era.

In Catalogna, Paesi Baschi e Isole Baleari, solo 1 matrimonio su 10 avviene in chiesa. In Navarra, Asturie, Aragona e Castilla y León, 2 su 10. Solo in Andalusia ed Estremadura ha 3 su 10 .

[Vedi il cast per regione alla fine di questo articolo].

I matrimoni cattolici sono un'indicazione molto chiara della religiosità e della sua rilevanza sociale, soprattutto essere confrontati per regione. I dati delle indagini sono proiezioni statistiche, e soprattutto che i CSI dell'attivista socialista José Félix Tezanos sono inutili e inaffidabili .

Grafico di febbraio, differenze tra matrimoni religiosi e civili in Spagna dal 2013 al 2024

Grafico di febbraio, differenze tra matrimoni religiosi e civili in Spagna dal 2013 al 2024.

Matrimonio a 34 anni, senza pressioni da parte dei genitori

È utile misurare i matrimoni affinché siano registrati presso l'Istituto Nazionale di Statistica. In Spagna si sposano (cugini di primo grado), nella media, quando hanno 32 o 33 anni; gli uomini non hanno 34 o 35 anni. Non-vendor, non-lasciano condizionare da la miglia o dall'ambiente , non possono sposarsi e semplicemente convivere, con quasi gli stessi effetti giuridici. Scegli di sposarti liberamente e di celebrare il tipo di celebrazione.

Sono gli adulti in forza che fanno e figli e hanno deciso non come educare, che costruire la nuova generazione. La scelta tua dopo il matrimonio civile o religioso dice molto sulla tua vita religiosa. Il matrimonio religioso per cattolici poco o per niente praticanti, che era un importante ancoraggio 10 anni fa, sembra essere evaporato in quasi tutta la Spagna.

Possiamo utilizzare i dati del recente studio di Edgar Sánchez e TBS Education (dell'INE).

Un metro di servizio cristiano

Visualizza e modifica queste opzioni per regione e acconsenti a visualizzare lo streaming live dello schermo in queste aree. E la velocità con cui arriva l'altra regione viene cristianizzata .

Dobbiamo distinguere tra regioni che sono molto cristianizzate, come lo erano solo dieci anni fa, e regioni che sono state cristianizzate dallo Stato allo stesso ritmo in questo decennio.

Matrimonio civile e religioso in Spagna, da INE, dal 2013 al 2022, percentuale e assoluto

Utilizzando la percentuale di calore dei matrimoni tra gatti come indicatore del servizio cristiano, in un decennio abbiamo visto un calore clamoroso in Cantabria (21 punti in meno), La Rioja, Estremadura e Galizia (20 punti in meno), Castilla y León (19 punti in meno), meno), Aragona (17 punti in meno), Navarra, Murcia, Castilla La Mancha e Andalusia (16 punti in meno) e Paesi Baschi (14 punti in meno).

Il cattolicesimo in tutta questa regione è stato molto scarso rispetto alla media del Paese durante questo Pontificato (la media dei matrimoni cattolici perderà 13 punti percentuali).

Quattro aree specifiche e molte diverse hanno fatto meglio della media:

- la Comunità Valenciana, con tutto questo tempo alla guida del cardinale Cañizares, un'intensa devozione popolare e un governo di sinistra meno ostile; dal 25% dei matrimoni cattolici si sale al 14%; Non è una cosa entusiasmante, ma nel quartiere di Murcia, caratterizzato da una grande religiosità popolare, il caldo è quasi doppio.

- Asturie: Pastorata dall'Arcivescovo Jesús Sanz, diocesi-regione molto invecchiata, che perde popolazione; dal 30% dei matrimoni cattolici si sale al 19%; Sì, perdi un terzo del tuo matrimonio, ma nell'altro ambito perdono il 40 e il 50% di quello che hai avuto;

- Regione di Madrid (diocesi di Madrid, Getafe e Alcalá): aumenta da 32 a 23,9 punti, mentre la maggior parte della regione aumenta da 16 a 20 punti. Grazie al suo peso demografico, aiuta aiuta a femare il collasso a livello statistico.

- Catalogna, Baleari e Canarie: il loro calo è piccolo in punti, ma poiché 10 anni fa non c'erano quasi matrimoni cattolici, in percentuale è un forte calo: se la Catalogna passa dal 17% al 10%, significa perdere di più di Un terzo dei loro matrimoni cattolici , che già erano pochi.

L'affondamento della Castiglia, della Galizia, dell'Estremadura...

Stupirsi della rapida cristianizzazione di quasi tutta la Spagna in questo decennio è un esercizio di realismo, ma non aiuta molto a trovare soluzioni. C'è stato un grande declino dove si poteva scendere molto , cioè dove ai tempi di Benedetto XVI e della GMG del 2011 molti si posavano ancora in Chiesa: Estremadura, entrembe le Castiglia, Galizia, perfino Navarra e Paesi Baschi.

Sono passati dieci anni da quando la Galizia perse 2 matrimoni cattolici su 3 , tra Paesi Baschi, Cantabria e La Rioja e non perse il traguardo .

Anche Castilla y León e Navarra perdonano quasi il gol . Erano tutte regioni considerate dotate di una forte e tradizionale religiosità, con una forte base rurale (anche nel mondo rurale, invecchiando, non si generano molti matrimoni, come invece avviene).

C'è chi punta il dito solo contro la cristianizzazione di aree dove sono presenti forti ideologie nazionaliste ( Catalogna, Paesi Baschi, Navarra -Bildu e Geroa Bai aggiungono il 30% dei voti- e ora entrerebbe anche la Galizia , con il 31% del voto nazionalista galiziano della sinistra).

Ma sebbene in molte persone il nazionalismo funzioni como una “religion stitutiva” e occupi lo spazio della religione nell'anima, nellamente e nel tempo, ciò non dovrebbe nascondere la dilagante cristianizzazione di altri ambiti. Insistiamo: in soli 10 anni, l'Estremadura ha perso il 40% dei matrimoni cattolici , Castilla y León quasi al traguardo, e Murcia, Castilla la Mancha e Andalusia in 16 punti. Questo non è l’effetto di alcun nazionalismo.

Evangelizzare lontano e accompagnare la copia cristiana

In un contesto del genere, sembra che la Chiesa, più che mai, deve sempre impegnarsi di più nell'evangelizzazione: sono pochi e matrimoni cattolici perché sono pochi e cattolici praticanti e convinti .

D'altra parte, il Sinodo sulla Famiglia del 2014 ha insistito sulla necessità dell'accompagnamento e dei fidanzati che vengono nelle parrocchie per i coniugi (e dopo essersi sposati). La Relazione finale del Sinodo ha utilizzato la parola “accompagnare” e “accompagnamento” quasi 40 volte.

Quando lo ha detto il Sinodo, la Chiesa spagnola ha trovato il modo di accoglierne 50mila copie. Oggi è “più facile”: basta accompagnare 35.000 nuove copie all'anno .

Moglie e marito sposati con matrimonio cattolico, foto di Josh Applegate su Unsplash

Un matrimonio cattolico con il Messia; In alcune regioni della Spagna la percentuale è inferiore al 30% della copia; In Catalogna, Paesi Baschi, Isole Canarie, Baleari... solo il 10% è compreso. Solo 10 anni fa era molto diversificato.

Possiamo visionarlo con qualsiasi diocesi che coincide con la comunità autonoma:

- L'archivescovo di Oviedo, affiliato al milione di anime che vivono nelle Asturie, nel 2022 si troverà in modalità “accompagnamento” di 670 copie; Se ricevete personalmente 13 copie di ogni giorno, ad esempio, con una merenda, potreste ritrovare i nove membri della famiglia che si sono formati quell'anno;

- Se visiti Maiorca, Minorca e Ibiza, potrai visitare per trovare le 570 copie cristiane che si sposeranno tra un anno (data del 2022);

- Il supermercato di Santander si trova a soli 330 esemplari (dovrai fare uno spuntino per 6 ore al giorno ); Quello di Logroño deve servire solo 225 copie tutto l'anno ( 4 giorni ciascuno, in modo che gli ospiti siano invitati a soggiornare a casa tua ); l'arcivescovo di Pamplona a 440; Il vescovo di Murcia avrebbe moto più lavoro, con 1.500 coppie all'anno.

Accompagnare da vicino le coppie non è un compito titanico quando le coppie che si posano cominciano ad essere così poche.

Riguardo all'accompagnamento, il Sinodo ha stabilito: «L'accompagnamento richiede sacerdoti appositamente formati , nonché l'istituzione di centri specializzati dove sacerdoti, religiosi e laici imprino a prendersi cura di ciascuna famiglia, con particolare attenzione a coloro che sono in difficoltà» (paragrafo 77). ).

E anche: « Va migliorata la catechesi prematrimoniale – a volte povera di contenuti – que è parte integrale della pastorale ordinaria” (paragrafo 57).

E ancora: «Itinerari di preparazione al matrimonio sono proposti dalla capacità di accogliere la prima coppia di figli e il primo anno di vita matrimoniale, valorizzando il ministero coniugale. Una pastorale che favorisca i rapporti personali aiuterà alla graduale apertura delle menti e dei cuori alla pienezza del disegno di Dios» (par. 58).

Percentuale di matrimoni religiosi nel 2022 per regione (e in riduzioni fino al 2013)

Media spagnola 19% (-13 punti)

Paesi Baschi 10 % (meno 14 punti)
Catalogna 10 % (meno 7)
Isole Baleari 11 % (meno 8)
Galizia 13 % (meno 20)
Isole Canarie 13 % (meno 10)
Comunità Valenciana 14 % (meno 11)
Cantabria 15 % (sotto ventuno)

Navarra 19 % (meno di 16 punti)
Asturie 19 % (meno di 11 punti)
La Rioja 19 % (meno di 20 punti)
Aragona 21 % (meno di 17 punti)
Castilla y León 22 % (meno di 19 punti)
Madrid 23 % (meno di 9 punti) ) ) )
Murcia 25 % (sotto 16 punti)

Castilla La Mancha 28 % (meno di 16 punti)
Andalusia 28 % (meno di 16 punti)
Estremadura 29 % (meno di 20 punti)

Regioni spagnole, ordinate nell'ordine più alto dei matrimoni religiosi (dal 2013 al 2022, in punti percentuali sul totale dei matrimoni)

Media Spagna : 13 punti in meno

Cantabria: 21 punti in meno
La Rioja: 20 punti in meno
Estremadura: 20 punti in meno
Galizia: 20 punti in meno
Castilla y León: 19 punti
Aragona: 17 punti Navarra: 16 punti Murcia: 16 punti Castilla
La Mancha: 16 punti Andalusia : 16 punti Paesi Baschi: 14 punti Comunità Valenciana: 11 punti Asturie: 11 punti Isole Canarie: 10 Madrid: 9 punti Catalogo: 7 Isole Baleari: 8 punti in meno
view post Posted: 3/3/2024, 17:20 Cercasi preti. Annunci di lavoro nella Germania spretata - Attualità
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https://katholisch.de/artikel/51206-bistum...-stellenanzeige

SEI MASCHIO E CERCHI UNA FORMAZIONE SPECIFICA?
La diocesi cerca candidati al sacerdozio tramite annunci di lavoro
PUBBLICATO IL 20 FEBBRAIO 2024 ALLE 10:59


DRESDA - Il numero dei candidati al sacerdozio in Germania è diminuito notevolmente negli ultimi decenni. La diocesi di Dresda-Meißen cerca ora di attirare persone interessate alla formazione sacerdotale con un insolito annuncio di lavoro.

Sei maschio, hai almeno 20 anni e cerchi una formazione specifica che ti garantisca un contratto di lavoro a tempo indeterminato? Allora l' attuale annuncio di lavoro della diocesi di Dresda-Meißen potrebbe fare al caso tuo. La diocesi della Germania dell'Est invita attualmente gli uomini - sì, solo gli uomini - a presentare domanda per la formazione sacerdotale a partire dall'autunno con un insolito annuncio sul suo sito web. Ciò è ancora possibile fino al 2 aprile.

"Chi vuole diventare sacerdote deve essere innanzitutto un 'uomo di Dio'"

Tuttavia, oltre all’età e al sesso, ci sono alcuni altri requisiti per iniziare la formazione. Secondo la diocesi, candidarsi al sacerdozio richiede “la disponibilità a servire il popolo di Dio, un'alta consapevolezza della dignità e della vocazione di ogni cristiano conferita dal battesimo, la capacità di vivere con spirito di interiorità, resilienza, gioco di squadra e comunicativo essere". Inoltre sono richiesti un diploma di scuola superiore e, idealmente, un anno di pratica o un diploma di scuola secondaria e una formazione professionale completata.

La formazione per diventare sacerdote riguarda il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo, continua la diocesi - e usa una citazione del defunto ex Papa Benedetto XVI. (2005-2013): “Chi vuole diventare sacerdote deve essere innanzitutto un 'uomo di Dio', come dice san Paolo”. La formazione serve alla “maturazione spirituale e umana” e all'esame intellettuale della fede. Il periodo standard di studio è di cinque-sei anni, seguito da un corso pastorale di tre anni. “Prevede la preparazione all'ordinazione diacono e sacerdote e il primo anno come cappellano”, spiega la diocesi. Il corso, tra le altre cose, approfondirà le competenze nella cura pastorale e nella leadership comunitaria e metterà in pratica i compiti liturgici.

Il numero dei candidati al sacerdozio è diminuito notevolmente

Gli interessati sono invitati a registrarsi per un colloquio di orientamento presso il Dipartimento delle Risorse Umane dell'Ordinariato Vescovile di Dresda. Dopo questa conversazione, verrà presa la decisione se può iniziare un processo di candidatura. La diocesi fornisce anche informazioni sulla cartella di domanda: la cartella dovrà contenere, tra l'altro, una lettera di domanda e un curriculum vitae dettagliato dal quale si evinca “l'origine e la partecipazione alla vita ecclesiale e sociale”. Sono inoltre richiesti il ​​certificato di battesimo e di cresima, il certificato parrocchiale del parroco familiare, i certificati scolastici e professionali nonché le referenze del clero o dei rappresentanti della comunità.

Negli ultimi decenni il numero dei candidati al sacerdozio e quindi anche dei sacerdoti in Germania è diminuito notevolmente. Mentre negli anni '70 e '80 il numero di candidati accettati superava talvolta i 700 all'anno, nel 2021 sono stati accettati solo 72 candidati, di cui 56 candidati sacerdoti diocesani e 16 candidati sacerdoti religiosi. (stz)

www.dbk.de/fileadmin/redaktion/Zah...n_1972-2022.pdf

Nuovi ingressi in seminario - diocesani - religiosi
2022 48
2021 56 16 72
2020 54 16 70
2019 62 14 76
2018 70 44 114
2017 85 57 142
2016 103 53 156
2015 96 73 169
2014 110 84 194
2013 112 71 183
2012 128 59 187
2011 146 40 186
2010 127 51 178
2009 157 58 215
2008 179 64 243
2007 201 69 270
2006 211 53 264
2005 188 53 241
2004 165 45 210
2003 193 46 239
2002 200 42 242
2001 203 48 251
2000 211 55 266
1995 217 62 279
1990 351 119 470
1985 628 167 795
1980 494 148 642
1975 452 114 566
1972 348 108 456
view post Posted: 3/3/2024, 11:15 Battipaglia. Maxi rapina al parroco, ferito don Mirco Vitale - Attualità
https://www.facebook.com/giornalistaermini...BsujadoiLvWqpcl

Erminio Cioffi
3 marzo 2024 alle ore 9:12
È accaduto nella serata di venerdì nella chiesa di San Gregorio VII, nel quartiere Sant’Anna dopo la santa messa.
Il parroco Don Michele Olivieri insieme al vice Don Mirco Vitale si è recato nel suo appartamento. Avvicinandosi ha sentito odore di bruciato e un brusio provenienti dall’abitazione. Insospettitosi, ha cercato di aprire la porta poi risultata chiusa dall’interno.
Volendo accedere da un altro ingresso, i due parroci sono stati sorpresi ed aggrediti da quattro ladri che parlavano con un accento straniero.
I sacerdoti sono stati colpiti con un piede di porco alla spalla ed alla mano.
I quattro, poi, sono fuggiti a bordo di un’auto all’interno della quale ad attenderli c’era un quinto complice. Ingente il bottino contenuto all’interno della cassaforte che è stata aperta con un flex, circa 30mila euro, somma frutto di donazioni e destinata ad azioni benefiche.

https://cronachesalerno.it/2024/03/02/batt...no-30mila-euro/

Battipaglia, ladri aggrediscono parroci e rubano 30mila euro
2 Marzo 2024

Attimi di paura a Battipaglia nella serata di venerdì. Nella chiesa di San Gregorio VII, nel quartiere Sant’Anna, era in corso la santa messa con relativa Via Crucis che si è svolta all’interno. Al termine, il parroco Don Michele Olivieri insieme al vice Don Mirco Vitale si è recato nel suo appartamento.

Avvicinandosi ha sentito odore di bruciato e un brusio provenienti dall’abitazione. Insospettitosi, ha cercato di aprire la porta poi risultata chiusa dall’interno. Volendo accedere da un altro ingresso, i due parroci sono stati sorpresi da quattro ladri, di chiara origine straniera dato l’accento, che si davano alla fuga. Don Michele e Don Mirco, a questo punto, sono stati aggrediti. Il primo con un colpo di piede di porco alla spalla sinistra, il secondo alla mano destra cercando di afferrare il borsone che uno dei malviventi aveva con sé. Per il giovane prete, la prognosi è di tre giorni a causa della ferita al dito. I quattro, poi, sono fuggiti a bordo di un’auto, poi scoperta rubata, all’interno della quale ad attenderli c’era un quinto complice. Ingente il bottino contenuto all’interno della cassaforte che è stata aperta con un flex, da qui l’odore di bruciato avvertito da Don Michele.

Circa 30mila euro, somma frutto di donazioni e destinata ad azioni benefiche, che i ladri hanno trovato nella cassaforte e che hanno portato via. Secondo i racconti, i quattro ladri avrebbero impiegato circa dieci minuti per compiere il furto. Sul caso, indagano gli uomini della Polizia di Stato agli ordini del comandante Giuseppe Fedele. Gli agenti hannio acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in loco sia all’interno che all’esterno della chiesa e dell’abitazione del parroco. Insomma, continua a Battipaglia come su tutta la Piana del Sele l’ondata di violenza e di crimini perpetrati tanto ai danni di privati cittadini quanto di attività commerciali. Non sono esenti nemmeno gli ecclesiastici come nel caso della chiesa di San Gregorio VII.

Arturo Calabrese

https://www.ilfattovesuviano.it/2024/03/co...orte-del-prete/

Colpo da 35mila euro in parrocchia, svuotata la cassaforte del prete
Da Matteo Trione -03/03/2024

Nella serata di venerdì, la canonica della chiesa di San Gregorio VII a Battipaglia è stata teatro di un audace colpo, con almeno quattro ladri che sono riusciti a portare via un bottino di circa 35mila euro. Gli intrusi hanno preso di mira lo studio del parroco, riuscendo a forzare la cassaforte e a svuotarla completamente. Il parroco e il vice parroco, udendo dei rumori sospetti, hanno cercato di accedere alla stanza, ma i malviventi l’avevano bloccata dall’interno, permettendo loro di agire indisturbati. Dopo aver incontrato questa resistenza, i sacerdoti hanno cercato un’altra via d’accesso e si sono imbattuti nei ladri mentre stavano cercando di fuggire. Il vice parroco ha tentato di fermarli, ma è rimasto colpito al volto da uno dei criminali, riportando una prognosi di tre giorni.

Gli agenti del commissariato di Polizia di Battipaglia, guidati dal vice questore Giuseppe Fedele, stanno attualmente conducendo indagini per individuare gli autori di questo colpo. Vengono analizzate le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, che potrebbero fornire elementi utili per le indagini.
view post Posted: 2/3/2024, 11:04 Battipaglia. Maxi rapina al parroco, ferito don Mirco Vitale - Attualità
Disse Gesù: "vendi ciò che hai e dallo ai poveri". Oppure "tienilo in cassaforte?"

VitaleMarco800x800
Don Mirco Vitale

www.lacittadisalerno.it/cronaca/20...acerdote-ferito

Battipaglia, maxi-furto in parrocchia: sacerdote ferito
I cinque malviventi, il sesto faceva il palo, hanno svaligiato la cassaforte
Battipaglia, maxi-furto in parrocchia: sacerdote ferito
Maxi-furto in parrocchia a Battipaglia. Una banda di ladri ha svaligiato la cassaforte nella casa canonica della chiesa “San Gregorio VII”, nel cuore del rione Sant’Anna, e poi s’è data alla fuga, ferendo un sacerdote. I malviventi, probabilmente sei, hanno agito intorno alle 20:30, mentre in chiesa era quasi finita la celebrazione della via Crucis quaresimale. I malviventi si sono introdotti nella casa canonica attraverso la scalinata in ferro all’esterno dell’abitazione, che conduce alla terrazza sulla quale svetta il campanile. Hanno scardinato la porta in ferro della casa canonica, che affaccia sulla torre campanaria della chiesa, e si sono introdotti all’interno dell’abitazione.

Sono andati verso la cassaforte, distrutta con un flex, e l’hanno svuotata, impadronendosi d’ingenti somme della parrocchia – ancora in corso la quantificazione – e degli effetti personali del parroco. Proprio il curato, don Michele Olivieri, è sopraggiunto mentre i ladri avevano concluso l’opera: gli hanno chiuso in faccia la porta di casa sua. Nel frattempo i cinque malviventi – il sesto faceva da palo – si sono dati alla fuga attraverso il piazzale dell’oratorio. Il viceparroco, don Mirco Vitale, s’è lanciato all’inseguimento dei banditi, ed era quasi riuscito ad agguantare uno dei borsoni all’interno dei quali i ladri avevano stipato il danaro: il bandito, di tutta risposta, lo ha colpito ferendolo. Il giovane sacerdote è stato accompagnato in pronto soccorso all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia: ha rimediato delle lesioni a un dito. Nel frattempo i malviventi si sono dileguati a bordo di una vettura di colore scuro.

Sul posto sono sopraggiunti gli agenti del locale Commissariato della polizia di Stato, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele, poi coadiuvati dagli uomini della Scientifica. Dovrebbero essere ausiliati pure dai poliziotti della Squadra mobile della Questura di Salerno.

Pubblicato il 2 Marzo 2024


www.salernonotizie.it/2024/03/02/b...isce-sacerdote/

Battipaglia, banda di ladri svaligia la cassaforte della parrocchia e ferisce sacerdote
2 Marzo 2024

Banda di ladri in azione nella casa canonica della chiesa “San Gregorio VII”, nel cuore del rione Sant’Anna, a Battipaglia.

Ha svaligiato la cassaforte della parrocchia – come riporta il sito web lacittadisalerno.it – ha ferito un sacerdote e poi s’è data alla fuga.

I malviventi, probabilmente sei, hanno agito in serata mentre in chiesa era quasi finita la celebrazione della via Crucis quaresimale.

I malviventi si sono introdotti nella casa canonica attraverso la scalinata in ferro all’esterno dell’abitazione, che conduce alla terrazza sulla quale svetta il campanile. Hanno scardinato la porta in ferro della casa canonica, che affaccia sulla torre campanaria della chiesa, e si sono introdotti all’interno dell’abitazione.

Sono andati verso la cassaforte, distrutta con un flex, e l’hanno svuotata, impadronendosi d’ingenti somme della parrocchia – ancora in corso la quantificazione – e degli effetti personali del parroco.

Il viceparroco s’è lanciato all’inseguimento dei banditi, ed era quasi riuscito ad agguantare uno dei borsoni all’interno dei quali i ladri avevano stipato il danaro: il bandito, di tutta risposta, lo ha colpito ferendolo.

Edited by pincopallino1 - 3/3/2024, 11:15
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