Laici Libertari Anticlericali Forum

Posts written by Laicometa

view post Posted: 11/8/2016, 17:37 Denunciato il parroco di Baronissi - Attualità
Parroco di Baronissi denunciato. Fuochi d'artificio alle sei del mattino

http://www.occhiodisalerno.it/cronaca/denu...o-di-baronissi/

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BARONISSI. Stando a quanto riporta il quotidiano “Metropolis”, sono in netto aumento il numero di persone che han deciso di denunciare il parroco di Aquamela ed i Comitato organizzatore della festa di San Domenico a causa dell’esplosione di un’ingente quantitativo di fuochi d’artificio alle sei del mattino della domenica scorsa. Ieri, una 38enne si è recata presso la stazione dei Carabinieri di Baronissi per presentare un esposto ne quale si spiega che è stata costretta a subire non pochi disagi grazie al pedissequo e perpetuante fragore dello spettacolo pirotecnico.

Appena altri residenti sono venuti a conoscenza di questa decisione, diverse persone, presenti persino da altre frazioni, sono pronte a denunciare il parroco della Chiesa di San Pietro ad Aquamela, don Massimo Del Regno, la Forania, Enrico Agovino, oltre che i componenti il Comitato organizzatore della festa patronale.

Ieri i seguaci di don Massimo Del Regno si sono schierati dalla sua parte, sottolineandone l’impegno da sempre profuso in maniera disinteressata sul territorio, dichiarandosi anche pronti a intercedere con chi ha presentato la denuncia.

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view post Posted: 11/8/2016, 17:29 Sputano sul crocifisso? - Attualità
Sputano sul crocifisso?

No, ma io sputerei volentieri sui giornalisti che di fare informazione se ne infischiano bellamente!

www.butac.it/sputano-sul-crocifisso/

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Islam sfrontato: vanno in chiesa e sputano sul Crocefisso

Questo uno dei tanti titoli apparso ieri l’altro su svariate testate online (ma anche stampate). Ci sono voluti cinque minuti di ricerca per trovare la smentita del parroco pubblicata su altre testate:

«Nessuno ha sputato sul crocifisso che sta subito dopo l’entrata e non ho presentato alcuna denuncia. Certo, sono stanco di gesti irrispettosi, ho chiesto ai carabinieri in pensione dell’Associazione di dare un’occhiata anche alla chiesa. Qui passano migliaia di turisti al giorno e vedo davvero poche volte transitare poliziotti, carabinieri o vigili, che sono concentrati in Piazza, così ho chiesto a loro se potevano tenere sotto controllo la chiesa».
Ma gli articoli che sostengono che i fatti sono avvenuti anche a distanza di 24 ore non sono stati eliminati o corretti. Redazioni in vacanza o la solita voglia di dare addosso allo straniero? Io ritengo che si tratti della seconda. Quello che mi lascia allibito è che nessuno dei commentatori ad oggi abbia linkato le smentite del parroco. Ma la domanda che mi viene spontanea è: ma chi ha scritto l’articolo che sostiene la bufala ha fatto qualche minimo sforzo giornalistico? Ha chiamato la curia? Ha cercato il parroco? O siamo davanti al solito caso di comunicato stampa copia e incolla diffuso da qualche partito vicino alle redazioni in questione e quindi pubblicato senza fare la benché minima verifica?

Questo il racconto pubblicato su il Giornale:

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A raccontarlo il parroco don Massimiliano D’ Antiga che ha informato la curia e ha chiesto ai carabinieri di tutelare il tempio. Dopo il gesto, le islamiche si sono allontanate confondendosi tra i turisti. L’ultimo episodio, invece, sabato mattina, sempre nella chiesa di San Zulian. Due giovani orientali, dopo aver assistito alla funzione religiosa celebrata dal parroco, si sono messi in fila con i fedeli per ricevere la Comunione. Dopo averla presa, hanno sputato, davanti agli occhi del parroco e degli altri presenti, la particola, allontanandosi dalla chiesa in fretta.
La domanda è: a raccontarlo a chi? Non alla giornalista, visto che su un’altra testata lo stesso parroco smentiva i fatti, spiegando meglio le cose:

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La chiesa spesso è invasa da comitive: uomini in pantaloni corti e donne in canottiera, certamente non musulmani, ma anche loro con poco rispetto per il luogo sacro. Il crocifisso, semplice in legno scuro, è proprio di fronte all’entrata, chi entra se lo trova proprio davanti.

«Succede spesso», prosegue don Massimiliano, «che entrano gruppi di musulmani, donne velate e uomini con la barba, si piazzano davanti al crocifisso e si fanno fotografare o riprendere magari compiendo gesti poco rispettosi, oltraggiosi, fanno le corna, ridacchiano e così è successo l’altro giorno per quel gruppo di donne, che quando è arrivato il custode se ne sono andate velocemente. Nessuno, però, le ha viste sputare».

Lo sputo allora da dove arriva? Da un altro racconto di qualche giorno prima:

Così, è accaduto anche con quei due giovani orientali sabato mattina. È sempre il sacerdote che racconta: «Sono entrati durante la celebrazione dell’Eucarestia, distribuivo ai fedeli le particole. Si sono messi in fila anche loro, ma avevo capito che c’era qualcosa che non andava, quando è stato il loro turno ho spezzato una particola e ho messo nella loro bocca soltanto un piccolo pezzo». Si sono allontanati ridendo e allora alcune fedeli si sono avvicinate ai due e hanno chiesto spiegazioni, hanno insistito perché restituissero quello che avevano in bocca, ma loro lo hanno sputato per terra e se ne sono andati»
Quindi due orientali, secondo la testimonianza del parroco, avrebbero sputato, su richiesta, l’ostia che avevano ricevuto durante l’eucarestia. Ma evidentemente il racconto fatto così non era abbastanza forte per i lettori de Il Giornale, serviva il musulmano da dare in pasto alla folla. Perché soffiare sull’odio religioso è un ottimo sistema per raccogliere voti e lettori, dare ad intendere ai propri follower che gli unici irrispettosi sono i musulmani fa bene alle vendite e ai partiti supportati.

Tanto scandalo per il titolone sulle “tre cicciottelle” del Quotidiano Nazionale, direttore della sezione sportiva rimosso, ma quando si tratta di razzismo e xenofobia, visto che non tocca gli italiani stanno tutti zitti.

Vergognatevi, non meritate di fare il mestiere più bello del mondo, portare la vera informazione nelle case di chi vi legge, siete solo scribacchini che copiano su direttive dell’editore, il tutto pur di metter in calce la vostra bella firma che vi permette di dire che siete giornalisti, ma i giornalisti quelli veri vorrebbero seriamente sputarvi in un occhio.

maicolengel at butac punto it
view post Posted: 11/8/2016, 17:06 Torture, suicidi, abusi, beni spariti. Bergoglio decapita Francescani dell'Immacolata - Attualità
Padre Manelli indagato per truffa, falso, violenza sessuale e maltrattamenti

http://www.farodiroma.it/2016/07/14/padre-...maltrattamenti/

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Padre Stefano Manelli, il fondatore della congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Avellino per i reati di truffa e falso. La notizia è stata pubblicata dal settimanale Giallo e ripresa dal Mattino, per il quale padre Manelli risulta indagato, sempre nell’ambito di una inchiesta avviata dalla Procura di Avellino, anche per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti.
L’inchiesta di natura finanziaria, affidata al pubblico ministero Fabio Del Mauro, che ha coinvolto il frate riguarda l’ingente patrimonio della congregazione: 59 fabbricati, 17 terreni, un impianto radiofonico e cinematografico, cinque impianti fotovoltaici e 102 autovetture per un valore di oltre 30 milioni di euro, nonché ingenti disponibilità finanziarie. Risorse affidate a due associazioni i cui vertici sono finiti sotto inchiesta insieme al frate.

Procede anche l’indagine per i presunti abusi sessuali, coordinata dal pubblico ministero Adriano Del Bene. Vittime di Manelli le suore dei vari conventi sparsi sul territorio e in particolare quello di Frigento dove il frate era recentemente tornato a dimorare (ma gli attuali superiori lo hanno allontanato ed ora si troverebbe in un convento ad Albenga).
Guardia di Finanza e Carabinieri stanno sentendo nelle ultime settimane decine di persone prima che le due inchieste vengano chiuse, ma i guai per il fondatore dei francescani dell’Immacolata, esautorato dalla Santa Sede nel 2013 con un provvedimento approvato prima da Benedetto XVI e poi da Papa Francesco, non finiscono qui: gli inquirenti indagano anche sulla morte di fra Mattew Lim, filippino di appena 30 anni, il cui cadavere fu ritrovato in un pozzo.


https://veritacommissariamentoffi.wordpres...cusa-di-truffa/

Convento degli orrori di Avellino: nuovi guai per il fondatore dei Francescani dell’Immacolata, già indagato per violenza sessuale e maltrattamenti

PER PADRE MANELLI ORA SPUNTA ANCHE UN’ACCUSA DI TRUFFA

Le nuove indagini riguardano l’immenso patrimonio della congregazione, che vale oltre 30 milioni di euro. Il Vaticano ha trasferito il religioso a 800 chilometri di distanza

Frigento (Avellino). “Padre Manelli è indagato per i reati di truffa e falso”. Si allarga lo scandalo che coinvolge padre Stefano Manelli, fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata, già indagato dalla Procura di Avellino per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti.

Le nuove indagini degli inquirenti questa volta riguardano l’ingente patrimonio della congregazione: 59 fabbricati, 17 terreni, un impianto radiofonico e cinematografico, 5 impianti fotovoltaici e 102 vetture, per un valore di oltre trenta milioni di euro, nonché ingenti disponibilità finanziarie.

Ricchezze affidate a due associazioni i cui vertici sono finiti sotto inchiesta insieme a padre Manelli, già accusato di violenza sessuale.

ORA VIVE IN CONVENTO IN LIGURIA

Non sono queste le uniche novità che riguardano padre Manelli. Nei giorni scorsi, infatti, il Vaticano con una lettera gli ha comunicato il suo immediato trasferimento in un convento di Albenga, lontano circa ottocento chilometri da Frigento, in provincia di Avellino.
Ma torniamo alle nuove accuse rivolte al fondatore di quello che, ormai, è tristemente noto come il “convento dell’Orrore”. L’inchiesta di natura economica e patrimoniale, avviata dalla Procura della Repubblica di Avellino, procede di pari passo con quella per i presunti abusi sessuali commessi da Manelli sulle suore rinchiuse in clausura nei vari conventi sparsi sul territorio e in particolare in quello di Frigento (Avellino) dove il frate aveva organizzato la direzione generale della congregazione riconosciuta dal Vaticano. In quest’ultimo filone di inchiesta come anticipato da Giallo alcuni mesi fa, anche una serie di morti ancor oggi avvolte nel mistero, sulle quali la magistratura irpina intende far luce. I guai per padre Manelli, esautorato nel 2013 dalla congregazione dei Francescani dell’immacolata nel 2013 con provvedimento approvato prima da Benedetto xvi, e poi da Papa Francesco, non finiscono qui.
Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti c’è la morte del frate filippino Matthew Lim, 20 anni, noto a tutti come fra Matteo, un probabile caso di omicidio. Il frate morì il 22 luglio del 2002 precipitando in un pozzo, che oggi è chiuso con un grande masso. Nonostante il frate avesse invocato aiuto con delle urla che sentirono in molti, morì annegato. La Procura avellinese in merito a questo “incidente” ha in mano l’importante testimonianza di una ex sorella, LT, che in una relazione finita in un corposo dossier nelle mani dei giudici afferma: “Ho conosciuto personalmente Fra Matteo: era una persona sorridente, solare. Prima che morisse mi rivelò sgomento: “Ci sono e si fanno cose che non vanno in questo Istituto”. Con lui nei giorni precedenti al suicidio parlava sempre un frate, uno dei quaranta nipoti di Manelli”. Ma quella del frate filippino non è l’unica morte sospetta avvenuta in quel convento: nel famoso dossier alcuni testimoni indicano almeno 5 casi di presunti “omicidi o suicidi strani”.

LA STRANA MORTE DEL COMMISSARIO

A questi si aggiunge anche la strana morte di padre Fidenzio Volpi, il Commissario Apostolico inviato da Papa Benedetto XVI per scoprire cosa accadeva nel convento degli orrori di Frigento. I suoi familiari hanno presentato alla Procura di Roma una dettagliata denuncia per omicidio volontario. Il frate morì il 7 giugno del 2015, ufficialmente a causa di un ictus da stress. Ma la verità potrebbe essere un’altra: Padre Volpi potrebbe essere stato ucciso.

L’ipotesi, fondata su alcune confidenze raccolte da persone a lui vicine, è che padre Volpi sia stato avvelenato lentamente, con piccole dosi di veleno somministrate giorno per giorno.

Questo terribile sospetto è stato confermato dal ritrovamento tra i capelli e la barba di padre Fidenzio di alcune particelle di arsenico, un potente veleno. Ma chi aveva interesse a eliminare padre Fidenzio? L’inchiesta della Procura di Roma potrebbe partire proprio dall’ultimo incarico di padre Volpi, ricevuto da Papa Benedetto XVI, che dice: “In data 11 luglio 2013 con decreto 52741/2012 nomino padre Fidenzio Volpi Commissario Apostolico dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata”. Un incarico che non era stato preso di buon grado da padre Manelli e i suoi seguaci che in tutti i modi cercarono di ostacolare il suo lavoro di verifica. Il giudice nel sequestrare le ricchezze dei Francescani dell’Immacolata il 26 marzo 2015 nominò come custode dei beni pignorati proprio padre Fidenzio. Il provvedimento scatenò le ire di chi aveva tutto l’interesse a gestire l’ingente patrimonio. Le stesse persone che, oggi, si ritrovano indagate per truffa.
view post Posted: 11/8/2016, 16:58 Sospeso don Andrea Giordano, accusò il vescovo di Biella di aver coperto un prete pedofilo - La stanza del peccato
Sospeso don Andrea Giordano, accusò il vescovo di Biella di aver coperto un prete pedofilo

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Don Giordano

www.quotidianopiemontese.it/2016/08...o/#.V6yfQiiLSUk


Don Andrea Giordano, il prete che denunciò tramite il suo blog il vescovo di Biella, Gabriele Mana, per aver coperto un prete pedofilo, condannato in Brasile e al quale Mana avrebbe affidato un incarico in diocesi a Biella, è stato sospeso dalle sue attività pubbliche di sacerdote. Lo comunica lo stesso Don Andrea, che sul suo blog ha deciso di pubblicare integralmente la raccomandata che lo sospende, ribadendo inoltre le sue accuse al vescovo Mana.

E’ ufficiale e provato , nella diocesi di Biella, il vescovo Gabriele Mana ha accolto protetto e nascosto un prete pedofilo condannato dalla giustizia brasiliana gli ha affidato un incarico in diocesi ma non lo ha sanzionato o sospeso mentre sospende un prete solo reo di raccontare il marcio del sistema . Di seguito vi allego, cari amici di Chiesa controcorrente , la lettera ufficiale e formale ( Raccomandata con ricevuta di ritorno , busta anonima )con cui il vescovo di Biella mi sospende per 6 mesi dal celebrare , confessare , conferire sacramenti e sacramentali e predicare , concedendomi la celebrazione privata . La pubblico perché come potrete leggere non contiene, esplicitato , il divieto di divulgazione né la richiesta di riservatezza e poi per trasparenza secondo le parole che Cristo ha rivolto ai fratelli come voi lo siete per me : “ ….. tutto ciò che ho udito dal Padre mio , l’ho fatto conoscere a voi “(Gv. 15,15 ) . Domani renderò pubblico per voi il decreto allegato alla lettera . In questi giorni preparerò un dettagliata relazione che invierò , a mia difesa , presso la Congregazione per il Clero , in fondo sono stato condannato e sanzionato senza essere mai stato sentito e mi aspetto ,come giusto che sia , di essere convocato per fare in modo che serenamente la verità emerga …… oggi però dopo avere ricevuto la seguente lettera mi sembra di avere capito che la mia parola di sacerdote di uomo , di cristiano , vale meno di quella di un vescovo e questo non è cristianesimo . Sono sempre stato convinto , per fede , che una situazione come questa , che vivo , fosse risolta sulla scorta di quanto afferma Gesù e che viene riportato da Matteo ( 18,15-17 ) : “ Se tuo fratello ha peccato contro di te ,va’ e convincilo fra te e lui solo . se ti ascolta , avrai guadagnato tuo fratello ,ma se non ti ascolta prendi con te ancora una o due persone , affinchè ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni .Se rifiuta d’ascoltarli ,dillo alla chiesa , e ,se rifiuta di ascoltare anche la chiesa sia per te come il pagano e il pubblicano . “ Credo che monsignore coprendo il reato di pedofilia abbia peccato contro la sua comunità e la Chiesa questo è un fatto. Circa il provvedimento che ha preso nei miei confronti , ritengo , sia più a suo danno che a mio soprattutto nell’anno del giubileo della misericordia . Quando ho finito di leggere lettera e decreto mi subito mi è venuto in mente ciò che il Cristo ha detto mentre veniva crocifisso : “ Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno “ .

Questa la raccomandata che comunica la sospensione.

Biella, 5 agosto 2016 preceduto dal n.ro di protocollo Caro don Andrea Giordano , ti scrivo per comunicarti un provvide mento “ disciplinare “ che vuole essere “ medicinale “ in vista di una piena e serena dedizione al ministero al ministero sacerdotale . Sono mosso dal desiderio di una piena comunione , come è stato nei 10 anni di accompagnamento e di discernimento vocazionale , prima della tua ordinazione . In quel tempo mi scrivevi : “ …. ho posto nelle sue mani le chiavi del mio cuore e la direzione della mia vita : la ricerca di Dio in me stesso e nei fratelli “ . E in un’altra occasione : “ …. Questo è il mio atteggiamento di fronte a lei : servizio totale di Dio ,per la sua gloria , per fare la sua volontà , servendo in obbedienza e in miltà la Madre Chiesa con la sua gerarchia ,confortato dalla speranza,animato dalla preghiera ….”. Il degrado del tuo comportamento con continue diffamazioni che riguardano la mia persona , numerosi e benemeriti sacerdoti e anche laici dediti alla testimonianza e al servizio hanno in questi anni compromesso il “ filiale rispetto e obbedienza “che hai promesso nel giorno dell’ordinazione e nel contempo minano la comunione ecclesiale . Sono stato sollecitato da sacerdoti e dai laici ad intervenire per arginare questa deriva . Ho pazientato a lungo , nel silenzio , pregando e sperando nel tuo ravvedimento . Anche il tentativo che ho fatto con lettera e colloquio successivo l’hai completamente distorto . Ho informato con tempestività sia personalmente sia per iscritto il Cardinale Prefetto e la Congragazione del Clero , ed ho avuto parere favorevole per l’intervento disciplinare . Ho convocato il Consiglio episcopale , il Collegio dei Consultori e i Vicari Zonali per esaminare la situazione ,ed ho avuto consenso unanime per questo mio provvedimento . In vista del bene del presbiterio e della stessa Diocesi , tenuto conto della incoerenza e della incompatibilità tra ciò che scrivi sul blog e l’esercizio del ministero ,ti notifico questo provvedimento disciplinare : Per sei mesi dal giorno 10 agosto 2016 al giorno 10 febbraio 2017 sei sospeso dall’esercizio pubblico del ministero . Ti revoco le seguenti facoltà: facoltà di celebrare in pubblico sacramenti e sacramentali, in specie la s.Messa con il popolo ; facoltà di ascoltare le confessioni ; facoltà di predicare in chiese e oratori o in occasioni di riunioni di fedeli . Rimane il diritto-dovere della celebrazione privata . Per la tua riflessione puoi rileggere i canoni del CIC 273,392 e in special modo l’822,823,831 e 1373 . Caro don Andrea , con sofferenza e dopo lunga attesa, ho dovuto prendere questa decisione che vuole essere “ medicinale “ per te . Ti invito ad accogliere questa decisione nel silenzio,nella riflessione , nella preghiera e nella conversione . Ti dichiaro affetto paterno e fraterno, con la disponibilità ad incontrarti tutte le volte che desideri . Prego il Signore perché ti illumini per non conoscere ulteriore deriva, che pottrebbe condurre a più gravi provvedimenti . Accogli questo intervento , che riguarda la tua identità di presbitero e l’esercizio del tuo ministero , nel silenzio meditativo . Dopo che avrai ricevuto il decreto di revoca, sarei contento , se tu lo desideri , di incontrarti ,nel luogo e nel modo che vuoi , per dialogare e per avviare un percorso di comunione . Sono disponibile in qualunque momento a riprendere e stringere tra le mie mani le tue mani per ricominciare il cammino nel “ filiale rispetto e obbedienza “ . Con affetto ti benedico Timbro e firma

Edited by GalileoGalilei - 21/3/2017, 15:19
view post Posted: 10/8/2016, 18:50 Vaticano, dipendente accusato di pedofilia. Papa Francesco ci rimane male - La stanza del peccato
Vaticano, dipendente accusato di pedofilia. Papa Francesco ci rimane male

http://www.ilmattino.it/primopiano/vatican...ia-1899541.html

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Città del Vaticano. I guai non finiscono mai. Ancora una volta Papa Francesco si trova a fronteggiare un caso parecchio imbarazzante. Un'altra grana da risolvere, un altro dispiacere. Stavolta a dare grattacapi è un dipendente che ogni tanto si intravedeva a Santa Marta, anche se era impiegato in un altro settore. In questi giorni è stato allontanato dal Vaticano con accuse pesanti: adescamento di minorenni via chat, materiale pedo pornografico. Il ragazzo, un laico di cui non sono note le generalità - è stato denunciato alla autorità giudiziaria vaticana in attesa che si completino le opportune verifiche per poi procedere la vicenda in tribunale. Tutto è nato a causa di alcuni filmati che giravano in rete e che sono stati intercettati dai gendarmi. Papa Francesco, saputo dell'accaduto, c'è rimasto male. Sbalordito e addolorato.

Conosceva questo giovane, come del resto conosce tutti coloro che vanno e vengono dal pensionato, una specie di hotel in cui risiedono anche monsignori e vescovi, e dove il ritmo quotidiano è quello di un qualsiasi albergo. Per Bergoglio è stato un brutto colpo. Ora il delicato caso è al vaglio della magistratura e della gendarmeria che sta svolgendo indagini a tempo di record, intanto al ragazzo residente in Italia - è stato interdetto l'ingresso nello stato vaticano. Non può accedervi in alcun modo. Al di là del Tevere nessuno vuole parlare apertamente di questa brutta storia ma le voci fanno presto a girare in un ambiente in cui tutti si conoscono. La storia scabrosa è venuta così a galla, ricca di particolari negativi e tante domande. Si dice che la minorenne che stava per cadere nella trappola di questo impiegato avesse appena 13 anni, una adolescente. Insistenze, ammiccamenti, promesse, immagini pornografiche. Insomma una brutta storia. Si tratta dell'ennesimo caso che lambisce l'ambiente in cui vive il pontefice e che per sua natura - dovrebbe essere forse più protetto e attrezzato ad allontanare potenziali scandali o anche solo cattivi esempi. Santa Marta si trova al centro dell'attenzione mediatica e questo caso è solo l'ultimo di una serie di incidenti incresciosi che sono gravitati in quell'area, a cominciare dal caso imbarazzante di monsignor Ricca, l'aiutante di Francesco sul quale giravano dossier sulla sua presunta omosessualità. Il Papa lo ha prima difeso ma poi lo ha allontanato, promuovendolo. Poi c'è stato il caso di monsignor Scarano, un altro prelato molto chiacchierato che si era visto anche pranzare qualche volta a Santa Marta e che ora è in galera a seguito di una inchiesta di riciclaggio.

La lista degli incidenti include anche Francesca Chaouqui, la pr (condannata dai magistrati vaticani) che durante il suo servizio alla Cosea cercò di introdurre a Santa Marta persino i genitori del premier Renzi. Il Papa una volta disse che la sua assunzione fu un errore. Ma tant'è. Poi la morte terribile della giovane centralinista, Miriam. Fu stroncata da un malore e ritrovata a casa sua in stato di avanzata decomposizione dopo giorni e giorni, senza che nessuno avesse mai sentito il bisogno di chiamarla per sapere come stava, anche se molti sapevano che era incinta. Infine il caso di Vallejo Balda, un altro monsignore che pranzava sempre al pensionato e che, in seguito, è stato processato e giudicato colpevole di avere passato all'esterno documenti importanti. Insomma, secondo alcuni cardinali, la scelta legittima e condivisibile di Papa Francesco di non volere abitare nell'appartamento pontificio ma a Santa Marta, forse alla lunga non si sta rivelando una buona mossa.
view post Posted: 9/8/2016, 18:02 Abusa del figlio della sua domestica: in manette pedofilo di 76 anni - Cronaca
Abusa del figlio della sua domestica: in manette pedofilo di 76 anni

continua su: http://milano.fanpage.it/abusa-del-figlio-...ilo-di-76-anni/

In tutto sarebbero stati 4 gli episodi di abusi sul bambino di 8 anni. "L'amico della mamma mi tocca", ha raccontato il piccolo ad una dottoressa del Fatebenefratelli che lo stava visitando. Da qui sono scattate le indagini che hanno portato al fermo dell'uomo.

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Ha abusato per quattro volte del figlio di soli otto anni della sua coinquilina e domestica. Per questo, un uomo, cittadino italiano incensurato, di 76 anni e residente a Milano, è stato arrestato con l'accusa di pedofilia e detenzione di materiale pedopornografico. Il giudice ha per lui disposto i domiciliari. Questa brutta storia di violenze e soprusi andava avanti già da un bel po' di tempo. La donna, in arrivo dall'africa Subsahariana, si era trasferita con il marito nella città della Madonnina per trovare un lavoro, lasciando il suo bambino neonato in patria con i parenti. Dopo aver trovato una sistemazione più stabile, nel 2015 decide di portare in Italia anche il piccolo, che nel frattempo è cresciuto.

Grazie a una rete di assistenza, dopo essersi trovata in difficoltà con l'ex marito, si era spostata a vivere in casa dell'uomo per il quale aveva già fatto la colf in passato. Nel giugno scorso, però, la donna si accorge che qualcosa nel bambino non va. Così, lo accompagna all'ospedale Fatebefratelli, dove il figlio si lascia andare alla presenza del medico ad una serie di confessioni. "L'amico della mamma mi tocca quando lei va a giocare a calcio la sera", continua a ripetere. Così finito l’esame, la dottoressa si rivolge alla Polizia locale e fa una segnalazione. Parte a questo punto l'inchiesta che, qualche giorno fa, ha portato all’arresto del pedofilo 76enne. Gli investigatori, coordinati dal pm Gianfranco Gallo, nel corso di una perquisizione hanno inoltre sul suo telefono una foto del piccolo che lascia poco spazio all'immaginazione e che si inserisce nel quadro degli abusi.

In totale, si sarebbero verificati quattro episodi di abusi, tutti mentre la donna era lontana da casa. La madre e il figlio hanno lasciato l'Italia per raggiungere alcuni parenti all'estero, senza far intendere nulla di preciso sulla destinazione.

continua su: http://milano.fanpage.it/abusa-del-figlio-...ilo-di-76-anni/
http://milano.fanpage.it/
view post Posted: 9/8/2016, 17:51 Così l'Europa dimentica la religione - Attualità
Così l'Europa dimentica la religione

Sempre meno persone nel Vecchio continente ritengono che la religione abbia importanza nella vita di tutti i giorni. I dati di uno studio del Pew Research Center.

http://www.ilfoglio.it/dati-e-statistiche/...briche_c239.htm

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Sempre meno persone in Europa ritengono che la religione abbia importanza nella vita di tutti i giorni. Se infatti in Africa, in Asia centrale e mediorientale e in Sud America, la fede mantiene un ruolo centrale all'interno della società, questo sta sparendo in tutto l'occidente (ad eccezione degli Stati Uniti dove ancora il 53 per cento della popolazione dichiara di considerare ancora importante il fattore religioso).

Come riporta uno studio del Pew Research Center, i tassi più alti di mantenimento della centralità religiosa nella vita di tutti i giorni si riscontrano in Etiopia, dove il 98 per cento degli intervistati dichiara di considerare necessaria la componente religiosa, Senegal, Indonesia e Uganda.

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Come rileva ancora il centro studi americano la centralità religiosa diminuisce con l'aumentare del tasso di benessere nella società: "Nel complesso le persone che vivono nelle nazioni più ricche tendono a dare meno importanza alla religione rispetto a quelle che vivono in quelle più povere. Tuttavia gli Stati Uniti rappresentano un'eccezione rispetto questa tendenza".

Se infatti la componente economica sembra prevalere a essere altrettanto importante è la centralità delle istituzioni religiose all'interno della vita sociale, e la situazione politica nella quale le persone vivono. L'instabilità politica genera un aumento del sentimento religioso, come dimostrano i dati riguardanti la variazione delle risposte alla stessa domanda "Quanto ritiene importante la religione nella sua vita?" nel corso degli ultimi 14 anni, tra crisi economica e ondate terroristiche.
view post Posted: 9/8/2016, 17:43 Argentina. Viceministro cerca di nascondere 8 mln di dollari nel convento delle suore usuraie. - Attualità
Argentina. Viceministro cerca di nascondere 8 mln di dollari nel convento delle suore usuraie.

L’ex sottosegretario ai Lavori Pubblici arrestato mentre cercava di nascondere 8 milioni di dollari in una casa di religiose. Monsignor Arancedo: «Il Vaticano potrebbe intervenire»

http://www.lastampa.it/2016/07/18/vaticani...HSN/pagina.html

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Le circostanze dell’arresto di José Lopez - l’ex sottosegretario ai Lavori Pubblici preso mentre cercava di nascondere 8 milioni di dollari in un convento - hanno messo in serio imbarazzo la Chiesa argentina, che è rimasta implicata in una delle inchieste sulla corruzione politica durante l’era dei Kirchner.

Lopez è stato fermato lo scorso 14 giugno, mentre cercava di nascondere borse con contanti, oggetti preziosi e un’arma automatica nel convento delle Monache Oranti e Penitenti di Nostra Signora del Rosario di Fatima, nell’hinterland di Buenos Aires (Diocesi di Mercedes-Luján). Secondo prime ricostruzioni il politico avrebbe fatto entrare le borse nel convento lanciandole dall’esterno delle mura di cinta della struttura. Un video di sorveglianza emerso in seguito ha mostrato però che una delle suore, Celia Aparicio, ha aperto la porta a Lopez e lo ha aiutato a portare all’interno le preziose e compromettenti borse. E mentre il pm incaricato dell’inchiesta convocava Aparicio per chiarire i fatti, è arrivata una rivelazione shock: il convento in realtà non è un convento e le suore non sono suore.

Secondo il presidente della Conferenza episcopale argentina, José Maria Arancedo «si tratta di donne consacrate, che il vescovo locale ha autorizzato a portare gli abiti religiosi e a darsi una certa struttura».

Come se non bastasse, la segretaria del convento, Ana Pronesti, è stata accusata di usura. Avrebbe fatto affari prestando a tassi abusivi denaro per proprietà che poi acquistava nelle aste giudiziarie quando il rimborso diventava impossibile.

Monsignor Arancedo ha detto che «il Vaticano potrebbe intervenire in questo caso», e «Papa Francesco potrebbe chiedere un’inchiesta». «La Chiesa non può coprire questi fatti di presunta corruzione, perché non solamente ci provocano dolore, ma inoltre insudiciano la nostra immagine», ha sottolineato il presidente dei vescovi argentini.
view post Posted: 9/8/2016, 17:36 Si impicca in cella padre Bonifacio Buzzi, prete pedofilo del film Spotlight - La stanza del peccato
Si impicca in cella padre Bonifacio Buzzi, prete pedofilo del film Spotlight

http://www.ilgazzettino.it/esteri/prete_pe...zi-1902724.html

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Si è impiccato con una corda nella sua cella usando delle lenzuola. Padre Bonifacio Buzzi, un prete brasiliano arrestato per pedofilia e citato nel film vincitore dell'Oscar 2016 'Spotlight', si è suicidato così nella sua cella del carcere di Tres Coracoes, nello stato di Minas Gerais.

Secondo il direttore del penitenziario, il prete di sarebbe impiccato con una corda ricavata annodando le lenzuola. La vicenda di padre Buzzi venne raccontata nel film 'Spotlight', basato sull'inchiesta del Boston Globe che svelò i casi di pedofilia commessi da sacerdoti e le protezioni della Chiesa cattolica. Il prete venne condannato una prima volta a 20 anni di reclusione nel 2007 per lo stupro, avvenuto sei anni prima, di un bambino di 9 anni.

Nel 2015, venne però scarcerato e contro di lui furono presentate altre denunce. Arrestato nuovamente, venne messo in libertà lo scorso anno. Sabato scorso, è stato arrestato per lo stupro di altri due minori nella zona rurale di Tres Coracoes, il paesino celebre in Brasile per aver dato i natali a Pelè, e ieri è stato trovato impiccato nella sua cella d'isolamento.
view post Posted: 9/8/2016, 17:26 Svizzera. Centinaia di bimbi stuprati, frustati, maltratti, sfruttati in collegi e chiese cattoliche - La stanza del peccato
Lugano. Prete pedofilo ticinese condannato a 8 anni e mezzo.

Il 65enne che abusò per oltre un decennio di una ragazza, è stato riconosciuto colpevole anche di atti sessuali a danno di 4 allievi

www.ticinonews.ch/ticino/305491/8-a...-per-l-ex-prete

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È stato condannato a 8 anni e mezzo di carcere l'ex parrocco di 65 anni, finito a processo a Lugano con l'accusa di coazione sessuale, violenza carnale, atti sessuali con fanciulli e favoreggiamento.

La sentenza è stata pronunciata poco fa dalla giudice Rosa Item, che ha confermato quasi integralmente l'atto d'accusa stilato dalla procuratrice Chiara Borelli, che aveva chiesto una pena di 9 anni per l'imputato. La difesa, rappresentata dall'avvocato Giacomo Fazioli, si era invece battuta per una pena non superiore ai 4 anni e mezzo, invocando una scemata responsabilità da lieve a media per il suo assistito. Scemata responsabilità che non è stata riconosciuta, visto che tale attenuante non era stata evidenziata dalla perizia giudiziaria.

L'ex sacerdote è stato quindi condannato per aver commesso oltre 1300 atti di coazione sessuale ai danni di una ragazza, all'inizio dei fatti 12enne, tra il 2001 e il 2014. L'imputato è stato pure riconosciuto colpevole di atti sessuali con fanciulli, commessi tra il 2007 e il 2009, ai danni di 4 allievi di una scuola elementare del Sottoceneri, dove l'uomo aveva insegnato religione.

Le indagini, ricordiamo, erano partite dopo che la vittima, oggi 29enne, aveva confessato gli abusi subiti dal prete, allora attivo nel Locarnese, durante un'interrogatorio della polizia. La giovane era infatti stata arrestata per aver sparato con delle pistole soft air contro alcuni esercizi pubblici di Lugano e aver aggredito brutalmente un 64enne che stava tornando in motorino alla sua casa di Purasca. La procuratrice pubblica Chiara Borelli aveva quindi chiesto, nel settembre 2015, l'arresto del sacerdote, nel frattempo passato al beneficio della pensione anticipata.

L'uomo era già stato condannato nel 1987 per atti di libidine con un fanciullo e nel 2008 per aver scaricato da internet materiale pedopornografico.
view post Posted: 8/8/2016, 17:57 Proposta di legge Fi: "Reato imporre dieta vegana ai figli sotto i 16 anni" - Attualità
Proposta di legge Fi: "Reato imporre dieta vegana ai figli sotto i 16 anni"

Il testo presentato dalla deputata Elvira Savino prevede fino a un anno di carcere (due se il bimbo ha meno di 3 anni) per i genitori o i tutori che adottino per i minori a loro sottoposti una "dieta priva di elementi essenziali per la crescita". La parlamentare: "Fermare le condotte alimentari incaute e pericolose"

http://www.repubblica.it/salute/alimentazi...igli-145539707/

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Servirebbero informazione ed educazione alimentare, dalle scuole ai medici di famiglia. Per contrastare certi eccessi 'ideologici' legati alla dieta, invece, c'è chi ricorre alla via breve dei divieti e delle sanzioni. Così è arrivata alla Camera la prima proposta di legge, firmata dalla deputata Elvira Savino di Forza Italia, che rende penalmente perseguibile chi "impone o adotta nei confronti di un minore degli anni 16, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso". Se mai la legge dovesse essere varata, chi trasgredisce sarà punibile con una pena che può arrivare a un anno di reclusione.

Partendo dai recenti fatti di cronaca, l'intento della proposta di legge Savino, ha spiegato la deputata in premessa al testo, è proteggere i minori e dunque impedire ai genitori 'radicalizzati' di imporre ai figli un'alimentazione troppo restrittiva e priva di quegli elementi nutritivi essenziali a una corretta crescita e a un adeguato sviluppo fisico e cognitivo. "Ormai da anni e, in modo particolare, nell'ultimo decennio - scrive Savino nella premessa alla pdl - si è andata diffondendo in Italia la credenza che una dieta vegetariana, anche nella sua espressione più rigida della dieta vegana, apporti cospicui benefìci alla salute dell'individuo". Niente da dire se si tratta di scelte din adulti responsabili, dice Savino, ma "il problema sorge quando a essere coinvolti sono i minori". "Molte volte - asserisce la deputata di Fi - , infatti, soprattutto ai figli di genitori che seguono diete vegane o vegetariane, viene imposta a minori un'alimentazione che esclude categoricamente e imprudentemente alimenti di origine animale e loro derivati". Invece, afferma Savino, per adolescenti e bambini l'alimentazione vegana o vegetariana "è carente di zinco, ferro tipo eme (contenuto in carne e pesce), vitamina D, vitamina B12 e omega-3"; tutte sostanze necessarie per un corretto sviluppo.

LEGGI Vietare dieta vegana ai figli, l'esperto: "Espone a carenze e a rischi soprattutto nei ragazzi"

Citando anche i principi della Costituzione, Savino spiega infine che la sua proposta di legge ha il fine di "stigmatizzare definitivamente le condotte alimentari incaute e pericolose imposte dai genitori, o da chi ne eserciti le funzioni, a danno dei minori di età". Detto questo, la legge proposta prevede la pena della reclusione fino a un anno per il reato-base, ma se dal fatto "deriva al minore una malattia o una lesione personale permanente, la pena è della reclusione da due anni e sei mesi a quattro anni"; se poi ne consegue la morte, "la pena è della reclusione da quattro a sei anni". Infine, le pene vengono aumentate di dodici mesi "qualora le condotte ivi sanzionate siano adottate nei confronti di minori di anni tre". In pratica, un genitore che sottoponga il figlio di meno di 3 anni a una dieta vegana rischierebbe, nella migliore delle ipotesi, fino a due anni di carcere.
view post Posted: 8/8/2016, 17:34 Don Marco Dessì condannato a 6 anni in Cassazione per violenze su bimbi in missione - La stanza del peccato
È Morto Marco Dessì, ex sacerdote condannato per abusi su minori

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca...-68-522506.html

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È morto, a 68 anni, Marco Dessì, l'ex sacerdote di Villamassargia, condannato perché ritenuto responsabile di abusi sessuali ai danni di minori della comunità di Betania, nella città di Chinandega in Nicaragua.
"Sacerdote in eterno", per i parenti che così hanno scritto nel manifesto con cui annunciano la sua morte e il funerale che si svolgerà oggi (lunedì) nella chiesa della Madonna della Neve.
Ma la Chiesa, con Papa Benedetto in persona, lo aveva dimesso d'ufficio dallo stato clericale.
Un provvedimento arrivato nel gennaio 2010, ancora prima che la condanna (6 anni di reclusione) per abusi sessuali sui minori della comunità di Betania, diventasse definitiva con la pronuncia della Cassazione, nel febbraio di due anni fa.
La morte dell'ex sacerdote - ammalato da tempo - è stata diffusa anche dalla testata nicaraguense "La Prensa".



Pedofilia, morto don Marco Dessì: dopo la condanna fu cacciato dal clero

http://www.modenaonline.info/?q=content/pe...ciato-dal-clero

Nel 2007 la denuncia di tre ex ragazzi del coro Getsemani, nel frattempo divenuti maggiorenni
REGGIO EMILIA - E’ morto nella sua Sardegna, don Marco Dessì, missionario poi cacciato dal clero da Papa Benedetto XVI dopo la condanna divenuta definitiva per atti di pedofilia nei confronti di tre ex ragazzi del coro Getsemani, che avevano trovato la forza di denunciarlo nel 2007 una volta diventati maggiorenni, mentre si trovavano a Correggio. A darne notizia Telereggio.

I tre si costituirono parte civile al processo, celebrato a Parma, assistiti dall’avvocato reggiano Marco Scarpati, che rappresentava in giudizio anche il Comune di Correggio, l’associazione Rock no war di Modena e un’altra associazione sarda. Anche vari volontari italiani che avevano operato nella missione di Chinandega, raccolsero testimonianze sugli abusi commessi in quella missione. Don Dessì fu stato ritenuto colpevole e condannato in primo grado a 12 anni di reclusione. In appello ottenne una riduzione della pena a 6 anni, anche per la prescrizione di alcuni reati. Nel 2010 tornò in libertà. Negli ultimi tempi era affetto da una grave malattia, che lo ha portato alla morte.
view post Posted: 8/8/2016, 17:20 Foligno-Civitanova, Palazzo Chigi stoppa la benedizione e il vescovo: «Serena amarezza» - Attualità
Foligno-Civitanova, Palazzo Chigi stoppa la benedizione e il vescovo: «Serena amarezza»

Il presule rivela la scelta della Presidenza del consiglio per la cerimonia laica

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http://www.umbria24.it/foligno-civitanova-...zza/410017.html

La Presidenza del consiglio dei ministri attraverso Anas ha fatto sapere al vescovo di Foligno, Gualtiero Sigismondi, che la nuova statale 77 non sarebbe stata benedetta nell’ambito della cerimonia di apertura di giovedì scorso. Da Palazzo Chigi è stata richiesta una cerimonia laica.

LA DIRETTA DELLA GIORNATA
Inaugurazione: fotogallery
L’apertura delle due strade: video

Palazzo Chigi vieta la benedizione nella nuova ss77 Questo ha rivelato il presule a Radio gente umbra durante un’intervista sulla nuova superstrada: «Seppur con serena amarezza – spiega il vescovo– ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara». E poi: «Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada, già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata perché – ha affermato – le radici cristiane della nostra terra non possono essere ignorate, calpestate o sradicate: soltanto un’identità spirituale, e dunque culturale, più chiara e serena, senza complessi, è la via maestra, l’autostrada, per continuare ad attraversare i giorni della storia».

Vescovo: «Serena amarezza» Il presule in questo senso ha anche affermato che per lui la nuova statale 77 Foligno-Civitanova si chiama «Freccia Lauretana» nel solo della denominazione del tracciato fin dal Medioevo, ossia antica Via Lauretana, percorsa nei pellegrinaggi mariani per raggiungere il santuario di Loreto. E in questo senso la preghiera che aveva preparato per l’inaugurazione di giovedì scorso, poi non recitata, si legge: «Dio di infinita Misericordia, che sei sempre vicino ai tuoi figli pellegrini nel tempo e nello spazio, benedici quanti hanno progettato e realizzato questa arteria stradale che, correndo lungo il tracciato dell’antica Via Lauretana, merita il nome di Freccia Lauretana. Accogli in Paradiso coloro che sono morti nei cantieri di questa grande opera e concedi ai loro familiari di fermarsi nell’area di servizio della speranza Pasquale. Accompagna quanti transiteranno per questa via che collega l’Appennino all’Adriatico, unendo l’altezza e la bellezza dei monti alla profondità e alla limpidezza del mare. Il tuo Angelo santo li preceda e li accompagni. Amen».
view post Posted: 7/8/2016, 13:43 "Poligamia diritto civile come le unioni omosex". Dopo le polemiche: "Putiferio grottesco" - Attualità
Piccardo (Ucoii): "Poligamia diritto civile come le unioni omosex". Dopo le polemiche: "Putiferio grottesco"

Il post su Facebook del presidente dellʼUnione delle comunità islamiche italiane ha suscitato un forte dibattito in Rete

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lom...5-201602a.shtml

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"Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile". Lo scrive su Facebook Hamza Roberto Piccardo, presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane, postando la foto della prima unione civile celebrata a Milano. Dopo il dibattito scatenato in Rete, Piccardo sottolinea: "Una semplice considerazione di filosofia del diritto ha scatenato un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente".

"Io e milioni di persone non condividiamo la relazione omosex e tuttavia essa è lecita e ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L'intera società può accettarli tutti", aggiunge Piccardo.

E ancora: "Non si sottovaluti l'azione demografica della poligamia che riequilibrierebbe in parte il calo e la conseguente necessità di mano d'opera straniera, con le reazioni che conosciamo, lo Stato dovrebbe regolamentare come per le altre Unioni, tutelando così i diritti di tutti gli interessati, figli compresi".

"Nessun vuole dettar legge solo rivendicare un diritto civile. Non è una priorità, è una questione di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Comunque - sottolinea Piccardo - i diritti sono tutti sullo stesso piano, poi ci possono essere strategie e tempi diversi per rivendicarli ed implementarli".

"Putiferio grottesco, toccato un nervo scoperto" - Rispondendo alle reazioni suscitate dal suo post, il presidente dell'Ucoii, sempre su Facebook, scrive: "Sarà il sabato d'agosto o che abbiamo toccato un nervo scoperto della Weltanschauung nazionale o che, infine abbiamo osato quello che non si aspettavano da noi: che li guardassimo in faccia, invece di abbassare gli occhi impauriti da tutta l'ostilità che ci rovesciano addosso ogni giorno, addebitandoci responsabilità che non abbiamo, colpe che non abbiamo mai commesso. Una semplice considerazione di filosofia del diritto ha scatenato un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente. Se ne parlerà ancora..."
view post Posted: 7/8/2016, 13:34 Indagato vescovo Sanremo, malversazione - Attualità
Indagato vescovo Sanremo, malversazione

Mons. Suetta sospettato di malversazione

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/20...011eadee4e.html

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(ANSA) - GENOVA, 6 AGO - Anche il vescovo di Sanremo - Ventimiglia Antonio Suetta risulterebbe indagato nell'indagine avviata dalla Guardia di finanza di Savona sulle cooperative sociali guidate dalla coop 'Il Cammino' per un finanziamento da 2 milioni di euro erogato dal Mibact per il restauro di palazzo Curlo-Spinola di Taggia (Imperia). Antonio Suetta ha ribadito "l'assoluta trasparenza e correttezza del proprio comportamento e la piena disponibilità a darne ampia prova. Consapevole di non aver compiuto alcun illecito", il vescovo ha sottolineato "la propria estraneità alle accuse e la fiducia nell'operato della magistratura"

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2016/0...e_milioni.shtml

Imperia - Il vescovo di Sanremo e Ventimiglia, Tonino Suetta , risulta indagato dalla procura di Savona per associazione per delinquere, appropriazione indebita e malversazione ai danni dello Stato.

L’alto prelato originario di Loano e recentemente al centro dell’attenzione pubblica per il suo fattivo impegno in tema di accoglienza dei migranti al confine con la Francia, sarebbe finito al centro di un’indagine che ha coinvolto, tra gli altri, l’attuale presidente del consorzio delle cooperative sociali Il Cammino di Sanremo, Sergio Oderda. L’accusa: cattiva gestione di un finanziamento da due milioni di euro ottenuti dal Ministero dei beni culturali e da utilizzare per l’acquisto e la ristrutturazione di palazzo Curlo-Spinola di Taggia.

«Apprendo da lei di questo sviluppo - è il commento del vescovo raggiunto ieri sera al telefono - Non so cosa dire e non posso confermare o smentire una notizia che nessuno mi ha comunicato. L’unica cosa strana è sapere dai giornali di essere indagato e non dalle vie dirette».

Monsignor Suetta sarebbe finito nei guai per quel finanziamento ottenuto all’epoca in cui era amministratore della cooperativa e della quale era stato anche fondatore nel 1994.

Proprio Suetta, tra l’altro ex direttore del seminario di Albenga, aveva varato il progetto destinato all’inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati e sarebbe stato tra gli artefici della richiesta del finanziamento per l’acquisto del palazzo storico che avrebbe dovuto diventare la sede della cooperativa, somma di denaro, però, che secondo il castello accusatorio sarebbe stata utilizzata solo in parte per lo scopo originario, mentre buona parte sarebbe stata invece direttamente destinata a ripianare presunte sofferenze bancarie del consorzio. «Non so nulla neppure di quel finanziamento per palazzo Curlo-Spinola» taglia corto monsignor Suetta.

«Sorpresa e amarezza» ha espresso il prelato sulle accuse. In attesa di conoscere gli atti giudiziari di tale presunta inchiesta, mons. Suetta afferma «l’assoluta trasparenza e correttezza del proprio comportamento e la piena disponibilità a darne ampia prova. Consapevole di non aver compiuto alcun illecito», il vescovo ribadisce, quindi, «la propria estraneità alle accuse e la fiducia nell’operato della magistratura».

Una decisa accelerazione dell’attività d’indagine si è comunque avuta ieri mattina con una raffica di perquisizioni messe in atto dalla guardia di finanza e che ha coinvolto l’abitazione di Oderda, la sede della cooperativa in valle Armea a Sanremo e gli uffici nel ponente di alcuni amministratori che al momento non risultano indagati. Le fiamme gialle hanno fatto visita anche in comune a Taggia, in Regione e al Ministero per acquisire documentazione ritenuta utile al lavoro investigativo ed avere conferme sui sospetti.

«No comment» è l’unica concessione che arriva dal sostituto procuratore Chiara Venturi che coordina l’inchiesta nata dal filone principale che ha travolto nei mesi scorsi la Caritas diocesana di Albenga per la presunta distrazione di oltre un milione e duecento mila euro dai fondi destinati alle adozioni a distanza e dalle somme ricevute dall’otto per mille. In quella vicenda, giunta a conclusione, sono stati indagati l’ex direttore Renato Rosso, il parroco di Dolcedo Carmelo Licciardello e la responsabile del centro d’ascolto diocesano Antonella Bellissimo.

Ieri mattina il clamoroso sviluppo del filone sanremese e che sembra nascondere clamorose sorprese.
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