Laici Libertari Anticlericali Forum

Posts written by Laicometa

view post Posted: 25/7/2017, 18:10 Cassazione: "Non c'è correlazione tra vaccini e autismo, no al risarcimento". - Attualità
Cassazione: "Non c'è correlazione tra vaccini e autismo, no al risarcimento".
La decisione sul caso di un bambino il cui genitore chiedeva un risarcimento. Il ministro Lorenzin: dopo la conferma della scienza adesso anche il riconoscimento della giustizia


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http://www.repubblica.it/salute/2017/07/25...nto_-171599464/

ROMA - No all'indennizzo chiesto dal papà di un minorenne autistico, il quale sosteneva che la patologia fosse stata sviluppata dal figlio a seguito della vaccinazione antipolio. "Non è al momento ipotizzabile - sancisce la Corte - una correlazione tra vaccinazione e malattia". Una decisione che entrerà nel vivo del dibattito sul decreto sull'obbligo dei vaccini a scuola - approvato dal Senato e ora alla Camera - e dopo settimane di proteste del movimento anti-Vax e free-Vax.

La sesta sezione civile della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal genitore contro la sentenza con cui la Corte d'appello di Salerno aveva già negato l'indennizzo al minore. L'uomo si era rivolto ai giudici sostenendo che il figlio aveva contratto una "encefalopatia immunomediata ad insorgenza post vaccini e con sindrome autistica" a causa della terapia vaccinale che gli era stata somministrata.

La Suprema Corte, con un'ordinanza depositata oggi, ha condiviso le conclusioni dei giudici d'appello i quali, sulla base di una perizia espletata nel corso del processo, avevano ritenuto potesse escludersi "il nesso di causalità tra la vaccinazione subita e la malattia".

Il contenuto della consulenza tecnica, osservano i giudici di piazza Cavour, "dopo aver ripercorso la storia clinica" del paziente e "la letteratura scientifica sull'argomento" ha concluso di "trovarsi di fronte a una patologia, il disturbo generalizzato dello sviluppo, di cui non è tuttora ipotizzabile una correlazione con alcuna causa nota in termini statisticamente accettabili e probanti": secondo la perizia, "vi concorre un possibile ruolo di fattori genetici, mentre non sussistono ad oggi studi epidemiologici definitivi che consentano di porre in correlazione la frequenza dell'autismo con quella della vaccinazione Sabin nella popolazione".

Nel ricorso presentato dal genitore in Cassazione, non vi sono "elementi decisivi" per confutare la conclusione del consulente tecnico, spiegano i supremi giudici, e "la scienza medica" non consente allo stato di "ritenere superata la soglia della mera possibilità teorica della sussistenza di un nesso di causalità".

Il ministro. Soddisfatta anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Direttamente o indirettamente la tesi principale dei no vax è quella di paventare un presunto collegamento tra le vaccinazioni e l’insorgenza di malattie come l’autismo, giocando sulla paura delle madri e delle famiglie. Questa tesi è stata smentita in questi anni prima di tutto dalla comunità scientifica mondiale e adesso anche dal diritto e dalla giustizia grazie alla sentenza della Corte di Cassazione. Rivendichiamo la bontà del decreto vaccini, ora all’esame della Camera, per innalzare velocemente l’immunizzazione di massa in Italia, calata in modo preoccupante soprattutto a causa del dilagare di queste tesi anti scientifiche. Ecco perché è importante riconoscere, a prescindere dalle appartenenze politiche, che non esiste nessuna correlazione tra i vaccini e le malattie dello sviluppo. Le forze politiche tutte hanno la grande occasione di rassicurare la popolazione e smentire definitivamente

le false notizie, le bufale che hanno alimentato paure ingiustificate e contribuito a far precipitare le coperture vaccinali. Con la forza della ragione e della scienza dobbiamo voltare pagina e lavorare insieme per tutelare la salute dei nostri concittadini”.
view post Posted: 24/7/2017, 18:16 Il dj disabile: "Mi hanno picchiato alla festa", bufera sul paese di Posterla - Attualità
Dj disabile picchiato in piazza e nessuno lo aiuta
Drammatico episodio in una frazione di Fosdinovo. Due ubriachi hanno iniziato ad importunarlo, versandogli da bere sull’attrezzatura
di Manuela D’Angelo

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www.lanazione.it/massa-carrara/cron...hiato-1.3290374

FOSDINOVO. Picchiato brutalmente in piazza, mentre svolgeva il suo lavoro, forse solo perché disabile, o comunque perché tanto non poteva difendersi: Massimo Domenici, 44 anni, ligure di origini ma abitante a Carrara, nelle ore successive all’aggressione, non ha avuto neanche la forza per recarsi a sporgere denuncia, ma lo farà oggi.

Una pessima pagina di cronaca quella di sabato sera: ci troviamo a Posterla, una frazione del Comune di Fosdinovo, dove da anni si svolge la “Festa del grano”. Domenici, che è dj, era stato chiamato dagli organizzatori, per il secondo anno consecutivo, a mettere musica nella piazza del paesino. Dopo la mezzanotte - così ci ha raccontato - due ubriachi hanno iniziato ad importunarlo, versandogli da bere sull’attrezzatura. L’uomo ha tentato di reagire come poteva, visto che un ictus, tre anni fa, lo ha reso disabile al 100%, impossibilitato a muovere l’intera parte sinistra del suo corpo. Così è volato il primo cazzotto in pieno viso e il dj non ricorda neanche se ne siano seguiti altri, perché è caduto a terra rovinosamente, sanguinante.

La storia, come detto, ce la racconta lui stesso al telefono, ed ha dell’incredibile: «Non mi sono stupito tanto del pugno – dice – quanto del seguito. Nessuno chiamava l’ambulanza e quando ho tentato io la gente me lo ha impedito, sequestrandomi materialmente nella piazza, per non farmi raggiungere la mia auto. Dicevano che avrei messo in difficoltà gli organizzatori della festa e che quello è un paese rispettabile. Hanno cercato di togliermi il telefonino dalle mani per non farmi chiedere aiuto. E solo dopo molto tempo sono riuscito a raggiungere la mia macchina. Mi sono recato al Noa per farmi medicare e poi in Questura per sporgere denuncia, ma era troppo tardi e mi hanno detto di tornare il giorno dopo. Domenica sono stato malissimo. Ho una emorragia interna, perché assumo il Coumadin e i pugni mi hanno devastato».

La ricostruzione dei fatti sarà obiettivo delle forze dell’ordine: potrebbe trattarsi di aggressione ed omissione di soccorso. Con Domenici c’era una ragazza, sua amica, unica testimone dell’accaduto. E adesso Massimo ha perso fiducia negli esseri umani: «Stavo cercando di riprendermi– racconta– l’ictus mi ha atterrato; mi sono rimesso in pista, ho iniziato a guidare un’auto per disabili, ho ripreso a fare le serate, ma adesso ho paura; non so se riuscirò ancora ad uscire da solo, se avrò la forza. La gente mi ha sorpreso, si sono coperti subito gli uni con gli altri, probabilmente perché in paese si conoscono tutti. È stato molto triste».



www.nextquotidiano.it/massimo-domenici-dj-disabile-posterla/

Massimo Bigmassy Domenici è un DJ disabile che ieri ha denunciato su Facebook di essere stato malmenato durante una festa di piazza a Posterla, frazione del Comune di Fosdinovo, in provincia di Massa e Carrara. La sua storia è raccontata oggi anche dalla cronaca di Massa de Il Tirreno.

Massimo Domenici: il DJ disabile picchiato a Posterla
Domenici aveva organizzato con un’amica una serata di karaoke a Posterla, borgo della lunigiana dove ogni anno si organizza una festa per la battitura del grano. Lui ha un’emiplegia sinistra, ovvero una paralisi dovuta o a lesioni organiche delle vie motrici intracerebrali o a meccanismo psicogeno. Secondo il suo racconto, verso la fine della serata è scoppiata una rissa tra ragazzi ubriachi nella piazza e qualcuno ha cominciato a tirare acqua sulla sua strumentazione. Allora lui ha chiesto di smetterla. Quello che è successo dopo ha dell’incredibile:

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Uno mi ha tirato un pugno mentre ero girato. Un signore mi tende la mano per alzarmi. Gli do la mano e lui con l’altra mi sferra un altro pugno. Ho un’emorragia nasale. Dopo il pugno prendo il cellulare per chiamare l’ambulanza, ma gli abitanti del paesino mi intimano di non farlo perché se si sparge la notizia dell’aggressione gli bloccano i lavori di restauro alla loro beneamata chiesa…

Mentre perdo sangue e sequestrato da questi trogloditi una signora mi dice di non chiamare l’ambulanza ma di andare nella cappella della chiesa a pregare. Alla fine riesco a raggiungere la macchina, comincio a scendere il monte mentre loro mi seguono con un auto ed evitare che andassi a denunciarli… sempre per proteggere la loro chiesa.

L’aggressione al DJ disabile a Posterla
Domenici racconta che dopo essere riuscito a tornare in automobile (ne guida una con comandi dedicati per la sua disabilità) insieme alla sua amica ha visto che alcuni di loro continuavano a seguirli, probabilmente per accertarsi che i due non andassero a sporgere denuncia. Dopo averli seminati, l’uomo si è recato al pronto soccorso dove è stato visitato: i medici gli hanno riscontrato un trauma facciale con frattura delle ossa proprie del naso e una diagnosi di venti giorni. Lui riporta anche la testimonianza della sua amica sulle fasi più concitate dell’episodio:

CITAZIONE
Tutti si mettono davanti formando uno scudo umano tra me e lui, volevo andare da big ma non me lo permettevano.. vedevo solo che c’era del sangue e avevo paura per lui. non sapevano cosa gli avessero fatto e se si sarebbero fermati o lo avrebbero pestato a bestia.. io urlo vedo che gli tolgono gli aggressori da dosso e gli danno il ghiaccio, un pò mi rincuoro ma non potevo comunque andare da lui.. si formano due gruppi i soccorritori del big e quelli che mi circondano imponendomi con la minaccia di “mettere via quel telefono”; niente sbirri, niente ambulanze era l’unica regola da seguire x uscire da quel paese maledetto e covo di matti..

dico di essere obbligata a chiamare il 118 perchè big prende dei farmaci potenti e ha dei gravi disturbi di salute, per la sua sicurezza era indispensabile.. un vecchio pelato, grasso e brutto mi avvicina le mani al viso, e mi parla bocca a bocca mentre ero contro il muro, puzzava di vino marcio, avevo il suo alito in bocca, mi dice ” tu non chiami nessuno e di qui non te ne vai, vi veniamo a prendere a casa”.. io ho un malore da spavento, avevo capito che non potevamo telefonare, andarcene in auto e non mi facevano andare da big.. poi chiedo di poter andare in bagno fingendo di stare molto male, me lo concedono ma senza la mia borsa.. dico “mi servono gli assorbenti xfavore”, l’unico sobrio tra loro mi porta in bagno..aspettando fuori..riesco a portare la borsa col telef, mi chiudo a chiave nel cesso e il cell non prende, e la batteria era quasi a terra, diceva solo emergenza ma non mi faceva chiamare nemmeno i pubblici servizi di aiuto..

La pagina Facebook di Posterla si è riempita di commenti che stigmatizzano non tanto l’episodio della rissa ma quanto accaduto dopo, quando gli altri presenti hanno impedito che venissero chiamate ambulanza e polizia: «L’Italia va a rotoli per colpa di persone come voi! Dovete solo vergognarvi! Rimanere a guardare mentre degli stronzi picchiano un povero ragazzo disabile», scrive Lucia; «Una persona (oltretutto disabile) è stata aggredita e picchiata al karaoke e poi gli è stato chiesto da più abitanti del paese di non chiamare le forze dell’ordine perché avrebbero rischiato di perdere i fondi per la chiesa del paese. Questo la dice lunga sull’ipocrisia dei credenti (mi auguro che un giorno non possa più esistere nessuna religione che a mio parere sono il male peggiore del mondo). Fossi in voi cercherei gli artefici di tale gesto e gli darei una punizione esemplare altrimenti siete tutti dei complici omertosi», aggiunge Elisabetta.
view post Posted: 20/7/2017, 19:48 Dal Vaticano lettera ai vescovi: "L'ostia senza glutine non è valida" - Attualità
Dal Vaticano lettera ai vescovi: "L'ostia senza glutine non è valida"

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http://tg24.sky.it/mondo/2017/07/08/vatica...acebook_skytg24

Ribadite le norme emanate nel 2003. Nella missiva si fa riferimento anche alla responsabilità dei sacerdoti nel verificare chi provvede il pane e il vino per la celebrazione
Una lettera della Congregazione per il Culto Divino e sacramenti, indirizzata ai vescovi di tutto il mondo, ha ribadito i compiti di vigilanza sulla qualità del pane e del vino destinati all’Eucaristia. Nella missiva, in particolare, è scritto che “le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida per l'Eucaristia”. Inoltre si fa riferimento alla responsabilità dei sacerdoti nel verificare chi provvede il pane e il vino per la celebrazione.

Ostie non valide senza glutine
Serve almeno una minima quantità di glutine perché l'ostia sia considerata valida per la consacrazione. E il grano utilizzato può essere Ogm. Lo ribadisce la Congregazione per il Culto Divino e i sacramenti nella lettera indirizzata ai vescovi di tutto il mondo. Ma la quantità di glutine può essere infinitesimale (purché ci sia) e quindi la disciplina, peraltro già in vigore, non danneggerà chi soffre di celiachia.

Ribadite le norme emanate nel 2003
Il documento a firma del cardinale Robert Sarah ribadisce integralmente le norme emanate nel 2003 dall'ex Sant'Uffizio "riguardanti le persone che, per diverse e gravi motivazioni, non possono assumere pane normalmente confezionato o vino normalmente fermentato". "Le ostie completamente prive di glutine - si legge nel testo – sono materia invalida per l'Eucaristia. Sono materia valida le ostie parzialmente prive di glutine e tali che sia in esse presente una quantità di glutine sufficiente per ottenere la panificazione senza aggiunta di sostanze estranee e senza ricorrere a procedimenti tali da snaturare il pane". Mentre "la materia eucaristica confezionata con organismi geneticamente modificati può essere considerata materia valida".

I consigli dell’Associazione Italiana Celiachia ai parroci
Sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia sono riportati diversi consigli in relazione all’Eucarestia. Ai parroci, si legge, “è richiesta un'attenzione particolare nel conoscere coloro che, nella propria parrocchia, sono celiaci; si consiglia di conservare in ogni parrocchia una quantità adeguata di ostie per celiaci in un contenitore a parte; è meglio evitare manovre o atteggiamenti che possano far sentire diversi i fedeli celiaci”.
view post Posted: 19/7/2017, 16:26 Morto Georg Ratzinger, custode dei segreti dei 547 bimbi abusati da preti nel coro di Ratisbona - La stanza del peccato
Coro Ratisbona, parla Adinolfi: "Storia torbida. L'intenzione è sporcare anche Benedetto XVI"

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http://www.intelligonews.it/le-interviste-...-benedetto-xvi/

"E' evidentemente una storia torbida", spiega Mario Adinolfi sulla vicenda del Coro di Ratisbona a IntelligoNews. Parliamo con lui del rapporto finale dell'avvocato U. Weber in cui vengono analizzate le violenze a 547 vittime tra il 1945 e il 1990. Le aggressioni sarebbero state perpetuate nei confronti di minorenni e l'accusa è quella di un silenzio complice degli uomini di Chiesa. Inoltre Georg Ratzinger, il fratello di Benedetto XVI, ha diretto il coro per quasi trent'anni e oggi viene accusato di "aver chiuso gli occhi e non aver preso misure a riguardo". Cresce un sentimento di rabbia, i numeri questa volta sono decisamente alti.

Coro Ratisbona, parla Adinolfi: 'Storia torbida. L'intenzione è sporcare anche Benedetto XVI' Si parla di più di 500 vittime di violenza. E' inutile parlare adesso che si è ancora in una fase di indagine?
"Bisogna capire bene i contorni, la vicenda, i numeri sono talmente alti che si può pensare anche ad un'enfatizzazione, bisogna aspettare e leggere i fatti, leggere bene le carte dell'inchiesta e cercare di capire meglio, non vorrei che si facessero commenti dettati da un'ondata emotiva".

Per 30 anni ha diretto il coro di Ratisbona proprio il fratello di papa Ratzinger. Georg si è scusato con le vittime e ha ammesso che se avesse saputo avrebbe denunciato subito il fatto. Secondo lei stanno gettando fango su di lui?
"Beh, il tentativo è certamente quello: sporcare l'immagine di Georg e di riflesso anche di Papa Benedetto, sicuramente c'è questa intenzione. Credo assolutamente alle parole di Georg, se avesse avuto conoscenza dei fatti avrebbe sicuramente denunciato. D'altronde non c'era interesse di nessuno a coprire un'evidenza del genere, se non da parte di eventuali cospiratori, ma non potendo annoverare decisamene Georg tra costoro, credo assolutamente alle sue parole".

A chi accusa Georg di non aver preso misure e a chi accusa il silenzio complice della Chiesa cosa vuole rispondere?
"Direi di leggere bene le carte e di sviscerare con attenzione i fatti legati a una storia delicata come questa. E' necessario mettere in luce alcuni punti prima di indicare sommariamente dei colpevoli che potrebbero essere totalmente innocenti".

Ratzinger in occasione del funerale di Meisner ha parlato di una crisi della Chiesa. Secondo lei non è una strana coincidenza che proprio adesso colpiscano suo fratello Georg?
"Sì c'è qualcosa che non funziona, qualcosa che non va, è evidentemente una storia torbida. Le intenzioni sono quelle di arrivare a Benedetto XVI, questo credo sia qualcosa da leggere tra le righe in maniera molto evidente. Ovviamente poi i fatti vanno accertati, vanno comprese davvero le dimensioni di questo fenomeno: se fosse realmente della portata che viene indicata dalla stampa di oggi, si tratterebbe sicuramente di un fatto tragico".
view post Posted: 11/7/2017, 19:54 Mosul liberata, Raqqa assediata Ma lo Stato Islamico non è finito - Islam e altre religioni
Mosul liberata, Raqqa assediata. Ma lo Stato Islamico non è finito


Dove e come i seguaci di al Baghdadi si preparano a contrattaccare dopo la caduta delle roccaforti del Califfato. I rischi di infiltrazioni e gesti eclatanti in Europa



http://www.corriere.it/esteri/17_luglio_11...2be8246f0.shtml

Mosul ripresa e distrutta. Raqqa assediata. Il territorio del Califfato ridotto del 60 per cento. Migliaia di combattenti uccisi. Ma non è finita. Per una serie di ragioni, legate non solo alla realtà dello Stato Islamico, ma anche alla situazione regionale. Un rapporto del CTC di West Point, ottimo centro sul terrorismo, spiega che in 16 città di Siria e Iraq, dopo la cacciata dell’Is, ci sono stati 1.468 attacchi. Il 56% dei «colpi» sono arrivati da lontano (lancio di razzi, mortai, cecchini), il 5 per cento con veicoli bomba, il 2 per cento con missioni suicide di «fanti». Non poche le azioni dinamitarde, spesso condotte con cariche adesive piazzate sotto veicoli di persone inconsapevoli, tattica vista a Ramadi. I numeri confermano quello che sappiamo: i seguaci di al Baghdadi si adattano, sono pronti ad una lotta di logoramento, si sono preparati da tempo, sapevano che il momento difficile sarebbe arrivato. Averli espulsi da una località non significa averla pacificata. A esempio il CTC sottolinea come a Falluja la situazione sia così instabile che il sindaco è costretto a vivere ad Erbil.

Attività insurrezionale
Gli esperti hanno scritto molto su come lo Stato Islamico reagirà e si sono trovati d’accordo su diversi punti.
1) Attività insurrezionale affidata a attacchi mordi e fuggi, cellule in sonno, omicidi mirati. Esistono larghe regioni dove le autorità centrali irachene non hanno alcun controllo o se lo hanno è precario. Quando è possibile manovre di contrattacco.
2) Uso del terrorismo: autobomba, ordigni tra la folla, trappole lungo le principali vie di comunicazione.
3) Sviluppo di una rete di rifornimento parallela attraverso il deserto.
4) Difesa delle roccaforti dove sventola ancora la bandiera nera: Tal Afar, Hawija, Abu Kamal, Deir ez Zour e Mayedeen (cittadina nell’est della Siria dove sono affluiti un gran numero di dirigenti).
5) Sfruttamento a proprio vantaggio dei problemi della ricostruzione: molti centri abitati sono invivibili, queste condizioni di difficoltà diventeranno uno strumento di reclutamento.
6) Capitalizzazione del settarismo: la discriminazione verso i sunniti favorirà gli estremisti che si presenteranno come gli unici difensori davanti allo strapotere sciita sostenuto da Teheran.
7) La crisi siriana continuerà ad alimentare il clima di violenza.

Il fronte esterno
L’IS non è certo solo Iraq e Siria. Anzi, proprio i rovesci in «casa» lo spingeranno a reagire ovunque troverà spazi: Libia, Filippine, Afghanistan, Pakistan. In alcune zone ha cercato di ricucire i rapporti con componenti qaediste dissidenti (è il caso di alcune frange talebane). Lo smarcamento è nella sua tradizione. E lungo questo asse si sviluppa la minaccia eversiva in Occidente.
A) Ispirazione per attentati individuali (i “cani randagi”) o di nuclei in modo diretto o remoto.
B) Tentativo di infiltrare reduci dei conflitti mediorientali in Europa: hanno il passaporto, non sono stranieri.
C) Ricorso ad un gran numero di aspiranti terroristi, la vera falange dello Stato Islamico. Sono loro le reclute, spesso solo potenziali e per questo difficili da scoprire. Vivono e lavorano nel Vecchio Continente.
D) Effetto sorpresa: possibili attacchi con metodi nuovi (droni, sostanze tossiche) che alimentano la “narrazione” di un gruppo in grado di stupire e di essere un passo avanti rispetto al nemico. Anche un semplice gesto dimostrativo ma di impatto può aiutare gli estremisti nella loro causa.
view post Posted: 28/6/2017, 16:52 Bimbo non vaccinato ricoverato per tetano, primo caso dopo 30 anni - Attualità
Bimbo non vaccinato ricoverato per tetano, primo caso dopo 30 anni
Oristano, non è in pericolo di vita. Genitori avevano rifiutato l'immunizzazione

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www.ansa.it/canale_saluteebenessere...922c03255d.html

Un bambino di 10 anni, in vacanza in Sardegna con la famiglia, è ricoverato per tetano nell'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale San Martino di Oristano. La malattia infettiva acuta è causata dal batterio Clostridium tetani per la quale esiste un vaccino a cui però il piccolo non era stato sottoposto. Sarebbe il primo caso tra i bambini dopo 30 anni.

Il bambino, che si trova in ospedale da sabato scorso, non corre pericolo di vita e le sue condizioni sono in progressivo miglioramento, anche se permangono alcuni sintomi tipici della patologia come le contrazioni muscolari e la paralisi dei nervi cranici. All'origine dell'infezione era stata una caduta dalla bicicletta, che aveva causato al bambino una ferita da taglio sulla fronte, inizialmente curata in un ospedale della penisola, dove, secondo quanto riferito dagli operatori sanitari, era stata proposta ai genitori in via cautelativa la terapia con immunoglobulina antitetanica, come da prassi. Proposta che sarebbe stata rifiutata.

Ciò ha permesso, hanno spiegati i medici, che il tetano (ha un'incubazione che va da tre ai 21 giorni) si sviluppasse, così che il bimbo è arrivato nell'ospedale di Oristano con la malattia già in stadio conclamato. Ad allertare i medici sono stati alcuni sintomi, come la paralisi facciale, che non rispondevano alle terapie cortisoniche inizialmente proposte.

"E' un caso di assoluta rarità - ha spiegato il direttore dell'Unità di Pediatria, Giovanni Zanda -. Il tetano è una malattia, non contagiosa, che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica. Come ci hanno confermato dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'ospedale Gaslini di Genova, specializzato nella cura dei pazienti pediatrici, non si registrano più casi di tetano fra i piccoli ormai da trent'anni. La vicenda ripropone il tema della scelta dei vaccini". "La Sardegna - ha sottolineato Zanda - e la provincia di Oristano registrano, in questo senso, buone coperture vaccinali: il nostro reparto negli ultimi tempi ha preso in carico un solo caso di morbillo".
view post Posted: 17/5/2017, 16:45 Iraq, Mosul vicina alla liberazione: la battaglia contro l'Isis alle battute finali - Islam e altre religioni
Iraq, Mosul vicina alla liberazione: la battaglia contro l'Isis alle battute finali
Saremo in grado di aiutare i rifugiati a tornare nelle loro case per riprendersi la loro vita per un futuro migliore?



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http://www.repubblica.it/esteri/2017/05/16...-165556432/1/#1

E' alle battute finali la battaglia per conquistare quel che rimane di Mosul ovest, l'ultimo bastione dell'Isis nel nord dell'Iraq. L'offensiva delle forze lealiste irachene, sostenute dalla Coalizione internazionale a guida americana, era cominciata lo scorso ottobre. Ma soltanto a febbraio è stato avviato l'attacco alla parte della città sulla riva occidentale del Tigri, dove è situata la Città vecchia e dove i jihadisti sono trincerati in un fitto reticolo di vicoli e antichi edifici. L'Isis rimane padrone di un fazzoletto di terra di appena 12 kmq (meno del 10% della città) dove si pensa rimangano circa 200mila civili, mentre oltre 400mila sono fuggiti nei mesi scorsi. Mosul è nelle mani dello stato islamico dall'estate del 2014.
view post Posted: 16/5/2017, 14:03 Il ritorno del compagno Libertà: "Ho combattuto contro l'Isis e sono stanco di quell'inferno" - Islam e altre religioni
Il ritorno del compagno Libertà: "Ho combattuto contro l'Isis e sono stanco di quell'inferno"
Ritornato dalla guerra racconta quei momenti sotto le bombe


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http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/1...rno_-165497081/

Paolo, siciliano, ha dato l'assedio a Raqqa con una brigata di volontari: "Ero pronto a morire, sotto le bombe dei turchi ci sono andato vicino"

ROMA - Il compagno Libertà è tornato a casa. Nove mesi di assedio a Raqqa possono bastare, per ora. "Sono stanco e volevo rivedere la mia famiglia". Paolo è un quasi trentenne siciliano e, su sua richiesta, tocca fermarsi qui con l'anagrafe. È uno dei combattenti dell'Antifascist Internationalist Tabur, il battaglione dello Ypg (l'esercito curdo siriano) fondato dall'italiano Karim Franceschi. Erano in sette a dicembre, ora sono una trentina. "Si sono aggiunti americani, canadesi, molti europei. Gli italiani sono quattro". Ha arricchito il suo nome di battaglia. "Ero Heval Azadì, in curdo significa compagno Libertà. Ora sono Heval Azadì e Raperin: compagno Libertà e Rivoluzione". Laggiù, la morte gli si è seduta accanto. "Ci sono piovute ventisei bombe sulla testa in due ore, ventidue compagni sono stati ammazzati". La morte che è arrivata dalla parte dove non guardavano. "Erano i turchi a bombardarci, alle spalle ".

Martedì scorso i curdi iracheni lo hanno fermato ad Erbil per immigrazione clandestina, perché il suo visto era scaduto. Era insieme ad un altro italiano, Mirco, e a sette compagni del battaglione. Tre giorni in arresto, poi la Farnesina è intervenuta e venerdì Paolo e Mirco sono atterrati a Roma. Gli altri sono ancora in galera. "Sono frastornato, devo focalizzare", dice, sintetizzando un groviglio di sensazioni da decifrare.

Con il battaglione dove eravate?
"Abbiamo partecipato alla fase tre dell'operazione Raqqa: isolare la capitale del Califfato, tagliando i contatti con le campagne orientali. Il nostro tabur ha liberato Al Tabqa e il villaggio di Karamà, a 15 chilometri da Raqqa. Su 45 giorni di offensiva, abbiamo combattuto 30 giorni. Ora sono a dieci chilometri dalla città".

Ci sono stati morti nelle vostre fila?
"Nel battaglione no, ma finora nell'accerchiamento di Raqqa sono morti un centinaio di compagni, tra cui quattro internazionali".

Quando la libererete?
"Entro l'autunno spero. Sono già fuggiti 40mila civili da Raqqa. Nei campi profughi, dove la gente muore di fame, ci sono 100mila persone ed è sorto un Consiglio popolare per autogovernare la città dopo che sarà liberata dall'Is: è composto da rappresentanti del popolo che si sono dati il compito di riorganizzare la società civile".

Chi sta partecipando all'offensiva?
"Oltre ai curdi ci sono diecimila arabi con le Forze democratiche siriane. Poi armeni e turcomanni. Gli americani danno il supporto aereo ma Daesh usa donne e bambini come scudi umani. Quando nei villaggi non ci sono civili, infatti, scappano senza resistere. Liberare Karamà, ad esempio, è stato meno difficile del previsto, anche se hanno nascosto mine dovunque: dietro le porte delle case, sottoterra, nei posti più impensabili. Abbiamo preso dei prigionieri dell'Isis, e li abbiamo pure curati e nutriti: la nostra etica è l'opposto della loro".

Cosa ha pensato, vedendo da vicino il nemico?
"Che sono incredibilmente giovani. Hanno una forte ideologia, credono in quello che fanno".

A dicembre raccontò a Repubblica di non aver mai preso in mano un fucile. Come se l'è cavata in quell'inferno?
"La verità? Fortuna...".

Solo quello?
"La prima volta che mi hanno chiamato al fronte avevo l'influenza, stavo malissimo eppure sono andato lo stesso. E sono tornato vivo ".

Neanche un graffio?
"Non ho ferite, ma a Karatchock nel nord est della Siria stavo per rimanerci secco. Il 24 aprile i turchi hanno sparato sul comando curdo ventisei bombe in due ore e ventidue compagni sono morti. Russi e americani, secondo me, sapevano e non ci hanno avvertiti. I turchi cercano di bloccare l'avanzata dei curdi verso la Siria, ci bombardano e nessuno dice niente".

Come si fa ad entrare nel battaglione antifascista?
"Prima c'è una sorta di addestramento all'accademia, poi si fa domanda allo Ypg. Noi siamo una delle tante unità. C'è una gestione orizzontale del comando: ogni giorno ci riuniamo per decidere come muoverci. Tutti hanno diritto di parlare, facciamo molta autocritica e risolviamo così i conflitti personali ".

Com'era la sua giornata?
"Sveglia alle sei di mattina, facciamo sport, poi si marcia insieme. Ci dividiamo i compiti: qualcuno cucina, qualcun altro pulisce. Si fanno i training, anche medici, si discute di politica. Ci sono i turni di guardia, dormivo quattro ore a notte".

Non ha mai pensato: che diavolo ci sto facendo qui?
"No, però spesso riflettevo sul fatto che appena un anno fa ero un lavoratore precario senza un futuro".

Lo Ypg dà ai suoi soldati delle bombe a mano, da usare contro il nemico ma anche per farsi saltare in aria nell'eventualità

di essere catturati. Lei l'avrebbe fatto?
"Sì. È una questione di orgoglio".

Ci tornerà?
"Sinceramente non lo so. Credo che sosterrò la lotta in altri modi".
view post Posted: 16/5/2017, 12:42 La grande TRUFFA delle SEQUENZE NUMERICHE RUSSE - Il brodo di cultura
La grande TRUFFA delle SEQUENZE NUMERICHE RUSSE
Come far soldi con la cazzzate

view post Posted: 16/5/2017, 11:28 Islam, Pakistan: in galera chi non digiuna durante il Ramadan - Islam e altre religioni
Islam, Pakistan: in galera chi non digiuna durante il Ramadan
Però i adulti possono sposarsi con i bambini...


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http://www.imolaoggi.it/2017/05/16/islam-p...nte-il-ramadan/

Pene ancora più severe. Un emendamento a una legge del 1981 renderà ancora più difficile il mese del Ramadan in Pakistan per chi non lo osserva.

Come scrive il Giornale – non solo una pena pecuniaria per chi sarà trovato a fumare o mangiare durante il periodo di digiuno, ma anche la condanna a tre mesi di carcere. Per chi verrà trovato a mangiare (o bere) o con una sigaretta prima della rottura del digiuno la sanzione sarà di 500 rupie (circa 4.5 euro). Per stazioni televisive e cinema trovati in violazione delle norme si arriverà a 500.000 rupie, più di 4mila euro.

Comunque nulla in confronto alla proposta avanzata da Pir Amin Ul Hasnat Shah, ministro per gli Affari religiosi, che durante il ramadan aveva proposto la chiusura totale dei cinema, mentre mangiare in pubblico durante il mese sacro per l’islam è non solo difficile – i ristoranti non sono aperti – ma anche proibito.

Particolamente critica la posizione di Bakhtawar Bhutto, figlia dell’ex primo ministro Benazir, assassinata nel 2007. “Questo non è islam”, ha detto, aggiungendo in un messaggio sul suo account twitter che “la gente rischierà di morire d’infarto e disidratazione conquesta legge ridicola”.

La Bhutto ha poi aggiunto: “Non tutti in Pakistan digiuneranno. I bambini a scuola, gli anziani, le persone con problemi di salute: dovremmo arrestarli tutti per avere bevuto un po’ d’acqua?”.
view post Posted: 13/5/2017, 09:33 La guerra parallela all'Isis: Usa all'attacco del Califfato virtuale - Islam e altre religioni
La guerra parallela all'Isis: Usa all'attacco del Califfato virtuale
Dopo la caduta dell'ISIS la propaganda si sposterà su internet.




http://www.agi.it/estero/2017/05/12/news/l...rtuale-1767103/

Cercare, scovare, identificare virtualmente. Colpire ed uccidere, concretamente. Parte la guerra americana ai maestri del web dell'Isis, coloro che, in tempi di sconfitta militare sul campo, si rivolgono alla Rete per proseguire l'azione terroristica contro l'odiato Occidente e quindi rappresentano la nuova generazione dell'estremismo di Daesh.

L'azione dell'Isis diventerà sempre più virtuale
"Le sconfitte militari dell'Isis sono essenziali ma insufficienti. Man mano che ne indeboliamo la capacità militare sul campo di battaglia, sposteranno la loro attenzione sempre di più sul mondo virtuale, e avremo bisogno di fare tutto il possibile per anticiparli". Con queste parole il Generale americano Joseph Votel, a capo del Comando Centrale degli Stati Uniti, ha fatto il punto sulla situazione, ricordando come la perdita di territorio da parte dei miliziani di Al Baghdadi non significhi che il collasso del gruppo terroristico sia vicino. "Continueranno a coordinare e ispirare attacchi dal loro 'Califfato virtuale'", è l'avvertimento. Non bisogna abbassare la guardia.

La guerra parallela della coalizione Usa
Lo scorso 8 febbraio, infatti, un drone americano ha ucciso nei pressi di Mosul Rachid Kassim, terrorista dell'Isis nato in Francia, che aveva avuto un ruolo nell'organizzazione di attacchi nel suo paese natale. Nuovo episodio di una guerra parallela che la coalizione a guida statunitense conduce contro i membri dell'Isis attivi nel mondo digitale, i quali si servono dei social media e dei messaggi criptati per reclutare attentatori in giro per l'Europa. Gli esperti di antiterrorismo li chiamano "attacchi a controllo remoto".

Un team speciale del Comando statunitense, la Expeditionary Targeting Force, ha ucciso in questo modo oltre una dozzina di sospetti pianificatori di attentati sin dalla scorsa estate. Oltre a Kassim, lo scorso agosto è stato eliminato il responsabile delle operazioni terroristiche dell'Isis, Abu Muhammad Adnani, come anche il coordinatore della propaganda e fondatore del mensile Rumiyah, Abu Muhammad Furqan, e il responsabile dell'attentato di Capodanno in un night club di Istanbul, Abdurakhmon Uzbeki. Lo scorso dicembre, inoltre, un raid aereo su Raqqa ha ucciso tre uomini coinvolti nei sanguinosi attacchi di Parigi del novembre 2015.

Isis si ritira sul campo ma aumenta capacità di stimolare attentati
Man mano che l'Isis perde territorio tra Siria e Iraq, sembra che la sua capacità di stimolare attentati cresca: nell'ultimo mese - in corrispondenza dell'inizio dell'offensiva che nei giorni scorsi ha portato alla liberazione di Tabqa, città siriana vicino a Raqqa, che si aggiunge alla quasi completa liberazione di Mosul - lo Stato Islamico ha rivendicato diversi attacchi nel mondo, tra cui l'uccisione di un poliziotto sugli Champs-Elysees a Parigi, la strage contro i copti della domenica delle Palme in Egitto, quella nell'ospedale di Kabul (38 morti) e l'attacco suicida in un mausoleo sufi in Pakistan (88 morti).

Sui social media una piattaforma dell'Isis
Rob Wainwright, capo dell'Europol - l'agenzia di polizia dell'Unione Europea - ha infatti scoperto una decina di giorni fa che l'Isis ha messo in piedi una propria piattaforma sui social media, per cercar di sfuggire al controllo delle agenzie di intelligence che monitorano le comunicazioni e la propaganda dei militanti. "Abbiamo certamente reso molto più difficile la loro operatività nello spazio digitale, ma su Internet è ancora pieno di terribili video di propaganda e possibilità di comunicazione su larga scala", ha spiegato Wainwright nel corso di una conferenza sulla sicurezza tenutasi a Londra.

Falliti tentativi Usa di intercettare le comunicazioni dell'Isis
"L'Europa sta facendo i conti con la più grande minaccia terroristica di questa generazione", conclude. Secondo Thomas Joscelyn, ricercatore della Fondazione per la Difesa delle Democrazie, con base a Washington, "i tentativi statunitensi di intercettare le comunicazioni dei terroristi sono falliti fino ad ora. Il governo statunitense ha bisogno di una campagna sistematica per contrastare questo fenomeno". In effetti, uno studio pubblicato ad aprile dal Government accountability Office - una sezione investigativa del Congresso degli Stati Uniti, dedita all'auditing e alla valutazione - rivela che "non è stata messa in piedi alcuna strategia coesa e dai risultati misurabili per contrastare la propaganda dell'Isis".

La propaganda sopravviverà a Califfato
"La propaganda dello Stato islamico sopravvivera' sicuramente al Califfato", commenta Charlie Winter del King's College di Londra, "e questa elasticità significa che la loro capacità di ispirare attacchi terroristici durera'". Dal 2015 Twitter ha sospeso più di 650.000 account legati all'Isis; Facebook e Youtube rimuovono regolarmente materiale di propaganda. Ma non è abbastanza, anche perché l'Isis pubblica tuttora un mensile online in dieci lingue diverse - Dabiq - e diffonde messaggi attraverso la propria agenzia di stampa, Amaq, che poi vengono resi virali sui social.
view post Posted: 13/5/2017, 09:14 Oltraggio in Vaticano: Femen tutte assolte - Attualità
Oltraggio in Vaticano: Femen tutte assolte
La stupida morale cattolica ha validità sulla legislazione dello stato?


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http://www.ilgiornale.it/news/cronache/olt...te-1396550.html

Una sentenza che fa discutere. È quella con cui ieri sono state assolte, con formula piena, le quattro attiviste del gruppo Femen che, nel 2013, si erano denudate in piazza San Pietro durante l’Angelus domenicale.

Le militanti femministe, due francesi e due ucraine, non avrebbero turbato lo “svolgimento della funzione religiosa” perché l’allora Papa Ratzinger, nonostante la plateale protesta, portò a termine la sua omelia senza interruzioni. Queste, come riporta Il Messaggero, sono le motivazioni della sentanza di assoluzione emessa dal giudice Clementina Forleo.

Tra le attiviste che, il 13 gennaio del 2013, si spogliarono tra i fedeli durante la preghiera del Papa, c’era anche la leader ucraina del movimento, la ventisettenne Inna Shevchenko, che oggi vive a Parigi.

“Le streghe senza Dio”, così come le ha ribattezzate un libro uscito nel 2016, quel giorno si erano denudate fino a rimanere in topless esibendo sui loro corpi nudi la scritta: “In gay we trust” (“Crediamo nei gay”). Erano i giorni in cui, in Italia ed anche in Francia, si dibatteva sull’incandescente tema delle adozioni da parte delle coppie omossessuali. E, qualche giorno prima del blitz, una clamorosa sentenza della Cassazione italiana aveva scatenato la condanna della Chiesa Cattolica. La Prima sezione civile della Suprema Corte aveva confermato l’affidamento esclusivo di un bambino ad una madre convivente con un’altra donna stabilendo che “vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale” non è dannoso “per l’equilibrato sviluppo del bambino”.

Le “paladine” dei diritti gay erano state immediatamente neutralizzate dall’intervento dei Carabinieri. Il reato per cui, ieri, sono state definitivamente assolte è quello di trubamento di funzioni religiose.
view post Posted: 13/5/2017, 08:54 Papa: accettare scoperte scientifiche con umiltà non con paura - Attualità
Papa: accettare scoperte scientifiche con umiltà non con paura
Il gran mago della cialtroneria ha parlato

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http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli...ilta-non-paura/

Città del Vaticano, 12 mag. (askanews) - "Non bisogna mai aver paura della verità, né arroccarsi in posizioni di chiusura, ma accettare le novità delle scoperte scientifiche in atteggiamento di totale umiltà". Lo ha detto Papa Francesco che stamane, prima di partire per il santuario portoghese di Fatima, dove rimarrà oggi e domani, ha ricevuto i partecipanti a un convegno della Specola vaticana su "Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio-Tempo"."Albert Einstein - ha detto il Papa - amava affermare: 'Si potrebbe ben dire che l'eterno mistero del mondo è la sua comprensibilità'. L'esistenza e l'intelligibilità dell'universo non sono frutto del caos o del caso, ma della Sapienza divina, presente 'come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all'origine'", ha detto Francesco citando il libro biblico dei Proverbi. "Mi rallegro, con vivo apprezzamento, del vostro lavoro e vi incoraggio a perseverare nella ricerca della verità. Non bisogna mai aver paura della verità, né arroccarsi in posizioni di chiusura - ha detto il Papa - ma accettare le novità delle scoperte scientifiche in atteggiamento di totale umiltà"
view post Posted: 12/5/2017, 13:57 Cervello, dove nasce la fede? Scoperta lesione cerebrale che rende estremisti - Il brodo di cultura
Cervello, dove nasce la fede? Scoperta lesione cerebrale che rende estremisti

Il posto dove si trova dio è proprio lì, nella tua mente.

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http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-te...emisti-2685815/

SPRINGFIELD – Gli scienziati hanno speculato a lungo su una caratteristica del cervello umano, un’area distinta definita da alcuni studiosi “il punto di Dio”, dove nasce la fede religiosa. Grazie a un recente studio, gli esperti hanno scoperto che le persone che hanno subìto un trauma alla corteccia prefrontale cerebrale siano meno aperte a nuove idee e abbiano più probabilità di estremizzare la personale fede religiosa.

La ricerca, effettuata dalla Northwestern University in Illinois, ha rilevato che le persone con danni cerebrali nella parte prefrontale del cervello hanno meno flessibilità cognitiva e meno capacità di cambiare le proprie opinioni; la corteccia prefrontale è una regione del cervello associata a un numero elevato di funzioni, tra cui la pianificazione e la percezione, ed è stata precedentemente correlata a esperienze religiose e mistiche

Un danno in questa zona, infatti, altererebbe le capacità dell’individuo rendendolo meno cosciente rispetto al credo religioso, cosa che non permetterebbe loro di poter fare una valutazione reale e obbiettiva delle proprie idee. I ricercatori hanno esaminato 119 persone che hanno subito ferite cerebrali durante la guerra del Vietnam e 30 veterani che invece non hanno riportato lesioni; i due gruppi sono stati invitati a confrontarsi su dichiarazioni come “per condurre una vita migliore e più significativa, bisogna appartenere ad un’unica, vera religione”.

Gli scienziati hanno rilevato che i veterani che presentavano lesioni, avevano idee religiose fondamentaliste, più radicate rispetto al gruppo di persone che non era rimasto ferito. “Le credenze umane, in questo caso quelle religiose, sono uno dei tratti cognitivi e di conoscenza sociale che permettono di distinguerci da altre specie” ha detto a PsyPost il co-autore della ricerca Jordan Grafman, della Northwestern University. Questo studio dimostra che la struttura del cervello, in questo caso il danneggiamento di un’area specifica, è legata alle credenze teologiche: “Dobbiamo capire come, nelle rappresentazioni del cervello, il credo religioso si distingue dalle credenze morali, legali, politiche ed economiche “, ha detto il dottor Grafman.

Nonostante questa ricerca aiuti a capire il legame tra cervello e fede religiosa, ci sono altri fattori che influenzano i comportamenti che un individuo ha verso una religione, come i tratti della personalità e l’ambiente sociale. “Mentre le credenze religiose e non, possono essere studiate in modo selettivo e indipendente da altri processi sociocognitivi, la loro dipendenza e l’interazione con altre funzioni del cervello sarà un’importante area di ricerca nei prossimi decenni”, afferma il dottor Grafman e aggiunge, “Come dice il detto, ” il diavolo è nei dettagli “.
view post Posted: 12/5/2017, 13:18 Prof di religione folle di gelosia insulta sul web la rivale in amore - Attualità
Prof di religione folle di gelosia insulta sul web la rivale in amore
Dove ti porta la fede dell'amore

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www.corriereadriatico.it/ancona/anc...ok-2429294.html

ANCONA - Ancora innamorata a distanza di anni, avrebbe coperto d’insulti su Facebook la nuova compagna del suo ex che l’ha querelata per diffamazione aggravata e stalking. Sembrerebbe una storia come tante, non fosse per un particolare: ad essere denunciata è stata un’insegnante di religione, accusata di non seguire pedissequamente, diciamo così, i principi evangelici. Stanca di continue vessazioni e intimidazioni, durate un oltre un mese, alla fine si è rivolta alla polizia postale l’avvocatessa anconetana che ha avuto la sfortuna di innamorarsi dell’uomo “sbagliato”, con cui ha avuto una liaison tra ottobre e marzo, peraltro senza sapere, almeno in principio, che quello fosse l’ex della docente. All’inizio, tutto rose e fiori. Poi il rapporto ha cominciato ad incrinarsi perché l’avvocatessa si è ritrovata al centro di un triangolo amoroso fatto di segreti e mezze verità.

Quando ha deciso di interrompere la relazione, era troppo tardi: il seme della discordia aveva già scatenato il risentimento della professoressa. Da fine novembre avrebbe utilizzato la sua pagina Facebook per sfogare la sua ira. Messaggi forti, talvolta violenti e volgari, senza mai pronunciare il nome della rivale, ma che la vittima ritiene chiaramente indirizzati a lei. Come il post in cui la docente invita gli amici ad un «corso per diventare femmina inetta, perfetta demente». O quello in cui scrive che tutte le donne sono brave a scaldare un letto, ma l’amore è un’altra cosa. A rendere ancor più pepata la situazione, il fatto che le due donne trascorrono molto tempo insieme nei locali dell’associazione sportiva che frequentano.

«Sono stata insultata anche pubblicamente» ha raccontato la vittima alla polizia postale, lamentandosi di essere stata via via emarginata, fino ad essere estromessa dalla pagina Facebook (per poi essere riammessa su sua richiesta). «Ha leso la mia reputazione parlando male di me e dandomi della poco di buono davanti a tutti, vivo in un continuo stato d’ansia causato da sguardi fissi e intimidatori, non posso frequentare liberamente l’associazione per paura di essere diffamata e offesa» ha spiegato l’avvocatessa che, per l’inosservanza dei principi di correttezza e probità imposti dal codice di comportamento sportivo, ha presentato all’associazione anche un’istanza di esclusione dell’insegnante, che ne ricopre un ruolo importante.

Edited by Giorgio Fortunato - 12/5/2017, 14:39
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