Laici Libertari Anticlericali Forum

L'arcivescovo Milingo cacciato dalla chiesa cattolica

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view post Posted on 4/12/2006, 11:13
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http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=138460

«Roma mi discrimina Niente scomunica per i sacerdoti cinesi» - di Redazione -


L'arcivescovo Emmanuel Milingo ieri ha protestato contro il Vaticano per il diverso trattamento da lui ricevuto con la scomunica rispetto ai vescovi patriottici cinesi e - a suo dire - i vescovi cattolici polacchi nazionali, «che sono stati consacrati in due cerimonie separate il 30 novembre e non sono stati scomunicati per aver ordinato vescovi senza un mandato papale». Milingo sostiene in una nota, diffusa in Italia dal prete sposato Giuseppe Serrone, di essere discriminato dalla Santa Sede per ragioni razziali. «Il Vaticano mi ha scomunicato il 26 settembre - afferma Milingo -, due giorni dopo che ho consacrato quattro uomini sposati come vescovi, perché provengo da un povero paese dell'Africa. Ma quest'anno in Cina sono stati consacrati tre vescovi senza un mandato e senza ricevere scomunica. Anche la Chiesa cattolica nazionale polacca ha ordinato quattro vescovi sposati e non ha ricevuto scomuniche». «Questo è un trattamento ingiusto - protesta l'ex arcivescovo di Lusaka - ed è motivato da distinzioni razziali. Il Vaticano discrimina dal punto di vista razziale ed economico». Milingo si prepara intanto alla nuova convention del suo movimento «Married Priests Now» che si svolgerà a Parsippany, New Jersey dall'8 al 10 dicembre. Ha già annunciato che in quell'occasione ordinerà al sacerdozio tre uomini sposati, rinnovando così la sua sfida alla Santa Sede

 
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Ashmael
view post Posted on 4/12/2006, 15:00




Milingo ha ragione, anche se la sua situazione è un po'diversa...il Vaticano deve tener conto degli altri cattolici in cina, una scomunica ai vescovi nominati irregolarmente potrebbe avere ripercussioni
in ogni caso, quando l'alternativa sarà estinguersi o ammettere i preti sposati, il Vaticano non avrà scelta.
E comunque, sono affari loro...
 
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view post Posted on 5/12/2006, 20:27
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http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=80214


''Prego tutte le sere per papa Ratzinger''
Milingo: ''Ho trovato l'amore e penso a un figlio''
L'arcivescovo africano da Washington, in un'intervista all'Adnkronos: ''Ho paura di tornare a Roma, temo che se venissi lì la mia vita sarebbe in pericolo''




Washington, 5 dic. (Adnkronos/Ign) - Monsignor Emmanuel Milingo ha ''paura'' di tornare a Roma. A Washington ha ritrovato l'amore di Maria Sung e pensa anche a un figlio: ''Se verrà, io e Maria lo accoglieremo volentieri''. Raggiunto dall'Adnkronos nel suo appartamento a Washington, l'arcivescovo africano, scomunicato dal Vaticano, parla della sua nuova vita negli States e dei suoi progetti ''con mia moglie Maria''.

Milingo anche da Oltreoceano è al corrente della bufera che si è scatenata dopo le dichiarazioni del cardinale Claudio Hummes, che nei giorni scorsi aveva avuto modo di dire come il celibato dei preti non fosse un dogma e di essere pronto a discuterne. Ma non crede che queste parole cambieranno qualcosa, o porteranno a qualche apertura. Afferma infatti Milingo: ''La Chiesa cattolica non è aggiornata. Si contraddice rispetto a quello che ha sostenuto nel Concilio Vaticano II. Gesù, però, non ha mai detto di preferire un prete celibe, ha sempre trattato con tutti i supi apostoli. Credo che non sia vero che un buon sacerdote, per essere tale, non debba essere sposato''.

Messo in chiaro questo punto, il vescovo esorcista esprime tutti i suoi timori all'idea di tornare nella capitale. ''Premetto che nessuno dal Vaticano mi ha chiamato, né mi ha inviato messaggi o lettere. Del resto - osserva Milingo - sono talmente fermi nelle loro convinzioni che non è facile scrivere una lettera a un semplice soggetto come me, altrettanto fermo nelle sue idee. In ogni caso, non nascondo che avrei molta paura fisica di venire a Roma: temo che se venissi lì la mia vita sarebbe in pericolo, non credo che troverei amore''.

Ora l'arcivescovo africano, che anche a Washington continua a celebrare messa e a fare gli esorcismi, sta lavorando per la terza conferenza che dall'8 al 10 dicembre vedrà riuniti a Washington 150 mila preti sposati. ''La santità - proclama Milingo - non viene dal celibato ma dal matrimonio. La Chiesa cattolica continua a condannare e a scomunicare, distruggendo l'importanza dell'unità''. Ma anche lei è stato scomunicato... ''Io non sono scomunicato - replica deciso -. Non accetto questa parola. Se c'è uno innamorato della Chiesa e di Dio questo è proprio Milingo''. Che, però, ha una moglie. ''Maria mi accudisce, sono suo marito. Io e lei siamo una carne sola e se arriverà un figlio - assicura - lo accoglieremo a braccia aperte, come tutte le famiglie di questo mondo''.

Il monsignore non lesina parole di affetto per l'agopunturista coreana che nell'agosto del 2001 per lui osservò anche il digiuno. ''Maria è anche una brava cuoca - dice -. Spesso mi cucina prelibatezze della Corea ma io la porto anche fuori al ristorante per non farla stancare troppo''.

Milingo ha ''paura'' di venire a Roma, tuttavia un modo per tornare nella capitale lo intravede, anche se sarebbe di difficile realizzazione: ''Potrei tornare a Roma se il Vaticano mi affidasse una diocesi tutta mia con i miei vescovi, e con Maria, si intende''. L'obiettivo è quello di creare un ''ufficio mondiale'' che accolga tutti i sacerdoti sposati.

E manda un messaggio a papa Ratzinger: ''Vorrei che il Santo Padre sapesse che mai una volta, da quando ho lasciato Roma, ho dimenticato di dire un rosario per lui. Pregando per il capo, prego per tutta la Chiesa cattolica''.


 
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view post Posted on 8/12/2006, 23:47
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http://www.la7.it/news/textnews/dettaglio.asp?id=31989&cat=4

New York 08/12/2006 15:15
USA, MILINGO ORDINERA' SACERDOTI TRE UOMINI SPOSATI

New York, 08 dic. (Apcom) - Emmanuel Milingo continua a sfidare le gerarchie vaticane. La prossima domenica l'ex-arcivescovo conferirà gli ordini sacerdotali a tre uomini sposati, e sempre nel fine settimana parteciperà a un congresso con sacerdoti da tutto il mondo, ovviamente con mogli al seguito. L'evento, che culminerà anch'esso in una Santa Messa, intende dare voce ai prelati che rifiutano l'imposizione del celibato. Com'era prevedibile, la cerimonia di ordinazione non si terrà in una chiesa di rito cattolico. Milingo - scomunicato a settembre per avere ordinato vescovi quattro sacerdoti sposati - dovrà accontentarsi della Trinity Reformed Church di West New York, un piccolo centro del New Jersey attiguo alla Grande Mela. Il congresso si svolgerà invece allo Sheraton Hotel della vicina Parsippany, sotto le insegne di ôMarried Priests Now!ö (ôPreti sposati ora!ö), associazione fondata dal prete-esorcista nel luglio scorso. Altri 1.200 preti sposati seguiranno la convention via satellite da Europa, Africa e America Latina.
 
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view post Posted on 8/1/2007, 13:51
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http://www.ilgrecale.it/attualita/articolo.php?id=14353

L’ex frate Cionfoli da Milingo per diventare sacerdote
La notizia è stata diramata da Garganopress.net attraverso il fotografo Giuseppe Saldutto

di Redazione


Giuseppe Cionfoli (foto tratta da www.giuseppecionfoli.it)
Foggia - Il cantautore ed ex-frate Giuseppe Cionfoli sarebbe pronto a farsi ordinare sacerdote da monsignor Emmanuel Milingo, ex-arcivescovo dello Zambia. La notizia è trapelata nei giorni scorsi in quel di Bari ed è stata resa nota ai microfoni di Garganopress.net dal fotografo Giuseppe Saldutto, che è anche giornalista e scrittore di volumi sul Santo di Pietrelcina.
Cionfoli, sposato e con tre figli, celebre anche per la sua breve partecipazione all’ultima edizione dell’Isola dei Famosi, potrebbe partire già la prossima settimana per New York, dove ad attenderlo ci sarà proprio lo scomunicato Milingo, che nei giorni scorsi ha ordinato negli USA due preti sposati, sfidando di fatto il Vaticano sulla controversa questione del celibato per i sacerdoti. Cionfoli, come ricorda lo stesso Saldutto, non ha mai preso i voti pur avendo frequentato il noviziato. Alla vita sacerdotale ha preferito quella matrimoniale, pur rimanendo sempre legato al mondo del cristianesimo e del cattolicesimo. Milingo, come noto, si è sposato nel 2001 con la coreana Maria Sung ed è stato scomunicato dal Papa per aver ordinato quattro preti sposati, fondando di fatto l’associazione-setta "Preti sposati ora!".
"In un momento particolare della Chiesa cristiana e di quella cattolica soprattutto - ha spiegato il foggiano Saldutto - non si poteva non rendere noto un profondo desiderio dell’amico Cionfoli, quello di prendere i voti sacerdotali e di dire messa così come facevano i primi martiri". Cionfoli potrebbe essere il primo laico sposato ad essere ordinato sacerdote da Milingo. La partenza per New York potrebbe esserci a giorni.
 
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dirk58
view post Posted on 8/1/2007, 21:57




Una bella forma di pubblicità??
 
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view post Posted on 1/4/2007, 18:21
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http://www.tendenzeonline.info/apcom/view....0401_000032.xml

MILINGO CELEBRA NOZZE PRETE CON CATECHISTA, LEI INCINTA DI 4 MESI
Brasilia, 1 apr. (Ap) - Continua la battaglia per i preti sposati condotta da Milingo. L'ex arcivescovo di Lusaka scomunicato da Papa Ratzinger nel luglio scorso ha celebrato oggi le nozze di un sacerdote, in Brasile, in una piccola cappella di Brasilia. "Il vostro matrimonio è valido e legale perché avviene di fronte a Dio", ha detto Milingo di fronte alla coppia, parlando in italiano. La cerimonia è stata poi 'tradotta' in portoghese da un altro sacerdote.

"Il sacerdozio necessita di una vita matrimoniale per far sì che la Chiesa si rinnovi", ha scandito l'arcivescovo 76enne, in Brasile con la moglie Maria Sung.

Milingo ha sposato stanotte monsignor Jose Moura, 37 anni con Sebastiana Moura, 32, catechista, incinta di 4 mesi. "So che questo matrimonio non è riconosciuto dal Vaticano", ha detto Jose Moura. "Vivere insieme in questa maniera è un peccato agli occhi della Chiesa, ma per me questa cerimonia è sufficiente perchè faccio parte di quella moltitudine di preti che chiedono al Vaticano l'abolizione del celibato sacerdotale".

Jose Moura, che ha incontrato Sebastiana Moura nella sua parrocchia a Brasilia, ha lasciato il sacerdozio nel 2003 proprio per la relazione con la donna. Civilmente i due si sono sposati l'ottobre scorso. Ora la coppia è entrata a far parte dell'Associazione 'Preti sposati' costituita da Milingo nel luglio scorso, che conta circa 18mila sacerdoti sposati in Brasile.
 
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Arammigu
view post Posted on 22/6/2007, 18:18




Vaticano: la nuova sfida di Milingo, fondi per preti sposati


L'arcivescovo esorcista e fondatore della associazione "Priest married now" è stato scomunicato dal Vaticano dopo che negli Stati Uniti ha ordinato preti alcuni uomini sposati.


Monsignor Milingo sembra intenzionato a sfidare in casa il Vaticano: un suo comunicato dalla Corea del Sud, dove vive con la moglie Maria Sung, annuncia l'intenzione di tenere a Roma dal 6 all'8 dicembre, un convegno mondiale di preti sposati e chiede anche "agli uomini e donne di buona volontà" fondi per finanziare l'iniziativa. L'arcivescovo esorcista e fondatore della associazione "Priest married now" è stato scomunicato dal Vaticano dopo che negli Stati Uniti ha ordinato preti alcuni uomini sposati. Nelle sue intenzioni l'incontro a Roma dei preti sposati "deve essere ecumenico con la partecipazione di tutti i rami, ortodossi, vecchi cattolici, cattolici, anglicani, che confessano la fede cattolica e hanno sacerdoti sposati". E l'ex arcivescovo di Lusaka manifesta l'intenzione di portare i suoi preti sposati in pellegrinaggio sulla tomba di san Pietro.


22/06/2007 12:57

http://www.unionesarda.it/ViewPage.action?...&contentId=9645

 
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view post Posted on 24/8/2007, 19:12
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http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&a...rt=5457&aa=2007


24-08-2007

Il convegno mondiale dei sacerdoti transfughi si tiene a Roma dal 6 all’8 dicembre


Milingo a San Pietro alla testa dei preti sposati
Gli ecclesiastici con famiglia sono oltre centocinquantamila e quest’anno si danno appuntamento sotto la finestra del Pontefice

di Lo Svizzero


Negli ambulacri della Curia romana, come in tutta l’area vaticana, l’arcivescovo africano scomunicato, Emmanuel Milingo, è visto come una sorta di mina vagante in carne e ossa. Quasi ipnotizzati da quel personaggio incredibile, i buoni prelati non sanno più che pesci prendere, se non a quale santo votarsi per porre un freno efficace alla straripante attività del presule scomunicato, contro il quale non sembrano affatto efficaci misure canoniche previste dai vecchi codici ormai abbondantemente obsoleti.
Si profila infatti una serie di iniziative che Milingo sta programmando salendo, nuovo Napoleone nero, sul cavallo di battaglia dei preti sposati. Che è, a dirla tutta, un problema enorme sul quale le strutture attuali del Vaticano, come pure le sue leggi odierne, sono quasi impotenti. Né, c’è da aggiungere, esiste una struttura organica funzionante, con la davvero remota capacità di risolvere quel problema, eccezion fatta per una commissione pressoché raminga, detta ‘della reintegrazione’, che ha per compito di ricevere ed eventualmente integrare di nuovo, quei sacerdoti che, debitamente pentiti, chiedono di essere riammessi nelle attività religiose.

Eppure come ha dichiarato tempo addietro lo stesso Milingo, il problema dei preti con la consorte al seguito è numericamente spaventoso: in tutto il mondo, costoro arrivano al livello piramidale di centocinquantamila, non tutti contestatori e ben pochi pentiti di aver compiuto il passo che ha fatto varcare ad essi la frontiera del celibato, gettando la tonaca alle ortiche. Da parte vaticana, seppure ufficiosamente, ci si limita a ridurre di trentamila unità quella davvero esorbitante cifra. Il guaio è che i buoni monsignori dell’altra riva del Tevere, non riescono ad elaborare una qualche soluzione decente per risolvere una buona volta il problema, il che li mette in una autentica ambascia, dal momento che essi ben sanno che Milingo soffia sul fuoco ruggente anticelibatario. Ben si sa, infatti, che il presule scomunicato gode dell’appoggio di almeno quindici vescovi cattolici del continente nero, oltreché di quello concreto della setta parareligiosa ‘Moon’ nella quale milita la sua coreana consorte. Se dunque in Vaticano non si sa bene cosa fare per controbattere il ‘milinghese’, da parte sua l’ex arcivescovo di Lusaka sta preparando una autentica offensiva della propria ‘sacra armata’ contro la legge canonica sul celibato obbligatorio dei preti cattolici.

Si tratterà di un mastodontico convegno mondiale di questi transfughi del clergymen da tenersi proprio a Roma nei giorni dal 6 all’8 dicembre di quest’anno. Ma non basta, anche se la faccenda è grossa assai: Milingo ha deciso di mettersi alla testa delle falangi di preti con mogli, figli e magari anche suocere, per guidarli in una marcia che ha per meta finale niente meno che Piazza san Pietro, la mattina dell’8 dicembre, giorno conclusivo della ‘kermesse’, festività religiosa per salutare a modo loro il Pontefice quando si affaccerà alla finestra del suo studio privato com’è consuetudine in quelle circostanze. Non si sa se dal basso, ex preti con le rispettive famiglie, leveranno in alto striscioni, vessilli e quant’altro, se intoneranno cori di protesta e se, magari, daranno vita a qualche tipo di ‘happening’ beffardi per difendere la tesi, fino ad oggi considerata eterodossa, dei preti legittimamente sposati. Una cosa è certa al di là di ogni dubbio: quell’iniziativa avrà un’enorme effetto mediatico nei cinque continenti, con ripercussioni decisamente negative per l’intera cattolicità. Ma spingerà anche teologi, canonisti e prelati d’ogni orientamento ad affrontare ma per risolvere alla fin fine, il millenario (o giù di lì) problema del celibato ecclesiastico obbligatorio, che oltretutto è criticato anche, sia pure sommessamente, da non pochi esponenti di spicco delle alte (e basse) gerarchie ecclesiastiche.
 
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view post Posted on 15/10/2007, 09:39
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...26661girata.asp

Italia proibita per Milingo




Voleva guidare la marcia dei
preti sposati. Ma il Vaticano
gli ha revocato il passaporto
FILIPPO DI GIACOMO e GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
Frontiere chiuse per il vescovo-esorcista che scandalizzò la Chiesa sposando a New York la coreana Maria Sung, adepta della setta Moon. Non può entrare in Italia perché «persona non gradita». Emmanuel Milingo è stato scomunicato l’anno scorso dal Vaticano per aver ordinato quattro nuovi vescovi appartenenti ad un’associazione di preti sposati.

Voleva guidare l’8 dicembre a piazza San Pietro la marcia contro il celibato ecclesiastico, ma le autorità italiane gli hanno negato l’autorizzazione per «difficoltà burocratiche» legate alla revoca del passaporto diplomatico della Santa Sede. «Il passaporto diplomatico è ancora valido, ma è stato revocato dal Vaticano dopo la scomunica» precisa don Giuseppe Serrone, presidente dell’Associazione preti sposati e portavoce in Italia di «Married priest now», l’associazione presieduta da Milingo: «Già a gennaio - aggiunge - gli è stato impedito di entrare in Italia per benedire i partecipanti al carnevale di Cento». Erano stati presi gli accordi, ma «al momento del viaggio venne negata l’autorizzazione a passare la frontiera in quanto le autorità italiane avevano messo Milingo nella lista delle persone non gradite».

Senza pensione
Negata la richiesta, adesso Milingo è in Brasile. «Ha anche il passaporto dello Zambia ma deve chiedere un visto turistico per l’Italia dal Brasile o dalla Corea, dove vive con Maria Sung, che gli viene negato - spiega don Serrone -. Viene calpestato un suo diritto e denunceremo l’Italia per violazione dei diritti della persona. Ognuno è libero di spostarsi come vuole». Un fatto «tanto più grave» perché tiene lontano dalla sua «seconda patria» un presule di 77 anni. «Anche la pensione gli è stata bloccata. Risulta ancora in servizio per la Santa Sede ma senza stipendio. Siamo andati al Pontificio consiglio dei migranti, dove ha lavorato per 23 anni, e all’ufficio vaticano del Lavoro per ripresentare la domanda - puntualizza Serrone -. Ora la curia di Seul, dove è domiciliato, gli ha comunicato che la pratica è stata avviata, ma pochi giorni fa la conferenza episcopale coreana ha diffidato i cattolici dal frequentare Milingo perché “pericoloso”».

L’Europa irraggiungibile
In realtà, come precisano fonti vaticane, alla curia di Seul, Milingo indirizza, più o meno come ad una cassetta postale, tutti coloro che in questi mesi hanno tentato di stabilire un contatto tra il diretto interessato e la Santa Sede: un’impresa vana a causa dei forti controlli che gli uomini di Moon impongono all’arcivescovo. La Chiesa coreana si è limitata a ricordare ai propri fedeli che le cerimonie e i sacramenti celebrati dai ministri scomunicati sono «illeciti» e che le ordinazioni così conferite comportano la scomunica anche per chi le riceve. Quanto ai Paesi da denunciare, la lista è lunga: a Milingo non è stato rinnovato neanche il visto per gli Usa e quello che gli permette di vivere in Brasile, nella mega proprietà fondiaria dove il reverendo Moon intende costruire una nuova città fatta ad immagine e somiglianza delle sue teorie, sta anch’esso per scadere. Per le leggi in vigore nell’Ue, essere «persona non grata» per un Paese membro comporta l’impossibilità di concessione del visto anche da parte degli altri paesi Schengen.

Così Milingo non potrà proseguire il tour di ri-ordinazione dei vescovi delle Chiese vetero-cattoliche, quelle nate da coloro che hanno rifiutato il Concilio Vaticano I, che hanno le loro sedi in Olanda, Francia e Portogallo. Senza questi exploit, Milingo fa fatica a rientrare nel cono di luce dei media. Anche la manifestazione prevista per l’8 dicembre, giorno in cui lo Stato è tenuto per legge a garantire la libertà del Papa di poter celebrare in sicurezza le cerimonie dell’Immacolata, è stata forse pensata più per ragioni di stampa che per interesse ecclesiale. «A giugno abbiamo partecipato a un seminario teologico a Seul per organizzare il pellegrinaggio ecumenico a dicembre dei sacerdoti e delle loro consorti per rinvigorire la nostra fede sulla tomba di Pietro, primo papa sposato», dice Serrone. In attesa di diventare il secondo Papa sposato, Milingo dovrà risiedere in Svizzera. Il suo arrivo è atteso per novembre.
 
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prosperus
view post Posted on 15/10/2007, 16:27




Ubbidire ai diktat vaticani: questa sì che è sana laicità", quella laicità che piace tanto a Ratzinger & soci. Siamo veramente una repubblichetta delle banane appecorata davanti alle pie sottane.
 
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view post Posted on 22/7/2008, 20:06
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http://mattinopadova.repubblica.it/dettagl...?edizione=Abano

Monito del vescovo di Vicenza monsignor Nosiglia
La messa di Sguotti e Milingo
ai fedeli costa la scomunica
Per il vescovo di Vicenza, monsignor Cesare Nosiglia, sono «motivo di grande sofferenza» le «celebrazioni illecite» tenute nel Vicentino dal vescovo scomunicato Emanuel Milingo e dall'ex parroco Sante Sguotti sospeso a divinis.

Il presule lo sostiene in una nota diffusa dalla Curia vescovile vicentina. «La notizia che nello scorso fine settimana a Grumolo delle Abbadesse - dice monsignor Nosiglia - Milingo e Sante Sguotti hanno celebrato l'Eucaristia, E' motivo di grande sofferenza per la Chiesa di Vicenza e di scandalo per tanti fedeli. Si tratta infatti di celebrazioni illecite, che rappresentano una grave ferita della comunione ecclesiale».

«Invito mons. Milingo e il sacerdote Sguotti - prosegue il vescovo - a riflettere su gesti di così aperta rottura e dispregio delle norme della Chiesa. Ai fedeli che, mi auguro in buona fede, hanno partecipato a queste celebrazioni - ricordo che, se persevereranno nella loro scelta, verranno meno al dovere fondamentale di ogni fedele di conservare la comunione con la Chiesa e con i suoi Pastori».


 
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view post Posted on 27/10/2008, 20:19
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http://www.ildialogo.org/pretisposati/rismi27102008.htm

Preti sposati
La mia replica allo psichiatra del Vaticano

di Emanuel Milingo

L’Arcivescovo Milingo replica al Dott. Manfred Lutz riguardo il celibato


Notizia di agenzia

24 ottobre 2008

Ho letto con molta attenzione e scrupolo l’articolo dell’eminente psichiatra Vaticano, Manfred Lutz, che collabora con la Congregazione per il Clero, pubblicato il 20 ottobre 2008 dall’Agenzia di Stampa Cattolica. La sua professione non lo qualifica come esperto sulla questione del celibato. Ci ritroviamo ancora una volta nelle mani di coloro che ci presentano ancora "i castelli in Spagna". E’ uomo a veduta unilaterale. E, come tale, non riesce a vedere il problema nella sua interezza. Non discutiamo i frutti del celibato, ma le conseguenze dell’obbligatorietà del celibato stesso.

Un celibato imposto va oltre i diritti umani e la dignità, tanto che il cosiddetto trasgressore sembra non esistere più in seno alla Chiesa Cattolica. Ma è poi vero che il trasgressore ha offeso Dio? Niente affatto. Le procedure previste per il prete trasgressore mancano di qualsiasi elemento di amore. E coloro che le mettono in pratica commettono peccato grave per mancanza di carità. Il prete colpevole dice "Fin qui ce l’ho fatta, ma non posso andare oltre". Perché condannarlo da subito senza prima valutare le motivazioni che gli hanno fatto cambiare idea sul celibato? La Chiesa è colpevole di aver reso il celibato una qualià professionale necessaria al presbiterato. Ma Gesù non l’ha richiesto, egli ha chiamato al presbiterato uomini sposati.

La questione è la seguente: La Chiesa Cattolica si fonda sul celibato? E’ davvero così essenziale il celibato tanto da permettere che uccida, cosa che è davvero accaduta? Quanti crimini hanno commesso i vescovi e i preti per poter continuare a godersi gli applausi e la gloria del proprio celibato? Gli strenui difensori del celibato non sono normali cittadini vaticani, ma ammantati di loschi segreti?

Miei cari confratelli preti sposati, le parrocchie costituitesi con la prelatura married priests now si stanno espandendo. In una di queste abbiamo avuto venticinque cresime. In un altra area stiamo celebrando sempre più battesimi. La comuità cattoloica accetta i preti sposati con entusiasmo. Prendiamo a esempio la famiglia di S. Brigida di Svezia, sposata e madre di otto figli. Uno di questi è stato canonizzato. Dopo aver perso il marito, si è dedicata al servizio degli altri. La sua santità è derivata dall’essere nubile? Lei amava Dio anche come moglie. Sminuire il matrimonio e affermare semplicisticametne che la santità sia legata al celibato è una grave falsità.

Certamente esistono quelli vincolati al Regno, ma sono eccezioni. Che un prete celibe sia più dedito al suo ministero è una menzogna. Non ho mai visto il mio zelo per la salvezza delle anime diminuire da quando mi sono sposato.

Mia moglie mi accetta come prete. Non è affatto disturbata quando mi svegli alle 3 di mattina per recitare il breviario, il rosario o la Messa. Mi accetta per quello che sono, un prete. Per quanto le è possibile, ritiene che portare a termini i miei obblighi verso Dio venga prima di ogni altra cosa.

Non lasciamo che alcun prete sposato pensi di essere sulla strada sbagliata. Moltiplichiamo le Messe, e le comunità apprezzeranno i nostri gesti di amore. Impariamo dalla nostra comunità ad essere dei bravi mariti. Così mi è stato suggerito durante la cerimonia tradizionale delle nozze tribali lo scorso settembre in Zambia: "Con tutto il rispetto per la sua veneranda età, ma giovane quanto ad esperienza coniuigale. Mi permetta di darle un consiglio da marito." Non posso rivelare pubblicamente questo suggerimento, magari potrò farlo in privato. La gente ha apprezzato il fatto che io accettassi consigli, non ritengo di sapere tutto riguardo la vita di coppia. E non ci teniamo ad essere considerati una coppia intoccabile per la cultura tribale dello Zambia; siamo una delle tante.

Miei cari confratelli preti sposati, Dio non si potrebbe contraddire considerando il celibato superiore al matrimonio. Ecco perché esso è un carisma riservato a pochi. Il corpo della Chiesa Cattolica non ha mai accettato questo concetto all’unanimità. Quelli che avevano un’opinione diversa sono sempre stati considerati dei sobillatori che spingevano l’uomo ad assecondare i propri istinti sessuali. Sono quindi stati zittiti; ed è stato così in tutti i concili.

Ecco l’importanza dei preti sposati. Il primo miracolo fu ad un matrimonio. Gesù invitò i Suoi Apostoli ad essere presenti lì. Non si poteva più guardare al matrimonio come la semplice soddisfazione dei propri istinti sessuali. La donna a riacquistato la sua dignità. La Beata Vergine ha parlato il linguaggio di una moglie, e di una madre verso gli sposi novelli. Quale onore riconoscere Adamo in Gesù ed Eva in Maria. La dignità del matrimonio è così restaurata.

Cordialmente Arcivescovo Emmanuel Milingo

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Vaticano Esperto psichiatra Vaticano: ’il celibato è una provocazione’ verso una vita superficiale

Roma, 20 ottobre 2008 (CNA). - Manfred Lutz, psichiatra della Congregazione per il Clero, ha fornito una risposta a tutti coloro che considerano il celibato uno stato ’innaturale’ ed ha spiegato che la disciplina non solo è necessaria per i preti e i religiosi per vivere a pieno la loro vocazione, ma rappresenta anche una provocazione verso un mondo superficiale che non crede alla vita eterna.

Nell’articolo pubblicato su L’Osservatore Romano, Lutz ha specificato che il celibato rappresenta ’una protesta permanente contro la superficialità collettiva’. Proclama che "il mondo terreno, con le sue gioie e le sue sofferenza, non è tutto". Colui che non sa rinunciare all’esercizio della sessualità non è neanche capace ’di una unione sponsale’, ha aggiunto Lutz. Guardare alla donna come ’oggetto di soddisfazione di un personale istinto’, contribuisce alla critica sul celibato". Lutz ha aggiunto che anche nel matrimonio esistono momenti in cui ’non si può esercitare pienamente la sessualità, ad esempio nel caso di malattia o di handicap permanente. In questi casi la relazione sponsale, che sia realmnte profonda, non viene distrutta, ma arricchita". E continua "Allo stesso modo, la questione del celibato non dovrebbe intendersi come pertinente alla sessualità genitale, ma come forma relazionale che facilita un rapporto profondo con Dio e rapporti fruttuosi con le persone affidate alla cura pastorale del prete". Il celibato, aggiunge Lutz, permette al prete di intraprendere la direzione spirituale in modo più intenso. "Non è vero che la direzione spirituale di una coppia sarebbe più efficace se fornita da persone sposate. In questo caso si corre infatti il rischio che inconsciamente le esperienze del proprio matrimonio si mischino, coinvolgendo i propri stati emozionali in un meccanismo psicologico automatico". "Per questa ragione", continua, "questa guida necessita di un monitoraggio costante affiché ciò non avvenga. Dall’altro lato, una buona guida spirituale deve avere una considerevole esperienza con coppie sposate, per poter affrontare i casi più delicati. Questo spiega, ad esempio, l’efficacia sorprendente degli scritti sul matrimonio di un grande pastore di anime, il Servo di Dio Giovanni Paolo II". Specificando che il celibato non è riservato ai narcisisti che tentano di mettersi al centro dell’attenzione, Lutz ricorda che il prete "dovrebbe essere sempre interessato agli esseri umani e alla loro miseria, dimenticando di se stesso, rendendo visibile lo splendore di Dio attraverso le sue parole, superando le sue proprie sofferenze". http://catholicnewsagency.com/new.php?n=14106

 
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Flavius-Claudius-Iulianus
view post Posted on 27/10/2008, 21:32




A parte che non esiste alcuna giustificazione teologica o evangelica al celibato dei preti, a mio parere Milingo è comunque un perfetto idiota.
 
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view post Posted on 30/1/2009, 11:46
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Gazzetta del Sud
"Monsignor Milingo da Chiambretti e la moglie vuole portarselo via"

Data: 30/01/2009
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Cultura
Momenti di suspense durante la registrazione del programma
Monsignor Milingo da Chiambretti e la moglie vuole portarselo via

MILANOFuori programma ieri alla registrazione di "Chiambretti night" con monsignor Milingo. Dopo una danza del ventre eseguita da una ballerina, la moglie Maria Sung ha cercato di portare via il vescovo scomunicato. Qualche minuto di suspence e poi la registrazione è ripresa. Tutto è andato bene per la prima parte dell'intervista in cui Milingo ha risposto ad un paio di domande sul matrimonio e poi si è iniziato a parlare del "diavolo". Chiambretti lo ha incalzato chiedendogli se il diavolo è internet, la televisione, la danza del ventre. E a questo punto è partita la musica e in un palco laterale si è messa a danzare una ballerina più che discinta.
Subito dopo è iniziata una pausa pubblicitaria e Maria Sung, la donna che Milingo ha sposato nel 2001 in un matrimonio collettivo, si è precipitata sul palco avvicinandosi al monsignore cercando di farlo andare via. In un primo momento è stata calmata e si è messa insieme al pubblico lamentandosi del fatto che ci fosse la ballerina.
La trasmissione è ricominciata con il gruppo delle Sisters che cantavano e alla fine della canzone fatta dalle quattro singers di colore Maria Sung, durante la registrazione, è risalita sul palco e a Chiambretti ha detto «vergogna» spiegando che le cose non erano andate come concordato. È stato un fuori programma che ha tenuto con il fiato sospeso per qualche minuto mentre Milingo se ne stava placidamente seduto al suo posto. La signora si è nuovamente allontanata e Milingo ha finito la sua intervista.
Con Milingo «noi abbiamo mantenuto gli accordi»: ha detto poi il presentatore Chiambretti alla fine della registrazione, spiegando che il patto era che il resto del cast non interagisse con il vescovo scomunicato. «Maria Sung ha esagerato»: ha concluso.

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/p...go/milingo.html

La scenata durante la registrazione della puntata: Maria Sung visibilmente arrabbiata
dopo una danza del ventre eseguita da una ballerina in abiti succinti
Milingo ospite di Chiambretti
moglie gelosa cerca di portarlo via

Milingo ospite di Chiambretti
moglie gelosa cerca di portarlo via


Milingo con la moglie e Piero Chiambretti
MILANO - Scenata di gelosia durante la registrazione di Chiambretti night con monsignor Milingo ospite della puntata in onda stasera su Italia 1. Il fuori programma è scoppiato dopo che una ballerina in abiti succinti ha eseguito la danza del ventre davanti al vescovo scomunicato: la moglie Maria Sung non ha resistito alla provocazione e ha cercato di portarlo via. Qualche minuto di suspence nello studio televisivo milanese e poi la registrazione è ripresa.

LE IMMAGINI La scenata della moglie

Tutto è andato bene per la prima parte dell'intervista in cui Milingo ha risposto a un paio di domande sul matrimonio e poi si è iniziato a parlare del "diavolo". Chiambretti lo ha incalzato chiedendogli se il diavolo è internet, la televisione, la danza del ventre. A questo punto è partita la musica e in un palco laterale si è messa a danzare una ballerina più che discinta.

Subito dopo è iniziata una pausa pubblicitaria e Maria Sung, la donna che Milingo ha sposato nel 2001 in un matrimonio collettivo, si è precipitata sul palco avvicinandosi al monsignore cercando di farlo andare via. In un primo momento è stata calmata e si è messa insieme al pubblico lamentandosi del fatto che ci fosse la ballerina.

La trasmissione è ricominciata con il gruppo delle Sisters che cantavano e alla fine dell'esibizione delle quattro singers di colore Maria Sung, durante la registrazione, è risalita sul palco e a Chiambretti ha detto "vergogna" spiegando che le cose non erano andate come concordato. E' stato un fuori programma che ha tenuto con il fiato sospeso per qualche minuto mentre Milingo se ne stava placidamente seduto al suo posto. La signora si è nuovamente allontanata e Milingo ha finito la sua intervista.

Con Milingo "noi abbiamo mantenuto gli accordi" ha detto Piero Chiambretti al termine della registrazione, spiegando che il patto era che il resto del cast non interagisse con il vescovo scomunicato. "Resto convinto - ha aggiunto - che la signora Maria Sung abbia esagerato". Alla domanda se l'intervista con tanto di fuori scena andrà in onda, ha risposto: "Non so. Penso di sì, perché questa è una trasmissione libera. Gli accordi li abbiamo mantenuti".

Emmanuel Milingo, vescovo, esorcista e guaritore è salito alla ribalta dopo la scomunica della chiesa cattolica. Ha attirato l'attenzione dei media internazionali nel 2001 per essersi sposato con la coreana Maria Sung e, dopo aver dapprima ripudiato quel matrimonio, nel 2006 si è apertamente schierato contro le attuali norme del codice di diritto canonico che impongono il celibato ai sacerdoti cattolici di rito latino fondando l'associazione Married Priests Now. Avendo successivamente consacrato alcuni vescovi senza mandato pontificio, è incorso nella scomunica che lui ha platealmente respinto "rimandandola al santo padre".

(29 gennaio 2009)
 
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