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La Procura in Trani sbugiarda i complottisti: nessun legame tra autismo e vaccini, Archiviazione dell'indagine per "lesioni personali gravissime"

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view post Posted on 1/6/2016, 11:34
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Archiviazione dell'indagine per "lesioni personali gravissime"

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http://www.repubblica.it/salute/prevenzion...ate_-141053659/

Autismo e vaccini, pm Trani: "Nessuna correlazione". Gli esperti: "In Italia aumentare le cautele rispetto alle linee guida"
Le raccomandazioni dei consulenti: "I medici facciano anamnesi più accurate, ma finalmente la decisione della procura riporta la discussione su serie basi scientifiche"

di CRISTINA NADOTTI

01 giugno 2016
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Autismo e vaccini, pm Trani: "Nessuna correlazione". Gli esperti: "In Italia aumentare le cautele rispetto alle linee guida"
(ansa)
ROMA - Caso archiviato, non c'è correlazione tra il vaccino trivalente e l'autismo. Non andrà avanti la battaglia iniziata da una coppia barese, che si era rivolta alla procura di Trani per denunciare l'insorgenza di autismo nei due figli, che ora hanno 14 e 9 anni, vaccinati entrambi contro morbillo, parotite e rosolia.

Il pm Michele Ruggiero si appresta a chiedere l'archiviazione dell'indagine per "lesioni personali gravissime" perché gli accertamenti, basati anche su un'indagine epidemiologica compiuta in Puglia, hanno stabilito che non c'è correlazione tra l'autismo e la somministrazione del vaccino pediatrico trivalente e che i casi di autismo hanno colpito pure bambini non sottoposti a vaccino Mpr.

"L'archiviazione riporta a un clima di normalità - commenta a Repubblica il professor Giovanni Rezza - in cui si torna a ragionare sull'evidenza scientifica. La relazione e il riferimento agli esami preliminari sono frutto di un compromesso all'interno della commissione, dove pur se si è arrivati a un documento condiviso ci sono stati punti di vista diversi, con componenti che spingevano per una maggiore cautela nell'atto vaccinale. In realtà non esistono esami che possano dire con certezza se un bambino non va vaccinato, di certo l'esame del sangue non è dirimente". Anche il ministro della Salute Lorenzin commenta la decisione del pm Ruggiero con soddisfazione: "Sono felice che finalmente la procura
di Trani abbia preso atto di ciò che la comunità scientifica internazionale ripete da anni, e cioè che non c'è nessuna correlazione fra vaccini e autismo. In ogni caso è opportuno che sia sempre la scienza ad avere la prima ed ultima parola".

Ma a fare discutere, al di là dell'archiviazione, sarà anche la presa di posizione dei consulenti della procura di Trani - tra cui il dirigente dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza - che nella relazione sull'indagine scrivono che prima di eseguire le vaccinazioni "sembra razionale eseguire alcuni esami ematochimici nei soggetti a rischio e, in particolare, nei bambini piccoli", in modo "da avere qualche elemento in più per capire se sono nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza rischi gravi per la salute".

Quasi un'accusa all'Oms, all'Acip (Advisory committee on immunization practices) e all'AAfp (the American academy of family physicians) sulla sicurezza dei vaccini. "Stupisce moltissimo - scrivono i consulenti - che l'Oms e gli autorevoli Acip e Aafp si limitino semplicemente a dire che i vaccini non dovrebbero essere usati se il paziente ha febbre alta o altri segni di malattia grave (...)".

Ma a questo proposito Rezza sottolinea come "l'Organizzazione mondiale della sanità stabilisce indicazioni generali, valide per tutto il mondo, ma è chiaro che nei Paesi più avanzati è importante una comunicazione maggiore con i genitori, che vanno convinti e non obbligati. L'anamnesi sul soggetto da vaccinare è importante e rientra tra le linee guida, in pratica non c'è da fare nulla di più di quanto già si fa".

È stato il professor Aldo Ferrara Massari, titolare della Cattedra di Malattie Respiratorie all'Università di Siena e appunto tra gli esperti nominati dal tribunale di Trani, a chiedere che "nel lavoro collegiale emergessero alcune motivazioni circa le linee guida per un nuovo percorso in termini di prevenzione. Un serio programma vaccinale - osserva Ferrara Massari - non può prescindere da controlli prevaccinali che segnalino i possibili candidati a rischio".

Insomma, più che un'inadeguatezza delle linee guida dell'Oms gli esperti hanno voluto raccomandare maggiore accortezza di chi somministra i vaccini. Un atto che non deve diventare una routine in cui il bambino entra in ambulatorio e gli viene fatta un'iniezione, ma, come ha sottolineato anche Rezza, un momento di prevenzione informata "in cui ci sia cura per i genitori e il bambino e sia eseguita un'anamnesi accurata".
 
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