Laici Libertari Anticlericali Forum

Molestie sessuali. Morto don Gelmini: "E' un complotto ebraico", 4 anni in galera per truffa, bancarotta fraudolenta, assegni a vuoto

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 5/8/2007, 11:52 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Don Gelmini sferra un violento attacco antisemita e ci dice che sono 7 i suoi accusatori:

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/c...te-gelmini.html

Reggio Calabria, col sacerdote fra i ragazzi della comunità:
"Chi pensava di trovarmi impiccato si sbagliava
La rabbia del prete antidroga

"Offensiva ebraico radical-chic"
dal nostro inviato GIULIANO FOSCHINI



ZERVO'- All'inizio di questa settimana - "non sono qui perché sono scappato, sono arrivato quando ancora doveva cominciare questa storiaccia" - lo hanno accolto con la banda del paese. "Bentornato papà", firmato "I tuoi figli dell'amore", è scritto nel cartellone appeso all'ingresso della comunità di Zervò, un vecchio sanatorio a più di mille metri d'altezza, fra cascate e boschi. Don Gelmini è seduto in un prato inglese tra ortensie, faggi e pioppi, sotto una pianta enorme che lui chiama "l'albero di Giobbe". Intorno, seduti in cerchio, una cinquantina di ospiti della comunità. Tutti ex tossicodipendenti pronti a difenderlo dalle accuse di "delinquenti e infami".

"Chi pensava di trovarmi appeso impiccato a un albero come è successo al povero Marco Agostini, il parroco di Latina accusato di pedofilia, si sbagliava. Io sono qui, più tosto di prima, accanto ai miei ragazzi che mi danno forza".

Le accuse sono pesanti.
"Il mio accusatore è un pregiudicato barese
, uno che viene da una famiglia di boss. Vuole ricattarmi. La prima volta mi ha denunciato due, tre anni fa, ma non gli credettero. Ad agosto dell'anno scorso anno tornò in comunità dopo l'indulto. Mi chiese scusa e io gli trovai un lavoro. Conservo ancora una lettera: mi scriveva che "la miglior vendetta è il perdono". Ritrattò la denuncia e a Natale tornò in comunità e si scusò pubblicamente, sul palco (ndr, i ragazzi seduti a terra annuiscono). Ma forse voleva di più: soldi. Io l'ho mandato via e lui ha rifatto la denuncia".

Non è l'unico accusatore, e gli altri?
"Ce n'è un altro che questo barese avrà reclutato in carcere. E poi ci sono cinque miei ex ospiti
che io avevo denunciato perché derubarono una mia collaboratrice".

Una cospirazione?
"Mo fratello, padre Eligio, pensa ci sia un movimento politico contro di me perché sono schierato da una parte precisa".

Si sente il prete del Polo?
"A mettere in giro la voce è stato don Mazzi che per accreditarsi ha detto che lui è il cappellano del centrosinistra e io quello del centrodestra. Sono sciocchezze, io rispondo solo al signore. Voto, certamente, e Berlusconi è un mio amico. Ma questa storia non c'entra niente con tutto questo".

E dunque che idea si è fatta?
"Probabilmente i miei accusatori hanno trovato qualche giudice anticlericale".

Si sente un martire della magistratura?
"Non ho fiducia incondizionata. Certo, ho incontrato giudici splendidi, ma ci sono anche giudici mascalzoni che pur di finire in prima pagina fanno soffrire ad arte la gente. C'è chi ti obbliga a mantenere il riserbo su un interrogatorio, come è successo a me, e poi sei mesi dopo ti fanno finire sui giornali con delle menzogne. Contatterò presto il professor Coppi, pretendo da chi sta dicendo stupidaggini milioni di euro".

A cosa fa riferimento?
"Questa storia della stanza del silenzio con la moquette e le poltroncine rosse dove io avrei molestato i ragazzi. Come la raccontano sembra quella roba del Grande Fratello...".

Cioè?
"Sembra una stanza a luci rosse. E invece è un posto con le vetrate, le panche delle chiese, un camino acceso da trent'anni dove io, insieme con i miei collaboratori, incontro i ragazzi insieme con le loro famiglie. Alla fine di questa storia scriverò un libro: "Il serpente nella stanza dei magistrati"".

Ha visto quante reazioni ha scatenato. Si considera un potente?
"Non sono certo una testa di cavolo, ho centri in tutto il mondo. Non sono come quei giudici che sono dietro a una scrivania perché non sono diventati grandi avvocati".

Attacca ancora i magistrati?
"Io sono tranquillo, con loro non vado più a parlare salvo non mi arrestino. Siamo alla gogna. Una volta mentre dormivo, anni fa, mi chiama la mia segretaria e mi dice: "Ma allora non l'hanno arrestata per un traffico di bambini con la Thailandia!". Lo dicevano i telegiornali".

Visto quello che è successo negli Stati Uniti, secondo lei esiste un problema pedofilia nella Chiesa?
"È una montatura, hanno tirato fuori cose di 50 anni fa. Secondo me il Vaticano ha sbagliato a pagare gli indennizzi, quelle sono responsabilità personali. La verità è che, partendo dagli Stati Uniti, è in atto un'offensiva ebraico-radical chic che mira a screditare la chiesa cattolica. I pedofili sono ovunque nella società".

Chi l'ha chiamata per esprimerle solidarietà?
"Silvio, subito: "Dimmi Don, sono a disposizione". Ci ha già dato 100 miliardi di lire, è pronto a darmene 200, 300 alla faccia di chi mi vuole fermare. Cossiga mi ha detto che è pronto a dire di tutto in mia difesa. Mi ha chiamato anche il generale Speciale, ha studiato dai salesiani, è un buon cristiano. C'è Pier Ferdinando che mi cerca".

Hanno telefonato soltanto politici del Polo?
"No, anche Lusetti e la Belillo. E pure Amedeo Minghi. E molti arcivescovi".

Cosa vuole dire ai suoi accusatori?
"Nessun messaggio. Li ho perdonati, ma sappiano che raccoglieranno quello che hanno seminato. Io ho fatto quello che potevo: una bella iattura...".


(5 agosto 2007)
 
Web  Top
175 replies since 3/8/2007, 07:11   9769 views
  Share