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Blatter (FIFA): Vietare l'uso di scritte religiose sulle magliette

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view post Posted on 1/8/2007, 13:19
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http://www.papanews.it/dettaglio_approfond...p?IdNews=2418#a

Vogliono espellere Dio dai campi di calcio

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO – Incredibile ma vero: cartellino rosso per Dio. Joseph Blatter, il mecenate padre-padrone del calcio e potente boss della pedata mondiale, ha deciso di laicizzare gli stadi, facendo vietare dalla Fifa, l’organismo che come un dittatore guida ormai a vita, l’esposizione di sottomagliette con scritte, immagini o simboli cristiani da parte dei giocatori durante i festeggiamenti in campo per un gol o una vittoria, pena l’espulsione e la penalizzazione in classifica della squadra di appartenenza. Si tratta di un’iniziativa assurda, priva di senso logico, inammissibile, inaudita, che nessuno aveva richiesto né tantomeno auspicato. Ma tant’è. Nei prossimi giorni, l’istituzione che governa il mondo del pallone si riunirà e, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, “eliminerà” Dio dal campo. La verità è questa, e poco importa che il portavoce di Blatter si sia affrettato a chiarire che la direttiva non sarà da intendersi punitiva nei confronti della religione cattolica, ma distensiva verso quegli spettatori (atei) che pagano il biglietto o l’abbonamento satellitare e magari non provano piacere nell’assistere all’esibizione delle icone sacre. Già, siamo alla follia! E allora chiediamo che anziché preoccuparsi di intraprendere iniziative blasfeme (una domanda: cosa sarebbe accaduto se Blatter avesse fatto lo stesso con l’Islam), il numero uno della Fifa, lo stesso che si rifiutò di premiare personalmente la nazionale italiana dopo la vittoria ai Mondiali del 2006 in Germania, inizi a far applicare il regolamento per quanto riguarda l’espulsione dal rettangolo di gioco dei calciatori sorpresi a bestemmiare dall’arbitro, del tutto inapplicato in Italia e all’estero. Nella speranza, sia chiaro, che un giorno, il buon Blatter, non si svegli e non decida di abbattere anche gli stadi San Nicola di Bari e San Paolo di Napoli a causa del nome che portano, e di recarsi in Argentina per tagliare “la mano di Dio” (fu ribattezzata proprio così) con cui Diego Armando Maratona, ai Mondiali del 1986 in Messico, segnò un gol irregolare quanto provvidenziale per raggiungere il turno successivo. Passata l’indignazione, forse è meglio sdrammatizzare (?); perché, caro Blatter, Dio è in Cielo, in Terra, nei campi di calcio e in ogni dove. E lei non può fare davvero nulla per cacciarlo dai cuori e dalle menti delle persone. Piuttosto, si preoccupi per la sua anima e cerchi di non arrivare impreparato all’incontro con l’Arbitro Supremo.


 
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