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Prete russo ubriaco sfonda la Dogana. Fermato a Como, Don Aleksey già denunciato per palpeggiamenti in discoteca e perdonato dalla diocesi di Lugano

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view post Posted on 13/12/2021, 16:43

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Il vescovo prima lo sospende e poi lo richiama in parrocchia: "sono tutti d'accordo".

don-alessio-1

www.liberatv.ch/news/cronaca/15534...esunte-molestie

13.12.2021 - 16:00AGGIORNAMENTO : 16:24
Sacerdote denunciato per presunte molestie
La politia cantonale: “L’uomo è stato identificato e sono in corso accertamenti per chiarire la fattispecie”
DI RIVA/EMMEBI
LUGANO - Tempi duri per la Chiesa ticinese. Dopo il parroco del Luganese arrestato nelle scorse settimane per reati patrimoniali, un sacerdote è stato denunciato da una ragazza per molestie. I fatti, oggetto di verifiche da parte della Polizia cantonale, sarebbero avvenuti sabato sera in un locale pubblico del Mendrisiotto. Interpellato da liberatv la Polizia cantonale conferma “l’intervento da parte di agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia comunale di Chiasso presso un esercizio pubblico del Mendrisiotto. Questo, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale comune d’allarme (CECAL) per presunte molestie. L’uomo è stato identificato e sono in corso accertamenti per chiarire la fattispecie”.


Come detto, da fonti confidenziali, si tratta, appunto, di un sacerdote della regione. I fatti oggetto della denuncia sarebbero “soltanto” molestie - si parla di palpeggiamenti - quindi non di atti sessuali espliciti, ragione per cui l’uomo non è stato arrestato ma soltanto interrogato dalla polizia.

www.tio.ch/ticino/cronaca/1553485/...coteca-domenica

CANTONE13.12.2021 - 16:25 | LETTO 2'123
Prete accusato di presunte molestie, arriva la polizia
L’episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica in una discoteca del Mendrisiotto.
Il fatto più curioso è che il protagonista della vicenda sarebbe un sacerdote attivo in Ticino. Sono in corso accertamenti.
di Patrick Mancini
Giornalista
MENDRISIOTTO - Avrebbe allungato le mani su alcune ragazze. Forse perché alterato dall'alcol. È accaduto nella notte tra sabato e domenica in una discoteca di Novazzano. L'uomo, a causa del suo comportamento, avrebbe scatenato un battibecco con alcuni presenti. Tanto da richiedere l'intervento della polizia.

L'intervento degli agenti di sicurezza – Il dettaglio più particolare della vicenda è che la persona in questione sarebbe un sacerdote attivo in Ticino. Il gerente del locale, interpellato da Tio/20Minuti, non ha voluto commentare il caso, limitandosi a constatare come gli agenti di sicurezza siano prontamente intervenuti nel portare all'esterno l'uomo. La polizia di fatto sarebbe arrivata quando non si trovava più nell'esercizio pubblico.

Versioni contrastanti – «Lasciatelo stare, è una brava persona, è un prete». Questa la frase che avrebbe pronunciato un giovane presente mentre il religioso veniva consegnato alla polizia. Sulla dinamica dei fatti circolerebbero più versioni. Secondo alcune fonti, il prete si sarebbe trovato nella discoteca casualmente dopo un'attività sociale svolta in serata con alcuni ragazzi. Non trovandosi a proprio agio, si sarebbe avvicinato a due ragazze per chiedere informazioni. Da qui sarebbe nato un malinteso col compagno di una delle due giovani.

La segnalazione – L'Ufficio stampa della Polizia Cantonale chiarisce alcuni dettagli. «Confermiamo l’intervento da parte di agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia comunale di Chiasso presso un esercizio pubblico del Mendrisiotto. Questo a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale comune d’allarme (CECAL) per presunte molestie. L’uomo è stato identificato e sono in corso accertamenti per chiarire la fattispecie».

Non ha celebrato la messa – Domenica mattina il sacerdote non avrebbe celebrato la Santa Messa. In parrocchia avrebbe raccontato di avere avuto un incidente. Non è stato possibile rintracciarlo telefonicamente per sentire la sua versione dei fatti. In un primo tempo il cellulare suonava a vuoto. Successivamente è stato spento.

Edited by pincopallino2 - 15/5/2022, 09:29
 
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CRONACA13.12.2021 - 16:00AGGIORNAMENTO : 18:53
Sacerdote accusato di presunte molestie
La polizia cantonale: “L’uomo è stato identificato e sono in corso accertamenti per chiarire la fattispecie”
DI RIVA/EMMEBI
LUGANO - Tempi duri per la Chiesa ticinese. Dopo il parroco del Luganese arrestato nelle scorse settimane per reati patrimoniali, un sacerdote è stato accusato da una ragazza per molestie. I fatti, oggetto di verifiche da parte della Polizia cantonale, sarebbero avvenuti sabato sera in un locale pubblico del Mendrisiotto. Interpellato da liberatv la Polizia cantonale conferma “l’intervento da parte di nostri agenti e, in supporto, della Polizia comunale di Chiasso presso un esercizio pubblico del Mendrisiotto. Questo, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale comune d’allarme (CECAL) per presunte molestie. L’uomo è stato identificato e sono in corso accertamenti per chiarire la fattispecie”.


Come detto, da fonti confidenziali, si tratta, appunto, di un sacerdote della regione. I fatti oggetto della denuncia sarebbero “soltanto” molestie - si parla di palpeggiamenti - quindi non di atti sessuali espliciti, ragione per cui l’uomo non è stato arrestato ma soltanto interrogato dalla polizia.

Edited by pincopallino2 - 14/12/2021, 10:34
 
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https://www.laregione.ch/cantone/mendrisio...-palpeggiamenti

Mendrisiotto13.12.21 - 18:30Aggiornamento : 20:50

Prete nei guai per palpeggiamenti: non sarebbe un caso isolato

Sebbene non vi sia ancora una denuncia penale, la Polizia cantonale sta indagando su un parroco del Basso Mendrisiotto per presunte molestie in discoteca

di Dino Stevanovic


Alcol, palpeggiamenti e, forse, mani alzate. Un sabato notte decisamente fuori dagli schemi, soprattutto considerato il fatto che protagonista dell’episodio è un sacerdote attivo in una parrocchia del Basso Mendrisiotto. Una serata, quella fra sabato e domenica scorsi, terminata con l’intervento della polizia all’esterno di una nota discoteca del distretto. Le forze dell’ordine sono state allertate da alcuni avventori. Come spiegato alla ‘Regione’ dal titolare del locale notturno, alcuni clienti si sarebbero lamentati del prete, segnalando comportamenti disturbatori. L’uomo, sotto l’influsso di alcol, sarebbe stato quindi accompagnato alla porta dagli agenti di sicurezza. Alla polizia sono state segnalate presunte molestie, nella fattispecie palpeggiamenti al fondoschiena di una donna.

Probabile rottura del setto nasale
La notizia, anticipata dal portale ‘Ticinonline’, si è già sparsa nella comunità. E diversamente non poteva essere: il sacerdote in questione ieri, domenica, non ha celebrato la santa messa. Un’assenza che sarebbe stata giustificata con un incidente. Invece, secondo nostre informazioni, subito dopo l’intervento il parroco sarebbe stato accompagnato al pronto soccorso a causa di una probabile rottura del setto nasale. L’episodio sta creando incredulità tra i parrocchiani: sebbene fosse stato assegnato alla parrocchia da solo un paio d’anni, più fonti ci hanno riferito che si sarebbe ben integrato nella comunità, diventando benvoluto, anche tra i giovani. E infatti, si sarebbe recato in discoteca – dove il titolare ci ha detto di non averlo mai visto prima – proprio per accompagnare alcuni ragazzi. Sempre il titolare ci ha poi riferito che all’interno del locale non sarebbe successo «nulla di particolare». Gli accertamenti sulle presunte molestie sono per contro tuttora in corso, ma al momento non vi è una denuncia penale, come confermatoci dal Ministero pubblico.

‘Il prete non c’è’, e giù il telefono
Durante la notte gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale comune d’allarme, ci conferma la Polizia cantonale. Oltre a quest’ultima, sul posto si è recata in supporto anche la Polizia comunale di Chiasso. Per una sua versione dei fatti, abbiamo provato a contattare la parrocchia in questione. La persona che ha risposto al telefono ha lapidariamente spiegato che il sacerdote era assente, chiudendo la chiamata.

Non sarebbe un caso isolato
Invece la Curia, pure da noi raggiunta per una dichiarazione, si limita a confermare di essere a conoscenza dell’accaduto ma che al momento esprimersi è prematuro: «Siamo in attesa di avere informazioni più precise da parte della polizia». Tuttavia, per via Borghetto l’imbarazzo potrebbe crescere nelle prossime ore. Stando a nostre informazioni, i fatti di sabato notte, sebbene ancora da chiarire, non sarebbero un caso isolato. In seguito alla pubblicazione della notizia, starebbero aumentando le segnalazioni di comportamenti inopportuni da parte del don. Si tratterebbe di presunti fatti analoghi a quelli segnalati ormai quasi due notti fa. Se confermati i casi, si tratterebbe di un’ulteriore ‘gatta da pelare’ per la Diocesi, già sotto pressione per la recente inchiesta penale a carico di don Samuele Tamagni, in carcere per reati finanziari. Sempre secondo il portale che ha dato la notizia, intanto, la 23enne vittima della presunta molestia avrebbe nel frattempo deciso di scrivere una lettera al vescovo.

LA TESTIMONIANZA‘Discutevano, a un certo punto l’ha colpito’
Sarebbe dovuta essere una serata come tante, quella che stavano vivendo i frequentatori del locale notturno. «Sono arrivato verso l’una di notte, la situazione era molto tranquilla e c’era diversa gente come spesso capita il sabato sera», spiega a ‘laRegione’ un testimone. Tra balli e cocktail qualcosa che ha fatto alzare i toni, verso le tre di notte, dev’essere però successo. «Ero all’esterno del locale, nella zona fumatori, e ho visto la scena. Due uomini sui 30 anni stavano discutendo animatamente poco fuori dall’ingresso della discoteca. A un certo punto uno ha colpito l’altro, che è cascato a terra. Sono subito intervenute diverse persone per fermarlo dal dargli altri colpi. Quando l’uomo a terra si è rialzato ho visto che aveva il naso pieno di sangue». Sul posto sono quindi arrivate le forze dell’ordine. «Saranno state due o tre volanti. Non mi era mai capitato di vedere la polizia arrivare a quel locale, eppure lo frequento spesso». Gli agenti hanno quindi provveduto a fare gli accertamenti del caso. «Solo prima di andare ho sentito girare la voce che fosse un prete, ma credevo fosse uno scherzo. Era lì con una compagnia di diverse persone».
 
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view post Posted on 14/12/2021, 11:39

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https://www.ticinolibero.ch/attualita/cron...eso-una-testata

CRONACA13.12.2021 - 20:51
Il prete non ha toccato solo lei, era ubriaco ed ha preso una testata
La vittima del sacerdote racconta come sono andate le cose: lui non si è presentato a messa il giorno successivo non per un incidente, come ha detto, ma perché aveva ricevuto un colpo dopo aver spintonato la giovane

DI PB
MENDRISO - Dopo aver palpato il sedere a una ragazza, ha ricevuto una testata da persone presenti nel locale, che hanno reagito agli spintoni subiti dalla giovane. Il racconto della donna vittima delle attenzioni di un prete in un locale del Mendrisiotto è preciso: lui l'ha toccata, lei ha reagito spintonandolo e lui di rimando ha spinto lei.

Al che sono intervenuti altri ragazzi presenti, erano circa le due. Il prete ha subito una testata e il giorno dopo non ha presenziato alla messa proprio per quello, dando la colpa a un incidente.

Con i colleghi di tio ha parlato dell'accaduto, precisando che l'uomo ha toccato non solo lei ma anche tre ulteriori ragazze. Ed era ubriaco.

Il gruppo di giovani presenti non sapeva che si trattava di un prete, peraltro in Ticino da un paio di anni dopo aver lasciato un incarico prestigioso all'estero. Lei ha sporto denuncia, infatti è partita un'inchiesta, anche se teme che non servirà a molto. Ha detto di essere stata insultata dall'uomo davanti alla Polizia.

https://www.liberatv.ch/news/cronaca/15536...sa-intende-fare

14.12.2021 - 09:11
Se questo è un parroco... E la Curia cosa intende fare?
La vicenda del sacerdote del Mendrisiotto che sabato notte si è prodotto in poco opportune performance è grave al di là degli eventuali reati che dovessero venire accertati in sede giudiziaria
@LIBERATV
di Marco Bazzi

MENDRISIO - L’inchiesta di polizia farà il suo corso. Poi toccherà al Ministero pubblico qualificare l’eventuale reato, o gli eventuali reati, promuovere (sempre eventualmente) l’accusa e formulare una proposta di condanna, che nel caso specifico non andrà comunque oltre un semplice decreto. Oltre al reato di molestie sessuali, che presuppone una querela da parte della o delle vittime, potrebbero essere ipotizzati anche altri reati, ma tutti di lieve entità.

La vicenda del parroco del Mendrisiotto che sabato notte si è prodotto in poco opportune (eufemismo) performance in una discoteca della regione, dopo aver sbigottito i presenti nel corso di una precedente festa organizzata da una società sportiva, è oggettivamente grave. Lo è al di là della gravità degli eventuali reati che dovessero venire accertati in sede giudiziaria. Il sacerdote, stando a più di una testimonianza, avrebbe palpeggiato il sedere ad alcune ragazze. Che lo abbia fatto in preda ai fumi dell’alcol potrebbe essere, a dipendenza di come lo si giudica, un’attenuante o un aggravante. Perché, nel caso specifico l’aspetto etico e quello penale sono fortemente intrecciati.
 
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view post Posted on 14/12/2021, 13:38

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https://www.ticinolibero.ch/attualita/cron...locale-pubblico

14.12.2021 - 10:45

E se non fosse stato un caso isolato? Il prete allontanato dai gerenti del locale pubblico
Si allarga la storia delle molestie, perché pare ci siano segnalazioni di altri comportamenti ben poco corretti. Nell'alterco con il compagno della vittima il sacerdote ha riportato la rottura del setto nasale
DI PB
MENDRISIO - Un setto nasale rotto e tanto scalpore. Il giorno dopo la notizia della denuncia per molestie ai danni di un parroco, non si parla d'altro. L'uomo è ben integrato nella sua parrocchia e secondo alcuni avrebbe accompagnato alcuni giovani, da cui è apprezzato, in discoteca. Per altri, sarebbe stato lì con un gruppo di amici, e nessuno dei presenti al di fuori di chi era con lui sapeva che era un prete.

Ubriaco, avrebbe palpato il sedere a almeno quattro ragazze. Una ha reagito spintonandolo, lui l'ha spinta a sua volta ed è intervenuto un altro ragazzo, forse il compagno della vittima, che gli ha rotto il naso, rendendogli necessario andare al pronto soccorso. Questo quanto detto dalla giovane, che vuole scrivere anche al Vescovo.
 
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https://www.liberoquotidiano.it/news/itali...oa-testata.html

Novazzano, il prete in discoteca: "Ces***a, tr***a". Raptus sessuale: palpa una ragazza e finisce in disgrazia

14 dicembre 2021

Prete fuori controllo in discoteca. Una 23enne accusa il religioso di averla molestata sessualmente in un locale di Novazzano, nel Canton Ticino, e denuncia il fatto in una lettera mandata direttamente al vescovo. "Mi ha toccato il sedere. Io ho reagito spintonandolo. E lui ha spinto me. Questo ha scatenato la reazione di diversi giovani. Tra cui uno che l'ha colpito con una testata", spiega la giovane. Il fattaccio sarebbe avvenuto nella notte tra sabato e domenica.

"Abbiamo scoperto che questo prete è in Ticino solo da due anni e che non è proprio un signor nessuno. A questo punto ci chiediamo come mai abbia lasciato un incarico importante all'estero per venire qui. Scrivetelo pure: la messa di domenica l'ha saltata non perché ha avuto un incidente, ma perché qualcuno gli ha tirato una testata dopo che lui ha spintonato e insultato una donna. Ho diverse amiche testimoni del fatto", rincara la dose la 23enne. Agli inquirenti che l'hanno interrogato, il prete ha detto di essere arrivato in discoteca dopo "una serata sociale". I presenti, anche loro ascoltati, l'avrebbero visto entrare l'una e le due di notte. "Io sono arrivata a mezzanotte – ha ricordato la ragazza –. E i fatti sono accaduti almeno due ore dopo. Noi tra l'altro non sapevamo fosse un prete. L'abbiamo scoperto in seguito".

Subito dopo il palpeggiamento e il parapiglia, spiega ancora la ragazza, ci sarebbe stato un confronto verbale molto sopra le righe: "Mi ha insultata anche davanti alla polizia. Mi ha dato della cessa e della t***a. Io ero scioccata. Sto valutando la denuncia. Il mio timore è che comunque non serva a niente".
 
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view post Posted on 22/12/2021, 19:03

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www.cdt.ch/ticino/mendrisiotto/pre...rdote-FF5007546

Presunte molestie, denunciato il sacerdote
IL CASO Emergono nuovi elementi ma la vicenda che vede protagonista un parroco del Mendrisiotto è ancora tutta da chiarire
Presunte molestie, denunciato il sacerdote

Red. Mendrisiotto
22 dicembre 2021 , 17:27

I contorni dell’accaduto restano tutti da chiarire. Questo va premesso subito. Ci sono però alcune novità in merito alla vicenda che coinvolge un sacerdote del Mendrisiotto segnalato per presunte molestie (si tratterebbe di palpeggiamenti) durante una serata che può essere definita sopra le righe e terminata in una discoteca di Novazzano. I fatti sono avvenuti due sabati fa.

Nei confronti del don è infatti stata sporta denuncia. Stando a nostre verifiche la denuncia depositata è una.

Quella fatidica sera a Novazzano, ricordiamo, era arrivata la polizia, allertata da una segnalazione giunta alla Centrale comune d’allarme per presunte molestie. Il sacerdote era andato in discoteca, sembrerebbe, dopo aver partecipato a una serata in compagnia in un paese del distretto.

Nelle ore immediatamente...
 
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view post Posted on 29/1/2022, 18:37

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https://www.liberatv.ch/news/cronaca/15625...to-per-molestie

CRONACA29.01.2022 - 09:10
Monsignor Lazzeri reintegra il sacerdote denunciato per molestie
Mentre prosegue l'indagine per i palpeggiamenti ai danni di una ragazza (ma le vittime sarebbero state di più), il prete tornerà a dire messa per decisione del Vescovo. La decisione è stata inviata per lettera ai membri del Consiglio Parrocchiale
@LIBERATV
BELLINZONA - Assente da quasi un mese e mezzo dal pulpito, il sacerdote coinvolto in un caso di palpeggiamenti in una discoteca del Mendrisiotto tornerà a dire messa. Lo ha deciso il Vescovo Valerio Lazzeri.

L'inchiesta sul fronte penale intanto continua. Il prete nella notte dell'11 dicembre si era fatto notare per comportamenti molesti in un locale pubblico, palpeggiando, a quanto pare, diverse ragazze. Una di esse, una 23enne, ha reagito spintonandolo per difendersi. Nel conseguente alterco è intervenuto un amico della vittima, che ha rotto il naso al sacerdote.

Il giorno dopo, la sua assenza alla messa era stata giustificata con un incidente. Ma poi la voce si era sparsa e per lui era arrivata anche la denuncia della 23enne, la quale aveva manifestato la volontà di raccontare dei palpeggiamenti subiti a Monsignor Lazzeri in una missiva.


Nelle scorse settimane, fa sapere La Regione, il Vescovo ha incontrato il Consiglio parrocchiale, ricevendo pareri positivi sull'integrazione del sacerdote, anche coi giovani. Al Consiglio sarebbero pervenute delle lettere a favore del prete.

Come reagirà la comunità al suo reintegro? La decisione di farlo tornare a dire messa verrà annunciata del vicario generale don Nicola Zanini, che leggerà una missiva del Vescovo inviata ai membri del Consiglio parrocchiale.
 
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view post Posted on 14/5/2022, 08:10

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Religioso con auto ticinese cerca di attraversare il confine danneggiando numerose vetture

yandushev

don-alessio

www.quicomo.it/cronaca/prete-ubria...gqM4Og7peGYcTMQ

Completamente ubriaco, sperona le auto e insulta la polizia: è un prete
Fermato alla dogana di Ponte Chiasso a bordo di una macchina con targa ticinese


Guidava in modo così pericoloso che qualcuno ha pensato di avvisare la polizia e di seguirlo. Quando finalmente gli agenti lo hanno bloccato in dogana a Ponte Chiasso l'uomo anziché mostrarsi collaborativo ha insultato gli agenti e ha cercato, inutilmente, di sottrarsi al controllo. L'alcol test ha dato esito positivo: ben 1,42 g/l, cioè quasi il triplo del massimo tasso alcolemico consentito. La cosa curiosa e insolita è che il "pirata della strada" in questione è un prete.


E' accaduto nella notte del 14 maggio 2022 lungo le strade comasche. Dapprima il prete ubriaco alla guida di un'auto con targhe ticinesi ha cercato di andare in Svizzera passando per la dogana di Maslianico, ma gli è stata sbarrata la strada dallo stesso automobilista che ha avvisato le forze dell'ordine dopo averlo visto sbandare ripetutamente e dopo essere stato lui stesso speronato dal prete che cercava di scappare. Il prete, quindi, si è diretto alla dogana di Ponte Chiasso dove, questa volta, è stato definitivamente fermato dalla polizia della Questura di Como. L'auto che guidava è risultata ammaccata in diversi punti, probabilmente a causa di diversi urti che potrebbero avere coinvolto altre vetture.

Edited by pincopallino2 - 15/5/2022, 09:27
 
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view post Posted on 15/5/2022, 08:25

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https://ilgiornaledelticino.ch/al-volante-...oco-di-vacallo/

Al volante in stato di ebbrezza, sospeso il parroco di Vacallo
Di Redazione- 14 Maggio 2022

Don Aleksej “Alessio” Yandushev-Rumyantsev, 49 anni, sacerdote incardinato nel clero arcidiocesano cattolico romano della Madre di Dio in Mosca e dalla tarda estate 2019 operante nella Diocesi di Lugano quale amministratore parrocchiale sia a Vacallo sia nelle sette parrocchie della Valle di Muggio (Bruzella, Cabbio, Caneggio, Morbio Superiore, Muggio, Sagno e Scudellate), è stato rimosso nelle scorse ore sia dal ruolo di responsabile delle parrocchie sia dall’attività pastorale – ovvero dall’esercizio del ministero – su tutto il territorio pertinente alla Diocesi. Il provvedimento è stato adottato da monsignor Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, sulla scorta di notizie acquisite circa una serie di episodi occorsi nella notte tra ieri ed oggi e culminati in un fermo al valico di Chiasso-Ponte Chiasso dove il presbitero è risultato essere in condizioni di grave alterazione da alcool; in precedenza, secondo quanto ricostruito da fonti giornalistiche d’oltreconfine, don Aleksej aveva guidato in stato di ebbrezza per parecchi chilometri sulle strade del Comasco, presumibilmente con varie collisioni sul percorso )ad attestarlo sarebbero i segni rimasti sulla carrozzeria dell’auto) e di certo avendo speronato una vettura – il cui conducente si era lanciato all’inseguimento avvertendo nel frattempo le forze dell’ordine – in prossimità del valico di Maslianico su Vacallo frazione Pizzamiglio. Al momento dell’“alcooltest”, risoltosi con una rilevazione all’1.42 grammi per litro ossia quasi tre volte il consentito, il sacerdote avrebbe anche dato in escandescenze contro gli agenti della Polizia di Stato; e gli agenti, oltre a porre sotto sequestro l’auto, si sarebbero limitati ad una denuncia per guida in stato di ebbrezza.

La decisione di monsignor Valerio Lazzeri, come consta su una nota-stampa della Curia, è stata presa “in accordo con il vescovo” dell’arcidiocesi di origine e previo immediato incontro con il sacerdote; inevitabile – così nell’informativa – il provvedimento, una volta “appurata la fattispecie e trattandosi di un comportamento” già tenuto in passato. Probabilmente sotto l’effetto dell’alcool era infatti don Aleksej, cinque mesi addietro, quando era stato accusato di molestie a carattere sessuale su una 23enne incontrata in una discoteca di Novazzano; vicenda passata rapidamente in cronaca, sia perché erano rimaste coinvolte altre due ragazze (anch’esse destinatarie di apprezzamenti non apprezzati) sia perché un conoscente della 23enne era intervenuto senza frapporre parole, ovvero reagendo con un colpo assestato al volto del sacerdote. Il quale, in effetti, si era ritrovato con il setto nasale malconcio e la mattina seguente si era dovuto dare malato, non potendosi in effetti presentare davanti ai fedeli per la celebrazione della santa Messa; a quel momento era poi emersa un’altra vicenda, non dello stesso tenore ma tale da suscitare perplessità, avendo in precedenza don Aleksej dato, ehm, spettacolo durante una sagra popolare.

Erano seguiti un periodo di sospensione ed il reintegro nell’attività pastorale, attività peraltro mai oggetto di alcuna contestazione anche stante l’indiscussa qualità della formazione teologica del presbitero, originario di San Pietroburgo e dalla straordinaria vicenda umana. Di cui sarebbe il caso di tener conto, ponendosi sopra tutto un interrogativo: che cosa sta accadendo a quest’uomo, uomo prima ancora che prete?

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A proposito di padre...
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Ciao, miei cari amici da tutto il mondo!!!!
Mi chiamo Alexey (padre Alexey :) e sono un prete cattolico russo di San Pietroburgo (Russia) - una delle città più belle del mondo!:)
Ho tanti interessi, ma i più importanti per me sono un arte (architettura e pittura in particolare), fotografia (natura, città), viaggi (luoghi insoliti della terra).
Sarò felice di ricevere qualsiasi tua cartolina SENZA BUSTA inviata con amore, ma in modo speciale sarei felice di avere la tua cartolina SENZA BUSTA con:
+ I luoghi più belli della tua città\città\campagna
+ Splendidi paesaggi del tuo paese
+ Cartolina con una tematica CRISTIANA
+ Cartolina artistica in bianco e nero
+ Qualsiasi cartolina ORIGINALE MODERNA INSOLITA
Grazie prima di una mano!
La mia benedizione sacerdotale sta andando per tutti i miei nuovi amici del Postcrossing!! )))
Cordiali saluti,
padre Alexey
NB! NESSUNA BUSTA, per favore!!!

In ogni caso il mio indirizzo postale è:

Fr. Alexey Yandushev-Rumyantsev,
Seminario cattolico,
UL. 1-ja Krasno armejskaja, 11
SAN PIETROBURGO 190005,
RUSSIA

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Alessio Jandoucheff - Roumiantseff

https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-...i-15326494.html
Prete di nuovo nei guai
Sospeso dalla Curia il sacerdote attivo nel Mendrisiotto fermato in dogana ubriaco al volante dell'auto della parrocchia - Era già stato accusato di molestie in discoteca
Ultima modifica: 14 maggio 2022 20:25
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È stato sospeso dalla Curia il prete del Mendrisiotto fermato, ubriaco al volante dell'auto intestata alla parrocchia dove celebrava le funzioni, alla dogana di Ponte Chiasso nella notte tra venerdì e sabato. In una nota la Diocesi di Lugano fa sapere di aver incontrato il sacerdote e di averlo rimosso dalla sua funzione di parroco.

Il sacerdote, che in dicembre era già stato accusato di molestie in una discoteca, è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza e gli è stato sequestrato il veicolo dalla polizia di Como.

Il religioso era si era fatto notare per la sua guida pericolosa ed è stato segnalato alle autorità da un altro automobilista. Ha cercato di rientrare in Svizzera dal valico di Maslianico, ma il conducente che lo aveva notato lo ha bloccato, come riferito da QuiComo. Il prete, dopo uno sfogo di rabbia contro il veicolo che gli sbarrava la strada, si è diretto verso Ponte Chiasso, dove è stato fermato dalla polizia e risultato positivo al test sull'alcol, con un tasso di molto superiore al limite legale.

Prete rimosso dalla sua funzione
Prete rimosso dalla sua funzione
Il Quotidiano di sabato 14.05.2022


Denunciato un sacerdote
Denunciato un sacerdote
Il Quotidiano di lunedì 13.12.2021


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Pubblicato il: 14 maggio 2022, 16:56 Ultima modifica il: 14 maggio 2022, 20:25

https://opusdei.org/it-it/article/tra-le-r...e-la-vocazione/

“Tra le righe” della propaganda atea scopre la fede e la vocazione
Alexey Yandushev-Rumiantsev è nato a Pietroburgo (all’epoca Leningrado) 33 anni fa, in una famiglia ortodossa. All’età di 15 anni viene battezzato e a 16 entra nella chiesa Cattolica. Oggi è diacono e trascorre un periodo di studio in Italia prima dell’ordinazione sacerdotale.


13/06/2006
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Come hai scoperto la tua vocazione?

È una storia lunga. La mia famiglia è ortodossa ma non molto praticante. Quando nacqui, nel 1973, mio padre lavorava da poco per una catena di supermercati e temeva che – data la situazione nella Russia dell’epoca – se mi avesse fatto battezzare, lui e l’intera famiglia avrebbero potuto averne un danno: in pratica poteva essere compromessa la sua carriera o indebolire la sua pozione al lavoro. Chi chiedeva il battesimo in quel periodo doveva lasciare il numero di passaporto e l’informazione veniva poi trasmessa alla autorità politiche. Allora decisero di non battezzarmi.

Quindi nessuna istruzione religiosa in famiglia …

I miei credevano in Dio, ma non fecero nulla di speciale per darmi una formazione cristiana; più che altro seguivano la tradizione: potevano andare in chiesa qualche volta durante l’anno, in casa avevamo immagini sacre che rispettavamo, nulla di più.

Come ti sei avvicinato allora alla religione?

All’età di 12 anni ho cominciato ad interessarmi per conto mio alla fede. Pensavo che ci fosse qualcuno, non qualcosa, … qualcuno a cui far risalire tutto. Mi capitò tra le mani una rivista pubblicata dalla Società Ateistica dell’Unione Sovietica che aveva per titolo “La Scienza e la Religione”. Si trattava di una rivista che nessuno leggeva mai – la copertina e l’interno erano intonsi – ma che toccava un tema per me molto interessante. Intuii che quella era l’unica strada per sapere di più di religione. Mi abbonai e per 5 anni lessi “tra le righe” ciò che si raccontava in quella rivista.

Cosa intendi per leggere “tra le righe”?

A me interessava la religione non le tesi della rivista, quindi anche se gli articoli erano scritti in una prospettiva atea, in realtà si citavano le scritture, si parlava della Chiesa e di Gesù Cristo. Poiché non era possibile procurarsi altre fonti, facevo con quello che avevo. Cominciai a pensare che se di qualcosa o di qualcuno si parlava molto male, forse quella cosa o quelle persone non erano poi così male.

È così che conobbi anche l’Opus Dei, se ne parlava molto male in un libro, assieme ai Cavalieri di Malta. Dell’Opus Dei si diceva che era una organizzazione pericolosa, se ne descriveva la nascita e alla fine si dava persino l’indirizzo della sede in cui viveva il suo capo. E io decisi di scrivere per avere altre informazioni – ma questo avvenne dopo, quando ero già cattolico –.

Non male come spirito critico in un adolescente…

Guardando indietro riconosco che il Signore mi guidava in questo percorso. Sapevo che di questi temi non si poteva parlare liberamente, tant’è che non ne parlavo con nessuno, ma l’interesse cresceva. Quando avevo ormai 15 anni dissi a mio padre che volevo essere battezzato nella chiesa ortodossa. Lui non ebbe nulla in contrario e trovò comunque il modo di farmi battezzare segretamente, da un suo amico sacerdote che faceva il meccanico a Leningrado ma che officiava in una parrocchia della periferia.

E la Chiesa Cattolica …

Poiché se ne parlava male ero deciso a conoscerla. Sull’elenco del telefono trovai l’indirizzo della comunità cattolica di Pietroburgo, ma la chiesa era sempre chiusa. Dopo vari tentativi entrai in contatto con la comunità ma il sacerdote sulle prime era sospettoso perché pensava che fossi una giovane spia del KGB. In effetti all’epoca le spie c’erano. Dopo un certo periodo che mi vedeva frequentare la chiesa facemmo un appuntamento: io dovevo seguirlo dopo la messa e in una zona molto lontana dalla chiesa potemmo parlare a lungo. Nel 1989 la situazione politica era più distesa seppur ancora poco chiara; io comunque chiesi – dopo un periodo di formazione – di entrare in piena comunione con la chiesa cattolica. Avevo 16 anni.

E poi che cosa avvenne?

Finii le superiori, mi iscrissi all’università e contemporaneamente cominciai a studiare presso il Collegio Cattolico San Tommaso d’Acquino, storia della Chiesa e filosofia. Finalmente potevo avere una formazione lineare. È in quel periodo che entrai in contatto con persone dell’Opera di Helsinki, grazie alle lettera che avevo scritto in inglese a Viale Bruno Buozzi (ndr sede centrale dell’Opus Dei).

Che impressioni avesti dell’Opus Dei?

Molto buona. Persone che non fanno “propaganda” ma che in modo molto semplice e profondo trasmettono il senso della vita cristiana. In Russia abbiamo molto bisogno di scoprire il Vangelo del lavoro, trovare Dio nell’ordinarietà delle cose ben fatte. Sono convinto che l’Opera potrà fare un gran bene alla mia gente. Mi piace l’idea della formazione costante e noi ne abbiamo un gran bisogno. Tra l’altro ora nella mia parrocchia a Tsarskoje Selo ci sono due sacerdoti della Società Sacerdotale della Santa Croce che vengono dalla Spagna e che io vedo spesso quando sono a casa, per cui nel tempo la mia conoscenza dell’Opera è andata crescendo – come è avvenuto anche qui in Italia a Firenze e a Roma –.

Come hai deciso di entrare in seminario?

Anche se non ne avevo mai parlato con nessuno, era un’idea che avevo in testa da tempo. Ma pensavo anche che non ce l’avrei fatta, che non avevo le caratteristiche per una dedicazione così impegnativa. Avevo finito gli studi ed ero stato un anno all’estero per studiare la fenomenologia filosofica in Liechtenstein e avevo cominciato a lavorare. Fu un sacerdote che mi chiese quasi per caso se non avessi pensato al sacerdozio, mi disse proprio: “Vuoi essere sacerdote?” Io risposi subito di no, ma poi quella notte non riuscii a dormire. Tornai a parlarne, vuotai il sacco, dissi che in realtà ci avevo pensato a lungo ma che non mi sentivo degno e abbastanza forte. Mi spiegò che la forza la dà Dio e alla fine, nel 2000, entrai in seminario e l’anno prossimo, con l’aiuto del Signore, (2007) dovrei essere ordinato.

https://www.ilvaloreitaliano.it/una-nuova-...ff-rumiantseff/

Una nuova missione spirituale per don Alessio Yandusheff-Rumiantseff
Carlo Saccomando
6 Settembre 2019
Tempo di lettura: 4 min.

Uno dei nostri collaboratori, il redattore della rubrica dedicata alla spiritualità, don Alessio Yandusheff-Rumiantseff (Alexy Yandushev Rumyantsev), professore presso l’Istituto Teologico di San Pietroburgo, e già cappellano presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “La Sapienza”, dopo aver concluso con successo i suoi incarichi a Roma, ha proseguito verso la Svizzera per continuare la sua missione. Il nostro inviato è andato a Lugano per incontrarlo.

don Alessio Yandusheff-Rumiantseff
don Alessio Yandusheff-Rumiantseff
Reverendo, sembra che a lei non manchino mai nuovi e interessanti progetti pastorali. Dopo Roma, adesso è la volta della Svizzera: come si sente?

Roma non può non mancare a colui che ci ha vissuto per tanti anni. Roma è Roma, e nonostante mille difficoltà è una delle città più belle al mondo. La Capitale è il trionfo storico-architettonico del genio umano illuminato da Dio, che non lascia indifferenti: la si può amare, o odiare, e io l’amo, anche se questo mio amore non è stato sempre facile. Io e Roma siamo come due vecchi sposi che litigano tutta la vita, e allo stesso tempo l’uno senza l’altro non sopravvivrebbe neanche un giorno. Oggi le distanze nel mondo si accorciano, e così ogni tanto potrò tornare a trovare il mio vecchio amore. Roma è l’amore per sempre!

La nuova missione che inizierà nella Diocesi di Lugano cosa prevede?

Le vie del Signore sono veramente infinite, e dal primo settembre sono stato nominato amministratore della Prevostura di Vacallo e delle sette parrocchie della Valle di Muggio nel Mendrisiotto, il distretto più a sud del Canton Ticino e dell’intera Svizzera. È un posto meraviglioso sia dal punto di vista pastorale sia da quello storico e naturale. Sarà una missione speciale per me, perché diventerò il pastore di una realtà molto complessa e allo stesso tempo bellissima. Amministrare tutte quelle chiese, cappelle, scuole, ospedali dal punto di vista pastorale non sarà semplice, ma questo compito sarà molto entusiasmante e gioioso grazie ai miei collaboratori tra sacerdoti e i laici. Basti vedere il popolo affidatomi dal vescovo di Lugano, Sua Eccellenza Valerio Lazzeri, per capire quanto siano accoglienti e buoni i ticinesi.

Abbiamo appena saputo che il Principe Vittorio Emanuele ha deciso di insignirla del grado di Cavaliere della Casa Reale di Savoia. A Roma tra i vicini ai Savoia lei era l’unico membro russo della famosa Guardia d’Onore al Pantheon. Adesso questo servizio è finito?

(Ride). Se sei una vera guardia, e non la “fai” solamente, se comprendi bene l’enorme responsabilità del tuo servizio alle Tombe Reali e il significato importantissimo per la memoria storica del popolo e dell’Italia, allora anche se ti sposti in Antartide… rimarrai per sempre una Guardia. Qui ad esempio posso vedere spesso le guardie svizzere, e anche nella mia parrocchia di Vacallo ce ne sono due. Erano, sono, e saranno le Guardie del Pontefice. La stessa cosa vale anche nel caso della Guardia d’Onore al Pantheon. Pertanto, sono felice e orgoglioso di svolgere anche questo servizio.

interno di una delle chiese della diocesi di lugano
Riguardo, invece, la sua collaborazione con l’Ordine di Malta, pensa che in Ticino avrà tempo anche per questo servizio?

Dopo 20 anni di stretta collaborazione, prima in qualità di volontario in Russia e Liechtenstein, e poi come collaboratore pastorale dei volontari a Roma, credo che ci sarà sempre il tempo per continuare. Importante è avere la volontà unita con quella del Signore. Dovunque vado, in Birmania o a Roma, in Nigeria o in Svizzera, posso vedere il Cristo sofferente nel prossimo. I sistemi politico-economico-sociali non sono in grado di eliminare il dolore, di colmare la sete spirituale, di soddisfare la fame della giustizia. L’Ordine di Malta, invece, riesce a farcela da secoli, perché è prima di tutto una famiglia dei fedeli a Cristo nel prossimo. Mi sono sentito felice di poter collaborare alle loro iniziative dovunque si svolgevano: dalla mensa popolare a San Pietroburgo, al servizio alla Stazione Termini a Roma. Cosa potrebbe esserci di più bello? Servire il prossimo significa avere la “assicurazione divina” che ti garantisce la felicità che non finisce mai. Quindi sono pronto a rimboccarmi le maniche, e fare il volontario anche qui in Ticino. E che il Beato Gerardo ci aiuti!

Don Alessio, dopo tutte queste ultime nomine, come dobbiamo chiamarla? Monsignore? Prevosto? Professore? Dottore?

Lei ha già scelto il mio vero nome: mi chiamo don Alessio, e così voglio essere chiamato. Il pastore vero è quello che ama le sue greggi, e quindi non costruisce distanze. Egli va in cerca delle pecorelle smarrite, le conduce verso la salvezza, e quindi deve fare questo cammino faticoso e allo stesso tempo gioioso assieme a queste anime, senza pensare ai titoli e ai gradi che per la salvezza non hanno alcuna importanza. Siamo qui sulla Terra per servire, non per essere serviti. La nostra vita raggiunge un senso incorruttibile ed eterno quando diventa al servizio al prossimo.

Carlo Saccomando

http://aristocraziaeu.blogspot.com/2019/09...antsev.html?m=1

ARISTOCRAZIA EUROPEA
Questo è il solo blog ufficiale della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea.

domenica 29 settembre 2019
Alexey Yanduschev Rumyantsev




Il Reverendo Padre Prof. Il Reverendo Padre Prof. Alexey dei Conti Yanduschev Rumyantsev, sacerdote cattolico, filosofo e docente universitario, assistente spirituale della Unione della Nobiltà Russa, discendente da una antica famiglia di cosacchi della Transnistria, è nuovo socio di Aristocrazia Europea. Lo stesso è cugino del nostro consocio italo russo il Principe Lorenzo Naryshkin Miccoli di Cajano. Ed entrambi sono imparentati con le principali famiglie della antica nobiltà Imperiale zarista., sacerdote cattolico, filosofo e docente universitario, assistente spirituale della Unione della Nobiltà Russa, discendente da una antica famiglia sanpietroburghese di cosacchi, considerati eroi nazionali della Transnistria, è nuovo socio di Aristocrazia Europea. Lo stesso è cugino del nostro consocio italo russo il Principe Lorenzo Naryshkin Miccoli di Cajano. Ed entrambi sono imparentati con le principali famiglie della antica nobiltà Imperiale zarista.
Aristocrazia Europea a 07:2
 
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