Laici Libertari Anticlericali Forum

Il parroco del papa mette incinta parrocchiana, non vuole sposarla e chiede soldi, Don Paolo Curtaz costretto a spretarsi dal vescovo alla fine si sposa.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/5/2007, 09:34
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=40104

VESCOVO CONCEDE ANNO RIFLESSIONE A DON P. CURTAZ


(ANSA) - AOSTA, 30 MAG - Il vescovo di Aosta, Giuseppe Anfossi, ha concesso un anno di riflessione a don Paolo Curtaz, parroco delle vallate del Gran Paradiso. Lo hanno annunciato ai fedeli i parroci "per evitare pettegolezzi sul momento difficile di Paolo". Per un anno don Paolo Curtaz "che nei sentimenti sta attraversando un difficile momento come capita a tutti", hanno precisato, non potrà svolgere il ministero nella diocesi di Aosta né in altre.

Molto noto in Valle per la sua dinamicità e capacità di coinvolgere i fedeli, don Paolo Curtaz era stato anche il protagonista di uno spot televisivo per la campagna dell'otto per mille da devolvere alla Chiesa. Nel 2005 aveva ricevuto nella sua parrocchia Introd anche Papa Benedetto XVI che rivolgendosi al giovane sacerdote disse: "Sarò un parrocchiano obbediente" dopo che don Curtaz scherzosamente lo saluto dicendo: "Santità, stia attento, perché in questo periodo sono io il suo parroco". Analoga battuta scherzosa la fece accogliendo nel 2004 papa Wojtyla ritornato a Les Combes di Introd per il risposo estivo: "Santità, deve stare attento, perché per quindici giorni sarò il suo parroco", disse.

Don Paolo Curtaz, insieme a un altro sacerdote reggeva le sorti di cinque parrocchie di montagna per un raggio di circa 300 chilometri quadrati. Inviava, poi, circa quattromila e cinquecento prediche settimanali spedite via Internet e tre minuti a settimana di Vangelo via radio, ritiri spirituali per coppie anche in crisi, accanto alla normale attività di messe, catechismo e animazione spirituale: don Paolo, ex geometra proveniente da una famiglia cattolica ma allontanatasi dalla fede, non mancava di fantasia nell'assistere i suoi parrocchiani che sono stato ora sollecitati dai parroci di tutta le parrocchie valdostane "a pregare per Paolo perché Dio lo aiuti a compiere la scelta giusta". (ANSA).

Edited by GalileoGalilei - 15/11/2016, 14:19
 
Web  Top
view post Posted on 30/5/2007, 14:52
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


----------------------------------------------

----------------------------------------------

http://www.12vda.it/index.php?option=com_c...=2339&Itemid=26


Sospensione di un anno per don Paolo Curtaz, che si è dimesso dalle 'Paroisses du Paradis'
Scritto da angelo
mercoledì 30 maggio 2007

Don Paolo Curtaz, 42 anni, residente a Rhêmes-Notre-Dame, parroco del paese della Valle del Gran Paradiso, di Rhêmes-Saint-Georges ed amministratore delle parrocchie di Valsavarenche e di Introd, località che per dodici volte ha ospitato le vacanze estive papali, ha presentato, lunedì 28 maggio, le dimissioni dal suo incarico. La Curia vescovile di Aosta ha accettato le dimissioni e lo ha anche sospeso, per un anno, dal servizio liturgico.
La decisione arriva dopo lunghi dialoghi tra il parroco e la Curia, in seguito all'acuirsi di 'voci' che insistono sulla vita privata del sacerdote, secondo cui egli avrebbe avuto un figlio da una ragazza, da lui in un primo tempo seguita per motivi di tossicodipendenza.

Per dodici mesi don Curtaz non potrà celebrare pubblicamente la Messa e distribuire sacramenti né nella diocesi di Aosta né altrove: «per quanto ne so io - commenta il sindaco di Introd, Osvaldo Naudin - don Paolo è sempre stato una brava persona ed un ottimo sacerdote. Se si dovesse dare conto alle voci che girano in questi piccoli paesi, nessuno potrebbe mai vivere tranquillo».

Nel 2007, papa Benedetto XVI non verrà in vacanza in Valle d'Aosta, ma dal 9 al 28 luglio soggiornerà in Veneto, a Lorenzago di Cadore, in provincia di Belluno.


Don Paolo Curtaz, il cui fratello Carlo è un stimato avvocato ed è stato per otto anni consigliere regionale per i Verdi Alternativi, resta quindi per un anno al di fuori dell'attività pubblica a causa del contrasto tra le 'voci' ed il ministero sacerdotale, che negli anni l'ha portato ad occuparsi con successo della pastorale giovanile della diocesi, poi a predicare con regolarità in ritiri spirituali molto seguiti, ad inviare, via Internet, migliaia di commenti alle letture settimanali, pubblicare in più edizioni i commenti al Vangelo.

Inoltre, dal 2002, è suo il commento quotidiano al Vangelo diramato sul circuito CEI della radio cattoliche: «no, non siamo in grado - ha scritto nell'ultimo commento pubblicato sul sito, domenica 27 maggio - né tu, né io, né nessuno che abbia un po' di sano realismo lo può (veramente) fare. Non siamo capaci di annunciare il Regno con sufficiente trasparenza, con coerenza minima, con passione necessaria. Questa storia dell'affidare alla Chiesa, a questa Chiesa, le redini del Regno è stato uno scherzo, o un inganno o una follia. Siamo seri. Lui non c’è, lo sappiamo, lo vediamo mille volte, lo sperimentiamo. Eppure ci dev'essere una soluzione».

Durante il periodo di sospensione dall'attività pubblica, le quattro 'Paroisses du Paradis' saranno rette da don Ferruccio Brunod, parroco di Aymavilles, paese che si trova all'ingresso della valle di Cogne, e cappellano della casa circondariale di Brissogne.

 
Web  Top
Arammigu
view post Posted on 30/5/2007, 16:08




ma se ha infranto pure il voto di castità,non andrebbe cacciato?!quanto sono ipocriti!
 
Top
view post Posted on 31/5/2007, 07:53
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...22206girata.asp

31/5/2007 (8:18) - IL SACERDOTE CON UNA FIGLIA DI TRE ANNI

La scelta di don Paolo, prete e padre

Paolo Curtaz, 41 anni, è stato fra i testimonial dello spot sull'otto per mille a favore della Chiesa



«Non voglio gettare la tonaca, chiedo un anno di riflessione»
ENRICO MARTINET
AOSTA
Sacerdote e padre di una bimba di 3 anni. L’uomo e il prete, la vita e il ministero. Confronto complesso. Don Paolo Curtaz, 41 anni, per ora lo ha risolto con le dimissioni dalle «parrocchie del Paradiso», come lui stesso definisce le chiese delle due Rhêmes, di Introd e di Valsavarenche, paesi del Parco nazionale del Gran Paradiso.

Dimissioni e anno sabbatico, «di riflessione». «Prete sono e prete resto», dice. «Peccato», mormora un suo parrocchiano di Rhêmes-Saint-Georges. Cammina lungo la strada in pendenza della chiesa che il 24 luglio ospitò Papa Ratzinger, nel giorno del suo secondo Angelus durante le vacanze estive a Combes di Introd. E quel giorno c’era don Paolo a dire ai suoi parrocchiani: «Questa mattina abbiamo accolto il Signore, adesso Pietro... Siamo in bella compagnia. Ma ricordate, siete qui per un momento di preghiera».

Il «peccato» per il parrocchiano era di aver perso il suo prete. Il peccato-colpa non è stato punito dalla Chiesa. Don Paolo ha presentato le dimissioni, il vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi le ha accolte il 28 di questo mese e ha nominato un nuovo parroco per il «Paradiso», don Ferruccio Brunod. Ora il «ritiro». Alla domanda diretta sulla sua paternità Curtaz risponde: «No comment». Aggiunge: «Rientra in una sfera privata, personale».

La sua decisione è stata presa dopo una crescente ondata di voci, diventate marea assordante. Sei mesi fa ad Aosta la notizia di una sua sospensione a divinis era data per certa. Ma la Curia e lo stesso don Paolo smentirono. Il prete disse: «Sospensione? E perché? Qualcuno mi ha perfino chiesto se buttavo la veste alle ortiche. Come battuta ho risposto che io la veste non la porto. Sono inseguito dal pettegolezzo da quando sacerdote non ero».

Oggi rompe gli indugi dopo aver avuto più di un colloquio con il vescovo, che presiede la commissione Cei (Conferenza episcopale italiana) per la famiglia. Monsignor Anfossi non commenta, affida ogni pensiero a una nota stringata: «La Curia vescovile comunica che in data 28 maggio 2007 il vescovo di Aosta ha accolto le dimissioni presentate da don Paolo Curtaz... Lo stesso giorno ha affidato temporaneamente a don Ferruccio Brunod le medesime parrocchie in qualità di amministratore parrocchiale». Non vuole aggiungere altro. Ha stimato e stima ancora don Paolo come parroco. Così come il sacerdote ha la stima dei suoi parrocchiani e dei turisti. Il nuovo parroco Brunod: «Non abbiamo il diritto di puntare il dito accusatore. So che Paolo ha lavorato molto bene. Ho saputo che ci sono tante persone che vogliono ringraziarlo. Anche se credo ci siano uomini e donne feriti e pure loro vanno capiti. Viviamo in una società che ha fame di scandali e sarebbe bene parlarne il meno possibile».

Vicenda choccante per la Chiesa valdostana. E questione che investe il diritto canonico, la possibilità o no di continuare a fare il sacerdote. Il tema del matrimonio, quello della possibilità di una vita come tutti gli altri anche per i sacerdoti. Don Paolo, che commenta i Vangeli via Internet (12 mila mail la settimana) dice: «C’è l’uomo e c’è il sacerdote. La vita e il ministero. Si possono conciliare». L’interrogativo di sempre, ma perché un prete non può sposarsi e perché la Chiesa non risolve una volta per tutte la questione. Curtaz dice: «Lo fa». E’ per lei un momento difficile... «No, affatto. Ripeto, sono un prete che ha preso tempo per decidere sul futuro del proprio ministero. Voglio poter scegliere con serenità se continuare a fare il parroco o dedicarmi alla divulgazione, ai libri, alle conferenze».

Scrive libri, don Paolo, ed è chiamato in tutta Italia a tenere conferenze sui temi religiosi e sociali. E’ un uomo che ha grande carisma. Gli è riconosciuto anche dai superiori. Lo scorso anno è stato fra i testimonial dello spot televisivo nazionale sull’8 per mille a favore della Chiesa. Capace di trascinare fedeli, di intrattenere lettori con linguaggio agile, giovanile, chiaro. Il sindaco di Rhêmes-Saint-Georges, Laura Cossard, 34 anni, che è nel Consiglio pastorale della diocesi di Aosta, lo conosce bene. Dice: «Mi dispiace. Noi lo abbiamo sempre apprezzato e lo apprezziamo. Per questa comunità ha cercato di fare il meglio».

Le «parrocchie del Paradiso» hanno saputo di dover rinunciare al loro parroco dal vescovo già il 20 maggio. Durante la messa nel giorno della cresima monsignor Anfossi ha parlato dell’imminente cambio di sacerdote, delle dimissioni che avrebbe accettato. Null’altro.

Don Paolo si è occupato della vita sentimentale dei nostri giorni anche in un libro delle Edizioni San Paolo: «In coppia con Dio». Il sottotitolo: «Pagine bibliche da leggere in due». Nel risvolto di copertina è scritto: «Una grintosa e vivace riflessione sul rapporto di coppia e sulle dinamiche (affettive, erotiche, spirituali) dell’amore... alla luce della Parola di Dio». E’ stato edito quest’anno ed è già alla terza edizione.
 
Web  Top
view post Posted on 9/7/2007, 14:52
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


E' il parroco del papa durante le sue vacanze in Val d'Aosta e protagonista di uno degli spot dell'8 x 1000



image


http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...22206girata.asp




La scelta di don Paolo, prete e padre

Paolo Curtaz, 41 anni, è stato fra i testimonial dello spot sull'otto per mille a favore della Chiesa



«Non voglio gettare la tonaca, chiedo un anno di riflessione»
ENRICO MARTINET
AOSTA
Sacerdote e padre di una bimba di 3 anni. L’uomo e il prete, la vita e il ministero. Confronto complesso. Don Paolo Curtaz, 41 anni, per ora lo ha risolto con le dimissioni dalle «parrocchie del Paradiso», come lui stesso definisce le chiese delle due Rhêmes, di Introd e di Valsavarenche, paesi del Parco nazionale del Gran Paradiso.

Dimissioni e anno sabbatico, «di riflessione». «Prete sono e prete resto», dice. «Peccato», mormora un suo parrocchiano di Rhêmes-Saint-Georges. Cammina lungo la strada in pendenza della chiesa che il 24 luglio ospitò Papa Ratzinger, nel giorno del suo secondo Angelus durante le vacanze estive a Combes di Introd. E quel giorno c’era don Paolo a dire ai suoi parrocchiani: «Questa mattina abbiamo accolto il Signore, adesso Pietro... Siamo in bella compagnia. Ma ricordate, siete qui per un momento di preghiera».

Il «peccato» per il parrocchiano era di aver perso il suo prete. Il peccato-colpa non è stato punito dalla Chiesa. Don Paolo ha presentato le dimissioni, il vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi le ha accolte il 28 di questo mese e ha nominato un nuovo parroco per il «Paradiso», don Ferruccio Brunod. Ora il «ritiro». Alla domanda diretta sulla sua paternità Curtaz risponde: «No comment». Aggiunge: «Rientra in una sfera privata, personale».

La sua decisione è stata presa dopo una crescente ondata di voci, diventate marea assordante. Sei mesi fa ad Aosta la notizia di una sua sospensione a divinis era data per certa. Ma la Curia e lo stesso don Paolo smentirono. Il prete disse: «Sospensione? E perché? Qualcuno mi ha perfino chiesto se buttavo la veste alle ortiche. Come battuta ho risposto che io la veste non la porto. Sono inseguito dal pettegolezzo da quando sacerdote non ero».

Oggi rompe gli indugi dopo aver avuto più di un colloquio con il vescovo, che presiede la commissione Cei (Conferenza episcopale italiana) per la famiglia. Monsignor Anfossi non commenta, affida ogni pensiero a una nota stringata: «La Curia vescovile comunica che in data 28 maggio 2007 il vescovo di Aosta ha accolto le dimissioni presentate da don Paolo Curtaz... Lo stesso giorno ha affidato temporaneamente a don Ferruccio Brunod le medesime parrocchie in qualità di amministratore parrocchiale». Non vuole aggiungere altro. Ha stimato e stima ancora don Paolo come parroco. Così come il sacerdote ha la stima dei suoi parrocchiani e dei turisti. Il nuovo parroco Brunod: «Non abbiamo il diritto di puntare il dito accusatore. So che Paolo ha lavorato molto bene. Ho saputo che ci sono tante persone che vogliono ringraziarlo. Anche se credo ci siano uomini e donne feriti e pure loro vanno capiti. Viviamo in una società che ha fame di scandali e sarebbe bene parlarne il meno possibile».

Vicenda choccante per la Chiesa valdostana. E questione che investe il diritto canonico, la possibilità o no di continuare a fare il sacerdote. Il tema del matrimonio, quello della possibilità di una vita come tutti gli altri anche per i sacerdoti. Don Paolo, che commenta i Vangeli via Internet (12 mila mail la settimana) dice: «C’è l’uomo e c’è il sacerdote. La vita e il ministero. Si possono conciliare». L’interrogativo di sempre, ma perché un prete non può sposarsi e perché la Chiesa non risolve una volta per tutte la questione. Curtaz dice: «Lo fa». E’ per lei un momento difficile... «No, affatto. Ripeto, sono un prete che ha preso tempo per decidere sul futuro del proprio ministero. Voglio poter scegliere con serenità se continuare a fare il parroco o dedicarmi alla divulgazione, ai libri, alle conferenze».

Scrive libri, don Paolo, ed è chiamato in tutta Italia a tenere conferenze sui temi religiosi e sociali. E’ un uomo che ha grande carisma. Gli è riconosciuto anche dai superiori. Lo scorso anno è stato fra i testimonial dello spot televisivo nazionale sull’8 per mille a favore della Chiesa. Capace di trascinare fedeli, di intrattenere lettori con linguaggio agile, giovanile, chiaro. Il sindaco di Rhêmes-Saint-Georges, Laura Cossard, 34 anni, che è nel Consiglio pastorale della diocesi di Aosta, lo conosce bene. Dice: «Mi dispiace. Noi lo abbiamo sempre apprezzato e lo apprezziamo. Per questa comunità ha cercato di fare il meglio».

Le «parrocchie del Paradiso» hanno saputo di dover rinunciare al loro parroco dal vescovo già il 20 maggio. Durante la messa nel giorno della cresima monsignor Anfossi ha parlato dell’imminente cambio di sacerdote, delle dimissioni che avrebbe accettato. Null’altro.

Don Paolo si è occupato della vita sentimentale dei nostri giorni anche in un libro delle Edizioni San Paolo: «In coppia con Dio». Il sottotitolo: «Pagine bibliche da leggere in due». Nel risvolto di copertina è scritto: «Una grintosa e vivace riflessione sul rapporto di coppia e sulle dinamiche (affettive, erotiche, spirituali) dell’amore... alla luce della Parola di Dio». E’ stato edito quest’anno ed è già alla terza edizione.










"Con l'8x1000 abbiamo fatto tanto"








------------------------------------------------------------------------




------------------------------------------------------------------------



http://www.12vda.it/index.php?option=com_c...=2470&Itemid=26


Don Paolo Curtaz chiede aiuto ai fedeli: 'il mio stipendio è ridotto' spiega via Internet
Scritto da angelo
domenica 08 luglio 2007

Don Paolo Curtaz, l'ex parroco delle 'Paroisses du Grand Paradis', vale a dire quelle dei comuni di Introd, Valsavarenche, Rhêmes Saint Georges e Rhêmes Nôtre Dame, in pausa di riflessione dal suo incarico pastorale, chiede aiuto ai fedeli: «come ogni anno busso alla porta della vostra generosità - scrive nell'ultima mail inviata venerdì 7 luglio agli iscritti della sua newsletter del sito 'Ti racconto la Parola', dove commenta e riflette sulle Letture - la Parola è gratis, ovvio. La fatica dell'offrirvi una possibilità di crescere, una gioia immensa per me. Alcuni tra voi, però, si sentono in debito e chiedono di collaborare. Negli ultimi anni la vostra generosità ha pagato parte dei debiti del Centro Pastorale di Introd. Ora, chi lo desidera, può fare un'offerta che andrà a finanziare il rifacimento di questo sito e ad integrare il mio stipendio, in questo anno ridotto».


Oltre a non occuparsi più delle quattro parrocchie della Valle di Rhêmes e della Valsavarenche, don Paolo, infatti, da qualche mese, non trasmette più sul circuito radiofonico dei vescovi italiani. Sembrerebbe invece che proseguano i ritiri organizzati al Priorato di Saint-Pierre, dove è in programma dal 26 agosto, per una settimana di esercizi spirituali sui 'Libri sapienzali'.

«Con assoluta evangelicità e discrezione - conclude il sacerdote - senza che la destra sappia ciò che fa la sinistra, senza libri d'oro dei donatori, potete darmi un aiuto concreto. Grazie sin d'ora, don Paolo».



 
Web  Top
view post Posted on 9/7/2007, 15:45
Avatar

Group:
Member
Posts:
1,323

Status:


La chiesa, non vuole cambiare la sua posizione, riguardo la possibilità per i sacerdoti di "sposarsi", perchè metterebbe in discussione la sua "ferrea" e storica posizione in merito! tanto hanno sempre "trombato", sia in un senso che nell'altro! aggiungo che, seppur non avrei nulla da obbiettare, nell'eventualità remota che sia concesso quest'altro privilegio, questi "signori", che usano l'organizzazione ecclesiastica, per studiare, vivere, farsi una "posizione" ecc. ecc., hanno la faccia come il didietro!

ops......tutto a gratis!!!!
 
Top
view post Posted on 12/10/2007, 17:18
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


Don Paolo Curtaz, in attesa di reintegro nelle funzioni e nello stipendio, non avendo sposato la madre di suo figli (alla faccia dell'unità della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio), si dedica alla letteratura religiosa:

http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=44163

12/10/2007

17:28 IL GESU ZERO DI DON CURTAZ
(NOTIZIARIO LIBRI)

(ANSA) - AOSTA, 12 OTT - 'Gesu' zero: Quello sotto la crosta. L'ultima occasione che hai per saperne di più" è l'ultimo libro di don Paolo Curtaz pubblicato dalle Edizioni San Paolo nella collana 'Dimensioni dello spirito''. Don Paolo Curtaz è attualmente sospeso dal ministero sacerdotale in seguito all'ammissione, avvenuta nel maggio scorso, di essere divenuto padre. Il suo sito - www.tiraccontolaparola.it - ha circa 45.000 iscritti. Il volume (il quinto scritto dal prete aostano per l'editore San Paolo) è composto da 328 pagine ed è venduto a 15,50 euro. "C'é un punto 'Zero' - si legge nella presentazione - dal quale è necessario ricominciare. Zero nel senso che Gesù non vale a nulla per il mondo contemporaneo; Zero è quello che ne sappiamo, credendo di sapere tutto; Zero per azzerare i pregiudizi. Questo libro è stato scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno ma che sono frastornati e confusi dalle tante parole che si dicono su di lui. Un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere".

Diviso in due parti, il testo "affronta prima una serie di temi che, con semplicità, danno fondamento alla fede in Gesù: la sua esistenza storica, le fonti da cui attingerne la conoscenza, l'interpretazione dell'annuncio e, in seguito, propone una rilettura spirituale della vita e del messaggio di e su Gesù di Nazareth". L'obiettivo del libro è "superare le mode delle dietrologie e dei complottismi e ricuperare con forza l'annuncio su Gesù dei suoi discepoli che formano la Chiesa".

 
Web  Top
view post Posted on 9/4/2009, 12:21
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=63038

Data: 09/04/2009

11:57 RELIGIONE:VESCOVO AOSTA SOSPENDE PRETE PAPA',FU PARROCO PAPA
(ANSA) - AOSTA, 9 APR - "Non c'é spazio ecclesiale per delineare una figura di prete che eserciti normalmente il ministero e, contemporaneamente e nello stesso luogo si prenda cura del suo figlio, sia pure in un regime di celibato confessato e praticato". Così il vescovo di Aosta, Giuseppe Anfossi, ha comunicato in una lettera a don Paolo Curtaz, prete valdostano di 44 anni, la sospensione dal ministero.

E' stato lo stesso sacerdote, padre di una bimba di cinque anni, a rendere pubblica la decisione ecclesiastica nel suo sito 'www.tiraccontolaparola.it'. Curtaz è noto a livello nazionale per essere stato uno dei testimonial della campagna dell'8 per mille promossa dalla Cei e per aver accolto, nelle vesti di parroco di Introd, Giovanni Paolo II nel 2004 e Benedetto XVI nel 2005 e 2006, in vacanza tra le montagne valdostane. La notizia della paternità di don Curtaz (che è anche un apprezzato saggista delle Edizioni San Paolo) si era diffusa nel maggio del 2007 quando il vescovo di Aosta gli aveva concesso "un anno di riflessione".

"Il vescovo - scrive - mi ha chiesto, dopo un anno e mezzo di faticoso confronto, di non esercitare più il ministero di prete. Alla fine di un complesso e schietto discernimento durato molti anni, egli risponde alla mia richiesta di continuare ad esercitare il ministero di prete pur essendo padre. Le tante soluzioni che abbiamo immaginato non possono essere concretamente esercitate senza ledere la dignità delle persone coinvolte, o offendere l'assoluto principio della verità e della carità che derivano dal Vangelo". (ANSA).


Dal sito gestito da don Paolo Curtaz

http://www.tiraccontolaparola.it/template_...dct=398&idlv=40

Cari amici e lettori

il vescovo mi ha chiesto, dopo un anno e mezzo di faticoso confronto, di non esercitare più il ministero di prete. Alla fine di un complesso e schietto discernimento durato molti anni, egli risponde alla mia richiesta di continuare ad esercitare il ministero di prete pur essendo padre, affermando che “non c’è spazio ecclesiale per delineare una figura di prete che eserciti normalmente il ministero e, contemporaneamente e nello stesso luogo si prenda cura del suo figlio, sia pure in un regime di celibato confessato e praticato”. Le tante soluzioni che abbiamo immaginato non possono essere concretamente esercitate senza ledere la dignità delle persone coinvolte, o offendere l’assoluto principio della verità e della carità che derivano dal Vangelo.

La Chiesa mi ha donato il sacerdozio e la Chiesa, ora, mi chiede di non esercitarlo. Accetto questa decisione con rispetto e con grande dolore. Ho perciò deciso di chiedere, e ho ottenuto, di essere sciolto dagli impegni che mi derivano dal sacerdozio, per dedicarmi più liberamente alla crescita di mio figlio, per potere finalmente riprendere, da battezzato, il mio servizio alla Parola e di annuncio e per togliere la Chiesa, che amo, dall’imbarazzo di una situazione difficile da spiegare.

Quanto a me, pur nella condizione disagevole in cui mi vengo a trovare, continuerò a servire il Vangelo come credente, nonostante e attraverso i miei limiti, e ad occuparmi di mio figlio, come ho sempre fatto in questi anni, con immenso affetto.

Desidero, dal profondo del cuore, chiedere cristianamente perdono alle persone che hanno posto molta fiducia in me, e che, anche in seguito ad informazioni parziali ed inesatte, sono inizialmente rimaste turbate dal mio comportamento. Quando sono diventato prete, con verità ed entusiasmo, non ero ancora consapevole dell’ampiezza dei miei limiti: ho davvero creduto e desiderato offrire alla causa del Vangelo l’interezza della mia vita, affettività compresa, ma questo non è stato possibile. Questo dono che ho fatto, Dio me lo ha già restituito cento volte tanto, con la sua presenza, la comune esperienza di Chiesa, l’amicizia e l’amore dati e ricevuti e, ora, con lo straordinario dono della paternità.

Al Signore continuo ad offrire la mia vita per il servizio del Regno. Ringrazio i tantissimi che, in questi anni, mi sono stati vicini, vero volto di Cristo Buon Samaritano e misericordioso e sono stati per me icona della maternità della Chiesa e quanti, nonostante tutto, continueranno ad onorarmi della loro amicizia e della loro fiducia e motiveranno la mia scelta di continuare a servire la Parola.

Affidiamoci a Colui che tutto conosce, sapendo bene in chi abbiamo riposto la nostra fiducia.

Lettera aperta a Don Paolo Curtaz

Caro Paolo,
nel 2002 questo sito è nato intorno a te per offrire il tuo carisma di predicatore a tutte quelle persone che non potevano ascoltare direttamente le omelie domenicali o che desideravano mettersi alla ricerca di un incontro con il Signore.
In questi anni abbiamo inviato tre milioni e mezzo di e-mail e ad oggi raggiungiamo in tutto il mondo più di diecimila fedeli in cammino, in ricerca ed assetati della Parola di Dio.
Questo potente strumento di comunicazione mantiene per noi la sua ragione di esistere e risponde agli obiettivi che gli sono propri, anche adesso che ci troviamo di fronte alla tua impossibilità di vivere pienamente il sacerdozio ed alla tua sofferta decisione di restare attualmente nella Chiesa solo come laico consacrato.
Per questo motivo, nella piena trasparenza della mutata condizione e riconoscendo a tutti i lettori la legittima possibilità di interrompere il loro contatto con noi, ti esortiamo a non smettere di offrire le tue periodiche riflessioni attingendo al prezioso dono che il Signore ti ha dato ed al tuo modo unico di raccontare la Parola.
Certi che vorrai accogliere la nostra richiesta e sicuri che questo spazio continuerà ad essere fonte viva e feconda di incontri con Dio, ti ringraziamo e ti accompagniamo nella preghiera.

La redazione di “Ti racconto la Parola”

Marco Bianchi
Barbara Diulgheroff
Laura Di Vita
Luca Grimaldi
 
Web  Top
view post Posted on 9/4/2009, 13:42
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,919

Status:


http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=696487

VdA/ Torna laico Paolo Curtaz, il "parroco del papa"
di Apcom
Decisione comunicata dopo conferma vacanze estive del Pontefice
Aosta, 9 apr. (Apcom) - Non ci sarà più don Paolo Curtaz ad accogliere Benedetto XVI, al suo ritorno in Valle d'Aosta per le vacanze estive dopo un anno di pausa. Il contestato sacerdote ed amministratore della parrocchia di Introd, nel parco del Gran Paradiso, nel cui territorio si trova la villetta di Les Combes, ha comunicato, dopo un anno e mezzo di sospensione, la decisione del vescovo di Aosta ai lettori del suo sito www.tiraccontolaparola.it e agli abbonati alla sua newsletter (tre milioni e mezzo di e-mail), in cui ogni settimana commenta le letture domenicali. "Alla fine di un complesso e schietto discernimento durato molti anni - scrive Curtaz - il vescovo risponde alla mia richiesta di continuare ad esercitare il ministero di prete pur essendo padre, affermando che 'non c'è spazio ecclesiale per delineare una figura di prete che eserciti normalmente il ministero e, contemporaneamente e nello stesso luogo si prenda cura del suo figlio, sia pure in un regime di celibato confessato e praticato'. Le tante soluzioni che abbiamo immaginato non possono essere concretamente esercitate senza ledere la dignità delle persone coinvolte, o offendere l'assoluto principio della verità e della carità che derivano dal Vangelo". Il sacerdote, predicatore molto amato, ha continuato nel periodo di sospensione ad occuparsi della programmazione del cineforum ospitato dal Teatro "de la Ville" di Aosta, il cinema-teatro della Curia, oltre a curare la pubblicazione settimanale del commento alle letture (gia' riuniti negli anni passati in tre pubblicazioni andate esaurite) ed a proseguire la collaborazione con le "Edizioni San Paolo", per i cui tipi ha pubblicato negli ultimi anni testi di riflessione e commento teologico, come "In coppia con Dio", "Gesu' zero" e l'ultimo "La lettera perduta: L'ultimo, inedito scritto di San Paolo", comparso a luglio 2008. La sua grande capacità comunicativa l'ha fatto apprezzare negli anni anche come commentatore al Vangelo quotidiano per il circuito radiofonico della Cei "in Blu" e reso testimonial della campagna per l'otto per mille, mentre in Valle d'Aosta si è occupato di animazione giovanile, restauro di affreschi e predicazione di ritiri spirituali molto frequentati: "Accetto questa decisione con rispetto e con grande dolore - conclude Curtaz - ho perciò deciso di chiedere, e ho ottenuto, di essere sciolto dagli impegni che mi derivano dal sacerdozio, per dedicarmi più liberamente alla crescita di mio figlio, per potere finalmente riprendere, da battezzato, il mio servizio alla Parola e di annuncio e per togliere la Chiesa, che amo, dall'imbarazzo di una situazione difficile da spiegare. Quanto a me, pur nella condizione disagevole in cui mi vengo a trovare, continuerò a servire il Vangelo come credente, nonostante e attraverso i miei limiti, e ad occuparmi di mio figlio, come ho sempre fatto in questi anni, con immenso affetto".

image
 
Web  Top
scicco
view post Posted on 16/4/2009, 12:52




Ho conosciuto Don Paolo casualmente, su internet, e sono rimasto affascinato dal suo modo di spiegare il vangelo.

Non trovo nessuna ipocrisia in quello che ha fatto. E' un uomo, e come uomo ha "sbagliato", lui è il primo a dirlo sia per lui SIA PER GLI ALTRI. Per capirci, non è il tipo che dice che GLI ALTRI sono peccatori.
In molte sue conferenze ha parlato delle coppie non sposate e divorziate con estremo affetto, dimostrando grande comprensione e dando sempre priorità all'amore tra i coniugi.

Non ha nè sconfessato nè nascosto il figlio avuto, come sarebbe stato più facile da fare, ma ne ha subito le conseguenze.
Non ha sposato la parrocchiana perchè probabilmente non l'amava. Il figlio ci sarà stato perchè "la carne è debole" e non ammetterlo, questo sì, è ipocrita. Ma un figlio, anche se per "errore", è sempre una creatura, un dono, e va accettato.
Abortire o nascondersi sarebbe stato ipocrita.

E' sicuramente una perdita per la chiesa, spero continui - anche da laico - a spiegare il vangelo.

La mia fiducia in lui resta intatta e, anzi, vedo in lui un uomo, con i suoi limiti, che si assume le sue responsabilità.

P.S.
il titolo del topic "Il parroco del papa mette incinta parrocchiana, non la sposa e chiede soldi" dà un'idea approssimativa di tutta la vicenda, perchè sottintende il sotterfugio, che non c'è stato. C'è stato un errore, ammesso pubblicamente, ma chi non sbaglia? Ripeto: Don Paolo non ha mai detto che lui non sbaglia o che SOLO GLI ALTRI sono "peccatori"...
 
Top
marialalla
icon13  view post Posted on 8/5/2009, 13:49




Tenero, tenerissimo questo stringersi intorno al caro DON Paolo!
La gerarchia vaticana assolva ai suoi obblighi teologici, noi che siamo stati travolti dalla tenerezza di Dio con le parole di DON Paolo non smetteremo nè di volergli bene, nè di esser a lui grati, nè di ascoltarlo.
Certo che, Caro Vescovo Anfossi, amato Papa BXVI, dover lasciare la tonaca per essere liberi di annunciare il Vangelo, stride, grida scandalo al cuore, lascia soli noi che a Don Paolo NIENTE avevamo da perdonare e rende "giustizia" (minuscola) solo alla chiesa (minuscola) becera e pettegola e arida che scaccia dagli occhi di tanti il vero volto sorridente di Dio.

Marta Cara
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 8/5/2009, 15:44




CITAZIONE (marialalla @ 8/5/2009, 14:49)
Tenero, tenerissimo questo stringersi intorno al caro DON Paolo!
La gerarchia vaticana assolva ai suoi obblighi teologici, noi che siamo stati travolti dalla tenerezza di Dio con le parole di DON Paolo non smetteremo nè di volergli bene, nè di esser a lui grati, nè di ascoltarlo.
Certo che, Caro Vescovo Anfossi, amato Papa BXVI, dover lasciare la tonaca per essere liberi di annunciare il Vangelo, stride, grida scandalo al cuore, lascia soli noi che a Don Paolo NIENTE avevamo da perdonare e rende "giustizia" (minuscola) solo alla chiesa (minuscola) becera e pettegola e arida che scaccia dagli occhi di tanti il vero volto sorridente di Dio.

Marta Cara

Questo post mi piace.
Tutta la vicenda ha un che di malinconico, ma non credo che sia l'unico a essersi trovato in condizioni simili; mi spiace per lui, ma se non altro gli fa onore ammettere che si era sbagliato, di aver sottovalutato le responsdabilità del ruolo pubblico che si era scelto.
Se posso aggiungere, non capisco come un luogo così straordinariamente bello (conosco un pochino la Val d'Aosta e l'amo tantissimo) non riesca a scalfire nemmeno un pò la profonda aridità e la soprannaturale cattiveria del saaaantopadre e del suo 'staff'. O meglio... capisco bene, ma siccome è un argomento che viene a sostegno delle tesi del mio essere ateagnostico, risparmio di esporre...
 
Top
scicco
view post Posted on 11/5/2009, 12:23




Non penso che il Papa, all'interno di un'organizzazione complessa e vasta come la chiesa (l'organizzazione temporale vaticana), abbia saputo della vicenda...

E' come se l'amministratore delegato della FIAT fosse informato dei provvedimenti presi su di un capo reparto di uno suo stabilimento.

Secondo me tutta la vicenda non aiuta il rapporto con i credenti, ma il Papa - con tutti i suoi pregi e difetti - in questa storia secondo me c'entra niente.


 
Top
vaticANO
view post Posted on 11/5/2009, 12:26




Il Papa c'entra sempre e comunque,è malvagio,con quel ghigno sadico privo d'affetto e d'amore.
Con quel vestito bianco candido e le sue scarpette di prada rosse,con quell'anellazzo al dito con il quale potrebbe risanare il debito dei paesi africani

Edited by GalileoGalilei - 28/5/2009, 08:59
 
Top
sembrafacile
view post Posted on 27/5/2009, 21:39




["""Il Papa e' come la chiesa....una vera merda."""]

Ti rispondo: "Chi lo dice lo e'"

Visto che sputate sentenze e pensate di essere migliori cominciate a fare qualcosa di bello e di buono invece di perdere tempo a denigrare il mondo. Mettetici un po' di verita', invece che un carro di letame.

Buon lavoro e buona fortuna!!!!!!!!!!
Magari vi capitera' di incontrare Dio, che con la sua povera Chiesa, limitata e peccatrice, vi ha preceduto e sta lavorando per il bene di tutti
 
Top
60 replies since 30/5/2007, 09:34   77540 views
  Share