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Cristina Golinucci come Elisa Claps. Sparita nel parcheggio di un convento, Cesena. Doveva incontrare p. Lino Ruscelli. Inquirenti a cerca del corpo tra i Cappuccini

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view post Posted on 25/3/2010, 19:29
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Qui trovate una lunga serie di notizie riguardanti la scomparsa di Cristina Golinucci: www.romagnanoi.it/foto/273103/Cesen...ttima-volta.asp





CRISTINA, ALTRO CASO CLAPS
LA MADRE: "È NEL CONVENTO"

Il Geologo Schenetti. (Resto del Carlino)
FotoGallery
Cristina, il giallo di Cesena


• «Scomparve nel 1992 a Cesena»
C'è un'altra Elisa Claps, a Cesena ed il suo nome è Cristina Golinucci. La sua storia sembra ripercorrere quella della ragazza di Potenza, scomparsa 17 anni fa e ritrovata dentro ad una chiesa. Di Cristina si sono persetutte le tracce il 1° settembre del 1992, nel parcheggio del convento dei frati cappuccin di Cesena è stata ritrovata la sua auto,una Fiat 500, ma il suo corpo no. La ragazza doveva incotrarsi con il suo padre confessore Lino Ruscelli, adesso deceduto.

«MIA FIGLIA È NEL CONVENTO» La madre di Cristina, Marisa Degli Angeli Golinucci non si dà pace, e visto l'esito del caso Claps. a cui la donna è molto legata, pensa con convinzione che il corpo della figlia si trovi in quel convento: « Sono sempre convinta che la tomba di mia figlia sia in quel convento, vorrei tanto che venissero riaperte le indagini». E le indagini sono state riaperte dalla Procura di Forlì, ma i frati cappuccini non autorizzano alcun tipo di ispezione all'interno del convento.

IL GEOLOGO: «LA CERCO IO» Emilio Schenetti, geologo 60enne di Baisio, ha raccolto l'appello della mamma di Cristina Golinucci e si è proposto per effettuare delle ricerche con il suo Georadar, ujn macchinario in grado di scandagliare le profondità del terreno, fino a 4 metri di profondità, con l'utilizzo delle onde elettromagnetiche. Quindi sarebbe in grado di individuare un corpo umano se fosse stato sepolto. Ma fin ora le indagini non sono iniziate perchè i frati sono restii a far controllare il convento.

IL CONVENTO FU PERQUISITO NEL '97 Il convento fu perquisito solo nell’agosto 1997, cinque anni dopo la scomparsa di Cristina. Il caso Golinucci inizialmente venne seguito dai carabinieri poi entrò in scena la polizia. E proprio la squadra mobile di Forlì (dopo che era stato puntato il dito sull’unico indagato, l’extracomunitario Emanuel Boke arrivato in Italia nel febbraio ’92 come perseguitato politico e ospite del convento anche quando scomparve la ragazza di Ronta) setacciò la struttura religiosa per un’intera giornata controllando stanze, sotterranei, cantine e cunicoli. Nella cisterna per la raccolta delle acque si immersero anche i sommozzatori. Per quanto riguarda Emanuel Boke, sul quale Marisa Golinucci ribadisce ancora oggi che «non mi sono mai stati chiariti i tanti dubbi su di lui», l’avvocato Carlotta Mattei sottolinea di aver presentato, un paio di anni fa, una richiesta all’Interpol (che non ha mai risposto) per sapere se fosse ancora in Europa. L’uomo infatti venne scarcerato per buona condotta a Ferrara avendo scontato quattro dei sette anni ai quali era stato condannato per lo stupro di una ragazza e averne tentato un altro sempre a Cesena.

www.leggonline.it/articolo.php?id=53387

Edited by pincopallino1 - 28/4/2023, 16:04
 
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view post Posted on 28/1/2011, 18:59
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Emanuel Boke
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Notizia del 28/01/2011 - 16:52


Cesena - Caso chiuso per la settima volta


In archivio anche l'ultima riapertura dell'inchiesta sulla scomparsa di Cristina Golinucci. In evidenza alcuni dettagli: il ruolo di Boke e il possibile movente

CESENA - La scomparsa di Cristina Golinucci torna in archivio. La riapertura delle indagini disposta nella primavera scorsa ha visto oggi la sua chiusura ufficiale, con le ricerche del georadar che nuovamente escludono l'eventuale sepoltura del corpo della ragazza nel convento e con nuove ipotesi sulla figura di Emanuel Boke. L'iter investigativo durato 8 mesi segna la conclusione obbligata di un'indagine che ha visto il coinvolgimento diretto e costante, con un notevole impiego di uomini e mezzo, della Procura della Repubblica del tribunale di Forlì, del commissariato di polizia di Cesena e del Gabinetto regionale di polizia scientifica di Bologna.

I rilievi con georadar hanno aggiunto poco di utile alle indagini, escludendo comunque la presenza del corpo di Cristina nel convento e in alcune aree limitrofe individuate dagli inquirenti e setacciate minuziosamente coi mezzi della scientifica. Sempre nell'ambito di quest'ultima riapertura del caso - la settima dal 1 settembre 1992, data della scomparsa - sono stati interrogati 20 testimoni, amici o conoscenti di Cristina, che hanno aiutato le forze dell'ordine in quello che al momento risulta la nota più rilevante uscita da quest'ultima indagine: chi ha rapito e poi ucciso Cristina la conosceva bene. In quel pomeriggio di settembre, Cristina si presentò al convento di via Garampa alle 13.30 per un importante appuntamento con Padre Lino, il suo confessore. La giovane, allora 21enne, chiuse la sua Fiat 500 azzurra e da quel momento sparì. Per gli inquirenti l'assenza di violenza significa che chi ha incontrato Cristina in quel momento, facendola desistere dall'incontro col parroco, la conosceva bene. I testimoni hanno infatti ribadito come nessuna grida, nessun segno di violenza sia stato rilevato in quel pomeriggio di settembre. Elementi che non combaciano con un rapimento violento. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: chi ha incontrato Cristina alle 13.30 del 1 settembre del 1992, la conosceva bene e l'ha uccisa.
Da queste constatazioni è stata quindi scartata l'ipotesi di Emanuel Boke come assassino. Il sudafricano non aveva mezzi di trasporto per portare Cristina in un altro luogo ed occultarne il cadavere e soprattutto non avrebbe potuto farla desistere da quell'importante appuntamento con Padre Lino.

Proprio il contenuto di quel discorso che Cristina avrebbe dovuto riferire al sacerdote potrebbe risultare il movente che ha mosso l'omicida. Per quale motivo, si domandano gli inquirenti, tanta fretta di incontrare Padre Lino? La Golinucci quel pomeriggio doveva recarsi ad un colloquio di lavoro, ma con tanta insistenza chiese al sacerdote di poterla incontrare prima di quell'appuntamento. Per la polizia questo dettaglio potrebbe essere alla base del movente.

Insieme alle ossa di 30 frati sepolti nella cripta del convento e scoperti grazie al georadar, quelli appena elencati sono i due elementi rilevanti risultati dalle indagini: lo stralcio definitivo della posizione di Emanuel Boke, di cui da anni si sono perse le tracce, e l'ipotesi di un movente legato a quell'appuntamento urgente che Cristina chiese a Padre Lino prima di scomparire per sempre.

Oggi in commissariato erano presenti anche le telecamere della Rai per "Chi l'ha visto?", il reality che sempre si è occupato della scomparsa e che proprio attraverso le sue ricerche ha aiutato la famiglia di Cristina nella riapertura del caso. I giornalisti del programma condotto da Federica Sciarelli hanno seguito passo dopo passo l'evolversi delle ultime ricerche, presentandosi sempre fuori dal convento nella speranza che il georadar sciogliesse i dubbi della madre di Cristina, Marisa Degli Angeli, da sempre convinta che il corpo della figlia si trovasse all'interno del convento di via Garampa.

Purtroppo senza esito, ancora una volta il caso è chiuso.


http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Cese...ttima-volta.asp
 
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view post Posted on 16/2/2023, 16:48

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https://www.riminiduepuntozero.it/caso-gol...rete-di-rimini/

Caso Golinucci: nella storia spunta un prete di Rimini
Redazione 0 16 Febbraio 2023 - 16:11
La testimonianza di una donna nella trasmissione Chi l'ha visto?: «Ho dovuto anche fare intervenire un prete che entrambi conoscevamo, di Rimini».

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«Ho dovuto anche fare intervenire un prete che entrambi conoscevamo, di Rimini, che gli ha parlato per farlo desistere da questi atteggiamenti persecutori». Colpo di scena ieri sera a Chi l’ha visto?, quando il programma condotto da Federica Sciarelli è tornato ad occuparsi del caso di Cristina Golinucci, scomparsa il 1° settembre 1992 dopo essere uscita di casa per andare al Convento dei padri Cappuccini di Cesena dove aveva un appuntamento con il suo confessore e padre spirituale. Il programma di Rai3 ha mandato in onda la testimonianza di una donna cesenate che ha raccontato un episodio drammatico, che sarebbe avvenuto in una pizzeria della zona, dove la corale della parrocchia dell’Osservanza aveva deciso di ritrovarsi, secondo il ricordo della persona in questione il fatto sarebbe avvenuto nel 1995. Andando in bagno la giovane venne seguita dall’uomo, volto noto negli ambienti della parrocchia e del volontariato, e lì avrebbe tentato di usare violenza. All’epoca non scattò una denuncia, ma adesso colei che si dichiara vittima del molestatore è stata sentita dagli inquirenti a sommarie informazioni. Una violenza sessuale ai danni di una quindicenne, nel 1997, venne invece presentata, ma senza nessun esito.


In seguito, ha proseguito il racconto, la donna avrebbe deciso di coinvolgere, affinché intervenisse, anche un sacerdote di Rimini, conosciuto sia da lei che da colui che più passa il tempo e più appare come il maggior sospettato non solo della scomparsa di Cristina Golinucci ma anche di un’altra giovane che sarà ritrovata cadavere nel fiume Savio, Chiara Bolognesi, diciottenne. E, ha aggiunto, dopo aver parlato col prete di Rimini l’uomo «si sentì scoperto anche perché, visto il “ruolo” nella chiesa, ci teneva molto ad apparire come una persona che non avrebbe mai fatto queste cose».


È la prima volta che in questa storia fa la sua comparsa un sacerdote di Rimini, e si tratta di una pista senza dubbio importante anche per la procura di Forlì che sta seguendo questa inquietante vicenda e che ha aperto due fascicoli di indagine per omicidio contro ignoti per la tragica fine delle due giovani, entrambe vicine agli ambienti della chiesa cesenate.
Stando a quanto Chi l’ha visto? sta ricostruendo, a carico dell’uomo ci sarebbero altri episodi di violenza ai danni di giovani donne che all’epoca dei fatti frequentavano la parrocchia.
In studio ieri sera c’erano la mamma di Cristina, Marisa Degli Angeli, che ha ripetuto «voglio la verità», e il presidente dell’associazione Penelope, l’avvocato Nicodemo Gentile.
 
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view post Posted on 28/4/2023, 15:06

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28 APRILE 2023
13:32
Cristina Golinucci, nuove ricerche nel convento dei Cappuccini di Cesena: “Trovate almeno le ossa”
Polizia e carabinieri si sono recati nel convento dei Frati cappuccini di Cesena per effettuare nuove analisi con unità cinofile e georadar, nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Cristina Golinucci, scomparsa 30 anni fa. La mamma Marisa: “Qui c’è la sua tomba”.

A cura di Ida Artiaco

Continuano le indagini per risolvere il mistero legato alla scomparsa di Cristina Golinucci, di cui si persero le tracce ben 30 anni fa, a settembre del 1992, da Cesena, quando aveva 21 anni. Il suo corpo non è mai stato trovato, per questo la madre della ragazza, Marisa Degli Angeli, ha continuato la battaglia per tenere i riflettori accessi sulla vicenda.

Oggi la Polizia e i Carabinieri insieme all’anatomo-patologa Donatella Fedeli sono tornati nel convento dei Frati cappuccini di Cesena, per cercare con il georadar e con le unità cinofile eventuali tracce della ragazza. Sul posto anche la madre di Cristina, accompagnata dal fratello Pino. L'ultima volta gli inquirenti erano stati in questo posto lo scorso 8 febbraio, ma le analisi si erano concentrate all'esterno della struttura, nei pressi della quale era stata trovata l'auto della 21enne.



Cristina si era infatti recata al convento per incontrare il suo padre spirituale, padre Lino, quel maledetto 1 settembre 1992. Il Sacerdote testimoniò in seguito di non averla mai vista. I riscontri fanno pensare che la ragazza abbia dunque raggiunto il santuario, prima che se ne perdessero le tracce.

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Nell’area del convento e nelle zone attigue, la polizia aveva avviato ricerche anche nel 2010, sempre con georadar e cani, ma senza esito tanto che era stata disposta la chiusura delle indagini. Ma poi, qualche mese fa la Procura di Forlì ha deciso di riaprire il caso di Cristina Golinucci collegandolo alla morte Chiara Bolognesi, la diciottenne sparita un mese dopo e ritrovata morta nel fiume Savio, caso che in precedenza era stato archiviata come suicidio. Le due ragazze non si conoscevano, ma frequentavano la stessa associazione e il sospetto ora è che abbiano incontrato lo stesso omicida.

"Speriamo che ci siano novità – ha detto oggi la mamma di Cristina ai microfoni del TgR -. Ho aspettato tanto. Al momento non so niente. I dubbi che avevo sono diventati un tarlo. Io penso che questo convento sia la tomba di Cristina, abbiamo seguito tante piste, che ci hanno portato anche lontano. Spero di trovare almeno le sue ossa".

Cristina Golinucci, scomparsa nel '92 davanti al convento, la madre: "Troppi depistaggi, chi sa parli"
 
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